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uno stato non puo' essere sottoposto alla giurisdizione straniera perche' vige questa regola di immunita', si tratta di un impedimento procedurale di uno stato nei confronti di un altro stato
prima vigeva l'immunita' assoluta, nel senso che uno stato non poteva mai essere sottoposto alla giurisdizione di un altro stato, ad oggi vige la regola dell'immunita' relativa, secondo cui gli stati sono soggetti a immuita' solo per alcuni tipi di atti, gli atti iure imperi. gli atti iure imperi sono quegli atti che uno stato compie esercitando il proprio potere sovrano, potere coercitivo. si distinguono dagli atti iure gestioni, atti che lo stato compie come se fosse un privato, per questo non saranno coperti da immunita'. ad esempio, se lo stato dovesse comprare delle divise per l'esercito, le compra non esercitando il proprio potere sovrano, ma, agendo come privato, qualora queste divise non dovessero essere pagate, il fornitore potra' agire nei confronti dello stato, che risultera' inadempiente proprio come un privato.
nell'ambito dei procedimenti civili e di risarcimento danni, infatti, e' da qui che parte la controversia germania italia
1. territorial tort exception > si tratta di danni recati a persone o cose, di solito sono coperti da assicurazione
2. controversie di lavoro > vigono 3 criteri
- luogo della prestazione di lavoro > un soggetto che lavora in uno stato estero ha diritto di agire in giudizio qualora dovesse avere la necessita', quindi l'immunita' non viene riconosciuta. verra' riconosciuta nel caso in cui il soggetto dovesse avere la cittadinanza dello stato su cui vorrebbe agire.
- regola innovativa > porta un'altra eccezione, cioe' che se il soggetto che lavora in uno stato estero dovesse esercitare, attraverso l'esercizio della propria attivita' lavorativa, atti iure imperi, l'immunita' non verra' riconosciuta.
- criterio di natura processuale civilistico > l'immunita' verra' riconosciuta o meno a seconda de tipo di atto che si vuole invocare. ad esempio, se un soggetto ha problemi per quanto riguarda la retribuzione, l'immunita' non verra' riconosciuta in quanto in qualsiasi stato l'individuo ha diritto ad avere una retribuzione sufficiente a garantirgli una vita dignitosa, mentre, se si tratta di un problema legato ad un licenziamento ingiusto, ogni stato ha le proprie regole, per cui viene riconosciuta l'immunita' perche', in caso contrario, verrebbe in contrasto con il principio della pari sovranita' degli stati.
no
l'organo principale a cui fanno riferimento le nazioni unite, infatti, tutti i membri delle nazioni unite sono ipso facto aderenti alla CIG. questo potrebbe portare a pensare che tutti i membri delle nazioni unite sono automaticamente aderenti e che il mezzo di risoluzione delle controversie sia la CIG in modo automatico (ipso facto) ma non e' cosi' perche gli stati dovranno comunque scegliere la CIG, solo che, una volta scelta, non dovranno decidere la portata del potere ecc, perche' accettano IPSO FACTO lo statuto della CIG. (art. 93).
quando gli stati le attribuiscono la competenza manifestando il proprio consenso
quando lo prevede la carta delle nazioni unite
quando lo prevedono determinati accordi
1. FUNZIONE CONTENZIOSA
gli stati manifestano il proprio consenso, in modo espresso o tacito, attribuendo alla CIG la competenza e il potere di risolvere le proprie controversie, la funzione e' attivabile SOLO dagli stati.
la funzione si conclude con una sentenza dichiarativa, che sara' vincolante, ma ha effetti limitati in quando ha effetti solo INTER PARTES, e solo per la questione che e' stata sollevata.
lo stato deve conformarsi, purtroppo, se non dovesse farlo non esistono meccanismi di esecuzione forzata. lo stato vittorioso puo', in questo caso, rivolgersi al CONSIGLIO DI SICUREZZA per questioni rientranti nella sua sfera di competenza (minaccia e violazione alla pace e alla sicurezza internazionale/atti di aggressione).
