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anatomia 2

in che modo il peritoneo riveste la prostata

NON è rivestita, perche presso le vescichette si ha un accollamento del perinei che forma la fascia di denonvillers

da cosa è composto il funicolo spermatico

dotto deferente (+posteriorr), arteria funicolare testicolare e spermatica, plesso venoso pampiniforme, nervi e vasi linfatici

come residuano processo vaginale e gubernaculum testis

come tonaca vaginale (epiorchio e periorchio) e legamento vaginale
come legamento scrotale

da dove ha origine il m cremastere

dal tendine congiunto di m obliquo interno e trasverso dell addome

dove si trovano in origine i testicoli

retroperitoneali in posizione lombare

dove originano e dove sboccano le vene testicolari

dal plesso anteriore/pre deferenziale
la vena testicolare dx sbocca nella VCI, la sx nella vena RENALE che poi sbocca nella VCI

come sono rivestite le vescichette seminali dal peritoneo

sottoperitoneali

da cosa è formato il dotto eiaculatore, decorso e dove sbocca

dal dotto deferente e dai dotti delle vescichette
attraversa la prostata cosa decorso obliquo in basso e avanti a 40 gradi

sbocca sulla faccia posteriore delluretra pressi il collicolo seminale

quali sono le varie porzioni delluretra maschile

pelvica
perineale

peniena


preprostatica

prostatica

membranosa

spongiisa (bulbare, peniena, navicolare)

quali sono i rivestimenti del testicolo

tonaca vaginale (epiorchio interno e periorchio esterno)
fascia spermatica interna

fascia cremasterica

fascia spermatica esterna/di colles

scroto (dartos/sottocute e cute)

legamenti del pene

legamento sospensore del pene (lo ancora allosso pubico)
legamento fundiforme del pene (dioendenza della linea alba)

con cosa termina lestremità anteriore del pene

col GLANDE, una sporgenza conoide allestramità terminake del corpo spongioso, rivestito dal PREPUZIO, involucro cutaneo legato al corpo del pene dal FRENULO
tra glamde e prepuzio vi è il SOLCO BALANO PREPUZIALE contenete smegma

quali sono i muscoli che avvolgono le strutture erettili del pene

muscoli bulbospongiosi sul corpo spongioso del pene/uretra
muscolo ischiocavernoso sui corpi cavernosi

involucri pene

cute sottile
tonaca dartos/fascia di colles

fascia profonda del pene/di buck

tonaca albuginea

drenaggio linfatico uretra

prostatica iliaci interni
membranosa iliaci esterni

spongiosa inguinali

direzione ase uretra e prostata

uretra in basso e INDIETRO
prostata in basso e in AVANTI

drenaggio linfatico testicolo

linfonodi paraaotici dx e sx
linfonodi inguinali superficiali per i rivestimenti

da dove origina e dove si porta il funicolo spermatico

emerge dall ilo del testicolo presso il margine posteriore e percorrono in canale inguinale fino allorifizio interno portandosi in cavità addominale (14 cm)

da dove origina il dotto deferente, decorso e come termina

dalla coda dll epididimo presso il polo inferiore del testicolo, si porta in alto e indietro come parte del funicolo spermatico e percorre canale inguinale fino a cavità addominale
termina con ampolle deferenziali e si unisce ai dotti delle vecichette seminali (poste LATERALMENTE alle ampolle) a formare il dotto eiaculatore

quali sono le due curve che compie uretra

curva sottopubica (fissa, membranosa)
curva prepubica (mobile)

asse utero

da davanti INDIETRO e dallalto in basso

differenza orifizio unterino esterno e interno tra nullipare e donne post gravidanza

orifizio esterno nelle nullipare rotondeggiante, post gravidanza è una fessura orizzontale
orifizio interno nelle nullipare stretto, post gravidanza è piu ampio

cosa sono e quali sono i fornici vaginali

recessi tra cervice utero e vagina che lo circonda inferiormente
il fornice posteriore è più profondo dell'anteriore

2 fornici laterali

due porzioni collo/cervice utero

porzione extravaginale (superiore)
porzione intravaginale detta portio o muso di tinca (continuità utero vagina)

la cavità peritoneale è chiusa o aperta

nelluomo è chiusa nella donna è aperta e comunca con lesterno tramite le vie genitali

posizione utero (angoli)

ANTIVERSOFLESSIONE
angolo flessione (tra collo e corpo utero) >120* e <170 rivolto AVNTI e in BASSO

angolo versione (tra asse cervice e vagina) tra 90-100* aperta in AVANTI

quali parti dell utero sono rivestite dal peritoneo e quali no

rivestite tutta la faccia posteriore e la faccia anteriore di corpo e fondo
NON rivestite la faccia anteriore della cervice e le facce laterali

cosa è il parametrio e cosa vi decorre

è il connettivo con cellule adipose e muscolari interposto tra foglietto anteriore e posteriore del legamento largo che inferiormente si separano (base allargata)
vi penetrano vasi uterini, vaginali e uretere e il legamento cardinale

quali sono le tre ali del legamento largo e cosa si diparte da esse

ala superiore: fornisce mesosalpinge, un meso fino a faccia inferiore tube uterine
ala anteriore: avvolge il legamento rotondo e forma il mesometrio (porzione tra utero e legamento rotondo)

ala posteriore: nella porzione mediale ha il legamento utero ovarico e nella porzione centrale il mesovario (arriva alla finea di farre waleyer ovaio)

andamento legamento largo

dakk alto in basso e da davanti INDIETRO (foglietto anteriore guarda in avanti in basso e lateralmente, foglietto posteriore guarda indietro in alto e medialmente)
a tenda canadese con due spioventi intorno al legamento largo

quali cavi si formano intorno allutero

cavo vescicouterino per riflessione peritoneo da faccia posteriire vescica e faccia anteriore utero
cavo di douglas o rettouterino per riflessione peritoneo da parete posteriore fornici vaginali utero a faccia anteriore retto (presenti anche pieghe rettouterine)

cosa sono le pieghe rettouterine

mucosa che riveste legamenti rettouterini che si dipartono da parte posteriore cervice sopravaginale e si inseriscono sul retto delimitando il cavo di douglas

decorso legamento rotondo

parte da angolo superolaterale utero SOTTO le tube e pasa sotto lala anteriore del legamento largo fino al canale inguinale che percorre fino al corpo adiposo delle grandi labbra

da dove a dove si estende la mesosalpinge

dallutero alla faccia inferiore delle tube

in che modo è diviso il legamento cardinale/di mackenrodt e da cosa

è diviso dall incrocio dell uretere con l arteria uterina mentre decorrono nel paramentro alla base del legamento largo
diviso in porzione mediale piu spessa contenente plesso venoso uterovaginale e porzione laterale piu sottile contenete arteria uterina e rettale media

le tube uterine si rapportano con tutte le facce dell ovaio

No, con tutte (polo inferiore, margine anteriore, polo superiore, faccia mediale, posteriore) tranne la FACCIA LATERALE che poggia nella fossa ovarica

cosa è l ostio addominale

orifizio con cui la tuba uterina si apre in cavità peritoneale (è lunico organo che vi si apre)

quali sono le 4 porzioni delle tube uterine

porzione intramurale (con ostio uterino)
istmo

ampolla

infundibolo/padiglione (con fimbrie e ostio addominale)

come sono rivestite le tube

totalemnte rivestite dal peritoneo che poi forma la mesosalpinge verso l utero

asse vagina e utero

vagina da dietro in AVANTI e dall alto in basso
utero da davanti INDIETRO

oer questo si crea angolo di antiversione

lunghezza pareti vagina

per angolo di antiqversione diversa lunghezza tra parete anteriore 7,5 cm e posteriore 9cm

come è rivestita la vagina dal peritoneo

peritoneo copre la parte più superiore e posteriore della vagina

drenaggio linfatico vagina

parte superiore e media ai linfonodi iliaci interni
parte inferiore ai linfonodi inguinali superficiali

parte posteriore ai linfonodi sacrali

punti di repere posizione ovaio

1,5-2 cm davanti all articolazione sacroiliaca
1cm sotto apertura superiore pelvi

limiti loggia ovarica

anteriore da arteria iliaca esterna e ovarica
posteriore da arteria iliaca interna, uterina e uretere

pavimento peritoneo

quali sono i legamenti che si dipartono dai poli dell ovaio

dal polo superiore il legamenti sospensore dellovaio
dal polo inferiore il legamento utero ovarico

il legamento sospensore dell ovaio è un legamento fibroso?

NO, è formato dal peduncolo ovarico che entra nell ilo dell ovaio ed è rivestito da peritoneo

da dove origina arteria ovarica

è un ramo viscerale proprio che origina da pareti laterali aorta addominale tra L2-3

quale importante rapporto tra due elementi si ha alla base del legamento largo?

tra uretere e arteria uterina
uretere la incrocia e passa DAVANTI per poi scendere in basso verso faccia posteriore vescica mentre arteria uterina va in a,ro verso istmo utero

dove sboccano le vene ovariche

vena ovarica dx nella VCI e la sx nella RENALE e poi nella VCI

drenaggio linfatico apparato genitale femminile

linfondi pre e para aortici (da ovaio, tuba, porzione superiore utero seguendo peduncolo ovarico)
linfonodi inguinali superficiali (da fondo utero e regioni laterali seguendo il legamento rotondo)

linfonodi iliaci interni (soprattutto) ed esterni (regione inferiore corpo e collo utero seguendo vasi ovarici)

linfonodi del promontorio del sacro (parte posteriore corpo e collo utero e vagina posteriore)

posizione reni

retroperitoneali, nei due quadranti superiori della cavità addominale tra T11/12 e L3/4

quale rene è più in alto e cosa comporta a livello rapporti

il rene sx è piu in alto del dx e postriormente oltre alla XII costa si rapporta con la XI

asse reni

obliqui dall alto in bassi e da interno allesterno (poli superiori piu vicini rispetto agli inferiori)

da cosa è delimitata la loggia renale

dalla fascia renale e dalla capsula adiposa

parla della fascia renale

è una dipendenza ella fascia trasversale ed è formata da due foglietti: foglietto anteriore/prerenale/fascia di gerota e foglietto posteriore/retrorenale/fascia di zuckerkandl
i due foglietti si uniscono suoeriormente sopra la ghiandola surrenake e si poratno al diaframma, mentre restano separati inferiormente (loggia aperta inferiormente)

la loggia renale è una loggia chiusa

NO, i due foglietti restano separati inferiormente e la loggia aperta inferiormente

rapporti posteriori reni

suoeriormente diaframma e seno costodiaframmatico e XII-(XI solo sx) costa
inferiormente muscoli parete addominale posteriore, nervi ileoipogastrico e ileoinguinale e triangoli lombari (punti debolezza parete addominale posteriroe

quali sono i due triangoli lombari (punti debolezza parete addominale posteriroe)

triangolo superiore/di grynfelt (superiormente da 12 costa, medialmente da quadrato dei lombi, lateralemnte da m obliquo interno)
triangolo inferiore/di petit (superomedialmente dal garn dorsale , amteriormente da obliquo esterno e inferiormente da cresta iliaca)

rapporti anteriori rene dx

fegato (lobo dx)
duodeno discendente

flessura colica dx

digiuno

rapporti posteriori rene sx

milza
stomaco

flessura splenica e colon discendente

coda pancraes

flessura duodeno digiunale e digiuno

rapporti margine mediale reni

rene dx con VCI
rene sx con aorta addominale

diffreenza tra le arterie renali

arteria renale dx lascia aorta con angolo acuto e passa dietro VCI
arteria renale sx lascia aorta con angolo retto e oassa dietro coda pancreas

arteria renale dx più lunga della sx perche aorta addomianle spostata a sx

le arterie renali decorrono davanti o dietro le vene renali

dietro, presso lilo del rene la vena renale è la truttura più anteriore

diramazioni arterie renali dall ilo del rene in poi

ramo anteriore/prepielico che dà arterie segmentali (anteroinferiore, anterosuperiore, superiore/apicale, inferiore)
ramo posteriore/retropielico che dà arteria segmentale posteriore

dalle arterie segmentali originano arterie interlobari poi arterie arcuate/arciformi, arterie interlobulari, arteriole afferenti, glomerulo

quali arterie decorrono tra le piramidi fino alla base delle piramidi

le arterie interlobari che originano dalle arterie segmentali e poi danno origine alle arterie arcuate

cosa si intende oer rete mirabile arteriosa del rene

al glomerulo arrivano arteriole afferenti e fuoriescono sempre arteriole efferenti (di diametro minore per mantenere alta la pressione)

dove confluiscono le vene renali

nella VCI (vena renale sx più lunga perche VCI spostata a dx)

drenaggio linfatico reni

drenaggio superficiale arriva ai linfonodinlomboaortici (porzione sottocapsulare, corticale, capsula adiposa)
drenaggio profondo ai linfondi paraaortici e preaortici (segue decorso vasi sanguigni dal peducolo vascolare)

quali sono le 7 componenti funzionali trasportate dai nervi cranici

3 efferenze ESG, EVG, EVS
4 afferenze ASG, AVS, AVG, ASS

quante componenti funzionali trasporta al massimo un nervo cranico

5 su 7 possibili

quale è l unico netvo cranico che non ha due diversi gangli sensitivi (uno specifico somatico e uno viscerale)

il VII (nervo faciale) che ha solo il ganglio GENICOLATO

quali sono i nuclei di nc che fanno eccezione e nin sono innervati bikateralmente dal fascio genicolato (corticonucleare che decirre nel ginocchio della capsula interna)

nucleo motore XI (nervo accessorio) paio SOLO OMOLATERALE
PARTE INFERIORE nucleo motore VII paio nc (nervo FACIALE) riceve solo CONTROLATERALMENTE (la parte suoeriore del nucleo bilateralmnete)

decorso I NC (OLFATTIVO)

origina da CELLULE OLFATTIVE nella mucosa su superficie inferiore LAMINA CRIBROSA (tetto cavità nasali)

passa attraverso i FORI DELLA LAMINA CRIBROSA e entra nella cavità cranica per terminare presso il BULBO OLFATTIVO (sporgenza a forma di fiammifero su superficie inferioe encefalo, superiormente a lamina cribrosa)


da qui origina la via olfattiva centrale fini a corteccia olfattiva

a quali nervi appartengono i nuclei motori AI LATI DELLA LINEA MEDIANA NEL TE

III oculomotore, IV trocleare, VI abducente, XII ipoglosso

sono nervi ESCLUSIVAMENTE MOTORI

2 nuclei motori nervo oculomotore III

NUCLEO MOTORE SOMATICO DEL III (nel mesencefalo, anteriormente al grigio periacqueduttale, presso i collicoli suoeriori) per ESG

NUCLEO MOTORE VISCERALE/DI EDINGER WESTPHAL (superomedialmente al somatico) per EVG

quale e l origine apparente/emergenza del III oculomotore

su faccia anteriore TE presso margine mediale dei peduncoli cerebrali, nel solco oculomotore presso la fossa interpeduncolare

con quali vasi entra in rapporto nervo III oculomotore durante il decorso

decorre LATERALMENTE ALL ARTERIA BASILARE, che separa i due nervi controkaerali sulla faccia inferiore del mesencefalo e decorre tra Arteria CEREBELLARE SUPERIORE (inferiormente) e CEEBELLARE POSTERIORE (suoeriormente)

quale è il foro di uscita dal cranio del nervo oculomotore III

la fessura orbitaria superiore, sul fondo dell orbita lateralmente al foro ottico

quale nervi innervano i muscoli estrinseci dell occhio

oculomotore III m retto mediale, retto inferiore, rretto superiore, obliquo inferiore
IV trocleare m obliquo suoeriore

VI abducente m retto laterale

quali sono i due rami in cui si divide il nervo oculomotore e cosa innervano

RAMO SUPERIORE(solo ESG) va verso tetto orbita e innerva m elevatore della palpebra suoeriore e m retto superiore

RAMO INFERIORE (ESG E EVG) va al pavimento orbita e innerva con fibre somatiche il m retto mediale, retto inferiore e obliquo inferiore

fibre parasimpatiche arrivano al ganglio ciliare

dove si inseriscono i muscoli estrinseci dell occhio

su anello tendineo comune/di zinn, struttura fibrosa piu o meno circolare che circonda il foro ottico

muscolo elevatore della palpebra superiore

NON e parte dei musvoli estrinseci dell occhio
origina da grande ala sfenoide su suoerficie posteriore orbita, superiormente all anello di sinn e si porta avanti passando superiormente al m retto dell orbita decorrendo sul tetto oer inserirsi sul TARSO (lamina fibrosa impalcatura palpebra su cui si inserisce anche muscolo tarsale)


è innervato da nervo oculomotore III

destino componente viscerale parasimoatica del nervo oculomotore

si separa dal ramo inferiore per raggiungere GANGLIO CICLIARE (su parte superiroe orbita, posteriormente al bulbo)

fibre autostoppiste postgangliare si uniscono ai nervi ciliari del nervo nasociliare del V paio e formano NERVI CILIARI BREVI


innervano M CILIARE per accomodazione visiva (modifica curvatura cristallino) e M SFINTERE DELLA PUPILLA (per accomodazione alla luce) e per questo è detto NERVO PER L ACCOMODAZIONE

.

sintomi lesione III NC OCULOMOTORE

ptosi palpebrale
strabismo divergente (prevale retto laterale percge il mediale non funziona e il bulbo è tirato lateralmente)

difetto di rotazione bulbi (compromessi m obliqui)

midriasi (pupilla dilata per prevalere dilatatore sullo sfintere)

perdita accomidazione alla luce e alla visione

diplopia orizzontale (occhi guardano in direzioni diverse, movimento NON CONIUGATO OCCHI)

quale componente funzionale trasporta il nervo trocleare

SOLO ESG

dove si trova il nucleo del nervo trocleare IV

appartiene alla colonna di nuclei motori ai lati della mediana, nella oarte posteriroe mesencefalo, davanti al grigio periacqueduttale presso i collicoli inferiori, inferiormente al nucleo del III

quali sono le due caratteristiche uniche del nervo trocleare IV

è CROCIATO decussa prima di emergere
emerge da SUOERFICIE POSTERIORE TE

quali nervi decorrono dentro la parete laterale del seno cavernoso e quale dentro al seno

dentro la parete laterale dall alto in basso: oculomotore III, trocleare IV, oftalmico V, mascellare V

dentro al seno insieme alla carotide interna: abducente VI,

quale nervo decorre dentro seno caverno con carotide interna

ABDUCENTE VI

quale nervo non decorre dentro la parete laterale del seno cavernoso
Aoculomotore III

