NON è rivestita, perche presso le vescichette si ha un accollamento del perinei che forma la fascia di denonvillers
dotto deferente (+posteriorr), arteria funicolare testicolare e spermatica, plesso venoso pampiniforme, nervi e vasi linfatici
come tonaca vaginale (epiorchio e periorchio) e legamento vaginale
come legamento scrotale
dal tendine congiunto di m obliquo interno e trasverso dell addome
retroperitoneali in posizione lombare
dal plesso anteriore/pre deferenziale
la vena testicolare dx sbocca nella VCI, la sx nella vena RENALE che poi sbocca nella VCI
sottoperitoneali
dal dotto deferente e dai dotti delle vescichette
attraversa la prostata cosa decorso obliquo in basso e avanti a 40 gradi
sbocca sulla faccia posteriore delluretra pressi il collicolo seminale
pelvica
perineale
peniena
preprostatica
prostatica
membranosa
spongiisa (bulbare, peniena, navicolare)
tonaca vaginale (epiorchio interno e periorchio esterno)
fascia spermatica interna
fascia cremasterica
fascia spermatica esterna/di colles
scroto (dartos/sottocute e cute)
legamento sospensore del pene (lo ancora allosso pubico)
legamento fundiforme del pene (dioendenza della linea alba)
col GLANDE, una sporgenza conoide allestramità terminake del corpo spongioso, rivestito dal PREPUZIO, involucro cutaneo legato al corpo del pene dal FRENULO
tra glamde e prepuzio vi è il SOLCO BALANO PREPUZIALE contenete smegma
muscoli bulbospongiosi sul corpo spongioso del pene/uretra
muscolo ischiocavernoso sui corpi cavernosi
cute sottile
tonaca dartos/fascia di colles
fascia profonda del pene/di buck
tonaca albuginea
prostatica iliaci interni
membranosa iliaci esterni
spongiosa inguinali
uretra in basso e INDIETRO
prostata in basso e in AVANTI
linfonodi paraaotici dx e sx
linfonodi inguinali superficiali per i rivestimenti
emerge dall ilo del testicolo presso il margine posteriore e percorrono in canale inguinale fino allorifizio interno portandosi in cavità addominale (14 cm)
dalla coda dll epididimo presso il polo inferiore del testicolo, si porta in alto e indietro come parte del funicolo spermatico e percorre canale inguinale fino a cavità addominale
termina con ampolle deferenziali e si unisce ai dotti delle vecichette seminali (poste LATERALMENTE alle ampolle) a formare il dotto eiaculatore
curva sottopubica (fissa, membranosa)
curva prepubica (mobile)
da davanti INDIETRO e dallalto in basso
orifizio esterno nelle nullipare rotondeggiante, post gravidanza è una fessura orizzontale
orifizio interno nelle nullipare stretto, post gravidanza è piu ampio
recessi tra cervice utero e vagina che lo circonda inferiormente
il fornice posteriore è più profondo dell'anteriore
2 fornici laterali
porzione extravaginale (superiore)
porzione intravaginale detta portio o muso di tinca (continuità utero vagina)
nelluomo è chiusa nella donna è aperta e comunca con lesterno tramite le vie genitali
ANTIVERSOFLESSIONE
angolo flessione (tra collo e corpo utero) >120* e <170 rivolto AVNTI e in BASSO
angolo versione (tra asse cervice e vagina) tra 90-100* aperta in AVANTI
rivestite tutta la faccia posteriore e la faccia anteriore di corpo e fondo
NON rivestite la faccia anteriore della cervice e le facce laterali
è il connettivo con cellule adipose e muscolari interposto tra foglietto anteriore e posteriore del legamento largo che inferiormente si separano (base allargata)
vi penetrano vasi uterini, vaginali e uretere e il legamento cardinale
ala superiore: fornisce mesosalpinge, un meso fino a faccia inferiore tube uterine
ala anteriore: avvolge il legamento rotondo e forma il mesometrio (porzione tra utero e legamento rotondo)
ala posteriore: nella porzione mediale ha il legamento utero ovarico e nella porzione centrale il mesovario (arriva alla finea di farre waleyer ovaio)
dakk alto in basso e da davanti INDIETRO (foglietto anteriore guarda in avanti in basso e lateralmente, foglietto posteriore guarda indietro in alto e medialmente)
a tenda canadese con due spioventi intorno al legamento largo
cavo vescicouterino per riflessione peritoneo da faccia posteriire vescica e faccia anteriore utero
cavo di douglas o rettouterino per riflessione peritoneo da parete posteriore fornici vaginali utero a faccia anteriore retto (presenti anche pieghe rettouterine)
mucosa che riveste legamenti rettouterini che si dipartono da parte posteriore cervice sopravaginale e si inseriscono sul retto delimitando il cavo di douglas
parte da angolo superolaterale utero SOTTO le tube e pasa sotto lala anteriore del legamento largo fino al canale inguinale che percorre fino al corpo adiposo delle grandi labbra
dallutero alla faccia inferiore delle tube
è diviso dall incrocio dell uretere con l arteria uterina mentre decorrono nel paramentro alla base del legamento largo
diviso in porzione mediale piu spessa contenente plesso venoso uterovaginale e porzione laterale piu sottile contenete arteria uterina e rettale media
No, con tutte (polo inferiore, margine anteriore, polo superiore, faccia mediale, posteriore) tranne la FACCIA LATERALE che poggia nella fossa ovarica
orifizio con cui la tuba uterina si apre in cavità peritoneale (è lunico organo che vi si apre)
porzione intramurale (con ostio uterino)
istmo
ampolla
infundibolo/padiglione (con fimbrie e ostio addominale)
totalemnte rivestite dal peritoneo che poi forma la mesosalpinge verso l utero
vagina da dietro in AVANTI e dall alto in basso
utero da davanti INDIETRO
oer questo si crea angolo di antiversione
per angolo di antiqversione diversa lunghezza tra parete anteriore 7,5 cm e posteriore 9cm
peritoneo copre la parte più superiore e posteriore della vagina
parte superiore e media ai linfonodi iliaci interni
parte inferiore ai linfonodi inguinali superficiali
parte posteriore ai linfonodi sacrali
1,5-2 cm davanti all articolazione sacroiliaca
1cm sotto apertura superiore pelvi
anteriore da arteria iliaca esterna e ovarica
posteriore da arteria iliaca interna, uterina e uretere
pavimento peritoneo
dal polo superiore il legamenti sospensore dellovaio
dal polo inferiore il legamento utero ovarico
NO, è formato dal peduncolo ovarico che entra nell ilo dell ovaio ed è rivestito da peritoneo
è un ramo viscerale proprio che origina da pareti laterali aorta addominale tra L2-3
tra uretere e arteria uterina
uretere la incrocia e passa DAVANTI per poi scendere in basso verso faccia posteriore vescica mentre arteria uterina va in a,ro verso istmo utero
vena ovarica dx nella VCI e la sx nella RENALE e poi nella VCI
linfondi pre e para aortici (da ovaio, tuba, porzione superiore utero seguendo peduncolo ovarico)
linfonodi inguinali superficiali (da fondo utero e regioni laterali seguendo il legamento rotondo)
linfonodi iliaci interni (soprattutto) ed esterni (regione inferiore corpo e collo utero seguendo vasi ovarici)
linfonodi del promontorio del sacro (parte posteriore corpo e collo utero e vagina posteriore)
retroperitoneali, nei due quadranti superiori della cavità addominale tra T11/12 e L3/4
il rene sx è piu in alto del dx e postriormente oltre alla XII costa si rapporta con la XI
obliqui dall alto in bassi e da interno allesterno (poli superiori piu vicini rispetto agli inferiori)
dalla fascia renale e dalla capsula adiposa
è una dipendenza ella fascia trasversale ed è formata da due foglietti: foglietto anteriore/prerenale/fascia di gerota e foglietto posteriore/retrorenale/fascia di zuckerkandl
i due foglietti si uniscono suoeriormente sopra la ghiandola surrenake e si poratno al diaframma, mentre restano separati inferiormente (loggia aperta inferiormente)
NO, i due foglietti restano separati inferiormente e la loggia aperta inferiormente
suoeriormente diaframma e seno costodiaframmatico e XII-(XI solo sx) costa
inferiormente muscoli parete addominale posteriore, nervi ileoipogastrico e ileoinguinale e triangoli lombari (punti debolezza parete addominale posteriroe
triangolo superiore/di grynfelt (superiormente da 12 costa, medialmente da quadrato dei lombi, lateralemnte da m obliquo interno)
triangolo inferiore/di petit (superomedialmente dal garn dorsale , amteriormente da obliquo esterno e inferiormente da cresta iliaca)
fegato (lobo dx)
duodeno discendente
flessura colica dx
digiuno
milza
stomaco
flessura splenica e colon discendente
coda pancraes
flessura duodeno digiunale e digiuno
rene dx con VCI
rene sx con aorta addominale
arteria renale dx lascia aorta con angolo acuto e passa dietro VCI
arteria renale sx lascia aorta con angolo retto e oassa dietro coda pancreas
arteria renale dx più lunga della sx perche aorta addomianle spostata a sx
dietro, presso lilo del rene la vena renale è la truttura più anteriore
ramo anteriore/prepielico che dà arterie segmentali (anteroinferiore, anterosuperiore, superiore/apicale, inferiore)
ramo posteriore/retropielico che dà arteria segmentale posteriore
dalle arterie segmentali originano arterie interlobari poi arterie arcuate/arciformi, arterie interlobulari, arteriole afferenti, glomerulo
le arterie interlobari che originano dalle arterie segmentali e poi danno origine alle arterie arcuate
al glomerulo arrivano arteriole afferenti e fuoriescono sempre arteriole efferenti (di diametro minore per mantenere alta la pressione)
nella VCI (vena renale sx più lunga perche VCI spostata a dx)
drenaggio superficiale arriva ai linfonodinlomboaortici (porzione sottocapsulare, corticale, capsula adiposa)
drenaggio profondo ai linfondi paraaortici e preaortici (segue decorso vasi sanguigni dal peducolo vascolare)
3 efferenze ESG, EVG, EVS
4 afferenze ASG, AVS, AVG, ASS
5 su 7 possibili
il VII (nervo faciale) che ha solo il ganglio GENICOLATO
nucleo motore XI (nervo accessorio) paio SOLO OMOLATERALE
PARTE INFERIORE nucleo motore VII paio nc (nervo FACIALE) riceve solo CONTROLATERALMENTE (la parte suoeriore del nucleo bilateralmnete)
origina da CELLULE OLFATTIVE nella mucosa su superficie inferiore LAMINA CRIBROSA (tetto cavità nasali)
passa attraverso i FORI DELLA LAMINA CRIBROSA e entra nella cavità cranica per terminare presso il BULBO OLFATTIVO (sporgenza a forma di fiammifero su superficie inferioe encefalo, superiormente a lamina cribrosa)
da qui origina la via olfattiva centrale fini a corteccia olfattiva
III oculomotore, IV trocleare, VI abducente, XII ipoglosso
sono nervi ESCLUSIVAMENTE MOTORI
NUCLEO MOTORE SOMATICO DEL III (nel mesencefalo, anteriormente al grigio periacqueduttale, presso i collicoli suoeriori) per ESG
NUCLEO MOTORE VISCERALE/DI EDINGER WESTPHAL (superomedialmente al somatico) per EVG
su faccia anteriore TE presso margine mediale dei peduncoli cerebrali, nel solco oculomotore presso la fossa interpeduncolare
decorre LATERALMENTE ALL ARTERIA BASILARE, che separa i due nervi controkaerali sulla faccia inferiore del mesencefalo e decorre tra Arteria CEREBELLARE SUPERIORE (inferiormente) e CEEBELLARE POSTERIORE (suoeriormente)
la fessura orbitaria superiore, sul fondo dell orbita lateralmente al foro ottico
oculomotore III m retto mediale, retto inferiore, rretto superiore, obliquo inferiore
IV trocleare m obliquo suoeriore
VI abducente m retto laterale
RAMO SUPERIORE(solo ESG) va verso tetto orbita e innerva m elevatore della palpebra suoeriore e m retto superiore
RAMO INFERIORE (ESG E EVG) va al pavimento orbita e innerva con fibre somatiche il m retto mediale, retto inferiore e obliquo inferiore
fibre parasimpatiche arrivano al ganglio ciliare
su anello tendineo comune/di zinn, struttura fibrosa piu o meno circolare che circonda il foro ottico
NON e parte dei musvoli estrinseci dell occhio
origina da grande ala sfenoide su suoerficie posteriore orbita, superiormente all anello di sinn e si porta avanti passando superiormente al m retto dell orbita decorrendo sul tetto oer inserirsi sul TARSO (lamina fibrosa impalcatura palpebra su cui si inserisce anche muscolo tarsale)
è innervato da nervo oculomotore III
si separa dal ramo inferiore per raggiungere GANGLIO CICLIARE (su parte superiroe orbita, posteriormente al bulbo)
fibre autostoppiste postgangliare si uniscono ai nervi ciliari del nervo nasociliare del V paio e formano NERVI CILIARI BREVI
innervano M CILIARE per accomodazione visiva (modifica curvatura cristallino) e M SFINTERE DELLA PUPILLA (per accomodazione alla luce) e per questo è detto NERVO PER L ACCOMODAZIONE
.
ptosi palpebrale
strabismo divergente (prevale retto laterale percge il mediale non funziona e il bulbo è tirato lateralmente)
difetto di rotazione bulbi (compromessi m obliqui)
midriasi (pupilla dilata per prevalere dilatatore sullo sfintere)
perdita accomidazione alla luce e alla visione
diplopia orizzontale (occhi guardano in direzioni diverse, movimento NON CONIUGATO OCCHI)
SOLO ESG
appartiene alla colonna di nuclei motori ai lati della mediana, nella oarte posteriroe mesencefalo, davanti al grigio periacqueduttale presso i collicoli inferiori, inferiormente al nucleo del III
è CROCIATO decussa prima di emergere
emerge da SUOERFICIE POSTERIORE TE
dentro la parete laterale dall alto in basso: oculomotore III, trocleare IV, oftalmico V, mascellare V
dentro al seno insieme alla carotide interna: abducente VI,
ABDUCENTE VI
E
n oculomotore, trocleare, abducente, oftalmico
m obliquo superiore
(intraruota bulbo, sguarda in basso e lateralmente, verso l esterno)
trocleare IV
n ottico e a oftalmica medialmente
oculomotore lateralmente
n abducente
raggi passano attraverso due lenti cornea e cristallino e colpiscono retina
nervo ottico parte dai recettori della retina
arriva ai nuclei pretettali nel mesencefalo
fibre dai nuclei pretettali al nucleo di edinger westphal
fibre presimpatiche arrivano al ganglio ciliare
nervi ciliari brevi
m sfintere della pupilla
strabismo esterno (sguardo in alto e in fuori per prevalere obliquo inferiore)
diplopia (sguardo orizzontale e difficolta nello scendere le scale)
m obliquo superiore compromesso, no capacita guardare in basso e verso lesterno
prevale azione retto mediale sul retto laterale e occhio devia VRPERSO MARGINE MEDIALE
sporgenza nel pavimento del Iv ventricolo (nella parte posteriore del ponte) dovuta alle fibre del nervo faciale VII che prima di emergere si portano indietro e circondano il nucleo motore del nervo abducente
da superficie anteriore del ponte pessi il solco bulbopontino
trocleare IV
retto laterale
sporgenza nella parte piu inferiore e posteriore del pavimento del IV ventricolo dovuto a Presenza nucleo motore del nervo ipoglosso (lungo nucleo nella parte posterosuperiore del bulbo, è il piu inferiore della colonna di nuckei motori ai lati della mediana)
il nervo oculomotore ha anche EVG dirette al ganglio ciliare
nella parte suoeriore del bulbo nel solco tra piramide e oliva dove le radicole suoeriore e inferiori si uniscono
emerge tra arteria VERTEBRALE E CEREBELLARE POSTERIORE INFERIORE PICA (ramo a basilare)
canale dell ipoglosso tra processo stiloideo lateralmente e processo mastoideo medialmente
arteria linguale, che passa piu profondamente, è separa dalla vena linguale piu suoerficiale dal muscolo ioglosso
è il punto di repere per la legatura della carotide interne, decorre sul pavimento del triangolo
base posteriore vena giugulare interna
lato superiore nervo ipoglosso
lato inferiore troncovenoso tireo linguo faringo facciale
sotto al tendine d inserzione del m stiloioideo e del ventre posteriore del digastrico, nello spazio tra muscolo miloioideo e ioglosso
TRIANGOLO DI BECLARD posteriormente al ventre posteriore del digastrico (legatura arteria prima che emetta rami)
TRIANGOLO DI PIROGOFF anteriore al ventre posteriore del digastrico
posteriormente al ventre posteriore del digastrico (legatura arteria linguale prima che emetta rami)
limite inferiore osso ioide (è la base rivolta in basso)
anteriore: margine posteriore ventre posteriore del digastrico
posterolaterale margine posteriore myscolo ioglosso
anteriore a ventre posteriore digastrico, per legatura arteria linguale
anteriore: margine posteriore muscolo miloioideo
posteriore p: margine anteriore ventre posteriore digastrico
superiore: nervo ipoglosso (è la base rivolta in alto)
fasci muscolo ioglosso
è ancorata a strutture posteriori come la cartilagine epiglottide attraverso legamenti che se rivestiti da mucosa formano pieghe
-piega glossoepiglottica mediana
-2 pieghe glosoepiglottiche laterali
tra queste pieghe si formano fossette glossoepiglottiche/vallecole
sulla mediana ci è il fenulo della lingua, una piega che ancora faccia inferiore lingua a mucosa pavimento bocca
alla base del frenulo presenti due caruncole sottolinguali, sporgenze in cui sboccano ghiandola sottolinguale e sottomandibolare
muscolo longitudinake suoeriore e inferiore (accorciano lingua)
muscolo trasverso
muscolo verticale
(appiattiscono lingua)
m stiloglosso, ioglosso, palatoglosso, genioglosso
tutti innrvati da nervo ipoglosso tranne il palatoglosso che appartiene al palato molle ed e innervato da nervo vago
il palatoglosso, innervato dal nervo vago X
TUTTI I MUSCOLI INTRINSECI DELLA LINGUA
MUSCOLI ESTRINSECI LINGUA TRANNE PALATOGLOSSO
Riceve rami da primi 3 nervi spinali cervicali C1-3 che formano ANSA DELL IPOGLOSSO e innerva tutti i MUSCOLI SOTTOIOIDEI (tiroioideo senza contributo nervi cervicali) e MUSCOLO GENIOIOIDEO (parte dei muscoli sopraioidei)
rami motori dei primi tre nervi cervicali C1-3 che si unisvono al nervo ipoglosso per innervare TUTTI i muscoli SOTTOIOIDEI (tranne titiroioideo solo da n ipoglosso) e muscolo GENIOIOIDEO parte dei muscoli sopraioidei
verifico funzionalita MUSCOLO GENIOGLOSSO, faccio portare apice lingua fuori dalla bocca e vedo se devia dal lato della lesione
se bilaterale, no movimenti lingua
se unilaterale, atrofia di una metà
NO, larteria epatica è piu suoeriore
il rapporto è con vena porta e dotto coledoco
rendere concava la faccia superiore della lingua
porta la lingua in avanti e l apice fuori dalla bocca
origina da apofisi geni/spina mentale e si distribuisce a ventaglio raggiungendo apice lingua, epiglottide, e osso ioide
immervato da ipoglosso e usato per valutarne la lesione facendo uscire apice lingua dalla bocca al paziente
sono fibre efferenti viscerali speciali per muscolatura che deriva dagli archi brachiali
NUCLEO MOTORE/MASTICATORIO presso il ponte, nella colonna della testa delle corna anteriori
NUCLEO SENSITIVO più lungo del TE diviso in tre parti (TEORIA DELLA CIPOLLA)
-MESENCEFALICO nel tegmento mesencefalico, legato alla sensibilità propriocettiva cosciente
-PONTINO/NUCLEO SENSITIVI PRINCIPALE nel tegmento pontino per sensibilità tattile epicritica/discriminativa
-NUCLEO SPINALE DEL V/NUCLEO DELLA RADICE DISCENDENTE dalka giunzione bulbopontina raggiunge i primi neuromeri cervicali ed è diviso in PARS ORALIS (+superiore per sensibilita protopatica e termica bocca e naso), PARS INTERPOLARIS (sensibilita protopatica e termica da regione periorale e occhio), PARS CAUDALIS per sensibilità dolorifica e info da altri nervi privi di nuclei sensitivi proprio
NUCLEO SENSITIVO più lungo del TE diviso in tre parti che ricevono un diverso tipo di info
-MESENCEFALICO nel tegmento mesencefalico, legato alla sensibilità propriocettiva cosciente
-PONTINO/NUCLEO SENSITIVI PRINCIPALE nel tegmento pontino per sensibilità tattile epicritica/discriminativa
-NUCLEO SPINALE DEL V/NUCLEO DELLA RADICE DISCENDENTE dalka giunzione bulbopontina raggiunge i primi neuromeri cervicali ed è diviso in PARS ORALIS (+superiore per sensibilita protopatica e termica bocca e naso), PARS INTERPOLARIS (sensibilita protopatica e termica da regione periorale e occhio), PARS CAUDALIS per sensibilità dolorifica e info da altri nervi privi di nuclei sensitivi proprio
NON ha un nucleo parasimpatico proprio nè fibre parasimpatiche proprie , riceve fibre autostoppiste da 2 gangli parasimoatici annessi: SOTTOMANDIBOLARE/sottolinguale e OTICO e CILIARE e PTERIGOMANDIBOLARE
faccia laterale ponte, lresso peduncolo cerebellare medio tramite due radici
-radice major con fibre sensitive
-radice minor con fibre motorie
all apice della rocca petrosa, lateralmente al seno cavernoso e medialmente all arteria meningea media
è uno sdoppiamento del foglietto meningeo della dura madr a livello della fossa cranica media nell osso temporale e contiene il GANGLIO DI GASSER/SEMILUNARE
dalla suoerficie convessa GANGLIO SEMILUNARE/DI GASSER, ganglio sensitivo somatico del trigemino sulla cui suoerficie concava arriva la radice major
branca oftalmica e mascellare SOLO ASG
branca mandibolare è l unica mista, che riceve la radice minor ed e formata sa ASG e EVS
mandibolare, che rivece anche radice minor e ha EVS E ASG
MASCELLARE dal foro rotondo e ganglio pterigomandibolare
MANDIBOLARE da foro ovale e ganglio sottomandibolare/sottolinguale e otico
OFTALMICA da fessura orbitaria suoeriore e ganglio ciliare
nervo oculomotore, trocleare, orftalmico, mascellare
nasociliare piu mediale (unico che passa all interno dell anello di zinn)
frontale sulla mediana (esterno ad anello zinn)
lacrimale piu laterale (esterno ad anello zinn)
nervi ETMOIDALI anteriore e posteriore (passano dal foro etmoidale e innervano seno sfenoidale e celle etmoidali e l anteriore da solo parte interna cavita nasali e cute naso
nervo INFRATROCLEARE innerva mucosa parte mediale palpebra superiore e parte mediale congiuntiva e fuoriesce all estrno oer cute radice naso e vie lacrimali
nervi CILIARI LUNGHI innervano cute congiuntiva, cornea, sclera
arrivano al ganglio ciliare annesso al III-V paio e ricevono fibre parasimpatiche postgangliari da oculomotore e formano i nervi ciliari brevi
nervo SOPRAORBITALE fuoriesce da incisura sopraorbitaria e innerva cute fronte e naso, cute e mucosa palpebra superiore e congiuntiva, seno frontale
nervo SOPRATROCLEARE per cute parte mediale occhio
cute regione temporale, parte laterale congiuntiva, cute e mucosa palpebra superiore parte laterale
riceve fibre autostoppiste da anastomosi con nervo zigomatico e innerva ghiandole lacrimali
-cutanea: fronte, radice naso, palpebra superiore
-mucosa interna: seno frontale, seno sfenoidale, celle etmoidali, parte interna cavita nasali, congiuntiva, cornea, sclera, ghiandola lacrimale
dal for rotondo che si apre nella parte superiore delka fossa pterigopalatina
presso la fossa pterigopalatina:
nervi pterigopalatini/ganglionari
nervo zigomatico
nervi alveolari superiori posteriori
si continua nel pavimento dell orbita come nervo infraorbitario
dal nervo PTERIGOPALATINO, ramo della branca mascellare del trigemino:
nervi PALATINI MAGGIORI pasano dai fori palatini maggiori per mucosa PALATO DURO
nervi PALATINI MINORI pasano dai fori palatini minori per mucosa PALATO MOLLE
parte anteriore del palato duro, dietro ai denti incisivi anche dal NERVO NASOPALATINO DI SCARPA, il piu lungo dei nervi NASALI MEDIALI/SETTALI dal nervo pterigopalatino
RAMI PALATINI MAGGIORI E MINORI
RAMI NASALI LATERALI E MEDIALI/SETTALI (tra cui NERVO NASOPALATINO DI SCARPA)
NERVO ZIGOMATICO TEMPORALE per cute fossa temporale (riceve fibre autostoppiste presso il ganglio pterigopalatino e poi le scarica al nervo lacrimale tramite anastomosi)