2. FUNZIONE CONSULTIVA
attivabile da assemblea generale, consiglio di sicurezza e organizzazioni internazionali, quest'ultime pero' solo previa autorizzazione dell'assemblea generale e solo per questioni rientranti nella loro materia di competenza (mai dagli stati). questi tre organi sono autorizzati, quindi, a richiedere un parere, un chiarimento alla CIG.
spesso questa funzione viene distorta, cioe', molto spesso viene utilizzata come stratagemma per risolvere questioni su materie di cui la CIG non ha competenza, infatti, questa puo' occuparsi solo delle controversie tra stati. questo crea interferenza con le competenze della corte, infatti puo' anche decidere di non emettere pareri per evitare che questo crei problemi.
prima solo gli stati / poi anche organizzazioni internazionali e individui
1. comunita' territoriale: comunita' di persone su un territorio
2. esercizio della sovranita' su un territorio indipendente
3. lo stato e' entita' astratta, quindi e' necessaria un'organizzazione, gli organi che operano in nome e per conto dello stato, questo e' rilevante ai fini della responsabilita'
in passato uno stato poteva nascere da 0, parliamo fondamentalente dell'acquisizione di territori che non erano di nessuno.
ad oggi, invece, puo' avvenire SOLO tramite la modifica di stati precedenti, attraverso:
1. distacco: una regione di uno stato si rende indipendente
2. dissoluzione: da uno stato nascono piu' stati
il referendum, anche se non sempre sfocia nella nascita di un nuovo stato.
ad esempio, venne proposto il referendum per fare in modo che la scozia diventasse uno stato indipendente, distaccandosi dal regno unito. si voto' per il referendum, solo che non porto' al distacco in quanto gli scozzesi votarono per il NO. molti affermano pero' che se questo referendum fosse stato fatto nel periodo della BREXIT, avrebbe portato ad un esito diverso in quanto gli scozzesi non erano favorevoli a uscire da UE
per spinta secessionistica illegittima si intende che una certa regione di uno stato vuole rendersi indipendente senza il consenso dello stato sovrano. un esempio e' il caso della catalogna, che autoproclomo' il referendum per distaccarsi dalla spagna, e si concluse anche con un esito positivo. il problema e' che la catalogna agi' senza consenso della spagna, per questo il referendum e' stato confermato privo di effetti.
il riconsocimento non ha valenza COSTITUTIVA, ma ha VALENZA RICOGNITIVA. questo vuol dire che ogni stato decidera' autonamanete se riconoscere quello stato come tale, e in questo caso potra' avere relazioni con quello stato, concludere accordi, trattati, potra' instaurare tutte le relazioni. mentre, se uno stato non vuole riconoscerlo come tale, semplicemente non instaurera' delle relazioni. in alcuni casi viene imposto il NON RICONOSCIMENTO, cioe' quando vi e' una modifica della sovranita' avvenuta tramite la violazione del dirittto internazionale, ad esempio con l'uso della forza.
si distinguono in primis due situazioni:
1. modifica territoriale: i trattati continuano tranquillamente, cambia solo la delimitazione del confine.
2. nuova entita' di stato: vigono 2 criteri
- criterio della tabula rasa: nasce dall'idea che uno stato, quando nasce, nasce libero da qualsiasi vincolo.
- cciterio di continuita: secondo cui dovrebbe esserci la continuita' dei trattati.
ad oggi e' pacifico il principio della tabula rasa, cio' non toglie che, se uno stato dovesse volere adottare il principio della continuita', attraverso una dichiaraione, puo' farlo easy.
