peritoneo parietale 0,1-0,2mm e viscerale 0,05 mm (più sottile
C
retro, peritoneo solo su faccia anteriore oerche posteriormente si forma la fascia di Treitz
superiormente il tripode celiaco
inferiormente i vasi mesenterici superiori
è divisa dal mesocolon tarsverso in parte sopramesocolica in rapporto con stomaco (interposta borsa omentale)
e parte sottomesocolica con anse digiuno
posteriormente alla testa del pancreas presso L1 dalla confluenza della vena splenica e mesenterica superiore
testa (a dx) linfonodi pancreatico duodenali superiori e inferiori (in rapporto con arcate anastomotiche sia anteriori che posteriori, ricevono linfa anche da duodeno essendo in prossimita dell flessura duodenale superiore)
coda linfonodi pancreatico lienali/splenici (a sx, presso l ilo della milza, ricevono linfa anche da grande curvatura e parte sx fondo stomaco e milza)
corpo: parte sopramesocolica linfonodi splenici e gastrici superiori (presso cardias) che poi arrivano ai linfonodi celiaci e parte sottomesocolica ai linfonodi mesenterici superiori (inferiormente al pancreas presso origine mesenterica suoeriore)
addensamento muscolatura liscia presso papilla duodenale maggiore, con fasci circolari intorno alle ampolle e fasci longitudinali comuni e propri intorno ai condotti (pancreatico principale/di wirsung e coledoco
si forma se coda pancreas intraperitoneale, rivestita dal peritoneo che riveste la milza
delimita la parete sinistra della borsa omentale
testa: arcate anastomotiche tra arterie pancreatico duodenali superiori (da gastroduodenale da epatica comune) e inferiori (da mesenterica superiore) che hannorami anteriori e posteriori
corpo e coda: rami arteria splenica > arteria pancreatico dorsale/superiore da cui può originare arteria pancreatica inferiore/trasversa + arteria grande pancreatica/pancreatica magna
nella regione sopramesocolica, nell ipocondrio sx tra IX e XI costa SX
non è palpabile perche coperta dalla gabbia toracica (IX E XI COSTA) con interposto seno costodiaframmatico e margine inferiore polmone sx e diaframma
normalmente dà suono ottuso essendo un organo pieno ma rapportandosi anteriormente con seno costodiaframmatico e margine inferiore polmone sx se percossa durante massima insprirazione (arriva a x costa) si ha suono acuto
è intraperitoneale, con legamento gastrosplenico (nasce da grabde curvatura stomaco) e pancreatico lienale (se coda intraperitoneale)
l ilo centrale, impronta gastrica, impronta renale, area colica e eventuale impronta pancreas (se presente legamento pancreatico lienale)
nel prancreatico l arteria splenica nel gastrosplenico l arteria gastroepiploica sx
B ha solo vasi efferenti (il linfonodo è l unico con vasi afferenti)
presso l ilo della linfa, vi arrivano vasi da milza, coda pancreas, grande curvatura stomaco, parte sx fondo stomaco e poi convergono nei linfonodi celiaci
nella parete mediale della porzione discendente del duodeno presso papille duodenali maggiore e minore
NO, ci sono vena porta e dotto coledoco ma NON larteria epatuca che passa superiormente
proiezione fegato su parete anteriore tronco
DX margine superiore presso IV spazio intercostale/V costa dx e margine inferiore presso IX-X costa dx
SX margine superiore presso V spazio intercostale sx e inferiore presso VI-VII costa sx
NO, perche cooerto da parete toracica TRANNE MARGINE INFERIORE IN PROFONDA INSPIRAZIONE sporge sotto arcata costale
se percosso dà suono ottuso perche è un organo pieno tranne presso V-VI costa dove si ha suono acuto per presenza seno costodiaframmatico (VIII costa) e margine inferiore polmone sx (VI costa) che in massima inspirazione arrivano a X E VII costa
unisce faccia inferiore diaframma a faccia diaframmatica fegato e ha andamento obliquo con foglietto dx che guarda in alto e sx in basso
parte anteriore con fossa cistica che accoglie colecisti
parte posteriore con fossa per vena cava inferiore
le due fosse sono unite da tubercolo caudato
parte anteriore con legamento rotondo del fegato (residuo vena ombelicale)
parte posteriore con legamento venoso (residuo dotto di aranzio) e inserzione legamento epatogastrico (pars flaccida piccolo omento)
dotto epatico più anteriore (distalmente è a sx dellarteria epatica mentre presso l ilo si porta a DX)
arteria epatica propria
vena porta (+ posteriore)
entra da ilo del fegato oresso solco trasverso su faccia viscerale
corrisponde al lobo caudato ed e vascolarizzato sia dal ramo dx che sx della vena porta
due lobi chirurgici dx e sx separati dal solco dagittale dx con estensione simili vascolarizzati e drenati rispettivamente da rami dx e sx elemtni triade portale
ciascuno contiene 4 segmenti funzionali indipendenti (8 in tutto)
Drenaggio superficiale
faccia diaframmatica: lobo sx linfonodi gastrici sx e gastrici superiori e lobo dx linfonodi celiaci e parenchima intorno a legamneto falciforme linfondi sopradiaframmatici (parte piu posteriore) e retroxifoidei (parte intermedia) e linfonodi presso ilo fegato (parte piu anteriore)
faccia viscerale: linfonodi ilo epatico (+ linfonodi sopradiaframmatici per lobo caudato e parte piu posteriore)
Drenaggio profondo: i vasi ascendenti seguono VCI fino a linfonodi sopradiaframmatici e i vasi discendenti seguono vena porta fino linfonodi ilo epatico (i piu posteriori ai linfonodi mesenterici o soprapancreatici)
presso la faccia viscerale
il legamento epatoduodenale presso l ilo (perche e la pars tensa contenente triade portale)
legamento epatogastrico presso parte posteriore solco sagittale sx (con legamento venoso)
NO, le VENE EPATICHE fuoriescono dalla superficie posteriore presso l aria nuda
E
la vena porta entra da ilo
legamento epatogastrico si inserisce nella parte posteriore del solco sagittale sx
D
è il legamento coronario a delimitarla
E
non è un legamento peritoneale ma fibroso
margine/faccia posteriore priva di peritoneo (ne fuoriescono vene epatiche) e aspetto concavo per accogliere vena cava inferiore
margine anteriore/inferiore con andamento obliquo da IX-X costa dx a VII-VIII costa sx contiene incisura cistica e incisura del legamento rotondo
non ha impronte, forma il TETTO DEL FORAME DI WINSLOW
lobo dx impronta coluca, renale e surrenale dx, duodenale
lobo sx impronta gastrica e esofagea
lobo quadrato impronta colica, pilorica
è retroperitoneale, ben aderente a faccia viscerale fegato, tranne a livello del fondo che sporge da incisura cistica ed è intraperitoneale
da unione dotto epatico comune e dotto cistico presso L1
va in basso passando posteriormente a bulbo duodeno e testa pancreas e si rapporta con arteria pancreatico duodenale e gastroduodenale
punto di incricio tra linea orizzontale passante per X costa e linea verticale che pass per margine laterale m retto dell addome
(per palpare colecisti)
è la parte piu inferiore e anteriore della colecisti e sporge sotto larcata costale da margine inferiore fegato presso incisura cistica
è lunica parte della colecisti non retroperitoneale ma intraperitoneale
linfonodi:
GASTRICI SUPERIORI detti CARDIALI perche situati presso il cardias a livello dell arteria gastrica dx, drenano parte dx fondo e piccola curvatura
GASTRICI DI SX in rapporto con arteria gastrica sx per drenaggio parte sx fondo
PANCREATICO LIENALI o SPLENICI situati presso ilo della milza in rapporto com arteria splenica per drenaggio parte superiore regione sx fondo stomaco e grande curvatura
SOTTOPILORICI/GASTROEPIPLOICI/GASTRICI INFERIORI in rapporto con arteria gastriepiploica, per drenaggio regione pilorica e parte inferiore grande curvatura
RETROPILORICI dietro al piloro tra esso e il duodeno, per regione pilorica
da tali stazioni la linfa drena ai LINFONODI CELIACI ad eccezione dei linfonodi RETROPILORICI che drenano presso i LINFONODI DELL ILO DEL FEGATO e poi ai celiaci (può essre via di passaggio di processi patologici tra stomaco e fegato)
imporatnte per relazione con cancro alla prostata (diffuzione tumore tramite rete linfatica)
linfonodi ILIACI INTERNI lungo i vasi iliaci interni per parte inferiore prostata
ILIACI ESTERNI per zone laterali
LINFONODI DEL PROMONTORIO DEL SACRO per parte posteriore
1 linfonodi appendicolari presso il mesenteriolo
2 linfonodi ILEOCIECALI presso la valvola ileociecale (sia parete anteriore che posteriore) riceve linfa ancge da ileo
3 ILEOCOLICI presso arteria ileocolica, in rapporto con la sua parte terminale
4 MESENTERICI SUPERIORI/RETROPANCREATICI situati presso emergenza mesenterica suoeriore dietro al pancreas
LINFONODI PRE E PARA AORTICI (su faccia anteriore e laterale aorta) da ovaio, tuba e porzione superiore utero (fondo e parte suoeriore corpo, seguendo peduncolo ovarico
LINFONODI INGUINALI SUPERFICIALI da fondo utero (dalle regioni laterali, presso l emergenza delle tube uterine, i vasi seguino decorso legamento rotondo
LINFONODI ILIACI INTERNI (e anche ESTERNI in rapporto con vasi ovarici) dal resti dell utero (regione piu inferiore di collo e corpo)
LINFONODI DEL PROMONTORIO DEL SACRO da faccia posteriore corpo e collo utero e vagina posteriore
Linea che dal processo xifoideo si dirige sia a destra che a sinistra seguendo l'arcata costale e si porta indietro il posteriormente fino al processo spinoso di T12 (Linea toraco addominale e il limite superiore)
Linea che dalla sinfisi pubblica si dirige si addestra a sinistra seguendo l'osso dell'anca fino alla spine antero-superiore e si porta posteriormente seguendo la cristallina fino fino al processo spinoso di L5 (Linea addominopelvica e limite inferiore)
No la parete addominale va dalla linea toraco addominale alla linea addominopelvica mentre la cavità addominale ha come limite superiore e il diaframma presso T 10 e inferiore il pavimento pelvico presso l'apertura superiore della pelvi quindi ha un'estensione maggiore
La parete toracica ha una struttura scheletrica e muscolare non permette la palpazione degli organi sottostanti invece la parete addominale permette la palpazione poiché è formata in prevalenza da muscoli e fasci connettivali solo posteriormente alla colonna vertebrale e inferiormente le ossa dell'anca
La grande pelvi fa parte della cavità addominale ed è separata dalla cavità pelvica a cui appartiene la piccola pelvi da una linea immaginaria tesa tra il promontorio del sacro e la sinfisi pubica
Da due linee verticali che vanno dal punto claveare alla spine antero superiore
Da due linee orizzontali di cui la superiore e tangente ad arcata costale e l'inferiore e tangente alla cresta iliaca
A sinistra dall'alto in basso abbiamo i ipocondrio sinistro regione lombare o fianco sinistro e regione o fossa iliaca sinistra
Al centro dall'alto in basso abbiamo epigastrio, mesogastrio o regione ombelicale e ipogastrio
Dall'esterno abbiamo cute, sottocute con Fascia adiposa di camper, fascia fibrosa di scarpa, muscoli e tendini
Parete posteriore più spessa per la presenza della colonna vertebrale e dei muscoli annessi con due strati muscolari superficiale e profondo
Parete antero-laterale più sottile perché priva di strutture scheletriche e muscolo membranosa e consente la palpazione e ha due gruppi di muscoli lunghi e larghi
Vi sono due strati di muscoli che sono
-superficiali cioe muscoli degli arti superiori della colonna vertebrale come il grande dorsale
-Profondi cioè muscoli pari rapporto con gli organi ovvero il quadrato dei lombi il muscolo grande psoas e il piccolo psoas
La fascia di rivestimento e la fascia toraco-lombare che una dipendenza dell'aponeurosi del muscolo trasverso dell'addome
È una dipendenza dell'aponeurosi del muscolo trasverso dell'addomee riveste anteriormente posteriormente il muscolo quadrato dei lombi
È formata da tre foglietti
-Il foglietto posteriore che si porta posteriormente al quadrato dei lombi e riveste i muscoli della doccia vertebrale
-Il foglietto medio che passa posteriormente al quadrato dei lombi si inserisce sul processo costiforme di L1
-Il foglietto superiore che passa anteriormente al quadrato dei lombi e si inserisce sul processo costiforme di L1 formando il legamento arcuato laterale del diaframma anche detta arcata del muscolo quadrato dei lombi
Il legamento arcuato laterale del diaframma anche detto arcata del quadrato dei lombi, Arcata che il pilastro laterale uno dei tendini di inserzione dei fasci lombari del diaframma descrive passando davanti al muscolo quadrato dei lombi per inserirsi sulla Cresta iliaca
E la fascia che ricopre la superficie interna dei muscoli dell'addome e li separa dal peritoneo parietale e anteriormente contribuisce a formare la guaina dei retti
E rinforzata sulla superficie interna lateralmente al muscolo retto e superiormente al legamento inguinale da legamenti ad andamento verticale:
-Legamento di Henle/falce inguinale (Più mediale) Sul cui lato anteriore si inserisce il tendine congiunto
-Legamento interfoveolare/di Hasselbach (Più laterale) Che delimita medialmente l'orifizio interno del canale inguinale
Decorre sulla faccia posteriore del muscolo retto sotto la fascia trasversale e presso l'ombelico fa anastomosi con l'arteria pilastro superiore ramo dell'arteria toracica/ mammaria della succlavia
Muscoli pari ai due lati della mediana separati dalla linea alba(Possibile diastasi dei retti)
Si estendono dalla quinta sesta e settima cartilagine costale del processo xifoideo al ramo superiore del pube
Lungo il decorso sono interrotti da iscrizioni tendine fasce d'andamento orizzontale che separano i pacchi muscolari
Anteriormente posteriormente sono rivestiti dalla guaina dei retti assente nella parte più inferiore
Funzione: Flessione tronco e retroversione bacino, Mantenimento tono parete addominale, Espirazione forzata cioè abbassa le coste
Innervazione : Nervi intercostali toracici da T7-12 E nervo ileo ipogastrico
Interruzioni fasci tendine ad andamento orizzontale presenti nei muscoli retti dell'addome che hanno andamento longitudinale
In genere sono 32 sopra l'ombelico uno sotto e separano i pacchi muscolari
la linea alba è un rafe fibroso che si estende dal processo xifoideo dello sterno al margine superiore della sinfisi pubblica
è spessa due 3 mm e tende ad allargarsi andando in basso verso la regione ombelicale dove raggiunge 20 22 mm e a restringersi proseguendo sotto l'ombelico dove arriva 5- 6 mm
È formata dalla aponeurosi dei muscoli larghi e rappresenta un punto di debolezza perché dall'intrecciarsi le fibre possono crearsi fori sede di erniazioni
Trovandosi sulla mediana dell'addome se incido non trovo muscoli ma solo fasci come per il collo
Trovo solo fasce no muscoli
Si trova anteriormente inferiormente al muscolo retto ed è separato da esso da una fascia tendinea ed è rivestito come la retto dalla guaina dei retti ma solo anteriormente
Ha una forma triangolare con base in basso sul margine superiore del pube e avvicina in alto sulla linea alba nel punto di mezzo tra ombelico e pube
Tiene la linea alba tensione
Sono ampie lamine muscolari sovrapposte disposte in posizione latero anteriore e con le loro aponeurosi formano la guaina dei retti
MUSCOLO OBLIQUO ESTERNO Più superficiale anteriore
MUSCOLO OBLIQUO INTERNO Con andamento obliquo a ventaglio verso l'alto in avanti
MUSCOLO TRASVERSO DELL'ADDOME Il più profondo con fasce d'andamento orizzontale in avanti
È un ispessimento dei fasci più inferiori e mediali del muscolo obliquo esterno ed è teso dalla spina iliaca antero superiore al tubercolo pubico formando arcata di 10-12 cm (Più lungo nella donna perché il bacino è più largo)
Divide la regione inguinale dalla regione crurale/Femorale
Dalla sua parte più mediale si distacca il legamento lacunare/di Gimbernat Che delimita medialmente la lacuna vasorum
Si distacca dalla parte più mediale del legamento inguinale di cui è una dipendenza e andamento indietro in alto concavo per inserirsi sulla cresta pettinea, Delimita medialmente la lacuna vasorum
La regione crurale (Inferiore ) è divisa dalla regione inguinale superiore Dal legamento inguinale
È una regione semilunare compresa tra legamenti inguinali in alto e le ossa dell'anca in basso ed è suddivisa in due dalla benderella ileo-pettinea:
-Lacuna muscolorum ( laterale) in cui passano muscoli ileopsoas e nervo femorale
-Lacuna vasorum(Mediale) In cui passano i vasi femorali e linfatici e contiene linfonodi tra cui i linfonodo di cloquet ed è felimitata medalmente da legamento lacunare
Nastro fibroso che si riparte dalla faccia inferiore del legamento inguinale e si inserisce sull'eminenza ileo-pettinea, dividendo la regione crurale in due la lacuna muscolorum più laterale e la lacuna vasorum più mediale
E il più mediale dei linfonodi inguinali profondi per il drenaggio della linfa dell'arto inferiore e si trova nella lacuna vasorum regione più mediale della regione crurale, delimitata medialmente dal legamento lacunare
Nascono dalle cartilagini costali dalla quinta sesta alla 12ª e i fasci si portano in basso in avanti con andamento sempre più obliquo fino a verticale
I fasci più posteriori hanno un andamento verticale si inseriscono sulla cresta iliaca
I fasci più anteriori hanno andamento obliquo e si Intrecciano con i controlaterali sulla mediana formando l'aponeurosi della linea alba
Due gruppi di inserzione superficiali:
-Laterale sul tubercolo pubico
-Mediale sulla sinfisi pubica
Tra essi si crea un'apertura di due 2,5 cm che rappresenta l'orifizio superficiale o sottocutaneo del del canale inguinale
Un gruppo di inserzione profondo che forma il legamento inguinale riflesso/di Colles, Che forma la parete posteriore dell'orifizio sottocutaneo controlaterale attraversando la mediana per inserirsi sulla faccia posteriore della sinfisi pubblica presso il margine controlaterale
E il Gruppo di inserzione profondo Dei tre gruppi di inserzione dei fasci più mediali e inferiori del muscolo obliquo esterno
Attraversa la mediana per inserirsi sulla faccia posteriore della sinfisi pubica presso il margine controlaterale e in questo modo forma la parete posteriore dell'orifizio sottocutaneo controlaterale
Dal legamento inguinale riflesso/Di Colles controlaterale, Che il fascio profondo di inserzione dei fasci più mediali inferiori del muscolo obliquo esterno che attraversa la mediana per inserirsi sulla faccia posteriore della sinfisi pubica presso il margine controlaterale
Dall'apertura di 2- 2,5 cm che si crea tra i due fasci di inserzione superficiali dei fasci più mediali inferiori del muscolo obliquo esterno, Ovvero dal fascio laterale che si inserisce sul tubercolo pubblico e il fascio mediale che si inserisce sulla sinfisi pubblica
È un'arcata di 10 12 cm ed è più lungo nella donna perché la donna ha il bacino più largo
È il tendine di inserzione comune del muscolo obliqui interno (fasci inferiori e mediali) e del muscolo trasverso Per inserirsi su cresta pettinea e tubercolo pubico
Alcuni fasci del tendine congiunto nel maschio si distaccano e avvolgono il funicolo spermatico il testicolo formando il muscolo Cremastere
Si forma da fasci del tendine congiunto che il tendine di inserzione comune del muscolo trasverso e muscolo obliquo interno
va ad avvolgere il funicolo spermatico e il testicolo Formando due fasci in laterale che nasce dal tubercolo pubico e il mediale che nasce dalla sinfisi pubica
È un muscolo striato ma involontario è regola la posizione del testicolo in base alla temperatura
È presente solo nel maschio
È striato ma involontario e regola la posizione del testicolo in base alla temperatura
FUNZIONI: Flessione rotazione del busto dal proprio lato, Compressione dei visceri addominali per mantenere tono parete, Espirazione forzata abbassando le coste
INNERVAZIONE Nervi intercostali T7-12, nervo ipogastrico e nervo ileoinguinale
È il più profondo con andamento orizzontale in avanti
I fasci più mediali inferiori formano il tendine congiunto con il muscolo obliquo interno
E rivestita internamente dalla fascia trasversale
Il muscolo trasverso dell'addome che è il più profondo dei muscoli larghi
È formata dalle aponeurosi dei muscoli larghi presso la parete controlaterale che si intrecciano sulla mediana formando la linea alba con con contributo della fascia trasversale
LAMINA/GUAINA ANTERIORE Formata dall'aponeurosi del muscolo obliquo esterno che riveste anteriormente retto e dalla lamina anteriore dell'aponeurosi del muscolo obliquo interno
LAMINA/GUAINA POSTERIORE (SOLO NEI 2/3 SUOERIORI) Formata dalla lamina posteriore dell'aponeurosi del muscolo obliquo interno e Dall'aponeurosi del muscolo trasverso che passa posteriormente al muscolo retto
Tutte le aponeurosi si riuniscono presso la LINEA ALBA anteriormente sotto la quale non ci sono muscoli
Nell'1/4 inferiore tutte e tre le aponeurosi si portano anteriormente i muscoli retti saranno rivestiti posteriormente solo dalla fascia trasversale si crea così la LINEA ARCUATA O SEMICIRCOLARE DI DOUGLAS. In cui termina la guaina posteriore perché l'aponeurosi del muscolo trasverso si porta anteriormente ed è un punto di debolezza con possibile erniazioni( ernia di Spigelio)
Formata dall'aponeurosi del muscolo obliquo esterno che riveste anteriormente retto e dalla lamina anteriore dell'aponeurosi del muscolo obliquo interno
SOLO NEI 2/3 SUOERIORI
Formata dalla lamina posteriore dell'aponeurosi del muscolo obliquo interno e Dall'aponeurosi del muscolo trasverso che passa posteriormente al muscolo retto
Nell'1/4 inferiore tutte e tre le aponeurosi si portano anteriormente i muscoli retti saranno rivestiti posteriormente solo dalla fascia trasversale si crea così la LINEA ARCUATA O SEMICIRCOLARE DI DOUGLAS. In cui termina la guaina posteriore perché l'aponeurosi del muscolo trasverso si porta anteriormente ed è un punto di debolezza con possibile erniazioni( ernia di Spigelio)
Nell'1/4 inferiore tutte e tre le aponeurosi si portano anteriormente i muscoli retti saranno rivestiti posteriormente solo dalla fascia trasversale si crea così la LINEA ARCUATA O SEMICIRCOLARE DI DOUGLAS, In cui termina la guaina posteriore perché l'aponeurosi del muscolo trasverso si porta anteriormente ed è un punto di debolezza con possibile erniazioni( ernia di Spigelio)
Si forma sopra la parte mediale del legamento inguinale nella regione inguinale
È lungo 4- 5 cm con andamento da dietro in avanti e laterale mediale
Nell'uomo contiene il funicolo o cordone spermatico e si crea per la discesa dei testicoli e ha un diametro maggiore
Nella donna contiene il legamento rotondo dell'utero e ha diametro minore ma è leggermente più lungo
In entrambi contiene il nervo inguinale e il ramo inguinale del nervo genito femorale
Da dietro in avanti e da laterale a mediale, Si crea negli strati della parte più inferiore mediale della parete inguinale anteriore
Nell'uomo contiene il funicolo o cordone spermatico e si crea per la discesa dei testicoli e ha un diametro maggiore
Nella donna contiene il legamento rotondo dell'utero e ha diametro minore ma è leggermente più lungo
In entrambi contiene il nervo inguinale e il ramo inguinale del nervo genito femorale
NON HA PARETI PROPRIE Ma usa quelle dell'addome ovvero muscoli e strutture fibrose
-Anteriore è l'aponeurosi del muscolo obliqui esterno
-Superiore è il margine inferiore del muscolo obliquo interno e trasverso ovvero il tendine congiunto
-Inferiore è il legamento lacunare del legamento inguinale con forma concava verso l'alto
-Posteriore ha la fascia trasversale (Ispessita dal legamento interfoveolare/di Hasselbach e dal legamento di Henle/falce inguinale) E la parete addominale posteriore(Ispessita dal legamento riflesso e dal tendine congiunto)
Solo dalla fascia trasversale perché presso la linea Arquata tutte e tre l'aponeurosi si sono portate anteriormente e non si ha più la guaina posteriore dei muscoli retti dell'addome
Dalla fascia trasversale e dalla parete addominale posteriore che presentano ispessimenti
-Mediali cioè il legamento riflesso (Presso la parete posteriore dell'orifizio sottocutaneo controlaterale), Il tendine congiunto e legamento di Henle/falce inguinale (che si inserisce con suo lato anteriore sul tendine congiunto)
-Laterale il legamento interfoveolare/di Hasselbach (Forma la parete mediale dell'orifizio profondo)
NB Il legamento riflesso e il tendine congiunto sono ispessimenti della parete posteriore dell'addome non della fascia trasversale, Solo la falce inguinale e legamento velare sono ispessimenti della fascia trasversale
Resta un punto medio con solo fascia trasversale detto area o TRIANGOLO DI HASSELBACH che è un punto più debole della parete posteriore del canale (possibile sede di erniazioni) e corrisponde alla fossetta inguinale media
punto medio nella parete posteriore del canale inguinale con solo fascia trasversale
è un punto più debole della parete posteriore del canale (possibile sede di erniazioni), situato profondamente all orifizio sottocutaneo
(tra piega mediale e laterale) corrisponde alla fossetta inguinale media
A e B ERRATE (SONO I ISPESSIMENTI DELLA PARETE ADDOMINALE POSTERIORE NON DELLA FASCIA TRASVERSALE!!!!!)