NERVO ZIGOMATICO FACCIALE per cute regione zigomatica
fibre parasimpatiche pregangliari da NERVO GRANDE PETROSO SUPERFICIALE, rano del VII faciale
fibre simpatiche postgangliari viaggiano con NERVO PETROSO PROFONDO che poi si unisce al PETROSO SUOERFICIALE e forma NERVO DEL CANALE PTERIGOIDEO/VIDIANO nella fossa infratemporale
artivano a GANGLIO PTERIGOIDEO nella fossa pterigopalatina
fibre parasimpatiche postgangliari viaggiano con NERVI PTERIGOPALATINI N MASCELLARE e NERVO ZIGOMATICO che poi le cede al NERVO LACRIMALE dell oftalmico che li porta a ghiandola lacrimale
NO
dopo essere uscito dal foro ovale
essi poi rientrano attraverso i fori spinosi nella fossa cranica posteriore per innervare le meningi
NERVI MOTORI
nervo per il muscolo tensore del timpano
nervo oer il muscolo tensore del palato
nervi per i muscoli masticatori(temporale, massetere, pterigoideo interno/mediale e esterno/laterale)
NERVI SENSITIVI
nervo buccale/buccinatorio
nervo auricolo temporaoe
nervo linguale
NERVI MISTI
solo il nervo alveolare inferiore
NERVO TRIGEMINO
2 linee di demarcazione ma non separano regioni nette
-suoeriore è la rima palpebrale che separa territorio oftalmico sopra e mascellare sotto
-inferiore è la rima buccale che separa territorio mascellare e mandibolare
cute regione occipitale da nervo GRANDE E PICCOLO OCCIPITALE
nevralgia del trigemino (dolore intenso e a brusca insorgenza, piu colpite branca mascelkare e mandibolare, eziologia sconosciuta
infezione da herpes zoster, virale a carico del ganglio di gasse (dolore e ulcere cute e mucosa, piu colpita branca oftalmica)
riceve fibre parasimpatiche pregangliari provenienti dal nucleo di edinger westphal attraverso l oculomotore
fibre postgangliari autostoppiste formano NERVI CILIARI BREVI che si uniscono ai NERVI CILIARI LUNGHI della branca oftalmica del nasociliare
arrivano alla parte anteriore dell orbita e innervano sfintere della pupilla e m ciliare
Dalla base del ventricolo di sinistra presso la valvola semilunare aortica dietro il cono arterioso
Dal basso in alto, da dietro avanti e da sinistra a destra per 5 cm
Origina dal margine inferiore della terza cartilagine costale di sinistra 6 cm in profondità e arriva alla seconda articolazione condrosternale di destra
Termina livello di L4 dividendosi in arteria iliaca comune di destra e arteria iliaca comune di sinistra e può formare anche un'arteria minore l'arteria sacrale media che prosegue Sulla mediana verso il basso
Il tronco polmonare ha un andamento dal basso in alto ma da destra a sinistra mentre l'aorta ascendente dal basso in alto e da sinistra a destra
All'inizio si trova davanti all'aorta ma si porta la sua sinistra per dividersi nelle due arterie polmonari:
-Arteria polmonare destra che forma un angolo retto con il tronco polmonare e si porta posteriormente all'aorta e alla vena cava superiore
-Arteria polmonare sinistra che segue la direzione del tronco polmonare
Dal basso in alto, da dietro in avanti e da sinistra a destra
Arteria polmonare destra che forma un angolo retto con il tronco polmonare e si porta posteriormente all'aorta e alla vena cava superiore
Il focolaio di ascoltazione e presso il secondo spazio intercostale di destra
la posizione è presso il margine inferiore della terza cartilagine intercostale di sinistra
Anteriormente con l'origine del tronco polmonare
Superiormente con il timo, Polmone destro e seno della pleura
Anteriormente a destra con il cono arterioso
A destra nel tratto iniziale con l'auricola destra mentre superiormente con la vena cava superiore
A sinistra nel tratto iniziale con l'auricola sinistra sinistra mentre superiormente col tronco polmonare
Posteriormente con Arteria polmonare destra e bronco principale destro e suoerficie anteriore atrio sinistro con interposto il seno trasverso del pericardio un recesso della cavità pericardica
Per inosculazione, in cui le arterie continuano a pieno canale una nell'altra
Per convergenza in cui due arterie diverse si anastomizzano per darne una sola come nel caso dell'arterie vertebrali per dare l'arteria basilare
Mediante rami anastomotici trasversali longitudinale in cui due arterie parallele sono unite da un'arteria trasversale
Anastomosi a rete
Le arterie che non creano anastomosi sono dette terminali
Terminali
Aorta ascendente
Arco aortico
Aorta discendente suddivisa in aorta toracica e aorta addominale
È formata da tre cuspidi destra sinistra e posteriore, È situata presso il margine inferiore della testa cartilagine costale di sinistra e si ausculta nel secondo spazio intercostale destro
È situata nel ventricolo sinistro dietro al cono arterioso e da essa ha origine l'aorta ascendente
All'origine ha un diametro di 3 cm che si riduce progressivamente fino a 1,5 cm presso l'estremità
In una situazione normale non emerge rispetto al margine di destra dello sterno resta coperta e non sporge rispetto al margine destro della vena cava superiore quindi non è invisibile nella silhouettes cardiaca
Può sporgere se il gran seno aortico è particolarmente dilatato o se è ditata l'aorta ascendente o se in posizione scorretta e piuttosto che un margine rettilineo si vede un margine convesso a destra
A destra piuttosto che vedere un margine rettilineo (dato che l'aorta ascendente in situazione normale non emerge rispetto al margine destro dello sterno e non sporge rispetto rispetto al margine destro della vena cava superiore e quindi non è visibile) Vedo un margine convesso a destra
Sono gomitoli vascolari cioè reti dei capillari riccamente innervate con funzione di chemio accettori risentono della composizione chimica del sangue e della quantità di ossigeno e sono situati tra aorta ascendente e tronco polmonare (Rivestiti insieme dal pericardio)
Ha origine presso l'angolo di Louis a livello della seconda cartilagine costale di destra(Seconda articolazione condrosternale di destra)
Termina rispetto alla parete toracica presso la seconda articolazione con condrosternale di sinistra/Seconda cartilagine costale di sinistrav E rispetto alle vertebre presso la faccia sinistra del corpo di T4
rispetto alla parete toracica presso la seconda articolazione con condrosternale di sinistra/Seconda cartilagine costale di sinistra
rispetto alle vertebre presso la faccia sinistra del corpo di T4
Va da avanti a indietro e da dx a sinistra
Si porta dal mediastino anteriore al mediastino posteriore
FACCIA ANTERO SINISTRA O ANTERO-LATERALE Guarda in avanti e verso sinistra ed è convessa
rapporti:
Faccia mediale del polmone sinistro, Nervo frenico di sx, Nervo vago di sinistra, Vena intercostale suprema, Linfonodi
FACCIA POSTERO DESTRA O POSTERO MEDIALE Guarda indietro e verso destra ed è concava
rapporti: Vena cava superiore, Trachea ed esofago, Dotto toracico, Nervo laringeo inferiore di sinistra
L'arco aortico termina e si forma l'aorta discendente
E il punto di inserzione del legamento arterioso di Botallo nel mediastino posteriore
In tale punto si crea un restringimento del vaso l'istmo aortico a cui segue un tratto dilatato, il fuso aortico
Faccia antero-laterale o antero sinistra CONVESSA, Guarda in avanti e a sinistra
Faccia postero destra o postero mediale guarda indietro e verso destra ed è CONCAVA
NO, è il Nervo laringeo Inferiore o ricorrente di sinistra ramo del nervo vago di sinistra che circonda inferiormente l'arco (È un rapporto anche del margine inferiore) per poi risalire verso l'alto decorrendo su tale faccia
NO Rapporto con il nervo frenico di destra perché se rapporto con la superficie destra della vena cava inferiore così come NO con il nervo vago di destra che è lateralmente alla trachea
NERVO RICORRENTE O LARINGEO INFERIORE DI SINISTRA Si rapporta con il margine inferiore e con la faccia postero destra
NERVO VAGO DI SINISTRA E NERVO FRENICO DI SINISTRA Si rapportano con la faccia antero-laterale
(NO RAPPORTO CON NERVO FRENICO, VAGO E LARINGEO INFERIORE DI DESTRA
MARGINE INFERIORE Concavo, Passa sopra al tronco polmonare e alla biforcazione e si porta posteriormente passando sopra il bronco di sinistra e spostandosi verso sinistra
rapporti: Tronco polmonare, Biforcazione del tronco, Arteria polmonare destra(Si stacca da angolo retto), Bronco sinistro, Plesso nervoso cardiaco e legamento arterioso di Botallo
MARGINE SUPERIORE Convesso, Da esso nascono le tre arterie dell'arco, Da destra destra a sinistra sono il tronco anonimo o brachiocefalico, L'arteria carotide comune di sinistra, L'arteria succlavia sinistra
Passa sopra al tronco polmonare e alla biforcazione e si porta posteriormente passando sopra il bronco di sinistra e spostandosi verso sinistra
rapporti: Tronco polmonare, Biforcazione del tronco, Arteria polmonare destra(Si stacca da angolo retto), Bronco sinistro, Plesso nervoso cardiaco e legamento arterioso di Botallo (Residuo del dotto arterioso di Botallo obliterato segna il passaggio/punto di restringimento da arco Aortico ad aorta discendente)
Dal margine superiore convesso dell'arco aortico
Tronco anonimo o brachiocefalico, E il ramo più voluminoso e il primo ad emergere verso destra ed da esso origina l'arteria succlavia destra la carotide comune destra
Arteria carotide comune di sinistra
Arteria succlavia di sinistra, Ramo più posteriore e a sinistra
Il legamento arterioso di Botallo che rappresenta il residuo del dotto arterioso di Botallo obliterato si inserisce proprio nel punto in cui l'arco aortico diventa aorta discendente Nel mediastino posteriore ovvero presso T4 creando un punto di restringimento del vaso l'istmo aortico cui segue un tratto dilatato il fuso aortico
Mezzo di contrasto a base di iodio
Proiezione obliqua anteriore sinistra
1 Indicare il tipo di esame radiologico ad esempio aortografia, Ventricolografia, Arteriografia selettiva
2 Indicare la proiezione usata
Nella proiezione obliqua anteriore sinistra
Perché si compensa l'angolazione verso sinistra che il cuore ha all'interno della cavità toracica
si scatta una radiografia standard prima di iniettare il mezzo di contrasto e poi si scatta una seconda radiografia dopo l'iniezione e mezzo di contrasto
infine con tecniche digitali si sottrae la prima immagine alla seconda e in questo modo vengono Eliminate o sfocate le strutture che non sono vascolari mentre le vascolari sono evidenziate dal mezzo di contrasto
L'immagine ottenuta è negativo
Dal margine superiore e convesso, Origine posta dietro al manubrio dello sterno e quindi davanti ad essi decorre la vena anonima o brachiocefalica sinistra
E il primo ramo è il più voluminoso che emerge dal margine superiore dell'orco dell'aorta
Si dirige in alto e lateralmente a dx per 4- 5 cm con diametro di 1,5 cm SENZA dare rami
Termina a livello dell'articolazione
sterno clavicolare di destra dividendosi in arteria succlavia destra e arteria carotide comune destra
Il tronco anonimo brachiocefalico si biforca in arteria succlavia destra e arteria carotide comune destra e quindi a livello dell'articolazione sterno clavicolare abbiamo le quattro arterie e due succlavia destre e sinistra e le due carotidi comune destra e sinistra
Anteriormente con lo sterno con il timo
Antero-superiormente a dx Con la vena anonima destra
Posteriormente è un po' sulla sinistra (medialmente) con la trachea
Superiormente Con l'inserzione dei muscoli sotto ioide
Antero Inferiormente Con la vena cava superiore
A sinistra con il tratto toracico dell'arteria carotide comune di sinistra
Vaso con origine incostante che può nascere o dal tronco anonimo o brachiocefalico oppure dalla carotide comune e si porta verso l'alto scorrendo davanti alla trachea per vascolarizza la tiroide
A partire dall'arteria femorale risale attraverso l'arteria iliaca esterna a cui segue l'aorta addominale poi l'aorta toracica e infine si arriva all'arco dell'aorta
Il catetere viene portato attraverso la arteria femorale poi arteria iliaca esterna poi aorta addominale e poi aorta toracica fino all'origine dell'aorta dove viene rilasciato il mezzo di contrasto in modo da far vedere in modo chiaro i rami che nascono dall'arco aortico
La punta del catetere si è spinta nel ventricolo sinistro dove viene rilasciata in mezzo di contrasto che segue il flusso sanguigno a ritroso e quindi passa dal seno aortico all'aorta ascendente all'arco dell'aorta e poi aorta toracica
Arteriografia selettiva cioè posizionando la punta del catetere propria all'origine delle coronarie per iniettare il mezzo di contrasto
Il seno coronario anteriore
Il tronco comune con il ramo circonflesso e il ramo interventricolare anteriore
Contro lateralmente il ramo marginale e il ramo interventricolare posteriore
Sale sulla parete laterale del collo SENZA dare rami
Raggiunte C3 e C4 a livello del margine superiore della cartilagine tiroidea della laringe si divide in carotide esterna e carotide interna
Rapporti
Medialmente con la trachea
Tiroide
Portandosi verso l'alto sono accompagnate dalla vena giugulare interna
NESSUNO
Cede rami solo a livello di C3 C4 presso il margine superiore della cartilagine tiroidea della laringe dove si biforca in carotide esterna e carotide interna
Presso C3 C4 a livello del margine superiore della cartilagine tiroidea della laringe
La carotide comune di sinistra ha origine direttamente all'arco dell'aorta e quindi oltre ad avere il tratto cervicale identico a quello della carotide di destra (Che origina dal tronco anonimo e non direttamente dall'arco aortico ) ha anche un tratto toracico assente nella destra e per questo è più lunga
Quella di sinistra sinistra perché ha anche un tratto toracico oltre quello cervicale poiché non origina dal tronco brachiocefalico ma origina direttamente dall'arco dell'aorta
Il muscolo sternicleidomastoideo
In basso la carotide decorre tra capi sternale e clavicolare del muscolo, nella porzione media media dietro il margine anteriore e in alto anteriormente al muscolo e diviene superficiale
La vena giugulare interna che si trova più lateralmente e anteriormente alla carotide comune ed è la più voluminosa e principale vena del collo che poi si unisce alla vena succlavia per formare la vena anonima sia a destra da sinistra
Viene a giugulare interna
Arteria carotide interna e nel tratto più inferiore da quella comune
Nervo vago
Sono avvolti insieme da una guaina carotidea che è una continuazione della fascia cervicale media (Guaina vascolare)
. All'origine dell'arteria carotide interna quindi presso C3 C4 in cui si ha una dilatazione della parete che diventa più sottile e funziona da bacetto ovvero risente delle variazioni di pressione del sangue
E innervato dai rami del nervo vago
Dal foro carotideo alla base del cranio
(invece la vena giugulare interna che seguono il percorso da carotide nasce dal foro giugulare)
Anteriormente presso l'origine con la vena anonima o brachiocefalica di sinistra
Antero medialmente con l'arteria succlavia
A destra (medialmente) anteriormente con la trachea E posteriormente con l'esofago
Posteriormente con il dotto toracico e con il nervo ricorrente di sinistra
Lateralmente a sinistra polmone sinistro e nervo vago
È un gomitolo di capillari molto innervato dal nervo vago e glossofaringeo situato nel punto di biforcazione della carotide comune in interna esterna quindi presso C3 C4 sul margine superiore della cartilagine tiroidea della laringe
Funge da chemio accettore quindi risente della composizione chimica del sangue e rileva riduzioni della pressione di ossigeno e del pH e aumenti della pressione di anidride carbonica
Biforcazione dell'arteria carotide comune in interna ed esterna
si porta anteriormente e medialmente attraverso la ghiandola parotide per poi terminare a livello del collo del condilo della mandibola cedendo i suoi rami terminali cioè l'arteria temporale superficiale e l'arteria mascellare interna
Decorso rami per la vascolarizzazione della superficie esterna del neurocranio e rami per lo splancnocranio
Ha un decorso indipendente dal fascio vascolo nervoso del collo
L'arteria carotide esterna non ne fa parte quindi ha un decorso indipendente(Ne fanno parte nel tratto inferiore la carotide comune e poi carotide interna)
DALLA FACCIA ANTERIORE
Arteria tiroidea superiore che si dirige verso il basso per portarsi a livello della ghiandola tiroide davanti alla trachea la laringe e cede anche dei rami per la laringe
Arteria linguale
Arteria facciale
DALLA FACCIA POSTERIORE
Arteria o occipitale
Arteria auricolare posteriore rilasciata più superiormente
DALLA FACCIA MEDIALE
Arteria faringea ascendente
Dalla faccia mediale dell'arteria carotide esterna
Arteria tiroidea superiore che si dirige verso il basso per portarsi a livello della ghiandola tiroide davanti alla trachea la laringe e cede anche dei rami per la laringe
Arteria linguale
Arteria facciale
E l'unico ramo che nasce dalla faccia mediale della carotide esterna e dell'arteria principale per la vascolarizzazione della faringe
Decorre sulla superficie esterna del muscolo costruttore superiore della faringe e vascolarizza faringe orofaringe e tonsilla
Cede l'arteria meningea posteriore che passa attraverso il foro giugulare e vascolarizzare le meningi della fossa cranica posteriore
Il primo ramo che nasce dalla superficie posteriore dell'arteria carotide esterna
Passa medialmente al processo mastoideo e si porta nella regione occipitale del cranio doveva vascolarizza osso occipitale cute e muscolo occipitale
Nel suo decorso cede ramo stenocleido mastoideo e ramo mastoideo (Che passa attraverso il foro mastoideo e raggiunge le celle mastoidee)
Nasce dalla faccia posteriore della carotide esterna
Passa sulla superficie laterale del processo mastoideo e innerva padiglione auricolare (Dove i rami terminali si anastomizzano con i rami terminali dell'arteria occipitale e dell'arteria temporale superficiale) e condotto uditivo esterno
Passa anche attraverso la ghiandola parotide e la vascolarizza
Decorso dell'arteria stilo-mastoideo che vascolarizza il nervo facciale che passa nel foro stilo-mastoideo
Arteria temporale superficiale
Arteria mascellare interna
E uno dei due rami terminali dell'arteria carotide esterna
Dalla fossa infratemporale si porta verso verso l'alto raggiunge la fossa temporale e vascolarizza il muscolo temporale
Termina verso l'alto con due rami ramo frontale e il ramo parietale che vascolarizzano muscoli e cute di queste regioni
Altri rami che rilascia sono l'arteria temporale media, rami per il padiglione auricolare, rami per l'articolazione temporo-mandibolare, l'arteria trasversa della faccia ( che attraversa la ghiandola parotide e vascolarizza la guancia e i muscoli della guancia )e l'arteria zigomatica orbitale
È una crosta rete anastomotica tra i rami terminali dell'arteria temporale superficiale, dell'arteria occipitale e dall'arteria auricolare posteriore (rami della carotide esterna)
È il terzo ramo che nasce dalla faccia anteriore dell'arteria carotide esterna (Nasce Superiormente all'arteria linguale)
Raggiunge il margine posteriore della ghiandola sottomandibolare e la vascolarizza
poi continua con un decorso profondo sulla superficie laterale della ghiandola fino al margine inferiore del corpo della mandibola dove diventa superficiale e si porta davanti al muscolo massetere
Raggiunge la radice del naso dove si anastomizza con l'arteria dorsale del naso ramo dell'arteria oftalmica che è un ramo della carotide interna(Anastomosi che mette in comunicazione parte esterna interna della cavità cranica)
Tratto profondo, Che decorre profondamente al ventre posteriore del muscolo di gastrico e al muscolo stiloioideo
Tratto superficiale, Che circonda la parte inferiore della mandibola
A livello del margine inferiore della mandibola davanti al Margine anteriore muscolo massetere nel punto in cui l'arteria diventa superficiale
ARTERIA PALATINA ASCENDENTE Si porta in alto e decorre sul muscolo costruttore superiore della faringe vascolarizza palato molle orofaringe e tonsilla (rami tonsillari)
RAMI SOTTOMANDIBOLARI Per la ghiandola sottomandibolare
RAMI PER I MUSCOLI Per il muscolo stiloioideo e il ventre posteriore del digastrico
ARTERIA SOTTO MENTALE Per la regione del mento (Fa anastomosi con i rami mentali dell'arteria regolare inferiori rami dell'arteria mascellare interna)
Tra l'arteria angolare o dell arteria per l ala del naso, Ramo della facciale che è un ramo della carotide esterna e l'arteria dorsale del naso, ramo dell'oftalmica che è un ramo della carotide interna
ARTERIE LABIALI SUPERIORI E INFERIORI Che errano labbra cute e mucosa facendo anastomosi con le controlaterali
ARTERIA PER L'ALA DEL NASO Per la parte laterale del naso (Che termina come arteria angolare e si anastomizza con l'arteria dorsale del naso ramo dell'oftalmica che è un ramo della carotide interna)
Il nervo ipoglosso
E il secondo ramo che nasce la faccia anteriore dell'arteria carotide esterna sotto all'arteria facciale e sopra all'osso ioide
Si porta nella regione sopra ioide e decorre coperto dal muscolo ioglosso
Dal muscolo ioglosso di cui devo separare i tendini per visualizzarla
TRIANGOLO DI BECLARD Posteriore al ventre posteriore del muscolo digastrico
Delimitato anteriormente dal margine posteriore del ventre posteriore del digastrico, Inferiormente dall'osso ioide e dal Margine posteriore del muscolo ioglosso che forma anche il pavimento del triangolo
TRIANGOLO DI PIROGOFF Anteriore al ventre posteriore del muscolo di gastrico
Delimitato posteriormente dal margine anteriore del ventre posteriore del digastrico, Anteriormente dal margine posteriore del muscolo miloioideo, La base è rivolta in alto e dato al nervo ipoglosso e il pavimento dal muscolo ioglosso
punto di legatura dell'arteria linguale nel decorso iniziale prima che ceda rami
Posteriore al ventre posteriore del muscolo digastrico
Delimitato anteriormente dal margine posteriore del ventre posteriore del digastrico, Inferiormente dall'osso ioide e dal Margine posteriore del muscolo ioglosso che forma anche il pavimento del triangolo
Anteriore al ventre posteriore del muscolo di gastrico
Delimitato posteriormente dal margine anteriore del ventre posteriore del digastrico, Anteriormente dal margine posteriore del muscolo miloioideo, La base è rivolta in alto e dato al nervo ipoglosso e il pavimento dal muscolo ioglosso
si porta verso l'apice della lingua dove diventa sempre più profonda e prende il nome di arteria linguale profonda o arteria ranina che vascolarizza la parte anteriore della lingua e raggiunto l'apice si anastomizza con la controlaterale formando l'arco ranino
È un'arcata anastomotica presso l'apice della lingua formato dalla arteria linguale profonda o arteria ranina (ramo terminale dell'arteria linguale quando portandosi verso l'apice della lingua diventa più profonda) con la controlaterale
ARTERIA DORSALE DELLA LINGUA Che si dirige verso l'alto andando a vascolarizzare la porzione posteriore della lingua cioè radice faccia anteriore dell'epiglottide e istmo delle fauci
ARTERIA SOTTOLINGUALE Per la ghiandola sottolinguale
RAMI SOPRAIOIDEI Per i muscoli che si inseriscono sull'osso ioide