B trocleare IV

Coftalmico V

D mascellare V

E abducente VI

E

quali nervi escono dal cranio passando dalla fessura orbitaria suoeriore

n oculomotore, trocleare, abducente, oftalmico

quale muscolo innerva il nervo trocleare

m obliquo superiore
(intraruota bulbo, sguarda in basso e lateralmente, verso l esterno)

quale dei netvi della colonna di nuclei ai lati della mediana non passa all interno dell anell di zinn ma allesterno

trocleare IV

quali nervi passano all interno dell anello di zinn

n ottico e a oftalmica medialmente
oculomotore lateralmente

n abducente

riflesso papillare alla luce

raggi passano attraverso due lenti cornea e cristallino e colpiscono retina
nervo ottico parte dai recettori della retina

arriva ai nuclei pretettali nel mesencefalo

fibre dai nuclei pretettali al nucleo di edinger westphal

fibre presimpatiche arrivano al ganglio ciliare

nervi ciliari brevi

m sfintere della pupilla

cosa si ha in caso di lesione del IV NC

strabismo esterno (sguardo in alto e in fuori per prevalere obliquo inferiore)
diplopia (sguardo orizzontale e difficolta nello scendere le scale)


m obliquo superiore compromesso, no capacita guardare in basso e verso lesterno

cosa si ha in caso di lesione del VI

prevale azione retto mediale sul retto laterale e occhio devia VRPERSO MARGINE MEDIALE

cosa è il collicolo del faciale

sporgenza nel pavimento del Iv ventricolo (nella parte posteriore del ponte) dovuta alle fibre del nervo faciale VII che prima di emergere si portano indietro e circondano il nucleo motore del nervo abducente

da dove emerge il nervo abducente VI

da superficie anteriore del ponte pessi il solco bulbopontino

quale è lunico nervo cranico crociato

trocleare IV

quale muscolo è innervato dal VI abducente

retto laterale

cosa è il trigono dellipoglosso

sporgenza nella parte piu inferiore e posteriore del pavimento del IV ventricolo dovuto a Presenza nucleo motore del nervo ipoglosso (lungo nucleo nella parte posterosuperiore del bulbo, è il piu inferiore della colonna di nuckei motori ai lati della mediana)

quale è l unico nervo della colonna motoria ai lati della mediana che non trasporta SOLO ESG

il nervo oculomotore ha anche EVG dirette al ganglio ciliare

da dove emerge il nervo ipoglosso

nella parte suoeriore del bulbo nel solco tra piramide e oliva dove le radicole suoeriore e inferiori si uniscono

emerge tra arteria VERTEBRALE E CEREBELLARE POSTERIORE INFERIORE PICA (ramo a basilare)

foro di uscita dalla cavita cranica nervo ipoglosso XII

canale dell ipoglosso tra processo stiloideo lateralmente e processo mastoideo medialmente

quale di questi non è un rappirto posteriore della ghiandola sottomandibolare
A vena linguale

B nervo ipoglosso

C arteria linguale

arteria linguale, che passa piu profondamente, è separa dalla vena linguale piu suoerficiale dal muscolo ioglosso

limiti triangolo di farabeuf nella regione laterale del collo e importanza clinica

è il punto di repere per la legatura della carotide interne, decorre sul pavimento del triangolo

base posteriore vena giugulare interna

lato superiore nervo ipoglosso

lato inferiore troncovenoso tireo linguo faringo facciale

tra quali muscoli decorre il nervo ipoglosso nella regione sopraioidea

sotto al tendine d inserzione del m stiloioideo e del ventre posteriore del digastrico, nello spazio tra muscolo miloioideo e ioglosso

quali sono i due punti di repere per la legatura della arteria linguale individuati dal nervo ipoglosso

TRIANGOLO DI BECLARD posteriormente al ventre posteriore del digastrico (legatura arteria prima che emetta rami)
TRIANGOLO DI PIROGOFF anteriore al ventre posteriore del digastrico

limiti triangolo di beclard

posteriormente al ventre posteriore del digastrico (legatura arteria linguale prima che emetta rami)

limite inferiore osso ioide (è la base rivolta in basso)

anteriore: margine posteriore ventre posteriore del digastrico

posterolaterale margine posteriore myscolo ioglosso

limiti triangolo pirogoff

anteriore a ventre posteriore digastrico, per legatura arteria linguale

anteriore: margine posteriore muscolo miloioideo

posteriore p: margine anteriore ventre posteriore digastrico

superiore: nervo ipoglosso (è la base rivolta in alto)

di quale muscolo vanno divaricati i tendini per scoprire arteria linguale dato che la coprono

fasci muscolo ioglosso

in che modo la radice della lingua è fissa

è ancorata a strutture posteriori come la cartilagine epiglottide attraverso legamenti che se rivestiti da mucosa formano pieghe
-piega glossoepiglottica mediana

-2 pieghe glosoepiglottiche laterali

tra queste pieghe si formano fossette glossoepiglottiche/vallecole

strutture faccia inferiore/ventrale lingua

sulla mediana ci è il fenulo della lingua, una piega che ancora faccia inferiore lingua a mucosa pavimento bocca

alla base del frenulo presenti due caruncole sottolinguali, sporgenze in cui sboccano ghiandola sottolinguale e sottomandibolare

quali sono i muscoli intrinseci delka lingua

muscolo longitudinake suoeriore e inferiore (accorciano lingua)
muscolo trasverso

muscolo verticale

(appiattiscono lingua)

quali sono i muscoli estrinseci della lingua e da chi sono innervati

m stiloglosso, ioglosso, palatoglosso, genioglosso

tutti innrvati da nervo ipoglosso tranne il palatoglosso che appartiene al palato molle ed e innervato da nervo vago

quale è l unico muscolo della lingua non innervato dal nervo ipoglosso XII e da chi è innervato

il palatoglosso, innervato dal nervo vago X

territorio innervazione nervo ipoglosso (solo ESG)

TUTTI I MUSCOLI INTRINSECI DELLA LINGUA
MUSCOLI ESTRINSECI LINGUA TRANNE PALATOGLOSSO


Riceve rami da primi 3 nervi spinali cervicali C1-3 che formano ANSA DELL IPOGLOSSO e innerva tutti i MUSCOLI SOTTOIOIDEI (tiroioideo senza contributo nervi cervicali) e MUSCOLO GENIOIOIDEO (parte dei muscoli sopraioidei)

cosa è l ansa dell ipoglosso

rami motori dei primi tre nervi cervicali C1-3 che si unisvono al nervo ipoglosso per innervare TUTTI i muscoli SOTTOIOIDEI (tranne titiroioideo solo da n ipoglosso) e muscolo GENIOIOIDEO parte dei muscoli sopraioidei

come verifico lesione nervo ipoglosso XII

verifico funzionalita MUSCOLO GENIOGLOSSO, faccio portare apice lingua fuori dalla bocca e vedo se devia dal lato della lesione

cosa si verifica in caso di lesione nervo ipoglosso

se bilaterale, no movimenti lingua
se unilaterale, atrofia di una metà

la triade portale è un rapporto posteriore di testa pancreas e bulbo duodeno

NO, larteria epatica è piu suoeriore
il rapporto è con vena porta e dotto coledoco

funzioni muscolo genioglosso, inserzioni e innervazione

rendere concava la faccia superiore della lingua
porta la lingua in avanti e l apice fuori dalla bocca


origina da apofisi geni/spina mentale e si distribuisce a ventaglio raggiungendo apice lingua, epiglottide, e osso ioide


immervato da ipoglosso e usato per valutarne la lesione facendo uscire apice lingua dalla bocca al paziente

cosa innervano le EVS

sono fibre efferenti viscerali speciali per muscolatura che deriva dagli archi brachiali

nuclei del nervo trigemino V

NUCLEO MOTORE/MASTICATORIO presso il ponte, nella colonna della testa delle corna anteriori

NUCLEO SENSITIVO più lungo del TE diviso in tre parti (TEORIA DELLA CIPOLLA)

-MESENCEFALICO nel tegmento mesencefalico, legato alla sensibilità propriocettiva cosciente

-PONTINO/NUCLEO SENSITIVI PRINCIPALE nel tegmento pontino per sensibilità tattile epicritica/discriminativa

-NUCLEO SPINALE DEL V/NUCLEO DELLA RADICE DISCENDENTE dalka giunzione bulbopontina raggiunge i primi neuromeri cervicali ed è diviso in PARS ORALIS (+superiore per sensibilita protopatica e termica bocca e naso), PARS INTERPOLARIS (sensibilita protopatica e termica da regione periorale e occhio), PARS CAUDALIS per sensibilità dolorifica e info da altri nervi privi di nuclei sensitivi proprio

in cosa consiste la teoria dlla cipolla per il nervo trigemino

NUCLEO SENSITIVO più lungo del TE diviso in tre parti che ricevono un diverso tipo di info
-MESENCEFALICO nel tegmento mesencefalico, legato alla sensibilità propriocettiva cosciente

-PONTINO/NUCLEO SENSITIVI PRINCIPALE nel tegmento pontino per sensibilità tattile epicritica/discriminativa

-NUCLEO SPINALE DEL V/NUCLEO DELLA RADICE DISCENDENTE dalka giunzione bulbopontina raggiunge i primi neuromeri cervicali ed è diviso in PARS ORALIS (+superiore per sensibilita protopatica e termica bocca e naso), PARS INTERPOLARIS (sensibilita protopatica e termica da regione periorale e occhio), PARS CAUDALIS per sensibilità dolorifica e info da altri nervi privi di nuclei sensitivi proprio

quale è ul nucleo parasimpatico del trigemino V

NON ha un nucleo parasimpatico proprio nè fibre parasimpatiche proprie , riceve fibre autostoppiste da 2 gangli parasimoatici annessi: SOTTOMANDIBOLARE/sottolinguale e OTICO e CILIARE e PTERIGOMANDIBOLARE

origine apparente trigemino V

faccia laterale ponte, lresso peduncolo cerebellare medio tramite due radici
-radice major con fibre sensitive

-radice minor con fibre motorie

dove si trova il cavo di meckel e cos è

all apice della rocca petrosa, lateralmente al seno cavernoso e medialmente all arteria meningea media

è uno sdoppiamento del foglietto meningeo della dura madr a livello della fossa cranica media nell osso temporale e contiene il GANGLIO DI GASSER/SEMILUNARE

da dove emergono e da cosa sono formate le tre branche del trigemino

dalla suoerficie convessa GANGLIO SEMILUNARE/DI GASSER, ganglio sensitivo somatico del trigemino sulla cui suoerficie concava arriva la radice major

branca oftalmica e mascellare SOLO ASG

branca mandibolare è l unica mista, che riceve la radice minor ed e formata sa ASG e EVS

quale è l unica bramca mista dl trigemino

mandibolare, che rivece anche radice minor e ha EVS E ASG

quali sono i fori di uscita dalla cavità cranica delle tre ranche del trigemino e i gangli parasimpatici annessi (NO GANGLI PROPRI)

MASCELLARE dal foro rotondo e ganglio pterigomandibolare
MANDIBOLARE da foro ovale e ganglio sottomandibolare/sottolinguale e otico

OFTALMICA da fessura orbitaria suoeriore e ganglio ciliare

quali nervi decorrono nella parete laterale del seno cavernoso dall alto in basso

nervo oculomotore, trocleare, orftalmico, mascellare

quali sono i tre rami in cui si divide il nervo oftalmico quando esce dalla fessura orbitaria superiore e dove passano rispetto all anello di zinn

nasociliare piu mediale (unico che passa all interno dell anello di zinn)
frontale sulla mediana (esterno ad anello zinn)

lacrimale piu laterale (esterno ad anello zinn)

rami nervo nasociliare (su superficie mediale orbita) e cosa innervano

nervi ETMOIDALI anteriore e posteriore (passano dal foro etmoidale e innervano seno sfenoidale e celle etmoidali e l anteriore da solo parte interna cavita nasali e cute naso

nervo INFRATROCLEARE innerva mucosa parte mediale palpebra superiore e parte mediale congiuntiva e fuoriesce all estrno oer cute radice naso e vie lacrimali


nervi CILIARI LUNGHI innervano cute congiuntiva, cornea, sclera

arrivano al ganglio ciliare annesso al III-V paio e ricevono fibre parasimpatiche postgangliari da oculomotore e formano i nervi ciliari brevi

rami nervo frontale (decorre sulla mediana su superficie superiore orbita)

nervo SOPRAORBITALE fuoriesce da incisura sopraorbitaria e innerva cute fronte e naso, cute e mucosa palpebra superiore e congiuntiva, seno frontale
nervo SOPRATROCLEARE per cute parte mediale occhio

innervazione nervo lacrimale (su parete laterale orbita)

cute regione temporale, parte laterale congiuntiva, cute e mucosa palpebra superiore parte laterale

riceve fibre autostoppiste da anastomosi con nervo zigomatico e innerva ghiandole lacrimali

innervazione branca oftalmica del trigemino

-cutanea: fronte, radice naso, palpebra superiore
-mucosa interna: seno frontale, seno sfenoidale, celle etmoidali, parte interna cavita nasali, congiuntiva, cornea, sclera, ghiandola lacrimale

da dove fuoriesce e dove il nervo mascellare

dal for rotondo che si apre nella parte superiore delka fossa pterigopalatina

quali sono i nervi rilasciati dal nervo mascellare

presso la fossa pterigopalatina:
nervi pterigopalatini/ganglionari

nervo zigomatico

nervi alveolari superiori posteriori


si continua nel pavimento dell orbita come nervo infraorbitario

innervazione cute palato

dal nervo PTERIGOPALATINO, ramo della branca mascellare del trigemino:
nervi PALATINI MAGGIORI pasano dai fori palatini maggiori per mucosa PALATO DURO

nervi PALATINI MINORI pasano dai fori palatini minori per mucosa PALATO MOLLE


parte anteriore del palato duro, dietro ai denti incisivi anche dal NERVO NASOPALATINO DI SCARPA, il piu lungo dei nervi NASALI MEDIALI/SETTALI dal nervo pterigopalatino

rami nervo PTERIGOPALATINO (da branca mascellare del trigemino)

RAMI PALATINI MAGGIORI E MINORI
RAMI NASALI LATERALI E MEDIALI/SETTALI (tra cui NERVO NASOPALATINO DI SCARPA)

rami e territorio innervazione nervo zigomatico da branca mascellare

NERVO ZIGOMATICO TEMPORALE per cute fossa temporale (riceve fibre autostoppiste presso il ganglio pterigopalatino e poi le scarica al nervo lacrimale tramite anastomosi)

NERVO ZIGOMATICO FACCIALE per cute regione zigomatica

GANGLIO PTERIGOPALATINO

fibre parasimpatiche pregangliari da NERVO GRANDE PETROSO SUPERFICIALE, rano del VII faciale

fibre simpatiche postgangliari viaggiano con NERVO PETROSO PROFONDO che poi si unisce al PETROSO SUOERFICIALE e forma NERVO DEL CANALE PTERIGOIDEO/VIDIANO nella fossa infratemporale


artivano a GANGLIO PTERIGOIDEO nella fossa pterigopalatina


fibre parasimpatiche postgangliari viaggiano con NERVI PTERIGOPALATINI N MASCELLARE e NERVO ZIGOMATICO che poi le cede al NERVO LACRIMALE dell oftalmico che li porta a ghiandola lacrimale

il nervo mandibolare passa nella oarete laterale del seno cavernoso?

NO

quando rilascia il netvo mandibolare i rami meningei

dopo essere uscito dal foro ovale
essi poi rientrano attraverso i fori spinosi nella fossa cranica posteriore per innervare le meningi

quali sono i netvi motori, sensitivi e misti rilasciati da nervo mandibolare

NERVI MOTORI
nervo per il muscolo tensore del timpano

nervo oer il muscolo tensore del palato

nervi per i muscoli masticatori(temporale, massetere, pterigoideo interno/mediale e esterno/laterale)


NERVI SENSITIVI

nervo buccale/buccinatorio

nervo auricolo temporaoe

nervo linguale


NERVI MISTI

solo il nervo alveolare inferiore

innervazione cutanea testa

NERVO TRIGEMINO
2 linee di demarcazione ma non separano regioni nette

-suoeriore è la rima palpebrale che separa territorio oftalmico sopra e mascellare sotto

-inferiore è la rima buccale che separa territorio mascellare e mandibolare


cute regione occipitale da nervo GRANDE E PICCOLO OCCIPITALE

patologie del trigemino e branche piu colpite

nevralgia del trigemino (dolore intenso e a brusca insorgenza, piu colpite branca mascelkare e mandibolare, eziologia sconosciuta

infezione da herpes zoster, virale a carico del ganglio di gasse (dolore e ulcere cute e mucosa, piu colpita branca oftalmica)

GANGLIO CILIARE

riceve fibre parasimpatiche pregangliari provenienti dal nucleo di edinger westphal attraverso l oculomotore

fibre postgangliari autostoppiste formano NERVI CILIARI BREVI che si uniscono ai NERVI CILIARI LUNGHI della branca oftalmica del nasociliare


arrivano alla parte anteriore dell orbita e innervano sfintere della pupilla e m ciliare

da dove ha origine l'aorta

Dalla base del ventricolo di sinistra presso la valvola semilunare aortica dietro il cono arterioso

decorso aorta ascendente

Dal basso in alto, da dietro avanti e da sinistra a destra per 5 cm

Origina dal margine inferiore della terza cartilagine costale di sinistra 6 cm in profondità e arriva alla seconda articolazione condrosternale di destra

Dove e come termina l'aorta

Termina livello di L4 dividendosi in arteria iliaca comune di destra e arteria iliaca comune di sinistra e può formare anche un'arteria minore l'arteria sacrale media che prosegue Sulla mediana verso il basso

tronco polmonare e rapporto con l'aorta ascendente

Il tronco polmonare ha un andamento dal basso in alto ma da destra a sinistra mentre l'aorta ascendente dal basso in alto e da sinistra a destra

All'inizio si trova davanti all'aorta ma si porta la sua sinistra per dividersi nelle due arterie polmonari:

-Arteria polmonare destra che forma un angolo retto con il tronco polmonare e si porta posteriormente all'aorta e alla vena cava superiore

-Arteria polmonare sinistra che segue la direzione del tronco polmonare

andamento aorta ascendente

Dal basso in alto, da dietro in avanti e da sinistra a destra

Che angolo forma l'arteria polmonare destra Presso l'emergenza dal tronco polmonare

Arteria polmonare destra che forma un angolo retto con il tronco polmonare e si porta posteriormente all'aorta e alla vena cava superiore

qual è il focolaio di ascoltazione e la posizione effettiva della valvola semilunare aortica da cui ha origine l'aorta

Il focolaio di ascoltazione e presso il secondo spazio intercostale di destra
la posizione è presso il margine inferiore della terza cartilagine intercostale di sinistra

rapporti aorta ascendente

Anteriormente con l'origine del tronco polmonare
Superiormente con il timo, Polmone destro e seno della pleura

Anteriormente a destra con il cono arterioso

A destra nel tratto iniziale con l'auricola destra mentre superiormente con la vena cava superiore

A sinistra nel tratto iniziale con l'auricola sinistra sinistra mentre superiormente col tronco polmonare

Posteriormente con Arteria polmonare destra e bronco principale destro e suoerficie anteriore atrio sinistro con interposto il seno trasverso del pericardio un recesso della cavità pericardica

quali tipi di anastomosi esistono

Per inosculazione, in cui le arterie continuano a pieno canale una nell'altra
Per convergenza in cui due arterie diverse si anastomizzano per darne una sola come nel caso dell'arterie vertebrali per dare l'arteria basilare

Mediante rami anastomotici trasversali longitudinale in cui due arterie parallele sono unite da un'arteria trasversale