Gli unici ispessimenti la fascia trasversale sono il legamento interfoveolare e la falce inguinale
Falce inguinalE e Legamento di Henle sono la stessa cosa
ORIFIZIO O ANELLO SOTTOCUTANEO/SUPERFICIALE
E l'orifizio sottocutaneo di uscita più anteriore e mediale
Si trova tra tubercolo pubico e sinfisi Pubica
Si forma dal divaricarsi dei fasci superficiali laterali e mediali del muscolo obliquo esterno e la parete posteriore è formata dai fasci profondi controlaterali del muscolo obliquo esterno(Legamento di Colles o riflesso)
Ha una forma ovale con asse verticale di 25 28 mm e trasversale di 10 12 mm l'apice arrotondato grazie alla presenza di fibre arciformi/intercrurali
ORIFIZIO INTERNO/PROFONDO
E l'orifizio di entrata sulla parete addominale interna si forma per la discesa dei testicoli
È più posteriore superiore e laterale all'orifizio sottocutaneo situato 5 cm lateralmente al tubercolo pubico e 1,5 cm sopra legamento inguinale
Ha una forma di fessura di 10 15 mm
La parete mediale e delimitata dal legamento interfoveolare ed dai vasi epigastrici
Dal legamento interfoveolare/di hasselbach e dei vasi epigastrici
Prima della migrazione testicolare i due orifizi sono in corrispondenza si separano e assumono un andamento obliquo solo dopo la migrazione dei testicoli e lo sviluppo dei muscoli
L'orifizio sottocutaneo o superficiale di uscita e più anteriore e mediale
L'orifizio interno o profondo di entrata è più superiore posteriore e laterale
ORIFIZIO O ANELLO SOTTOCUTANEO/SUPERFICIALE
E l'orifizio sottocutaneo di uscita più anteriore e mediale
Si trova tra tubercolo pubico e sinfisi Pubica
Si forma dal divaricarsi dei fasci superficiali laterali e mediali del muscolo obliquo esterno e la parete posteriore è formata dai fasci profondi controlaterali del muscolo obliquo esterno(Legamento di Colles o riflesso)
Ha una forma ovale con asse verticale di 25 28 mm e trasversale di 10 12 mm l'apice arrotondato grazie alla presenza di fibre arciformi/intercrurali
Dai fasci profondi controlaterali dell'obliquo esterno che formano il legamento riflesso o di Colles
ORIFIZIO INTERNO/PROFONDO
E l'orifizio di entrata sulla parete addominale interna si forma per la discesa dei testicoli
È più posteriore superiore e laterale all'orifizio sottocutaneo situato 5 cm lateralmente al tubercolo pubico e 1,5 cm sopra legamento inguinale
Ha una forma di fessura di 10 15 mm
La parete mediale e delimitata dal legamento interfoveolare ed dai vasi epigastrici
L'orifizio sottocutaneo superficiale ha una forma ovale perché l'apice arrotondato dalle fibre arciformi/intercrurali e a asse verticale di 25 28 mm e trasversale di 10 12 mm
L'orificio interno profondo ha una forma di fessura di 10 15 mm
È un anastomosi sia venosa arteriosa tra arterie e vene epigastriche
ARTERIE EPIGASTRICA SUPERIORE Ramo della toracica o mammaria interna della succlavia, Che decorre sulla superficie posteriore del muscolo retto per anastomizzarsi con
ARTERIE EPIGASTRICA INFERIORE Ramo dell'arteria iliaca inferiore che arriva dal basso e si infila sotto la fascia trasversale sotto la guaina dei retti
Piega ombelicale mediana che è un residuo dell'uraco sulla linea mediana e si porta dall'apice della vescica all'ombelico
Due pieghe ombelicali mediali date dal legamento ombelicale sottostante residuo dell'obliterazione dell'arteria ombelicale e vanno dalla pareti laterali della vescica all'ombelico
Due pieghe ombelicali laterali date dai vasi epigastrici inferiori non arrivano all'ombelico
è un residuo dell'uraco sulla linea mediana e si porta dall'apice della vescica all'ombelico
date dai vasi epigastrici inferiori non arrivano all'ombelico
date dal legamento ombelicale sottostante residuo dell'obliterazione dell'arteria ombelicale e vanno dalla pareti laterali della vescica all'ombelico
Fossette inguinale mediale o vescicale tra la piega media media e mediale
Fossetta inguinale media tra la piega mediale e laterale che corrisponde al triangolo di Hasselbach Punto di debolezza della parete posteriore del canale inguinale (Situato profondamente all'orifizio sottocutaneo)
Fossette inguinale laterale lateralmente alla piega laterale corrisponde all'orifizio interno o profondo
Linea alba
linea arcuata o semicircolari di Douglas
Orifizio interno che corrisponde alla fossetta inguinale laterale
Triangolo di Ass back che corrisponde alla fossette inguinale media (Situata profondamente all'orifizio esterno)
ERNIE INGUINALI Sopra al legamento inguinale suddivise in
-DIRETTA Se le anse spingono contro la fossetta media e protrudono attraverso l'orifizio sottocutaneo portandosi lateralmente al testicolo, Medialmente ai vasi epigastrici E con andamento rettilineo
-INDIRETTA Se le anse passano attraverso l'orifizio profondo e percorrono L'INTERO CANALE INGUINALE Portandosi dentro lo scroto, Lateralmente ai vasi epigastrici e con andamento non rettilineo
ERNIE FEMORALI Sotto al legamento inguinale
-DIRETTA Se le anse spingono contro la fossetta media e protrudono attraverso l'orifizio sottocutaneo portandosi lateralmente al testicolo, Medialmente ai vasi epigastrici E con andamento rettilineo
-INDIRETTA Se le anse passano attraverso l'orifizio profondo e percorrono L'INTERO CANALE INGUINALE Portandosi dentro lo scroto, Lateralmente ai vasi epigastrici e con andamento non rettilineo
Contatto con esofago addominale retroperitoneale fisso e ancorato al diaframma con i legamenti freno esofagei
Continuità con il duodeno retroperitoneale presso L1
Rapporto superiormente e posteriormente col diaframma
Lungo 18 25 cm largo 12 7 cm (diminuisce distalmente) e spesso 9 cm
Ha una capacità di 1,2L
PERSONA ERETTA
Parete anteriore convessa e rivolta in avanti verso l'alto e a destra
Parete posteriore convessa guarda indietro in basso e a sinistra
PERSONA SUPINA
Faccia inferiore e superiore
PICCOLA CURVATURA Margine destro concavo a destra e di 15 cm, Dal cardias discende quasi verticalmente poi si infette in alto e indietro formando l'incisura angolare e prosegue con la regione obliqua del piloro
GRANDE CURVATURA Margine sinistro convessa a sinistro di 40 cm, dal cardias Si dirige in alto formando col margine sinistro dell'esofago l'incisura cardiale o angolo di His, descrive una curva che delimita il fondo e discende verticalmente in basso qua a destra fino al piloro
Tra la grande curvatura dello stomaco e il margine sinistro dell'esofago, È situato presso lo sbocco esofageo ed è uno dei meccanismi per impedire il reflusso parte dello sfintere esofageo inferiore fisiologico
In una persona eretta vedo presso il fondo la bolla gastrica, una zona più scura perché è piena d'aria che tende a risalire nella parte più superiore dello stomaco cioè il fondo E quindi lì non si avrà il pasto baritato
in una persona supina avendo lo stomaco andamento obliquo il fondo che è più posteriore al piloro si ritroverà più inferiormente al piloro, quindi la bolla gastrica non sarà nel fondo ma l'aria tenderà a salire in alto nel piloro e vedrò la valvola pilorica scura poiché non vi arriva il mezzo di contrasto
Si trova nell'ipocondrio sinistro e si spinge verso la mediana in parte dell'epigastrio e la parte superiore del mesogastrio, sempre nello spazio Sopramesocolico
Ha un andamento a J con parte verticale a sinistra e obliqua verso l'alto e orizzontale a destra
Si trova intorno all'orifizio cardiale ovvero allo sbocco dell'esofago presso T11 posteriormente e sesta settima cartilagine costale sinistra anteriormente
È rivestita dal peritoneo solo anteriormente
Si rapporta
-anteriormente con lobo sinistro del fegato
- a sinistra con nervo vago sinistro
- posteriormente col pilastro sinistro del diaframma e col nervo vago sinistro
Punto di passaggio tra l'epitelio pavimentoso stratificato dell'esofago e l'epitelio cilindrico semplice dello stomaco
CARDIAS Situato presso T11 intorno all'orifizio cardiale cioè lo sbocco dell'esofago
FONDO Porzione più alta contenente bolla gastrica che si adatta alla concavità del diaframma sotto la cupola sinistra
CORPO Porzione più estesa
REGIONE PILORICA Divisa in antro pilorico e canale pilorico che termina con l'orifizio pilorico a destra di L1
SUPERIORMENTE Diaframma e a destra il lobo sinistro del fegato che copre gran parte del fondo
INFERIORMENTE Colon trasverso e mesocolon trasverso
ANTERIORMENTE
-A DESTRA Il lobo sinistro del fegato
-A SINISTRA Diaframma e parete toracica con seno costo diaframmatico e margine inferiore del polmone sinistro, Muscolo trasverso dell'addome e muscoli retti della parete addominale
LATERALMENTE A SINISTRA Milza
POSTERIORMENTE milza, diaframma e Rapporto non diretto mediato dal peritoneo della borsa mentale con gli organi retroperitoneali ovvero pancreas, con colon trasverso flessura duodeno digiunale digiuno duodeno rene surrene sinistro aorta addominale e vena cava inferiore
Porzione della parete anteriore dello stomaco coperta dal diaframma e dalla parete toracica
Ha una forma semiluna con convessità in alto e a sinistra delimitata inferiormente da arcata costale sinistra tra il processo xifoideo e la nona costa superiormente dalla sesta costa sinistra lateralmente da una linea che scende dalla quinta alla nona costa
Si rapporta fino alla sesta costa col margine inferiore del polmone sinistro e fino all'ottava col seno costodiaframmatico che nell'ispirazione viene occupato dal margine inferiore del polmone
Se percorso si ha un suono acuto timpanico per l'aria dei polmoni può diventare suono ottuso in caso di versamento pleurico
Parte inferiore della faccia anteriore dello stomaco a diretto contatto con la parete addominale e muscoli retti
è l'unica parte palpabile dello stomaco
si trova nell'epigastrio e corrisponde alla regione pilorica e a un terzo inferiore del fondo
ha una forma triangolare con:
-base inferiore data dal margine inferiore della nona costa o dalla grande curvatura (Non può mai superare la nona costa, da essa in su si ha sempre tale triangolo
-margine sinistro dato dall'arcata costale dall'ottava costa in giù
-Margine destro dato dal margine inferiore del fegato
Lo spazio simulare di traube e la porzione della parete anteriore dello stomaco coperta da diaframma e parete toracica che alla percussione da un suono acuto o timpanico per la presenza del seno costodiaframmatico e del margine inferiore dell'polmone sinistro
Il triangolo e la parte inferiore della faccia anteriore dello stomaco ha diretto contatto con la parete addominale e quindi è l'unica palpabile
E il triangolo di labbè presso la parte inferiore della faccia anteriore dello stomaco che corrisponde alla regione pilorica e a un terzo inferiore del fondo (nell'epigastrio)
Lo stomaco è intraperitoneale, rivestito sulla faccia anteriore e posteriore
presso il fondo, posteriormente, il peritoneo si riflette e continua sul peritoneo parietale posteriore formando la borsa mentale e quindi la porzione posteriore del fondo dello stomaco è priva di peritoneo, a diretto contatto col diaframma
Presso i margini i due foglietti viscerali che rivestono le due facce si uniscono e formano i legamenti peritoneali
E intraperitoneale ma una porzione posteriore del fondo dello stomaco è priva di peritoneo perché il peritoneo si riflette posteriormente sul peritoneo parietale posteriore creando un recesso detto borsa omentale
anche presso i margini i due foglietti viscerali che rivestono due facce si accollano a formare legamenti peritoneali
LEGAMENTO GASTRO FRENICO Più superiore, va in alto fino al diaframma
LEGAMENTO GASTRO SPLENICO O GASTRO LIENALE Intermedio e teso dalla parete posteriore dello stomaco all'Lilo della milza e vide decorrono la arteria gastroepiploica sinistra e vasi gastrici brevi
GRANDE AUMENTO O LEGAMENTO GASTRO COLICO Più inferiore va dallo stomaco al colon
LEGAMENTO GASTRO FRENICO Più superiore
LEGAMENTO GASTRO SPLENICO O GASTRO LIENALE Intermedio
GRANDE AUMENTO O LEGAMENTO GASTRO COLICO Più inferiore
Arteria gastroepiploica sinistra e vasi gastrici brevi
Arteria gastroepiploica destra e sinistra che creano anastomosi e decorrono a uno 1,5 cm dalla grande curvatura per evitare di essere compresse
E legamento più inferiore che si forma dall'accollamento dei foglietti viscerali della superficie anteriore posteriore dello stomaco presso la grande curvatura
Si porta in basso come FOGLIETTI DISCENDENTI che decorrono tra la superficie interna della parete addominale anteriore e l'intestino tenue fino alla cavità pelvica si ripiegano come FOGLIETTI ASCENDENTI e risalgono decorrendo posteriormente ai discendenti e anteriormente all'intestino tenue su cui si poggiano come GREMBIULE OMENTALE
Arrivano al margine antero inferiore del colon e si Aprono POGGIANDOSI SUL COLON MA NON LO RIVESTONO Essendo già rivestito dal mesocolon trasverso
Tra i due foglietti ascendenti discendenti si crea un recesso della borsa omentale che poi si chiude quando i foglietti si accollano
La funzione del grande aumento è di protezione e permette il movimento degli organi rispetto alla parete addominale
NO, VI SI POGGIANO SENZA RIVESTIRLI
i FOGLIETTI DISCENDENTI decorrono tra la superficie interna della parete addominale anteriore e l'intestino tenue fino alla cavità pelvica si ripiegano come FOGLIETTI ASCENDENTI e risalgono decorrendo posteriormente ai discendenti e anteriormente all'intestino tenue su cui si poggiano come GREMBIULE OMENTALE
Arrivano al margine antero inferiore del colon e si Aprono POGGIANDOSI SUL COLON MA NON LO RIVESTONO Essendo già rivestito dal mesocolon trasverso
Il legamento epato gastrico o gastroepatico (PARS FLACCIDA DEL PUCCOLO OMENTO)sulla sinistra che si inserisce sulla faccia viscerale del fegato presso la parte posteriore del solco sagittale sinistro collegamento venoso
Si continua a destra come legamento epatoduodenale legamento del duodeno in continuità collegamento vostro epatico che si trova sulla destra e si inserisce sulla faccia viscerale del fegato presso l'ilo
È la partenza del piccolo omento e contiene la triade portale
LEGAMENTO EPATO GASTRICO O GASTROEPATICO (PARS FLACCIDA) a SINISTRA (È un legamento effettivo dello stomaco) Si inserisce sulla faccia viscerale del fegato presso la parte posteriore del solco sagittale sinistro collegamento venoso
LEGAMENTO EPATO DUODENALE (PARS TENSA Che contiene la triade portale) È un legamento del duodeno, sulla DESTRA, in continuità collegamento gastro epatico E si inserisce sulla faccia viscerale del fegato presso l'ilo
legamenti Pato gastrico o gastroepatico cioè la pars flaccida sulla faccia viscerale del fegato presso la parte posteriore del solco sagittale sinistro insieme al legamento venoso
Legamento epato duodenale cioè la partenza sulla faccia viscerale del fegato presso l ilo
15 e 40 cm
È un recesso della cavità peritoneale situato tra la faccia posteriore dello stomaco e la regione retroperitoneale, è una cavità virtuale che comunica con la cavità peritoneale no con l'addominale attraverso il forame di Winslow a destra
la funzione è di favorire lo scivolamento dello stomaco sugli organi retroperitoneale durante la peristalsi
Le pareti sono formate dal peritoneo che riveste i vari organi
-parete anteriore e data dalla faccia posteriore del piccolo mento a destra destra e dal peritoneo viscerale che riveste la superficie posteriore dello stomaco a sinistra
-Parete superiore o tetto: Peritoneo viscerale della superficie inferiore del lobo sinistro del fegato
-Parete posteriore peritoneo parietale che riveste organi retroperitoneali quali il rene surrene pancreas
-Parete inferiore o o pavimento data dal mesocolon trasverso e dalla faccia superiore del colon trasverso
-Parete sinistra data dal legamento gastro splenico e dal legamento pancreatico lienale se è presente
-Parete destra non esiste perché c'è il forame di Wislow per comunicazione con la cavità peritoneale
Le pareti sono formate dal peritoneo che riveste i vari organi
-parete anteriore e data dalla faccia posteriore del piccolo mento a destra destra e dal peritoneo viscerale che riveste la superficie posteriore dello stomaco a sinistra
-Parete superiore o tetto: Peritoneo viscerale della superficie inferiore del lobo sinistro del fegato
-Parete posteriore peritoneo parietale che riveste organi retroperitoneali quali il rene surrene pancreas
-Parete inferiore o o pavimento data dal mesocolon trasverso e dalla faccia superiore del colon trasverso
-Parete sinistra data dal legamento gastro splenico e dal legamento pancreatico lienale se è presente
-Parete destra non esiste perché c'è il forame di Wislow per comunicazione con la cavità peritoneale
D
NON COMUNICA CON CAVITÀ ADDOMINALE!!!
comunica con cavità peritoneale
B
LOBO SX
il lobo caudato forma il tetto del forame di winslow
legamento gastrosplenico e pancreatico lienale se presente
A destra dalla faccia posteriore del piccolo mento e a sinistra dal peritoneo viscerale della superficie posteriore dello stomaco
Pavimento inferiore peritoneo che riveste la superficie superiore dell'ampolla duodenale
Tetto superiore peritoneo viscerale del lobo caudato del fegato
Parete Anteriore margine destro del legamento epatoduodenale
Parete posteriore peritoneo parietale faccia anteriore vena cava inferiore
Il tetto del forame dal lobo caudato del fegato e il tetto della borsa dal lobo sinistro del fegato
Dal margine destro del legamento Epatoduodenale
Il dotto epatico il più anteriore l'arteria epatica è a sinistra e la vena porta è la più posteriore
Origina dal tubo intestinale primitivo anteriore come dilatazione fusiforme attaccata alla parete addominale anteriore dal meso gastro ventrale e posteriore dal mesogastrio dorsale
Compie una rotazione oraria e si porta a sinistra e la faccia sinistra diventa anteriore e la destra posteriore nella rotazione milza mesogastro dorsale vengono trascinati a sinistra dalla grande curvatura A cui ancorato mentre fegato in mesogastrio ventrale a destra
La borsa mentale si forma per rotazione dello stomaco degli organi che portano alla creazione di un recesso a destra della cavità peritoneale e dall'aumento delle dimensioni del fegato
Dal meso gastro dorsale origine il legamento gastro splenico
Dal mesogastrio ventrale il legamento epato gastrico e falciforme del fegato
si forma per rotazione dello stomaco e degli organi che portano alla creazione di un recesso a destra della cavità peritoneale e dall'aumento delle dimensioni del fegato
Dal meso gastro dorsale origine il legamento gastro splenico
Dal mesogastrio ventrale il legamento epato gastrico e falciforme del fegato
Presenta tre strati per favorire la peristalsi e rimescolamento
Longitudinale esterno
Circolare interno che si addensa e forma lo sfintere pilorico
Fascio obliqui ancora più interni
L'orifizio cardiale (Presso T11 posteriormente o quinta settima cartilagine costale sinistra anteriormente) che rappresenta lo sbocco dell'esofago presso il cardias dotato di uno sfintere esofageo inferiore fisiologico
L'orifizio pilorico di 3- 4 mm x 12 15 mm che si trova Presso il canale pilorico a destra di L1 ed è dotato di sfintere anatomico ovvero strato circolare della tonaca muscolare che si ispessisce a formare il muscolo sfintere pilorico
Antro pilorico più largo subito sotto al fondo
Canale pilorico più allungato e distale, di 3 cm, diretto in alto indietro e a destra, termina con l'orifizio pilorico a destra di L1
I linfonodi si trovano posteriormente alla regione pilorica e drenano nei linfonodi dell'ileo del fegato (con vasi che passano attraverso il piccolo omento) e poi da lì ai linfonodi celiaci, Si crea così una via di passaggio di processi patologici tra stomaco e fegato
Gli altri linfonodi gastrici drenano direttamente nei linfonodi celiaci
ARTERIE GASTRICHE BREVI Rami dell'arteria splenica che si portano sul fondo dello stomaco
ANASTOMOSI SULLA GRANDE CURVATURA TRA ARTERIE E GASTROEPIPLOICHE
-SINISTRA Dall'arteria splenica
-DESTRA Dall'arteria gastroduodenale e dall'arteria epatica comune
ANASTOMOSI PRESSO LA PICCOLA CURVATURA TRA LE ARTERIE GASTRICHE
-SINISTRA Ramo diretto minore del tripode celiaco
-DESTRA Dall'arteria epatica propria ramo dell'epatica comune
Ritorno venoso
Segue decorso arterie e presenta vene gastriche brevi per il fondo vene gastriche destra o pilorica e sinistra o coronaria per la piccola curvatura e venne gastroepiploiche destre sinistra per la grande curvatura
Tutte Confluiscono nella VENA PORTA
Nella vena porta
TRA ARTERIE GASTROEPIPLOICHE
-SINISTRA Dall'arteria splenica
-DESTRA Dall'arteria gastroduodenale e dall'arteria epatica comune
TRA LE ARTERIE GASTRICHE
-SINISTRA Ramo diretto minore del tripode celiaco
-DESTRA Dall'arteria epatica propria ramo dell'epatica comune
ARTERIA EPATICA COMUNE Diretta a destra davanti alla vena cava inferiore alla vena porta e sopra il pancreas
Cede l'arteria epatica propria (Che dà l'arteria gastrica destra e poi va a formare la triade portale fino al fegato decorrendo nella partenza del piccolo mento e cele le arterie epatica sinistra e arteria epatica destra e poi cistica )e l'arteria gastroduodenale(Che dà l'arteria pancreatico duodenale superiore con rami anteriori e posteriori e l'arteria gastroepiploica destra che decorre nella radice del grande omento)
ARTERIA GASTRICA SINISTRA
E il ramo di diametro minore che va in alto a sinistra e decorre nel legamento gastroepatico e dal rami per l'esofago addominale e lo stomaco (piccola curvatura e fondo destro)
ARTERIA SPLENICA O LIENALE
È il ramo più voluminoso va a sinistra sul margine superiore del pancreas fino alla milza e vascolarizza pancreas milza stomaco e gran mento cedendo arterie gastriche brevi che decorrono nel legamento gastro splenico per il fondo dello stomaco, Arteria gastroepiploica sinistra che decorre nel legamento gastro splenico e poi nella radice del grande omento, Rami terminali per la milza
E il primo ramo impari viscerale emesso dalla parete anteriore dell'aorta addominale presso l'origine tra T12 e L1 (L'emergenza del tripode è incrociata superiormente dalla vena gastrica sinistra)
È retroperitoneale e decorre per 1,5 cm in avanti a destra sul margine superiore del pancreas
Intorno adesso è presente il plesso celiaco formato dal ganglio celiaco sinistro e destro o semilunare E la stazione linfonodale celiaca cresce linfa da gran parte della regione addominale e poi l'drena nel tronco toracico
Cede tre rami cioè l'arteria epatica comune, l'arteria gastrica sinistra e l'arteria splenica o lienale
incrociata superiormente dalla vena gastrica sinistra
L'arteriopatica comune può nascere dall'arteria mesenterica superiore,
L'arteria gastrica sinistra può nascere direttamente dall'aorta addominale,
Tutte e tre le arterie possono nascere direttamente dall'aorta addominale senza tripode
L'arteria gastroduodenale è uno dei due rami con l'arteria epatica propria provenienti dall'arteria epatica comune
Si dirige in basso tra duodeno e pancreas
A sua volta cede l'arteria pancreatico duodenale superiore che ha rami anteriori e posteriori e l'arteria gastroepiploica destra che decorre nella radice del grande omento
Origina dopo che passa dallo iato aortico presso T 12 leggermente a sinistra della mediana che è un orifizio diaframmatico delimitato dal legamento arcuato mediano
Decorre in posizione retroperitoneale nella parte posteriore della cavità addominale davanti alla colonna vertebrale e leggermente a sinistra perché a destra c'è la cava inferiore
arriva a L4 dove si biforca in arteria iliaca comune destra e sinistra e Sulla mediana prosegue come una piccola arteria sacrale media
Presso L4 in iliaca comune di destra e sinistra
(Sulla mediana prosegue come arteria sacrale media)
Decorre Con decorso verticale anteriormente la colonna vertebrale e leggermente a Sinistra perché a Destra c'è la vena cava inferiore
L'arteria gastrica sinistra
Dall'arteria epatica destra che origina dall'arteria epatica propria che è un ramo dell'arteria epatica comune del tripode celiaco
Sono rami pari che emergono dalla superficie latero posteriore o laterale dell'aorta addominale e sono
-Arterie freniche inferiori destre e sinistra
-Quattro o cinque arterie lombari
sono suddivisi in
-PARI, Che emergono dalla parete antero-laterale dell'aorta, Cioè l'arteria surrenale destra e sinistra, L'arteria renale destra e sinistra, Le arterie gonadiche ovarica e testicolare
-IMPARI, Che emergono dalla parete anteriore verso la linea mediana e sono dall'alto in basso il tronco celiaco, l'arteria mesenterica superiore e l'arteria mesenterica inferiore
Originano dall'arteria splenica/lienale che è il ramo più voluminoso del tripode celiaco e decorrono nel legamento gastro splenico per portarsi al fondo dello stomaco
Decorrono nella radice del grande omento a 1,5 cm dalla grande curvatura perché se fossero aderenti ad essa verrebbero compresse a seguito di una dilatazione dello stomaco
La destra è detta pilorica e la sinistra coronaria e decorrono sulla piccola curvatura nel legamento gastroepatico
EVS, EVG, ASG, AVG, AVS (fibre gustative)
NUCLEO MOTORE SOMATICO DELVII Nella parte posteriore del ponte Cioè nel tegmento pontino per EVS
.