RAMI MUSCOLARI PER LA LINGUA E PER IL PAVIMENTO DELLA BOCCA
È uno dei rami terminali dell'arteria carotide esterna emesso a livello del condilo della mandibola nella ghiandola parotide
RAMO FRONTALE Anteriore per la regione anteriore della volta del cranio
RAMO PARIETALE Posteriore per la regione laterale
(Questi due rami si collegano ai rami dell'arteria occipitale e dell'arteria auricolare posteriore formando una rete anastomotica nella volta del cranio detta rete anastomotica del cuoio capelluto)
ARTERIA TEMPORALE MEDIA Con decorso limitato alla fossa temporale e vascolarizza l'articolazione temporo-mandibolare e muscolo temporale e fastosi con rami temporali profondi dell'arteria mascellare interna
ARTERIA TRASVERSALE DELLA FACCIA Si dirige anteriormente attraverso il parenchima della parotide per vascolarizzare guancia e muscolo massetere e buccinatore
ARTERIA ZIGOMATICO ORBITARIA Per la regione dell'occhio e dello zigomo
È uno dei rami terminali in cui l'arteria carotide esterna si biforca a livello del condilo della mandibola
Ha un decorso orizzontale gira passando sul lato mediale il condilo della mandibola e si porta in avanti passando tra i muscoli pterigoidei mastica tori nella regione infratemporale e poi raggiunge la fossa pterigo-palatina
Quindi il decorso presenta tre tratti
Tratto mandibolare
Tratto pterigoideo
Tratto nella fossa pterigopalatina
Tratto mandibolare
Tratto pterigoideo
Tratto nella fossa pterigopalatina
ARTERIA MENINGEA ACCESSORIA
ARTERIA MENINGEA MEDIA Si porta al foro spinoso ed è la principale arteria per la vascolarizzazione delle meningi, Arriva anche al ganglio di Gasser del trigemino
ARTERIA TIMPANICA ANTERIORE Passa attraverso la fessura petro-timpanica Per la mucosa Della cavità del timpano
ARTERIA AURICOLARE PROFONDA Per la faccia interna della membrana del timpano e l'articolazione tempo mandibolare e il meato acustico esterno
ARTERIA ALVEOLARE INFERIORE È l'unico ramo discendente che si porta in basso verso la mandibola e vascolarizza i denti dell'arcata inferiore, la gengiva e il mento (Uscendo dal foro mentoniero)
È la principale arteria per la vascolarizzazione delle meningi e ha origine dal tratto mandibolare dell'arteria mascellare interna (Ramo terminale della carotide esterna) e attraversa il foro spinoso per vascolarizzare la dura madre
Nella fossa infratemporale nascono arterie per vascolarizzare i muscoli masticatori che sono quattro per lato
-Arterie temporali Profonde anteriore e posteriore per muscolo temporale
-Arterie boccale o buccinatore per il muscolo buccinaTorio
-Arterie pterigoidee per i muscoli pterigoidei
-Arteria Masseterina per il muscolo massetere
Prima di entrare nella fossa pterigopalatina cede:
-l'arteria alveolare posteriore per i denti dell'arcata superiore
- l'arteria infra orbitale che attraverso la fessura orbitaria si porta al pavimento dell'orbita e cede per vascolarizzare i denti dell'arcata superiore , fuoriesce attraverso il foro infraorbitario per vascolarizzare la palpebra inferiore e la cute sotto all'occhio
Sono vascolarizzati da arterie emesse nella fossa infratemporale dal tratto pterigoideo dell'arteria mascellare interna, Ramo terminale della carotide esterna e sono:
-Arterie temporali Profonde anteriore e posteriore per muscolo temporale
-Arterie boccale o buccinatore per il muscolo buccinaTorio
-Arterie pterigoidee per i muscoli pterigoidei
-Arteria Masseterina per il muscolo massetere
-l'arteria alveolare posteriore per i denti dell'arcata superiore
- l'arteria infra orbitale che attraverso la fessura orbitaria si porta al pavimento dell'orbita e cede per vascolarizzare i denti dell'arcata superiore , fuoriesce attraverso il foro infraorbitario per vascolarizzare la palpebra inferiore e la cute sotto all'occhio
ARTERIA PALATINA DISCENDENTE, Suddivise in rami Palatine minori se passano attraverso i fori palatini minori posteriormente per il palato molle e la tonsilla e in rami Palatine maggiori se passano attraverso i fori palatini maggiori anteriormente per il palato duro (Formando anastomosi con l'arteria sfeno palatina)
ARTERIA FARINGEA Per la vascolarizzazione della faringe
ARTERIA DEL CANALE PTERIGOIDEO O arteria Viviana, Per vascolarizzare la morosa nel segmento superiore della faringe per la tuba uditiva e la cavità del timpano
Nella fossa pterigo-palatina l'arteria mascellare interna prosegue come ramo terminale ovvero ARTERIA SFENO-PALATINA Che rilascia rami nasali laterali e rami nasali settali o mediali tra cui l'arteria naso palatina che si anastomizza con i rami palatini maggiori dell'arteria palatina discendente
L'arteria sfeno-palatina
E il ramo terminale dell'arteria mascellare interna presso la fossa pterigo-palatina che attraversa il foro sfenopalatino e raggiunge le cavità nasali dove genera rami nasali suddivisi in RAMI NASALI LATERALI e RAMI NASALI SETTALI O MEDIALI tra cui vi è ARTERIA NASO PALATINA che si porta nella faccia inferiore della cavità fino al canale incisivo e si apre nel palato duro dove si anastomizza con i rami palatini maggiori dell'arteria palatina discendente (ramo sempre dell'arteria mascellare interna)
nel punto in cui la carotide esterna si fa più superficiale e quindi è palpabile ovvero presso il triangolo di farabeuf (presso il Triangolo carotideo) che è un punto di repere per la biforcazione dell'arteria carotide comune che avviene presso C3 C4 sul margine superiore della cartilagine tiroidea della laringe
in tale punto l'arteria carotide esterna è la più anteriore e mediale e presenta rami collaterali sin dall'origine mentre la carotide interna è più profonda e finché non entra nel cranio non c'è rami
Presso l'articolazione steno clavicolare la sinistra direttamente dall'arco dell'aorta dal suo margine superiore mentre la destra dal tronco anonimo o brachiocefalico
Nel primo tratto si porta verso l'alto e forma un arco lateralmente passando sopra il polmone
-Sul polmone destro lasci un'impronta sull'apice
-Sul polmone sinistro lascia un'impronta sull'apice ma anche sulla faccia mediale
E il ramo più posteriore e a sinistra che emerge dalla faccia superiore dell'arco aortico
Lateralmente con la faccia mediale del polmone di sinistra su cui lascia un'impronta e anche sull'apice
Medialmente con la trachea
Posteriormente con l'esofago
Anteriormente con la vena anonima o brachiocefalica di sinistra
(Nel tratto toracico anteriormente anche con il nervo vago di sinistra)
Inferiormente ad essa decorre il nervo ricorrente o laringeo inferiore di destra che formano occhiello sotto il suo margine inferiore mentre passa sopra l'apice del polmone destro
Lascia un'impronta sull'apice del polmone di destro
PRE SCALENICO Decorre sopra il polmone
RETRO SCALENICO Decorre nel triangolo degli scaleni (con il plesso brachiale ma NON con vena succlavia)
POSTSCALENICO Si dirige verso l'ascella e continua come arteria ascellare
Rotazione e flessione della testa
Muscoli accessori per l'inspirazione innalzano prima e seconda costa per permettere l'allungamento della gabbia toracica
Sono tre muscoli pari nella parte laterale del collo
MUSCOLO SCALENO ANTERIORE Parte dei processi trasversi delle vertebre cervicali da C3 a C6 e si inserisce sulla prima costa presso il tubercolo per l'inserzione degli scaleni
MUSCOLO-SCALENO MEDIO Nasce dai processi trasversi C2-7 e si inserisce sulla primaria costa ma posteriormente allo scalone anteriore lasciando uno spazio tra le due inserzioni che il triangolo degli scaleni
MUSCOLO SCALENO POSTERIORE Origina dai processi trasversi di C5 e C7 e raggiunge la seconda costa
Nella parte laterale del collo, è lo spazio tra il fascio di inserzione del muscolo scaleno anteriore sulla prima costa presso il tubercolo per l'inserzione degli scaleni e il fascio di inserzione dello scaleno medio che è posteriore rispetto all'inserzione dello scaleno anteriore
Triangolo degli scaleni
Spazio costo clavicolare
Sotto il Tendine di inserzione del piccolo pettorale
Dal margine superiore
Arteria vertebrale
Tronco tireocervicale
Tronco costo cervicale
Dal margine inferiore
Arteria toracica interna o mammaria
Ramo dal margine superiore dell'arteria succlavia
Si porta verso l'alto affiancandosi alla colonna vertebrale ed entra all'interno del foro trasverso dalla sesta vertebra cervicale e attraversa tutti i fori trasversi fino a quello dell'Atlante, accompagnata dalla vena cervicale (Che passa anche attraverso il forame trasverso di C7 dove però l'arteria vertebrale non passa)
Entra all'interno della cavità cranica e si unisce alla controlaterale formando l'arteria basilare
RAMI CRANICI
Arterie perle Meningi
Arterie spinali anteriori e posteriori
arteria cerebellare posteriore e inferiore per il cervelletto
RAMI CERVICALI
Rami spinali che formano anastomosi con i rami dell'arteria intercostale posteriore intorno al midollo
Rami muscolari per i muscoli del collo
Arteria tiroideo inferiore (Per la parte inferiore della tiroide ed essa nasce l'arteria cervicale ascendente)
Arteria soprascapolare (Per la parte posteriore della scapola dove c'è il muscolo sovraspinato e sottospinato e fa anastomosi con l'arteria circonflessa posteriore dell'omero)
Arteria cervicale trasversa o arteria trasversa del collo (Arteria dorsale della scapola può originarsi da essa)
Nasce dal tronco tiro cervicale, ramo della succlavia e ha un decorso a danza prima si porta in alto davanti al margine mediale del muscolo scalino anteriore, A livello della cartilagine cricoide piega medialmente e passa sotto al processo trasverso di C6 anteriormente ai vasi vertebrali e posteriormente al fascio vascolo nervoso del collo
Si porta verso la metà inferiore della ghiandola tiroide e rilascia i rami
Arteria cervicale ascendente
ARTERIA LARINGEA INFERIORE Che decora accompagnata dal nervo laringeo ricorrente e vascolarizza i muscoli laringe e la mucosa della laringe
Dall'arteria tiroidea inferiore ramo del tronco tireo-cervicale che è un ramo della succlavia
Arteria intercostale suprema che dà origine alle arterie intercostali superiori per i primi 23 spazi intercostali
Arteria cervicale profonda da cui originano rami spinali
Origina dal margine concavo inferiore dell'arteria succlavia
Si dirige nella parte anteriore del torace, posteriormente alle prime sei cartilagini costali, per vascolarizzare i muscoli
quindi inizialmente decorre verso il basso e dietro la vena succlavia e brachiocefalica
È nascosta dai fasci del muscolo trasverso del torace e lo separano dalla superficie anteriore del polmone
raggiunto il sesto o settimo spazio intercostale si biforca in arteria muscolo frenica e arterie epigastrica superiore
Presso il sesto spazio intercostale dove si suddivide in
- ARTERIA MUSCOLO FRENICA che continua il decorso lateralmente seguendo l'arcata costale negli spazi intercostali dal settimo in giù
-ARTERIA EPIGASTRICA SUPERIORE Continua il decorso verticalmente verso il basso e si porta i lati della mediana decorrendo posteriormente al muscolo retto dell'addomee si anastomizza con l'arteria epigastrica inferiore ramo dell'arteria iliaca esterna
Ha origine dalla biforcazione dell'arteria toracica o mammaria interna ramo della succlavia presso il sesto spazio intercostale In arteria epigastrica superiore e muscolo frenica
Continua il decorso verticalmente verso il basso e si porta i lati della mediana decorrendo posteriormente al muscolo retto dell'addomee si anastomizza con l'arteria epigastrica inferiore, ramo dell'arteria iliaca esterna
ARTERIA PERICARDICO FRENICA
ARTERIE MEDIASTINICA ANTERIORI
ARTERIE INTERCOSTALI ANTERIORI Fanno anastomosi con l'arteria intercostali posteriori corrispondenti che sono rami dell'aorta toracica presso i rispettivi spazi intercostali e vascolarizzano muscoli intercostali e cute sopra e cedono rami per la mammella
RAMI STERNALI
ARTERIE TIMICHE
I rami terminali in cui si biforca presso il sesso stesso spazio intercostale sono
ARTERIA MUSCOLO FRENICA
ARTERIA EPIGASTRICA SUPERIORE
L'arteria epigastrica superiore è un ramo dell'arteria mammaria interna e decorre Verticalmente ai lati della mediana lungo la parete anteriore dell'addome verso il basso posteriormente al muscolo retto dell'addome
L'arteria epigastrica inferiore è un ramo dell'arteria iliaca esterna che si dirige verso l'alto lungo il muscolo retto dell'addome
Si anastomizzano tra loro a livello della regione inferiore del muscolo retto dell'addomepresso la regione dell'ombelico
Tale anastomosi è importante perché crea un collegamento vascolare tra la circolazione superiore (Via mammaria interna) e quella inferiore (via iliaca esterna) e consentono quindi in caso di occlusione di una delle due arterie principali una compensazione del flusso sanguigno verso la Parete addominale
L'arteria toracica interna a sinistra è usata in cardiochirurgia per effettuare i bypass coronali in caso di ostruzione di un'arteria coronaria per evitare necrosi nel tessuto miocardico
Si seleziona la mammaria interna per anastomizzare la sua parte prossimale con l'arteria discendente anteriore se è ostruita a valle dell'ostruzione cosi da rivascolarizzarl
L'arteria tiroidea inferiore è un ramo del tronco tiro cervicale della succlavia
Rilascia
ARTERIA CERVICALE ASCENDENTE
ARTERIA LARINGE INFERIORE
RAMI FARINGEI Per la porzione inferiore della fa
Ha origine dal tronco tiro cervicale della succlavia
Si porta lateralmente passando davanti al muscolo scalino anteriore per poi portarsi posteriormente sul margine superiore della scapola passando sopra al legamento trasverso anteriore e fino alla fossa infra scapolare dove si anastomizza con l'arteria dorsaledella scapola, Ramo profondo dell'arteria trasversa del collo e con l'arteria sottoscapolare, ramo dell'arteria ascellare
Restringimento all'altezza dell'arteria succlavia che porta un ridotto flusso a carico dell'arteria ascellare e quindi dell'arto superiore corrispondente
Il punto a rischio di compressione la regione in cui la succlavia diventa ascellare ovvero tra la prima costa e la clavicola e le cause sono
-Disposizione anatomica che rende questo passaggio più stretto come un prolungata abbassamento delle spalle
-Frattura costale che produce un callo osseo e comprime l'arteria succlavia (Flusso si riduce quando il soggetto solleva il braccio)
-Costa sovrannumeraria cervicale a livello di C7(Ridotto afflusso quando il soggetto solleva il braccio)
Tra la prima costa e la clavicola per poi entrare nella cavità ascellare
Compressione della succlavia nel passaggio attraverso il triangolo degli scaleni delimitato dal muscolo scaleno anteriore dal muscolo scaleno medio e in basso dalla prima costa
Se le inserzioni dei due muscoli sono più ravvicinate sono una compressione dell'arteria succlavia nel momento in cui il soggetto ruota la testa contro lateralmente e si ha una riduzione del flusso
Compressione della succlavia per inserzione anomala del muscolo pettorale nel decorso nello spazio compreso tra muscolo pettorale e coste
Riduzione dell'afflusso di sangue si ha nell'atto di sollevare l'arto superiore perché si avvicina il muscolo pettorale alla gabbia toracica comprimendo l'arteria succlavia
Sindrome dello scaleno anteriore
Sindrome clavicola costale o costo clavicolare
Sindrome del pettorale minore
Tra l'arteria trasversa della scapola ramo Del tronco tireo-cervicale dell'arteria succlavia E l'arteria circonflessa della scapola ramo dell'arteria ascellare
Tra l'arteria trasversa del collo ramo della succlavia e l'arteria circonflessa della scapola ramo dell'ascellare
Tra l'arteria mammaria interna ramo terminale della succlavia e l'arteria toraco acromiale ramo dell'arteria Ascellare
Se si ha un'occlusione all'origine della succlavia di sinistra nel momento in cui il soggetto effettua un'attività muscolare si ha un richiamo di sangue verso l'arto superiore sinistro
Il sangue che arriva dalla succlavia di destra che sale sulla vertebrale e arriva la basilare per vascolarizzare le strutture encefaliche viene rubato dall'arteria vertebrale controlaterale di sinistra, quindi passa in senso retrogrado e va a portare il sangue all'arto superiore sinistro
Ciò porta a deficit neurologici che diventano più evidenti se l'attività fisica è svolta al soggetto presso il lato in cui è presente l'occlusione
È una piramide a base quadrangolare
APICE Tra il margine e la faccia posteriore della clavicola e la penultima costa
PARETE MEDIALE Parete toracica laterale dalla seconda alla sesta costa con dentato anteriore
PARETE LATERALE Omero, Muscolo coracobrachial, Capo breve del muscolo bicipite
PARENTE POSTERIORE Scapola e muscolo sottoscapolare, Muscolo grande rotondo e muscolo gran dorsale
BASE Margine inferiore del muscolo gran pettorale anteriormente, margine posteriore del gran dorsale posteriormente, Due linee immaginarie uniscono questi margini laterale e mediale
L'arteria ascellare decorre centralmente accompagnata in posizione antero-mediale dalla vena ascellare e in rapporto con il plesso brachiale
Divisa in due foglietti anteriore e posteriore che avvolgono il muscolo piccolo pettorale e si riuniscono a livello del margine inferiore per inserirsi sulla cute e sulla fascia ascellare come legamento sospensore dell'ascella che determina la tipica concavità del cavo ascellare
È dovuta al legamento sospensore dell'ascella, che si forma dai foglietti anteriori e posteriore della fascia clavi-coraco-pettorale che dopo aver avvolto il muscolo piccolo pettorale si riuniscono sul margine inferiore per inserirsi sulla cute e sulla fascia ascellare come tale legamento
È dato dal rapporto con il nervo pettorale mediale e laterale
I tronchi secondari del plesso brachiale prendono il nome in base alla disposizione rispetto all'arteria ascellare
L'arteria ascellare prende rapporto con il nervo pettorale mediale e laterale che sono un importante punto di repere per la legatura di tale arteria
Il nervo ulnare si porta medialmente ma posteriormente all'arteria ascellare
Il nervo radiale decorre posteriormente andando a innervare la loggia posteriore del braccio E avambraccio
ARTERIA TORACICA SUPREMA per il muscolo dentato anteriore e muscolo piccolo pettorale
ARTERIA TORACO ACROMIALE Con rami ascendenti deltoide e rami discendenti per i piccoli Pettorali
ARTERIA TORACICO LATERALE Che arriva fino alla ghiandola mammaria e la irrora
ARTERIA SOTTOSCAPOLARE Da cui hanno origine l'arteria coraco dorsale ovvero il ramo discendente e l'arteria circonflessa della scapola ovvero il ramo ascendente
ARTERIE CIRCONFLESSE OMERALI ANTERIORE E POSTERIORE Che circondano il collo chirurgico dell'omero
Termina a livello del margine inferiore del tendine del grande pettorale e il punto di repere è il punto di inserzione del grande dorsale
Da lì l'arteria ascellare si continua con arteria brachiale
Con la succlavia e con l'arteria brachiale anche se meno efficiente rispetto alla succlavia
Tra l'arteria dorsale della scapola ramo della succlavia e l'arteria toraco dorsale ramo della sottoscapolare dell'ascellare
Tra la circonflessa della scapola ramo dell'arteria sottoscapolare e l'arteria dorsale della scapola
Tra l'arteria dorsale della scapola e rami intercostali
Ramo discendente cioè l'arteria toraco dorsale
Ramo ascendente cioè l'arteria circonflessa della scapola
L'arteria Toracico laterale
Prima parte fino al muscolo piccolo pettorale
Seconda parte sotto al muscolo piccolo pettorale
Terza parte lateralmente al muscolo piccolo pettorale
il nervo genitofemorale del plesso lomare, che vi decorre posteriormente
fascia clavipettorale
guaina del piccolo pettorale
legamento sospensore dell ascella
proseguimento dell arteria ascellare, decorre sulla porzione mediale del braccio
poggia nella parte prossimale sul muscolo coracobrachiale e poii sul brachiale
decorre medialmente al bicipite che è il suo muscolo satellite
muscolo bicipite, risoetto al quale decorre medialmente
nervo mediano che segue parallelamente e lateralmente l'arteria
Posteriormente poggia sul muscolo coracobrachiale superiormente e distalmente sul muscolo brachiale e ha il setto intermuscolare mediano, dietro al quale decorrono nervo ulnare e arteria collaterale ulnare superiore
Lateralmente col muscolo bicipite che è il suo muscolo satellite
A livello distale poggia posteriormente su bicipite e viene superata dal tendine lacerto fibroso
Arrivata al cavo del gomito si divide in arteria ulnare e radiale
Loggia del muscolo bicipite
Loggia del brachiale
Loggia posteriore del tricipite brachiale
ARTERIA BRACHIALE PROFONDA Che si porta nella loggia posteriore del braccio per gli estensori del braccio (Cede l'arteria collaterale radiale e la collaterale media)
ARTERIA COLLATERALE ULNARE SUPERIORE E INFERIORE
ARTERIA RADIALE E ULNARE Rami terminali rilasciati presso il gomito
COLLATERALE RADIALE Ramo della brachiale profonda CON RICORRENTE RADIALE Ramo dell'arteria radiale
COLLATERALE MEDIA Ramo della brachiale profonda CON RICORRENTE INTEROSSEA ramo dell'interossea ramo dell'ulnare
COLLATERALE ULNARE SUPERIORE CON RICORRENTE ULNARE POSTERIORE
COLLATERALE ULNARE INFERIORE CON RICORRENTE ULNARE ANTERIORE
(Collaterali ulnari rami dell'arteria brachiale mentre ricorrenti ulnari, rami dell'arteria di corrente ollare che un ramo dell'arteria Ulnare)
COLLATERALE RADIALE che fa anastomosi con la ricorrente radiale dell'arteria radiale
COLLATERALE MEDIA Che fa anastomosi con la ricorrente interossea ramo dell'interossea ramo dell'arteria Ulnare
Decorre sul lato ulnare dell'avambraccio e nella regione prossimale si trova in profondità coperta dai muscoli epitrocleare e superficializza verso il polso dove diviene arteria satellite del muscolo flessore rullare del carpo e poggia posteriormente sul muscolo profondo delle dita
Del muscolo flessore Ulnare del carpo
ARTERIA INTEROSSEA Da cui origina l'arteria ricorrente interossea che fa anastomosi con la collaterale media della brachiale profonda
ARTERIA RICORRENTE ULNARE Divisa in ANTERIORE Che fa anastomosi con la collaterale ulnare inferiore e in POSTERIORE Che fa anastomosi con la collaterale ulnare superiore (Ramo della brachiale)
A livello del polso emette
RAMO PALMARE SUPERFICIALE Che è il suo ramo terminale
RAMO PALMARE PROFONDO Che si anastomizza con l'omonimo proveniente dall'arteria radiale
Decorre sulla lato radiale dell'avambraccio ed e il vaso satellite del muscolo brachio radiale
Decorre fino al processo stiloideo del radio dove superficializza e può essere palpata sia il polso radiale a livello del polso
Decorre prossimalmente lateralmente nella doccia formata dal brachioradiale e dal muscolo pronatore rotondo medialmente e poi dal flessore superficiale delle dita
Più distalmente nella doccia tra il flessore lungo del pollice e il pronatore quadrato
passa intorno all'articolazione carpo-metacarpica passando sotto alla tabacchiera anatomica
Il muscolo brachioradiale
Dell'arteria radiale
ARTERIA RICORRENTE RADIALE Che fa anastomosi con la collaterale radiale della brachiale profonda