Anastomosi a rete


Le arterie che non creano anastomosi sono dette terminali

come sono dette le arterie che non creano anastomosi

Terminali

quali sono le tre porzioni dell'aorta (più grossa arteria del nostro corpo)

Aorta ascendente
Arco aortico

Aorta discendente suddivisa in aorta toracica e aorta addominale

importanza valvola semilunare aortica e caratteristiche

È formata da tre cuspidi destra sinistra e posteriore, È situata presso il margine inferiore della testa cartilagine costale di sinistra e si ausculta nel secondo spazio intercostale destro
È situata nel ventricolo sinistro dietro al cono arterioso e da essa ha origine l'aorta ascendente

diametro aorta ascendente all'origine e come varia progressivamente

All'origine ha un diametro di 3 cm che si riduce progressivamente fino a 1,5 cm presso l'estremità

quale parte vedo dell'aorta ascendente nella silhouettes cardiaca

In una situazione normale non emerge rispetto al margine di destra dello sterno resta coperta e non sporge rispetto al margine destro della vena cava superiore quindi non è invisibile nella silhouettes cardiaca

Può sporgere se il gran seno aortico è particolarmente dilatato o se è ditata l'aorta ascendente o se in posizione scorretta e piuttosto che un margine rettilineo si vede un margine convesso a destra

come vedo l'aorta ascendente nella silhouettes cardiaca se il gran seno aortico è particolarmente dilatato o se è dilatata l'aorta ascendente o se in posizione scorretta

A destra piuttosto che vedere un margine rettilineo (dato che l'aorta ascendente in situazione normale non emerge rispetto al margine destro dello sterno e non sporge rispetto rispetto al margine destro della vena cava superiore e quindi non è visibile) Vedo un margine convesso a destra

cosa sono i cromi aortici o corpuscoli aortici

Sono gomitoli vascolari cioè reti dei capillari riccamente innervate con funzione di chemio accettori risentono della composizione chimica del sangue e della quantità di ossigeno e sono situati tra aorta ascendente e tronco polmonare (Rivestiti insieme dal pericardio)

origine e terminazione arco aortico

Ha origine presso l'angolo di Louis a livello della seconda cartilagine costale di destra(Seconda articolazione condrosternale di destra)

Termina rispetto alla parete toracica presso la seconda articolazione con condrosternale di sinistra/Seconda cartilagine costale di sinistrav E rispetto alle vertebre presso la faccia sinistra del corpo di T4

Dove termina l'arco aortico

rispetto alla parete toracica presso la seconda articolazione con condrosternale di sinistra/Seconda cartilagine costale di sinistra

rispetto alle vertebre presso la faccia sinistra del corpo di T4

andamento arco aortico e in quale porzione mediastino decorre

Va da avanti a indietro e da dx a sinistra

Si porta dal mediastino anteriore al mediastino posteriore

quali sono le due facce dell'arco aortico e che rapporti hanno

FACCIA ANTERO SINISTRA O ANTERO-LATERALE Guarda in avanti e verso sinistra ed è convessa
rapporti:

Faccia mediale del polmone sinistro, Nervo frenico di sx, Nervo vago di sinistra, Vena intercostale suprema, Linfonodi


FACCIA POSTERO DESTRA O POSTERO MEDIALE Guarda indietro e verso destra ed è concava

rapporti: Vena cava superiore, Trachea ed esofago, Dotto toracico, Nervo laringeo inferiore di sinistra

cosa avviene presso T4 sulla faccia sinistra

L'arco aortico termina e si forma l'aorta discendente

E il punto di inserzione del legamento arterioso di Botallo nel mediastino posteriore


In tale punto si crea un restringimento del vaso l'istmo aortico a cui segue un tratto dilatato, il fuso aortico

quali sono le due facce dell'arco aortico e che formano

Faccia antero-laterale o antero sinistra CONVESSA, Guarda in avanti e a sinistra

Faccia postero destra o postero mediale guarda indietro e verso destra ed è CONCAVA

il nervo frenico di destra si rapporta con la faccia postero destra dell'arco aortico?

NO, è il Nervo laringeo Inferiore o ricorrente di sinistra ramo del nervo vago di sinistra che circonda inferiormente l'arco (È un rapporto anche del margine inferiore) per poi risalire verso l'alto decorrendo su tale faccia

NO Rapporto con il nervo frenico di destra perché se rapporto con la superficie destra della vena cava inferiore così come NO con il nervo vago di destra che è lateralmente alla trachea

quali nervi si rapportano con l'arco aortico e in che punto

NERVO RICORRENTE O LARINGEO INFERIORE DI SINISTRA Si rapporta con il margine inferiore e con la faccia postero destra

NERVO VAGO DI SINISTRA E NERVO FRENICO DI SINISTRA Si rapportano con la faccia antero-laterale


(NO RAPPORTO CON NERVO FRENICO, VAGO E LARINGEO INFERIORE DI DESTRA

quali sono i due margini dell'arco aortico e quali rapporti hanno

MARGINE INFERIORE Concavo, Passa sopra al tronco polmonare e alla biforcazione e si porta posteriormente passando sopra il bronco di sinistra e spostandosi verso sinistra
rapporti: Tronco polmonare, Biforcazione del tronco, Arteria polmonare destra(Si stacca da angolo retto), Bronco sinistro, Plesso nervoso cardiaco e legamento arterioso di Botallo


MARGINE SUPERIORE Convesso, Da esso nascono le tre arterie dell'arco, Da destra destra a sinistra sono il tronco anonimo o brachiocefalico, L'arteria carotide comune di sinistra, L'arteria succlavia sinistra

quali sono i rapporti del margine inferiore concavo dell'arco aortico

Passa sopra al tronco polmonare e alla biforcazione e si porta posteriormente passando sopra il bronco di sinistra e spostandosi verso sinistra


rapporti: Tronco polmonare, Biforcazione del tronco, Arteria polmonare destra(Si stacca da angolo retto), Bronco sinistro, Plesso nervoso cardiaco e legamento arterioso di Botallo (Residuo del dotto arterioso di Botallo obliterato segna il passaggio/punto di restringimento da arco Aortico ad aorta discendente)

quali sono le tre arterie principali che si dipartono dall'arco aortico e da dove

Dal margine superiore convesso dell'arco aortico
Tronco anonimo o brachiocefalico, E il ramo più voluminoso e il primo ad emergere verso destra ed da esso origina l'arteria succlavia destra la carotide comune destra

Arteria carotide comune di sinistra

Arteria succlavia di sinistra, Ramo più posteriore e a sinistra

Che punto di repere identificato dal legamento arterioso di Botallo

Il legamento arterioso di Botallo che rappresenta il residuo del dotto arterioso di Botallo obliterato si inserisce proprio nel punto in cui l'arco aortico diventa aorta discendente Nel mediastino posteriore ovvero presso T4 creando un punto di restringimento del vaso l'istmo aortico cui segue un tratto dilatato il fuso aortico

Che mezzo uso di contrasto uso per le radiografie del cuore

Mezzo di contrasto a base di iodio

In che proiezione posso vedere l'arco aortico in tutta la sua estensione

Proiezione obliqua anteriore sinistra

quando all'esame mi ritrovo davanti una radiografia cosa devo dire in primis

1 Indicare il tipo di esame radiologico ad esempio aortografia, Ventricolografia, Arteriografia selettiva
2 Indicare la proiezione usata

in quale proiezione dell'ortografia vedo l'arco come se è frontale e perché devo usare questo tipo di angolazione

Nella proiezione obliqua anteriore sinistra

Perché si compensa l'angolazione verso sinistra che il cuore ha all'interno della cavità toracica

in cosa consiste la tecnica a sottrazione di contrasto

si scatta una radiografia standard prima di iniettare il mezzo di contrasto e poi si scatta una seconda radiografia dopo l'iniezione e mezzo di contrasto

infine con tecniche digitali si sottrae la prima immagine alla seconda e in questo modo vengono Eliminate o sfocate le strutture che non sono vascolari mentre le vascolari sono evidenziate dal mezzo di contrasto


L'immagine ottenuta è negativo

origine dei tre vasi dell'arco dell'aorta

Dal margine superiore e convesso, Origine posta dietro al manubrio dello sterno e quindi davanti ad essi decorre la vena anonima o brachiocefalica sinistra

tronco anonimo o brachiocefalico

E il primo ramo è il più voluminoso che emerge dal margine superiore dell'orco dell'aorta

Si dirige in alto e lateralmente a dx per 4- 5 cm con diametro di 1,5 cm SENZA dare rami


Termina a livello dell'articolazione

sterno clavicolare di destra dividendosi in arteria succlavia destra e arteria carotide comune destra

cosa succede presso l'articolazione sterno clavicolare di destra

Il tronco anonimo brachiocefalico si biforca in arteria succlavia destra e arteria carotide comune destra e quindi a livello dell'articolazione sterno clavicolare abbiamo le quattro arterie e due succlavia destre e sinistra e le due carotidi comune destra e sinistra

rapporti tronco anonimo o brachicefalico

Anteriormente con lo sterno con il timo
Antero-superiormente a dx Con la vena anonima destra

Posteriormente è un po' sulla sinistra (medialmente) con la trachea

Superiormente Con l'inserzione dei muscoli sotto ioide

Antero Inferiormente Con la vena cava superiore

A sinistra con il tratto toracico dell'arteria carotide comune di sinistra

arteria tiroidea ima

Vaso con origine incostante che può nascere o dal tronco anonimo o brachiocefalico oppure dalla carotide comune e si porta verso l'alto scorrendo davanti alla trachea per vascolarizza la tiroide

qual è il posto ideale per approcciare con il catetere l'albero vascolare

A partire dall'arteria femorale risale attraverso l'arteria iliaca esterna a cui segue l'aorta addominale poi l'aorta toracica e infine si arriva all'arco dell'aorta

Aortografia

Il catetere viene portato attraverso la arteria femorale poi arteria iliaca esterna poi aorta addominale e poi aorta toracica fino all'origine dell'aorta dove viene rilasciato il mezzo di contrasto in modo da far vedere in modo chiaro i rami che nascono dall'arco aortico

Ventricolografia

La punta del catetere si è spinta nel ventricolo sinistro dove viene rilasciata in mezzo di contrasto che segue il flusso sanguigno a ritroso e quindi passa dal seno aortico all'aorta ascendente all'arco dell'aorta e poi aorta toracica

qual è il metodo radiologico migliore per avere una risoluzione efficace delle coronarie

Arteriografia selettiva cioè posizionando la punta del catetere propria all'origine delle coronarie per iniettare il mezzo di contrasto

cosa vedo in un ortografia e coronarografia obliquo anteriore sinistra

Il seno coronario anteriore
Il tronco comune con il ramo circonflesso e il ramo interventricolare anteriore

Contro lateralmente il ramo marginale e il ramo interventricolare posteriore

decorso i rapporti carotide comune

Sale sulla parete laterale del collo SENZA dare rami
Raggiunte C3 e C4 a livello del margine superiore della cartilagine tiroidea della laringe si divide in carotide esterna e carotide interna



Rapporti

Medialmente con la trachea

Tiroide

Portandosi verso l'alto sono accompagnate dalla vena giugulare interna

quali rami sono ceduti dalle carotidi comuni presso il collo

NESSUNO
Cede rami solo a livello di C3 C4 presso il margine superiore della cartilagine tiroidea della laringe dove si biforca in carotide esterna e carotide interna

Dove avviene la biforcazione della carotide comune in carotide esterna interna

Presso C3 C4 a livello del margine superiore della cartilagine tiroidea della laringe

differenza tra carotide comune di sinistra e di destra

La carotide comune di sinistra ha origine direttamente all'arco dell'aorta e quindi oltre ad avere il tratto cervicale identico a quello della carotide di destra (Che origina dal tronco anonimo e non direttamente dall'arco aortico ) ha anche un tratto toracico assente nella destra e per questo è più lunga

È più lunga la carotide comune di destra o di sinistra

Quella di sinistra sinistra perché ha anche un tratto toracico oltre quello cervicale poiché non origina dal tronco brachiocefalico ma origina direttamente dall'arco dell'aorta

qual è il muscolo satellite del decorso della carotide comune

Il muscolo sternicleidomastoideo
In basso la carotide decorre tra capi sternale e clavicolare del muscolo, nella porzione media media dietro il margine anteriore e in alto anteriormente al muscolo e diviene superficiale

quale vena accompagna la carotide nel suo decorso

La vena giugulare interna che si trova più lateralmente e anteriormente alla carotide comune ed è la più voluminosa e principale vena del collo che poi si unisce alla vena succlavia per formare la vena anonima sia a destra da sinistra

da cosa è formato il fascio vascolo nervoso del collo

Viene a giugulare interna
Arteria carotide interna e nel tratto più inferiore da quella comune

Nervo vago


Sono avvolti insieme da una guaina carotidea che è una continuazione della fascia cervicale media (Guaina vascolare)

Che cos'è il seno carotico o carotideo

. All'origine dell'arteria carotide interna quindi presso C3 C4 in cui si ha una dilatazione della parete che diventa più sottile e funziona da bacetto ovvero risente delle variazioni di pressione del sangue
E innervato dai rami del nervo vago

da dove passa l'arteria carotide interna per Vascolarizzare l'encefalo

Dal foro carotideo alla base del cranio
(invece la vena giugulare interna che seguono il percorso da carotide nasce dal foro giugulare)

rapporti Tratto toracico arteria carotide comune di sinistra

Anteriormente presso l'origine con la vena anonima o brachiocefalica di sinistra
Antero medialmente con l'arteria succlavia

A destra (medialmente) anteriormente con la trachea E posteriormente con l'esofago

Posteriormente con il dotto toracico e con il nervo ricorrente di sinistra

Lateralmente a sinistra polmone sinistro e nervo vago

cos'è il glomo carotideo o para ganglio carotideo

È un gomitolo di capillari molto innervato dal nervo vago e glossofaringeo situato nel punto di biforcazione della carotide comune in interna esterna quindi presso C3 C4 sul margine superiore della cartilagine tiroidea della laringe

Funge da chemio accettore quindi risente della composizione chimica del sangue e rileva riduzioni della pressione di ossigeno e del pH e aumenti della pressione di anidride carbonica

cosa avviene a livello del margine superiore della cartilagine tiroidea della laringe

Biforcazione dell'arteria carotide comune in interna ed esterna

decorso arteria carotide esterna

si porta anteriormente e medialmente attraverso la ghiandola parotide per poi terminare a livello del collo del condilo della mandibola cedendo i suoi rami terminali cioè l'arteria temporale superficiale e l'arteria mascellare interna

Decorso rami per la vascolarizzazione della superficie esterna del neurocranio e rami per lo splancnocranio


Ha un decorso indipendente dal fascio vascolo nervoso del collo

decorso arteria carotide esterna nel fascio vascolo nervoso del collo

L'arteria carotide esterna non ne fa parte quindi ha un decorso indipendente(Ne fanno parte nel tratto inferiore la carotide comune e poi carotide interna)

rami collaterali dalla faccia anteriore posteriore e mediale della carotide esterna

DALLA FACCIA ANTERIORE
Arteria tiroidea superiore che si dirige verso il basso per portarsi a livello della ghiandola tiroide davanti alla trachea la laringe e cede anche dei rami per la laringe

Arteria linguale

Arteria facciale


DALLA FACCIA POSTERIORE

Arteria o occipitale

Arteria auricolare posteriore rilasciata più superiormente


DALLA FACCIA MEDIALE

Arteria faringea ascendente

da dove ha origine l'arteria faringea ascendente

Dalla faccia mediale dell'arteria carotide esterna

quali rami hanno origine dalla faccia anteriore dell'arteria carotide

Arteria tiroidea superiore che si dirige verso il basso per portarsi a livello della ghiandola tiroide davanti alla trachea la laringe e cede anche dei rami per la laringe
Arteria linguale

Arteria facciale

arteria faringea ascendente

E l'unico ramo che nasce dalla faccia mediale della carotide esterna e dell'arteria principale per la vascolarizzazione della faringe

Decorre sulla superficie esterna del muscolo costruttore superiore della faringe e vascolarizza faringe orofaringe e tonsilla


Cede l'arteria meningea posteriore che passa attraverso il foro giugulare e vascolarizzare le meningi della fossa cranica posteriore

arteria occipitale

Il primo ramo che nasce dalla superficie posteriore dell'arteria carotide esterna

Passa medialmente al processo mastoideo e si porta nella regione occipitale del cranio doveva vascolarizza osso occipitale cute e muscolo occipitale


Nel suo decorso cede ramo stenocleido mastoideo e ramo mastoideo (Che passa attraverso il foro mastoideo e raggiunge le celle mastoidee)

arteria auricolare posteriore

Nasce dalla faccia posteriore della carotide esterna

Passa sulla superficie laterale del processo mastoideo e innerva padiglione auricolare (Dove i rami terminali si anastomizzano con i rami terminali dell'arteria occipitale e dell'arteria temporale superficiale) e condotto uditivo esterno


Passa anche attraverso la ghiandola parotide e la vascolarizza


Decorso dell'arteria stilo-mastoideo che vascolarizza il nervo facciale che passa nel foro stilo-mastoideo

quali sono i due rami terminali dell'arteria carotide esterna

Arteria temporale superficiale
Arteria mascellare interna

arteria temporale superficiale

E uno dei due rami terminali dell'arteria carotide esterna

Dalla fossa infratemporale si porta verso verso l'alto raggiunge la fossa temporale e vascolarizza il muscolo temporale


Termina verso l'alto con due rami ramo frontale e il ramo parietale che vascolarizzano muscoli e cute di queste regioni


Altri rami che rilascia sono l'arteria temporale media, rami per il padiglione auricolare, rami per l'articolazione temporo-mandibolare, l'arteria trasversa della faccia ( che attraversa la ghiandola parotide e vascolarizza la guancia e i muscoli della guancia )e l'arteria zigomatica orbitale

Che cos'è la rete anastomotica del cuoio capelluto

È una crosta rete anastomotica tra i rami terminali dell'arteria temporale superficiale, dell'arteria occipitale e dall'arteria auricolare posteriore (rami della carotide esterna)

arteria facciale decorso

È il terzo ramo che nasce dalla faccia anteriore dell'arteria carotide esterna (Nasce Superiormente all'arteria linguale)

Raggiunge il margine posteriore della ghiandola sottomandibolare e la vascolarizza


poi continua con un decorso profondo sulla superficie laterale della ghiandola fino al margine inferiore del corpo della mandibola dove diventa superficiale e si porta davanti al muscolo massetere


Raggiunge la radice del naso dove si anastomizza con l'arteria dorsale del naso ramo dell'arteria oftalmica che è un ramo della carotide interna(Anastomosi che mette in comunicazione parte esterna interna della cavità cranica)

quali sono i due tratti dell'arteria facciale

Tratto profondo, Che decorre profondamente al ventre posteriore del muscolo di gastrico e al muscolo stiloioideo

Tratto superficiale, Che circonda la parte inferiore della mandibola

Dove ho il polso facciale

A livello del margine inferiore della mandibola davanti al Margine anteriore muscolo massetere nel punto in cui l'arteria diventa superficiale

quali sono i rami emessi dal tratto profondo dell'arteria facciale

ARTERIA PALATINA ASCENDENTE Si porta in alto e decorre sul muscolo costruttore superiore della faringe vascolarizza palato molle orofaringe e tonsilla (rami tonsillari)
RAMI SOTTOMANDIBOLARI Per la ghiandola sottomandibolare