1. stati canaglia: affiliati con gruppi terroristici
2. safe state: stati in completa anarchia
3. governi in esilio: stati che hanno temporanamente perso la sovranita'
ci sono le organizzazioni che sono riconosciute come enti: allora hanno piena soggettivita'
alcune organizzazioni non vengono riconosciute come enti: godono di soggettivita' limitata
nasce nel contesto del consiglio d'europa e puo' partecipare solo chi e' parte del consiglio d'europa.
consiste in un'enunciazione di diritti, che possono essere di natura assoluta, quindi inderogabili, e altri che, in alcune circostanza, possono essere anche derogabili.
es diritti di natura assoluta: diritto alla vita, divieto di schiavitu', divieto di discriminazione
es derogabili: uso della forza e legittima difesa
In comitati che hanno la funzione di giudicare i ricorsi che gli vengono presentati.
i ricorsi possono essere inter statali: proposti dagli stati, e individuali: proposti dagli individui.
1. Esaurimento dei ricorsi interni
2. tempistica: entro 6 mesi
3. nome vittima non anonimo
4. non deve essere effettuato un ricorso che abbia ad oggetto fatti gia' presentati
1. GIUDICE UNICO: ha la funzione di verificare che tutte le condizioni per poterlo formulare siao state rispettate in modo corretto
2. COMITATO composto da 3 giudici: esaminare i ricorsi su casi in cui la giurisprudenza e' consolidata
3. CAMERA composta da 7 giudici: esaminare i ricorsi su questioni in cui la giurisprudenza non e' consolidata
4. GRAND CAMERA: ha il compito di esaminare i ricorsi su casi particolarmente controversi. inoltre, puo' aigre come se fosse giudice d'appello, puo' impugnare sugli esami fatti da comitati e camera per rivalutarli.
condanna stato e equa soddisfazione della vitima
gli individui sono soggetti di diritto internazionale, questi sono legittimati ad invocare le questioni riguardanti i crimini internazionali.
i crimini internazionali riguardano questioni che interessano l'intera comunita' internazionali, la violazione, per far attivare la cpi deve essere fatta su larga scala.
crimini di guerra
crimini contro la pace
crimini contro l'umanita'
dagli stati, e' necessaria pero' la presenza fisica dell'individuo che ha commesso la violazione all'interno del territorio dello stato. se il soggetto non dovesse trovarsi nel territorio dello stato e' possibile richiedere l'estradizione. lo stato puo', dunque, richiedere la consegna del soggetto per poterlo processare all'interno dello stato in cui la violazione e' stata commessa. l'estradizione puo' essere regolata da accordi interni opure generali. inoltre, lo stato a cui viene richiesta, dovra' estradare oppure procedere con il giudicare il soggetto.
nasce da un trattato internazionale, per cui produce obblghi soltanto per le parti che vi hanno manifestato il consenso a farne parte. non ha competenza illimitata in quando per poter agire vi e' la necessita' di un collegamento tra il crimine e lo stato, che deve essere appunto parte del trattato. la competenza della corte e' subordinata a quella nazionale, infatti, agira' nel caso in cui lo stato non voglia o non possa agire per reprimere la violazione.
si occupa dei crimini piu' gravi
1. genocidio: in cui deve sussistere non solo il fatto concreto di genocidio, ma anche il dolo
2. crimini contro umanita': come sappiamo la cedu e' stata creata per umanizzare la guerra, non vengono tollerati quindi attacchi a civili, ospedali, istituzioni scolastiche ecc, qualora questa disposizione non venga eseguita, la CPI potra' attivarsi
3. crimini di guerra
4. crimini di aggressione
1. regola della localizzazione del crimine: il crimine deve essere stato commesso in uno stato parte del trattato
2. regola della cittadinanza: l'accusato deve avere la cittadinanza di uno stato parte del trattatto
e' possibile che uno stato NON parte accetti la giurisdizione della corte, in questo caso dovra' notificare questa intenzione alla stessa, che dovra' accettare, in questo modo la corte estendera' la sua competenza
si, il procuratore puo' sia avviare d'ufficio delle indagini, ma queste possono essere anche sollecitate da: stato parte, stato non parte che ha accettato la giurisdizione, consiglio di sicurezza nell'ambito delle sue competenze (violazione e minaccia pace e sicurezza int. e atti di aggressione)
anche gli organi godono di immunita', questa puo' essere:
1. funzionale: si parla del caso in cui un organo agisce in nome e per conto dello stato (caso dei 2 maro' in india).