RAMO PALMARE SUPERFICIALE E RAMO PALMARE PROFONDO Che creano anastomosi con omonimi rami dell'arteria ulnare creando ARCATA PALMARE SUPERFICIALE E ARCATA PALMARE PROFONDA
Delimitata lateralmente dal tendine del muscolo estensore breve e abduttore lungo del pollice
Medialmente dal tendine di inserzione dell'estensore lungo del pollice
Vi passa l'arteria radiale
ARCATA PALMARE SUPERFICIALE Formata dall'anastomosi dei rami palmari superficiali dell'arteria ulnare e radiale ed da essa nascono le ARTERIE DIGITALI COMUNI E PROPRIE diretta alle dita
ARCATA PALMARE PROFONDA Che si forma dall'anastomosi dei rami palmari profondi dell'arteria ulna e radiale ed essa originano QUATTRO ARTERIE METACARPALI Che si portano negli spazi metacarpali e si anastomizzano con le arterie digitali palmari
(Rami a parte sono quelli per il primo dito)
SISTEMA VENOSO PROFONDO
Accompagna il sistema arterioso e quindi è formato da due vene ulnari e due vene radiali che formeranno due vene brachiali che confluiscono in un'unica vena ascellare che poi prosegue come vena succlavia
SISTEMA VENOSO SUPERFICIALE (Nasce da vene a livello fasciale nel sottocute)
Nasce da una rete venosa dorsale cospicua a livello del palmo e confluisce in tre vene a livello dell'avambraccio:
VENA MEDIANA BASILICA Sul lato mediano dell'avambraccio
VENA CEFALICA MEDIANA Sul lato radiale
VENA MEDIANA DELL'AVAMBRACCIO Che può confluire nella VENA MEDIANA CUBITALE (Anastomosi tra vena cefalica e basilica)
Nasce da vene a livello fasciale nel sottocute
Nasce da una rete venosa dorsale cospicua a livello del palmo e confluisce in tre vene a livello dell'avambraccio:
VENA MEDIANA BASILICA Sul lato mediano dell'avambraccio
VENA CEFALICA MEDIANA Sul lato radiale
VENA MEDIANA DELL'AVAMBRACCIO Che può confluire nella VENA MEDIANA CUBITALE (Anastomosi tra vena cefalica e basilica)
Dalla vena mediana cubitale che nasce da un'anastomosi tra la vena cefalica mediana e la vena mediana basilica (Parte del sistema venoso superficiale dell'arto superiore)
Messa in evidenza del distretto venoso tramite l'utilizzo di un un mezzo di contrasto iodato e della RX
richiede più tempo rispetto all'arte arteriografia perché il sistema venoso è un sistema a bassa pressione
perché il sistema venoso è un sistema a bassa pressione
Dalla presenza di rigonfiamenti che sono valvole a nido di rondine la cui funzione è limitare il reflusso
Inserisco il mezzo di contrasto iodato attraverso una cannula nell'arteria radiale in modo da mettere in evidenza l'arcata palmare
Sono agglomerati vasi in cui si accumula il mezzo di contrasto e sono dati da una proliferazione in genere benigna di vasi
(Ad esempio a livello del terzo dito presso un'arteria digitale)
Dal fatto che il mezzo di contrasto non riesce a passare e quindi le immagini successive non sono marcate non vi è flusso di sangue e si attivano circoli anastomotici collaterali
Origina dalla faccia sinistra della vertebra T4
Scende nel mediastino posteriore sulla linea mediana un po' spostata a sinistra ma verso il basso tende a spostarsi verso la linea mediana per raggiungere lo iato aortico del diaframma presso T10 e ricompare cavità addominale a livello di T12 come aorta addominale
L'aorta toracica Decorre leggermente spostata a sinistra Poi verso il basso tende a spostarsi verso la linea mediana per raggiungere lo iato del diaframma Presso T10
L'esofago che si trova sulla destra dell'arco aortico quindi prende rapporto con la faccia postero mediale o postero destra
Decorrono verso il basso parallelamente l'esofago a destra e l'aorta a sinistra sinistra, per poi spostarsi l esofago verso sinistra e porsi anteriormente all'aorta che invece si sposta a destra (Lo iato sto facendo il diaframma è infatti anteriore rispetto allo iato aortico)
Anteriormente con il peduncolo polmonare
A sinistra con la faccia mediastinica del polmone
A destra con l'esofago
Posteriormente con la colonna vertebrale, Vena emiazigos e emiazigos accessoria a sinistra, Vena azigos, esofago e dotto toracico a destra
Efferente, solo in uscita
Sistema nervoso centrale, Epiteli, Midollo osseo, Cornea e cristallino
RAMI VISCERALI Dalla parete anteriore laterale per gli organi della cavità toracica:
Rami mediastinici
Rami pericardici
Rami esofagei
Arterie bronchiali: Una a destra e due a sinistra
RAMI PARIETALI Dalla superficie posteriore per vascolarizzare la parete del torace
Arterie freniche superiori
Arterie intercostali posteriori (A livello della 12ª costa l'arteria è detta sottocostale)
Sono rami parietali pari che nascono dalla parte postero laterale dell'aorta toracica presso la parte superiore del diaframma
Dall'aorta toracica e sono un'arteria bronchiale a destra e due arterie bronchiali a sinistra superiore e inferiore
ARTERIE INTERCOSTALI ANTERIORI Decorrono nella parte anteriore degli spazi intercostali e hanno origine dall'arteria toracica interna ramo della succlavia
ARTERIE INTERCOSTALI POSTERIORI Sono rami parietali dell'aorta toracica
Queste arterie non passano già dal primo spazio intercostale ma dal terzo spazio intercostale si ha la prima coppia
(le arterie intercostali per i primi tre spazi intercostali originano dall'arteria toracica suprema che origina dalla succlavia per i primi due spazi intercostali e dall'arteria cervicale profonda sempre ramo della succlavia per il terzo spazio)
Originano come rami parietali dalla superficie postero laterale dell'aorta toracica e sono nuove per lato emergono in modo simmetrico
Non sono collocati fino al primo spazio intercostale ma la prima coppia sia a livello del terzo spazio intercostale e a livello della 12ª costa l'arteria prende il nome di sottocostale
L'arteria di destra passano posteriormente la vena azigos al dotto toracico all'esofago E hanno un decorso più lungo poiché l'aorta e lievemente spostata a sinistra mentre quelli di sinistra sono posteriori la vena emiazigos accessoria e emiazigos
In prossimità del foro intervertebrale si suddividono in un ramo posteriore e un ramo anteriore
Da ramo posteriore si distaccano ARTERIA SPINALE che si dirige internamente al canale vertebrale passando dal foro intervertebrale e il RAMO MUSCOLO CUTANEO per vascolarizzare i muscoli annessi alla colonna vertebrale
Quelle di destra hanno un decorso più lungo poiché l'aorta e lievemente spostata a sinistra
L'arteria spinale che passa all'interno del foro intervertebrale e si dirige internamente al canale vertebrale
Il ramo muscolo cutaneo per vascolarizzare i muscoli annessi e la colonna vertebrale
Ha origine dal ramo posteriore dell'arteria intercostali posteriori insieme al ramo muscolo cutaneo
Passa all'interno del foro intervertebrale per dirigersi internamente al canale vertebrale
Si ramifica in ARTERIA POSTA CENTRALE per la porzione anteriore del canale vascolari utilizzando corpo e meningi E in ARTERIA PRELAMINARE che si dirige posteriormente Per vascolarizzare i legamenti gialli e la parte posteriore della vertebra (Entrambe si anastomizzano con le controlaterali sulla mediana)
Cede anche ARTERIE RADICOLARI O ARTERIE MIDOLLARI SEGMENTALI Che generalmente sono due anteriore e posteriore una per ciascuna radice dei nervi
Si forma dall'unione delle arterie radicolari (rami dell'arteria spinale proveniente dal ramo posteriore dell'arteria intercostali posteriori) A livello della T9
È da ricordare per perché è un'arteria radicolare con diametro e calibro maggiore e quindi porta un flusso maggiore di sangue
La vena intercostale è la più superiore, Il nervo intercostale è il più inferiore e quindi l'arteria intercostale è posta tra i due
TRA ARTERIE INTERCOSTALI ANTERIORI E POSTERIORI (Le anteriori rami della toracica interna della succlavia mentre le posteriori rami dell'aorta toracica)
TRA ARTERIE GASTRICHE SUPERIORI E INFERIORI
(Le superiori rami dell'arteria toracica interna al ramo della Sclavi e le inferiori dalla iliaca esterna dell'aorta addominale)
Le arterie iliache comuni sono i due rami terminali in cui si biforca l'aorta addominale a livello di L4
Scendono divergendo fino alle articolazioni sacroiliache dove terminano dividendosi in iliaca interna per i visceri e la parete della pelvi e iliaca esterna per l'arto inferiore
Quella di destra è leggermente più lunga cioè di 5 cm mentre a sinistra è 4 cm
Presso le articolazioni sacro-iliache
E deputata all'irrorazione dei visceri e della parete la pelvi quindi scende fino al grande forame ischiatico dove si divide in tronco anteriore con rami parietali e viscerali e tronco posteriore con soli rami parietali
Arteria ileo-lombare
Arteria sacrale laterale
Arteria glutea superiore
Arteria ombelicale da cui origina l'arteria vescicale superiore
ARTERIA UTERINA O VESCICOLO DEFERENZIALE Per l'utero della donna e le vesciche seminali l'ampolla e il dotto deferente alla prostata nell'uomo
ARTERIA VESCICALE INFERIORE O VESCICO PROSTATICA O VESCICO-VAGINALE
ARTERIE VAGINALI
ARTERIA RETTALE MEDIA Che forma il plesso emorroidale a livello del retto
E uno dei rami viscerali del tronco anteriore dell'arteria iliaca interna
L'interna vascolarizza i visceri e le pareti della pelvi mentre l'esterna all'arto inferiore
E uno dei rami viscerali del tronco anteriore della arteria iliaca interna
È uno dei rami viscerali del del tronco anteriore dell'arteria iliaca interna
ARTERIA PUDENDA INTERNA Da cui Originano
Arteria rettale inferiore
Arteria profonda e dorsale del clitoride o del pene
Arteria perineale
Arteria uretrale
Arteria del bulbo del vestibolo o del pene
ARTERIA OTTURATORIA
ARTERIA GLUTEA INFERIORE
Arteria rettale inferiore
Arteria profonda e dorsale del clitoride o del pene
Arteria perineale
Arteria uretrale
Arteria del bulbo del vestibolo o del pene
Dall'arteria pudenda interna che uno dei rami parietali del tronco anteriore dell'arteria iliaca interna
Arteria pudenda interna
Arteria gluteo inferiore
ARTERIA OTTURATORIA
Antero-medialmente con uretere, Vasi ovarici o testicolari, Ramo genitale del nervo genito femorale, Dotto deferente o legamento rotondo dell'utero
Postero lateralmente muscolo grande psoas e vene iliaca esterna
Ha origine presso la biforcazione dell'arteria iliaca comune in iliaca interna ed esterna a livello delle articolazioni sacro-iliache e decorre obliquamente in basso e laterale per terminare sotto al legamento inguinale e continuare con arteria femorale
Termina al di sotto del legamento inguinale dove continua con arteria femorale
Decorre nel triangolo femorale o di scarpa delimitato superiormente dal legamento inguinale medialmente dal muscolo adduttore lungo e lateralmente dal muscolo sartorio
decorre sul lato mediale della coscia sempre accompagnata medialmente dalla vena femorale e coperta da muscolo sartorio
Decorre nella doccia formata dal muscolo vasto mediale e dal adduttore lungo Con un decorso dall'alto in basso è leggermente obliquo che presenta una porzione distale e una prossimale
ARTERIA CIRCONFLESSA ILIACA PROFONDA CIP
Prosegue seguendo il legamento inguinale fino alla spina iliaca antero-superiore e lungo la cresta iliaca e fa anastomosi con le arterie circonflesse del femore, L'arteria Epigastrica inferiore e le arterie lombari e ileolombari
ARTERIA EPIGASTRICA INFERIORE
Si porta superiormente a livello della parità addominale anteriore ed ha come rami arteria cremasterica nell'uomo e l'arteria del legamento rotondo nella donna
Cede arteria cremasterica nell'uomo e l'arteria del legamento rotondo nella donna
Fa anastomosi a livello ombelicale con l'arteria epigastrica superiore ramo dell'arteria Toracica interna o mammaria interna che è un ramo della succlavia
La superiore dall'arteria toracica interna o mammaria interna che è un ramo della succlavia
L'inferiore dall'arteria iliaca esterna
Superiormente dal legamento inguinale, Medialmente dal muscolo adduttore lungo e lateralmente dal muscolo sartorio
PORZIONE DISTALE Esce dal canale adduttorio e diventa ARTERIA POPLITEA E decorre nel cavo popliteo nella porzione posteriore del ginocchio
PORZIONE PROSSIMALE Da come ramo ARTERIA FEMORALE PROFONDA che si impegna tra il vasto mediale e il grande e breve adduttore nel canale adduttorio
ARTERIE PUDENDE ESTERNE Diretta ai genitali esterni
ARTERIA CIRCONFLESSA ILIACA SUPERFICIALE Che segue il legamento inguinale verso la Cresta iliaca
ARTERIA EPIGASTRICA SUPERFICIALE Per la regione ombelicale cutanea
ARTERIA FEMORALE PROFONDA Che cede
-le due arterie circonflesse del femore mediale e laterale
-Arterie perforanti per la loggia posteriore della coscia
-Arteria discendente del ginocchio che forma la rete anastomotica del ginocchio
ARTERIA POPLITEA
-le due arterie circonflesse del femore mediale e laterale
-Arterie perforanti per la loggia posteriore della coscia
-Arteria discendente del ginocchio che forma la rete anastomotica del ginocchio
Come arteria poplitea
Posteriormente con il muscolo grande psoas, Pettineo e adduttore lungo
Lateralmente con il nervo femorale
Medialmente con la vena femorale
RAMI SUPERIORI DEL GINOCCHIO
RAMI INFERIORI DEL GINOCCHIO
ARTERIE SURALI
ARTERIA MEDIA DEL GINOCCHIO
ARTERIA TIBIALE POSTERIORE Che è il modo in cui prosegue
Decorre nella loggia posteriore della gamba in posizione intermedia ed è coperta superficialmente dei muscoli superficiali della gamba tra cui tricipite della sua, Soleo e gastrocnemio
Dà origine all'arteria fibulare e all'arteria tibiale anteriore
Poi decorre verso la caviglia e si porta medialmente per emettere rami malleolari e calcaneari e arriva la pianta del piede dove si divide in arteria plantare mediale e laterale formando l'arcata plantare profonda
ARTERIA FIBULARE Diretta lateralmente nella loggia della gamba
ARTERIA TIBIALE ANTERIORE Che attraversa la membrana interossea e alla loggia anteriore della gamba
RAMI MALLEOLARI E CALCANEARI
ARTERIA PLANTARE MEDIALE E LATERALE Che formano l'arcata plantare profonda del piede
Solo solo all'arcata plantare profonda formata dall'arteria plantare mediale e laterale che sono rami dell'arteria tibiale posteriore
Non esiste un'arcata plantare superficiale come per le mani
Decorre sul lato laterale della tibia e attraverso la membrana interossea verso la loggia anteriore della gamba
Emette rami malleolari che si anastomizzano con gli altri rami malleolari dell'arteria tibiale posteriore
Termina con arteria dorsale del piede da cui originano arterie tarsali e arterie arcuata per il metatarso e le dita del piede
SISTEMA VENOSO PROFONDO Segue quello arterioso e quindi è formato da vene fibulare, Due vene tibiali, Vena poplitea e vena femorale
SISTEMA VENOSO SUPERFICIALE
Presenta una rete plantare e una rete dorsale da cui originano
-Vene marginali mediali che formano la VENA GRANDE SAFENA Che decorre medialmente sia lungo la gamba che lungo la coscia e drena nella vena femorale a livello del bacino
-Vene marginali laterali che formano la VENA PICCOLA SAFENA Che drena nella vena femorale a livello del cavo popliteo
Ci può anche essere una vena safena accessoria nella porzione mediale della coscia
Il sistema venoso superficiale drena nel sistema venoso profondo mediante i vasi perforanti
Presenta una rete plantare e una rete dorsale da cui originano
-Vene marginali mediali che formano la VENA GRANDE SAFENA Che decorre medialmente sia lungo la gamba che lungo la coscia e drena nella vena femorale a livello del bacino
-Vene marginali laterali che formano la VENA PICCOLA SAFENA Che drena nella vena femorale a livello del cavo popliteo
Ci può anche essere una vena safena accessoria nella porzione mediale della coscia
Il sistema venoso superficiale drena nel sistema venoso profondo mediante i vasi perforanti
-Vene marginali mediali che formano la VENA GRANDE SAFENA Che decorre medialmente sia lungo la gamba che lungo la coscia e drena nella vena femorale a livello del bacino
-Vene marginali laterali che formano la VENA PICCOLA SAFENA Che drena nella vena femorale a livello del cavo popliteo
L'arteria iliaca esterna (Ed eventuali suoi rami come la potenza esterna e l'otturatoria)
L'arteria epigastrica inferiore
L'arteria femorale con l'arteria femorale profonda da cui si originano le circonflesse mediali e laterali del femore
(Un eventuale arteria perforante che origina dalla femorale profonda)
Attraverso l'attivazione di anastomosi
-la CIP si anastomizz con Le arterie lombari, L'epigastrica inferiore e superficiale e con la circonflessa iliaca superficiale
-L'arteria glutea superiore si anastomizza con la CIP, con le circonflesse femorali e con la sacrale laterale
-la sacrale laterale con la sacrale media e con l'omonima controlaterale
-L'otturatoria sia con le circonflesse del femore che con l'epigastrica inferiore
-la CIP si anastomizz con Le arterie lombari, L'epigastrica inferiore e superficiale e con la circonflessa iliaca superficiale
-L'arteria glutea superiore si anastomizza con la CIP, con le circonflesse femorali e con la sacrale laterale
-la sacrale laterale con la sacrale media e con l'omonima controlaterale
-L'otturatoria sia con le circonflesse del femore che con l'epigastrica inferiore
La presenza di una valvola a nido di rondine lungo il decorso
La rete anastomotica del ginocchio soprattutto a livello della rotula formata da le arterie ricorrenti tibiali provenienti dalla tibiale anteriore dalla posteriore, Dall'arteria superiore e inferiore del ginocchio, Dall'arteria surale e dall'arteria media discendente del ginocchio
Non potendo sboccare nella vena iliaca prende la via delle vene pudende
Se il mezzo di contrasto non riesce a drenare nel sistema venoso profondo e quindi le vene del sistema venoso superficiale si ingrossano
È una tecnica per evidenziare le pareti ad esempio degli organi dell'apparato digerente in cui inietta prima il gas e poi il mezzo di contrasto a base di bario
La proiezione obliqua anteriore destra
Una colangio pancreatografia retrograda endoscopica CPRE
Perché il mezzo di contrasto viene iniettato a pressione in modo retrogrado non seguendo il normale flusso della bile del succo pancreatico
Nella pancreatografia normale vedo il dotto principale principale di Wirsung che si porta Dalla coda del pancreas e alla papilla duodenale maggiore
Nel pancreas divisum si ha un errore nello sviluppo Per cui i due abbozzi pancreatici non si fondono e non si crea una comunicazione all'interno dell'organo fra il dotto escretore principale e quello secondario dunque il flusso maggiore diventa proprio quello del dotto pancreatico secondario o di Santorini
pertanto nella pancreatografia endoscopica incannulato il dotto principale con il catetere presso la papilla duodenale maggiore visualizzeremo solo una piccola parte del dotto perché il dotto principale nel pancreas divisum ha un flusso minore ed è meno sviluppato resta nella parte destra della colonna vertebrale non raggiungendo la porzione della coda del pancreas che si trova a sinistra la colonna Vertebrale, Se invece si incannula il dotto pancreatico secondario e so apparirà più sviluppato e si vedrà come passa verso sinistra non essendoci stata la fusione fra i due dotti e l'unico che drena la porzione della coda del pancreas
nel pancreas anulare vedo una banda di tessuto pancreatico che circonda la seconda parte del duodeno e vedo che iniettando il mezzo di contrasto nel dotto principale esso formerà un anello attorno al duodeno prima di portarsi al resto del corpo
nel pancreas anulare vedo una banda di tessuto pancreatico che circonda la seconda parte del duodeno e vedo che iniettando il mezzo di contrasto nel dotto principale esso formerà un anello attorno al duodeno prima di portarsi al resto del corpo
Nel pancreas divisum si ha un errore nello sviluppo Per cui i due abbozzi pancreatici non si fondono e non si crea una comunicazione all'interno dell'organo fra il dotto escretore principale e quello secondario dunque il flusso maggiore diventa proprio quello del dotto pancreatico secondario o di Santorini
pertanto nella pancreatografia endoscopica incannulato il dotto principale con il catetere presso la papilla duodenale maggiore visualizzeremo solo una piccola parte del dotto perché il dotto principale nel pancreas divisum ha un flusso minore ed è meno sviluppato, resta nella parte destra della colonna vertebrale non raggiungendo la porzione della coda del pancreas che si trova a sinistra la colonna Vertebrale
Se invece si incannula il dotto pancreatico secondario esso apparirà più sviluppato e si vedrà come passa verso sinistra perchè non essendoci stata la fusione fra i due dotti è l'unico che drena la porzione della coda del pancreas
Deve effettuare una ipotonia farmacologica ovvero somministrare i farmaci che rilassano la muscolatura intestinale per consentire una migliore visualizzazione e una minore peristalsi
La superiore dalla regione sopra diaframmatica del corpo mentre l'inferiore dalla regione sotto diaframmatica
Origina a livello del margine inferiore della prima costa a livello della prima articolazione condrosternale destra dalla confluenza delle due vene anonime o brachiocefalica di destra e sinistra
Origina a livello di L5 dalla confluenza di vena iliaca comune destra e sinistra
La vena cava superiore
La vena cava inferiore
Dopo l'origine a livello di L5 dalla confluenza delle due vene iliache comuni di destra e sinistra sale nella cavità addominale attraverso lo iato venoso del diaframma presso T8 ed entra in cavità toracica Verso l'atrio destro del cuore
VENE LOMBARI
VENE FRENICHE
VENE RENALI E SURRENALI
VENE GONADICHE
VENE EPATICHE Che sono le Dell'apparato digerente che drenano nella vena cava inferiore, le altre nella vena porta
VENE EPATICHE
La vena cava inferiore
ANTERIORMENTE è posizionata dietro allo sterno ma non prende rapporto diretto con esso perché tra i due si trovano il timo e il polmone destro (Tra polmone e vena cava superiore decorre il nervo frenico destro)
A DESTRA Con la faccia mediale del polmone destro
A SINISTRA Con l'aorta ascendente
POSTERIORMENTE Con l'arteria polmonare destra e il bronco destro
Il timo il polmone destro e il nervo frenico destro che decorre tra polmone e vena cava superiore
Sangue proveniente dall'alto superiore dalla testa e dal collo
Dalla confluenza presso l'articolazione sterno clavicolare della vena succlavia con la vena giugulare interna (che nasce dal forame giugulare e raccoglie il sangue sangue sangue del neurocranio)
La vena anonima o brachiocefalica presso l'articolazione esterno clavicolare
La differenza è dovuta al fatto che la vena cava superiore in cui esse confluiscono per formarla è spostata verso destra quindi la vena anonima sinistra deve compiere un tragitto più lungo
La vena anonima destra ha un decorso verticale forma un angolo acuto con la succlavia
La vena anonima sinistra un decorso obliquo e forma un angolo ottuso con la succlavia
La vena anonima destra un angolo acuto e la vena anonima sinistra un angolo ottuso
Ciò fa sì che il catetere si inserisca preferenzialmente a sinistra perché gira più facilmente con l'angolo ottuso
Le vene anonime sono anteriori e corrispettive arteriosi e tra esse la parte arteriosa posteriore decorre il nervo vago