RAMI PER I MUSCOLI Per il muscolo stiloioideo e il ventre posteriore del digastrico

ARTERIA SOTTO MENTALE Per la regione del mento (Fa anastomosi con i rami mentali dell'arteria regolare inferiori rami dell'arteria mascellare interna)

quale anastomosi si ha presso la radice del naso che mette in comunicazione parte esterna interna della cavità cranica

Tra l'arteria angolare o dell arteria per l ala del naso, Ramo della facciale che è un ramo della carotide esterna e l'arteria dorsale del naso, ramo dell'oftalmica che è un ramo della carotide interna

quali sono i rami ceduti dal tratto superficiale dell'arteria facciale

ARTERIE LABIALI SUPERIORI E INFERIORI Che errano labbra cute e mucosa facendo anastomosi con le controlaterali
ARTERIA PER L'ALA DEL NASO Per la parte laterale del naso (Che termina come arteria angolare e si anastomizza con l'arteria dorsale del naso ramo dell'oftalmica che è un ramo della carotide interna)

quale nervo incrocia l'arteria facciale nel suo decorso

Il nervo ipoglosso

decorso arteria linguale

E il secondo ramo che nasce la faccia anteriore dell'arteria carotide esterna sotto all'arteria facciale e sopra all'osso ioide

Si porta nella regione sopra ioide e decorre coperto dal muscolo ioglosso

da quale muscolo è coperta l'arteria linguale

Dal muscolo ioglosso di cui devo separare i tendini per visualizzarla

quali sono i punti di repere per la legatura dell'arteria linguale

TRIANGOLO DI BECLARD Posteriore al ventre posteriore del muscolo digastrico
Delimitato anteriormente dal margine posteriore del ventre posteriore del digastrico, Inferiormente dall'osso ioide e dal Margine posteriore del muscolo ioglosso che forma anche il pavimento del triangolo



TRIANGOLO DI PIROGOFF Anteriore al ventre posteriore del muscolo di gastrico

Delimitato posteriormente dal margine anteriore del ventre posteriore del digastrico, Anteriormente dal margine posteriore del muscolo miloioideo, La base è rivolta in alto e dato al nervo ipoglosso e il pavimento dal muscolo ioglosso

triangolo di beclard

punto di legatura dell'arteria linguale nel decorso iniziale prima che ceda rami

Posteriore al ventre posteriore del muscolo digastrico


Delimitato anteriormente dal margine posteriore del ventre posteriore del digastrico, Inferiormente dall'osso ioide e dal Margine posteriore del muscolo ioglosso che forma anche il pavimento del triangolo

triangolo di pirogoff

Anteriore al ventre posteriore del muscolo di gastrico

Delimitato posteriormente dal margine anteriore del ventre posteriore del digastrico, Anteriormente dal margine posteriore del muscolo miloioideo, La base è rivolta in alto e dato al nervo ipoglosso e il pavimento dal muscolo ioglosso

come termina l'arteria linguale

si porta verso l'apice della lingua dove diventa sempre più profonda e prende il nome di arteria linguale profonda o arteria ranina che vascolarizza la parte anteriore della lingua e raggiunto l'apice si anastomizza con la controlaterale formando l'arco ranino

Che cos'è l'arco ranino

È un'arcata anastomotica presso l'apice della lingua formato dalla arteria linguale profonda o arteria ranina (ramo terminale dell'arteria linguale quando portandosi verso l'apice della lingua diventa più profonda) con la controlaterale

rami emessi dall'arteria linguale

ARTERIA DORSALE DELLA LINGUA Che si dirige verso l'alto andando a vascolarizzare la porzione posteriore della lingua cioè radice faccia anteriore dell'epiglottide e istmo delle fauci
ARTERIA SOTTOLINGUALE Per la ghiandola sottolinguale

RAMI SOPRAIOIDEI Per i muscoli che si inseriscono sull'osso ioide

RAMI MUSCOLARI PER LA LINGUA E PER IL PAVIMENTO DELLA BOCCA

Dove origina l'arteria temporale superficiale

È uno dei rami terminali dell'arteria carotide esterna emesso a livello del condilo della mandibola nella ghiandola parotide

rami emessi dall'arteria temporale superficiale

RAMO FRONTALE Anteriore per la regione anteriore della volta del cranio
RAMO PARIETALE Posteriore per la regione laterale

(Questi due rami si collegano ai rami dell'arteria occipitale e dell'arteria auricolare posteriore formando una rete anastomotica nella volta del cranio detta rete anastomotica del cuoio capelluto)

ARTERIA TEMPORALE MEDIA Con decorso limitato alla fossa temporale e vascolarizza l'articolazione temporo-mandibolare e muscolo temporale e fastosi con rami temporali profondi dell'arteria mascellare interna

ARTERIA TRASVERSALE DELLA FACCIA Si dirige anteriormente attraverso il parenchima della parotide per vascolarizzare guancia e muscolo massetere e buccinatore

ARTERIA ZIGOMATICO ORBITARIA Per la regione dell'occhio e dello zigomo

arteria mascellare interna Origine

È uno dei rami terminali in cui l'arteria carotide esterna si biforca a livello del condilo della mandibola

decorso arteria mascellare interna

Ha un decorso orizzontale gira passando sul lato mediale il condilo della mandibola e si porta in avanti passando tra i muscoli pterigoidei mastica tori nella regione infratemporale e poi raggiunge la fossa pterigo-palatina

Quindi il decorso presenta tre tratti

Tratto mandibolare

Tratto pterigoideo

Tratto nella fossa pterigopalatina

quali sono i tre tratti del decorso dell'arteria mascellare interna

Tratto mandibolare
Tratto pterigoideo

Tratto nella fossa pterigopalatina

rami ceduti dall'arteria mascellare interna nel tratto mandibolare

ARTERIA MENINGEA ACCESSORIA

ARTERIA MENINGEA MEDIA Si porta al foro spinoso ed è la principale arteria per la vascolarizzazione delle meningi, Arriva anche al ganglio di Gasser del trigemino


ARTERIA TIMPANICA ANTERIORE Passa attraverso la fessura petro-timpanica Per la mucosa Della cavità del timpano


ARTERIA AURICOLARE PROFONDA Per la faccia interna della membrana del timpano e l'articolazione tempo mandibolare e il meato acustico esterno


ARTERIA ALVEOLARE INFERIORE È l'unico ramo discendente che si porta in basso verso la mandibola e vascolarizza i denti dell'arcata inferiore, la gengiva e il mento (Uscendo dal foro mentoniero)

arteria meninge media

È la principale arteria per la vascolarizzazione delle meningi e ha origine dal tratto mandibolare dell'arteria mascellare interna (Ramo terminale della carotide esterna) e attraversa il foro spinoso per vascolarizzare la dura madre

rami rilasciati dall'arteria mascellare interna nel tratto pterigoideo

Nella fossa infratemporale nascono arterie per vascolarizzare i muscoli masticatori che sono quattro per lato
-Arterie temporali Profonde anteriore e posteriore per muscolo temporale

-Arterie boccale o buccinatore per il muscolo buccinaTorio

-Arterie pterigoidee per i muscoli pterigoidei

-Arteria Masseterina per il muscolo massetere


Prima di entrare nella fossa pterigopalatina cede:

-l'arteria alveolare posteriore per i denti dell'arcata superiore

- l'arteria infra orbitale che attraverso la fessura orbitaria si porta al pavimento dell'orbita e cede per vascolarizzare i denti dell'arcata superiore , fuoriesce attraverso il foro infraorbitario per vascolarizzare la palpebra inferiore e la cute sotto all'occhio

quali sono i muscoli masticatori nella fossa infratemporale e da cosa sono vascolarizzati

Sono vascolarizzati da arterie emesse nella fossa infratemporale dal tratto pterigoideo dell'arteria mascellare interna, Ramo terminale della carotide esterna e sono:
-Arterie temporali Profonde anteriore e posteriore per muscolo temporale

-Arterie boccale o buccinatore per il muscolo buccinaTorio

-Arterie pterigoidee per i muscoli pterigoidei

-Arteria Masseterina per il muscolo massetere

quali rami sono ceduti dall'arteria mascellare interna prima di entrare nella fossa pterigoidea

-l'arteria alveolare posteriore per i denti dell'arcata superiore
- l'arteria infra orbitale che attraverso la fessura orbitaria si porta al pavimento dell'orbita e cede per vascolarizzare i denti dell'arcata superiore , fuoriesce attraverso il foro infraorbitario per vascolarizzare la palpebra inferiore e la cute sotto all'occhio

rami ceduti dall'arteria mascellare interna della fossa pterigo-palatina

ARTERIA PALATINA DISCENDENTE, Suddivise in rami Palatine minori se passano attraverso i fori palatini minori posteriormente per il palato molle e la tonsilla e in rami Palatine maggiori se passano attraverso i fori palatini maggiori anteriormente per il palato duro (Formando anastomosi con l'arteria sfeno palatina)

ARTERIA FARINGEA Per la vascolarizzazione della faringe


ARTERIA DEL CANALE PTERIGOIDEO O arteria Viviana, Per vascolarizzare la morosa nel segmento superiore della faringe per la tuba uditiva e la cavità del timpano


Nella fossa pterigo-palatina l'arteria mascellare interna prosegue come ramo terminale ovvero ARTERIA SFENO-PALATINA Che rilascia rami nasali laterali e rami nasali settali o mediali tra cui l'arteria naso palatina che si anastomizza con i rami palatini maggiori dell'arteria palatina discendente

qual è il ramo terminale dell'arteria mascellare interna

L'arteria sfeno-palatina

arteria sfeno-palatina

E il ramo terminale dell'arteria mascellare interna presso la fossa pterigo-palatina che attraversa il foro sfenopalatino e raggiunge le cavità nasali dove genera rami nasali suddivisi in RAMI NASALI LATERALI e RAMI NASALI SETTALI O MEDIALI tra cui vi è ARTERIA NASO PALATINA che si porta nella faccia inferiore della cavità fino al canale incisivo e si apre nel palato duro dove si anastomizza con i rami palatini maggiori dell'arteria palatina discendente (ramo sempre dell'arteria mascellare interna)

Dove ho il polso carotideo

nel punto in cui la carotide esterna si fa più superficiale e quindi è palpabile ovvero presso il triangolo di farabeuf (presso il Triangolo carotideo) che è un punto di repere per la biforcazione dell'arteria carotide comune che avviene presso C3 C4 sul margine superiore della cartilagine tiroidea della laringe


in tale punto l'arteria carotide esterna è la più anteriore e mediale e presenta rami collaterali sin dall'origine mentre la carotide interna è più profonda e finché non entra nel cranio non c'è rami

Dove hanno origine l'arteria succlavia destra e sinistra

Presso l'articolazione steno clavicolare la sinistra direttamente dall'arco dell'aorta dal suo margine superiore mentre la destra dal tronco anonimo o brachiocefalico

rapporto arteria succlavia con i polmoni

Nel primo tratto si porta verso l'alto e forma un arco lateralmente passando sopra il polmone
-Sul polmone destro lasci un'impronta sull'apice

-Sul polmone sinistro lascia un'impronta sull'apice ma anche sulla faccia mediale

rapporti arteria succlavia di sinistra

E il ramo più posteriore e a sinistra che emerge dalla faccia superiore dell'arco aortico

Lateralmente con la faccia mediale del polmone di sinistra su cui lascia un'impronta e anche sull'apice

Medialmente con la trachea

Posteriormente con l'esofago

Anteriormente con la vena anonima o brachiocefalica di sinistra

(Nel tratto toracico anteriormente anche con il nervo vago di sinistra)

rapporti arteria succlavia di destra

Inferiormente ad essa decorre il nervo ricorrente o laringeo inferiore di destra che formano occhiello sotto il suo margine inferiore mentre passa sopra l'apice del polmone destro

Lascia un'impronta sull'apice del polmone di destro

quali sono i tre tratti in cui è suddiviso il decorso dell'arteria succlavia

PRE SCALENICO Decorre sopra il polmone
RETRO SCALENICO Decorre nel triangolo degli scaleni (con il plesso brachiale ma NON con vena succlavia)

POSTSCALENICO Si dirige verso l'ascella e continua come arteria ascellare

funzione muscoli scaleni

Rotazione e flessione della testa
Muscoli accessori per l'inspirazione innalzano prima e seconda costa per permettere l'allungamento della gabbia toracica

quali sono i tre muscoli scaleni

Sono tre muscoli pari nella parte laterale del collo
MUSCOLO SCALENO ANTERIORE Parte dei processi trasversi delle vertebre cervicali da C3 a C6 e si inserisce sulla prima costa presso il tubercolo per l'inserzione degli scaleni

MUSCOLO-SCALENO MEDIO Nasce dai processi trasversi C2-7 e si inserisce sulla primaria costa ma posteriormente allo scalone anteriore lasciando uno spazio tra le due inserzioni che il triangolo degli scaleni

MUSCOLO SCALENO POSTERIORE Origina dai processi trasversi di C5 e C7 e raggiunge la seconda costa

Dove si forma il triangolo degli scaleni

Nella parte laterale del collo, è lo spazio tra il fascio di inserzione del muscolo scaleno anteriore sulla prima costa presso il tubercolo per l'inserzione degli scaleni e il fascio di inserzione dello scaleno medio che è posteriore rispetto all'inserzione dello scaleno anteriore

quali sono i tre passaggi obbligati dell'arteria succlavia

Triangolo degli scaleni
Spazio costo clavicolare

Sotto il Tendine di inserzione del piccolo pettorale

quali sono i rami rilasciati dall'arteria succlavia

Dal margine superiore
Arteria vertebrale

Tronco tireocervicale

Tronco costo cervicale


Dal margine inferiore

Arteria toracica interna o mammaria

arteria vertebrale

Ramo dal margine superiore dell'arteria succlavia

Si porta verso l'alto affiancandosi alla colonna vertebrale ed entra all'interno del foro trasverso dalla sesta vertebra cervicale e attraversa tutti i fori trasversi fino a quello dell'Atlante, accompagnata dalla vena cervicale (Che passa anche attraverso il forame trasverso di C7 dove però l'arteria vertebrale non passa)


Entra all'interno della cavità cranica e si unisce alla controlaterale formando l'arteria basilare

rami arteria vertebrale

RAMI CRANICI
Arterie perle Meningi

Arterie spinali anteriori e posteriori

arteria cerebellare posteriore e inferiore per il cervelletto


RAMI CERVICALI

Rami spinali che formano anastomosi con i rami dell'arteria intercostale posteriore intorno al midollo

Rami muscolari per i muscoli del collo

quali sono i tre rami che hanno origine dal tronco tiro cervicale

Arteria tiroideo inferiore (Per la parte inferiore della tiroide ed essa nasce l'arteria cervicale ascendente)
Arteria soprascapolare (Per la parte posteriore della scapola dove c'è il muscolo sovraspinato e sottospinato e fa anastomosi con l'arteria circonflessa posteriore dell'omero)

Arteria cervicale trasversa o arteria trasversa del collo (Arteria dorsale della scapola può originarsi da essa)

arteria tiroidea inferiore

Nasce dal tronco tiro cervicale, ramo della succlavia e ha un decorso a danza prima si porta in alto davanti al margine mediale del muscolo scalino anteriore, A livello della cartilagine cricoide piega medialmente e passa sotto al processo trasverso di C6 anteriormente ai vasi vertebrali e posteriormente al fascio vascolo nervoso del collo

Si porta verso la metà inferiore della ghiandola tiroide e rilascia i rami

Arteria cervicale ascendente

ARTERIA LARINGEA INFERIORE Che decora accompagnata dal nervo laringeo ricorrente e vascolarizza i muscoli laringe e la mucosa della laringe

da dove origina l'arteria Laringea inferiore

Dall'arteria tiroidea inferiore ramo del tronco tireo-cervicale che è un ramo della succlavia

quali sono i rami del tronco costo cervicale della succlavia

Arteria intercostale suprema che dà origine alle arterie intercostali superiori per i primi 23 spazi intercostali

Arteria cervicale profonda da cui originano rami spinali

arteria toracica interna o mammaria decorso

Origina dal margine concavo inferiore dell'arteria succlavia

Si dirige nella parte anteriore del torace, posteriormente alle prime sei cartilagini costali, per vascolarizzare i muscoli


quindi inizialmente decorre verso il basso e dietro la vena succlavia e brachiocefalica


È nascosta dai fasci del muscolo trasverso del torace e lo separano dalla superficie anteriore del polmone


raggiunto il sesto o settimo spazio intercostale si biforca in arteria muscolo frenica e arterie epigastrica superiore

Dove e in cosa si biforca l'arteria mammaria interna

Presso il sesto spazio intercostale dove si suddivide in
- ARTERIA MUSCOLO FRENICA che continua il decorso lateralmente seguendo l'arcata costale negli spazi intercostali dal settimo in giù

-ARTERIA EPIGASTRICA SUPERIORE Continua il decorso verticalmente verso il basso e si porta i lati della mediana decorrendo posteriormente al muscolo retto dell'addomee si anastomizza con l'arteria epigastrica inferiore ramo dell'arteria iliaca esterna

arteria epigastrica superiore

Ha origine dalla biforcazione dell'arteria toracica o mammaria interna ramo della succlavia presso il sesto spazio intercostale In arteria epigastrica superiore e muscolo frenica

Continua il decorso verticalmente verso il basso e si porta i lati della mediana decorrendo posteriormente al muscolo retto dell'addomee si anastomizza con l'arteria epigastrica inferiore, ramo dell'arteria iliaca esterna

rami ceduti dall'arteria toracica interna o mammaria

ARTERIA PERICARDICO FRENICA
ARTERIE MEDIASTINICA ANTERIORI

ARTERIE INTERCOSTALI ANTERIORI Fanno anastomosi con l'arteria intercostali posteriori corrispondenti che sono rami dell'aorta toracica presso i rispettivi spazi intercostali e vascolarizzano muscoli intercostali e cute sopra e cedono rami per la mammella

RAMI STERNALI

ARTERIE TIMICHE


I rami terminali in cui si biforca presso il sesso stesso spazio intercostale sono

ARTERIA MUSCOLO FRENICA

ARTERIA EPIGASTRICA SUPERIORE

anastomosi tra arterie epigastriche da dove originano e dove avviene

L'arteria epigastrica superiore è un ramo dell'arteria mammaria interna e decorre Verticalmente ai lati della mediana lungo la parete anteriore dell'addome verso il basso posteriormente al muscolo retto dell'addome

L'arteria epigastrica inferiore è un ramo dell'arteria iliaca esterna che si dirige verso l'alto lungo il muscolo retto dell'addome


Si anastomizzano tra loro a livello della regione inferiore del muscolo retto dell'addomepresso la regione dell'ombelico