2. personale: quando un soggetto copre una determinata carica (capo di stato, ministro, capo di governo), i suoi atti sono coperti di immuita'. si tratta di un provvedimento istituito al fine di non compromettere l'attivita' lavorativa dell'organo nell'esercizio delle sue funzioni. una volta che il soggetto cade dalla carica, puo' essere indagato e processato in modo retroattivo, diciamo che si mette in stand by.
questa immunita' personale non copre assolutamente i crimini individuali, ne la carica particolare che copre funge da sconto di pena.
NO
no, perche' la responsabilita' riguarda un tema molto delicato. il progetto e' stato fatto nel 2001, ma la prima grande difficolta' ha rigurdato il fatto che si voleva disciplinare tutti i casi in cui si solleva la responsabilita' per fatto illecito, ma ovviamente era troppo difficile. inoltre, il testo non e' mai sfociato in convenzione, ma e' entrato a far parte del diritto consuetudinario
2001 - prima grande difficolta'
la struttura:
1. struttura dell'atto illecito
2. contenuto della responsabilita'
3. strumenti di garanzia per gli individui, cioe' quando un individuo e' legittimato ad invocare tale responsabilita'
STRUTTURA DEL FATTO ILLECITO
la commissione di un fatto illecito comporta automaticamente la responsabilita' a livello internazionale. i comportamenti che possono provocare la commissione di un fatto illecito sono sia azioni che omissioni. affinche' sussista, e' necessario che SIA PRESENTE UNA VIOLAZIONE DEL DIRITTO INTERNAZIONALE E CHE QUESTA SIA ATTRIBUIBILE ALLO STATO.
per essere attribuilibile allo stato puo' essere effettuata da organi che agiscono in nome e per conto dello stato, in questo caso si parla di responsabilita' diretta, ma anche da persone o gruppi di persone che agiscono sotto la delega di un soggetto che agisce in nome e per conto dello stato.
1. consenso
2. legittima difesa
3. contromisura: uno stato reagisce all'illecito con altro illecito
4. forza maggiore
5. estremo pericolo
6. stato di necessita'
no, ammenoche' la norma non lo preveda espressamente. se non prevede nulla non si va proprio alla ricerca della sussistenza di dolo e colpa, altrimnti si.
cessazione del comportamento
garanzia di non ripetizione del comportamento
riparazione
e' libera ma gli stati parte si riservano la facolta' di vautare se lo stato richiedente sia idoneo, questo deve essere perecutore della pace. l'ammisione avviene su proposta del CDS e la decisione avviene dall'ASSEMBLEA
1945 / post 2WW. si vogliono salvare le generazioni future dalla guerra.
RECESSO
1. almeno 3 anni di partecipazione
2. almeno 6 mesi di preavviso
3. effetti non retroattivi
4. notifica a segretario generale nazioni unite
FIRMA E RATIFICA
1. 10 ratifiche per entrata in vigore
testi in lingua: interpretazione coerente
1. COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
2. INSTAURAZIONE RELAZIONI AMICHEVOLI
3. MANTENIMENTO PACE E SICUREZZA X EVITARE GUERRE
assemblea generale
consiglio di sicurezza
segretario generale
rileva per la registrazione dei trattati, fase facoltativa. gli stati possono registrare un trattato ai fini dell'invocazione di un'eventuale violazione davanti alle nazioni unite. inoltre, ai sensi dell'art. 58, uno stato se vuole recedere da onu deve notificarlo al segretario generale
composta da tutti i membri onu, ogni stato puo' avere max 5 rappresentanti. per quanto riguarda la competenza, l'assemblea, riguardo l'ambito delle questioni di cui puo' trattare e' illimitato, in quanto puo' discutere su tutte le questioni riguardanti il mantenimento della pace e della sicurezza internazionale, ma a poteri non vincolanti.