La vena anonima di sinistra e di 6 cm mentre la destra di 3 cm perché la sinistra deve compiere un percorso più lungo per andare a confluire con la destra a formare la vena cava superiore perché la vena cava superiore è spostata verso destra
Nasce nella parte superiore della cavità addominale dalla confluenza della vena lombare ascendente che raccoglie da più vene lombari il sangue refluo della cavità addominale e della 12ª vena intercostale posteriore
La vena azigos dalla vena lombare ascendente destra e dalla 12ª vena intercostale posteriore destra
La vena emiazigos dalla vena lombare ascendente sinistra con la 12ª vena intercostale posteriore sinistra
Presso T6 e T7 riceve superiormente la vena emiazigos accessoria e inferiormente la vena emiazigos
Nasce nella parte superiore della cavità addominale dalla confluenza della vena lombare ascendente destra con la 12ª vena intercostale posteriore destra
Passa attraverso il diaframma e risale nel mediastino posteriore portandosi a livello della faccia posteriore della vena cava superiore
Presso T6 T7 riceve superiormente la vena azigos accessoria e inferiormente la vena emiazigos
Sale sulla destra dell'aorta toracica, Posteriormente e sulla destra rispetto all'esofago e sulla destra destra rispetto al dotto toracico
Portandosi sopra al peduncolo polmonare si apre nella parete della vena cava superiore
(nel suo decorso nel mediastino posteriore lascia un'impronta sulla faccia mediastinica del polmone destro e in alcuni casi può portarsi a livello dell'apice del polmone circondandolo lateralmente lasciando un'impronta e si crea così un lobo accessorio detto lobo azigos
La vena azigos nel suo decorso nel mediastino posteriore lascia un'impronta sulla faccia mediastinica del polmone destro e in alcuni casi può portarsi a livello dell'apice del polmone circondandolo lateralmente lasciando un'impronta e si crea così un lobo accessorio detto lobo azigos
VENE INTERCOSTALI POSTERIORI
VENA BRONCHIALE
VENE ESOFAGEE
VENE MEDIASTINICHE
(Questo perché decorre nel mediastino posteriore)
Nasce dalla confluenza delle vene intercostali superiore e raccoglie il sangue venoso dalla regione superiore del torace
La vena succlavia nasce come continuazione della vena ascellare e allo stesso comportamento dell'omonima arteria a cui decorre anteriormente per confluire con la vena giugulare interna a formare le vene anonime
Decorre anteriormente all'arteria succlavia e ne segue il decorso
ha origine a livello del foro giugulare e raccoglie tutto il sangue refluo della circolazione cerebrale raccolto nei diversi seni venosi che decorrono nei solchi a livello della parte posteriore della base del cranio tra cui il seno sigmoideo e il seno trasverso
PLESSO VENOSO ANTERIORE ESTERNO Sulla faccia anteriore dei corpi vertebrali
PLESSO VENOSO POSTERIORE ESTERNO In rapporto con i processi spinali delle vertebre
PLESSO VENOSO ANTERIORE INTERNO Sulla faccia posteriore dei corpi vertebrali all'interno del canale vertebrale
PLESSO VENOSO POSTERIORE INTERNO Nella parte più posteriore del canale vertebrale
Tutti questi plessi noti si anastomizzano tra loro
Sono prive di valvole
TRATTO CERVICALE Nelle vene vertebrali (Che a differenza delle arterie vertebrali attraverso anche il foro trasversario di C7) Che confluiscono nella succlavia
TRATTO TORACICO Nelle vene intercostali posteriori che continuano a destra nella vena azigos e a sinistra sinistra nelle emiazigos
TRATTO ADDOMINALE Nelle vene lombari che poi si aprono nella vena iliaca
vene vertebrali a differenza delle arterie vertebrali attraversNo anche il foro trasversario di C7)
O OSTRUZIONE SOPRA LO SBOCCO DELLA VENA AZIGOS
Non arriva il sangue dalle due vene anonime quindi si ha un'inversione di flusso
Il sangue passa dalla vena succlavia alla vena toracica interna poi alle vene intercostali anteriori poi alle posteriori poi all'azigos e infine la vena cava superiore
Una via alternativa è quella dei plessi vertebrali
OSTRUZIONE SOTTO LO SBOCCO DELLA VENA AZIGOS
Non arriva il sangue né dalle vene anonime né dalla vena azigos
Ci saranno due inversioni di flusso:
Dalle vene intercostali anteriori alle posteriori all'azigos
Dall'azigos alle vene lombari alla vena cava inferiore
Oppure si sfrutta anastomosi tra vene epigastriche superiori e inferiori (E dalle vene epigastriche inferiori si passa all'iliache e alla vena cava inferiore)
O OSTRUZIONE A LIVELLO DELLO SBOCCO DELLA VENA AZIGOS
Non arriva il sangue dalla vena azigos ma arriva dalle vene anonime
Per inversione di flusso si ha vene intercostali posteriori o anteriori poi toracica interna poi succlavia poi anonima destra e poi vena cava superiore
Non arriva il sangue dalle due vene anonime quindi si ha un'inversione di flusso
Il sangue passa dalla vena succlavia alla vena toracica interna poi alle vene intercostali anteriori poi alle posteriori poi all'azigos e infine la vena cava superiore
Una via alternativa è quella dei plessi vertebrali
Non arriva il sangue né dalle vene anonime né dalla vena azigos
Ci saranno due inversioni di flusso:
Dalle vene intercostali anteriori alle posteriori all'azigos
Dall'azigos alle vene lombari alla vena cava inferiore
Oppure si sfrutta anastomosi tra vene epigastriche superiori e inferiori (E dalle vene epigastriche inferiori si passa all'iliache e alla vena cava inferiore)
Non arriva il sangue dalla vena azigos ma arriva dalle vene anonime
Per inversione di flusso si ha vene intercostali posteriori o anteriori poi toracica interna poi succlavia poi anonima destra e poi vena cava superiore
la vena renale
Superficiale si porta ai linfonodi lombo aortici
Profondo segue il decorso dei vasi sanguigni e fuoriesce dall'ilo per arrivare ai linfonodi Paraortici e preaortici
I vasi del rene destro arrivano anche linfonodi paracavali, ai lati della vena cava inferiore e retrocavali, dietro la vena cava inferiore
È più abbondante posteriormente e all ilo
Protegge e mantiene il rene in posizione
È una dipendenza della fascia trasversale che si continua posteriormente come fascia renale e ai margini laterali dei reni si sdoppia in due foglietti:
FOGLIETTO ANTERIORE O PRE RENALE O FASCIA DI GEROTA Si unisce medialmente al controlaterale passando davanti ai grossi vasi addominali presso la linea mediana
FOGLIETTO POSTERIORE O RETRORENALE O FASCIA DI ZUCKERKANDL Si fissa la colonna vertebrale passando davanti ai muscoli quadrato dei Lombi e psoas della parete addominale posteriore già rivestiti dalle proprie fasce
I due foglietti si uniscono l'altro sopra la ghiandola surrenale contenuta nell'loggia renale e si portano al diaframma continuandosi nella fascia che lo riveste inferiormente
Inferiormente i foglietti restano indipendenti quindi LOGGIA RENALE RESTA APERTA INFERIORMENTE
Peduncolo renale
Capsula adiposa
Peritoneo parietale posteriore
Pressione organi anteriori quindi pressione endo addominale
Fascia renale che delimita la loggia renale
Il rene sinistro è due 3 cm più in alto del destro quindi parte da T11 mentre il destro T12 e il rene sinistro si rapporta con la 12ª costa ma anche con l'11ª mentre il destro solo con la 12ª(è più in basso per via del rapporto con il fegato)
È un'anomalia di dimensione ovvero reni sono uniti a livello di uno dei due poli generalmente a quello inferiore con formazione di un istmo attorno all'aorta addominale e alla vena cava inferiore
In genere asintomatico ma può portare in casi estremi alla compressione dei vasi
No è una dipendenza della fascia trasversale fibrosa
È interposta la fascia di Todt che si forma dalla fusione del peritoneo parietale e del mesocolon trasverso
Nervo sottocostale che passa sotto la 12ª costa
Nervo ileo ipogastrico e ileo Inguinale
Non è un rapporto diretto ma il rene destro con la vena cava inferiore e rene sinistro con l'aorta addominale sia l'interposizione della fascia adiposa
1 TUBULO CONTORTO PROSSIMALE Assorbe glucosio e nutrienti e acqua e ioni (Se resta glucosio nelle urine si ha diabete mellito)
2 ANSA DI HENLE Divisa in tratto discendente (Prima spesso e poi sottile) In cui si ha il rilascio di acqua e vengono assorbiti cloro e ioni sodio E un tratto ascendente (Prima sottile e poi spesso ) in cui si ha il rilascio di soluti ed è impermeabile ad H2O quindi si ha un meccanismo di concentrazione controcorrente e si va a formare l'osmolalità definitiva dell'urina
3 TUBULO CONTORTO DISTALE Riassorbimento di acqua e ioni sodio a calcio sotto controllo ormonale dell'aldosterone
4 DOTTO COLLETTORE Riassorbimento ioni e acqua sotto il controllo dell'ormone antidiuretico dell'ipofisi
Il dotto collettore sbocca presso il dotto papillare e poi nelle papille renali
ANSA DI HENLE Divisa in tratto discendente (Prima spesso e poi sottile) In cui si ha il rilascio di acqua e vengono assorbiti cloro e ioni sodio E un tratto ascendente (Prima sottile e poi spesso ) in cui si ha il rilascio di soluti ed è impermeabile ad H2O quindi si ha un meccanismo di concentrazione controcorrente e si va a formare l'osmolalità definitiva dell'urina
Il lobo renale è la regione di parenchima renale con piramide renale e colonne renali ovvero parte convoluta di corticale che la circonda, delimitata ai margini dall'arteria interlobulare
Il lobulo renale è la regione di parenchima con un raggio midollare cioè la parte radiata corticale e la parte corticale che lo circonda
La regione di parenchima renale con piramide renale e colonne renali ovvero tralci di corticale che Avvolgono la piramide
Il 21% quindi 1,2 di litri di sangue al minuto
1 ARTERIE RENALI Che originano dall'aorta addominale dal margine laterale sinistro e di cui la sinistra è più corta perché l'aorta addominale è spostata a sinistra
2 RAMO ANTERIORE O PREPIELICO E RAMO POSTERIORE O O RETROPIELICO In cui si suddividono le arterie renali dopo essere entrate presso Lilo del rene come peduncolo vascolare, in cui la vena renale è la più anteriore
3 ARTERIE SEGMENTALI Che suddividono il rene in cinque segmenti renali vascolari indipendenti per vascolarizzazione E si portano verso le colonne renali
4 Arterie interlobari Decorrono tra le piramidi fino alla base delle piramidi dove prendono il nome di
5 ARTERIE ARCUATE O ARCIFORMI
6 ARTERIE INTERLOBULARI Che si portano alla corticale e forma
7 ARTERIOLE AFFERENTI Che formeranno il glomerulo dove si ha la filtrazione del sangue e da cui poi fuori usciranno arteriole efferenti che poi renderanno nell'arterie rette e poi nei capillari peritubulari della midollare e infine nelle vene renali
La vena renale sinistra è più lunga e di circa 7 cm mentre la destra è di 3 cm poiché la vena cava inferiore è spostata a destra
Riceve il sangue anche dalla vena surrenale inferiore e genitale sinistra
Nella vena cava inferiore
MACULA DENSA Punto di contatto tra tubulo retto distale e polo vascolare, fa parte del tubulo distale e funge da chemo accettore rilevando i cambiamenti di concentrazione di Na e Cl
CELLULE IUXTAGLOMERULARI Elementi epitelioidi che fungono da barocettori rilevando le variazioni di pressione sanguigna e secernono renina un enzima proteolitica ad azione vaso pressoria rilasciata in caso di bassa pressione per riequilibrare la pressione
CELLULE DEL MESANGIO EXTRAGLOMERULARE Mediatori tra le altre due popolazioni cellulari
Tale apparato fa parte della componente endocrina del rene perché produce renina
Sono una delle componenti del corpuscolo renale situate tra le anse capillari e hanno natura connettivale
Hanno un ruolo nel fagocitare la lamina densa/basale secondo il suo turn-over, Nel sostenere i capillari glomerulari, Fungono da recettori per sostanze vasocostrittrici come l'angiotensina due e regolano l'afflusso di sangue al glomerulo, Hanno capacità contrattile e regolano il calibro dei capillari glomerulari, Hanno un ruolo nell'infiammazione sintetizzando citochine e Chemochine
È un processo passivo che dipende da un gradiente di pressione la pressione di filtrazione che spinge il plasma e avviene in base alla dimensione e alla carica elettrica delle particelle
Capillari del glomerulo che sono altamente fenestrati e hanno una lamina basale detta lamina densa incompleta se il rapporto con le cellule del messaggio intra glomerulari ( che sono intercalate tra i podociti e hanno capacità contrattile ruolo nella risposta infiammatoria)
PODOCITI Cellule globose con pedicelli che creano fori di filtrazione ovvero un diaframma di filtrazione spesso 4 mm e con fessure larghe 20 30 nm tra pedicelli continui che agiscono da fessure di filtrazione e sono chiuse da tali diaframmi
viene rilasciata dalle cellule iuxtaglomerulare dell'apparato iuxtaglomerulare presso il polo vascolare del rene che agiscono da baricettori e rilevano l'abbassamento della pressione
quindi rilasciano renina che agisce su angiotensinogeno attivandolo ad angiotensina 1 che va ad attivare l'angiotensina 2 che va a stimolare nella corticale del surrene il rilascio di aldosterone e stimola il tubulo contorto distale riassorbire sodio a cui segue riassorbimento acqua e quindi porta a un alzamento della pressione e a ristabilimento dell'equilibrio
Sono in genere 7 o 13 e sono lunghi 1 cm e larghi 6/ 12 mm
Si impiantano alla base delle papille renali e in genere una papilla corrisponde a un calice minore e sono riuniti in gruppi di 3 o 4 a formare calici maggiori
Lunghi 12 18 mm in genere sono tre Superiore, Intermedio, Inferiore
Sono formati dall'unione di più calici minori in genere tre o quattro e convergono a formare una struttura imbuto il bacinetto renale o pelvi renale che si porta all'esterno
E extra renali si estende verso l'esterno solo pochi centimetri sono all'interno e si trova presso Lilo quindi presso L1 e si rapporta con i vasi linfatici e sanguigni del peduncolo renale e con il grasso che entra nel ilo
Epitelio di transizione con:
cellule cubiche alla base
cellule clavate più sottili e a livello basale si allungano verso l'esterno e sono lo strato intermedio
Cellule cupoliformi o a ombrello sono le più superficiali e modificano la propria morfologia in base allo stato di riempimento (Ad esempio se la vescica è vuota le cellule sono a cupola, Se la vescica è piena l'epitelio si distende e le cellule si appiattiscono)
Anteriormente con Vena renale e rami
Medialmente con l'arteria renale e i suoi rami
Posteriormente con il muscolo psoas e L1 e il ramo retropielico dell'arteria renale
Anteriormente a destra con il duodeno e a sinistra con la flessura duodeno digiunale
Questo perché si trova presso ilo del rene quindi presso L1 che è avvolto da grasso perineale (tra i due foglietti della fascia renale) quindi l'adipe va a mediare tutti i suoi rapporti
Si dipartono dal giunto o colletto pelo ureterale ovvero dal bacinetto renale o pelvi renale e la collegano alla vescica dove terminano con orifizio ureterale
Sono due orifizi perché gli ureteri sono due e si trovano presso gli angoli posterolaterali del trigono della vescica
Sono retroperitoneali fino alla pelvi poi passano sotto al peritoneo e diventano sotto peritoneali
Gli ureteri non hanno calibro costante ma varia da 3/ 4 mm a 7/ 8 mm vi sono tre restringimenti e tre fusi
I tre restringimenti sono
-Istmo superiore/colletto a 1 cm dall'origine presso il colletto dell'uretere (3-4mm)
-Istmo inferiore/ iliaco fino al punto in cui gli ureteri scavalcano i vasi iliaci, Nel punto di ingresso nel piccolo bacino
-Restringimento vescicale/intramurale nella porzione terminale in cui entra nella vescica
(necessario conoscere tali punti perché vi si possono bloccare i calcoli renali)
I tre fusi sono
-Infundibolo (8-10mm) Nel primo tratto
-Fuso principale o di Schwalb nella porzione centrale più allargata che può arrivare agli 8/ 15 mm
-fuso pelvico che è di dimensioni molto limitate e nella regione pelvica pre vescicale
URETERE ADDOMINALE (Diviso in parte lombare di 12 13 cm e parti iliaca di tre 4 cm Nelle rispettive fosse lombare e iliaca)
URETERE PELVICO Passa da retroperitoneale a sotto peritoneale
URETERE INTRAMURALE O VESCICALE Nella parete della vescica
Porzione superiore ai linfonodi para Aortici e lomboaortici
Porzione media ai linfonodi iliaci comuni che poi drenano nei lomboaortici
Porzione pelvica nei linfonodi iliaci comuni interni ed esterni e negli ipogastrici
il punto in cui ureteri scavalcano i vasi iliaci all'ingresso della cavità pelvica
è nel punto di inserzione tra la linea bisiliaca tesa tra le due spine iliache antero-superiori è una linea verticale passante per il tubercolo pubico, è detto punto ureterale medio, in cui gli ureteri sono più superficiali e palpabili
il punto in cui ureteri scavalcano i vasi iliaci all'ingresso della cavità pelvica
è nel punto di inserzione tra la linea bisiliaca tesa tra le due spine iliache antero-superiori è una linea verticale passante per il tubercolo pubico, è detto punto ureterale medio
Si portano in basso e medialmente
prima verticalmente nella parte addominale
poi con la parte pelvica curvano con concavità anteriore in avanti e medialmente e contornano i vasi iliaci formando la flessura marginale (punto in cui l'uretere è più superficiale E punto di restringimento del diametro)
poi si portano alla faccia posteriore della vescica con la parte vescicale o intramurale Che attraversa la parete della vescica con andamento obliquo dall'esterno all'interno e dal laterale mediale, A becco di flauto formando due orifizi ureterali distanti 5 cm
attraversano la parete della vescica con andamento obliquo dall'esterno all'interno e dal laterale mediale, A becco di flauto formando due orifizi ureterali distanti 5 cm
Tale andamento obliquo permette che a vescica piena la pressione interna della vescica chiuda agli orifizi e non si abbia reflusso
Nell'uomo l'uretra terminale è scavalcato dal DOTTO DEFERENTE Con cui prende rapporto posteriormente e lateralmente e prende rapporto anche con l ampolla deferenziale e le vescichette seminali superiormente e penetra nella vescica 2/ 3 cm sopra alla prostata
Nella donna l'uretere con l'arteria iliaca interna delimita posteriormente la loggia ovarica dove poggia l'ovaio e poi decorre sulla base del pavimento pelvico e entra nel legamento largo e decorre sulle pareti laterali dell'utero contraendo stretto rapporto con l'arteria uterina, Poi passa sulle pareti laterali della vagina forma il trigono vaginale e arriva la faccia posteriore della vescica in cui penetra 2/ 3 cm sotto l'orifizio dell'utero
l'uretere con l'arteria iliaca interna delimita posteriormente la loggia ovarica dove poggia l'ovaio e poi decorre sulla base del pavimento pelvico e entra nel legamento largo e decorre sulle pareti laterali dell'utero contraendo stretto rapporto con l'arteria uterina, Poi passa sulle pareti laterali della vagina forma il trigono vaginale e arriva la faccia posteriore della vescica in cui penetra 2/ 3 cm sotto l'orifizio dell'utero
La parete posteriore della loggia ovarica
Cellule pacemaker del bacinetto renale che fanno parte dell'SNA ma sono aiutate regolate dal sistema nervoso centrale
E sotto peritoneale
il peritoneo scende dalla parete addominale anteriore all'altezza della sinfisi pubica si riflette formando il cavo pre vescicale o pubo vescicale tra vescica e pareti dell'addomee va a rivestire la fascia superiore della vescica
Copre anche parte dei lati e si riflette sulla parete laterale della piccola pelvi formando le fosse o cavi para vescicali
Posteriormente il peritoneo dopo aver rivestito la faccia superiore della vescica si riflette
Nel maschio sulla faccia anteriore del retto e crea il cavo retto vescicale/ di Douglas
Nella donna sulla faccia anteriore dell'utero formando il cavo vescico uterino o utero vescicale/ di douglas
Forma a tetraedro appiattito con concavità verso l'altro in cui poggiano le anse intestinali
La cavità interna è quasi una fessura
Presenta un apice antero-inferiore che corrisponde all'orifizio uretrale interno, Una base o fondo postero inferiore con due angoli supero laterali che corrispondono allo sbocco degli ureteri, Un corpo con tre facce (Superiore rivestita da peritoneo e due infero laterali unite al fondo a formare il collo della vescica, punto Di origine dell'uretra)
Si forma dal collo della vescica che è formato dalle due facce infero laterali della vescica che inferiormente si uniscono al fondo in una porzione allungata che si porta verso il basso
ANTERIORMENTE Sinfisi pubica (Spazio pubo vescicale si interpone tra sinfisi pubblica e vescica) e branche ischio-pubiche del bacino
LATERALMENTE Muscoli otturatori interni e muscoli elevatori dell'ano E nell'uomo dotto deferente
INFERIORMENTE Legamenti pubo vescicali e prostata nell'uomo
SUPERIORMENTE È rivestita dal peritoneo pelvico E vi si trovano il colon sigmoideo e le anse del tenue e nel caso della donna anche l'utero
POSTERIORMENTE
-nella donna vagina e porzione inferiore dell'utero con setto utero vescicale
-Nell'uomo vescichette seminali, Ampolla deferenziale e dotto deferente (piu inferiormente) e retto (piu suoeriore) con interposto la fascia retto vescicale
È RIVESTITA DALLA FASCIA PELVICA VISCERALE
Nel maschio riveste anche la faccia suoeriore delle vescichette seminali e poi si riflette sulla faccia anteriore del retto e crea il cavo retto vescicale/ di Douglas
Nella donna sulla faccia anteriore dell'utero formando il cavo vescico uterino o utero vescicale/ di douglas
Se la vescica è piena l'utero viene spinto indietro e verso l'alto e diventa un rapporto più superiore (Minore rapporto con la vescica) e la vescica si rapporta maggiormente con le anse dell'ileo
(a vescica piena vi è anche un aumentato rapporto anteriore con la parete addominale anteriore immediato dal cavo pubi vescicale)
è l'unica porzione della vescica con mucosa liscia che non contiene numerose pieghe
È situato nella parte postero inferiore della vescica e delimitato da due apici postero-laterali che corrispondono allo sbocco degli ureteri (Tra cui si ha la piega interureterica ) e ha un vertice antero-inferiore che corrisponde all'orifizio uretrale interno (Medialmente al quale si forma la piega uretrale)
È un punto privo di lamina propria in cui la mucosa è quindi strettamente aderente allo strato muscolare sottostante (che non presenta lo strato longitudinale interno nel caso del trigono)
Anteriormente il corpo della vescica si rapporta con il plesso venoso pudendo formato dai rami della pudenda interna e plesso di santorini, situato dietro e inferiormente alla sinfisi pubica
lateralmente il plesso pudendo anteriore continua nella donna prendendo il nome di plesso cavernoso o vescico vaginale e nell'uomo prende il nome di plesso venoso vescico prostatico
Regione superiore e anteriore fa capo ai linfonodi iliaci esterni
Regione inferiore linfonodi iliaci interni
Regione laterale linfonodi iliaci interni ed esterni
Fondo della vescica e regione posteriore linfonodi del promontorio
il plesso parasimpatico (SACRALE S2-4) stimola la minzione facendo contrarre il muscolo detrusore e rilasciando lo sfintere interno dell'uretra