Tale anastomosi è importante perché crea un collegamento vascolare tra la circolazione superiore (Via mammaria interna) e quella inferiore (via iliaca esterna) e consentono quindi in caso di occlusione di una delle due arterie principali una compensazione del flusso sanguigno verso la Parete addominale

importanza arteria toracica interna nei bypass coronarici

L'arteria toracica interna a sinistra è usata in cardiochirurgia per effettuare i bypass coronali in caso di ostruzione di un'arteria coronaria per evitare necrosi nel tessuto miocardico

Si seleziona la mammaria interna per anastomizzare la sua parte prossimale con l'arteria discendente anteriore se è ostruita a valle dell'ostruzione cosi da rivascolarizzarl

rami rilasciati dall'arteria tiroidea inferiore

L'arteria tiroidea inferiore è un ramo del tronco tiro cervicale della succlavia

Rilascia

ARTERIA CERVICALE ASCENDENTE

ARTERIA LARINGE INFERIORE

RAMI FARINGEI Per la porzione inferiore della fa

arteria soprascapolare

Ha origine dal tronco tiro cervicale della succlavia

Si porta lateralmente passando davanti al muscolo scalino anteriore per poi portarsi posteriormente sul margine superiore della scapola passando sopra al legamento trasverso anteriore e fino alla fossa infra scapolare dove si anastomizza con l'arteria dorsaledella scapola, Ramo profondo dell'arteria trasversa del collo e con l'arteria sottoscapolare, ramo dell'arteria ascellare

in cosa consiste la sindrome clavicola costale o costo clavicolare e a cosa è dovuta

Restringimento all'altezza dell'arteria succlavia che porta un ridotto flusso a carico dell'arteria ascellare e quindi dell'arto superiore corrispondente

Il punto a rischio di compressione la regione in cui la succlavia diventa ascellare ovvero tra la prima costa e la clavicola e le cause sono

-Disposizione anatomica che rende questo passaggio più stretto come un prolungata abbassamento delle spalle

-Frattura costale che produce un callo osseo e comprime l'arteria succlavia (Flusso si riduce quando il soggetto solleva il braccio)

-Costa sovrannumeraria cervicale a livello di C7(Ridotto afflusso quando il soggetto solleva il braccio)

in quale punto l'arteria succlavia diventa ascellare

Tra la prima costa e la clavicola per poi entrare nella cavità ascellare

sindrome dello scaleno anteriore

Compressione della succlavia nel passaggio attraverso il triangolo degli scaleni delimitato dal muscolo scaleno anteriore dal muscolo scaleno medio e in basso dalla prima costa

Se le inserzioni dei due muscoli sono più ravvicinate sono una compressione dell'arteria succlavia nel momento in cui il soggetto ruota la testa contro lateralmente e si ha una riduzione del flusso

sindrome del pettorale minore

Compressione della succlavia per inserzione anomala del muscolo pettorale nel decorso nello spazio compreso tra muscolo pettorale e coste

Riduzione dell'afflusso di sangue si ha nell'atto di sollevare l'arto superiore perché si avvicina il muscolo pettorale alla gabbia toracica comprimendo l'arteria succlavia

quali sono le sindromi di compressione dell'arteria succlavia

Sindrome dello scaleno anteriore
Sindrome clavicola costale o costo clavicolare

Sindrome del pettorale minore

quali sono le stazioni di compenso delle sindromi a carico dell'arteria succlavia

Tra l'arteria trasversa della scapola ramo Del tronco tireo-cervicale dell'arteria succlavia E l'arteria circonflessa della scapola ramo dell'arteria ascellare

Tra l'arteria trasversa del collo ramo della succlavia e l'arteria circonflessa della scapola ramo dell'ascellare


Tra l'arteria mammaria interna ramo terminale della succlavia e l'arteria toraco acromiale ramo dell'arteria Ascellare

in cosa consiste il furto della succlavia

Se si ha un'occlusione all'origine della succlavia di sinistra nel momento in cui il soggetto effettua un'attività muscolare si ha un richiamo di sangue verso l'arto superiore sinistro

Il sangue che arriva dalla succlavia di destra che sale sulla vertebrale e arriva la basilare per vascolarizzare le strutture encefaliche viene rubato dall'arteria vertebrale controlaterale di sinistra, quindi passa in senso retrogrado e va a portare il sangue all'arto superiore sinistro



Ciò porta a deficit neurologici che diventano più evidenti se l'attività fisica è svolta al soggetto presso il lato in cui è presente l'occlusione

limiti cavo ascellare

È una piramide a base quadrangolare
APICE Tra il margine e la faccia posteriore della clavicola e la penultima costa

PARETE MEDIALE Parete toracica laterale dalla seconda alla sesta costa con dentato anteriore

PARETE LATERALE Omero, Muscolo coracobrachial, Capo breve del muscolo bicipite

PARENTE POSTERIORE Scapola e muscolo sottoscapolare, Muscolo grande rotondo e muscolo gran dorsale

BASE Margine inferiore del muscolo gran pettorale anteriormente, margine posteriore del gran dorsale posteriormente, Due linee immaginarie uniscono questi margini laterale e mediale

cosa decorre nel cavo ascellare

L'arteria ascellare decorre centralmente accompagnata in posizione antero-mediale dalla vena ascellare e in rapporto con il plesso brachiale

fascia clavicola pettorale

Divisa in due foglietti anteriore e posteriore che avvolgono il muscolo piccolo pettorale e si riuniscono a livello del margine inferiore per inserirsi sulla cute e sulla fascia ascellare come legamento sospensore dell'ascella che determina la tipica concavità del cavo ascellare

A cosa è dovuta la tipica concavità del cava ascellare

È dovuta al legamento sospensore dell'ascella, che si forma dai foglietti anteriori e posteriore della fascia clavi-coraco-pettorale che dopo aver avvolto il muscolo piccolo pettorale si riuniscono sul margine inferiore per inserirsi sulla cute e sulla fascia ascellare come tale legamento

punto di repere per la 'legatura dell'arteria ascellare

È dato dal rapporto con il nervo pettorale mediale e laterale

rapporto arteria ascellare con nervi del plesso brachiale

I tronchi secondari del plesso brachiale prendono il nome in base alla disposizione rispetto all'arteria ascellare

L'arteria ascellare prende rapporto con il nervo pettorale mediale e laterale che sono un importante punto di repere per la legatura di tale arteria


Il nervo ulnare si porta medialmente ma posteriormente all'arteria ascellare

Il nervo radiale decorre posteriormente andando a innervare la loggia posteriore del braccio E avambraccio

quali sono i rami emessi dall'arteria ascellare

ARTERIA TORACICA SUPREMA per il muscolo dentato anteriore e muscolo piccolo pettorale

ARTERIA TORACO ACROMIALE Con rami ascendenti deltoide e rami discendenti per i piccoli Pettorali


ARTERIA TORACICO LATERALE Che arriva fino alla ghiandola mammaria e la irrora


ARTERIA SOTTOSCAPOLARE Da cui hanno origine l'arteria coraco dorsale ovvero il ramo discendente e l'arteria circonflessa della scapola ovvero il ramo ascendente


ARTERIE CIRCONFLESSE OMERALI ANTERIORE E POSTERIORE Che circondano il collo chirurgico dell'omero

Dove termina l'arteria ascellare e qual è il punto di repere

Termina a livello del margine inferiore del tendine del grande pettorale e il punto di repere è il punto di inserzione del grande dorsale

Da lì l'arteria ascellare si continua con arteria brachiale

rete anastomotica arteria ascellare

Con la succlavia e con l'arteria brachiale anche se meno efficiente rispetto alla succlavia

Tra l'arteria dorsale della scapola ramo della succlavia e l'arteria toraco dorsale ramo della sottoscapolare dell'ascellare


Tra la circonflessa della scapola ramo dell'arteria sottoscapolare e l'arteria dorsale della scapola


Tra l'arteria dorsale della scapola e rami intercostali

quali sono i due rami a cui dà origine l'arteria sottoscapolare ramo dell'arteria ascellare

Ramo discendente cioè l'arteria toraco dorsale
Ramo ascendente cioè l'arteria circonflessa della scapola

quale ramo dell'arteria ascellare va a vascolarizzare la ghiandola Mammaria

L'arteria Toracico laterale

quali sono i tre segmenti del decorso dell'arteria ascellare in base al rapporto con il piccolo pettorale

Prima parte fino al muscolo piccolo pettorale
Seconda parte sotto al muscolo piccolo pettorale

Terza parte lateralmente al muscolo piccolo pettorale

quale nervo prende rapporto con luretere

il nervo genitofemorale del plesso lomare, che vi decorre posteriormente

3 porzioni fascia clavi coraco pettorale

fascia clavipettorale
guaina del piccolo pettorale

legamento sospensore dell ascella

Arteria Brachiale

proseguimento dell arteria ascellare, decorre sulla porzione mediale del braccio

poggia nella parte prossimale sul muscolo coracobrachiale e poii sul brachiale


decorre medialmente al bicipite che è il suo muscolo satellite

muscolo satellite dell arteria brachiale

muscolo bicipite, risoetto al quale decorre medialmente

quali sono i rapporti dell arteria brachiale

nervo mediano che segue parallelamente e lateralmente l'arteria
Posteriormente poggia sul muscolo coracobrachiale superiormente e distalmente sul muscolo brachiale e ha il setto intermuscolare mediano, dietro al quale decorrono nervo ulnare e arteria collaterale ulnare superiore

Lateralmente col muscolo bicipite che è il suo muscolo satellite

A livello distale poggia posteriormente su bicipite e viene superata dal tendine lacerto fibroso

quando si divide in cosa l'arteria brachiale

Arrivata al cavo del gomito si divide in arteria ulnare e radiale

quali sono le logge del braccio

Loggia del muscolo bicipite
Loggia del brachiale

Loggia posteriore del tricipite brachiale

rami ceduti dall'arteria brachiale

ARTERIA BRACHIALE PROFONDA Che si porta nella loggia posteriore del braccio per gli estensori del braccio (Cede l'arteria collaterale radiale e la collaterale media)

ARTERIA COLLATERALE ULNARE SUPERIORE E INFERIORE


ARTERIA RADIALE E ULNARE Rami terminali rilasciati presso il gomito

rete anastomotica del gomito

COLLATERALE RADIALE Ramo della brachiale profonda CON RICORRENTE RADIALE Ramo dell'arteria radiale

COLLATERALE MEDIA Ramo della brachiale profonda CON RICORRENTE INTEROSSEA ramo dell'interossea ramo dell'ulnare


COLLATERALE ULNARE SUPERIORE CON RICORRENTE ULNARE POSTERIORE

COLLATERALE ULNARE INFERIORE CON RICORRENTE ULNARE ANTERIORE

(Collaterali ulnari rami dell'arteria brachiale mentre ricorrenti ulnari, rami dell'arteria di corrente ollare che un ramo dell'arteria Ulnare)

quali arterie cede la brachiale profonda che è un ramo della brachiale

COLLATERALE RADIALE che fa anastomosi con la ricorrente radiale dell'arteria radiale

COLLATERALE MEDIA Che fa anastomosi con la ricorrente interossea ramo dell'interossea ramo dell'arteria Ulnare

arteria ulnare

Decorre sul lato ulnare dell'avambraccio e nella regione prossimale si trova in profondità coperta dai muscoli epitrocleare e superficializza verso il polso dove diviene arteria satellite del muscolo flessore rullare del carpo e poggia posteriormente sul muscolo profondo delle dita

di quale muscolo è satellite Arteria ulnare nel decorso verso il polso

Del muscolo flessore Ulnare del carpo

rami ceduti dall'arteria ulnare

ARTERIA INTEROSSEA Da cui origina l'arteria ricorrente interossea che fa anastomosi con la collaterale media della brachiale profonda

ARTERIA RICORRENTE ULNARE Divisa in ANTERIORE Che fa anastomosi con la collaterale ulnare inferiore e in POSTERIORE Che fa anastomosi con la collaterale ulnare superiore (Ramo della brachiale)


A livello del polso emette

RAMO PALMARE SUPERFICIALE Che è il suo ramo terminale

RAMO PALMARE PROFONDO Che si anastomizza con l'omonimo proveniente dall'arteria radiale

arteria radiale

Decorre sulla lato radiale dell'avambraccio ed e il vaso satellite del muscolo brachio radiale

Decorre fino al processo stiloideo del radio dove superficializza e può essere palpata sia il polso radiale a livello del polso


Decorre prossimalmente lateralmente nella doccia formata dal brachioradiale e dal muscolo pronatore rotondo medialmente e poi dal flessore superficiale delle dita



Più distalmente nella doccia tra il flessore lungo del pollice e il pronatore quadrato


passa intorno all'articolazione carpo-metacarpica passando sotto alla tabacchiera anatomica

qual è il muscolo satellite dell'arteria radiale

Il muscolo brachioradiale

di quale arteria sento il polso a livello proprio del polso

Dell'arteria radiale

rami ceduti dall'arteria radiale

ARTERIA RICORRENTE RADIALE Che fa anastomosi con la collaterale radiale della brachiale profonda

RAMO PALMARE SUPERFICIALE E RAMO PALMARE PROFONDO Che creano anastomosi con omonimi rami dell'arteria ulnare creando ARCATA PALMARE SUPERFICIALE E ARCATA PALMARE PROFONDA

limiti tabacchiera anatomica e quale vaso passa sotto

Delimitata lateralmente dal tendine del muscolo estensore breve e abduttore lungo del pollice
Medialmente dal tendine di inserzione dell'estensore lungo del pollice


Vi passa l'arteria radiale

quali sono le due arcate del palmo della mano e cosa nascono da esse

ARCATA PALMARE SUPERFICIALE Formata dall'anastomosi dei rami palmari superficiali dell'arteria ulnare e radiale ed da essa nascono le ARTERIE DIGITALI COMUNI E PROPRIE diretta alle dita

ARCATA PALMARE PROFONDA Che si forma dall'anastomosi dei rami palmari profondi dell'arteria ulna e radiale ed essa originano QUATTRO ARTERIE METACARPALI Che si portano negli spazi metacarpali e si anastomizzano con le arterie digitali palmari


(Rami a parte sono quelli per il primo dito)

ritorno venoso arto superiore

SISTEMA VENOSO PROFONDO
Accompagna il sistema arterioso e quindi è formato da due vene ulnari e due vene radiali che formeranno due vene brachiali che confluiscono in un'unica vena ascellare che poi prosegue come vena succlavia


SISTEMA VENOSO SUPERFICIALE (Nasce da vene a livello fasciale nel sottocute)

Nasce da una rete venosa dorsale cospicua a livello del palmo e confluisce in tre vene a livello dell'avambraccio:

VENA MEDIANA BASILICA Sul lato mediano dell'avambraccio

VENA CEFALICA MEDIANA Sul lato radiale

VENA MEDIANA DELL'AVAMBRACCIO Che può confluire nella VENA MEDIANA CUBITALE (Anastomosi tra vena cefalica e basilica)

sistema venoso superficiale dell'arto superiore

Nasce da vene a livello fasciale nel sottocute
Nasce da una rete venosa dorsale cospicua a livello del palmo e confluisce in tre vene a livello dell'avambraccio:

VENA MEDIANA BASILICA Sul lato mediano dell'avambraccio

VENA CEFALICA MEDIANA Sul lato radiale

VENA MEDIANA DELL'AVAMBRACCIO Che può confluire nella VENA MEDIANA CUBITALE (Anastomosi tra vena cefalica e basilica)

da quale vena effettuo i prelievi a livello del cavo del gomito

Dalla vena mediana cubitale che nasce da un'anastomosi tra la vena cefalica mediana e la vena mediana basilica (Parte del sistema venoso superficiale dell'arto superiore)

cosa si intende per flebografia

Messa in evidenza del distretto venoso tramite l'utilizzo di un un mezzo di contrasto iodato e della RX

richiede più tempo rispetto all'arte arteriografia perché il sistema venoso è un sistema a bassa pressione

perché la flebografia richiede più tempo rispetto all'arteriografia

perché il sistema venoso è un sistema a bassa pressione

da cosa distingue una vena da un'arteria in una radiografia

Dalla presenza di rigonfiamenti che sono valvole a nido di rondine la cui funzione è limitare il reflusso

Dove inserisco e come il mezzo di contrasto in un'arte arteriografia per mettere in evidenza l'arcata palmare

Inserisco il mezzo di contrasto iodato attraverso una cannula nell'arteria radiale in modo da mettere in evidenza l'arcata palmare

cosa sono gli angiomi e come li vedo nella radiografia

Sono agglomerati vasi in cui si accumula il mezzo di contrasto e sono dati da una proliferazione in genere benigna di vasi
(Ad esempio a livello del terzo dito presso un'arteria digitale)

da cosa noto la presenza di siti di occlusione in una radiografia

Dal fatto che il mezzo di contrasto non riesce a passare e quindi le immagini successive non sono marcate non vi è flusso di sangue e si attivano circoli anastomotici collaterali

origine e decorso aorta toracica

Origina dalla faccia sinistra della vertebra T4

Scende nel mediastino posteriore sulla linea mediana un po' spostata a sinistra ma verso il basso tende a spostarsi verso la linea mediana per raggiungere lo iato aortico del diaframma presso T10 e ricompare cavità addominale a livello di T12 come aorta addominale

l'aorta discendente decorre esattamente sulla mediana o leggermente spostata in caso su che lato

L'aorta toracica Decorre leggermente spostata a sinistra Poi verso il basso tende a spostarsi verso la linea mediana per raggiungere lo iato del diaframma Presso T10

qual è il principale rapporto dell'aorta toracica

L'esofago che si trova sulla destra dell'arco aortico quindi prende rapporto con la faccia postero mediale o postero destra

Decorrono verso il basso parallelamente l'esofago a destra e l'aorta a sinistra sinistra, per poi spostarsi l esofago verso sinistra e porsi anteriormente all'aorta che invece si sposta a destra (Lo iato sto facendo il diaframma è infatti anteriore rispetto allo iato aortico)

rapporti aorta toracica

Anteriormente con il peduncolo polmonare
A sinistra con la faccia mediastinica del polmone

A destra con l'esofago

Posteriormente con la colonna vertebrale, Vena emiazigos e emiazigos accessoria a sinistra, Vena azigos, esofago e dotto toracico a destra

la circolazione linfatica è una circolazione di che tipo

Efferente, solo in uscita

quali sono gli unici organi del nostro corpo privi di vasi linfatici

Sistema nervoso centrale, Epiteli, Midollo osseo, Cornea e cristallino

rami aorta toracica

RAMI VISCERALI Dalla parete anteriore laterale per gli organi della cavità toracica:
Rami mediastinici

Rami pericardici

Rami esofagei

Arterie bronchiali: Una a destra e due a sinistra


RAMI PARIETALI Dalla superficie posteriore per vascolarizzare la parete del torace

Arterie freniche superiori

Arterie intercostali posteriori (A livello della 12ª costa l'arteria è detta sottocostale)

da dove originano le arterie freniche superiori

Sono rami parietali pari che nascono dalla parte postero laterale dell'aorta toracica presso la parte superiore del diaframma

da dove originano e quante sono arterie bronchiali

Dall'aorta toracica e sono un'arteria bronchiale a destra e due arterie bronchiali a sinistra superiore e inferiore

arterie intercostali anastomosi

ARTERIE INTERCOSTALI ANTERIORI Decorrono nella parte anteriore degli spazi intercostali e hanno origine dall'arteria toracica interna ramo della succlavia