NUCLEO SALIVATORIO SUPERIORE O MUCONASOLACRIMINALE O DI YAGIDA Nella parte posteriore del ponte si estende verso verso il basso ed è condiviso anche da IX e X nervo oer EVG
NUCLEO DEL TRATTO SOLITARIO Nucleo sensitivo nella parte superiore del ponte A cui arrivano AVS e AVG
NUCLEO SPINALE DELLA RADICE DISCENDENTE (del V, trigemino) Nella parte più calda del nucleo sensitivo del trigemino che si estende in tutto l'encefalo per ASG
Sporgenza sulla superficie posteriore del ponte dovuto alle FIBRE MOTORIE DEL NUCLEO MOTORE SOMATICO DEL FACCIALE VII che si portano posteriormente e avvolgono il NUCLEO DELLA ABDUCENTE VI per poi portarsi anteriormente e unirsi alle altre fibre del facciale ed emergere presso il solco bulbo pontino
Dal solco bulbo pontino, Medialmente al VIII NC (acustico/vestibolare) Presso la fossetta sopra Olivare nella faccia anteriore del tronco-encefalico come formato da due componenti che decorrono insieme
Nervo facciale propriamente detto con solo fibre motorie somatiche
Nervo intermedio di Wrisberg più voluminoso con tutte le altre componenti
Ha un unico ganglio sensitivo non 2 di cui uno per le fibre somatiche e l'altro per le viscerali, Cioè il GANGLIO GENICOLATO che contiene i corpi dei neuroni sia somatici che viscerali
è la particolarità del nervo facciale VII che ha UN UNICO GANGLIO SENSITIVO Non due di cui uno per le fibre somatiche e l'altro per le viscerali ma uno solo che contiene i corpi dei neuroni sia somatici che viscerali che la sensibilità speciale
NERVO FACCIALE PROPRIAMENTE DETTO Con solo fibre motorie somatiche
NERVO INTERMEDIO DI WRISBERG Più voluminoso e formato da tutte le altre componenti
(Decorrono insieme come un unico nervo)
Il nervo facciale emerge medialmente all'acustico presso la fossetta Sopra olivare ed ENTRANO INSIEME NEL MEATO ACUSTICO INTERNO , il facciale superiormente all'acustico sulla faccia posteriore della rocca petrosa
QUINDI IN CASO DI NEUROMA DELL'ACUSTICO TUMORE BENIGNO SI VERIFICA UNA COMPRESSIONE DEL FACCIALE
Il nervo facciale VII Perché decorrono in stretto rapporto ed entrano insieme nel meato acustico interno, Il facciale superiormente all'acustico
1 PRIMO TRATTO ORIZZONTALE Diretto verso l'esterno e leggermente in avanti
2 GINOCCHIO DEL FACCIALE Brusca curva con cui il nervo si porta verso l'esterno e indietro e presso esso c'è il ganglio genicolato
3 SECONDO TRATTO TIMPANICO Decorre nello spessore della parete mediale della cavità timpanica diretto verso l'esterno e indietro
4 Curva verso il basso
5 TERZO TRATTO VERTICALE Nella parete anteriore del processo mastoideo per poi oassare attraverso il foro stilo-mastoideo e iniziare il decorso extracranico (Con solo fibre sensitive e motorie somatiche ASG EVS)
Una brusca curva compiuta nel decorso del nervo facciale lungo il canale del facciale nella parte anteriore del processo maschi con cui il nervo si porta verso l'esterno e indietro
Presso il ginocchio cè il ganglio genicolato
Dal foro stilo mastoideo tra processo stiloideo e mastoideo
Solo da fibre somatiche motorie e sensitive EVS ASG
Presso la ghiandola parotide, All'interno del parenchima e sono Destinati alla muscolatura mimica
Sono i rami ceduti nel decorso all'interno del canale del facciale nella parte anteriore del processo mastoideo
NERVO GRANDE PETROSO SUPERFICIALE Presso il ginocchio (EVG)
NERVO STAPEDIO Presso il tratto verticale
NERVO DELLA CORDA DEL TIMPANO Dopo lo stapedio presso il tratto verticale (EVG)
RAMI MOTORI TERMINALI Presso la ghiandola parotide con EVS
Rami collaterali Dopo l'uscita dal foro stilo-mastoideo
NERVO AURICOLARE POSTERIORE
NERVI MOTORI PER MUSCOLO STILOIDEO E VENTRE POSTERIORE DEL DI GASTRICO
Il nervo facciale con i rami Collaterali rilasciati a livello extracranico dopo l'uscita dal foro stilo-mastoideo
Ha origine dal passaggio attraverso iato aortico presso T12 leggermente a sinistra della mediana e delimitato dal legamento arcuato mediano
è retroperitoneale e decorre nella parte posteriore della cavità addominale davanti alla colonna vertebrale leggermente a sinistra perché a destra c'è la vena cava inferiore
Cede rami parietali dalla superficie laterale
ARTERIE FRENICHE INFERIORI DESTRA E SINISTRA
4/5 ARTERIE LOMBARI
Cede rami viscerali dalla parete antero-laterale suddivisi in
-Rami pari
ARTERIA SURRENALE DESTRA E SINISTRA
ARTERIA RENALE DESTRA E SINISTRA
ARTERIA GONADICHE OVARICA E TESTICOLARE
-Rami impari dalla superficie anteriore verso la linea mediana per gli organi organi della apparato digerente:
TRONCO CELIACO
ARTERIA MESENTERICA SUPERIORE
ARTERIA MESENTERICA INFERIORE
Termina a livello di L4 dove si biforca
ILIACA COMUNE DESTRA E SINISTRA
Sulla mediana prosegue anche come ARTERIA SACRALE MEDIA Di piccolo calibro
Il cieco che ha un diametro di sei 7 cm ed è lungo 9 cm
È lungo 1,40 o 1,80 m ed è largo sei 7 cm presso il cieco ma il diametro va a diminuire dal cieco retto quindi il cieco la persona più dilatata
È più largo ma meno lungo dell'intestino tenue
Nella fossa iliaca destra
Asse obliquo dal basso in alto ed da mediale laterale
Addensamento di muscolatura per evitare il reflusso situato sulla parete mediale del cieco e contenente papilla ileale ovvero lo sbocco dell'ileo nel cieco
Si traccia una linea che passa per il suo margine superiore indico il passaggio da cieco a colon
3 cm sotto la valvola e cicale sulla parete postero-mediale del cieco hanno origine le tre tenia coli e si ha l'origine dell'appendice vermiforme
Sulla parete mediale del cieco
La tenia anteriore o libera
La tenia postero-laterale o epiploica
La Tenia postero-mediale o mesocolica
All'interno Le Teni portano concavità dette haustra coli intervallate da pieghe
Con cavità interne dell'intestino crasso intervallate da pieghe interne dovuta alla presenza esternamente delle tre tenie coli ovvero ispessimenti dello strato longitudinale della tonaca muscolare
Lunga 16 cm e con diametro di 5- 8 mm
è fissa, presso la parete mediale del cieco 3 cm sotto la valvola ileocecale
Posso individuare l'origine attraverso il punto
-DI MC BURNEY È il punto di mezzo di una linea obliqua Che traccio dall'ombelico alla spina iliaca antero-posteriore
-DI LANZ È il punto tra il terzo destro e il terzo medio di una linea tesa dalla spina iliaca antero-superiore destra alla sinistra ovvero la linea bisiliaca
3 cm sotto la valvola e ileocecale sulla parete mediale
PUNTO DI MC BURNEY È il punto di mezzo di una linea obliqua Che traccio dall'ombelico alla spina iliaca antero-posteriore
PUNTO DI LANZ È il punto tra il terzo destro e il terzo medio di una linea tesa dalla spina iliaca antero-superiore destra alla sinistra ovvero la linea bisiliaca
Ha un'origine fissa ma è intraperitoneale e mobile composizione variabile
In genere l'asse va in basso e medialmente
Intraperitoneali ma esiste variabilità e può essere retroperitoneali
Il cieco è dotato di un piccolo meso che lo ha ancora al peritoneo parietale posteriore
L'appendice è dotato di un mesenteriolo, un legamento di dipendenza del mesentere che collega ilio e appendice
Ha un'origine fissa ma è mobile e in genere va in basso e medialmente
ma se il cieco ha una posizione ectopica anche l'appendice può avere una posizione ectopica e quindi avrò dolori in punti diversi e può portarsi verso l'alto, dietro o davanti al cieco o in basso e lateralmente
Legamento di dipendenza del mesentere peritoneale che collega l'ileo e l'appendice
Medialmente con le anse dell'ileo
Lateralmente con il cieco
Anteriormente con la parete addominale anteriore infatti è palpabile
Posteriormente con la parete addominale posteriore
E priva di funzione ma ha un piccolo orifizio e se vi si deposita il materiale si Può avere un'infiammazione
E intraperitoneale
dal foglietto destro del mesentere il peritoneo si porta a sinistra e vari rivestire parete anteriore e laterali del cieco poi si porta verso l'alto e avvolge il cono ascendente e si continua col peritoneo parietale si creano così delle PIEGHE CECALI che sono punti di fissità solo sulla superficie laterale del cieco
Presso la parete posteriore si riflette verso il basso sul peritoneo parietale posteriore in corrispondenza del passaggio cieco- colon creando recessi peritoneali ovvero RECESSO ILEOCECALE SUPERIORE E INFERIORE Presso lo sbocco dell'Ileo RECESSO RETROCECALE Che delimita superiormente la fossetta retrocecale
Punti di fissità SOLO SULLA SUPERFICIE LATERALE del cieco
sono date dalla riflessione del peritoneo che dal foglietto destro del mesentere ha rivestito la parete anteriore e laterale del cieco e che poi si porta verso l'alto per avvolgere il colon ascendente e continua col peritoneo parietale
Presso la parete posteriore il peritoneo si riflette verso il basso sul peritoneo parietale posteriore in corrispondenza del passaggio cieco- colon creando recessi peritoneali ovvero RECESSO ILEOCECALE SUPERIORE E INFERIORE Presso lo sbocco dell'Ileo RECESSO RETROCECALE Che delimita superiormente la fossetta retrocecale
Dal foglietto destro del mesentere
Nasce intraperitoneale e all'inizio è nella fossa iliaca sinistra, poi ruota di 270° intorno all'arteria mesenterica superiore e si porta all'ipocondrio sinistro, poi all'ipocondrio destro e infine nella fossa iliaca destra
Durante questa rotazione vi vivo possono essere difetti e il cieco occupa per Posizioni ectopiche
Il cieco è vascolarizzato dalla arteria cicale anteriore e posteriore che sono rami dell'arteria ileo-colica, Dalla mesenterica superiore
Ritorno venoso a carico della vena ileo-colica che drena nella vena mesenterica superiore
L'appendice Vermiforme è vascolarizzata dall'arteria appendicolare E dai rami cecali (rami dell'arteria ileo-colica)
1 Linfonodi appendicolari presso il mesenteriolo
2 Linfonodi ileocecale presso la valvola ileocecale anteriormente posteriormente che ricevono dall'ileo e dal cieco
3 Linfonodi ileo colici presso l'arteria ileo-colica
4 Linfonodi mesenterici superiori o retro pancreatici presso l'origine dell'arteria mesenterica superiore dietro al pancreas
COLON ASCENDENTE Dalla fossa Iliaca destra all'ipocondrio destro dove ripiega a sinistra formando la flessura colica di destra o o o epatica
COLON TRASVERSO Va verso sinistra con curva convessa in basso e avanti e raggiunge la milza dove piega in basso formando la flessura colica sinistra o splenica
COLON DISCENDENTE Va in basso ad adesso la parete addominale posteriore dall'ipocondrio sinistro alla fossa iliaca sinistra
COLON SIGMOIDEO Ha una parte cardiaca che si sposta verso la mediana per poi entrare nella cavità pelvica con la parte pelvica fino a S3
Il colon sigmoideo termina presso S3
Presso il colon ascendente discendente sono le stesse del cieco quindi anteriore o libera, Posterolaterale o Epiploica, Postero-mediale o mesocolica
Presso il colon trasverso sono ruotate e diventano anteriore o mentale, Libera o inferiore, Mesocolica o posteriore
Presso il colon sigmoideo ci sono solo 2 tenia anteriore e posteriore
Si estende nel fianco destro ed è delimitato superiormente dalla 10ª costa, Inferiormente dalla Cresta iliaca, Medialmente da una linea verticale che passa per il margine mediale della nona costa
Esso flessioni del peritoneo che di grasso che aumentano portandosi nella parte distale del crasso e assenti nel cieco
Non hanno funzione specifica ma possono creare subocclusioni
All'inizio e intraperitoneale e nella fossa iliaca sinistra
Ruota intorno all'arteria mesenterica superiore e si porta nel fianco destro poggiandosi sulla parete addominale posteriore e dall'accollamento dei due foglietti peritoneali si crea la fascia di Todt e il colon diventa retroperitoneale rivestito solo su faccia anteriore laterale e mediale
Recessi creati dalla riflessione del peritoneo proveniente dal foglietto destro del mesentere che ha rivestito le facce laterali del colon ascendente e discendente e che si riflette sulla parete addominale laterale poiché non va a rivestire la parete posteriore del colon(E retroperitoneale)
Dalla riflessione presso il colon ascendente si forma la doccia paracolica destra, Dalla riflessione presso il colon discendente si forma la doccia paracolica sinistra
Si trova presso la 9/ 10ª costa ed è in intraperitoneale ma tenuta fissa da
Legamento freno colico destro
Legamento epato colico
Legamento colecisto-colico
Si rapporta
-anteriormente con la faccia viscerale del lobo destro del fegato su cui lascia l'impronta colica e con la cistifellea
-Posteriormente con il rene destro e il duodeno discendente
-Medialmente con il colon trasverso
E intraperitoneale ma è tenuta fissa da legamenti
Per la flessura epatica o colica destra dal legamento freno colico destro, Legamento Epato colico, Legamento colecisto-colico
Per la flessura epatica sinistra legamento freno colico sinistro e legamento spleno mesocolico
-anteriormente con la faccia viscerale del lobo destro del fegato su cui lascia l'impronta colica e con la cistifellea
-Posteriormente con il rene destro e il duodeno discendente
-Medialmente con il colon trasverso
La flessura colica destra o epatica Presso la 9/ 10ª costa
La flessura colica sinistra o splenica presso l'ottava nona costa ( più in alto della destra perché incontra più organi organi meno voluminosi rispetto al fegato cioè milza e pancreas)
Anteriormente con lo stomaco
Posteriormente con rene sinistro e sul rene sinistro
Superiormente con la coda del pancreas le ansie del digiuno e la milza
Lateralmente con la parete dell'addome
Sono retroperitoneali ma le relative flessure coliche sono intraperitoneali
Dalla flessura colica destra o epatica alla flessura colica sinistra o splenica quindi va da destra a sinistra con con concavità posteriore e verso verso l'alto
Si forma dal peritoneo che riveste completamente il colon trasverso che è intraperitoneale
Dalla parete posteriore del colon trasverso raggiunge la parete posteriore dell'addome con andamento da sinistra a destra e verso il basso
La radice del meso trasverso va dal rene destro al sinistro e incrocia la parte discendente del duodeno la testa del pancreas e il margine inferiore della coda del pancreas e dividendo tali regioni in parte sottomesocolica e sovramesocolica
Il mesocolon trasverso si rapporta con il grande aumento che vi si va a appoggiare nel risalire con i foglietti ascendenti e in base al rapporto che contraggono varia la posizione della borsa omentale
Da sinistra a destra e dall'alto in basso
La radice del meso trasverso va dal rene destro al sinistro
incrocia la parte discendente del duodeno, la testa del pancreas e il margine inferiore della coda del pancreas e divide tali regioni in parte sottomesocolica e sovramesocolica
E retroperitoneale perché nello sviluppo biologico durante la rotazione i foglietti peritoneali si accollano posteriormente formando la fascia di Toldt quindi il peritoneo presso le fasce laterali si riflette sulla parete addominale laterale creando la doccia paracolica sinistra e non riveste la parete posteriore
È una fascia connettivale che si crea dall'accollamento del foglietto peritoneale che rivestiva durante lo sviluppo Embriologico il colon discendente e ascendente e il peritoneo della parete posteriore addominale
Ha un andamento a S diviso in due tratti
Parte iliaca che inizia nella fossa iliaca sinistra sinistra e decorre sulla cristallina fino al margine mediale del grande psoas compiendo una curva con concavità in alto e medialmente
Parte pelvica che ha un andamento più verticale e decorre in direzione latero mediale nella piccola pelvi poi compie una curva con concavità in basso e si porta sulla linea mediana per discendere fino a S3 dove prosegue col retto
Sono diversi nell'uomo rispetto alla donna
Nell'uomo con la vescica e si porta inferiormente nel cavo retto vescicale
Nella donna con l'utero e i legamenti larghi dell'utero e raggiunge il cavo retto uterino
Il colon sigmoideo è intraperitoneale e il mesocolon sigmoideo o mesosigma collega il colon sigmoideo dopo averla avvolto alla parete addominale posteriore
Vi decorre L'arteria mesenterica inferiore
La radice del mesosigma ha una concavità verso l'alto e poi verso il basso e prosegue sulla mediana con un andamento sinuoso
La radice mesosigma si rapporta anteriormente con il colon sigmoideo posteriormente con la parete posteriore dell'addome e vasi mesenterici l'uretere e vasi gonadici
L'arteria mesenterica inferiore
Ha origine presso S3 sulla mediana
AMPOLLA RETTALE Parte pelvica più dilatata di 10 15 cm che va dall'alto in basso e da da dietro in avanti
CANALE ANALE Parte perineale più ristretta di 3- 5 cm che attraversa il diaframma pelvico e si porta all'esterno con l'ano, va dall'alto in basso e da davanti a indietro
Ha origine nella cavità pelvica sulla mediana prescrisse tre e ha un andamento serpeggiante con tre curve una convessa a destra poi sinistra poi destra sul piano frontale
E privo di teniae
AMPOLLA RETTALE Parte pelvica più dilatata di 10 15 cm che va dall'alto in basso e da da dietro in avanti
CANALE ANALE Parte perineale più ristretta di 3- 5 cm che attraversa il diaframma pelvico e si porta all'esterno con l'ano, va dall'alto in basso e da davanti a indietro
si crea per il diverso andamento tra ampolla rettale (che va da dietro in avanti e canale anale che va da davanti indietro
è mantenuto dai muscoli del diaframma pelvico che con alcuni fasci formano il muscolo pubi rettale che circonda tale angolo e ne modifica l'ampiezza per permettere il contenimento delle feci
Sono diversi tra uomo e donna
Nella donna con la porzione inferiore dell'utero, La porzione superiore della vagina con interposta la fascia retto vaginale o setto retto vaginale, Le anse dell'intestino tenue attraverso il cavo retto uterino
Nell'uomo con la superficie posteriore della vescica e della prostata e con Le due vescichette seminali e le due ampolle differenziali( Tra la faccia anteriore dell'ampolla e l'posteriore della vescica) con interposizione della fascia retto prostatica o Denonvilliers o retto vescicale
(Prostata può essere palpata attraverso il canale anale)
Il rapporto Posteriore con L'ampolla rettale con interposta la fascia retto prostatica o di denonvilliers o rettovescicale
Fosse contenenti tessuto adiposo che circondano il canale anale a destra a sinistra e sono situate inferiormente diaframma pelvico e contengono tessuto adiposo per facilitare la dilatazione durante la defecazione
Hanno una forma triangolare e sono delimitate inferiormente dalla cute, Superomedialmente dal diaframma pelvico con il muscolo elevatore dell'ano, Supero lateralmente dalle pareti laterali della pelvi con il muscolo otturatore interno
Posteriormente le due fossette sono unite a U superiormente al legamento ano coccigeo e si prolungano anche anteriormente ma sono più ridotte in volume(Più voluminose e posteriormente)
Contengono il canale di Alcock o canale pudendo all'interno del quale decorre l'arteria pudendo interna
Muscoli elevatore dell'ano e sfintere esterno dell'ano
Legamento ano coccigeo che va dalla parete posteriore dell'ano al coccige ed è in inserzione muscoli del diaframma pelvico
Fosse Ischio-rettali che circonda il canale a destra e sinistra e si trovano inferiormente al diaframma pelvico
Diversi tra uomo e donna
Nell'uomo con apice della prostata, Uretra membranosa, Bulbo del pene e ghiandole bulbouretrali
Nella donna con la parte posteriore della vagina
Vagina e uretra hanno un decorso da dietro in avanti quindi opposto rispetto a quello del canale anale e ciò porta la formazione del trigono retto vaginale e del trigono retto uretrale (Entrambi formano il triangolo urogenitale)
Perché il canale anale ha un andamento da davanti indietro mentre la vagina da dietro in avanti quindi lo spazio tra essi aumenta andando verso il basso e si formano questi spazi detti trigoni (Delimitati anteriormente dalla vagina e posteriormente dal canale anale)
Il retto è retroperitoneale su sulla superficie anteriore e in parte laterale dell'ampolla ma il canale anale non è rivestito dovendo passare da diaframma pelvico
Il peritoneo scende dalla parete addominale anteriore e si porta in alto sulla faccia superiore e poi la laterale della vescica e presso la sua faccia posteriore si riflette sull'ampolla indietro in alto e riveste la parte superiore delle vescichette seminali e dell'ampolle differenziali che sono sotto peritoneali e che sono separate dal retro alla fascia di genovese che si pone per accollamento peritoneo
Nella donna il peritoneo della vescica riveste l'utero sulla superficie sia anteriore che posteriore che si trova inferiormente alla vescica e poi ricopre la parte superiore della vagina e infine la faccia anteriore dell'ampolla rettale
Si formano due recessi il cavo retto vescicale o o di Douglas nell'uomo e il cavo retto uterino o di Douglas nella donna che sono i punti più bassi a cui può arrivare la cavità peritoneale
Lateralmente all'ampolla il periodo non si riflette su peritoneo parietale della pelvi e si formano recessi dette fosse para rettali
La parte più inferiore delle pareti laterali non è rivestita da peritoneo ma dalla fascia rettale separata dal peritoneo parietale attraverso lo spazio retro rettale (contenente mesoretto, tessuto fibroadiposo) in cui decorre l'arteria sacrale mediana
Il canale anale NON È RIVESTITO poiché deve passare attraverso diaframma pelvico quindi il peritoneo che ha rivestito la superficie anteriore e parte delle pareti laterali dell'ampolla si va a riflettere sulla parete pelvica formando recessi dette fosse pararettali lateralmente
tessuto fibro adiposo che si trova nello spazio retro rettale, spazio delimitato dalla fascia rettale che riveste la parte più inferiore dell'ampolla rettale che non è rivestita da peritoneo e lo se la separa dalla peritoneo parietale della pelvi
Vi decorre l'arteria sacrale mediana
Recessi che si formano lateralmente all'ampolla perché il peritoneo non riveste totalmente le pareti laterali ma nella parte più inferiore si va a riflettere su peritoneo parietale della pelvi
Solo sulla faccia anteriore e su parte delle pareti laterali ma le pareti laterali non sono rivestite totalmente infatti nella parte più inferiore il peritoneo lateralmente si riflette su peritoneo parietale della pelvi creando fosse pararettali
E il punto più basso a cui può arrivare la cavità peritoneale
E il recesso che si forma dalla riflessione del peritoneo dalla faccia posteriore della vescica all'ampolla quindi indietro e in alto nell'uomo ed è detto cavo retto vescicale
Nella donna è detto cavo retto uterino e si forma per la riflessione del peritoneo che ha rivestito la faccia anteriore e posteriore dell'utero sulla parte superiore della vagina e poi sulla faccia anteriore dell'ampolla rettale
I plessi venosi sono detti plessi emorroidali interni o rettali e formano le colonne rettali o del Morgagni estroflessioni longitudinali della sottomucosa intervallati da segnali depressioni in cui sboccano le ghiandole anali
I plessi arteriosi formano tre corpi cavernosi del retto che hanno un ruolo nella continenza fetale
È una linea formata dalle pieghe trasversali alla base delle colonne rettali contenenti i plessi emorroidali interni
Divide il canale in due parti con diverse origine Embriologica:
PARTE SUPERIORE O VESCICALE
Con innervazione motoria viscerale
vascolarizzata Dall'arteria rettale superiore, ramo dell'arteria mesenterica inferiore e Da vene che confluiscono nella vena porta
Drena nei linfonodi iliaci interni
PARTE INFERIORE O SOMATICA
Con innervazione somatica dei nervi
Vascolarizzata Dall'arteria rettale inferiore ramo dell'arteria iliaca interna E con vene che confluiscono nella vena cava inferiore
Drena nei linfonodi inguinali superficiali
PARTE SUPERIORE O VESCICALE
Con innervazione motoria viscerale
vascolarizzata Dall'arteria rettale superiore, ramo dell'arteria mesenterica inferiore e Da vene che confluiscono nella vena porta
Drena nei linfonodi iliaci interni
PARTE INFERIORE O SOMATICA
Con innervazione somatica dei nervi
Vascolarizzata Dall'arteria rettale inferiore ramo dell'arteria iliaca interna E con vene che confluiscono nella vena cava inferiore
Drena nei linfonodi inguinali superficiali
E lo sbocco esterno del canale anale Situato nel perineo posteriore 3 cm davanti al coccige
dotato di epitelio cheratinizzato
avvolto dal muscolo sfintere interno liscio e sfintere esterno striato dell'ano
ARTERIA RETTALE SUPERIORE(Ramo della mesenterica inferiore) Per l'ampolla e la parte del canale sopra il diaframma pelvico
ARTERIA RETTALE MEDIA Ramo dell'iliaca interna, Per Il canale anale
ARTERIA RETTALE INFERIORE (Ramo dell'arteria Pudenda interna dall'iliaca interna) Per la parte più inferiore del canale anale
Tali arterie formano anastomosi tra loro ovvero plessi arteriosi che formano i corpi cavernosi del retto con un ruolo nella continenza fetale
Ritorno venoso
VENA RETTALE SUPERIORE Per l'ampolla che drena nella mesenterica inferiore e poi nella vena splenica e poi nella vena porta
VENA RETTALE MEDIA E INFERIORE Nella vena Iliaca interna (La retta inferiore con interposizione della vena pudenda interna )e poi nella vena cava inferiore