il plesso simpatico (PLESSO IPOGASTRICO/LOMBARE T11-L2) inibisce la minzione inibendo la contrazione del muscolo detrusore, facendolo rilassare e attuando la contrazione dello sfintere Interno dell'uretra (Fase di riempimento vescicale)
È formata da tre strati Muscolari
Strato più esterno ad andamento longitudinale che si porta dalla faccia anteriore della vescica alla base e da davanti all'indietro
Strato circolare intermedio che prosegue con il muscolo sfintere della vescica
Strato longitudinale più interno detto plessiforme formato da fibre discontinue e da fasci anastomizzati tra loro che creano delle pieghe (E lo strato che è assente nel trigono vescicale che per questo appare liscia)
Questi tre strati formano principalmente il muscolo detrusore della vescica un muscolo liscio
Le fibre del muscolo detrusore si addensano intorno al collo vescicale e vanno a formare il muscolo sfintere della vescica, Muscolo liscio innervato da fibre dell'SNA è involontario le cui fibre proseguono con la muscolatura uretrale formando il muscolo sfintere interno dell'uretra (E nell'uomo anche lo sfintere pre prostatico che previene la perdita di urina durante l'eiaculazione e reflusso dello sperma nella vescica urinaria)
La muscolatura del trigono è diversa e presenta fasci con andamento trasversale e indipendente che proseguono con la parete laterale del muscolo sfintere vescicale che continua in basso con lo sfintere Interno dell'uretra
I tre strati formano principalmente il muscolo detrusore della vescica un muscolo liscio Che avvolge la vescica e il cui tono si adatta allo stato di riempimento della vescica, Contraendo si porta all'espulsione dell'urina quindi alla minzione
Le fibre del muscolo detrusore si addensano intorno al collo vescicale e vanno a formare il muscolo sfintere della vescica, Muscolo liscio innervato da fibre dell'SNA quindi involontario
le fibre Dello sfintere vescicale proseguono con la muscolatura uretrale formando il muscolo sfintere interno dell'uretra (Lo sfintere interno è liscio mentre lo sfintere esterno dell'uretra è striato)
nell'uomo tali fibre formano anche lo sfintere pre prostatico che Si porta dalla vescica alla prostata e previene la perdita di urina durante l'eiaculazione e reflusso dello sperma nella vescica urinaria
Piega che unisce due orifizi ureterali che quindi delimita il trigono vescicale di cui gli orifizi formano i due apici posterolaterali
Posteriormente ad essa vi è la fossa retro Ureterica che tende ad aumentare con gli anni e prende rapporto con le vescichette seminali e l'ampolla nell'uomo e con la vagina nella donna
E a carico dell'arteria vescicale che sono rami dell'arteria iliaca interna
ARTERIE VESCICALI SUPERIORI Per l'apice e le facce latero superiori, Rappresentano la parte prossimale delle arterie ombelicali dell'embrione che inferiormente si obliterano e formano i legamenti ombelicali mediali
ARTERIE VESCICALI INFERIORI Per la faccia anteriore e inferiore formano la rete arteriosa perivascolare anastomizzandosi con arterie potenze interne rettali medie vescico prostatiche e vaginali
Vi è un contributo anche dell'arteria vescicodeferenziale nell'uomo e uterina nella donna
Il ritorno venoso è a carico del plesso venoso periviscerale che arriva al plesso venoso pudendo e inferiormente a carico del plesso venoso vescico prostatico e vescico-vaginale che sono continuazione del plesso pudende anteriore situato dietro inferiormente alla sinfisi pubica
In tali flessi affluiscono anche la vena prostatica o vena uretrale e la vena dorsale profonda del pene e del clitoride
Le arterie vescicali superiori che Rappresentano la parte prossimale delle arterie ombelicali che inferiormente si obliterano e formano i legamenti ombelicali mediali
È un organo mobile ma presenta mezzi di fissità quali l'uretra, Il diaframma o pavimento pelvico, Legamenti e fasce connettivali, Peritoneo
Fascia connettivale che riveste la vescica situata tra essa e il peritoneo nella porzione più superiore
è rinforzata anteriormente dalla FASCIA PRE VESCICALE o ombelico vescicale con apice Superiormente presso l'ombelico e base presso il pavimento pelvico e lateralmente ha legamenti ombelicali
Tra la fascia pre vescicale e la fascia trasversale della parità anteriore dell'addome si forma lo SPAZIO RETRO PUBICO O DI RETZIUS Che è ripieno di tessuto adiposo e si restringe in alto verso l'ombelico e si slarga in basso con massimo spessore dietro dietro la sinfisi pubica (È chiuso inferiormente dal muscolo trasverso profondo del perineo ) e prosegue con lo SPAZIO PERIVESCICALE tra le pareti laterali della vescica e le pareti della piccola pelvi
(Assume quindi una forma ad una la pelvi abbracciando la vescica antero-lateralmente)
Invece invece posteriormente la fascia vescicale è rinforzata nell'uomo dalla FASCIA RETTO VESCICALE o di denonVilliers tra retto e vescica E nella donna dal SETTO VESCICO-VAGINALE Tra la faccia posteriore della vescica e la faccia anteriore della vagina
Tra la fascia pre vescicale e la fascia trasversale della parità anteriore dell'addome si forma lo SPAZIO RETRO PUBICO o PREVESCICALE O DI RETZIUS Che è ripieno di tessuto adiposo e si restringe in alto verso l'ombelico e si slarga in basso con massimo spessore dietro dietro la sinfisi pubica (È chiuso inferiormente dal muscolo trasverso profondo del perineo ) e prosegue con lo SPAZIO PERIVESCICALE tra le pareti laterali della vescica e le pareti della piccola pelvi
(Assume quindi una forma ad una la pelvi abbracciando la vescica antero-lateralmente)
LEGAMENTI PUBO VESCICALI o PUBO PROSTATICI nell uomo o UTEROVESCICALI nella donna, Situati anteriormente, Ricchi di fibrocellule muscolari lisce tra cui resta uno spazio in cui decorre il plesso venoso di Santorini
LEGAMENTO OMBELICALE MEDIANO Rappresenta il residuo dell'uraco che coperto dal peritoneo parietale forma la piega ombelicale mediana che va dall'apice della vescica all'ombelico decorrendo sulla faccia posteriore della parete addominale anteriore in posizione mediana
LEGAMENTI OMBELICALI LATERALI Che derivano dall'obliterazione dell'arteria ombelicali e discendono su entrambi i lati della cicatrice ombelicale per fissarsi sulle facce laterali della vescica e si rivestiti dal peritoneo formano le pieghe ombelicali mediali
LEGAMENTI POSTERIORI Presenti solo nel maschio, Sono fasce discontinue interrotte parzialmente dai genitali e dal retto
(+ Porzione vescico prostatica dei legamenti sacro retto genito pubici addensamenti di tessuto connettivo areolare che crea un collegamento fibro muscolare tra la base della vescica e della prostata e le porzioni laterali del retto che vanno a definire le pareti del cavo di Douglas superiormente)
Nell'uomo tra la sinfisi pubica e il retto
Nella donna tra vagina e utero
Poggiandosi sulla prostata la vescica maschile è leggermente più in alto e indietro, Invece la vescica femminile è più anteriore in basso per il rapporto con l'utero
È più lunga quella maschile 20 cm (Trasporta urina e sperma quindi il tratto finale comune sia dell'apparato urinario che genitale ) mentre quella femminile è di 4 cm ed è un condotto unicamente urinario (Essendo meno lunga è più soggetta a infezioni)
Ha origine dall'apice del trigono vescicale con l orifizio uretrale interno avvolto al muscolo sfintere interno liscio e termina alla sommità del grande del pene con l orifizio uretrale esterno
Ha un andamento a S e compie una prima CURVA SOTTOPUBICA con concavità anteriore verso il margine della sinfisi pubica Che è fissa, costante, a 2,5 cm dal margine inferiore della sinfisi pubica ( è il punto più basso a cui arriva l'uretra, da essa sale verso l'alto per 6 cm e poi segue l'andamento dei corpi cavernosi del pene)
Poi compie una CURVA PREPUBICA Che ha concavità inferiore ed è immobile poiché dipende dallo stato di erezione del pene (Se è eretto non vi è la curva) E presso essa si l'angolo pre cubico separato in media 12 15 mm dall'angolo della sinfisi e il legamento sospensore del pene
Curva sotto pubica con concavità anteriore verso la sinfisi pubblica, E costante e fissa a 2,5 cm dal margine inferiore della sinfisi pubica
Curva prepubica a concavità inferiore che è mobile dipende dallo stato di erezione del pene , Dato che segue l'andamento dei corpi spongiosi del pene e se è eretto non si ha la curva
Uretra pelvica ( Nella piccola pelvi al trigono urogenitale)
Uretra perineale (Attraversa il Diaframma urogenitale nel perineo anteriore fino alla parte libera del pene)
(Uretra pelviche perineale formano l'uretra fissa con scarsa mobilità)
Uretra spongiosa o peniena (Detta uretra mobile che segue lo stato di erezione del pene attraversando il corpo del pene)
URETRA PRE PROSTATICA Lunga 1,5 cm e 8 mm di diametro
URETRA PROSTATICA Lunga 3cm e 13 mm di diametro
URETRA MEMBRANOSA Lunga 2 cm e con diametro di 7 mm
URETRA SPONGIOSA Lunga 12 cm e con diametro di 8 mm
URETRA PRE PROSTATICA Lunga 1,5 cm e 8 mm di diametro
È la parte intramurale presso il collo della vescica Ed è avvolta dallo sfintere interno della vescica che prosegue con lo sfintere uretrale interno ed è percorsa da solo urina
URETRA PROSTATICA Lunga 3-4cm e 13 mm di diametro
Attraversa la prostata con decorso dall'alto in basso e da dietro in avanti avanti con angolo di 35° rispetto all'asse della prostata
URETRA MEMBRANOSA Lunga 1,5-2 cm e con diametro di 7 mm
Attraversa il perineo e nello spessore del diaframma urogenitale ed è circondata dal muscolo sfintere esterno dell'uretra striato
URETRA SPONGIOSA Lunga 12 cm e con diametro di 8 mm
divisa in
-Bulbare, Presso la fossa bulbare presenta una dilatazione per lo sbocco delle ghiandole bulbouretrali
-Peniena, Decorre nella doccia tre corpi cavernosi del pene penetrando nel corpo spongioso
-Navicolare, contiene la fossa navicolare o valvola di Guerin una dilatazione presso il glande del pene e l'orifizio uretrale esterno
Lunga 12 cm e con diametro di 8 mm
divisa in
-Bulbare, Presso la fossa bulbare presenta una dilatazione per lo sbocco delle ghiandole bulbouretrali
-Peniena, Decorre nella doccia tre corpi cavernosi del pene penetrando nel corpo spongioso
-Navicolare, contiene la fossa navicolare o valvola di Guerin una dilatazione presso il glande del pene e l'orifizio uretrale esterno
Lunga 3cm e 13 mm di diametro
Attraversa la prostata con decorso dall'alto in basso e da dietro in avanti avanti con angolo di 35° rispetto all'asse della prostata
Nella preprostatica è stellato
Nella prostatica è semilunare con concavità anteriore
nella peniena diventa quasi una fessura
Presso il glande assume una forma T e poi distalmente forma una fessura verticale
Uretra prostatica dall'arteria prostatica (che origina da arteria vescicale inferiore, ramo dell iliaca intrna) e dall'arteria rettale media (rami iliaca interna)
Uretra membranosa dai rami della pudenda interna (Rettale inferiore e trasversa profonda del perineo) che è un ramo dell iliaca interna
Uretra spongiosa da arteria pudenda interna (in particolare dai rami uretrale dell arteria Bulbouretrale) e dall'arteria dorsale profonda del pene
ritorno venoso a carico di vene che confluiscono nei plessi pudendo e vescico prostatico e nel sistema delle vene profonde del pene
Uretra prostatica ai linfonodi iliaci interni
Uretra membranosa ai linfonodi iliaci esterni
Uretra spongiosa ai linfonodi inguinali
Fascio prostatico forma una doccia aperta posteriormente
Fascio membranoso forma un anello muscolare
Fascio bulbo uretrale va a formare il muscolo compressore delle ghiandole bulbouretrali
È un rilievo della parete posteriore della porzione slargata medialmente dell'uretra prostatica lungo 1,5 cm e profondo 3 mm in cui si mettono l'utricolo prostatico che è un residuo del dotto di Muller ed è un diverticolo a fondo cieco (posto superiormente e diretto indietro e in alto) e i dotti eiaculatori vi immettono il liquido spermatico
Lateralmente al collicolo vi sono i seni dorsali dei solchi in cui sboccano le ghiandole prostatiche dorsali (In tal modo da questo punto in poi si sia urina che sperma nell'uretra)
Il collicolo prosegue con la CRESTA URETRALE un ripiegamento longitudinale della parete dell'uretra sulla linea mediana posteriore formata da fibre muscolari e tessute erettile
A partire da una porzione slargata medialmente dell'uretra prostatica che sulla parete posteriore presenta un rilievo detto collicolo seminale o veru montanum lungo 1,5 cm e profondo 3 mm presso il quale si mettono i dotti eiaculatori che immettono il liquido spermatico all'interno dell'uretra
inoltre lateralmente al collico vi sono i seni dorsali in cui sboccano i dotti delle ghiandole prostatiche dorsali che contribuiscono alla composizione dello sperma
L'uretra membranosa lunga 1,5-2 cm e con diametro di 7 mm
Attraverso il diaframma urogenitale a 2,5 cm dalla margine inferiore della sinfisi pubica
È contornata dal muscolo sfintere striato esterno dell'uretra che forma l'anello completo intorno ad essa
Ha un lume stellato e presenta un restringimento inferiore al colletto del bulbo
Presenta dei legamenti fugo uretrali posteriori che si portano dalla faccia posteriore dell'osso pubico all'uretra e si inseriscono sugli anelli muscolari dello sfintere
POSTERIORMENTE con le ghiandole bulbouretrali E con il retto da cui separato dal setto retto Uretrale
ANTERIORMENTE con la sinfisi pubica e con il legamento trasverso del perineo attraversato dalla vena dorsale profonda che confluisce nel plesso di Santorini E con il legamento inferiore del pene
LATERALMENTE Arterie e nervi dorsali del pene e si ha lo sbocco dei rami Pudendi
Tutto intorno all'uretra membranosa vi è il muscolo sfintere esterno dell'uretra striato che forma l'anello completo intorno ad essa
Secernono un segreto alcalino fluido di consistenza mucinosa, il liquido preseminale che contiene un antigene prostatico specifico e il fattore antimicrobico di Cowper che difende e sfiamma l'uretra maschile
Il loro dotto escretore attraversa la fascia inferiore del diaframma urogenitale e si addentra nel corpo spongioso per poi attraversare l'utero e sboccare a livello dell'uretra bulbare presso la fossa del bulbo (porzione dilatata iniziale del corpo spongioso dell'uretra o del pene)
Sono situate nella fascia perineale e sono vascolarizzate dalle arterie perineali, Sono distanti 6- 8 mm e hanno un diametro di 1 cm rotondeggianti
Dopo aver attraversato il diaframma urogenitale l'uretra si inserisce nel bulbo, porzione slargata iniziale del corpo spongioso dell'uretra/del pene ed è sostenuta lateralmente dai legamenti sospensori del pene
E accompagnata dal muscolo bulbo cavernoso che va a rivestire il corpo spongioso del pene e si colloca nella doccia mediana tra i corpi cavernosi così da favorire la fuoriuscita dell'urine dello sperma
Ai lati e circondata dai due corpi cavernosi del pene formati da tessuto erettile mentre essa decorre più centrale, presso la doccia mediana tra i corpi cavernosi
è la porzione allargata iniziale del corpo spongioso del pene rivestito dai muscoli bulbo spongiosi che si colloca nella doccia mediana tra i corpi cavernosi
Presso il bulbo si ha la fossa del bulbo una dilatazione in cui sboccano le ghiandole di Cowper o le ghiandole bulbo uretrali
Inoltre presso il bulbo si ha l'entrata dell'uretra bulbare nel corpo spongioso
Segue l'uretra vulvare e decorre nella doccia tra i corpi cavernosi del pene e attraversa la loggia peniena avvolta dal manicotto spongioso
Contiene lacune di Morgagni contenenti ghiandole uretrali di littrè che lubrificano la struttura
È situata Nel glande, nella parte slargata terminale contenente la fossa navicolare che presenta una piega della mucosa detta valvola di Guerin, formata dalla fusione delle creste uretrali, attraverso la quale le ghiandole uretrali riversano nell'uretra navicolare un segreto lubrificante e antimicrobico
Variano se condizioni di riposo durante la minzione
Vi sono punti ristretti di 7- 8 mm e punti dilatati di 10- 12 mm
Tra i punti ristretti ci sono
COLLO DELLA VESCICA CON MEATO URETRALE INTERNO Di 8 mm
RESTRINGIMENTO PORZIONE MEMBRANOSA Di 7 mm
COLLETTO DEL BULBO
RESTRINGIMENTO PORZIONE SPONGIOSA Di 8 mm
MEATO URETRALE ESTERNO Di 6,5 mm
Tra i punti dilatati ci sono
URETRA PROSTATICA Di 13 mm
BULBO Di 12 mm
FOSSA NAVICOLARE Di 10 mm
Strato longitudinale interno in alto con la muscolatura vescicale
Strato circolare esterno che forma lo sfintere liscio interno dell'uretra e si continua in alto con la muscolatura del trigono vescicale
Inferiormente presso l uretra spongiosa non si ha una parete muscolare ma le pareti sono formate dai corpi cavernosi e dal corpo spongioso dell'uretra
Inoltre vi è della muscolatura striata più esterna che va a formare il muscolo sfintere esterno dell'uretra che fa parte del diaframma urogenitale e circonda a manicotto la porzione iniziale dell'uretra
Inferiormente presso l uretra spongiosa non si ha una parete muscolare ma le pareti sono formate dai corpi cavernosi e dal corpo spongioso dell'uretra
Comunica solo con la vescica perché ha un'unica funzione urinaria
E più corta che nel maschio ovvero a 4 cm di lunghezza
perineo infatti passa attraverso il trigono uro genitale
Vagina
Legamenti pubouretrali posteriori che si portano dalla faccia posteriore dell'osso pubico all'uretra
Legamento sospensore che va dal clitoride all'uretra
PORZIONE INTRA PELVICA O PELVICA che è la parte più lunga quattro quinti del totale ed è più superiore, lunga 3 cm con una dilatazione di 4 mm
PORZIONE EXTRA PELVICA O PERINEALE Parte più distale che sbocca a livello del meato uretrale esterno
Queste due porzioni sono separate dal passaggio attraverso il diaframma urogenitale con il segmento perineale
No nella donna lo sfintere esterno è scarsamente sviluppato e quindi sia un minor controllo della minzione poiché si trova immediatamente sotto lo sfintere interno invece nell'uomo vi è interposta la prostata
Anteriormente ha il clitoride da cui dista 2,5 cm e lateralmente ha i bulbi del vestibolo (formazioni erettili ai lati del vestibolo vaginale, coperti dal muscolo bulbo cavernoso), Posteriormente ha l'orifizio della vagina
posteriormente al meato vi è un piccolo rilievo detto tubercolo vaginale o carena o caruncola vaginale che corrisponde all'estremità inferiore della colonna vaginale anteriore
ANTERIORMENTE Con il plesso venoso udendo è il plesso di Santorini e più inferiormente con Diaframma urogenitale e la radice del clitoride
LATERALMENTE Margine mediale del muscolo elevatore dell'ano che va a formare il muscolo pubo coccigeo e plesso venoso vescico vaginale
POSTERIORMENTE Parete anteriore della vagina che aderisce nei due terzi inferiori e con interposto il setto uretro vaginale di 10 mm
è avvolta dallo sfintere esterno dell'uretra un muscolo del diaframma urogenitale che insieme al trasverso profondo del perineo forma un anello completo intorno all uretra ma discontinuo nella porzione distale dove circonda a semiluna la vagina ed è subito sotto lo sfintere interno
Le ghiandole bulbouretrali dette anche ghiandole di Skene sboccano a livello del vestibolo della vagina, dove si anche lo sbocco dell'uretra, 2,5 cm dietro al corpo del clitoride
Arteria vescicale inferiore che è un ramo dell'Iliade interna
Arteria pudendo interna con i propri rami
Arteria vaginale
Formato dalle anastomosi tra rami dell'arteria iliaca interna, Dell'arteria esterna e dell'arteria femorale
A livello dell'anca anastomosi
-tra l'arteria circonflessa iliaca profonda CIP che è un ramo dell'arteria iliaca esterna, L'arteria ileo-lombare e il ramo profondo dell'arteria glutea superiore (rami dell'arteria iliaca interna)
-Tra il ramo pubico dell'arteria otturatoria (ramo dell'arteria iliaca interna) e l'arteria epigastrica inferiore (ramo dell'arteria iliaca esterna)
A livello della radice dell'arto inferiore
-Tra le arterie circonflesse laterali del femore (ramo dell'arteria femorale profonda), Prima arteria perforante (ramo del Arteria femorale profonda), Ramo muscolare dell'arteria glutea inferiore (ramo dell'iliaca interna)
-Tra l'arteria circonflessa mediale del femore (ramo dell'arteria femorale profonda) e l'arteria otturatoria (ramo dell'iliaca interna)
CIP (Arteria circonflessa iliaca profonda , ramo iliaca esterna) si anastomizza con
Ileolombare (ramo iliaca interna)
Lombari (da aorta addominale)
Epigastrica inferiore (ramo iliaca esterna) e epigastrica superficiale (ramo iliaca esterna)
Circonflessa iliaca superficiale (ramo iliaca esterna)
GLUTEA SUPERIORE (ramo iliaca interna) Si anastomizza con
CIP (ramo iliaca esterna)
Circonflesse femorali (rami arteria femorale profonda)
Sacrale laterale (ramo iliaca interna)
SACRALE LATERALE (ramo iliaca interna) Si anastomizza con
Sacrale media (possibile ramo terminale con le iliache dell'aorta addominale)
Sacrale laterale controlaterale
OTTURATORIA (Ramo dell'iliaca interna) Si anastomizza con
Circonflesse del femore (Rami dell'arteria femorale profonda)
Epigastrica inferiore (Ramo iliaca esterna)
CIP (Arteria circonflessa iliaca profonda , ramo iliaca esterna) si anastomizza con
Ileolombare (ramo iliaca interna)
Lombari (da aorta addominale)
Epigastrica inferiore (ramo iliaca esterna) e epigastrica superficiale (ramo iliaca esterna)
Circonflessa iliaca superficiale (ramo iliaca esterna)
glutea superiore(Ramo iliaca interna)
GLUTEA SUPERIORE (ramo iliaca interna) Si anastomizza con
CIP (ramo iliaca esterna)
Circonflesse femorali (rami arteria femorale profonda)
Sacrale laterale (ramo iliaca interna)
OTTURATORIA (Ramo dell'iliaca interna) Si anastomizza con
Circonflesse del femore (Rami dell'arteria femorale profonda)
Epigastrica inferiore (Ramo iliaca esterna)
SACRALE LATERALE (ramo iliaca interna) Si anastomizza con
Sacrale media (possibile ramo terminale con le iliache dell'aorta addominale)
Sacrale laterale controlaterale
mucosa che riveste il condotto che poggia su uno strato di tonaca muscolare. Nella porzione spongiosa, la tonaca muscolare è sostituita da un manicotto del corpo spongioso (no tonaca muscolare liscia) Può presentare anche una tonaca vascolare
tonaca muscolare con una componente liscia e una componente striata, superficiale
- Strato longitudinale liscio interno che è la prosecuzione della muscolatura vescicale che diminuisce man mano e termina a livello dell’uretra spongiosa dove si diramano questi fasci
- Strato circolare liscio esterno che è invece una prosecuzione del trigono vescicale le cui fibre si diramano fino ad arrivare all’uretra spongiosa
- Muscolatura striata legata allo sfintere esterno dell’uretra che è un muscolo del corpo volontario, presenta dei fasci con andamento leggermente differente ed è diviso in tre porzioni: -Porzione prostatica in cui i fasci si dispongono intorno alla prostata e sono aperti dietro, coprono solo la faccia anteriore e laterale della prostata
-Porzione trigonale che forma un manicotto intorno alla struttura
- Porzione bulbo-uretrale di origine trigonale che arriva fino al centro del perineo occludendo le ghiandole bulbo-uretrali. La contrazione del muscolo determina la compressione delle ghiandole bulbo-uretrali e il rilascio del loro contenuto.