l'assemblea puo' emanare raccomandazioni, atti non vincolanti in cui assemblea invita gli stati a tenere determinati comportamenti, in cui consiglia di evitare certe cose, insomma ni dici quaccosa, poi gli stati sono liberi di decidere se seguire o meno l'invito.
per adottare una raccomandazione e' necessario il voto dei favorevole dei 2/3
unico potere vincolante: ripartizione spese
poteri:
1. puo' discutere principi generali su pace e sicurezza int
2. disuctere su questioni di pace e sicurezza int
3. richiamare cds per questioni su pace e sicurezza int
per quanto riguarda i limiti al potere, se se ne sta occupando il cds non puo' intervenire
composto da 15 membri, 5 dei quali sono permanenti, gli altri sono scelti a rotazione da assemblea. per l'adozione di delibere su qualsiasi questione e' necessario il voto favorevole di 9/15, ma se si tratta di questioni di particolare rilevanza, tra questi 9 voti favorevoli devono esserci quelli dei 5 membri permanenti, se uno di loro dovesse astenersi non comporterebbe dei problemi, il problema e' che questi godono del diritto di veto e, se dovessero esercitarlo, si impedirebbe l'intera adozione della delibera. per questo si parla di ineguaglianza, perche' alcuni stati hanno piu' potere di altri, questo potere viene controbilanciato dal fatto che in alcune questioni il diritto di veto viene vietato.
per quanto riguarda l'ambito delle questioni di cui puo' trattare, questo e' molto piu' ristretto rispetto all'asseblea generale, ma, al contrario, ha poteri vincolanti.
il consiglio si attiva in 3 situazioni:
1. minaccia alla pace e alla sicurezza int
2. violazione di pace e sicurezza int
3. atti di aggressione
il potere vincolante riguarda il fatto che puo' emanare risoluzioni per portare di nuovo un equilibrio alla pace e alla sicurezza internazionale. puo' adottare 3 tipi di risoluzioni
1. operative: agisce personalmente
2: organizzative: istituisce un organo a cui da a competenza di risolvere la controversia (tribunali penali internazionali)
3. normative: accerta l'esistenza di una norma che gia' da sola e' in grado di riolvere il conflitto senza ulteriori interventi.
il CDS e' incaricato di risolvere in modo pacifico le controversie, e puo' farlo con
1. mezzi diplimatici: negoziati, inchieste, medizioni e conciliazioni
2. mezzi giurisdizionali: attraverso arbitrati o CIG
LE MISURE CHE PUO' PRENDERE CDS
1. MISURE PROVVISORIE
nell'immediato, prima di emanare atti vincolanti come uso forza o meno
2. MISURE NON IMPLICNTI USO FORZA
interruzione di relazioni con alcuni stati, ad oggi sono
- sanzioni individuali: per stati con affiliazioni terroristiche, interruzioni rapporti commerciali ecc
- istituzione tribunali penali internazionali: competenza settoriale, tribunale di norimberga, ex jugoslavia
3. MISURE IMPLICNTI USO FORZA
attraerso le forza armate
ART. 43: ogni stato membro onu deve fornire esercito per misure implicanti uso forza
ART.45: onu deve avere esercito proprio e indipendente (non attuato)
blocco a attacchi a civili / scuole / ospedali ecc
DIVIETO USO FORZA MILITARE
umanizzazione guerra
giustificazione: legittima difesa
si puo' reaire ad attaccco sferrato con forza con utilizo di forza a propria volta
NO LEGITTIMA DIFESA PREVENTIVA
per attacco armato si intende aggressione diretta
legittima difesa collettiva accettata, caso zelensky