ARTERIE INTERCOSTALI POSTERIORI Sono rami parietali dell'aorta toracica


Queste arterie non passano già dal primo spazio intercostale ma dal terzo spazio intercostale si ha la prima coppia

(le arterie intercostali per i primi tre spazi intercostali originano dall'arteria toracica suprema che origina dalla succlavia per i primi due spazi intercostali e dall'arteria cervicale profonda sempre ramo della succlavia per il terzo spazio)

arterie intercostali posteriori

Originano come rami parietali dalla superficie postero laterale dell'aorta toracica e sono nuove per lato emergono in modo simmetrico

Non sono collocati fino al primo spazio intercostale ma la prima coppia sia a livello del terzo spazio intercostale e a livello della 12ª costa l'arteria prende il nome di sottocostale


L'arteria di destra passano posteriormente la vena azigos al dotto toracico all'esofago E hanno un decorso più lungo poiché l'aorta e lievemente spostata a sinistra mentre quelli di sinistra sono posteriori la vena emiazigos accessoria e emiazigos


In prossimità del foro intervertebrale si suddividono in un ramo posteriore e un ramo anteriore


Da ramo posteriore si distaccano ARTERIA SPINALE che si dirige internamente al canale vertebrale passando dal foro intervertebrale e il RAMO MUSCOLO CUTANEO per vascolarizzare i muscoli annessi alla colonna vertebrale

tra le arterie di destra e di sinistra originano dall'aorta toracica quali sono più lunghe e perché

Quelle di destra hanno un decorso più lungo poiché l'aorta e lievemente spostata a sinistra

quali sono i rami rilasciati dal ramo posteriore dell'arteria intercostali posteriori

L'arteria spinale che passa all'interno del foro intervertebrale e si dirige internamente al canale vertebrale
Il ramo muscolo cutaneo per vascolarizzare i muscoli annessi e la colonna vertebrale

arteria spinale

Ha origine dal ramo posteriore dell'arteria intercostali posteriori insieme al ramo muscolo cutaneo

Passa all'interno del foro intervertebrale per dirigersi internamente al canale vertebrale


Si ramifica in ARTERIA POSTA CENTRALE per la porzione anteriore del canale vascolari utilizzando corpo e meningi E in ARTERIA PRELAMINARE che si dirige posteriormente Per vascolarizzare i legamenti gialli e la parte posteriore della vertebra (Entrambe si anastomizzano con le controlaterali sulla mediana)


Cede anche ARTERIE RADICOLARI O ARTERIE MIDOLLARI SEGMENTALI Che generalmente sono due anteriore e posteriore una per ciascuna radice dei nervi

arteria di Adamkiewicz radicolare Magna o segmentale midollare anteriore

Si forma dall'unione delle arterie radicolari (rami dell'arteria spinale proveniente dal ramo posteriore dell'arteria intercostali posteriori) A livello della T9

È da ricordare per perché è un'arteria radicolare con diametro e calibro maggiore e quindi porta un flusso maggiore di sangue

Che posizione occupano vasi e nervi nel solco costale inferiormente alla costa

La vena intercostale è la più superiore, Il nervo intercostale è il più inferiore e quindi l'arteria intercostale è posta tra i due

circolo anastomotico del tronco

TRA ARTERIE INTERCOSTALI ANTERIORI E POSTERIORI (Le anteriori rami della toracica interna della succlavia mentre le posteriori rami dell'aorta toracica)

TRA ARTERIE GASTRICHE SUPERIORI E INFERIORI

(Le superiori rami dell'arteria toracica interna al ramo della Sclavi e le inferiori dalla iliaca esterna dell'aorta addominale)

arteria iliaca comune origine decorso e terminazione

Le arterie iliache comuni sono i due rami terminali in cui si biforca l'aorta addominale a livello di L4

Scendono divergendo fino alle articolazioni sacroiliache dove terminano dividendosi in iliaca interna per i visceri e la parete della pelvi e iliaca esterna per l'arto inferiore

arteria iliaca comune destra e sinistra diversa lunghezza

Quella di destra è leggermente più lunga cioè di 5 cm mentre a sinistra è 4 cm

Dove avviene la biforcazione dell'arteria iliaca comune in iliaca interna ed esterna

Presso le articolazioni sacro-iliache

arteria iliaca interna dove si dirige e in cosa si divide

E deputata all'irrorazione dei visceri e della parete la pelvi quindi scende fino al grande forame ischiatico dove si divide in tronco anteriore con rami parietali e viscerali e tronco posteriore con soli rami parietali

quali sono i rami parietali del tronco posteriore dell'arteria iliaca interna

Arteria ileo-lombare
Arteria sacrale laterale

Arteria glutea superiore

quali sono i rami viscerali rilasciati dal tronco anteriore dell'arteria iliaca interna

Arteria ombelicale da cui origina l'arteria vescicale superiore
ARTERIA UTERINA O VESCICOLO DEFERENZIALE Per l'utero della donna e le vesciche seminali l'ampolla e il dotto deferente alla prostata nell'uomo

ARTERIA VESCICALE INFERIORE O VESCICO PROSTATICA O VESCICO-VAGINALE

ARTERIE VAGINALI

ARTERIA RETTALE MEDIA Che forma il plesso emorroidale a livello del retto

da dove origina l'arteria vescicolo deferenziale nel caso dell'uomo e l'arteria uterina nel caso della donna

E uno dei rami viscerali del tronco anteriore dell'arteria iliaca interna

differenza nel territorio di vascolarizzazione arteria iliaca interna ed esterna

L'interna vascolarizza i visceri e le pareti della pelvi mentre l'esterna all'arto inferiore

da dove origina l'arteria vescico prostatica o vescico-vaginale

E uno dei rami viscerali del tronco anteriore della arteria iliaca interna

da dove origina l'arteria rettale media

È uno dei rami viscerali del del tronco anteriore dell'arteria iliaca interna

quali sono i rami parietali del tronco anteriore dell'arteria iliaca interna

ARTERIA PUDENDA INTERNA Da cui Originano
Arteria rettale inferiore

Arteria profonda e dorsale del clitoride o del pene

Arteria perineale

Arteria uretrale

Arteria del bulbo del vestibolo o del pene


ARTERIA OTTURATORIA

ARTERIA GLUTEA INFERIORE

Rami arteria pudenda interna

Arteria rettale inferiore
Arteria profonda e dorsale del clitoride o del pene

Arteria perineale

Arteria uretrale

Arteria del bulbo del vestibolo o del pene

origine arteria rettale inferiore

Dall'arteria pudenda interna che uno dei rami parietali del tronco anteriore dell'arteria iliaca interna

quali sono i rami parietali del tronco anteriore dell'arteria iliaca interna

Arteria pudenda interna
Arteria gluteo inferiore

ARTERIA OTTURATORIA

rapporti arterie iliaca esterna

Antero-medialmente con uretere, Vasi ovarici o testicolari, Ramo genitale del nervo genito femorale, Dotto deferente o legamento rotondo dell'utero
Postero lateralmente muscolo grande psoas e vene iliaca esterna

decorso arteria Iliaca esterna e origine

Ha origine presso la biforcazione dell'arteria iliaca comune in iliaca interna ed esterna a livello delle articolazioni sacro-iliache e decorre obliquamente in basso e laterale per terminare sotto al legamento inguinale e continuare con arteria femorale

Dove termina e come continua la arteria esterna

Termina al di sotto del legamento inguinale dove continua con arteria femorale

decorso arteria femorale

Decorre nel triangolo femorale o di scarpa delimitato superiormente dal legamento inguinale medialmente dal muscolo adduttore lungo e lateralmente dal muscolo sartorio

decorre sul lato mediale della coscia sempre accompagnata medialmente dalla vena femorale e coperta da muscolo sartorio


Decorre nella doccia formata dal muscolo vasto mediale e dal adduttore lungo Con un decorso dall'alto in basso è leggermente obliquo che presenta una porzione distale e una prossimale

quali sono i rami ceduti dall'arteria cardiaca esterna prima che continui con arteria femorale

ARTERIA CIRCONFLESSA ILIACA PROFONDA CIP
Prosegue seguendo il legamento inguinale fino alla spina iliaca antero-superiore e lungo la cresta iliaca e fa anastomosi con le arterie circonflesse del femore, L'arteria Epigastrica inferiore e le arterie lombari e ileolombari


ARTERIA EPIGASTRICA INFERIORE

Si porta superiormente a livello della parità addominale anteriore ed ha come rami arteria cremasterica nell'uomo e l'arteria del legamento rotondo nella donna

rami arterie Epigastrica inferiore e anastomosi

Cede arteria cremasterica nell'uomo e l'arteria del legamento rotondo nella donna

Fa anastomosi a livello ombelicale con l'arteria epigastrica superiore ramo dell'arteria Toracica interna o mammaria interna che è un ramo della succlavia

da che origina l'arteria epigastrica superiore e da chi l'arteria epigastrica inferiore

La superiore dall'arteria toracica interna o mammaria interna che è un ramo della succlavia

L'inferiore dall'arteria iliaca esterna

limiti di triangolo femorale o di scarpa

Superiormente dal legamento inguinale, Medialmente dal muscolo adduttore lungo e lateralmente dal muscolo sartorio

quali sono le due porzioni dell'arteria femorale e che arterie dà

PORZIONE DISTALE Esce dal canale adduttorio e diventa ARTERIA POPLITEA E decorre nel cavo popliteo nella porzione posteriore del ginocchio

PORZIONE PROSSIMALE Da come ramo ARTERIA FEMORALE PROFONDA che si impegna tra il vasto mediale e il grande e breve adduttore nel canale adduttorio

quali sono i rami rilasciati dall'arteria femorale

ARTERIE PUDENDE ESTERNE Diretta ai genitali esterni
ARTERIA CIRCONFLESSA ILIACA SUPERFICIALE Che segue il legamento inguinale verso la Cresta iliaca

ARTERIA EPIGASTRICA SUPERFICIALE Per la regione ombelicale cutanea

ARTERIA FEMORALE PROFONDA Che cede

-le due arterie circonflesse del femore mediale e laterale

-Arterie perforanti per la loggia posteriore della coscia

-Arteria discendente del ginocchio che forma la rete anastomotica del ginocchio

ARTERIA POPLITEA

rami ceduti dall'arteria femorale profonda

-le due arterie circonflesse del femore mediale e laterale
-Arterie perforanti per la loggia posteriore della coscia

-Arteria discendente del ginocchio che forma la rete anastomotica del ginocchio

come prosegue l'arteria femorale all'uscita dal canale degli adduttori

Come arteria poplitea

rapporti arteria femorale

Posteriormente con il muscolo grande psoas, Pettineo e adduttore lungo
Lateralmente con il nervo femorale

Medialmente con la vena femorale

arteria poplitea dove decorre E quali rami rilascia

RAMI SUPERIORI DEL GINOCCHIO
RAMI INFERIORI DEL GINOCCHIO

ARTERIE SURALI

ARTERIA MEDIA DEL GINOCCHIO

ARTERIA TIBIALE POSTERIORE Che è il modo in cui prosegue

arteria tibiale posteriore

Decorre nella loggia posteriore della gamba in posizione intermedia ed è coperta superficialmente dei muscoli superficiali della gamba tra cui tricipite della sua, Soleo e gastrocnemio


Dà origine all'arteria fibulare e all'arteria tibiale anteriore


Poi decorre verso la caviglia e si porta medialmente per emettere rami malleolari e calcaneari e arriva la pianta del piede dove si divide in arteria plantare mediale e laterale formando l'arcata plantare profonda

quali rami nascono dall'arteria tibiale posteriore

ARTERIA FIBULARE Diretta lateralmente nella loggia della gamba
ARTERIA TIBIALE ANTERIORE Che attraversa la membrana interossea e alla loggia anteriore della gamba

RAMI MALLEOLARI E CALCANEARI

ARTERIA PLANTARE MEDIALE E LATERALE Che formano l'arcata plantare profonda del piede

quali arcate Plantari esistono per il piede

Solo solo all'arcata plantare profonda formata dall'arteria plantare mediale e laterale che sono rami dell'arteria tibiale posteriore

Non esiste un'arcata plantare superficiale come per le mani

arteria Tibiale anteriore

Decorre sul lato laterale della tibia e attraverso la membrana interossea verso la loggia anteriore della gamba

Emette rami malleolari che si anastomizzano con gli altri rami malleolari dell'arteria tibiale posteriore


Termina con arteria dorsale del piede da cui originano arterie tarsali e arterie arcuata per il metatarso e le dita del piede

ritorno venoso arto inferiore

SISTEMA VENOSO PROFONDO Segue quello arterioso e quindi è formato da vene fibulare, Due vene tibiali, Vena poplitea e vena femorale

SISTEMA VENOSO SUPERFICIALE

Presenta una rete plantare e una rete dorsale da cui originano

-Vene marginali mediali che formano la VENA GRANDE SAFENA Che decorre medialmente sia lungo la gamba che lungo la coscia e drena nella vena femorale a livello del bacino


-Vene marginali laterali che formano la VENA PICCOLA SAFENA Che drena nella vena femorale a livello del cavo popliteo


Ci può anche essere una vena safena accessoria nella porzione mediale della coscia


Il sistema venoso superficiale drena nel sistema venoso profondo mediante i vasi perforanti

sistema venoso superficiale dell'arto inferiore

Presenta una rete plantare e una rete dorsale da cui originano
-Vene marginali mediali che formano la VENA GRANDE SAFENA Che decorre medialmente sia lungo la gamba che lungo la coscia e drena nella vena femorale a livello del bacino


-Vene marginali laterali che formano la VENA PICCOLA SAFENA Che drena nella vena femorale a livello del cavo popliteo


Ci può anche essere una vena safena accessoria nella porzione mediale della coscia


Il sistema venoso superficiale drena nel sistema venoso profondo mediante i vasi perforanti

differenza tra vena grande safena e piccola safena

-Vene marginali mediali che formano la VENA GRANDE SAFENA Che decorre medialmente sia lungo la gamba che lungo la coscia e drena nella vena femorale a livello del bacino

-Vene marginali laterali che formano la VENA PICCOLA SAFENA Che drena nella vena femorale a livello del cavo popliteo

cosa vedo in un'arteriografia dell'arteria femorale

L'arteria iliaca esterna (Ed eventuali suoi rami come la potenza esterna e l'otturatoria)
L'arteria epigastrica inferiore

L'arteria femorale con l'arteria femorale profonda da cui si originano le circonflesse mediali e laterali del femore

(Un eventuale arteria perforante che origina dalla femorale profonda)

in caso di resezione chirurgica per cui l'arteria femorale è interrotta come arriva il mezzo di contrasto all'Iliade interna (Di cui nella arteriografia vedo alcuni rami tra cui le vescicali la sacrale laterale e la Glutea superiore e L'otturatoria

Attraverso l'attivazione di anastomosi
-la CIP si anastomizz con Le arterie lombari, L'epigastrica inferiore e superficiale e con la circonflessa iliaca superficiale

-L'arteria glutea superiore si anastomizza con la CIP, con le circonflesse femorali e con la sacrale laterale

-la sacrale laterale con la sacrale media e con l'omonima controlaterale

-L'otturatoria sia con le circonflesse del femore che con l'epigastrica inferiore

anastomosi a livello dell'arteria femorale

-la CIP si anastomizz con Le arterie lombari, L'epigastrica inferiore e superficiale e con la circonflessa iliaca superficiale
-L'arteria glutea superiore si anastomizza con la CIP, con le circonflesse femorali e con la sacrale laterale

-la sacrale laterale con la sacrale media e con l'omonima controlaterale

-L'otturatoria sia con le circonflesse del femore che con l'epigastrica inferiore

cosa posso riconoscere in una flebografia della vena femorale

La presenza di una valvola a nido di rondine lungo il decorso

in caso di occlusione dell'arteria poplitea cosa si attiva

La rete anastomotica del ginocchio soprattutto a livello della rotula formata da le arterie ricorrenti tibiali provenienti dalla tibiale anteriore dalla posteriore, Dall'arteria superiore e inferiore del ginocchio, Dall'arteria surale e dall'arteria media discendente del ginocchio

se la vena femorale trova nella porzione prossimale un'occlusione a livello della vena iliaca che via prende

Non potendo sboccare nella vena iliaca prende la via delle vene pudende

in quale caso si hanno vene varicose In caso di flebografia del sistema venoso superficiale

Se il mezzo di contrasto non riesce a drenare nel sistema venoso profondo e quindi le vene del sistema venoso superficiale si ingrossano

in cosa consiste la tecnica del doppio contrasto

È una tecnica per evidenziare le pareti ad esempio degli organi dell'apparato digerente in cui inietta prima il gas e poi il mezzo di contrasto a base di bario

quale proiezione devo utilizzare per osservare bene la C duodenale e le varie porzioni del bulbo

La proiezione obliqua anteriore destra

quale tecnica utilizzare per studiare il dotto pancreatico principale o secondario

Una colangio pancreatografia retrograda endoscopica CPRE

perché la colangio pancreatografia Endoscopica è detta retrograda

Perché il mezzo di contrasto viene iniettato a pressione in modo retrogrado non seguendo il normale flusso della bile del succo pancreatico

cosa vedo in una pancreatografia normale e in caso di pancreas divisum o anulare

Nella pancreatografia normale vedo il dotto principale principale di Wirsung che si porta Dalla coda del pancreas e alla papilla duodenale maggiore

Nel pancreas divisum si ha un errore nello sviluppo Per cui i due abbozzi pancreatici non si fondono e non si crea una comunicazione all'interno dell'organo fra il dotto escretore principale e quello secondario dunque il flusso maggiore diventa proprio quello del dotto pancreatico secondario o di Santorini

pertanto nella pancreatografia endoscopica incannulato il dotto principale con il catetere presso la papilla duodenale maggiore visualizzeremo solo una piccola parte del dotto perché il dotto principale nel pancreas divisum ha un flusso minore ed è meno sviluppato resta nella parte destra della colonna vertebrale non raggiungendo la porzione della coda del pancreas che si trova a sinistra la colonna Vertebrale, Se invece si incannula il dotto pancreatico secondario e so apparirà più sviluppato e si vedrà come passa verso sinistra non essendoci stata la fusione fra i due dotti e l'unico che drena la porzione della coda del pancreas


nel pancreas anulare vedo una banda di tessuto pancreatico che circonda la seconda parte del duodeno e vedo che iniettando il mezzo di contrasto nel dotto principale esso formerà un anello attorno al duodeno prima di portarsi al resto del corpo

cosa vedo in una radiografia di un pancreas anulare

nel pancreas anulare vedo una banda di tessuto pancreatico che circonda la seconda parte del duodeno e vedo che iniettando il mezzo di contrasto nel dotto principale esso formerà un anello attorno al duodeno prima di portarsi al resto del corpo

cosa vedo in una radiografia di un pancreas divisum

Nel pancreas divisum si ha un errore nello sviluppo Per cui i due abbozzi pancreatici non si fondono e non si crea una comunicazione all'interno dell'organo fra il dotto escretore principale e quello secondario dunque il flusso maggiore diventa proprio quello del dotto pancreatico secondario o di Santorini

pertanto nella pancreatografia endoscopica incannulato il dotto principale con il catetere presso la papilla duodenale maggiore visualizzeremo solo una piccola parte del dotto perché il dotto principale nel pancreas divisum ha un flusso minore ed è meno sviluppato, resta nella parte destra della colonna vertebrale non raggiungendo la porzione della coda del pancreas che si trova a sinistra la colonna Vertebrale