Tra le vere rettali si creano anastomosi che rappresentano collegamenti Vena porta e vena cava inferiore E formano plessi rettali o emorroidali che Ricevono dai plessi vescicali prostatici vaginali e dalle vescichette seminali e formano le colonne di Morgagni e se sporgono formano le emorroidi interne
VENA RETTALE SUPERIORE Per l'ampolla che drena nella mesenterica inferiore e poi nella vena splenica e poi nella VENA PORTA
VENA RETTALE MEDIA E INFERIORE Nella vena Iliaca interna (La retta inferiore con interposizione della vena pudenda interna )e poi nella VENA CAVA INFERIORE
Tra le vere rettali si creano anastomosi che rappresentano collegamenti Vena porta e vena cava inferiore E formano PLESSI RETTALI O EMORROIDALI INTERNI che Ricevono dai plessi vescicali prostatici vaginali e dalle vescichette seminali e formano le colonne di Morgagni e se sporgono formano le emorroidi interne
-LINFONODI PARARETTALI E SIGMOIDEI Che poi drenano nei LINFONODI MESENTERICI INFERIORI Per la parte più superiore dell'ampolla
-LINFONODI ILIACI INTERNI/IPOGASTRICI Per la parte distale dell'ampolla è la prima parte del canale anale
-LINFONODI INGUINALI SUPERFICIALI Per la parte più distale del canale anale
È il terzo ramo viscerale impari che nasce dall'aorta addominale presso L3 più inferiormente rispetto alla mesenterica superiore e al tripode celiaco (Come gli altri due e retroperitoneale come l'aorta addominale)
nasce posteriormente al duodeno e si porta in avanti e inferiormente alla Parte orizzontale del duodeno e si rapporta con la superficie anteriore dell'aorta addominale poi si porta verso il basso a sinistra verso l'arteria iliaca comune sinistra e infine sulla mediana quindi ha un decorso con concavità destra e si inserisce nel mesosigma e poi nel mesoretto
Cede come rami
ARTERIA COLICA SINISTRA Divisa in un ramo ascendente e un ramo discendente
ARTERIE SIGMOIDEE Che sono 2/3 e si portano nel mesosigma
ARTERIA RETTALE SUPERIORE (Con Ramo destro e ramo sinistro) Che rappresenta il suo ramo terminale con cui si porta nel meso retto nella parte posteriore sulla linea mediana
Nel mesosigma
(Poi si porta nelle mesoretto ma il mesoretto non è peritoneale ma è tessuto fibro adiposo)
Sono sedute dal lato sinistro convesso prima che entri nel mesosigma
ARTERIA COLICA SINISTRA Divisa in
ramo ascendente Che va verso verso l'alto per la parte sinistra del colon e forma un'anastomosi con il ramo sinistro della colica media ovvero l'arcata di Riolano
ramo discendente Che si porta in basso e forma anastomosi con la prima arteria sigmoidea
ARTERIE SIGMOIDEE Che sono 2/3 e si portano nel mesosigma E creano arcata anastomotiche tra rami adiacenti
Dopo che entra nel mesosigma Rilascia
ARTERIA RETTALE SUPERIORE (Con Ramo destro e ramo sinistro) Che rappresenta il suo ramo terminale con cui si porta nel meso retto nella parte posteriore sulla linea mediana Per vascolarizzare l'ampolla del retto
Dal lato sinistro convesso infatti nel decorso l'arteria mesenterica inferiore ha una concavità destra
Dall'anastomosi tra il ramo sinistro della colica media dell'arteria mesenterica superiore e il ramo ascendente della colica sinistra della mesenterica inferiore
Segue il decorso delle arterie fino al sistema portale
(Unica eccezione per il canale anale in cui le vene rettali media e inferiore drenano poi nella vena cava inferiore)
Cieco, colon ascendente e Parte destra del trasverso Drenano nella vena colica media, nella vena colica destra e nell'ileo-colica che scaricano mesenterica superiore che forma la vena porta confluendo con la vena splenica dietro la testa del pancreas
Colon trasverso parte sinistra, Colon discendente e colon sigmoideo nella vena colica sinistra e nelle vene sigmoidee che scaricano nella vena mesenterica inferiore che poi confluisce nella vena splenica che andrà a formare la vena porta
Ampolla rettale nella vena rettale superiore che confluisce nella vena mesenterica inferiore poi nella splenica e infine nella porta
Canale anale nella vena rettale media e nella vena rettale inferiore (con interposizione della vena pudenda interna Nel caso della inferiore )scaricano nella vena iliaca Interna e poi nella vena cava inferiore
Vena colica media, Vena colica destra e ileo-colica che poi scaricano la vena mesenterica superiore che forma la vena porta confluendo con la vena splenica dietro la testa del pancreas
Vena colica sinistra e vene sigmoidee che scaricano nella vena mesenterica inferiore che confluisce nella vena splenica che poi va a formare con la mesenterica superiore la vena porta
Parte Destra cioè cieco colonna ascendente e parte destra del colon trasverso a carico dell'arteria mesenterica superiore con la Arteria colica media, Colica destra e ileo colica
Parte sinistra cioè parte sinistra del colon trasverso colon discendente e con un sigmoideo a carico dell'arteria mesenterica inferiore con arterie sigmoidee e arteria colica sinistra
È il secondo ramo viscerale impari che nasce dalla superficie anteriore dell'aorta addominale
Scavalca la vena renale sinistra e si porta con la vena mesenterica superiore tra il pancreas e il tratto discendente del duodeno
Dal margine destro rilascia rami retroperitoneali prima che si inserisca nel mesentere per portarsi a digiuno e ileo e questi rami sono
ARTERIA COLICA MEDIA Divisa in un ramo destro e ramo sinistro
ARTERIA COLICA DESTRA Divisa in ramo ascendente discendente
ARTERIA ILEO-COLICA
ARTERIA PANCREATICO DUODENALE INFERIORE
Dopo che si inserisce nella radice del mesentere per portarsi a digiuno e ileo dal margine sinistro e emergono rami intraperitoneali ovvero RAMI DIGIUNALI E ILEALI, Che si biforcano in ramo discendente e ascendente e formano arcate da cui emergono arterie rette
Termina anastomizzandosi a pieno canale con un proprio ramo cioè l'arteria ileo colica formando un'arcata
Termina anastomizzandosi a pieno canale con un proprio ramo cioè l'arteria ileo colica e formando un'arcata
Dal margine destro rilascia rami retroperitoneali prima che si inserisca nel mesentere per portarsi a digiuno e ileo e questi rami sono
ARTERIA COLICA MEDIA Divisa in
ramo destro Che fa anastomosi con la colica destra
ramo sinistro Che fa anastomosi con il ramo ascendente della colica sinistra della mesenterica inferiore creando l'arcata di Riolano
ARTERIA COLICA DESTRA Divisa in
ramo discendente Che fa anastomosi con il ramo dell'ileo-colica
ramo ascendente Fa anastomosi con il ramo destro della colica media
ARTERIA ILEO-COLICA È il terzo ramo il più inferiore e si anastomizza a pieno canale con l'arteria mesenterica superiore creando un'arcata, Rilascia rami cecali da cui original'arteria appendicolare, rami colici e rami ileali
ARTERIA PANCREATICO DUODENALE INFERIORE Forma rami anteriori e posteriori e si anastomizza con i rispettivi rami dell'arteria pancreatico duodenale superiore ramo del tripode celiaco
Dopo che si inserisce nella radice del mesentere per portarsi a digiuno e ileo dal margine sinistro emergono rami intraperitoneali ovvero RAMI DIGIUNALI E ILEALI, Che si biforcano in ramo discendente e ascendente e formano arcate da cui emergono arterie rette
Tali arcate aumentano il numero verso la porzione terminale dell'ileo e da esse emergono ARTERIE RETTE Che arrivano al margine mesenteriale delle anse e le circondano fino Al margine anti mesenteriale
Arteria che si forma da una anastomosi tra colica destra, colica sinistra e Colica media presso il colon trasverso
Attraverso un catetere che introduco a livello dell'arteria femorale e lo faccio risalire per l'arteria esterna poi arteria iliaca comune poi aorta addominale fino all'origine del tronco celiaco e inietto il mezzo di contrasto
Vedo il decorso verso la fossa iliaca destra e l'origine dal suo margine destro dei rami retroperitoneali cioe arteria colica media che è la più superiore, Colica destra, ileo-colica che è la più inferiore, E dell'arteria pancreatica duodenale inferiore
Vedo anche l'origine dal margine sinistro dei rami intraperitoneali rilasciati nel Mesentere ovvero rami digiunali e ileali che si anastomizzano tra loro formando rami discendenti ascendenti
L'arteria mesenterica superiore nel suo tratto intraperitoneale Con cui si porta verso digiuno e ileo e in cui rilascia i rami digiunali e ileali intraperitoneali
Nasce retroperitoneale ma poi per portarsi a ileo e digiuno decorre all'interno del mesentere dove li lascia rami intraperitoneali ovvero digiunali e ileali
Vedo il primo ramo che rilascia cioè l'arteria colica sinistra che si divide in un ramo ascendente e uno discendente
Sotto all'origine dell'arteria colica sinistra vede l'arterie sigmoidee e proseguendo verso il basso l'arteria rettale superiore che va a formare il plesso emorroidario
si verifica in caso di inserzione anomala del legamento arcuato mediano che ha origine dal margine inferiore dei fasci tendinei che delimitano lo iato aortico e può andare a comprimere il tripode celiaco e quindi non si ha passaggio attraverso esso
Il sangue circola normalmente nella mesenterica superiore e passa nelle arterie pancreatico duodenale inferiori e quindi da questa via retro attraverso l'anastomosi con l'arteria pancreatico duodenali superiori rami del tripode celiaco vanno a vascolarizzare gli organi di pertinenza del tripode
Quindi la radiografia permette di visualizzare l'attivazione del circolo anastomotico le arterie pancreatico duodenali inferiori e superiori
In caso di tale sindrome posso individuare per auscultazione della regione epigastrica un soffio addominale a metà dell'epigastrio perché si generano dei vortici di sangue sangue per compressione del tripode celiaco
È un'occlusione dell'aorta sotto l'origine della mesenterica inferiore in questo caso non si riesce a visualizzare la restante parte dell'aorta e i suoi rami
Per visualizzare l'aorta addominale in questo caso quindi non posso inserire in mezzo di contrasto partendo con un catetere dall'arteria femorale ma devo usare un ago attraverso l'addome
Si attivano circoli collaterali tra l'arteria genitale interna e l'arteria genitale esterna, rami rispettivamente dell'arteria genitale e dell'arteria epigastrica inferiore dall'iliaca esterna in modo che il sangue raggiunga gli arti Inferiori
Un ulteriore arteria rettale superiore ramo dell'arteria mesenterica inferiore attraverso il plesso morda con le arterie rettali medie inferiori rami dell'arteria iliaca interna e dell'arteria Pudenda interna per provvedere alla vascolarizzazione degli organi della cavità pelvica
I sintomi di tale sindrome sono la sensazione di affaticamento dei muscoli dei glutei e delle cosce e gli arti inferiori appaiono pallidi e freddi, Sia assenza dei polsi femorali e insufficienza arteriosa peniena che porta impotenza
Perché si ha un'occlusione dell'aorta sotto l'origine della mesenterica inferiore quindi per visualizzare l'aorta addominale devo Inserire il mezzo di contrasto utilizzando un ago attraverso l'addome
Inserire il mezzo di contrasto nelle arterie e poi aspettare che la vascolarizzazione arteriosa torna indietro attraverso il sistema venoso che affianca le corrispondenti arterie quindi aspettando un certo tempo affinché il mezzo di contrasto passi attraverso il circolo venoso posso vedere le varie vene
Prevede un approccio più cruento rispetto all'attendere la fase venosa di un'arteriografia perché il mezzo di contrasto è iniettato attraverso un ago nella porzione trans addominale direttamente all'interno della milza
Il Il mezzo di contrasto passa così attraverso la vena porta e ne consente la visualizzazione e quindi vedremo soltanto la vena splenica ma non vedremo la vena mesenterica superiore poiché il mezzo di contrasto è iniettato direttamente nella milza
Posso vedere il circolo portale ovvero la vena porta che origina dalla confluenza della vena sintetica superiore e della vena splenica che ha ricevuto la vena mesenterica inferiore poco prima di unirsi con la superiore
vedo soltanto la vena splenica ma non la vena mesenterica superiore poiché il mezzo di contrasto è iniettato direttamente nella milza attraverso un ago Nella porzione trans addominale
L'intestino tenue si estende dallo stomaco a partire dal piloro presso La faccia destra di L1 fino alla valvola ileocecale ed è la parte più lunga dell'intestino digerente di sei 7 m con un diametro massimo nel duodeno 4,7 cm che diminuisce distalmente fino all'ileo a cui arriva a 2,7 cm
L'intestino crasso si estende dalla valvola ileocecale all'orifizio anale ed è lungo 1,4 o 1,80 m e largo sei 7 cm e il diametro diminuisce andando dal cieco al retto (più largo dell'intestino tenue ma meno lungo)
Origina dalla faccia destra del corpo di L1 dove si ha il piloro presso lo stomaco e si porta a sinistra descrivendo una forma concava verso sinistra a C e arriva fino all'angolo digiuno duodenale a 3 cm dalla faccia sinistra di L2
AMPOLLA O BULBO DUODENALE Che l'unica parte insieme all'angolo digiuno duodenale in intraperitoneale ed è la parte con diametro più largo ma più breve breve 5cm e priva di pieghe, ha andamento obliquo verso destra in alto e indietro e termina con la flessura duodenale superiore
PARTE DISCENDENTE È il tratto più lungo di 8 cm da L1 a L3 e andamento verticale verso il basso a destra della colonna vertebrale e termina con la flessura duodenale inferiore
PARTE ORIZZONTALE Lungo 5/ 6 cm con decorso trasversale da destra a sinistra tra L3 e L4
PARTE ASCENDENTE Con decorso verso l'alto a sinistra della colonna e dell'aorta arriva a 3 cm dalla faccia sinistra di L2 dove si ha la flessura duodeno digiunale
La parte più larga del duodeno e l'ampolla o bulbo tonale che è il tratto più largo ma più breve con diametro di 4,7 cm
Le parti intraperitoneali sono solo l'ampolla duodenale e l'angolo duodeno digiunale
Il resto del duodeno quindi la parte discendente la parte orizzontale la parte ascendente sono retroperitoneali
Il legamento epatoduodenale ovvero la partenza del piccolo mento contenente la triade portale che va dal margine superiore del bulbo alla faccia viscerale del fegato presso l'ilo
Con il margine destro va a delimitare la parete anteriore del forame di Winslow
Dal margine inferiore del bulbo può staccarsi anche il legamento duodeno colico e dal legamento duodenale dal margine destro può staccarsi anche il legamento duodeno renale fino alla faccia anteriore del rene destro
Dal margine destro dei legamenti Epatoduodenale
Coledoco
Vena porta
Arteria Gastro duodenale
(Più profondamente si ha anche la vena cava inferiore ma tra essa vena porta che è più anteriore ce la fascia di Treitz)
ANTERO-SUPERIORMENTE Lobo destro del fegato e collo della colecisti
POSTERIORMENTE Coledoco, Vena porta, Arteria gastroduodenale(Più vena cavo inferiore che più profondamente perché tra esse la vena porta più anteriore c'è la fascia di Treitz)
INFERIORMENTE La testa del pancreas che è il rapporto principale del duodeno, Avvolta nella concavità a C e ha rapporto più stretto con bulbo e parte discendente
È il rapporto con la testa del pancreas che accolta nella concavità a C verso sinistra del duodeno
Il rapporto è più stretto presso l'ampolla bulbo d'natale e presso la parte discendente perché sulla parete mediale della parte discendente duodeno vi è lo sbocco dei dotti pancreatici presso la papilla duodenale minore e maggiore maggiore
Il rapporto è meno stretto presso la parte orizzontale e la parte ascendente perché vi si interpongono i vasi mesenterici superiori
Andamento obliquo verso destra in alto e indietro
Si rapporta con la radice del mesocolon trasverso che percorre da destra a sinistra sia la testa del pancreas che il corpo che il duodeno discendente partendo dal peritoneo parietale della parete addominale posteriore per poi andare a rivestire il colon trasverso
La radice mesocolon trasverso divide il duodeno discendente in parte sopra mesocolica che si rapporta con il lobo destro del fegato e la colecisti e parte sottomesocolica che si rapporta con le anse del digiuno e con il colon trasverso
Sulla superficie mediale della parte discendente del duodeno che è il tratto più lungo di 8 cm con andamento verticale a destra della colonna vertebrale
Entrambe si trovano sulla superficie mediale del duodeno e la papilla addominale maggiore è la più inferiore, la papilla duodenale minore è più superiore ma incostante
Ha un decorso trasversale a destra a sinistra tra L3 e L4 ed è retroperitoneale
È lunga 5/ 6 cm
Il duodeno che è lungo 25 30 cm che è La porzione più corta ma quella col diametro massimo di 4,7 cm presso l'ampolla e che diminuisce proseguendo distalmente verso l'ileo fino ad arrivare a 2,7 cm
La parte orizzontale che si rapporta antero-superiormente con il mesocolon trasverso i vasi mesenterici superiori e antero inferiormente con l'intestino tenue Mesenteriale, il mesentere e i vasi mesenterici inferiori
Si trova 3 cm Dalla faccia sinistra di L2 e ha concavità in avanti e in basso
Ha rapporti con il mesocolon trasverso il pancreas e la borsa mentale
Dal suo margine superiore si riparte il legamento di Treitz o muscolo sospensore del duodeno Che è un mezzo di fissità perchè mantiene l'angolo ancorato al diaframma e regola l'ampiezza di tale angolo per il transito del cibo
è intraperitoneale essendo poi in continuità con il digiuno che è intraperitoneale e nel punto di passaggio da retro intraperitoneale si creano quattro recessi della cavità addominale ovvero i recessi duodenale superiore e inferiore e recesso para duodenale e retro duodenale (possibili sedi di erniazione del digiuno)
Si riparte dal margine superiore della flessura duodeno digiunale a 3 cm a sinistra di L2
È un muscolo digastrico e contiene due ventri: Con i fasci superiori formati da fibre lisce striate vanno dall'orifizio esofageo e formano un tendine congiunto fino allo iato aortico dove proseguono come fasci inferiori con fibre solo lisce fino al margine superiore della flessura
Quindi è un mezzo di fissità perché mantiene l'angolo ancorato al diaframma e inoltre regola l'ampiezza dell'angolo per il transito del cibo
Anteriormente con le anse mesenteriali il mesocolon trasverso e il mesentere
Posteriormente con l'uretere sinistro i vasi renali sinistri
Medialmente con l'aorta e il pancreas anche se il rapporto non stretto
superiormente la testa del pancreas con interposti vasi mesenterici superiori
Anteriormente e inferiormente le anse dell'intestino tenue mesenteriale e il mesentere
Inferiormente i vasi Mesenterici inferiori
Posteriormente aorta e vena cava inferiore
Recesso duodenale superiore
Recesso duodenale inferiore
Recesso para duodenale
Recesso retro Duodenale
E si corrispondono a pieghe e fossette omonime e sono possibili sede di erniazioni
all'inizio intraperitoneale è rivestito dal mesogastrio dorsale poi ruota a destra restando collegato allo stomaco al fegato e portandosi posteriormente sia una accollamento tra il foglietto parietale laddove posteriore e il meso duodeno e si forma la fascia connettivale di Treitz (che poi separerà vena porta da vena cava inferiore) e il duodeno diventerà retroperitoneale
La fascia di Trreitz è una facia connettivale che si forma durante lo sviluppo embriologico dell'accollamento del foglietto parietale della parete addominale posteriore e il meso duodeno che in origine avvolge il duodeno che è intraperitoneale e diventa retroperitoneale
Il legamento di Treitz o muscolo sospensore del duodeno è un muscolo di gastrico che si riparte dal margine superiore della flessura duodeno digiunale e la tiene fissa ne regola l'ampiezza
Si forma Dall'accollamento del foglietto parietale dell'addome posteriore con il meso duodeno che avvolgeva il duodeno
Si interpone tra duodeno e parete addominale posteriore ma anche tra vena porta e vena cava inferiore
Continuità con stomaco e digiuno che sono in intraperitoneali
Sbocco dei dotti pancreatici e del coledoco del fegato
Muscolo sospensore del duodeno o legamento di Treitz che ancora la flessira duodeno digiunale al diaframma
Arcata anastomotiche tra arteria pancreatico duodenale superiore che deriva dalla gastroduodenale dall'arteria epatica comune del tripode celiaco e tra l'arteria pancreatico duodenale inferiore che deriva dalla mesenterica Superiore (Entrambe cedono sia rami anteriori che posteriori quindi le arcate sono su entrambe le facce del duodeno)
E ritorno a venosa a carico delle vene pancreatico duna ali superiori che drenano nella vena porta e inferiori che scaricano nella vena mesenterica superiore
1 LINFONODI PANCREATICO DUODENALE, In rapporto con l'arcata anastomotiche anteriori e posteriori che si formano dalle arterie pancreaticoduodenale superiori e inferiori dai rami anteriori e posteriori e drenano sia duodeno che faccia anteriore destra del pancreas
2 LINFONODI MESENTERICI SUPERIORE/Retro pancreatici Che drenano anche dalla faccia inferiore del duodeno
LINFONODI EPATICI Presso il fegato
3 LINFONODI CELIACI
Dalla flessura duodeno digiunale a 3 cm dalla faccia sinistra di L2 alla fossa iliaca destra dove sboccano nel cieco con la valvola ileocecale
Dalla faccia destra del corpo di L1 dove si ha il piloro a 3 cm a sinistra dalla faccia di L2 dove si ha l'angolo o flessura Duodeno digiunale
L'intestino tenue è diviso in due parti il duodeno che è retroperitoneale e fisso (Tranne presso l'ampolla e l'angolo duodeno digiunale in cui è in intraperitoneale) E intestino mesenteriale che intraperitoneale e sottomesocolico
Piega del peritoneo che riveste totalmente l'intestino tenue Mesenteriale e lo unisce alla parete addominale posteriore quindi si inserisce col margine anteriore piu lungo sull'intestino mesenteriale e col margine posteriore più corto sulla parete addominale posteriore e ha un andamento a ventaglio
La radice del mesentere è una linea obliqua di 15 cm lungo la quale si inserisce sulla parete addominale e va dall'alto in basso e da sinistra a destra quindi dall'angolo digiuno duodenale a sinistra di L2 alla giunzione ileocecale nella fossa iliaca destra
Divide la porzione sottomesocolica in cui decorre in parte destra e sinistra
Decorre sulla faccia anteriore del duodeno orizzontale e si porta sull'aorta e sulla vena cava inferiore e si espanda a ventaglio per avvolgere le asse dell'intestino mesenteriale dal margine mesenteriale al margine anti-mesenteriale
Termina nella fossa iliaca destra 5/ 6 cm a destra di L 5, 8 cm obliquamente dalla spina iliaca
È un meso contenente tessuto adiposo e vasi linfonodi mesenterici e condiziona l'andamento regolare delle ansie intestinali
linea obliqua di 15 cm lungo che si inserisce sulla parete addominale posteriore
va dall'alto in basso e da sinistra a destra, quindi dall'angolo digiuno duodenale a sinistra di L2 alla giunzione ileocecale nella fossa iliaca destra (5-6cm a destra di L5 e 8 cm obliquamente dalla spina iliaca)
Divide la porzione sottomesocolica in cui decorre in parte destra e sinistra
Decorre sulla faccia anteriore del duodeno orizzontale e si porta sull'aorta e sulla vena cava inferiore e si espande a ventaglio per avvolgere le asse dell'intestino mesenteriale dal margine mesenteriale al margine anti-mesenteriale
Dalla radice del mesentere lunga 15 cm che vi decorre dall'alto in basso e da sinistra a destra
Nella fossa iliaca destra dove sbocca nel cieco con la valvola ileocecale a 5/ 6 cm a destra di L 5 e 8 cm obliquamente in basso rispetto alla spina iliaca
E condizionato dal mesentere che si inserisce presso il margine mesenteriale delle anse intestinali
Nel digiuno le anse sono orizzontali a destra a sinistra
Nell'ileo le ansie sono più oblique dall'alto in basso e da davanti e indietro e tendono a diventare più verticali
Non vi è un passaggio netto ma sappiamo che i due quinti iniziali appartengono al digiuno che è superiore a sinistra quindi occupa due quadranti superiori mentre tre quinti finali appartengono all'ileo che quindi inferiore è a destra e occupa i due quadranti inferiori
No l'intestino tenue e comprende intestino mesenteriale e duodeno mentre l'intestino mesenteriale è intraperitoneale e rivestito dal mesentere ed è formato dal digiuno e ileo
Il grande omento che forma il cosiddetto grembiule mentale poggiandosi ma senza rivestire sull'intestino tenue con funzione protettiva e per facilitare i movimenti
E percorso dalle arterie gastroepiploiche destra e sinistra che si vanno ad anastomizzare presso la radice del grande omento
No l'intestino tenue è rivestito nella porzione mesenteriale (Intraperitoneale ) dal mesentere
Il grande aumento vi si poggia come un grembiule o mentale con funzione protettiva ma non lo riveste
Le anse del digiuno hanno non spetta piumino perché sono più ricche di pieghe e di villi quindi sono meno compatte con più sporgenze dette villi digitiformi, Invece le anse inferiori dell'ileo hanno un aspetto nastriforme e più compatto
Nel digiuno hanno un aspetto digitiforme mentre nell'ilio hanno un aspetto arrotondato
ANTERIORI Parete addominale anteriore con interposto il grande omento
POSTERIORI Organi retroperitoneali(Duodeno pancreas aorta vena cava inferiore reni ureteri grande psoas e quadrato lombi