tonaca mucosa è particolarmente elastica e consente l’ingresso di strumenti per analizzare la struttura, può presentare delle pieghe.
Il primo tratto è un epitelio di transizione dopodiché diventa un tratto cilindrico composto (uretra bulbare e parte centrale dell’uretra peniena) e nelle parti più inferiori si ha un epitelio squamoso composto che a livello del meato uretrale esterno può essere anche cheratinizzato.
Questa mucosa poggia sempre su uno strato di sottomucosa ricco di fibre elastiche che rendono la struttura particolarmente distendibile.
I testicoli nascono retroperitoneali nella regione lombare quindi in posizione addominale ai lati della colonna vertebrale dove stanno fino al sesto mese dall'ottavo al nono mese sia la discesa dei testicoli tirati verso il basso dal governa culu testi che resterà come residuo col nome di legamento scrotale fino alla regione dello scroto (Posizione definitiva nella borsa scrotale davanti al perineo sotto la sinfisi pubica e lateralmente inferiormente alla radice del pene)
passano attraverso la parete addominale anteriore formando il canale inguinale e nello scendere lungo il canale inguinale trascina con sé una porzione della cavità peritoneale e crea un recesso della cavità peritoneale all'interno dello scroto detto canale peritoneo vaginale o processo vaginale
post posizione definitiva tale recesso si riassorbe e resta come tonaca vaginale (cioè un residuo del peritoneo che avvolge il testicolo ma non è in continuità col peritoneo della cavità addominale) e come legamento vaginale ( che fa parte del funicolo spermatico )
Nel caso in cui il testicolo non scenda si verifica il criptorchidismo e il testicolo resta in posizione ectopica e se non sia un corretto riassorbimento di tale recesso si possono verificare ernie congenite
Davanti al perineo sotto la sinfisi pubica e lateralmente inferiormente alla radice del pene
È una borsa cutanea situata all'esterno della cavità addominopelvica tra la radice delle cosce
1 CUTE ESTERNA Che presenta un rafe longitudinale tra la radice delle cosce sotto la sinfisi pubica
2 DARTOS O SOTTOCUTE Spessa 2 mm, È un muscolo pellicciaio a contrazione lenta che modifica le pieghe della borsa scrotale portando a un maggiore o minore raggrinzimento in base alla temperatura esterna (Se si contrae riduce la superficie per dissipare calore creando piu raggrinzimenti e quindi riscalda il testicolo)
Si porta internamente e forma il setto scrotale che separa Le due emi borse contenenti i testicoli
nella regione inguinale pubica diviene una lamina elastica formando il legamento sospensore dello scroto che fissa lo scroto e rami ischio pubici
FASCIA SPERMATICA ESTERNA O DI COOPER Nasce dall'aponeurosi dell'obliquo esterno ed riccamente vascolarizzata
TONACA MUSCOLARE O FASCIA CREMASTERICA Formata dal muscolo creste che nasce dal tendine congiunto del muscolo obliquo interno e trasverso ed è presente anche all'interno del funicolo spermatico e avvolge il testicolo a ventaglio per permetterne la mobilità ed è legato a riflesso cremasterico (Risalita dei testicoli verso l'interno se si dà un colpo a livello mediale delle cosce ) ed e innervato dal muscolo genito femorale
FASCIA SPERMATICA INTERNA O TONACA VAGINALE COMUNE È una dipendenza della fascia trasversale ricca di fibre elastiche e si continua nel canale inguinale
TONACA VAGINALE PROPRIA E residuo del canale peritoneo vaginale ed è formata da due foglietti: Il periorchio che è il foglietto esterno parietale e l'epiorchio che è il foglietto interno viscerale, Questi due foglietti si riflettono nella coda dell'epididimo vicino all'Lilo e si crea il seno dell'epididimo, un recesso della cavità vaginale (virtuale tra i due foglietti) che separa epididimo e testicolo e avvolge la parte finale del funicolo spermatico
strato Spessa 2 mm, È un muscolo pellicciaio a contrazione lenta che modifica le pieghe della borsa scrotale portando a un maggiore o minore raggrinzimento in base alla temperatura esterna (Se si contrae riduce la superficie per dissipare calore creando piu raggrinzimenti e quindi riscalda il testicolo)
Si porta internamente e forma il setto scrotale che separa Le due emi borse contenenti i testicoli
nella regione inguinale pubica diviene una lamina elastica formando il legamento sospensore dello scroto che fissa lo scroto e rami ischio pubici
FASCIA SPERMATICA INTERNA O TONACA VAGINALE COMUNE È una dipendenza della fascia trasversale ricca di fibre elastiche e si continua nel canale inguinale
TONACA VAGINALE PROPRIA E residuo del canale peritoneo vaginale ed è formata da due foglietti: Il periorchio che è il foglietto esterno parietale e l'epiorchio che è il foglietto interno viscerale, Questi due foglietti si riflettono nella coda dell'epididimo vicino all'Lilo e si crea il seno dell'epididimo, un recesso della cavità vaginale (virtuale tra i due foglietti) che separa epididimo e testicolo e avvolge la parte finale del funicolo spermatico
Formata dal muscolo cremastere che nasce dal tendine congiunto del muscolo obliquo interno e trasverso ed è presente anche all'interno del funicolo spermatico e avvolge il testicolo a ventaglio per permetterne la mobilità ed è legato a riflesso cremasterico (Risalita dei testicoli verso l'interno se si dà un colpo a livello mediale delle cosce ) ed e innervato dal muscolo genito femorale
Il muscolo cremasterico presenta due fasci: fasci laterale che nasce dal tubercolo pubico e mediale che nasce dalla sinfisi pubica
È un recesso della tonaca vaginale, membrana sierosa che avvolge internamente il testicolo ed è formata da due foglietti detti periorchio quello esterno parietale e epiorchio quello interno viscerale che si riflettono vicino all'ILO sulla coda dell'epididimo e viene a crearsi così tale recesso detto seno dell'epididimo che è un recesso della cavità vaginale (virtuale tra i due foglietti) che separa epididimo e testicolo e avvolge la parte finale del funicolo spermatico e anche la parte terminale dell'epididimo presso il corpo
Il testicolo sinistro è più in basso del destro per il diverso comportamento delle vene infatti la vena dei genitale sinistra si getta prima nella renale e poi nella cava inferiore, Inoltre vi è una maggiore elasticità dei condotti venosi sinistri che permette al testicolo sinistro di scendere più in basso
Tale posizione potrebbe essere stata selezionata dall'evoluzione per impedire ai testicoli di urtarsi
E obliquo inclinato di 45° con andamento dall'alto in basso e da davanti indietro per 4/ 5 cm
Lungo 5 cm e largo 2, 5,3 cm cm di diametro antero-posteriore quindi ha una forma ovoidale con apice superiore
Pesa 18 30 g se si comprende anche l'epididimo che è di 4 g altrimenti da solo ne pesa 14 26
È un residuo vestigiale presso la testa dell'epididimo
E residuo del dotto mesonefrico di Wolf ed è una struttura peduncolata cava contenente liquido trasparente
È un residuo Vestigia dell estremita craniale del dotto di Muller anche detta idatide sessile del Morgagni presente nel 90% dei casi
Non è una vescicola vuota ma è piena di liquido trasparente delimitata da epitelio cilindrico ciliato
è una membrana sierosa che deriva nel processo di discesa dei testicoli dal canale peritoneo vaginale o processo vaginale che si riassorbe poi e resta come tonaca vaginale, residuo del peritoneo che avvolgeva il testicolo in origine ma NON IN CONTINUITÀ COL PERITONEO DELLA CAVITÀ ADDOMINALE
È formata da un foglietto Viscerale o interno detto EPIORCHIO, Che è adeso al testicolo e da un foglietto parietale il PERIORCHIO che èpiù spesso e Riveste la faccia anteriore del testicolo poi si porta medialmente vicino all'Lilo e si riflette sulla coda dell'epididimo creando il seno dell'epididimo (recesso della cavità virtuale vaginale che si crea tra i due foglietti) in prossimità dell'ilo e del fascio vascolo nervoso del testicolo (Ripiega presso il mesorchio E va rivestire il corpo dell'epididimo)
Restano fuori dalla tonaca
-Margine postero superiore, faccia posteriore e piccola parte della faccia mediale del testicolo
-Margine mediale del corpo dell'epididimo
-CODA DELL'EPIDIDIMO
-Margine postero superiore, faccia posteriore e piccola parte della faccia mediale del testicolo
-Margine mediale del corpo dell'epididimo
-CODA DELL'EPIDIDIMO
Punto di riflessione dell'epiorchio nel periorchio presso il fascio vascolo nervoso del testicolo quindi verso Lilo
ARTERIA TESTICOLARE O SPERMATICA Ramo pari dalla faccia antero-laterale dell'aorta addominale decorre verso il basso sul muscolo psoas e incrocia l'uretere sempre accompagnato dalla vena
Cede rami per l'epididimo anteriore per la testa e posteriore per la coda e il corpo
Cede rami per il testicolo mediale per la faccia mediale e laterale per la faccia laterale
ARTERIA DEFERENZIALE Ramo dell'arterie vescicali inferiori, Rami dell'iliaca interna
Vascolarizza il dotto deferente e crea un'anastomosi con il ramo posteriore della spermatica presso la coda dell'epididimo dove ha origine il dotto
ARTERIA CREMASTERICA O FUNICOLARE Ramo dell'arteria pilastri inferiore che è un ramo dell'iliaca esterna
Presso la coda dell'epididimo il polo inferiore del testicolo dove ha origine il dotto deferente sia l'anastomosi di tutte e tre le arterie
RITORNO VENOSO
PLESSO PAMPINIFORME con funzione regolatrice che si suddivide in
-PLESSO POSTERIORE O POST DEFERENZIALE drena nella vena epigastrica inferiore e poi nella vena iliaca esterna
-PLESSO ANTERIORE O PREDEFERENZIALE È più voluminoso e drena nella vena testicolare che a destra drena nella vena cava inferiore e a sinistra prima nella vena renale e poi nella vena cava inferiore
PLESSO PAMPINIFORME con funzione termoregolatrice che si suddivide in
-PLESSO POSTERIORE O POST DEFERENZIALE drena nella vena epigastrica inferiore e poi nella vena iliaca esterna
-PLESSO ANTERIORE O PREDEFERENZIALE È più voluminoso e drena nella vena testicolare che a destra drena nella vena cava inferiore e a sinistra prima nella vena renale e poi nella vena cava inferiore
Le vene testicolari ricevono le vene anteriori del plesso pampiniforme che vanno a formare il plesso preferenziale o anteriore più voluminoso
La vena testicolare destra si getta nella vena cava inferiore
La vena testicolare sinistra si getta prima nella vena renale e poi nella vena cava inferiore
ARTERIA TESTICOLARE O SPERMATICA Ramo pari dalla faccia antero-laterale dell'aorta addominale decorre verso il basso sul muscolo psoas e incrocia l'uretere sempre accompagnato dalla vena
Cede rami per l'epididimo anteriore per la testa e posteriore per la coda e il corpo
Cede rami per il testicolo mediale per la faccia mediale e laterale per la faccia laterale
ARTERIA DEFERENZIALE Ramo dell'arterie vescicali inferiori, Rami dell'iliaca interna
Vascolarizza il dotto deferente e crea un'anastomosi con il ramo posteriore della spermatica presso la coda dell'epididimo dove ha origine il dotto
ARTERIA CREMASTERICA O FUNICOLARE Ramo dell'arteria pilastri inferiore che è un ramo dell'iliaca esterna
Presso la coda dell'epididimo e il polo inferiore del testicolo dove ha origine il dotto deferente sia l'anastomosi di tutte e tre le arterie
si ha il legamento scrotale uno dei mezzi di fissità che unisce il polo inferiore allo scroto ed è un residuo del gubernaculum testis un cordone fibroso che tira in basso ai testicoli durante il processo di discesa
DOTTO DEFERENTE (+posteriore, Compreso tra il gruppo delle vene anteriori e posteriori del plesso pampiniforme)
TRE ARTERIE: Funicolare, Testicolare, Differenziale (Di cui la testicolare è la più anteriore)
PLESSO VENOSO PAMPINIFORME (+anteriore)
NERVI E VASI LINFATICI
Tali componenti si separano per raggiungere le proprie destinazioni dopo aver percorso il canale inguinale presso orifizio interno
È delimitato dalle stesse fasce che avvolgono il testicolo e quindi in primis da cute e dartos, poi dalla fascia spermatica esterna ( che riveste solo la parte scrotale del funicolo spermatico), Poi dal muscolo cremastere che avvolge il funicolo anche nel canale inguinale e infine dalla fascia spermatica interna che si prolunga nel canale inguinale con la fascia trasversale dell'addome
È lungo 14 cm ed emerge dal ilo presso il margine posteriore del testicolo, Risale alla radice dello scroto e attraversa l'anello inguinale superficiale e si impegna nel canale inguinale fino all'anello inguinale profondo avvolto da muscolo Cremaster e da fascia spermatica interna
È un mezzo di sostegno o di fissità del testicolo dentro lo scroto
contiene:
DOTTO DEFERENTE (+posteriore, Compreso tra il gruppo delle vene anteriori e posteriori del plesso pampiniforme)
TRE ARTERIE: Funicolare, Testicolare, Differenziale (Di cui la testicolare è la più anteriore)
PLESSO VENOSO PAMPINIFORME (+anteriore)
NERVI E VASI LINFATICI
Tali componenti si separano per raggiungere le proprie destinazioni dopo aver percorso il canale inguinale presso orifizio interno
I vasi linfatici emergono dal margine posteriore del testicolo e seguono il decorso dell'arteria testicolare decorrendo nel funicolo spermatico
LINFONODI PARA AORTICI DI DESTRA E SINISTRA
I rivestimenti (Scroto e fasce di rivestimento del testicolo) invece fanno capo ai LINFONODI INGUINALI SUPERFICIALI
(versione corvino:
LINFONODI LOMBOAORTICI Preaortici, Para aortici a sinistra e precavali a destra
Organo pari presso il margine postero superiore del testicolo avvolto nello scroto che ha la funzione di serbatoio di spermatozoi (Vi restano fino a 13 giorni e acquistano la capacità di fecondare e di muoversi quindi maturano)
È lungo 4/ 6 cm e largo 1 cm
È formato da
-Testa (parte più voluminosa formata dai condotti efferenti presso il polo superiore del testicolo, Può esservi l'appendice dell'epididimo)
-Corpo (Separato dal margine posteriore del testicolo dal seno dell'epididimo)
-Coda (Porzione più inferiore e sottile presso il polo inferiore del testicolo che prosegue come dotto deferente)
È ricoperto da una tonaca calvo cino da cui si ripartono dei setti che dividono parenchima coni vascolo a cui arrivano i condotti efferenti egli si spera respira rizzano formando il condotto dell'epididimo lungo 4/6 m ma spiralizzato
Dalla coda dove lo strato muscolare aumenta per spingere maggiormente con peristalsi di spermatozoi si diparte il dotto deferente
Impalcatura fibrosa bistratificata (Strato interno di connettivo denso e strato esterno con cellule muscolari lisce ) da cui si dipartono setti testicolari che dividono parenchima in circa 300 lobuli che contengono i tubuli seminiferi avvolti da stroma e che convergono dorsalmente verso l'ileo o mediastino del testicolo
Le cellule di leydig sono deputate alla produzione di ormoni come il testosteron, il cui rilascio è regolato dal sistema ipotalamo ipofisario e sono contenute nello stroma del testicolo
Le cellule del sertooi fanno parte del parenchima dei tubuli e sono cellule di sostegno che favoriscono la produzione di spermatozoi e supportano le attività differenziativa delle cellule germinali e sono attivate dal testosterone e secernono ormone antimulleriano che blocca lo sviluppo dell'apparato femminile
Lungo 45 e 47 cm e con diametro di 2 cm che aumenta verso la terminazione dove vi sono le ampolle differenziali, delle dilazioni
Nasce dalla coda dell'epididimo presso il polo inferiore del testicolo e si porta in alto come parte del funicolo spermatico di cui occupa la posizione più posteriore e percorre il canale inguinale fino alla cavità addominale quindi va in alto e indietro, Incrocia le arterie epigastriche inferiori i vasi iliaci esterni e l'uretere e arriva alla faccia posteriore della vescica dove termina con ampolle differenziali e va a delimitare verso la mediana il triangolo interseminale o interferenziale
Nel portarsi medialmente verso la base della prostata, in basso decorre medialmente alle vescichette seminali che quindi sono ai lati delle due ampolle e termina nella porzione prostatica dell'uretra attraverso il dotto eiaculatore (Dotto deferente + dotti vescichette seminali)
Presso la faccia posteriore della vescica dopo aver formato il triangolo interseminale si porta in basso verso la base della prostata decorrendo medialmente alle vescichette seminali che sono ai due lati delle ampolle preferenziali ovvero la porzione dilatata terminale del dotto deferente che si uniranno ad angolo acuto con i dotti delle vescichette seminali per formare il dotto eiaculatore
Il dotto eiaculatore attraversa la prostata con decorso obliquo dall'alto in basso da dietro in avanti inclinato di 40° per aprirsi nella faccia posteriore dell'uretra prostatica con due orifizi presso presso il collicolo seminale
Sono due dotti pari che si formano dalla convergenza ad angolo acuto tra l'estremità inferiore delle ampolle differenziali del dotto deferente con l'estremità inferiore dei dotti delle vescichette seminali
È lungo 1,5/2 cm e attraversa la prostata con decorso obliquo dall'alto in basso e da dietro in avanti inclinato di 40° per aprirsi sulla faccia posteriore dell'uretra prostatica con due orifizi presso il collicolo seminale
Il dotto deferente incrocia le arterie epigastriche inferiori, I vasi iliaci esterni e l'uretere dopo essere passato lateralmente alla vescica e poi sulla sua faccia posteriore dove va delimitare il triangolo interseminale o interferenziale
Si rapporta inoltre lateralmente con le vescichette seminali
Sono ghiandole esocrine con una porzione superiore più allargata che si restringe verso il basso
asse verticale maggiore o obliquo dall'alto in basso e dal laterale mediale
Sono lunghe 8/ 10 cm e larghe 2,5/3 cm
Contribuiscono al 70% della composizione dello sperma
Sono sotto peritoneali
Il loro dotto si va ad unire ad angolo acuto condotto deferente presso l'estremità inferiore dell'ampolle differenziali e forma il dotto eiaculatore
Le vescichette seminali sono sotto peritoneali ovvero rivestite solo nella porzione superiore
Il peritoneo scende dalla faccia posteriore della vescica e riveste solo la porzione più inferiore sia delle vescichette che del dotto deferente, Poi si riflette per rivestire la faccia anteriore dell'ampolla rettale e va a formare in questo modo il cavo retto vescicale o di Douglas
ANTERIORE Faccia posteriore della vescica e ultima parte dell'uretere
POSTERIORE Ampolla rettale con interposta alla fascia di Retto vescicale o di denonvilliers
MEDIALE ampolla differenziale
LATERALE Plesso di Santorini che circonda la vescica
Diluiscono lo sperma per favorirne la progressione e formano il 70% del liquidò spermatico
Alloggiate nel muscolo trasverso profondo del perineo riversano il loro secreto nell'uretra prostatica
Ghiandole esocrina nella piccola pelvi tra sinfisi pubblica e ampolla rettale
È attraversata dall'uretra prostatica con angolo di 20° ed è posta inferiormente alla vescica
A un asse obliquo dall'alto in basso e da dietro in avanti opposto rispetto a quello dell'uretra che va indietro
È lunga 3 cm larga 4 cm e spessa 3 cm e ha una forma a castagna con apice inferiore e parte espansa superiore
NON È RIVESTITA DA PERITONEO
ANTERIORMENTE Sinfisi pubica (a 2 cm ) con interposta fascia pre vescicale e con legamento puboprostatico, Muscolo sfintere striato esterno dell'uretra, Plesso di Santorini
LATERALMENTE Muscolo elevatore dell'ano, Plesso di Santorini e plesso vescicoprostatico
INFERIORMENTE Diaframma urogenitale, Con l'apice la prostata poggia sul centro tendineo del perineo in particolare sul muscolo sfintere dell'uretra e il muscolo trasverso profondo
POSTERIORMENTE Fascia di denonvilliers e ampolla rettale
SUPERIORMENTE Trigono vescicale, Orifizio uretrale, Dotti e eiaculatori delle vescichette seminali e ampolla deferenziale