Se invece si incannula il dotto pancreatico secondario esso apparirà più sviluppato e si vedrà come passa verso sinistra perchè non essendoci stata la fusione fra i due dotti è l'unico che drena la porzione della coda del pancreas

Per visualizzare con la tecnica del doppio contrasto l'intestino tenue cosa devo effettuare in precedenza

Deve effettuare una ipotonia farmacologica ovvero somministrare i farmaci che rilassano la muscolatura intestinale per consentire una migliore visualizzazione e una minore peristalsi

vena cava superiore e vena cava inferiore da quali diverse ragioni raccolgono il sangue

La superiore dalla regione sopra diaframmatica del corpo mentre l'inferiore dalla regione sotto diaframmatica

origine vena cava superiore

Origina a livello del margine inferiore della prima costa a livello della prima articolazione condrosternale destra dalla confluenza delle due vene anonime o brachiocefalica di destra e sinistra

origine vena cava inferiore

Origina a livello di L5 dalla confluenza di vena iliaca comune destra e sinistra

cosa si forma dalla confluenza delle due vene anonime o brachiocefaliche

La vena cava superiore

cosa si forma dalla confluenza delle due vene iliache comuni

La vena cava inferiore

decorso vena cava inferiore

Dopo l'origine a livello di L5 dalla confluenza delle due vene iliache comuni di destra e sinistra sale nella cavità addominale attraverso lo iato venoso del diaframma presso T8 ed entra in cavità toracica Verso l'atrio destro del cuore

quali vene riceve la vena cava inferiore

VENE LOMBARI
VENE FRENICHE

VENE RENALI E SURRENALI

VENE GONADICHE

VENE EPATICHE Che sono le Dell'apparato digerente che drenano nella vena cava inferiore, le altre nella vena porta

quali sono le uniche vene dell'apparato digerente che non drenano nella vena porta ma nella vena cava inferiore

VENE EPATICHE

quale vena passa dallo iato venoso del diaframma presso T8

La vena cava inferiore

rapporti vena cava superiore

ANTERIORMENTE è posizionata dietro allo sterno ma non prende rapporto diretto con esso perché tra i due si trovano il timo e il polmone destro (Tra polmone e vena cava superiore decorre il nervo frenico destro)

A DESTRA Con la faccia mediale del polmone destro

A SINISTRA Con l'aorta ascendente

POSTERIORMENTE Con l'arteria polmonare destra e il bronco destro

cosa interposto tra vena cava cava superiore e sterno

Il timo il polmone destro e il nervo frenico destro che decorre tra polmone e vena cava superiore

vene o anonime che sangue trasportano alla vena cava superiore in cui confluiscono per formarla

Sangue proveniente dall'alto superiore dalla testa e dal collo

da dove originano le vene brachiocefalico anonime

Dalla confluenza presso l'articolazione sterno clavicolare della vena succlavia con la vena giugulare interna (che nasce dal forame giugulare e raccoglie il sangue sangue sangue del neurocranio)

cosa si forma dalla confluenza della vena giugulare interna con la vena succlavia

La vena anonima o brachiocefalica presso l'articolazione esterno clavicolare

diverso decorso tra vena anonima destra e sinistra la cosa è dovuta a tale differenza

La differenza è dovuta al fatto che la vena cava superiore in cui esse confluiscono per formarla è spostata verso destra quindi la vena anonima sinistra deve compiere un tragitto più lungo

La vena anonima destra ha un decorso verticale forma un angolo acuto con la succlavia

La vena anonima sinistra un decorso obliquo e forma un angolo ottuso con la succlavia

Che diverso angolo formano le due vene anonime con la succlavia

La vena anonima destra un angolo acuto e la vena anonima sinistra un angolo ottuso

Ciò fa sì che il catetere si inserisca preferenzialmente a sinistra perché gira più facilmente con l'angolo ottuso

le vene anonime sono anteriori o posteriori rispetto ai corrispettivi anteriori e cosa decorre tra vene anonime e parte arteriosa

Le vene anonime sono anteriori e corrispettive arteriosi e tra esse la parte arteriosa posteriore decorre il nervo vago

perché le vene anonime brachiocefaliche hanno una lunghezza differente e non sono simmetriche nel decorso

La vena anonima di sinistra e di 6 cm mentre la destra di 3 cm perché la sinistra deve compiere un percorso più lungo per andare a confluire con la destra a formare la vena cava superiore perché la vena cava superiore è spostata verso destra

Vena azigos da dove nasce

Nasce nella parte superiore della cavità addominale dalla confluenza della vena lombare ascendente che raccoglie da più vene lombari il sangue refluo della cavità addominale e della 12ª vena intercostale posteriore

cosa si forma dalla confluenza della vena lombare ascendente con la 12ª vena intercostale posteriore

La vena azigos dalla vena lombare ascendente destra e dalla 12ª vena intercostale posteriore destra

La vena emiazigos dalla vena lombare ascendente sinistra con la 12ª vena intercostale posteriore sinistra

quali sono le due vene che riceve la vena azigos

Presso T6 e T7 riceve superiormente la vena emiazigos accessoria e inferiormente la vena emiazigos

decorso vena azigos

Nasce nella parte superiore della cavità addominale dalla confluenza della vena lombare ascendente destra con la 12ª vena intercostale posteriore destra

Passa attraverso il diaframma e risale nel mediastino posteriore portandosi a livello della faccia posteriore della vena cava superiore


Presso T6 T7 riceve superiormente la vena azigos accessoria e inferiormente la vena emiazigos


Sale sulla destra dell'aorta toracica, Posteriormente e sulla destra rispetto all'esofago e sulla destra destra rispetto al dotto toracico


Portandosi sopra al peduncolo polmonare si apre nella parete della vena cava superiore



(nel suo decorso nel mediastino posteriore lascia un'impronta sulla faccia mediastinica del polmone destro e in alcuni casi può portarsi a livello dell'apice del polmone circondandolo lateralmente lasciando un'impronta e si crea così un lobo accessorio detto lobo azigos

Lobo azigos quando si si forma e e come

La vena azigos nel suo decorso nel mediastino posteriore lascia un'impronta sulla faccia mediastinica del polmone destro e in alcuni casi può portarsi a livello dell'apice del polmone circondandolo lateralmente lasciando un'impronta e si crea così un lobo accessorio detto lobo azigos

quali vene confluiscono nella azigos

VENE INTERCOSTALI POSTERIORI
VENA BRONCHIALE

VENE ESOFAGEE

VENE MEDIASTINICHE

(Questo perché decorre nel mediastino posteriore)

da cosa nasce la vena emiazigos accessoria

Nasce dalla confluenza delle vene intercostali superiore e raccoglie il sangue venoso dalla regione superiore del torace

Dove decorre la vena succlavia rispetto all'arteria succlavia e dove confluisce

La vena succlavia nasce come continuazione della vena ascellare e allo stesso comportamento dell'omonima arteria a cui decorre anteriormente per confluire con la vena giugulare interna a formare le vene anonime

decorso vena succlavia

Decorre anteriormente all'arteria succlavia e ne segue il decorso

origine vena giugulare interna

ha origine a livello del foro giugulare e raccoglie tutto il sangue refluo della circolazione cerebrale raccolto nei diversi seni venosi che decorrono nei solchi a livello della parte posteriore della base del cranio tra cui il seno sigmoideo e il seno trasverso

Plessi venosi vertebrali

PLESSO VENOSO ANTERIORE ESTERNO Sulla faccia anteriore dei corpi vertebrali
PLESSO VENOSO POSTERIORE ESTERNO In rapporto con i processi spinali delle vertebre


PLESSO VENOSO ANTERIORE INTERNO Sulla faccia posteriore dei corpi vertebrali all'interno del canale vertebrale

PLESSO VENOSO POSTERIORE INTERNO Nella parte più posteriore del canale vertebrale


Tutti questi plessi noti si anastomizzano tra loro

qual è la particolarità delle vene che formano i plessi venosi a livello della colonna vertebrale

Sono prive di valvole

Dove scarica il sangue da diversi plessi venosi vertebrali in base alla localizzazione

TRATTO CERVICALE Nelle vene vertebrali (Che a differenza delle arterie vertebrali attraverso anche il foro trasversario di C7) Che confluiscono nella succlavia

TRATTO TORACICO Nelle vene intercostali posteriori che continuano a destra nella vena azigos e a sinistra sinistra nelle emiazigos


TRATTO ADDOMINALE Nelle vene lombari che poi si aprono nella vena iliaca

differenza tra vene e arterie vertebrali nel decorso

vene vertebrali a differenza delle arterie vertebrali attraversNo anche il foro trasversario di C7)

quali sono le possibili ostruzioni e conseguenze della vena cava inferiore

O OSTRUZIONE SOPRA LO SBOCCO DELLA VENA AZIGOS
Non arriva il sangue dalle due vene anonime quindi si ha un'inversione di flusso

Il sangue passa dalla vena succlavia alla vena toracica interna poi alle vene intercostali anteriori poi alle posteriori poi all'azigos e infine la vena cava superiore

Una via alternativa è quella dei plessi vertebrali


OSTRUZIONE SOTTO LO SBOCCO DELLA VENA AZIGOS

Non arriva il sangue né dalle vene anonime né dalla vena azigos

Ci saranno due inversioni di flusso:

Dalle vene intercostali anteriori alle posteriori all'azigos

Dall'azigos alle vene lombari alla vena cava inferiore

Oppure si sfrutta anastomosi tra vene epigastriche superiori e inferiori (E dalle vene epigastriche inferiori si passa all'iliache e alla vena cava inferiore)


O OSTRUZIONE A LIVELLO DELLO SBOCCO DELLA VENA AZIGOS

Non arriva il sangue dalla vena azigos ma arriva dalle vene anonime

Per inversione di flusso si ha vene intercostali posteriori o anteriori poi toracica interna poi succlavia poi anonima destra e poi vena cava superiore

Che inversione di flusso si verifica in caso di ostruzione sopra lo sbocco della vena azigos

Non arriva il sangue dalle due vene anonime quindi si ha un'inversione di flusso
Il sangue passa dalla vena succlavia alla vena toracica interna poi alle vene intercostali anteriori poi alle posteriori poi all'azigos e infine la vena cava superiore

Una via alternativa è quella dei plessi vertebrali

quali sono le due inversioni di flusso che si verificano in caso di ostruzione sotto lo sbocco della vena azigos

Non arriva il sangue né dalle vene anonime né dalla vena azigos
Ci saranno due inversioni di flusso:

Dalle vene intercostali anteriori alle posteriori all'azigos

Dall'azigos alle vene lombari alla vena cava inferiore


Oppure si sfrutta anastomosi tra vene epigastriche superiori e inferiori (E dalle vene epigastriche inferiori si passa all'iliache e alla vena cava inferiore)

cosa succede in caso di ostruzione a livello dello sbocco della vena nella vena cava superiore

Non arriva il sangue dalla vena azigos ma arriva dalle vene anonime
Per inversione di flusso si ha vene intercostali posteriori o anteriori poi toracica interna poi succlavia poi anonima destra e poi vena cava superiore

chi occupa la posizione piu anteriore nel peduncolo renale

la vena renale

drenaggio linfatico del rene

Superficiale si porta ai linfonodi lombo aortici

Profondo segue il decorso dei vasi sanguigni e fuoriesce dall'ilo per arrivare ai linfonodi Paraortici e preaortici


I vasi del rene destro arrivano anche linfonodi paracavali, ai lati della vena cava inferiore e retrocavali, dietro la vena cava inferiore

la capsula adiposa dove è più abbondante nel rene

È più abbondante posteriormente e all ilo

Protegge e mantiene il rene in posizione

fascia renale

È una dipendenza della fascia trasversale che si continua posteriormente come fascia renale e ai margini laterali dei reni si sdoppia in due foglietti:

FOGLIETTO ANTERIORE O PRE RENALE O FASCIA DI GEROTA Si unisce medialmente al controlaterale passando davanti ai grossi vasi addominali presso la linea mediana


FOGLIETTO POSTERIORE O RETRORENALE O FASCIA DI ZUCKERKANDL Si fissa la colonna vertebrale passando davanti ai muscoli quadrato dei Lombi e psoas della parete addominale posteriore già rivestiti dalle proprie fasce


I due foglietti si uniscono l'altro sopra la ghiandola surrenale contenuta nell'loggia renale e si portano al diaframma continuandosi nella fascia che lo riveste inferiormente


Inferiormente i foglietti restano indipendenti quindi LOGGIA RENALE RESTA APERTA INFERIORMENTE

quali sono i mezzi di fissità del rene

Peduncolo renale
Capsula adiposa

Peritoneo parietale posteriore

Pressione organi anteriori quindi pressione endo addominale

Fascia renale che delimita la loggia renale

quale rene è più alto dell'altro e come ciò varia nei rapporti

Il rene sinistro è due 3 cm più in alto del destro quindi parte da T11 mentre il destro T12 e il rene sinistro si rapporta con la 12ª costa ma anche con l'11ª mentre il destro solo con la 12ª(è più in basso per via del rapporto con il fegato)

cosa si intende per rene a ferro di cavallo

È un'anomalia di dimensione ovvero reni sono uniti a livello di uno dei due poli generalmente a quello inferiore con formazione di un istmo attorno all'aorta addominale e alla vena cava inferiore

In genere asintomatico ma può portare in casi estremi alla compressione dei vasi

la fascia renale è una dipendenza del peritoneo

No è una dipendenza della fascia trasversale fibrosa

cosa interposto tra i reni e il colon ascendente a destra e discendente a sinistra

È interposta la fascia di Todt che si forma dalla fusione del peritoneo parietale e del mesocolon trasverso

con quali nervi si rapportano i reni posteriormente

Nervo sottocostale che passa sotto la 12ª costa
Nervo ileo ipogastrico e ileo Inguinale

rapporti margine mediale rene destro rene sinistro

Non è un rapporto diretto ma il rene destro con la vena cava inferiore e rene sinistro con l'aorta addominale sia l'interposizione della fascia adiposa

percorso ultra filtrato renale dopo essere passato dal corpuscolo renale

1 TUBULO CONTORTO PROSSIMALE Assorbe glucosio e nutrienti e acqua e ioni (Se resta glucosio nelle urine si ha diabete mellito)

2 ANSA DI HENLE Divisa in tratto discendente (Prima spesso e poi sottile) In cui si ha il rilascio di acqua e vengono assorbiti cloro e ioni sodio E un tratto ascendente (Prima sottile e poi spesso ) in cui si ha il rilascio di soluti ed è impermeabile ad H2O quindi si ha un meccanismo di concentrazione controcorrente e si va a formare l'osmolalità definitiva dell'urina


3 TUBULO CONTORTO DISTALE Riassorbimento di acqua e ioni sodio a calcio sotto controllo ormonale dell'aldosterone


4 DOTTO COLLETTORE Riassorbimento ioni e acqua sotto il controllo dell'ormone antidiuretico dell'ipofisi


Il dotto collettore sbocca presso il dotto papillare e poi nelle papille renali

in quale porzione dei dotti del rene si forma l'osmolalità definitiva dell'urina

ANSA DI HENLE Divisa in tratto discendente (Prima spesso e poi sottile) In cui si ha il rilascio di acqua e vengono assorbiti cloro e ioni sodio E un tratto ascendente (Prima sottile e poi spesso ) in cui si ha il rilascio di soluti ed è impermeabile ad H2O quindi si ha un meccanismo di concentrazione controcorrente e si va a formare l'osmolalità definitiva dell'urina

cosa si intende per lobo renale e lobulo renale

Il lobo renale è la regione di parenchima renale con piramide renale e colonne renali ovvero parte convoluta di corticale che la circonda, delimitata ai margini dall'arteria interlobulare

Il lobulo renale è la regione di parenchima con un raggio midollare cioè la parte radiata corticale e la parte corticale che lo circonda

da cosa è formato un lobo renale

La regione di parenchima renale con piramide renale e colonne renali ovvero tralci di corticale che Avvolgono la piramide

quale percentuale della gittata cardiaca è veicolato dalle arterie renali verso il rene

Il 21% quindi 1,2 di litri di sangue al minuto

diramazioni arterie renali per vascolarizzare il rene

1 ARTERIE RENALI Che originano dall'aorta addominale dal margine laterale sinistro e di cui la sinistra è più corta perché l'aorta addominale è spostata a sinistra

2 RAMO ANTERIORE O PREPIELICO E RAMO POSTERIORE O O RETROPIELICO In cui si suddividono le arterie renali dopo essere entrate presso Lilo del rene come peduncolo vascolare, in cui la vena renale è la più anteriore


3 ARTERIE SEGMENTALI Che suddividono il rene in cinque segmenti renali vascolari indipendenti per vascolarizzazione E si portano verso le colonne renali


4 Arterie interlobari Decorrono tra le piramidi fino alla base delle piramidi dove prendono il nome di


5 ARTERIE ARCUATE O ARCIFORMI


6 ARTERIE INTERLOBULARI Che si portano alla corticale e forma


7 ARTERIOLE AFFERENTI Che formeranno il glomerulo dove si ha la filtrazione del sangue e da cui poi fuori usciranno arteriole efferenti che poi renderanno nell'arterie rette e poi nei capillari peritubulari della midollare e infine nelle vene renali

quale vena renale più lunga e da quali altre vene riceve il sangue

La vena renale sinistra è più lunga e di circa 7 cm mentre la destra è di 3 cm poiché la vena cava inferiore è spostata a destra

Riceve il sangue anche dalla vena surrenale inferiore e genitale sinistra

Dove drenano in ultima analisi le vene renali

Nella vena cava inferiore

da cosa è formato l'apparato iuxta glomerulare del rene

MACULA DENSA Punto di contatto tra tubulo retto distale e polo vascolare, fa parte del tubulo distale e funge da chemo accettore rilevando i cambiamenti di concentrazione di Na e Cl

CELLULE IUXTAGLOMERULARI Elementi epitelioidi che fungono da barocettori rilevando le variazioni di pressione sanguigna e secernono renina un enzima proteolitica ad azione vaso pressoria rilasciata in caso di bassa pressione per riequilibrare la pressione


CELLULE DEL MESANGIO EXTRAGLOMERULARE Mediatori tra le altre due popolazioni cellulari



Tale apparato fa parte della componente endocrina del rene perché produce renina

funzioni cellule del mesangio intra glomerulari

Sono una delle componenti del corpuscolo renale situate tra le anse capillari e hanno natura connettivale