LATERALI Cieco e colonna ascendente a destra, Colon condiscendente e colon sigmoideo a sinistra
SUPERIORI Mesocolon trasverso e colon trasverso
INFERIORI Organi della cavità pelvica e rapporto con anello inguinale profondo in cui possono Protrudere le anse e portare a ernie inguinali o dirette o indirette
La parte più inferiore delle anse intestinali dell'ileo
Anse dell'ileo
Diverticoli cioè estroflessioni verso l'esterno della parete presenti in tutta la lunghezza dell'intestino mesenteriale (e anche nella parete esterna dell esofago) ma variabili sia di dimensione che di posizione e non sempre presenti
L'unico fisso è il diverticolo ideale o di Meckel che è il più lungo (lungo da pochi millimetri a 2,5 cm e può essere fisso o un mobile), nella porzione terminale dell'ileo ed è il residuo del dotto vitellino
E un diverticolo ileale, L'unico fisso (Gli altri possono anche non esserci) che è il più lungo (lungo da pochi millimetri a 2,5 cm e può essere fisso o mobile), nella porzione terminale dell'ileo ed è il residuo del dotto vitellino
Forma il diverticolo ileale o di Meckel che l'unico sempre presente mentre gli altri diverticoli sono incostanti ed è un'estroflessione nella parte terminale della parete esterna dell'ileo a fondo cieco lungo da pochi millimetri a 2,5 cm
Sono le pieghe circolari (Dette anche valvole conniventi di Kerckring) presenti sulla parete interna dell'intestino mesenteriale, Sollevamenti della sottomucosa SEMPRE PRESENTI Che quindi al contrario dello stomaco non dipendono dallo stato di distensione
sono Sollevamenti della sottomucosa che nell ileo sono fisse, SEMPRE PRESENTI quindi al contrario dello stomaco non dipendono dallo stato di distensione
Invece nello stomaco tali pieghe tendono a scomparire se si riempie
Rami ileali dell'arteria ileo-colica
Rami discendenti ascendenti dell'arteria digiunali e ileali (Rami della mesenterica superiore rilasciati dal lato sinistro nel mesentere e quindi intraperitoneali) Che formano arcate anastomotiche da cui emergono arterie rette con decorso rettilineo fino al margine mesenteriale dell'Ansa
Ritorno venosa a carico di vene digiunali e ileali che scaricano nella mesenterica superiore che poi confluisce con la splenica nella porta
Il DIGIUNO ha MENO ARCATE anastomotiche tra rami discendenti ascendenti dell'arteria digiunali e ileali ma di VOLUME MAGGIORE con arterie di calibro maggiore
ILEO Ha PIÙ ARCATE che aumentano distalmente ma di CALIBRO MINORE Quindi con volume minore
DIGIUNO Ha ARTERIE RETTE PIÙ LUNGHE
ILEO ARTERIE RETTE MENO LUNGHE
Hanno origine dalle arcate anastomotiche che si formano tra i rami discendenti e ascendenti provenienti dalle arterie ileali e digiunali della mesenterica superiore
hanno un decorso rettilineo fino al margine mesenteriale di ogni Ansa e la avvolgono fino al margine anti Mesenteriale e li terminano o si dividono in due rami che si anastomizzano tra loro
Sono più lunghe nel digiuno rispetto all'ileo
Il digiuno ha arterie rette più lunghe e arcate numero ma più voluminose di maggiore calibro
L'ileo ha arterie rette meno lunghe e arcate anastomotiche più numerose ma di minore calibro
Margine mesenteriale a cui arriva il mesentere
Margine anti-mesenteriale
Estroflessioni della mucosa per l'assorbimento dei nutrienti quindi contiene capillari che si continuano nella vena mesenterica superiore
Contengono un vaso Chilifero ovvero un capillare linfatico a fondo cieco che raccoglie i liquidi che formeranno la linfa e raccoglie gran parte del grasso che preferisce essere assorbito tramite tale via (per questo ricco di chilomicroni)
1 LINFONODI IUXTA INTESTINALI Presso le arcate anastomotiche
2 LINFONODI MESENTERICI Presso la radice del mesentere
3 LINFONODI MESENTERICI SUPERIORI O RETRO PANCREATICI
4 LINFONODI CELIACI
Da essi poi la linfa converge nella cisterna del chilo una dilatazione all'origine del dotto toracico che raccoglie tutta la linfa della porzione sotto diaframmatica e infine nella vena succlavia nel circolo venoso
Presso la radice del mesentere
Presso l'arteria mesenterica superiore e sono anche detti retro pancreatici perché essa si forma dietro testa pancreas
Nella circolazione venosa ad esempio il dotto toracico che raccoglie tutta la linfa della porzione sotto diaframmatica E della porzione sinistra sovra diaframmatica alla fine drena nella vena succlavia
Il diaframma a concavità verso il basso mentre il pavimento diaframma pelvico ha concavità verso l'alto
Muscolo otturatore interno che riveste lateralmente l'ossa della pelvi e unisce la superficie interna dell'osso dell'anca al femore infatti è un muscolo dell'arto inferiore
Muscolo piriforme riveste posteriormente le ossa della pelvi e anche esso è un muscolo dell'arto inferiore che si inserisce sul femore
È una linea immaginaria tesa dal promontorio del sacro al margine superiore della sinfisi pubica percorrendo la linea Arcuata e separa la grande pelvi che è parte la cavità addominale dalla piccola pelvi che è la cavità pelvica vera e propria
Chiude inferiormente la cavità pelvica e la separa dal peritoneo
Sostiene gli organi della cavità pelvica e per questo concavo verso l'alto
Contrasta l'aumento di pressione interna
Permette il passaggio di organi che devono comunicare con l'esterno
Dovendo permettere il passaggio degli organi che devono comunicare con l'esterno è una lamina muscolare incompleta nella porzione mediana anteriore, Infatti i fasci del muscolo elevatore dell'ano si divaricano per permettere il passaggio del canale anale (Tale apertura anteriore sarà poi chiusa inferiormente dal diaframma urogenitale)
Muscolo ischio coccigeo che è il più posteriore e superiore
Muscolo elevatore dell'ano Che è il più inferiore con concavità verso l'alto e rappresenta la porzione maggiore del diaframma pelvico
È il muscolo più superiore più posteriore del diaframma pelvico
Ha una forma triangolare origina dalla spina schiatti e i fasci si allargano andando verso la mediana per inserirsi sulle ultime tre vertebre sacrali e e coccige
Ruolo nella respirazione nel parto e sostegno organi cavità addominale
MUSCOLO ILEOCOCCIGEO il più posteriore
MUSCOLO PUBO COCCIGEO il più laterale con andamento quasi verticale
MUSCOLO PUBO RETTALE Più mediale e inferiore con andamento rettilineo forma una fionda una U intorno al l'angolo ano rettale del retto e ha un ruolo nella continenza fetale
tutti e tre presentano un'apertura anteriormente e si riuniscono posteriormente sulla mediana inserendosi sul legamento ano coccigeo teso dalla parte posteriore dell'ano alla punta del coccige
nell'uomo abbracciano la prostata e formano il muscolo pubo prostatico, Muscolo striato con azione di tipo sfinterico e lasciano un'apertura per il passaggio dell'uretra membranosa e più posteriormente dell'ano
Nella donna circonda la vagina e forma il muscolo pubo vaginale o costruttore della vagina e lascia un'apertura attraversata dall'uretra dalla vagina e più posteriormente dall'ano
NO, è il diaframma pelvico a essere attraversato da tali strutture, Il diaframma genitale va a chiudere più superficialmente e inferiormente tale apertura anteriore del diaframma pelvico e non è attraversato da tali organi organi ma dagli organi genitali esterni
Legamento fibroso teso dalla parte posteriore dell'ano alla punta del coccige su cui si inseriscono tutti tutti e tre i fasci muscolari pari che formano i muscoli elevatore dell'ano
è un ispessimento presso la linea arcuata della fascia otturatoria nel punto inferiore, presso il margine inferiore del muscolo otturatore quando si sta distaccando da esso per rivestire superiormente il diaframma pelvico formando la fascia superiore del diaframma pelvico
è teso dalla spina ischiatica alla faccia posteriore del corpo del pube e vi si inseriscono il muscolo ileococcigeo e pubo coccigeo (fasci del muscolo elevatore dell'ano)
È una fascia connettivale e interposta tra peritoneo e parete e visceri pelvici formata da:
FASCIA PELVICA VISCERALE che ricopre gli organi pelvici e ha come dipendenze la fascia/il setto retto vaginale e la fascia/il setto retto prostatico o rettovescicale o fascia di Denovilliers
FASCIA PELVICA PARIETALE O O ENDOPELVICA Che ricopre i muscoli della parete laterale e del pavimento della pelvi e corrisponde alla fascia dei muscoli piriforme, alla fascia otturatoria e la fascia del muscolo elevatore dell'ano
è parte della fascia pelvica parietale endo pelvica e origina dalla linea Arcuata dell'ileo e a livello del solco otturatorio lo trasforma in canale otturatorio per il passaggio dei vasi in nervi otturatori
Nella parte sottostante al diaframma forma la parete laterale delle fosse ischio-rettali
Inferiormente verso il margine inferiore del muscolo otturatore quando si stacca da esso per rivestire superiormente il diaframma pelvico e formare la fascia superiore del diaframma pelvico si ispessisce e forma l'arco tendineo del muscolo elevatore dell'ano (Teso dalla spina ischiatica alla faccia posteriore del corpo del pube presso la linea arcuata)
Fascia superiore del diaframma pelvico che in continuità con la fascia attivatoria attraverso l'arco tendineo del muscolo elevatore dell'ano
Fascia inferiore del diaframma pelvico in continuità con la fascia otturatoria lateralmente formando la parete mediale delle fosse ischiorettali
Si forma dalla fascia iliaca che mentre lateralmente si fonde con il legamento inguinale medialmente diverge da esso e va a formare tale benderella ileo-pettinea che suddivide lo spazio tra legamento inguinale e ramo superiore del pube in due lacune:
Lacuna muscolorum più laterale per il passaggio dei muscoli lo asse del nervo femorale e lacuna vasorum più mediale per i vasi femorali
È parte della fascia pelvica parietale o endopelvica e Avvolge il muscolo Ileopsoas e prende attacco sulle vertebre lombari e presso l'osso sacro lateralmente continua con una fascia che riveste il muscolo quadrato dei lombi
In basso e lateralmente si fonde con il legamento inguinale mentre in basso immediatamente diverge dal legamento e forma la benderella Ileo-pettinea
Compartimento contenenti le parti molli sotto al diaframma pelvico compreso tra cute e superficie inferiore del diaframma pelvico
Anteriormente il monte del pube sulla linea mediana
Posteriormente la linea interglutea
Lateralmente le superfici mediali delle cosce
Apice anteriore sinfisi Pubica
Apice posteriore punta del coccige
Apici laterali due tuberosità ischiatiche
Lati anteriori branche ischio-pubiche
Lati posteriori legamenti sacro tuberosi
Da una linea immaginaria che congiunge i due apici laterali del rombo che costituisce il perineo ovvero le due tuberosità ischiatiche
Apice nella sinfisi pubica
Lati branche ischio-pubiche
Base linea tra le tuberosità ischiatiche
Asse o obliquo dal basso in avanti
contiene il diaframma urogenitale e gli organi Urogenitale
apice punta coccige
Lati legamenti sacro tuberosi
Base linea tesa tra le tuberosità ischiatiche
Asse obliquo dal basso indietro
Contiene l'ano
Piano superficiale contenente muscoli e genitali esterni
Piano profondo contenente diaframma urogenitale
E anche detto perineo anale ed è uguale in entrambi i sessi l'unica differenza è che nel maschio lo orifizio anale è più posteriore rispetto alla donna per il rapporto con bulbo e uretra
parte posteriore delle Due fosse ischiorettali ai lati dell'ano
Ano
Muscolo sfintere esterno dell'ano
Si forma presso le fosse ischio-rettali dall'apertura della fascia del muscolo otturatore interno che va a creare tale canale per il passaggio di vasi e nervi pudendi
La base è data dalla fascia superficiale perineale
Lato supero-mediale dalla faccia inferiore del muscolo elevatore dell'ano
Pareti laterali sono le pareti laterali della piccola pelvi rivestite da muscolo otturatore interno
Inferiormente dal legamento ano coccigeo
Anteriormente dal diaframma urogenitale e dal muscolo elevatore dell'ano
Hanno una forma ad U poiché si riuniscono posteriormente unendosi sopra al legamento anococcigeo e sono molto più voluminose posteriormente Dove sono comprese tra cute e diaframma pelvico e più sottili anteriormente dove sono comprese tra diaframma pelvico e urogenitale
Superiormente ad esso le due fosse Ischio rettali si uniscono e assume una forma a U
Su di esso si inseriscono i tre fasci del muscolo elevatore dell'ano
(Tale legamento è teso dalla parte posteriore dell'ano alla punta del coccige)
È un muscolo striato che circonda il canale anale E si inserisce posteriormente sul legamento ano coccigeo e anteriormente sul centro tendineo del perineo
Si trova all'esterno del muscolo sfintere interno dell'ano che è liscio
È formato da tre fasce muscolari
-Fasci profondi più in alto si confondono con i fasci del muscolo pubo rettale
-Fasci superficiali che circondano il muscolo sfintere interno dell'ano
-Fasci sottocutanei subito sotto la cute responsabili delle pieghe a raggiera intorno all'ano
Tale muscolo è innervazione somatica da parte del plesso pudendo i cui nervi decorrono nel canale pudendo presso le fosse ischio rettale
Ai fasci sottocutanei del muscolo sfintere esterno dell'ano (Formato da tre fasci profondi superficiali e sottocutanei)
SPAZIO PROFONDO Situato sopra alla membrana urogenitale e sotto al diaframma pelvico quindi racchiuso tra la fascia perineale profonda e la fascia inferiore del diaframma pelvico o membrana pelvica
SPAZIO SUPERFICIALE Situato inferiormente alla membrana urogenitale, tra essa e la fascia perineale Superficiale
Perché il perineo è costituito da piani muscolari intervallati da fasce superiori e inferiori
No perché contiene gli organi genitali esterni diversi tra due sessi
È un ispessimento del margine anteriore della fascia inferiore del diaframma pelvico situato subito dietro la sinfisi pubica e teso tra i due rami inferiori del pube
(Si trova nella parte più anteriore e mediana che priva di piani muscolari)
è la parte priva di piani muscolari
tra la cute inferiormente e la fascia perineale profonda che riveste i muscoli superficiali del perineo più superiormente
La fascia perineale superficiale
Forma un piano retto situato sotto la cute del perineo anteriore ed è connessa alla fascia perineale profonda e posteriormente alla membrana perineale e lateralmente si inserisce sulle branche ischio-pubiche
Tra esse e la fascia inferiore del perineo vi è lo spazio sottocutaneo del perineo
Nello spazio profondo del perineo nel perineo anteriore infatti un piano muscolare situato solo anteriormente
Il diaframma urogenitale che si trova solo nel Pierino anteriore quindi nel triangolo urogenitale e non nel triangolo anale o perineo posteriore posteriore
Il perineo posteriore o anale va dal basso indietro
Il perineo anteriore o urogenitale va dal basso in avanti
È un piano muscolare situato solo anteriormente nello spazio profondo del perineo nel perineo anteriore e rivestito da fasce connettivali sia inferiormente che superiormente e ha un andamento trasversale che chiude l'apertura anteriore sulla mediana del pavimento pelvico
È formato da due muscoli
Muscolo trasverso profondo del perineo
Muscolo sfintere esterno dell'uretra
Muscolo trasverso profondo del perineo
Muscolo sfintere esterno dell'uretra
Muscolo trasverso superficiale del perineo
Muscolo ischio cavernoso
Muscolo bulbo cavernoso o bulbo spongioso
Origina dalle branchie ischio-pubiche e si porta con andamento trasversale sulla mediana dove si unisce con i fasci controlaterali (In questo modo Con i fasci inferiori chiude l'apertura del muscolo elevatore dell'ano)
Con i fasci posteriori raggiunge il centro tendineo del perineo
Nella donna ha solo fibre lisce ed è attraversato dalla vagina
Nella donna dalla vagina
Circonda a manicotto la porzione iniziale dell'uretra e ha origine da ramo inferiore del pube e si inserisce sul centro tendineo del perineo
UOMO
Circonda l'uretra membranosa e alcuni fasci si portano alla faccia anteriore della prostata e possono arrivare al collo della vescica
DONNA
Circonda completamente l'uretra che è più corta 3- 4 cm e alcuni fasce arrivano al collo della vescica mentre altri alla vagina e si forma il muscolo sfintere uretro vaginale
ENTRAMBI
I fasci laterali formano il muscolo compressore dell'uretra
Vi è uno spazio più anteriore subito dietro alla sinfisi pubica che è privo di piani muscolari ma il legamento trasmesso dal perineo in cui decorrono vasi per il pene e il clitoride
Vi è uno spazio più anteriore subito dietro la sinfisi pubica che è privo di piani muscolari ma il legamento trasverso del perineo che un ispessimento del margine anteriore della fascia inferiore del diaframma pelvico anche detta membrana pelvica che riveste superiormente il diaframma urogenitale
UOMO
Circonda l'uretra membranosa e alcuni fasci si portano alla faccia anteriore della prostata e possono arrivare al collo della vescica
DONNA
Circonda completamente l'uretra che è più corta 3- 4 cm e alcuni fasce arrivano al collo della vescica mentre altri alla vagina e si forma il muscolo sfintere uretro vaginale
ENTRAMBI
I fasci laterali formano il muscolo compressore dell'uretra
Vi è uno spazio più anteriore subito dietro alla sinfisi pubica che è privo di piani muscolari ma il legamento trasmesso dal perineo in cui decorrono vasi per il pene e il clitoride
Circonda manicotto la porzione iniziale dell'uretra e origina dal ramo inferiore del pube si inserisce sul centro tendine del perineo
Nell'uomo contiene nel suo spessore delle ghiandole bulbouretrali ed è attraversato dall'uretra membranosa e dalla prostata
Nella donna è attraversato dall'uretra e dalla vagina
Il diaframma urogenitale NON È attraversato dal canale anale Che attraversa il diaframma pelvico e la cui copertura è chiusa inferiormente dal diaframma urogenitale che invece è attraversato dall'uretra membranosa e prostata
L'ANO NON ATTRAVERSA IL DIAFRAMMA UROGENITALE Ma attraversa il diaframma pelvico
Il diaframma genitale nella donna è attraversato da uretra e vagina
Nello spazio perineale superficiale tra la fascia perineale supericiale superficialmente e la fascia perineale profonda internamente
Sono rivestiti dalla Fascia perineale superficiale
Ricopre la parte più posteriore del trasverso profondo
E rivestito superiormente dalla fascia perineale superficiale
Si estende dalla tuberosità psichiatrica al centro tendineo e sulla mediana i fasci si intrecciano con i controlaterali
è parte dei muscoli perineali superficiali nello spazio perineale superficiale rivestiti dalla fascia perineale superficiale
Origina posteriormente dalle tuberosità ischiatica che ricopre la faccia interna delle branchie ischio-pubiche fino alla sinfisi pubica
È l'unico muscolo perineale superficiale che non si inserisce sul centro tendineo del perineo
Nell'uomo copre la faccia laterale del corpi cavernosi del pene
Nella donna copre le radici del clitoride
Quindi un ruolo nell'erezione e nell'eiaculazione
Il muscolo ischio cavernoso
Tutti i muscoli del perineo TRANNE L'ISCHIO CAVERNOSO
Quindi il muscolo sfintere esterno dell'ano con i fasci anteriori
Il muscolo trasverso profondo con i fasci posteriori
Il muscolo sfintere dell'uretra con il fascio uretro vaginale
Il muscolo trasverso superficiale
Il muscolo bulbo cavernoso
NELL'UOMO
I fasci controlaterali si uniscono attraverso il rafe mediano perineale
Si inserisce sul centro tendineo e decorrente adesso
Nel punto in cui i due muscoli vengono dal Reich vanno a ricoprire la faccia inferiore del pene
NELLA DONNA
Dal centro tendineo i due muscoli restando separati si portano avanti e decorrono parallelamente lasciando tra essi un'apertura per la vagina di cui ricoprono le pareti laterali per poi inserirsi superiormente sui corpi cavernosi del clitoride e ricoprire le porzioni superficiali dei bulbi vestibolari e delle ghiandole vestibolari maggiori
Muscolo sfintere uretro vaginale
Muscolo bulbo spongioso
Muscolo pubo vaginale che Sono i fasci più mediali del muscolo elevatore dell'ano
Muscolo sfintere esterno dell'uretra
Formazione fibromuscolare situata sulla linea mediana alla congiunzione tra i due triangoli anale e urogenitale
Nella donna occupa l'area aria posta tra canale anale e vagina i cuori orifizi distano due 2,5 cm mentre nell'uomo tra canale anale e bulbo dell'uretra
Si continua superiormente con il setto retto prostatico o retto vescicale nell'uomo e con il setto retto vaginale nella donna
Vi si inseriscono tutti i muscoli del perineo tranne il muscolo ischio cavernoso
Si rischia la lacerazione spontanea durante il parto che porterebbe al passo degli organi e per evitarla si effettua l'episiotomia ovvero una resezione deliberata del centro tendineo
Sia un rischio di lacerazione spontanea durante un parto difficoltoso e questo porterebbe al prolasso degli organi quindi per evitarlo si effettua episiotomia ovvero una resezione deliberata del centro tendineo in modo obliquo con direzione laterale
2-2,5cm
Dell'arteria succlavia quando passa nello spazio costo clavicolare e finisce nel cavo ascellare
AVS sono afferenze viscerali speciali provenienti da gusto e olfatto
ASS Afferenze somatiche speciali da vista udito ed equilibrio
Il nervo miloioideo nervo solo motore che deriva dal nervo alveolare inferiore (Ramo della branca mandibolare del trigemino dopo che si è portato al foro mandibolare ) e si porta nella regione sottolinguale
È uno dei rami intracranici del nervo facciale VII ceduto nel decorso all'interno del canale del facciale a livello del ginocchio e Fuoriesce dal canale del facciale attraverso lo iato superficiale del nervo facciale e ritrovandosi nella fossa cranica media
Poi passa attraverso il foro lacero e si porta nella fossa infratemporale per unirsi al nervo petroso profondo formando il nervo vidiano/ del canale pterigoideo che decorre nel canale pterigo e si apre una fossa pterigopalatina
Nella fossa pterigopalatina è contenuto il ganglio pterigo Palatino annesso al mascellare cosicché le fibre post gangliari poi facciano autostop al Nervo lacrimale del nervo mascellare per portarsi alle ghiandole lacrimali
Trasporta EVS provenienti dal nucleo Salivatorio superiore annesso al facciale stesso,
Si forma dall'unione del nervo petroso profondo che trasporta fibre simpatiche post gangliari con il nervo grande petroso superficiale ramo del nervo facciale che trasporta fibre efferenti viscerali generali EVS
Decorre nel canale Pterigoideo che si apre nella fossa pterigopalatina contenente il ganglio pterigo-palatino dove le fibre pregangliari fanno sinapsi diventano post gangliari
Il ganglio pterigopalatina è annesso al mascellare quindi le fibre post gangliari fanno autostop al nervo lacrimale della branca mascellare del trigemino per portarsi alle ghiandole lacrimali e alla regione del palazzo delle cavità nasali
Dal nucleo salivatorio superiore o muco naso lacrimale o di Yagida, che si trova nella parte posteriore del ponte e si estende verso il basso ed è condiviso dal 9 e 10º nervo
È uno dei rami intracranici del nervo facciale che origina dal tratto verticale nel decorso nel canale del faciale e ha solo fibre motorie somatiche per rilevare il Muscolo stapedio
E il più piccolo muscolo striato del nostro corpo presente nella cavità timpanica quindi nell'orecchio medio che si inserisce sulla base della staffa che l'ossicino più piccolo di 0,3 mm e più interno e ne regola il movimento nel trasmettere le onde sonore
è innervato dal nervo stapedio o nervo del muscolo della staffa che è uno dei rami intracranici che origina dal tratto verticale del nervo facciale nel decorso all'interno del canale del fasciale e ha solo fibre motorie somatiche
ha due componenti funzionali
Afferenze viscerali speciali cioè fibre gustative
Parte rimanente delle fibre viscerali generali parasimpatiche non finite nel nervo grande petroso superficiale
È un ramo intracranico del facciale che Emerge dal tratto verticale del decorso all'interno del canale del facciale
Si porta nella cavità timpanica decorrendo tra martello e incudine e fuoriesce dalla cavità cranica attraverso la fessura petro-timpanica per portarsi nella fossa infratemporale, sulla faccia mediale del ramo della mandibola
si anastomizza con il nervo linguale da cui riceve Fibre gustative raccolte dai due terzi anteriori della lingua e a cui cede fibre parasimpatica pregangliari che poi verranno portate dal nervo linguale al ganglio sottomandibolare o sottolinguale
Il nervo linguale riceve dalla corda del timpano le fibre parasimpatica pregangliari autostoppiste e le porta al ganglio sottomandibolare o sottolinguale da cui origina poi fibre post cambiari per le ghiandole sottomandibolare sottolinguale e ghiandole salivari minori
Il nervo della corda del timpano riceve dal nervo linguale fibre gustative provenienti dai due terzi anteriori della lingua e le trasporta poi tramite il nervo facciale al nucleo del tratto solitario che è un nucleo sensitivo viscerale
Il nervo facciale attraverso rami collaterali extra cranici rilasciati dopo l'uscita dal foro stilo-mastoideo
Sono i rami infra parotidei rilasciati in parenchima della ghiandola parotide e contenenti solo fibre motorie somatiche e
EVS