In tale loggia è avvolta dalla fascia prostatica
Legamento pubo vescicale e pubo prostatico situati anteriormente e in continuità con quelli vescicali, Nelle loro fibre decorre il plesso di Santorini
Legamento pro statore rettale e vescicale posteriore che vanno a delimitare posteriormente il cavo di Douglas e fanno parte dei legamenti sacro retto genito pubici
La prostata NON È RIVESTITA DAL PERITONEO
il peritoneo dopo aver rivestito la faccia posteriore della vescica riveste superoposteriormente la prostata e riveste completamente le vescichette
poi si porta in basso per rivestire la faccia posteriore della prostata fino alla porzione inferiore per poi riflettersi sulla faccia anteriore dell'ampolla rettale e crea così il cavo di Douglas
ma per l'accollamento del peritoneo dell ampolla rettale, delle vescichette e della prostata si viene a formare la fascia retto prostatica o denonVilliers tra i due organi e quindi non si ha + un rivestimento Peritoneale ma una fascia connettivale
Zona periuretrale, Povera di ghiandole
Zona interna, Ricca di ghiandole e situata intorno alla periuretrale
Zona esterna che contiene la maggior parte delle ghiandole
Faccia anteriore convessa
Faccia posteriore che va in basso e in avanti ed è percorsa dal solco longitudinale mediano che divide la prostata in lobi
Faccia superiore o base che a forma triangolare ed è il punto di penetrazione dell'uretra prostatica e posteriormente è scavata dall'ilo della prostata, una doccia trasversale
È una ghiandola esocrina ovvero è formata da ghiandole tubulo alveolare prostatiche contenute in lobuli conici che secernono un segreto leggermente acido con enzimi necessari per la mobilità spermatica che vanno a formare il 15 30% delle eiaculato
Trasformano il testosterone in una forma più attiva ovvero il diidrotestosterone
E suddivisa in lobi destro e sinistro dal solco longitudinale mediano presso la faccia posteriore
Lo lobo anteriore davanti all'uretra
Lobo medio tra l'uretra e i dotti eiaculatori
Due lobi laterali più voluminosi destro e sinistro individuati appunto posteriormente dal solco Longitudinale mediano
A carico prevalentemente dell'arteria iliaca interna
Dorsalmente e lateralmente dalle arterie rettali medie, Arteria vescicale inferiore
Ventralmente dai rami dell'arteria pudenda interna
Il ritorno venoso è a carico del plesso peri prostatico (O vescico prostatico ) che circonda l'organo e che fa capo alla vena iliaca interna
Le vene più posteriori nel plesso venoso vertebrale
LINFONODI ILIACI INTERNI Per la parte più inferiore della prostata
LINFONODI ILIACI ESTERNI Per le zone laterali
LINFONODI DEL PROMONTORIO DEL SACRO Per la parte posteriore
È situato sopra le borse scrotali davanti alla sinfisi pubica
È formato dalla radice ovvero la parte fissa legata al perineo e dal corpo cioè la parte mobile
Le strutture erettili sono i due corpi cavernosi del pene e il corpo spongioso del pene o dell'uretra
I due corpi cavernosi del pene che si trovano a livello dei rami rischio pubici sono legati al perineo tramite il muscolo trasverso profondo, Il muscolo ischio cavernoso e due legamenti
LEGAMENTO SOSPENSORE DEL PENE Più profondo con forma triangolare si inserisce sulla fascia del pene e lo trattiene contro l'osso pubico
LEGAMENTO FUNDIFORME piu suoerficiale, Dipendenza della linea alba che origina sopra la sinfisi pubica e arriva ial dorso del pene dove si sdoppia in due fasce che lo avvolgono e si riuniscono ventralmente inferiormente nel setto scrotale dove decorrono vasi e nervi e che unisce i due corpi cavernosi
Estremità terminale del corpo spongioso anteriore e arrotondata
Presenta il solco balanoprepuzio (che separa la corona del glande dal corpo del pene e contiene cellule per la produzione dello smegma) e il prepuzio ( rivestimento cutaneo che ha un frenulo del prepuzio che unisce il corpo spongioso e il prepuzio limitando la retrazione del glande durante l'erezione)
Inizia con una porzione allargata detta bulbo del corpo spongioso in cui penetrano le ghiandole bulbouretrali e l'uretra ed è rivestito dai muscoli bulbo spongiosi e si colloca sulla doccia mediana tra i corpi cavernosi del pene
Presso l'apice del pene ed ha un diametro di sei 8 mm
CUTE SOTTILE Presso il glande è detta prepuzio
SOTTOCUTE
TONACA DARTOS PENIENA O FASCIA DI COLLES Con cellule muscolari lisce e uno strato profondo di connettivo lasso che forma un piano di scivolamento
FASCIA PROFONDA DEL PENE O DI BUCK Elastica poggia su organi rettili e si connette con la fascia spermatica esterna dello scroto
TONACA ALBUGINEA
presenta un'impalcatura connettivale di Trabecole originate dalla tonaca albuginea che delimitano lacune venose dette cavernule, rivestite da endotelio e comunicanti tra loro
Le cavernule durante le reazioni accolgono sangue Proveniente dalle arterie elicine che sono rami della pudendo interna e si dilatano cosi che la pressione intracavernosa aumenta fino a 10 volte permettendo il mantenimento delle erezione
Rami dell'arteria pudenda interna situati nelle trabecole della tonaca albuginea e fornite di cuscinetti di cellule epitelioidi che ss il pene è flaccido occludono quasi totalmente il lume vascolare mentre durante l'erezione permettono la dilatazione dell'arterie che riversano una notevole quantità di sangue nelle cavernule, lacune venose che si dilatano facendo aumentare la pressione intracavernosa e mantenendo lo stato di erezione
il tessuto cavernoso del pene presenta un'impalcatura connettivale di Trabecole originate dalla tonaca albuginea che delimitano lacune venose dette cavernule, rivestite da endotelio e comunicanti tra loro
Le cavernule durante le reazioni accolgono sangue Proveniente dalle arterie elicine che sono rami della pudendo interna e si dilatano cosi che la pressione intracavernosa aumenta fino a 10 volte permettendo il mantenimento delle erezione
Per le strutture erettili è a carico dei rami dell'arteria pudenda interna
-Per i corpi cavernosi provvede l'arteria PENIENA Che cede l'arteria dorsale del pene per il glande e l'arteria profonda del pene
-Per il corpo spongioso l'arteria PERINEALE Con ramo bulbare e uretrale (Provvede anche al bulbo dell'uretra e al corpo spongioso dell'uretra)
Per gli involucri del pene è a carico dei rami della pudenda esterna ramo dell'arteria femorale e dell'arteria perineale superficiali
Ritorno venoso
- Vene superficiali scaricano la vena dorsale del pene e poi nella vena grande safena
-Vene profonde scaricano nella vena dorsale profonda del pene e poi nelle vene pudende interne o nel plesso pudendo
Linfonodi inguinali superficiali supero-mediale per i vasi linfatici superficiali
Linfonodi inguinali superficiali, profondi e iliaci esterni per i vasi linfatici profondi
Monte del pube o di Venere
Grandi labbra
Piccole labbra
Bulbi del vestibolo e clitoride, Che sono i corpi erettili
Vestibolo della vagina
tutti i geni genitali esterni femminili nel loro insieme formano la vulva
Sporgenza cutanea contenente anche tessuto adiposo che rende lo spessore variabile situata davanti alla sinfisi pubica, lateralmente è delimitato dalle pieghe inguinali e inferiormente si continua con le grandi labbra
presenta peli e ghiandole sebacee e sudoripare
E vascolarizzato dalle arterie potenze interne
E l'insieme dei genitali esterni femminili localizzata nel perineo anteriore
Grosse pieghe cutanee sotto al monte del pube
Sono lunghe sette 9 cm e spesse 3 cm e situate presso le branche ischio-pubiche
Sono separate da una fessura mediana detta rima vulvare situata tra i due margini liberi delle labbra che hanno un andamento irregolare
La faccia laterale è separata dal solco genito femorale dalla radice delle cosce
La faccia mediale è separata dal solco interLabiale dalle piccole labbra
L'estremità posteriore si unisce con la controlaterale formando la commessura posteriore delle grandi labbra
Sono vascolarizzate dall'arteria pudenda esterna dei suoi rami e ritorno venoso a carico di un plesso che si getta nella vena femorale
Vi si effettuano incisioni per facilitare il parto dette episiotomia o medio laterale o mediana in modo da allargare il canale vaginale
Pieghe cutanee lunghe 3,5 cm e spesse 0,4 cm unite posteriormente a livello del frenulo delle piccole labbra, davanti al quale può crearsi la fossa navicolare (posteriormente a tale fossa si uniscono le grandi labbra controlaterali a formare la commessura labiale posteriore)
Anteriormente si suddividono in lamine superiori e inferiori e le superiori riunendosi sulla mediana vanno a formare il prepuzio del clitoride che che riveste il clitoride lasciando uno spazio tra prepuzio e clitoride dove si accumula lo smegma, prodotto della desquamazione
Le lamine interne convergono medialmente e formano il frenulo del clitoride più posteriore rispetto al prepuzio
Porzione terminale delle colonne vaginali anteriori che va a porsi tra lo sbocco uretrale anteriore e lo sbocco Vaginale posteriore presso il vestibolo della vagina
Spazio compreso tra le piccole labbra e comunicante con l'esterno attraverso la rima vulvare
Anteriormente al meato uretrale esterno e subito dietro ad essa vi è un piccolo rilievo, il tubercolo vaginale o carena uretrale, che corrisponde all'estremità inferiore della colonna vaginale anteriore e posteriormente ad esso vi è l'orifizio vaginale
Ha annesse ghiandole parauretrale o di skene o vestibolari minori, a ridosso dello sbocco dell'uretra, i cui dotti sboccano intorno al meato uretrale e producono fluido lubrificante
Ha annesse anche le ghiandole di Bartolini o vestibolari maggiori presso lo sbocco della vagina che producono muco durante l'eccitazione
(La Bartolinite è un'infiammazione di tali ghiandole
Linfonodi inguinali
Organo erettile femminile formato da due radici poste lateralmente al bulbo del vestibolo che Sono lunghe 6/ 7 cm ma hanno una porzione coperta dal muscolo ischio cavernoso e proseguendo lungo le branche ischio-pubiche si portano anteriormente e convergono medialmente a formare il corpo del clitoride che è la porzione visibile che sporge dal muscoli di 2 cm
Il glande del clitoride è della porzione terminale
Come i corpi cavernosi del pene, contiene tessuto cavernoso che ha un ruolo nell'eccitazione e quindi è molto innervato
Sia il corpo che il glande sono ricoperti dal prepuzio del clitoride formato dalle piccole labbra
è vascolarizzato dall'arteria profonda e dorsale del clitoride che sono rami della pudenda interna
Formazioni di tessuto cavernoso lateralmente alla rima del vestibolo coperti dal muscolo bulbo cavernoso e avvolti da tonaca albugineA
Sono strettamente rapporto con il clitoride grazie alla presenza di del plesso di Kobelt, plesso venoso che drena il bulbo e drena poi nella vena prudente interna
Il sistema endocrino attua risposte lente ed è coinvolta in fenomeni che hanno evoluzione dunque nel tempo, Rilasciando ormoni che agiscono su organi organi bersaglio
Il sistema nervoso attua risposte rapide, controlla fenomeni che agiscono in breve tempo
MESODERMICA gonadi e corticale del surrene
ENDODERMICA Paratiroidi, Timo, Isole pancreatiche, Sistema endocrino diffuso gastroenterico
NEUROECTODERMICA Neuroipofisi, Midollare del surrene, Cellule C della tiroide, Epifisi
ECTODERMICA Adenoipofisi e cellule cromaffine
GHIANDOLE FOLLICOLARI Formano follicoli con cavità interne in cui accumulano il segreto che poi viene riassorbito per la secrezione ad esempio la tiroide contenente colloide
GHIANDOLE INSULARI Riunite in isolotti come le isole di Langherans del pancreas
GHIANDOLE CORDONALI Formano come cordoni intervallati da sinusoidi ad esempio la midollare del surrene
GHIANDOLE INTERSTIZIALI Cellule endocrine disperse come le cellule leydig e le cellule interstiziali dell'ovaio
in base all'ormone prodotto
ORMONE IDROFILO Non potendo attraversare la membrana deve legare un recettore di membrana che va ad innescare una cascata di reazioni intracellulari
ORMONE LIPOFILO Attraversa la membrana e controlla la trascrizione quindi lega recettori all'interno del nucleo
E localizzata nella loggia ipofisaria, nella fossa cranica media delimitata anteriormente dal tuberculum della sella e dai processi clinoidei anteriori e posteriormente dal dorsum sella e dai processi clinoidei posteriori e quindi si trova nella sella turcica sulla faccia superiore dello sfenoide
situata nella posizione ventrale del diencefalo
SUPERIORMENTE Solco ipotalamico E ipotalamo a cui è connesso mediante il peduncolo ipofisario
ANTERIORMENTE
-Stria terminalis, Lamina grigia che va dal chiasma ottico al rostro del corpo calloso
-chiasma ottico e solco del chiasma ottico
INFERIORMENTE PAVIMENTO
-Tuber cinereum, Lamina grigia tra chiasma ottico e corpi mammillari e da cui si riparte l'infundibolo che prosegue forma il peduncolo ipofisario che collega ipotalamo con neuroipofisi
LATERALMENTE
-Capsula interna
MEDIALMENTE Terzo ventricolo
POSTERIORMENTE Ponte del tronco encefalico
Il seno cavernoso va ad avvolgersi tutto intorno alla sella turcica e quindi all'ipofisi e quindi in media tutti i suoi rapporti
SUPERIORMENTE
-Solco ipotalamico E ipotalamo a cui è connesso mediante il peduncolo ipofisario
-Diaframma della sella che si crea Dallo sdoppiamento della dura madre
ANTERIORMENTE
-Stria terminalis, Lamina grigia che va dal chiasma ottico al rostro del corpo calloso
-chiasma ottico e solco del chiasma ottico
INFERIORMENTE PAVIMENTO
-Tuber cinereum, Lamina grigia tra chiasma ottico e corpi mammillari e da cui si riparte l'infundibolo che prosegue forma il peduncolo ipofisario che collega ipotalamo con neuroipofisi
-Attraverso il seno cavo naso la sella e rapporto con il seno paranasale dello sfenoide (Importante rapporto perché in caso di tumore all'ipofisi e si sono approcciati per via transfenoidale)
LATERALMENTE
-Capsula interna
-seno cavernoso che forma un anello tutto intorno all'ipofisi
-Nervi che passano dalla fessura orbitaria cioe Nervo oculomotore, Trocleare, Oftalmico del trigemino
-Nervi che passano dal foro rotondo c'è il mascellare e dal foro ovale cioè il mandibolare
MEDIALMENTE Terzo ventricolo
POSTERIORMENTE
-Ponte del tronco encefalico e arteria basilare che vi decorre
-Poligono di Willis più lateralmente
Il seno cavernoso va ad avvolgersi tutto intorno alla sella turcica e quindi all'ipofisi e quindi in media tutti i suoi rapporti
piega di riflessione della dura madre che si forma per lo sdoppiamento presso la sella turcica in due foglietti di cui uno riveste internamente la sella turcica mentre l'altro passa sopra e va a formare tale diaframma, che separa l'ipofisi dall'ipotalamo ( quindi la regione sellare dalla sovrasellare) e permette grazie a un foro centrale il passaggio del peduncolo ipofisario
L'ipofisi è in rapporto con tale seno paranasale, diviso in due parti da un setto, mediante il seno cavernoso e la sella turcica che si interpongono
Dato che il seno paranasale si apre nel meato nasale superiore tale rapporto è importante nella chirurgia perché permette di approcciare chirurgicamente l'ipofisi per via transfenoidale in caso di tumore all'ipofisi (attraverso le cavità nasali)
Il seno cavernoso è situato tutto intorno alla sella turcica e quindi all'ipofisi e vi passa all'interno la carotide interna e il nervo abducente
Nella sua parete laterale decorrono dall'alto in basso il nervo oculomotore, Trocleare, oftalmico, Mascellare
Si trova nella fossa cranica media ed è formato da due porzioni parallele della sella turcica connesse da un seno intercavernoso anteriore e un seno intercavernoso posteriore che quindi permettono di circondare in modo continuo l'ipofisi
Pertanto tutti i rapporti di ipofisi sono mediati dal seno cavernoso
Posso portare alla compressione del chiasma ottico che si trova anteriormente all'ipofisi nel solco del chiasma ottico
Se il punto di compressione è nel tratto centrale, dove si incrociano le fibre della porzione nasale della retina che trasportano informazioni sulle porzioni laterali del campo visivo si ha un EMIANOPSIA BITEMPORALE, Ovvero cecità per le due metà laterali del campo visivo
Se il punto di compressione è nelle porzioni laterali, sono coinvolte le fibre temporali che non si incrociano e che trasportano informazioni dalle porzioni mediali del campo visivo e quindi si ha EMIANOPSIA BINASALE, cioè cecità per le due metà mediali del campo visivo
è a carico di rami della carotide interna
ARTERIA IPOFISARIE SUPERIORI E emergono tra i primi rami del tratto cerebrale e sono dirette alla adenoipofisi
ARTERIE IPOFISARIE INFERIORI Emergono dal tratto cavernoso e sono dirette alla neuroipofisi
Non ha vasi linfatici poiché nel sistema nervoso centrale non vi è drenaggio linfatico
La neuro ipofisi ha origine dal neuroectoderma, Da un estroflessione della porzione inferiore della vescicola diencefalica, che si approfonda
L'adenoipofisi ha origine ectodermica, da un'estroflessione del tetto della primitiva cavità orale (stomodeo) ovvero la tasca di Ratke che si approfonda
Tra le due può restare un residuo vestigia della tasca di Ratke che va a creare la fessura
Le corde vocali sono costituite esternamente da un epitelio pavimentoso stratificato che si affaccia su una lamina propria costituita da 3 parti: una parte superficiale essenziale per la fonazione e all’interno del quale si trova tessuto mesenchimale lasso, uno strato intermedio e uno strato profondo. Questi ultimi fanno parte essenzialmente del legamento vocale. Al di sotto di tutto è presente lo strato muscolare cioe il muscolo vocale
Assente perché nell'encefalo non ci sono vasi linfatici
La neuro ipofisi dal neuroectoderma mentre l'adenoipofisi dall'Ectoderma che riveste lo stomodeo, la tasca di Ratke
Posizione postero superiore
I recesso epifisario inferiore e il recesso sovra pineale superiormente dovuta alla presenza del peduncolo epifisario che connette l'epifisi al tetto del terzo ventricolo rispetto al quale si trova postero superiormente
E sintetizzata la melatonina nella fase di buio sotto stimolo del nucleo sopra chiasmatico e paraventricolare dell'ipotalamo
Sintetizzato da parte dei pinealociti(Per accumulo di precipitati calcarei si formano le corpora arenacea o sabbia cerebrale
La ghiandola surrenale
Setto orizzontale di dura madre che divide l'loggia sellare dalla regione sovra sellare con un foro centrale per il passaggio del peduncolo ipofisario che connette ipotalamo ipofisi
Si crea perché presso la sella turcica la dura madre encefalica si sdoppia in un foglietto inferiore periostale che va a rivestire la parete ossea della sella turcica e un foglietto meningeo superiore che passa a ponte sopra la sella formando il diaframma (Quindi la loggia ipofisaria e osteo fibrosa)
Dal foglietto destro del mesentere
Punti di fissità presenti solo sulla superficie laterale del cieco nei punti in cui il peritoneo che ha rivestito le facce laterali si riflette e continua col peritoneo parietale
Nella fossa iliaca sinistra poi ruota di 270° intorno all'arteria mesenterica superiore
L'arteria cerebrale posteriore attraverso le arterie corioidee posteriori divise in mediali e laterali
Presso L1 L2 quindi nella cavità addominale sotto al diaframma e poi attraverso il diaframma attraverso lo iato aortico
Il destro sul margine destro invece il sinistro nella faccia anteriore
Nel primo tratto l'esofago si trova sulla destra dell'arco aortico e quindi prende rapporto alla faccia postero-mediale e scendendo nel primo tratto è sempre a destra (Prende rapporto col margine posteriore destro dell'aorta toracica che è a sx e decorrono in basso parallelamente esofago a dx e aorta a sx) poi si sposta a sinistra e si pone anteriormente all'aorta