Sono Raccolte in cinque gruppi dall'alto in basso temporali zigomatici boccali mandibolari e cervicali ma sono suddivisi in due rami terminali principali
-RAMO TEMPORO FACCIALE O TRONCO SUPERIORE Per i muscoli mimici più superiori
-RAMO CERVICO FACCIALE O TRONCO INFERIORE Per i muscoli mimici più inferiori tra cui il Platisma
Il limite tra le porzioni innervate dei due tronchi è dato da una linea immaginaria a livello della commessura delle labbra presso la rima buccale
Sono il ramo temporo facciale o tronco superiore e il ramo cervico facciale o tronco inferiore e contengono solo fibre motorie somatiche EVS E SONO RILASCIATI NEL PARENCHIMA DELLA GHIANDOLA PAROTIDE
il nervo facciale che rilascia nella ghiandola parotide i rami infra parotidei che si caricano delle fibre autostoppiste del nervo auricola temporale che uno dei rami sensitivi della branca mandibolare del trigemino che si carica delle fibre autostoppiste dal ganglio otico (A cui arrivano fibre parasimpatica e pregangliari dal nervo piccolo petroso superficiale)
LESIONI SOTTONUCLEARI
-LESIONE NEL DECORSO EXTRA CRANICO Porta la paralisi di tutti i muscoli mimici omolaterali alla lesione e si parla di paralisi periferica del VII o sindrome di Bell
-LESIONE DOPO IL GANGLIO GENICOLATO Oltre alla paralisi di tutti i muscoli mimici omolaterali alla lesione sia iperacusia, ageusia Cioè mancanza del gusto nei due terzi anteriori della lingua e disturbi nella secrezione salivare
-LESIONE DOVUTA A NEUROMA ACUSTICO Compressione generale del facciale nel meato acustico interno più lesione del nervo cranico acustico VIII e problemi all'udito, Si hanno disturbi della secrezione lacrimale perché è interessato il nervo grande petroso superficiale che trasporta le fibre parasimpatica pregangliari al ganglio pterigo-palatino
LESIONE SOPRANUCLEARE riguarda la corteccia motoria primaria o il fascio genicolato e porta alla paralisi solo dei muscoli mimici della metà della faccia inferiore e controlaterale alla lesione (Poiché la parte inferiore del nucleo motore del facciale riceve il fascio genicolato solo controlaterale)
Eziologia virale quasi sempre
Riattivazione virus herpes simplex o Zoster nel ganglio genicolato
Paralisi a rigore per un colpo di freddo
Paralisi traumatiche per frattura o osso temporale o per interventi sulle orecchio o sulla
Sfiorando la cornea sia un attaccamento bilaterale delle palpebre in entrambi gli occhi
questo perché la cornea è innervata dal nervo naso ciliare ramo della branca oftalmica quindi se la tocco l'impulso passa dal naso ciliare all'oftalmico al nucleo principale pontino del V presso il ponte
esso è connesso tramite tramite interneuroni ai due nuclei motori somatici del VII Di entrambi i lati, Da cui si dipartono i due nervi facciali che con le proprie diramazioni arrivano i muscoli orbicolare di ciascun occhio e li fa chiudere entrambi
Paralisi di tutti i muscoli mimici omolaterali alla lesione in caso alla lesione sia nel decorso extracranico del nervo facciale
Si ha una caduta della palpebra inferiore e incapacità di chiudere la palpebra superiore, Distensione della cute tra guancia e labbro superiore e perdita della piega nasolabiale, Caduta del labbro inferiore dal lato leso (Tende a portarsi in basso dal lato colpito), Perdita movimento muscoli fronte e sopracciglia
se avviene una lesione a livello della corteccia motoria primaria da cui parte il fascio genicolato e si ha una lesione del fascio genicolato destro alla parte superiore del nucleo motore destro del settimo arriverà comunque il fascio genicolato controlaterale sinistro perché la parte superiore del nucleo motore riceve il fascio bilateralmente e quindi i muscoli mimici della metà superiore della faccia omolaterale alla lesione e controlaterali poiché non interessati dalla lesione resteranno funzionali
Invece la parte inferiore del nucleo motore sinistro del faciale, che riceve il fascio genicolato solo controlateralmente Non riceverà alcun fascio perché non vi arriva il fascio genicolato sinistro ancora funzionale e questo porterà a una paralisi dei muscoli mimici della PARTE INFERIORE della faccia CONTROLATERALE alla lesione
EVS, EVS
ASG Dalla cute dell'orecchio esterno
AVG Dalla mucosa della cavità timpanica dalla tuba uditiva dal palato molle dalla tonsilla istmo delle fauci parete posteriore della lingua orofaringe glomo e seno carotico
AVS Fibre gustative
Trigemino, Facciale, Glossofaringeo, Vago, Accessorio
Nucleo ambiguo
Nucleo salivatorio inferiore
Nucleo del tratto solitario
Nucleo spinale del V
situati nella parte superiore del bulbo
È un nucleo motore somatico da cui originano EVS
È lungo e si estende inferiormente, comdiviso da piu nervi dando origine a fibre motorie anche del X e XI (Vago e accessorio)
E il nucleo motore viscerale da cui originanoEVG Cioè le fibre parasimpatica pregangliari
E situato posteriormente al nucleo ambiguo ed è condiviso dal IX e X
Fa parte di un lungo nucleo salivatorio suddiviso in nucleo salivatorio superiore del VII e inferiore IX e X
GANGLIO SUPERIORE Contenente i corpi di neuroni sensitivi somatici per le ASG
GANGLIO INFERIORE O PETROSO Contenente i corpi dei neuroni sensitivi viscerali per le AVS e AVG
Origina dalla superficie anteriore del tronco encefalico presso il solco postero laterale del bulbo dietro l'oliva bulbare inferiormente al VIII e superiormente al X
Da esso fuoriescono la vena giugulare interna che poi si impegnano nel fascio vascolo nervoso del collo e i nervi X, IX, XI
Presso esso ci sono anche i due grandi sensitivi annessi al glossofaringeo, Il ganglio cervicale superiore separato dal nervo glossofaringeo alla fascia pre vertebrale o cervicale profonda (È il più posteriore tra le strutture) E l'arteria carotide interna
Dal foro giugulare occupando la porzione più anteriore e mediale
emerge dal solco postero laterale del bulbo dietro l'oliva vulvare e passa attraverso lo spazio subaracnoideo portandosi avanti nella fossa cranica media fino al foro giugulare che attraversa nella parte più anteriore e mediale per fuoriuscire dal cranio
Giunge nella regione latero faringea verso il basso decorrendo sulla superficie esterna del muscolo stilo faringeo e poi sulla parte esterna del costruttore della faringe
Passa nello spazio tra il margine inferiore del costruttore superiore della faringe e il margine superiore del costruttore medio della faringe insieme al muscolo stilo faringeo e al muscolo stiloglosso e ioglosso
Entra così in profondità nella loggia tonsillare dove termina e rilascia rami tonsillari per la tonsilla palatina
il nervo glossofaringeo insieme al muscolo stilo faringeo e al muscolo stilo glosso e ioglosso
Termina presso la Loggia tonsillare cedendo rami solo sensitivi cioè rami tonsillari e rami linguali alla tonsilla palatina, Lingua, Istmo delle Fauci, Parte posteriore del palato molle, Orofaringe
Glossofaringeo per orofaringe
Mascellare per rinofaringe
Vago per Laringo-faringe
Nella paralisi periferica o sindrome di Bell si ha una lesione del nervo facciale nel decorso extra cranico Quindi una lesione sottonucleare e si ha una paralisi di TUTTI I MUSCOLI MIMICI DELLA METÀ DELLA FACCIA OMOLATERALE ALLA LESIONE
Nella paralisi centrale si ha una lesione a livello corticale a livello della corteccia motoria primaria o del fascio genicolato quindi una lesione sopranucleare E si ha una paralisi dei muscoli mimici SOLO NELLA METÀ INFERIORE DELLA FACCIA CONTROLATERALE ALLA LESIONE
Questo perchè:
se avviene una lesione a livello della corteccia motoria primaria da cui parte il fascio genicolato e si ha una lesione del fascio genicolato destro alla parte superiore del nucleo motore destro del settimo arriverà comunque il fascio genicolato controlaterale sinistro perché la parte superiore del nucleo motore riceve il fascio bilateralmente e quindi i muscoli mimici della metà superiore della faccia omolaterale alla lesione e controlaterali poiché non interessati dalla lesione resteranno funzionali
Invece la parte inferiore del nucleo motore sinistro del faciale, che riceve il fascio genicolato solo controlateralmente Non riceverà alcun fascio perché non vi arriva il fascio genicolato sinistro ancora funzionale e questo porterà a una paralisi dei muscoli mimici della PARTE INFERIORE della faccia CONTROLATERALE alla lesione
RAMI MOTORI SOMATICI Per l'innervazione del muscolo stilo faringeo e del muscolo costruttore superiore della faringe(Ha una doppia innervazione anche dal Nervo laringeo ricorrente del vago)
RAMI PER IL PLESSO FARINGEO Per la mucosa dell'orofaringe, L'Ismo delle fauci, La parte posteriore del palato molle e la tonsilla palatina
RAMI SENSITIVI PROVENIENTI DAL GLOMO CAROTICO E IL SENO CAROTICO Formati da afferenze viscerali generali
RAMO AURICOLARE solo Sensitivo, Si unisce al X per innervare il padiglione auricolare e il meato acustico esterno
RAMI LINGUALI SENSITIVI Per la parte posteriore cioè la radice della lingua di cui raccoglie anche la sensibilità gustativa nell'un terzo posteriore
NERVO TIMPANICO O DI JACOBSON
Ha una doppia innervazione a carico del nervo glossofaringeo e del nervo laringeo ricorrente del vago
NERVO AURICOLARE POSTERIORE Ramo del nervo facciale VII
NERVO AURICOLO TEMPORALE Ramo sensitivo della branca mandibolare del trigemino V
RAMO AURICOLARE DEL GLOSSOFARINGEO IX CHE SI UNISCE AL VAGO X
La sensibilità gustativa nell'un terzo posteriore della lingua
La sensibilità somatica della parte posteriore (della radice) della lingua
Il nervo linguale la raccoglie dai due terzi anteriori (Oltre a raccogliere anche la sensibilità anteriore somatica e poi cede fibre al nervo della corda del timpano del facciale che la porta al nucleo del tratto solitario
I rami linguali sensitivi del glossofaringeo la raccolgono da un terzo posteriore (Oltre a raccogliere la sensibilità somatica della parte posteriore cioè della radice)
È il primo nervo che emerge dal glossofaringeo a livello del foro giugulare
ha due componenti funzionali AVG e EVG
Si porta nella cavità timpanica attraverso un canalino nella rocca petrosa e nell'orecchio medio forma il PLESSO TIMPANICO Per l'innervazione sensitiva della mucosa della cavità timpanica e per la tuba uditiva
Le fibre parasimpatica pregangliari formano il NERVO PICCOLO PETROSO SUPERFICIALE Che si porta nella fossa cranica media e si unisce al nervo petroso profondo contenente fibre simpatiche post gangliari che hanno viaggiato con la carotide interna
Il nervo piccolo petroso superficiale attraversa il forame lacero e si porta alla fossa infratemporale sulla faccia mediale del ramo della mandibola dove è posizionato il GANGLIO OTICO Annesso al mandibolare
Le fibre post gangliari fanno autostop al nervo auricola temporale ramo sensitivo della branca mandibolare del trigemino che si porta la ghiandola parotide e scarica le fibre ai rami intra parotidei del nervo facciale responsabile dell'innervazione della ghiandola parotide
Si forma a partire dalle fibre simpatiche post gangliari che viaggiano come Nervi perivascolari intorno alla carotide interna e si unisce al nervo grande petroso superficiale del faciale a formare il nervo vidiano o del canale pterigoideo che raggiunge la fossa pterigo-palatina dove si haa il ganglio pterigo palatino
È formato dalle fibre parasimpatica pregangliari del nervo timpanico o di Jacobson, ramo del glossofaringeo
si porta nella fossa cranica media e si unisce al nervo petroso profondo contenente fibre simpatiche post gangliari che hanno viaggiato con la carotide interna
attraversa il forame lacero e si porta alla fossa infratemporale sulla faccia mediale del ramo della mandibola dove è posizionato il GANGLIO OTICO Annesso al mandibolare
Le fibre post gangliari fanno autostop al nervo auricolo temporale ramo sensitivo della branca mandibolare del trigemino che si porta la ghiandola parotide e scarica le fibre ai rami intra parotidei del nervo facciale responsabile dell'innervazione della ghiandola parotide
Riflesso faringeo cioè verifico che stimolando la parete posteriore del orofaringe ci sia la contrazione e l'elevazione dei muscoli della faringe e in alcuni casi conati di vomito
Se si a tale riflesso il nervo integro, se non si è evocata tale contrazione si ha una lesione
È l'unico nervo non misto ma esclusivamente motore con solo EVS
È un nervo esclusivamente motore un'eccezione rispetto agli altri nervi del gruppo che deriva dalla colonna della testa delle corna anteriori (Ne fa parte solo perché il suo nucleo motore si trova in tale colonna)
NUCLEO SPINALE Da cui emerge la radice spinale
situato nella sostanza grigia del midollo spinale tra il primo e il sesto neuromero cervicale C1-6
NUCLEO AMBIGUO Da cui emerge la radice craniale posterirmente
Situato nel bulbo caudale (Da esso originano anche le fibre motorie del X Centralmente e del IX Anteriormente)
situato nella sostanza grigia del midollo spinale tra il primo e il sesto neuromero cervicale C1-6
Di emerge la radice spinale del nervo accessorio
Le fibre motorie del nervo vago centralmente, Del glossofaringeo anteriormente, Dell'accessorio posteriormente
RADICE SPINALE Con radicole dal solco laterale del midollo spinale che poi si porta in alto ed entra nella cavità cranica tramite il foro occipitale
RADICE CRANIALE Dal bulbo caudale
Il foro giugulare così come il nervo glossofaringeo (antero-medialmente)
Il nervo vago scende inferiormente entra a far parte del fascio vascolo nervoso del collo, Il glossofaringeo si porta anteriormente medialmente, Il nervo accessorio si dirige posteriormente e si divide in due rami
RAMO INTERNO Componente minore che si unisce al nervo vago per innervare la muscolatura scheletrica del palato molle, Faringe, laringe ed esofago (Per questo detto nervo accessorio del vago)
RAMO ESTERNO componente maggiore che forma il nervo accessorio vero e proprio
Perché dopo l'uscita dal foro giugulare si suddivide in un ramo interno e un ramo esterno e il ramo interno che la componente minore si unisce al nervo vago per innervare la muscolatura scheletrica di palato molle faringe laringe ed esofago
Il nervo accessorio
decorre tra la fascia cervicale superficiale e profonda quindi è superficiale poiché è coperto solo dalla fascia cervicale superficiale (La regione cervicale laterale è priva della fascia cervicale media)
Della fascia cervicale media che è presente solo nella parte più inferiore e Anteriore
Termina nella regione posteriore del collo dove il nervo il muscolo trapezio
Nervo accessorio
Paralisi del trapezio che porta all'abbassamento delle spalle e a una debolezza e difficoltà nel movimento di elevazione della spalla
Atrofia del muscolo sternocleido mastoideo e difficoltà nel movimento rotazionale del collo verso la direzione non coinvolta dalla lesione quindi controlaterale alla lesione
difficoltà nel movimento rotazionale del collo verso la direzione non coinvolta dalla lesione quindi controlaterale alla lesione
Sindrome a carico delle strutture che attraversano il foro giugulare e quindi della vena giugulare interna, Arteria carotide interna, Nervo glossofaringeo IX, Nervo vago X, Nervo accessorio XI
(Ma anche del nervo ipoglosso XII che non lo attraversa ma vi passa in prossimità)
comporta
-Caduta Del velo palatino cioè il palato molle si porta in basso mancando l'innervazione dei muscoli scheletrici da parte del nervo vago e devia in basso verso la lesione
-Anestesia del orofaringe perché è innervata dal glossofaringeo
-Atrofia della lingua perché la muscolatura della lingua innervata dall'ipoglosso (tranne il nervo palatoglosso)
-Incapacità di addurre le corde vocali innervate dai nervi laringe ricorrenti e quindi problemi alla deglutizione e fonazione
F il nervo ipoglosso non attraversa il forame giugulare ma più passa in prossimità
-Caduta Del velo palatino cioè il palato molle si porta in basso mancando l'innervazione dei muscoli scheletrici da parte del nervo vago e devia in basso verso la lesione
-Anestesia del orofaringe perché è innervata dal glossofaringeo
-Atrofia della lingua perché la muscolatura della lingua innervata dall'ipoglosso (tranne il nervo palatoglosso)
-Incapacità di addurre le corde vocali innervate dai nervi laringe ricorrenti e quindi problemi alla deglutizione e fonazione
Nervo glossofaringeo IX
Nervo vago X
Nervo accessorio XI
B carotide interna
Perché ha un ampio territorio di vascolarizzazione cioè collo testa torace e addome invece gli altri nervi meccanici hanno un nome specifico in base alla funzione o al territorio di vascolarizzazione
Al gruppo di nervi misti con il nucleo motore nella colonna della testa delle corna anteriori
EVS e EVG
ASG AVG AVS (Per la sensibilità gustativa)
NUCLEO AMBIGUO Nucleo motore somatico per EVS (In comune con IX e XI)
NUCLEO MOTORE DORSALE DEL VAGO Nucleo motore viscerale più posteriore rispetto all'ambiguo per EVG Forma il trigono del nervo vago cioè una sporgenza a livello del pavimento del quarto ventricolo
NUCLEO DEL TRATTO SOLITARIO
Presenta una porzione superiore che ha un nucleo gustatorio, una porzione intermedia con nucleo respiratorio e barocettore, una porzione inferiore con nucleo commessurale o viscerale
NUCLEO SPINALE DEL V Riceve afferenze somatiche da V, VII, IX, X
È un nucleo motore viscerale situato più posteriormente al nucleo dell'ambiguo per le fibre motori viscerali EVG
È molto lungo e crea una sporgenza sulla superficie posteriore del bulbo a livello del pavimento e del quarto ventricolo ovvero il TRIGONO DEL VAGO
Ha una localizzazione viscerotopica ovvero:
Nella parte superiore fibre dirette polmoni
Nella parte centrale fibre degli organi della cavità addominale e più inferiormente fibre per il cuore
Nella parte inferiore fibre per la trachea e l'esofago
Nella parte superiore fibre dirette polmoni
Nella parte centrale fibre per gli organi della cavità addominale e più inferiormente fibre per il cuore
Nella parte inferiore fibre per la trachea e l'esofago
Si estende nel ponte nel bulbo ed è condiviso da X, VII, IX
Vi fanno capo le afferenze viscerali speciali e generali
E lungo e ha una distribuzione topografica:
- PORZIONE SUPERIORE Presenta il nucleo gustatori che riceve afferenze viscerali speciali per la sensibilità gustativa da VII, IX, X
-PORZIONE INTERMEDIA Formata lateralmente dal nucleo respiratorio per le afferenze viscerali dei polmoni e medialmente dal nucleo barocettore per le info pressorie dai barocettori
-PORZIONE INFERIORE Contenente il nucleo commessurale o viscerale detto così perché la parte inferiore sembra unirsi al nucleo controlaterale andando verso la mediana e vi arrivano afferenze da tutti i visceri
Dal solco latero posteriore del bulbo, dietro l'oliva bulbare, tra il glossofaringeo superiormente e l'accessorio inferiormente
Il foro giugulare
Sono il ganglio superiore o giugulare con i corpi dei neuroni sensitivi somatici ASG e il ganglio inferiore o nodoso con i corpi dei neuroni sensitivi viscerali AVG e AVS
Si trovano presso il foro Giugulare (L'inferiore è solitamente extracranico mentre il superiore è intracranico o in prossimità del foro)
il nervo vago si pone posteriormente alla vena giugulare interna che laterale e posteriormente anche all'arteria carotide interna che più superiore e mediale
(Nella parte inferiore del fascio nervoso del collo non c'è la carotide interna ma la carotide comune)
D Nella porzione inferiore il fascio del collo collo è formato dalla carotide comune non dalla carotide interna
Nel triangolo carotideo dove il fascio vascolo nervoso decorre davanti al muscolo sterno-cleido-mastoideo e quindi è superficiale
Passa anteriormente all'arteria vertebrale poi continuando verso il basso si porta anteriormente all'arteria succlavia destra decorrendo tra arteria (posteriore) e vena succlavia (piu anteriore)
Viene ceduto presso il margine inferiore della succlavia e compie un occhiello inferiormente al margine inferiore della succlavia o a seconda della variabilità del tronco anonimo (Si è spostato più medialmente) E poi risale verso l'alto passando posteriormente all'arteria succlavia e poi all'arteria carotide comune destra fino al margine laterale destro dell'esofago (Decorrendo tra trachea ed esofago presso loro margine laterale destro)
Viene ceduto presso il margine inferiore dell'arco aortico ed emerge più inferiormente rispetto al ricorrente destro per poi portarsi in alto E rapportarsi con la faccia posterodestra O posteromediale dell'arco aortico E si porta tra trachea ed esofago fino alla faccia anteriore dell'esofago
Viene ceduto presso il margine inferiore della succlavia e compie un occhiello inferiormente al margine inferiore della succlavia o a seconda della variabilità del tronco anonimo (Si è spostato più medialmente) E poi risale verso l'alto passando posteriormente all'arteria succlavia e poi all'arteria carotide comune destra fino al margine laterale destro dell'esofago (Decorrendo tra trachea ed esofago presso loro margine laterale destro)
Viene ceduto presso il margine inferiore dell'arco aortico ed emerge più inferiormente rispetto al ricorrente destro per poi portarsi in alto E rapportarsi con la faccia posterodestra O posteromediale dell'arco aortico E si porta tra trachea ed esofago fino alla faccia anteriore dell'esofago
Il nervo laringeo ricorrente destro sul margine laterale destro
Nervo laringeo ricorrente sinistro sulla faccia anteriore dell'esofago (Perché in questo punto l'esofago si sta portando verso sinistra non è più esattamente dietro la trachea)
Il nervo vago destro dal margine destro dell'esofago si porta posteriormente e prende il nome di tronco vagale posteriore
Il nervo vago sinistro dal margine sinistro si porta anteriormente e prende il nome di tronco anteriore
Nella porzione inferiore dell'esofago i due nervi vaghi creano un ricco plesso scambiandosi fibre che circondano completamente l'esofago e prende il nome di plesso esofageo
Vi passa il tronco vagale posteriore che origina la rotazione del nervo vago destro e il tronco vagale anteriore dal nervo vago sinistro che si portano in cavità addominale e si distribuiscono agli organi addominali in modo non simmetrico
TRONCO VAGALE ANTERIORE (Origina dal vago sinistro e si porta più superiormente) Organi nella parte più superiore della cavità addominale quindi stomaco, Fegato e primo primo tratto del duodeno
TRONCO VAGALE POSTERIORE (Origina dal vago destro e si porta più in basso) Superficie posteriore dello stomaco, Fegato, Primo tratto del duodeno, Organi apparato digerente più in basso nella una cavità addominale su LATO DX fino alla metà destra del colon trasverso, Organi apparato urinario
(Lato sinistro dell'apparato digerente e organi cavità pelvica innervati da fibre parasimpatica che originano da nuclei nel tronco-encefalico o nel tratto spinale S2 S4 del midollo spinale)
Il tronco vagale posteriore innerva SOLO LA PARTE DESTRA Degli organi organi dell'apparato digerente più in basso nella cavità addominale
Gli organi organi della cavità pelvica e della metà sinistra e di digerente sono innervati da fibre parasimpatica che originano dai nuclei del tronco-encefalico o dal tratto S2 S4 del midollo spinale
La parte inferiore dell'esofago è innervata da fibre parasimpatica per la muscolatura liscia
Gli organi del collo sono innervate da fibre motorie che originano dal nucleo ambiguo
Sono rilasciati dopo l'uscita dal foro ovale quindi devono rientrare nella fossa cranica posteriore attraverso il foro spinoso per innervare le meningi
Può essere intracranico o extracranico in base a dove viene rilasciato rispetto al foro giugulare e si unisce con un anastomosi ai rami auricolari sensitivi del facciale e del glosso faringeo per innervare la cute del padiglione auricolare, del meato acustico esterno e la faccia laterale del timpano
è sensitivo e raccoglie le uniche afferenze somatiche generali del vago
RAMO AURICOLARE Che è solo sensitivo
Può essere intracranico o extracranico in base a dove viene rilasciato rispetto al foro giugulare e si unisce con un anastomosi ai rami auricolari sensitivi del facciale e del glosso faringeo per innervare la cute del padiglione auricolare, del meato acustico esterno e la faccia laterale del timpano
RAMI CARDIACI SUPERIORI trasportano fibre parasimpatica e formano il plesso cardiaco per innervare le cellule del sistema di conduzione del cuore e la parete dell'arteria coronarie
RAMI PER IL GLOMO AORTICO E IL SENO AORTICO Contenenti fibre sensitive viscerali del vago con il contributo del nervo glossofaringeo
RAMI FARINGEI Formano il plesso faringeo formato da AVS,AVG,EVS
NERVO LARINGEO SUPERIORE Prevalentemente sensitivo raccoglie la sensibilità della cavità interna della laringe
NERVO LARINGEO INFERIORE O RICORRENTE
Si portano alla faringe e formano il plesso faringeo formato da
-EVS Per i muscoli del palato molle TRANNE TENSORE DEL PALATO Che è innervato dalla branca mandibolare del trigemino E per i muscoli co costruttori e gli elevatori della faringe (TRANNE IL MUSCOLO STILO FARINGEO Innervato dal glossofaringeo che innerva anche al il co costruttore superiore che a doppia innervazione)
-AVG Per la mucosa dell'ipofaringe
-AVS Per la faccia anteriore dell'epiglottide che contiene papille gustative
tutti i muscoli del palato molle TRANNE TENSORE DEL PALATO Che è innervato dalla branca mandibolare del trigemino
i muscoli costrittori e gli elevatori della faringe (TRANNE IL MUSCOLO STILO FARINGEO Innervato dal glossofaringeo che innerva anche il costruttore superiore che ha doppia innervazione)
Il muscolo stilo faringeo uno degli elevatori che innervato dal glossofaringeo
(Inoltre il co costruttore superiore della faringe ha una doppia innervazione anche dal glossofaringeo)
Due terzi anteriori dal nervo linguale che poi le cede al nervo della corda del timpano del facciale
Radice della lingua dal nervo glossofaringeo
Superficie anteriore epiglottide dal nervo vago
Ramo cervicale prevalentemente sensitivo del vago che raccoglie la sensibilità della cavità interna della laringe
Decorre sulla parete laterale della faringe posteriormente alla biforcazione dell'arteria carotide comune e presso l'osso ioide si divide in due rami
-RAMO INTERNO O SUPERIORE Solo sensitivo attraverso lo iato medio per portarsi dentro la cavità della laringe e distribuirsi alla mucosa della regione sopraglottica per poi attraversare i seni piriformi e portarsi alla mucosa della regione glottica
-RAMO ESTERNO O INFERIORE Misto Decorre sulla parete laterale del costrittore inferiore e attraversa lo iato inferiore e innerva il muscolo cricotiroideo della laringe
RAMO INTERNO O SUPERIORE Solo sensitivo attraverso lo iato medio per portarsi dentro la cavità della laringe e distribuirsi alla mucosa della regione sopraglottica per poi attraversare i seni piriformi e portarsi alla mucosa della regione glottica
-RAMO ESTERNO O INFERIORE Misto Decorre sulla parete laterale del costrittore inferiore e attraversa lo iato inferiore e innerva il muscolo cricotiroideo della laringe
Tutti i muscoli intrinseci della laringe sono innervati dal nervo laringeo inferiore tranne il muscolo cricotiroideo, innervato da laringeo superiore
Il cricotiroideo innervato dal nervo laringeo superiore Con il suo ramo esterno o inferiore misto
E il margine postero-mediale perché vi decorrono tre strutture in stretto rapporto ovvero i rami dell'arteria tiroidea inferiore, I nervi ricorrenti e le ghiandole paratiroidi inferiori
Margine pericoloso per lo stretto rapporto di rami dell'arteria tiroidea inferiore, Nervi ricorrenti e ghiandole paratiroidi inferiori
Il nervo ricorrente destro è totalmente circondato dalle ramificazioni dell'arteria tiroidea dx invece il nervo ricorrente sinistro in genere passa posteriormente ai rami dell'arteria tiroidea sinistra
Entrambi i nervi ricorrenti sono coperti dalla tiroide posteriormente sui lobi e si rapportano in particolare col margine postero-mediale o margine pericoloso
dopo il rapporto con il margine pericoloso o posteromediale della tiroide si portano in alto raggiungendo il margine inferiore del costruttore inferiore della faringe in particolare del fascio crico faringeo dove cedono un ramo motore per esso e per poi infilarsi sotto al suo margine per passare profondamente verso la laringe e dividersi in un ramo anteriore e uno posteriore
RAMO ANTERIORE Prevalentemente motore per tutti i muscoli intrinseci della laringe tranne i muscolo cricco tiroideo innervato dal nervo laringeo superiore
RAMO POSTERIORE Prevalentemente sensitivo per la parte più inferiore della laringe la parte sottoglottica (quindi si unisce con i rami sensitivi del nervo laringeo superiore per l'innervazione sensitiva della laringe)
Problema a livello della fonazione perché il loro territorio di innervazione principale e la laringe anche se durante il decorso rilasciano rami per il cuore esofago tra trachea e faringe
Il nervo laringeo inferiore o ricorrente nel suo passaggio sotto il suo margine inferiore Per portarsi profondamente verso la laringe
Rami per gli organi della cavità toracica che formano plessi e sono formati da fibre motorie viscerali parasimpatica
Rami tracheali
Rami bronchiali che formano il plesso bronchiale per trachea bronchi e polmoni
Rami pericardici
Rami esofagei (Per il tratto più inferiore dell'esofago che contiene muscolatura liscia)
Rami cardiaci inferiori diretti al plesso cardiaco
È a carico delle fibre parasimpatica motorie viscerali del plesso esofageo che quindi provengono da rami esofagei del nervo vago
Ha un'innervazione parasimpatica perché è formato da muscolatura liscia involontaria nel tratto più inferiore
È formato da fibre simpatiche e parasimpatica sia motorie che sensitive ed è suddiviso in
PLESSO CARDIACO ANTERIORE O SUPERFICIALE Presso il margine inferiore dell'arco aortico
Riceve fibre simpatiche post gangliari dal ganglio cervicale superiore e fibre parasimpatica dai nervi cardiaci del vago e innerva le PARETI DELL'ARTERIA CORONARIE E cede fibre che contribuiscono a formare il plesso polmonare
PLESSO CARDIACO POSTERIORE O PROFONDO Davanti alla biforcazione della trachea
Riceve fibre simpatiche post gangliari dei gambe cervicali e toracici e parasimpatica dai nervi cardiaci del vago e ha origine a fibre che innervano LE CELLULE DEL SISTEMA DI CONDUZIONE DEL CUORE
PLESSO CARDIACO ANTERIORE O SUPERFICIALE Presso il margine inferiore dell'arco aortico
PLESSO CARDIACO POSTERIORE O PROFONDO Davanti alla biforcazione della trachea T4
PLESSO CARDIACO ANTERIORE O SUPERFICIALE PARETI DELL'ARTERIA CORONARIE E cede fibre che contribuiscono a formare il plesso polmonare
PLESSO CARDIACO POSTERIORE O PROFONDO LE CELLULE DEL SISTEMA DI CONDUZIONE DEL CUORE
Sono i rami terminali rilasciati in modo asimmetrico infatti la maggior parte dell'innervazione a carico del tronco vagale posteriore proveniente dal nervo vago destro
Del tronco vagale posteriore proveniente dal nervo vago destro
Il plesso gastrico sulla faccia anteriore dello stomaco e il plesso epatico sul fegato principalmente
Alcune fibre da questi plessi si distribuiscono a formare il plesso splenico, Il plesso renale e surrenale e raggiungono anche il plesso mesenterico superiore
innerva la maggior parte della cavità addominale Arrivando a innervare anche il plesso celiaco e gli organi genitali
Si porta sulla faccia posteriore dello stomaco mentre quella anteriore sulla faccia anteriore e forma un plesso gastrico da cui originano rami anche per duodeno e pancreas
Contribuisce a formare il plesso celiaco, Frenico, Ovarico e spermatico
Insieme al tronco anteriore forma il plesso epatico, Splenico, Mesenterico superiore, Renale e surrenale
infatti gli organi più superiori della cavità addominale sono innervati da entrambi i tronchi (Fegato stomaco e milza)
Gli organi più superiori della cavità addominale sono innervati in entrambi i tronchi quindi stomaco fegato e milza
I tronchi vagale formano il plesso splenico, Mesenterico superiore, Epatico E gastrico di cui dal tronco vagale posteriore il plesso gastrico sulla faccia posteriore dello stomaco e dal tronco vagale anteriore il plesso gastrico sulla faccia anteriore dello stomaco
in particolare il tronco vagale posteriore e in parte lanteriore innerva solo la metà destra del dell'apparato digerente e solo fino alla metà destra del colon trasverso lasciando scoperto l'ultimo tratto del crasso e la meta sinistra che sono a carico di fibre parasimpatica da neuroni pregangliari nel tratto sacrale del midollo spinale da S2 S4 o d'al tronco encefalico
Questo perché il tronco posteriore arriva fino al plesso mesenterico superiore a livello dell'emergenza dell'Arteria mesenterica superiore ma la parte terminale dell'apparato digerente è vascolarizzata dalla mesenterica inferiore e non dalla superiore
Sono gangli simpatici situati in cavità addominale davanti all'aorta il rapporto con l'emergenza dei rami viscerali dell'aorta addominale e quindi sono tre
Il ganglio celiaco
Il ganglio mesenterico superiore
Il ganglio mesenterico inferiore
È detto ganglio semilunare per la forma a semiluna in quanto all'estremità pervengono il nervo grande splenico di destra che origina dal tratto toracico inferiore a un'estremità e all'altra estremità il tronco vagale posteriore dal nervo vago destro con fibre parasimpatica che attraversano il ganglio senza fa sinapsi
No trasporta fibre parasimpatica che attraversano tale angolo senza fare sinapsi dato che è un ganglio simpatico e si portano poi al proprio ganglio parasimpatico per fare sinapsi
Il Ganglio celiaco destro è detto semilunare perché ha un'estremità arriva il nervo grande splancnico di destra e all'altra il tronco vagale posteriore del nervo vago destro
Il ganglio celiaco sinistro riceve solo il nervo grande splancnico di sinistra e non il tronco Vagale anteriore cioè è dovuto alla distribuzione asimmetrica dei due tronchi vagale
La mucosa è innervata daAVG Provenienti dalla branca mascellare V per la rinofaringe, Dal nervo glossofaringeo IX per orofaringe, Dal plesso faringeo del nervo vago X per l'ipofaringe
1 RACCOLTA DELLA SENSIBILITÀ GUSTATIVA
-2/3 Anteriori della lingua del corpo dal NERVO LINGUALE ramo sensitivo della branca mandibolare che la cede al Nervo della corda del timpano del faciale con corpi dei neuroni sensitivi nel GANGLIO GENICOLATO (Unico per tutte le afferenze)
-Radice della lingua dai rami linguali del NERVO GLOSSOFARINGEO Con i corpi dei neuroni nel GANGLIO INFERIORE O PETROSO
-Faccia anteriore dell'epiglottide dal NERVO VAGO Attraverso i rami faringei con corpi dei neuroni sensitivi GANGLIO INFERIORE O NODOSO
2 NUCLEO GUSTATIVO Nella parte craniale del nucleo del tratto solitario omolaterale
3 VIA SOLITARIO TALAMICA O LEMNISCO GUSTATIVO (Via crociata)
4 VPM Nucleo ventro postero-mediale del talamo controlaterale, Da cui si dipartono fibre talamo corticali che passano attraverso il braccio posteriore della capsula interna
5 CORTECCIA GUSTATIVA E poi area 43 e corteccia para Insulare
-2/3 Anteriori della lingua del corpo dal NERVO LINGUALE ramo sensitivo della branca mandibolare che la cede al Nervo della corda del timpano del faciale con corpi dei neuroni sensitivi nel GANGLIO GENICOLATO (Unico per tutte le afferenze)
-Radice della lingua dai rami linguali del NERVO GLOSSOFARINGEO Con i corpi dei neuroni nel GANGLIO INFERIORE O PETROSO
-Faccia anteriore dell'epiglottide dal NERVO VAGO Attraverso i rami faringei con corpi dei neuroni sensitivi GANGLIO INFERIORE O NODOSO
Se unilaterale in genere non dà sintomatologia viscerale evidente ma sintomatologia a carico della muscolatura scheletrica
Se bilaterale sintomatologia importante a livello cardiaco respiratorio
Sintomi
-Palato molle Cade in basso verso il lato interessato per atrofia dei muscoli e in particolare la porzione dell'ugola devia sul lato sano controlaterale alla lesione perché prevale l'azione del nervo sano e si hanno problemi alla deglutizione
-A livello della laringe non si ha l'adduzione delle corde vocali in caso di lesione bilaterale che comporta la paralisi delle corde vocali e afonia oppure ridotta capacità di modulare il tono della voce se unilaterale
In caso di lesione unilaterale
(Invece se bilaterale si ha sintomatologia importante a livello cardiaco respiratorio)
Nella bilaterale
in caso di lesione bilaterale comporta la paralisi delle corde vocali e la non possibikita di effettuare labsuzione delle corde e quindi afonia
se unilaterale ridotta capacità di modulare il tono della voce
Nella piccola pelvi centralmente sulla mediana compreso tra la vescica urinaria anteriormente e l'intestino retto posteriormente
Si estende davanti alla colonna sacrococcigea da S3 a S4 in giù secondo un asse obliquo che va da davanti indietro e dall'alto in basso dall'ombelico alla punta del coccige
in condizioni normali non supera troppo il margine superiore della sinfisi pubica e non è palpabile attraverso la parete addominale anteriore ma è possibile effettuare una manovra bimanuale
L'uretra prostatica ha un asse dall'alto in basso e da davanti indietro invece la prostata ha un asse che va dall'alto in basso ma da dietro in avanti
Da davanti indietro e dall'alto in basso
CORPO DELL'UTERO Due terzi superiori, Porzione superiore e maggiore più slargata
COLLO DELL'UTERO Un terzo inferiore lungo due 3 cm e più affusolato, E anche detto CERVICE
Tra corpo e cervice sulla superficie esterna si ha un restringimento detto ISTMO Presso il quale si ha l'orificio interno interno dell'utero o orifizio cervicale interno
L'utero e mobile essendo la sua faccia anteriore rapporto con la faccia superiore della vescica e per questo ne segue i movimenti e i rapporti variano in base allo stato fisiologico della vescica
Se la vescica è piena l'utero si sposta in alto (Può sporgere oltre il margine superiore della sinfisi cubica ed è meglio visualizzabile in un'ecografia per questo si fa avere il paziente prima di effettuarla )e si ha un maggior rapporto della vescica con le ansie dell'intestino
Se la vescica vuota l'utero si poggia sulla sua faccia superiore
cervice nella porzione intravaginale in cui è definito Porzio o muso di tinca è circondato inferiormente dalla vagina
Si crea
-il fornice posteriore che è il più profondo, fino a 1,5 cm tra il labbro posteriore della cervice e la vagina
-Fornice anteriore che è meno profondo e arriva a 0,5 cm tra parete vaginale e labbro anteriore del muso di tinta
-2 Fornici laterali
porzione intravaginale detta portio o muso di tinca che si porta nel canale vaginale e mette in continuità la cavità dell'utero e della vagina in cui si apre attraverso l'orifizio esterno dell'utero che si trova al centro della piccola pelvi lungo una linea testa tra le due tuberosità da ischiatiche
Porzione extra vaginale più superiore o sopra vaginale che è collegata al corpo dell'utero dall'istmo, un restringimento presso il quale vi è l'orifizio interno dell'utero
Il corpo cambia solo di dimensioni e diventa più grande post gravidanza ma i maggiori cambiamenti sono a livello del collo che riduce le dimensioni relative rispetto al corpo
L'orifizio uterino esterno è rotondeggiante nelle nullipare mentre è una fessura orizzontale post gravidanze
L'orifizio uterino interno è più stretto nelle nullipare di circa 3 4 mm presso l'istmo mentre è più ampio post gravidanze
È situato al centro della piccola pelvi lungo una linea tesa tra le due tuberosità ischiatica, presso il margine superiore della sinfisi pubica
L'orifizio uterino esterno è rotondeggiante nelle nullipare mentre è una fessura orizzontale post gravidanze
Si parla di endocervice con epitelio cilindrico semplice e cellule ciliate e secernenti Muco che va a formare il tappo cervicale o tappo mucoso con funzioni batteriostatiche e che va a modificare la cervice nei nei giorni fertili per il passaggio agki spermatozoi
Si parla di esocervice con epitelio squamoso pluristratificato tipico della vagina
Il passaggio brusco di epitelio si ha presso l'orifizio uterino esterno che quindi è facilmente soggetto a trasformazione neoplastica
la muscolatura che riveste il collo forma sporgenze rivestite da mucosa sia sulla faccia anteriore che posteriore, le cosiddette pieghe palmate con andamento trasversale che si dipartono da rilievi longitudinali sulla mediana dette colonne delle pieghe e vanno a formare una struttura detta aborrite che si distende e sparisce nella gravidanza e quindi è più presente nell'nullipare
Utero tube e vagina si formano per fusione dei dotti di Muller uniti da un setto che poi deve riassorbirsi per separare i vari organi organi
Si è scorretto sviluppo embiologico si può avere
UTERO BICORNE O A CUORE In cui la parte inferiore dell'utero è unita e si ha una biforcazione nella parte superiore come se ci fosse una rientranza nel fondo
UTERO DIDELFO Mancanza fusione dei dotti di Muller che porta a due distinti corpi dell'utero e due cimici e porta in fertilità nel 12 30% dei casi
Mentre nell'uomo è chiusa nella donna è aperta poiché contiene l'ovaio unico organo contenuto nella cavità peritoneale e quindi deve comunicare con l'esterno tramite le vie genitali e in particolare le tube uterine
Asse obliquo dall'alto in base da davanti e indietro quindi è in posizione di ANTIVERSO FLESSIONE Cioè è antiflesso e antiverso
L'angolo di flessione è tra collo e corpo dell'utero quindi l'utero è in antiflessione con angolo maggiore di 120° circa 140° rivolto in basso e in avanti ( minore di 170°)
L'angolo di versione è tra l'asse della cervice e la vagina che ha un asse dall'alto in basso ma da dietro in avanti e l'utero è antiverso quindi ha un angolo sui 90 100° aperto in avanti
L'utero un asse che va dall'alto in basso e da davanti indietro invece la vagina ha un asse che va dall'alto in basso ma da dietro in avanti
quindi l'utero è antiverso poiché l'angolo di versione che si ha tra l'asse della cervice e la vagina e sui 90 100° e aperto in avanti
Per impedire che per una lassità dei legamenti di fissità dell'utero si abbiano in discesa dell'utero nel canale vaginale
Se l'utero fosse sullo stesso asse della vagina in caso di lassità dei legamenti si avrebbe un prolasso uterino che può essere di gravità variabile in base a quanto è profonda la discesa e può verificarsi in casi di parti travagliati o con l'età cedimento del pavimento pelvico
L'utero è quasi completamente rivestito dal peritoneo che prende il nome di perimetro
dalla parete addominale anteriore il peritoneo parietale scende e riveste la cupola vescicale e lateralmente si riflette sulle pareti laterali mentre passando sulla faccia posteriore della vescica raggiunge l'istmo dell'utero
si riflette sulla faccia anteriore dell'utero andando a formare il cavo vescico uterino e prosegue sul fondo dell'utero e sulla faccia posteriore fino ai fornici laterali
Dalla parete posteriore dei fornici vaginali posteriori passa sul diaframma pelvico e si riflette sulla faccia anteriore del retto formando il cavo di Douglas o cavo retto uterino che è il punto più declive della cavità peritoneale
Lateralmente l'utero resta privo di peritoneo in uno specifico punto in cui i foglietti che hanno rivestito la faccia anteriore e posteriore si accollano e creano i legamenti larghi
Quindi il peritoneo riveste tutta la faccia posteriore e la faccia anteriore di corpo e fondo, Ma NON RIVESTE la faccia anteriore del collo e le facce laterali
Si chiama PERIMETRIO e riveste tutta la faccia posteriore e la faccia anteriore di corpo e fondo, Ma NON RIVESTE la faccia anteriore del collo e le facce laterali
si forma dalla riflessione del peritoneo che rivestito alla parete posteriore dei forni Ici vaginali posteriori sulla faccia anteriore del retto formando il cavo di Douglas e retto uterino che è il punto più declive della cavità peritonale delimitato lateralmente dalle pieghe rettouterine formate dalla mucosa che riveste i legamenti retto uterini e che poi si continuerà nel peritoneo parietale posteriore
Dal margine supero laterale dell'utero presso le corna uterine
(La linea immaginaria che unisce le corna dell'utero va ad eliminare una persona sovrastante che vi prende il nome di fondo dell'utero)
da davanti indietro e dall'alto in basso
quindi ha un foglietto anteriore che guarda in avanti in basso lateralmente e un foglietto posteriore che guarda indietro in alto e medialmente
ALA SUPERIORE O MEDIA Corrisponde al margine superiore o libero mobile che non si inserisce su nessuna struttura lateralmente ma presso l'angolo supero laterale fornisce un meso la MESO SALPINGE Che va dall'utero alla faccia inferiore delle tube
ALA ANTERIORE Avvolge il LEGAMENTO ROTONDO (Che passa sotto al peritoneo per inserirsi poi nel canale inguinale) E prosegue formando il mesometrio
ALA POSTERIORE O OVARICA Che contiene l ovaio e. presenta tre porzioni
-Porzione mediale formata da legamento utero ovarico
-Porzione centrale che va a formare MESOVARIO Che si porta al livello dell'ovaio fino alla linea di farre waldeyer e dall'ovaio raggiunge la fimbria
-Porzione laterale con il legamento sospensore dell'ovaio o tubulo ovarico
Ha una forma a tenda canadese a due spioventi in cui il bastone centrale superiore è dato dal legamento rotondo che è avvolto dalla anteriore del legamento largo perché deve passare sotto al peritoneo per inserirsi nel canale inguinale
la base di tale tenda canadese è allargata, creando come un triangolo perché i due foglietti anteriori e posteriori del legamento largo inferiormente tendono a separarsi e tra essi si ha il PARAMETRIO ovvero tessuto connettivo con cellule adipose e muscolari che contiene vasi uterini e vaginali, uretere e legamenti come il legamento cardinale o di Mackenrodt ed è in continuità con quello della vescica e della vagina
Mezzo di fissità dell'utero
Mezzo di collegamento tra utero ovaie e tube
Divide la cavità pelvica in due scompartimenti anteriore e posteriore
DIAFRAMMA PELVICO
PERITONEO
LEGAMENTO LARGO (È un legamento peritoneale nasce dall'accollamento dei foglietti peritoneali che hanno rivestito la faccia anteriore e posteriore dell'utero)
Legamenti fibrosi (NON peritoneali)
LEGAMENTO ROTONDO Cordone fibroso di 12 15 cm che origina dall'angolo supero laterale dell'utero sotto la tuba e si inserisce nell'ala anteriore del legamento largo sotto al peritoneo per arrivare al canale inguinale e percorrerlo fino a inserirsi sul corpo adiposo delle grandi labbra
LEGAMENTI CARDINALI O DI MACKENRODT Si ripartono lateralmente dalla porzione sopra vaginale della cervice e si portano con decorso trasversale alle pareti laterali della pelvi passando alla base del legamento largo nel parametrio insieme all'arteria uterina e all'uretere (Il punto in cui l'uretere è incrociato dall'arteria uterina marca la divisione tra porzione mediale del legamento che è più spessa e contiene il plesso venoso uterovaginale e porzione laterale più sottile con i vasi uterini)
LEGAMENTI SACRO UTERINI E RETTO UTERINI Si ripartono dai lati e dalla parte posteriore del cervice sopra vaginale si inseriscono sul sacro e sul retto, Decorrendo sotto la mucosa formano le pieghe rettouterine che delimitano il cavo di Douglas
LEGAMENTO PUBO VESCICALI Sono tesi passando lateralmente a utero e vescica e si continuano indietro come legamenti vescico uterini connettendo anteriormente il collo dell'utero alla vescica
legamenti fibrosi
LEGAMENTO ROTONDO
LEGAMENTI CARDINALI O DI MACKENRODT
LEGAMENTI SACRO UTERINI E RETTO UTERINI
LEGAMENTO PUBO VESCICALI
legamento peritoneali
lunico è il LEGAMENTO LARGO
E uno dei mezzi di fissità o sostegno dell'utero
Cordone fibroso di 12 15 cm che origina dall'angolo supero laterale dell'utero sotto la tuba e si inserisce nell'ala anteriore del legamento largo sotto al peritoneo per arrivare al canale inguinale e percorrerlo fino a inserirsi sul corpo adiposo delle grandi labbra
Sono legamenti fibrosi e non peritoneali, Mezzi di fissità dell'utero
Si ripartono lateralmente dalla porzione sopra vaginale della cervice e si portano con decorso trasversale alle pareti laterali della pelvi passando alla base del legamento largo nel parametrio insieme all'arteria uterina e all'uretere (Il punto in cui l'uretere è incrociato dall'arteria uterina marca la divisione tra porzione mediale del legamento che è più spessa e contiene il plesso venoso uterovaginale e porzione laterale più sottile con i vasi uterini)
È un recesso della cavità peritoneale che si viene a creare dalla riflessione del peritoneo dai fornici vaginali nel caso della donna alla faccia anteriore del retto ed è anche detto cavo retto uterino
E il punto più declive della cavità peritoneale ed è delimitato lateralmente dalle pieghe retto uterine, formate dalla mucosa che riveste legamenti retto uterini tesi dalla parte posteriore e dei lati del cervice sopra vaginale al retto
PARTE SOPRA VAGINALE
Anteriormente con la vescica con interposto il cavo vescico uterino
Posteriormente con diretto con interposto il cavo retto uterino o di Douglas e con le anse dell'intestino tenue presso il fondo
Lateralmente ha il legamenti larghi con l'arteria uterina e l'uretere
PARTE INTRAVAGINALE (Rapporti indiretti mediati dalla vagina che vi si interpone)
Anteriormente con il trigono vescicale
Lateralmente con il muscolo elevatore dell'ano e rami vescico-vaginali dell'arteria uterina
Si incrociano all'interno del parametrio alla base del legamento largo e in questo modo suddividono i legamenti cardinali in una porzione mediale più spessa che contiene il plesso venoso utero vaginale e una porzione laterale più sottile contenente i vasi uterini
MUCOSA O ENDOMETRIO Epitelio cilindrico semplice che Si modifica durante il ciclo uterino e presenta uno strato funzionale due terzi e uno strato basale un terzo con ghiandole tubulari
MUSCOLARE O MIOMETRIO Suddiviso in tre strati di cui uno muscolare interno e uno longitudinale esterno è uno strato intermedio vascolare o emostatico
SIEROSA O PERIMETRIO
Il perimetro e il nome che prende il peritoneo che riveste l'utero
Il parametro è il tessuto connettivo con anche cellule adipose e muscolari contenente vasi e legamenti e uretere racchiuso tra i due foglietti inferiori del legamento largo
ARTERIA UTERINA Ramo dell'arteria iliaca interna
Nasce presso la Fossetto ovarica e va a delimitare la parete posteriore di tale fossetta insieme alla arteria interna, Poi si porta tra i due foglietti del legamento largo verso il foglietto posteriore e vi decorre all'interno insieme all'uretere
Si incrociano e l'uretere passa davanti all'arteria uterina e raggiungono l'istmo dell'utero poi l'uretere continua verso il basso verso la faccia posteriore della vescica mentre l'arteria uterina Presso l'istmo sale in alto e si divide in
-Rami retti in basso cioè rami vaginali per la parte superiore della vagina e rami cervicali per il collo dell'utero
-Rami diretti in basso che decorrono sulla faccia laterale dell'utero con andamento serpiginoso verso l'alto (Tipico dei vasi che vascolarizzano organi organi mobili e ne devono seguire il movimento ) e da essi si dipartono rami trasversali che con andamento rettilineo vascolarizzano anche la faccia posteriore e anteriore dell'utero
dall'arteria uterina si formano arterie arcuate per il miometrio e poi arterie radiali che penetrano verso l'endometrio e si dividono in arterie spirali per lo strato funzionale e arterie basali rette per lo strato basale
Il ritorno venoso è a carico di
- plesso pampiniforme Per la regione superiore dell'utero
-Plesso uterovaginale nel connettivo intorno alla base dell'utero
Scaricano nella vena uterina che scarica nella vena iliaca interna e in parte nelle vene ovariche di cui la destra (che raccoglie il sangue venoso da ovaio destro tuba destra e parte superiore dell'utero) scarica nella vena cava inferiore, Mentre la vena ovarica sinistra scarica nella vena renale sinistra e poi la vena cava inferiore
Il ritorno venoso è a carico di
- plesso pampiniforme Per la regione superiore dell'utero
-Plesso uterovaginale nel connettivo intorno alla base dell'utero
Scaricano nella vena uterina che scarica nella vena iliaca interna e in parte nelle vene ovariche di cui la destra (che raccoglie il sangue venoso da ovaio destro tuba destra e parte superiore dell'utero) scarica nella vena cava inferiore, Mentre la vena ovarica sinistra scarica nella vena renale sinistra e poi la vena cava inferiore
Arteria uterina e uretere decorrono insieme alla base del legamento largo nel parametrio
Si incrociano e l'uretere passa davanti all'arteria uterina e raggiungono l'istmo dell'utero poi l'uretere continua verso il basso verso la faccia posteriore della vescica mentre l'arteria uterina Presso l'istmo sale in alto e si divide in rami
Origina in sede lombare ai lati della colonna per poi migrare in sede definitiva nella piccola pelvi, Nella parte posteriore dietro al legamento largo e alle tube uterine superiormente e davanti al retto
1,5 o 2 cm davanti all'articolazione sacro-iliaca
1 cm sotto l'apertura superiore della pelvi
(Ma la posizione è variabile poiché segue i movimenti dell'utero specialmente nelle gravidanze)
A un asse maggiore di tre 4 cm diretto dall'alto in basso da dietro in avanti e dal laterale a mediale
Le tube uterine arrivano al polo inferiore dell'ovaio risalgono sul suo margine anteriore verticalmente fino al polo superiore e poi decorrono sulla faccia mediale e infine posteriore
Quindi vi è un rapporto molto stretto con l'ovaio su tutte le facce tranne le facce laterali con cui l'ovaia appoggiato nella loggia ovarica presso la parete laterale della pelvi
Le pareti laterali che sono le pareti con cui l'ovaio poggia nella loggia ovarica presso la parete laterale della pelvi
È situata a livello della biforcazione dell'arteria iliaca comune in iliaca esterna e interna presso la parete laterale della pelvi
Limiti
Anteriormente dall'arteria esterna e l'arteria ovarica
Posteriormente dall'arteria iliaca interna dall'arteria uterina e dall'uretere
Il pavimento è dato dal peritoneo che è attraversato dal nervo otturatorio interno (Un ingrossamento dell'ovaio può andarlo a comprimere portando a risentimento nella cute delle grandi labbra)
La parete anteriore della loggia ovarica
La parete posteriore della loggia ovarica
con la gravidanza l'ovaio scende in basso quindi mentre normalmente l'uretere va a limitare posteriormente la loggia ovarica insieme ad arteria iliaca interna e arteria uterina, con la gravidanza l'uretere passa anteriormente e quindi cambiano la posizione reciproca
Polo inferiore (più in basso in avanti e mediale ) che è collegato all'utero tramite legamento utero ovarico
Polo superiore (Indietro in alto e laterale) che dà attacco al legamento sospensore dell'ovaio ed è unito alle tube uterine attraverso la fimbria ovarica
L'ovaio è l'unico organo contenuto in cavità peritoneale
il suo margine anteriore è connesso al foglietto posteriore del legamento largo che si porta verso l'ovaio formando il MESOVARIO Un meso formato da un doppio foglietto peritoneale che raggiunge il margine anteriore dell'ovaio e presso la linea di farre waldayer si trasforma da mesotelio a epitelio germinativo
Nasce intraperitoneale avvolto totalmente dal peritoneo del meso vario che nello sviluppo si trasforma in epitelio germinativo rendendo l'ovaio contenuto nella cavità peritonale e non più solo rivestito
È una linea sul margine anteriore dell'ovaio in cui si ha il passaggio da peritoneo a epitelio germinativo ed è il punto in cui si interpone interrompe il mesovario dal foglietto posteriore del legamento largo che ha raggiunto il margine anteriore dell'ovaio a rivestirlo
MESOVARIO, Meso formato da un doppio foglietto peritoneale che si diparte dal foglietto posteriore del legamento largo e Si interrompe presso la linea di linea di farre waldayer e consente all'ovaio i movimenti di lateralità
FIMBRIA OVARICA
LEGAMENTO UTERO OVARICO O LEGAMENTO PROPRIO DELL'OVAIO È un cordoncino fibroso residuo del gubernaculum che poi si continua come legamento rotondo, Si estende dal margine supero laterale dell'utero dove si anche l'origine delle tube uterine supero anteriormente e del legamento rotondo antero-inferiormente (Legamento ovarico origina più inferiormente ) e arriva al polo inferiore dell'ovaio mantenendo continuità tra utero e ovaio stesso
LEGAMENTO SOSPENSORE DELL'OVAIO È l'unico vero mezzo di fissità perché ancora il margine anteriore dell'ovaio non ad altri organi mobili come l'utero ma alle pareti laterali della pelvi, in realtà non è un cordoncino fibroso ma è formato dal peduncolo ovarico ovvero da tutti i vasi e nervi che entrano nell'ovaio attraverso l'ilo dell'ovaio sul margine anteriore e sono rivestiti dal peritoneo (infatti il peduncolo decorre sotto al legamento largo e arriva all ilo insieme al mesovario)
È l'unico vero mezzo di fissità perché ancora il margine anteriore dell'ovaio non ad altri organi mobili come l'utero ma alle pareti laterali della pelvi
in realtà non è un cordoncino fibroso ma è formato dal peduncolo ovarico ovvero da tutti i vasi e nervi che entrano nell'ovaio attraverso l'ilo dell'ovaio sul margine anteriore e sono rivestiti dal peritoneo (infatti il peduncolo decorre sotto al legamento largo e arriva all ilo insieme al mesovario)
Come legamento utero ovarico che poi si continua come legamento rotondo
È un cordoncino fibroso residuo del gubernaculum che poi si continua come legamento rotondo, Si estende dal margine supero laterale dell'utero dove si anche l'origine delle tube uterine supero anteriormente e del legamento rotondo antero-inferiormente (Legamento ovarico origina più inferiormente ) e arriva al polo inferiore dell'ovaio mantenendo continuità tra utero e ovaio stesso
ARTERIA OVARICA
è uno dei rami viscerali pari che originano dalle pareti laterali dell'aorta addominale tra l'arteria mesenterica superiore e inferiore quindi tra L2 e L3
Nasce in posizione lombare ricordando l'origine biologica dell'organo a livello lombare e si porta in basso in posizione retroperitoneale verso le pareti laterali della pelvi (L'arteria destra passa davanti alla vena cava inferiore) Accompagnata dalla vena ovarica con cui forma il peduncolo ovarico e quindi il legamento sospensore dell'ovaio
Decorre con l'arteria iliaca esterna per definire insieme anteriormente la loggia ovarica
Presso l'ovaio si divide in due rami
-Ramo ovarico per vascolarizzare o ovaio formando anastomosi con il ramo ovarico dell'arteria uterina
-Arteria tubarica per vascolarizzare la tuba formando anastomosi con il corrispondente ramo tubarico provenienti dall'arteria uterina
Quindi vi è anastomosi tra arterie uterine ovarica per vascolarizzare o ovaie tube
Il ritorno venoso è a carico di
- plesso pampiniforme Per la regione superiore dell'utero
-Plesso uterovaginale nel connettivo intorno alla base dell'utero
Scaricano nella vena uterina che scarica nella vena iliaca interna e in parte nelle vene ovariche di cui la destra (che raccoglie il sangue venoso da ovaio destro tuba destra e parte superiore dell'utero) scarica nella vena cava inferiore, Mentre la vena ovarica sinistra scarica nella vena renale sinistra e poi la vena cava inferiore
È formato da tutti i vasi sanguigni e linfatici e nervi che entrano nell'ovaio presso l'ilo dell'ovaio sul margine anteriore, In particolare dalla vena ovarica e dall'arteria ovarica
Il peduncolo ovarico va a formare il legamento sospensore dell'ovaio che è rivestito da peritoneo infatti decorre sotto al legamento largo e arriva all'ILO nel punto in cui arriva anche il mesovario
I vasi linfatici dell'ovaio formano il peduncolo ovarico insieme ai vasi
LINFONODI PRE e PARA AORTICI Vasi linfatici da ovaio tuba e porzione superiore dell'utero cioè fondo e parte superiore del corpo, Seguendo il peduncolo ovarico
STAZIONE LINFONODALE INGUINALE SUPERFICIALE Vasi dal fondo dell'utero quindi presso l'emergenza delle tube uterine e dalle regioni laterali, seguendo il decorso del legamento rotondo
STAZIONI LINFONODALI ILIACHE INTERNE ED ESTERNE Per il resto del utero cioè la regione più inferiore del corpo del collo, I vasi seguono il decorso dei vasi ovarici
LINFONODI DEL PROMONTORIO DEL SACRO Per la faccia posteriore del corpo e collo utero e vagina posteriore
PORZIONE INTRAMURALE A livello delle corna dell'utero all'interno della parete uterina, si apre nella cavità uterina con l'ostio uterino
ISTMO punto piu ristretto
AMPOLLA Tratto più lungo allargato dove ha luogo la fecondazione
INFUNDIBOLO O PADIGLIONE Porzione più vicina all'ovaio che presenta un margine frastagliato con estroflessioni dette fimbrie uterine di cui la più lunga e la fimbria ovarica che si inserisce sul polo superiore dell'ovaio (Le fimbrie avvolgono l'osteo addominale ce lo orifizio con cui la tuba si apre nella cavità peritoneale)
Sono completamente avvolte dal peritoneo che dopo averla avvolto si porta in basso a formare il legamento largo attraverso un meso detto MESOSALPINGE
Lunghe da 10 a 14 cm con diametro che aumenta andando verso l'infundibolo e varia da due a 10 mm e diametro interno cioè il lume tra 0,1 e 3 mm
Si distaccano dal margine supero laterale dell'utero presso le corna dell'utero e si portano lateralmente verso la parete della della pelvico con andamento orizzontale
Arrivano presso il polo inferiore dell'ovaio e risalgono sul suo margine anteriore verticalmente fino al polo superiore, poi decorrono sulla faccia mediale e posteriore e contraggono quindi un rapporto molto stretto con l'ovaio con tutte le facce tranne le laterali
È situato nella piccola pelvi posteriormente alla vescica e all'uretra e anteriormente al retto
Fa seguito al collo dell'utero la cui porzione inferiore si continua con essa creando un angolo di antiversione
Da dietro in avanti e dall'alto in basso
(Invece quello dell'utero e dall'alto in basso ma da davanti indietro per questo si crea l'angolo di antiversione)
La parete anteriore è lunga 7,5 cm mentre la posteriore è di 9 cm e più in alto per l'angolo di antiversione che ci viene a creare tra vagina e collo dell'utero di cui è la prosecuzione (Dato che l'asse della vagina vada dietro in avanti mentre mentre l'asse dell'utero va da davanti e indietro)
FONDO Parte superiore che circonda il collo dell'utero che prende il nome di portio muso di tinca e tra le due pareti dato l angolo di antiversione si creano delle tasche dette fornici vaginali di cui il fornice posteriore è più profondo di 1,5-2 cm mentre il fornice anteriore è meno profondo di 0,5 cm e vi sono due fornici laterali
CORPO Con due facce e due margini
ORIFIZIO VAGINALE Apertura esterna presso il vestibolo della vagina posteriormente allo sbocco dell'uretra e delimitata dalle piccole labbra
Dopo aver rivestito tutta la faccia posteriore dell'utero si porta in basso e va a coprire la porzione più superiore e posteriore della vagina
LINFONODI ILIACI INTERNI Per la porzione superiore e media
LINFONODI INGUINALI SUPERFICIALI Per la porzione inferiore
LINFONODI SACRALI Per la parte posteriore
PORZIONE SUPERIORE
Rami vaginali dell'arteria uterina ramo dell'arteria iliaca interna
PORZIONE INFERIORE
Arteria rettale media e arteria pudenda interna, Rami dell'arteria iliaca interna
RITORNO VENOSO
-Plesso uterovaginale superiormente che scarica nelle vene uterine che scaricano nella vena iliaca interna
-Plesso vescico-vaginale inferiormente che scarica nella vena rettale media e nella vena prudente interna e poi nella vena iliaca interna
ANTERIORMENTE Faccia posteriore della vescica con interposto il setto vescico-vaginale, Ureteri e uretra con interposto il setto uretro vaginale
POSTERIORMENTE Faccia anteriore dell'intestino retto (Ha un rapporto in parallelo con l'ampolla mediato dal setto retto vaginale ma diverge dal canale anale che si porta da davanti indietro mentre la vagina va da dietro dietro in avanti e tra i due si forma il trigono retto vaginale contenente tessuto connettivo e muscolare)
LATERALMENTE Passando attraverso il diaframma pelvico e avvolto dal muscolo elevatore dell'ano che con i fasci più mediali inferiori passa lateralmente alla vagina e va a formare il muscolo pubo vaginale o costruttore della vagina
La faccia posteriore della vagina si rapporta con la Faccia anteriore dell'intestino retto
Ha un rapporto in parallelo con l'ampolla rettale, mediato dal SETTO RETTO VAGINALE
ma diverge dal canale anale che si porta da davanti indietro mentre la vagina va da dietro dietro in avanti e tra i due si forma il TRIGONO RETTO VAGINALE contenente tessuto connettivo e muscolare
Le corde vocali sono costituite esternamente da un epitelio pavimentoso stratificato che si affaccia su una lamina propria costituita da 3 parti: una parte superficiale essenziale per la fonazione e all’interno del quale si trova tessuto mesenchimale lasso, uno strato intermedio e uno strato profondo. Questi ultimi fanno parte essenzialmente del legamento vocale. Al di sotto di tutto è presente lo strato muscolare del muscolo vocale
Vi decorre la vena giugulare esterna che decorre superficialmente rispetto alla fascia cervicale superficiale e in tale punto perfora sia la fascia cervicale superficiale che la media per raggiungere la vena succlavia
Decorrono nella regione cervicale laterale tra la fascia cervicale superficiale la fascia cervicale profonda o prevertebrale quindi occupa una posizione superficiale
Presso C3 C4 a 1 cm dal margine superiore della cartilagine tiroidea della laringe
Dalla vena anonima o brachiocefalica sinistra (e dallo sterno)
L'arteria palatina ascendente con ramo dell'arteria faciale (Ramo della carotide esterna che emerge dalla faccia anteriore) dal tratto profondo
L'arteria faringea ascendente che è un ramo della carotide esterna ed è l'unico a emergere dalla faccia mediale
No è un muscolo mimico
Margine laterale del muscolo grande pettorale
Passando tra la prima costa e la clavicola per poi entrare nella cavità ascellare
Il fegato è intraperitoneale Anche se presenta l'aria nuda che non è rivestita da peritoneo mentre la cistifellea è retroperitoneale. tranne il fondo della colecisti che è intraperitoneale
A sinistra dell'angolo acuto che il collo della colecisti forma con il corpo
Dotto coledoco
Vena porta
Arteria gastroduodenale
Più profondità vi è la vena cava inferiore separata dalla vena porta dalla fascia di treitz
Superiormente vi decorre l'arteria splenica che percorre superiormente anche tutto il corpo, Posteriormente la vena splenica che deve confluire con la vena mesenterica superiore dietro la testa al pancreas presso L1 per formare la vena porta, A sinistra la milza
Superiormente dall'emergenza tripode celiaco inferiormente dai vasi mesenterici superiori
Nella regione retro retroperitoneale anteriormente corpi di L1 e L2 si trova prevalentemente nella regione sopra mesocolica anche se la testa presenta anche una porzione sottomesocolica e si estende con asse obliquo verso l'alto e a sinistra, dall'epigastrio all'ipocondrio sinistro
Si verifica in caso di un ispessimento eccessivo della muscolo sfintere pilorico (Tipica dei neonati ) che è lo strato circolare della tonaca muscolare e quindi uno sfintere anatomico presso l'orifizio pilorico a destra di L1
La porzione posteriore del cardias perché in continuità con l'esofago addominale e una porzione posteriore del fondo che è a diretto contatto del diaframma perché il peritoneo parietale si va a riflettere dal fondo alla parete addominale posteriore creando un recesso detto borsa mentale
ZONA PERIURETRALE è povera di ghiandole e circonda l'uretra
ZONA INTERNA O CENTRALE Abbraccia la parte periuretrale fino al collicolo seminale e contiene ghiandole della tonaca sottomucosa
ZONA ESTERNA O PERIFERICA Contiene la maggior parte delle ghiandole ed è situata più perifericamente
(Tale distribuzione riflette il processo di organogenesi della ghiandola)
L'orifizio uretrale interno e circolare e si trova a livello più basso rispetto a quello maschile mentre l'orifizio uretrale esterno è una fessura longitudinale di cinque o 6 mm e si trova presso la parte anteriore del vestibolo della vagina
Non presenta una tonaca muscolare perché la mucosa è circondata da tessuto erettile o cavernoso che è altamente vascolarizzato e va a formare il corpo spongioso del pene o dell'uretra
E il collicolo seminale una sporgenza è una parte mediana della parete posteriore dell'uretra prostatica
Le sue estremità continuano con una piega mediana della mucosa detta cresta uretrale e ai lati del collicolo vi sono i segni prostatici dove si raccolgono le ghiandole prostata con orifizi dei condotti prostatici
Sulla sommità del collicolo si apre l'utricolo prostatico che è un diverticolo a fondo cieco di 1 cm residuo dei dotti di Muller
E il punto dal quale in poi l'uretra dà passaggio anche ai liquidi del sistema genitale mentre nella statica vi è solo urina e quindi l'uretra diventa un canale comune della via spermatica e urinaria
Sono tre: la vena epatica destra intermedia o mediana e sinistra e se fuoriescono dall'area nuda del fegato nella faccia posteriore e confluiscono nella vena cava inferiore presso il margine inferiore del fegato
Sono prive di valvole
Triangolo in cui decorre l'arteria cistica che è un ramo dell'arteria epatica destra deputato alla vascolarizzazione della colecisti
Tale triangolo ha la base superiore che è data dalla faccia viscerale del fegato, A destra ha il dotto epatico e a sinistra il collo della colecisti e dotto cistico
Si riparte dal collo della colecisti decorrendo a destra del ramo destro dell'arteria epatica propria e passa sopra al bulbo duodenale per poi entrare nel legamento duodenale e aprirsi nella parete posteriore del dotto epatico comune per formare il dotto coledoco a livello del piloro
Decorre dall'alto in basso passando posteriormente al bulbo del duodeno e alla testa del pancreas oppure li può percorrere creando una doccia o attraversando il parenchima e si rapporta anche con l'arteria pancreatico duodenale presso la faccia posteriore del pancreas e l'arteria gastroduodenale posteriormente al bulbo
Dotto coledoco
Vena cava inferiore
Vena porta che si forma proprio presso L1 dietro la testa del pancreas dalla confluenza della vena splenica e della mesenterica superiore
Superiormente con il fegato e infero posteriormente con il bulbo del duodeno il duodeno discendente e il colon trasverso è anteriormente con la gabbia toracica e la parete addominale anteriore
È importante conoscere soprattutto il rapporto con organi perché in caso di infezioni o calcoli della colecisti possono crearsi fistole cioe aperture per il passaggio di essi in questi organi
Passa posteriormente all'arteria succlavia e posteriormente poi alla carotide comune destra e prende rapporto con l'apice del polmone destro che è un rapporto importante perché in caso di patologia a livello dell'apice del polmone o della succlavia si possono avere effetti anche sulla fonazione
Si porta sul margine laterale destro dell'esofago tra trachea e esofago
Sì perché il nervo laringeo ricorrente destro si rapporta con l'apice del polmone destro quando risale posteriormente all'arteria succlavia e alla Carotide comune destra così come il nervo laringeo ricorrente sinistro si rapporta con la faccia postero-mediale destra dell'arco aortico nel risalire verso l'alto
Il nervo laringeo ricorrente destro ed è un importante rapporto perché in caso di patologie all'apice del polmone può essere compromessa anche la fonazione
Nel caso in cui la vena azigos passa per l'apice invece che dalla faccia mediastinica del polmone
È formato dal bronco principale dall'arteria polmonare e dalle vene polmonari e si rapporta con il nervo frenico sia di destra che di sinistra anteriormente e il nervo vago che passa posteriormente solo a destra
L'arteria polmonare di sinistra si porta indietro e lateralmente e scavalca il bronco sinistro prima di entrare nel polmone a livello del Lilo (quindi si troverà superiormente ad esso ) mentre l'arteria polmonare destra si stacca ad angolo retto dal tronco polmonare e passa dietro all'aorta ascendente alla vena cava superiore e davanti al bronco per poi entrare nel ilo e scavalcarlo dopo per portarsi sulla sua faccia posteriore (Quindi si troverà davanti al bronco ma inferiormente)
Sono 10 a destra poiché il polmone destro ha tre lobi superiore medio inferiore a cui corrispondono tre bronchi lobari
Sono otto 10 a sinistra perché il polmone sinistro ha solo due lobi quello superiore e inferiore a cui corrispondono due bronchi lobari
Bronchi primari extra polmonari, Bronchi lobari, Bronchi zonali o segmentali, Bronchi interlobulari, Bronchi lobulari, Bronchioli intralobulari, Bronchioli terminali, Bronchioli respiratori, Condotti alveolari
Solo l'arteria succlavia di sinistra perché a destra si stacca dal tronco brachiocefalico più superiormente
tre a destra e due a sinistra
Sono 4: due a destra e due a sinistra ovvero superiore e inferiore
A destra essendo tre lobi la vena superiore raccoglierà il sangue sia dal lobo superiore che dal lobo medio
solo il cuore situato tra il secondo e il quinto spazio intercostale o tra la terza e la sesta costa e spostato per due terzi a sinistra e con un asse obliquo che va dall'alto in basso da dietro in avanti e a destra a sinistra ruotato di 45° in senso orario rispetto alla linea mediana
asse obliquo che va dall'alto in basso da dietro in avanti e da destra a sinistra ruotato di 45° in senso orario rispetto alla linea mediana
Si si poggia prevalentemente nel centro frenico con il proprio apice delineando il plateau pericardico
non ci sono valvole tra vene cave e atrio destro del cuore
(Nello sviluppo fetale esiste la valvola di Eustachio o della vena cava inferiore che però va incontro a regressione e che ha ruolo di spingere il sangue ossigenato dalla vena cava inferiore al forame ovale e quindi all'atrio sinistro)
No ha un piccolo lembo di endocardio che forma la valvola del seno coronario o di TebeSio ma non è una valvola che si apre e chiude ma un residuo fetale che indirizza il sangue verso l'orifizio atrioventricolare
a sinistra la valvola bicuspide mentre a destra la valvola mitrale o tricuspide
Non sono né innervate né vascolarizzate ma ricevono nutrimento attraverso diffusione dal sangue
Non vengono a contatto i margini liberi dei lembi ma la parte rugosa della superficie atriale ovvero la della faccia superiore perché i lembi non sono orizzontali ma concavi
Il rafe fibroso mediano che è un ispessimento sulla linea mediana della fascia faringo basilare posteriormente alla faringe
Non ha pareti proprie ma ha una parete anteriore data dall'aponeurosi del muscolo obliquo esterno, Parete superiore data dal margine inferiore del muscolo obliquo interno e trasverso che formano il tendine congiunto, Parete inferiore data dal legamento inguinale e dal legamento lacunare dell'inguinale con forma concava verso l'alto proprio per accogliere il contenuto
la parete posteriore è data dagli ispessimenti della fascia trasversale ovvero il legamento foveolare e il legamento dihenle o falci inguinale e degli ispessimenti della parete addominale posteriore ovvero il legamento riflesso e il tendine congiunto (Il legamento foveale è l'unico laterale mentre gli altri sono mediali quindi c'è un punto medio con solo fascia trasversale che prende il nome di triangolo di hassel Bach punto di debolezza
Tra l'arteria vertebrale e la Pica cioè l'arteria cerebellare posteriore inferiore un ramo dell'arteria vertebrale