Hanno un ruolo nel fagocitare la lamina densa/basale secondo il suo turn-over, Nel sostenere i capillari glomerulari, Fungono da recettori per sostanze vasocostrittrici come l'angiotensina due e regolano l'afflusso di sangue al glomerulo, Hanno capacità contrattile e regolano il calibro dei capillari glomerulari, Hanno un ruolo nell'infiammazione sintetizzando citochine e Chemochine

l'ultra filtrazione è un Processo passivo o attivo

È un processo passivo che dipende da un gradiente di pressione la pressione di filtrazione che spinge il plasma e avviene in base alla dimensione e alla carica elettrica delle particelle

da cosa è formata la membrana di filtrazione

Capillari del glomerulo che sono altamente fenestrati e hanno una lamina basale detta lamina densa incompleta se il rapporto con le cellule del messaggio intra glomerulari ( che sono intercalate tra i podociti e hanno capacità contrattile ruolo nella risposta infiammatoria)

PODOCITI Cellule globose con pedicelli che creano fori di filtrazione ovvero un diaframma di filtrazione spesso 4 mm e con fessure larghe 20 30 nm tra pedicelli continui che agiscono da fessure di filtrazione e sono chiuse da tali diaframmi

funzione renina e quando viene rilasciata

viene rilasciata dalle cellule iuxtaglomerulare dell'apparato iuxtaglomerulare presso il polo vascolare del rene che agiscono da baricettori e rilevano l'abbassamento della pressione

quindi rilasciano renina che agisce su angiotensinogeno attivandolo ad angiotensina 1 che va ad attivare l'angiotensina 2 che va a stimolare nella corticale del surrene il rilascio di aldosterone e stimola il tubulo contorto distale riassorbire sodio a cui segue riassorbimento acqua e quindi porta a un alzamento della pressione e a ristabilimento dell'equilibrio

calici minori

Sono in genere 7 o 13 e sono lunghi 1 cm e larghi 6/ 12 mm

Si impiantano alla base delle papille renali e in genere una papilla corrisponde a un calice minore e sono riuniti in gruppi di 3 o 4 a formare calici maggiori

calici maggiori

Lunghi 12 18 mm in genere sono tre Superiore, Intermedio, Inferiore

Sono formati dall'unione di più calici minori in genere tre o quattro e convergono a formare una struttura imbuto il bacinetto renale o pelvi renale che si porta all'esterno

la maggior parte del bacinetto dove si trova

E extra renali si estende verso l'esterno solo pochi centimetri sono all'interno e si trova presso Lilo quindi presso L1 e si rapporta con i vasi linfatici e sanguigni del peduncolo renale e con il grasso che entra nel ilo

cosa si intende per urotelio

Epitelio di transizione con:
cellule cubiche alla base

cellule clavate più sottili e a livello basale si allungano verso l'esterno e sono lo strato intermedio

Cellule cupoliformi o a ombrello sono le più superficiali e modificano la propria morfologia in base allo stato di riempimento (Ad esempio se la vescica è vuota le cellule sono a cupola, Se la vescica è piena l'epitelio si distende e le cellule si appiattiscono)

rapporti pelvi-renale

Anteriormente con Vena renale e rami
Medialmente con l'arteria renale e i suoi rami

Posteriormente con il muscolo psoas e L1 e il ramo retropielico dell'arteria renale

Anteriormente a destra con il duodeno e a sinistra con la flessura duodeno digiunale


Questo perché si trova presso ilo del rene quindi presso L1 che è avvolto da grasso perineale (tra i due foglietti della fascia renale) quindi l'adipe va a mediare tutti i suoi rapporti

da dove si ripartono gli ureteri

Si dipartono dal giunto o colletto pelo ureterale ovvero dal bacinetto renale o pelvi renale e la collegano alla vescica dove terminano con orifizio ureterale

Dove si trova l'orifizio ureterale

Sono due orifizi perché gli ureteri sono due e si trovano presso gli angoli posterolaterali del trigono della vescica

rispetto al peritoneo come sono gli ureteri

Sono retroperitoneali fino alla pelvi poi passano sotto al peritoneo e diventano sotto peritoneali

quali sono i diversi restringimenti e fusi degli ureteri

Gli ureteri non hanno calibro costante ma varia da 3/ 4 mm a 7/ 8 mm vi sono tre restringimenti e tre fusi

I tre restringimenti sono

-Istmo superiore/colletto a 1 cm dall'origine presso il colletto dell'uretere (3-4mm)

-Istmo inferiore/ iliaco fino al punto in cui gli ureteri scavalcano i vasi iliaci, Nel punto di ingresso nel piccolo bacino

-Restringimento vescicale/intramurale nella porzione terminale in cui entra nella vescica

(necessario conoscere tali punti perché vi si possono bloccare i calcoli renali)



I tre fusi sono

-Infundibolo (8-10mm) Nel primo tratto

-Fuso principale o di Schwalb nella porzione centrale più allargata che può arrivare agli 8/ 15 mm

-fuso pelvico che è di dimensioni molto limitate e nella regione pelvica pre vescicale

quali sono le tre porzioni del decorso degli ureteri

URETERE ADDOMINALE (Diviso in parte lombare di 12 13 cm e parti iliaca di tre 4 cm Nelle rispettive fosse lombare e iliaca)

URETERE PELVICO Passa da retroperitoneale a sotto peritoneale


URETERE INTRAMURALE O VESCICALE Nella parete della vescica

drenaggio linfatico ureteri

Porzione superiore ai linfonodi para Aortici e lomboaortici

Porzione media ai linfonodi iliaci comuni che poi drenano nei lomboaortici


Porzione pelvica nei linfonodi iliaci comuni interni ed esterni e negli ipogastrici

cosa si intende per flessura marginale negli ureteri

il punto in cui ureteri scavalcano i vasi iliaci all'ingresso della cavità pelvica

è nel punto di inserzione tra la linea bisiliaca tesa tra le due spine iliache antero-superiori è una linea verticale passante per il tubercolo pubico, è detto punto ureterale medio, in cui gli ureteri sono più superficiali e palpabili

qual è il punto in cui gli ureteri sono più superficiali e palpabili

il punto in cui ureteri scavalcano i vasi iliaci all'ingresso della cavità pelvica

è nel punto di inserzione tra la linea bisiliaca tesa tra le due spine iliache antero-superiori è una linea verticale passante per il tubercolo pubico, è detto punto ureterale medio

decorso ureteri

Si portano in basso e medialmente

prima verticalmente nella parte addominale

poi con la parte pelvica curvano con concavità anteriore in avanti e medialmente e contornano i vasi iliaci formando la flessura marginale (punto in cui l'uretere è più superficiale E punto di restringimento del diametro)


poi si portano alla faccia posteriore della vescica con la parte vescicale o intramurale Che attraversa la parete della vescica con andamento obliquo dall'esterno all'interno e dal laterale mediale, A becco di flauto formando due orifizi ureterali distanti 5 cm

cosa si intende per andamento a becco di flauto della parte intramurale degli ureteri e cosa comporta

attraversano la parete della vescica con andamento obliquo dall'esterno all'interno e dal laterale mediale, A becco di flauto formando due orifizi ureterali distanti 5 cm

Tale andamento obliquo permette che a vescica piena la pressione interna della vescica chiuda agli orifizi e non si abbia reflusso

quali sono gli essere rapporti della parte pelvica degli ureteri nei due sessi

Nell'uomo l'uretra terminale è scavalcato dal DOTTO DEFERENTE Con cui prende rapporto posteriormente e lateralmente e prende rapporto anche con l ampolla deferenziale e le vescichette seminali superiormente e penetra nella vescica 2/ 3 cm sopra alla prostata

Nella donna l'uretere con l'arteria iliaca interna delimita posteriormente la loggia ovarica dove poggia l'ovaio e poi decorre sulla base del pavimento pelvico e entra nel legamento largo e decorre sulle pareti laterali dell'utero contraendo stretto rapporto con l'arteria uterina, Poi passa sulle pareti laterali della vagina forma il trigono vaginale e arriva la faccia posteriore della vescica in cui penetra 2/ 3 cm sotto l'orifizio dell'utero

andamento dei rapporti uretere nella sua parte pelvica nella donna

l'uretere con l'arteria iliaca interna delimita posteriormente la loggia ovarica dove poggia l'ovaio e poi decorre sulla base del pavimento pelvico e entra nel legamento largo e decorre sulle pareti laterali dell'utero contraendo stretto rapporto con l'arteria uterina, Poi passa sulle pareti laterali della vagina forma il trigono vaginale e arriva la faccia posteriore della vescica in cui penetra 2/ 3 cm sotto l'orifizio dell'utero

cosa delimitano insieme uretere e arterie iliaca interna

La parete posteriore della loggia ovarica

Che tipo di cellule del bacinetto renale iniziano la contrazione peristaltica

Cellule pacemaker del bacinetto renale che fanno parte dell'SNA ma sono aiutate regolate dal sistema nervoso centrale

Che posizione occupa la vescica rispetto al peritoneo

E sotto peritoneale

il peritoneo scende dalla parete addominale anteriore all'altezza della sinfisi pubica si riflette formando il cavo pre vescicale o pubo vescicale tra vescica e pareti dell'addomee va a rivestire la fascia superiore della vescica


Copre anche parte dei lati e si riflette sulla parete laterale della piccola pelvi formando le fosse o cavi para vescicali


Posteriormente il peritoneo dopo aver rivestito la faccia superiore della vescica si riflette

Nel maschio sulla faccia anteriore del retto e crea il cavo retto vescicale/ di Douglas

Nella donna sulla faccia anteriore dell'utero formando il cavo vescico uterino o utero vescicale/ di douglas

Che forma la vescica vuota

Forma a tetraedro appiattito con concavità verso l'altro in cui poggiano le anse intestinali

La cavità interna è quasi una fessura


Presenta un apice antero-inferiore che corrisponde all'orifizio uretrale interno, Una base o fondo postero inferiore con due angoli supero laterali che corrispondono allo sbocco degli ureteri, Un corpo con tre facce (Superiore rivestita da peritoneo e due infero laterali unite al fondo a formare il collo della vescica, punto Di origine dell'uretra)

qual è il punto di origine della uretra e da cosa si forma

Si forma dal collo della vescica che è formato dalle due facce infero laterali della vescica che inferiormente si uniscono al fondo in una porzione allungata che si porta verso il basso

Limiti loggia vescicale

ANTERIORMENTE Sinfisi pubica (Spazio pubo vescicale si interpone tra sinfisi pubblica e vescica) e branche ischio-pubiche del bacino

LATERALMENTE Muscoli otturatori interni e muscoli elevatori dell'ano E nell'uomo dotto deferente


INFERIORMENTE Legamenti pubo vescicali e prostata nell'uomo


SUPERIORMENTE È rivestita dal peritoneo pelvico E vi si trovano il colon sigmoideo e le anse del tenue e nel caso della donna anche l'utero


POSTERIORMENTE

-nella donna vagina e porzione inferiore dell'utero con setto utero vescicale

-Nell'uomo vescichette seminali, Ampolla deferenziale e dotto deferente (piu inferiormente) e retto (piu suoeriore) con interposto la fascia retto vescicale


È RIVESTITA DALLA FASCIA PELVICA VISCERALE

come si riflette posteriormente il peritoneo dopo aver rivestito la faccia superiore della vescica

Nel maschio riveste anche la faccia suoeriore delle vescichette seminali e poi si riflette sulla faccia anteriore del retto e crea il cavo retto vescicale/ di Douglas
Nella donna sulla faccia anteriore dell'utero formando il cavo vescico uterino o utero vescicale/ di douglas

come varia il rapporto posteriore della vescica con la porzione inferiore dell'utero in base allo stato di riempimento

Se la vescica è piena l'utero viene spinto indietro e verso l'alto e diventa un rapporto più superiore (Minore rapporto con la vescica) e la vescica si rapporta maggiormente con le anse dell'ileo

(a vescica piena vi è anche un aumentato rapporto anteriore con la parete addominale anteriore immediato dal cavo pubi vescicale)

cos'è il trigono vescicale

è l'unica porzione della vescica con mucosa liscia che non contiene numerose pieghe

È situato nella parte postero inferiore della vescica e delimitato da due apici postero-laterali che corrispondono allo sbocco degli ureteri (Tra cui si ha la piega interureterica ) e ha un vertice antero-inferiore che corrisponde all'orifizio uretrale interno (Medialmente al quale si forma la piega uretrale)


È un punto privo di lamina propria in cui la mucosa è quindi strettamente aderente allo strato muscolare sottostante (che non presenta lo strato longitudinale interno nel caso del trigono)

quali sono i rapporti della vescica con plessi venosi

Anteriormente il corpo della vescica si rapporta con il plesso venoso pudendo formato dai rami della pudenda interna e plesso di santorini, situato dietro e inferiormente alla sinfisi pubica

lateralmente il plesso pudendo anteriore continua nella donna prendendo il nome di plesso cavernoso o vescico vaginale e nell'uomo prende il nome di plesso venoso vescico prostatico

drenaggio linfatico della vescica

Regione superiore e anteriore fa capo ai linfonodi iliaci esterni
Regione inferiore linfonodi iliaci interni

Regione laterale linfonodi iliaci interni ed esterni

Fondo della vescica e regione posteriore linfonodi del promontorio

diversi effetti innervazione SNA sulla vescica

il plesso parasimpatico (SACRALE S2-4) stimola la minzione facendo contrarre il muscolo detrusore e rilasciando lo sfintere interno dell'uretra

il plesso simpatico (PLESSO IPOGASTRICO/LOMBARE T11-L2) inibisce la minzione inibendo la contrazione del muscolo detrusore, facendolo rilassare e attuando la contrazione dello sfintere Interno dell'uretra (Fase di riempimento vescicale)

muscolatura della vescica

È formata da tre strati Muscolari
Strato più esterno ad andamento longitudinale che si porta dalla faccia anteriore della vescica alla base e da davanti all'indietro


Strato circolare intermedio che prosegue con il muscolo sfintere della vescica


Strato longitudinale più interno detto plessiforme formato da fibre discontinue e da fasci anastomizzati tra loro che creano delle pieghe (E lo strato che è assente nel trigono vescicale che per questo appare liscia)


Questi tre strati formano principalmente il muscolo detrusore della vescica un muscolo liscio


Le fibre del muscolo detrusore si addensano intorno al collo vescicale e vanno a formare il muscolo sfintere della vescica, Muscolo liscio innervato da fibre dell'SNA è involontario le cui fibre proseguono con la muscolatura uretrale formando il muscolo sfintere interno dell'uretra (E nell'uomo anche lo sfintere pre prostatico che previene la perdita di urina durante l'eiaculazione e reflusso dello sperma nella vescica urinaria)


La muscolatura del trigono è diversa e presenta fasci con andamento trasversale e indipendente che proseguono con la parete laterale del muscolo sfintere vescicale che continua in basso con lo sfintere Interno dell'uretra

quali sono i muscoli che si formano dai tre strati di muscolatura della vescica

I tre strati formano principalmente il muscolo detrusore della vescica un muscolo liscio Che avvolge la vescica e il cui tono si adatta allo stato di riempimento della vescica, Contraendo si porta all'espulsione dell'urina quindi alla minzione

Le fibre del muscolo detrusore si addensano intorno al collo vescicale e vanno a formare il muscolo sfintere della vescica, Muscolo liscio innervato da fibre dell'SNA quindi involontario


le fibre Dello sfintere vescicale proseguono con la muscolatura uretrale formando il muscolo sfintere interno dell'uretra (Lo sfintere interno è liscio mentre lo sfintere esterno dell'uretra è striato)


nell'uomo tali fibre formano anche lo sfintere pre prostatico che Si porta dalla vescica alla prostata e previene la perdita di urina durante l'eiaculazione e reflusso dello sperma nella vescica urinaria

piega interureterica

Piega che unisce due orifizi ureterali che quindi delimita il trigono vescicale di cui gli orifizi formano i due apici posterolaterali

Posteriormente ad essa vi è la fossa retro Ureterica che tende ad aumentare con gli anni e prende rapporto con le vescichette seminali e l'ampolla nell'uomo e con la vagina nella donna

vascolarizzazione vescica

E a carico dell'arteria vescicale che sono rami dell'arteria iliaca interna
ARTERIE VESCICALI SUPERIORI Per l'apice e le facce latero superiori, Rappresentano la parte prossimale delle arterie ombelicali dell'embrione che inferiormente si obliterano e formano i legamenti ombelicali mediali


ARTERIE VESCICALI INFERIORI Per la faccia anteriore e inferiore formano la rete arteriosa perivascolare anastomizzandosi con arterie potenze interne rettali medie vescico prostatiche e vaginali


Vi è un contributo anche dell'arteria vescicodeferenziale nell'uomo e uterina nella donna


Il ritorno venoso è a carico del plesso venoso periviscerale che arriva al plesso venoso pudendo e inferiormente a carico del plesso venoso vescico prostatico e vescico-vaginale che sono continuazione del plesso pudende anteriore situato dietro inferiormente alla sinfisi pubica


In tali flessi affluiscono anche la vena prostatica o vena uretrale e la vena dorsale profonda del pene e del clitoride

cosa si forma dall'obliterazione dell'arteria ombelicale dell'embrione

Le arterie vescicali superiori che Rappresentano la parte prossimale delle arterie ombelicali che inferiormente si obliterano e formano i legamenti ombelicali mediali

la vescica E mobile o fissa

È un organo mobile ma presenta mezzi di fissità quali l'uretra, Il diaframma o pavimento pelvico, Legamenti e fasce connettivali, Peritoneo

fascia vescicale

Fascia connettivale che riveste la vescica situata tra essa e il peritoneo nella porzione più superiore

è rinforzata anteriormente dalla FASCIA PRE VESCICALE o ombelico vescicale con apice Superiormente presso l'ombelico e base presso il pavimento pelvico e lateralmente ha legamenti ombelicali


Tra la fascia pre vescicale e la fascia trasversale della parità anteriore dell'addome si forma lo SPAZIO RETRO PUBICO O DI RETZIUS Che è ripieno di tessuto adiposo e si restringe in alto verso l'ombelico e si slarga in basso con massimo spessore dietro dietro la sinfisi pubica (È chiuso inferiormente dal muscolo trasverso profondo del perineo ) e prosegue con lo SPAZIO PERIVESCICALE tra le pareti laterali della vescica e le pareti della piccola pelvi

(Assume quindi una forma ad una la pelvi abbracciando la vescica antero-lateralmente)


Invece invece posteriormente la fascia vescicale è rinforzata nell'uomo dalla FASCIA RETTO VESCICALE o di denonVilliers tra retto e vescica E nella donna dal SETTO VESCICO-VAGINALE Tra la faccia posteriore della vescica e la faccia anteriore della vagina

spazio retro pubico o di retzius o prevescicale

Tra la fascia pre vescicale e la fascia trasversale della parità anteriore dell'addome si forma lo SPAZIO RETRO PUBICO o PREVESCICALE O DI RETZIUS Che è ripieno di tessuto adiposo e si restringe in alto verso l'ombelico e si slarga in basso con massimo spessore dietro dietro la sinfisi pubica (È chiuso inferiormente dal muscolo trasverso profondo del perineo ) e prosegue con lo SPAZIO PERIVESCICALE tra le pareti laterali della vescica e le pareti della piccola pelvi
(Assume quindi una forma ad una la pelvi abbracciando la vescica antero-lateralmente)

quali sono i legamenti della vescica

LEGAMENTI PUBO VESCICALI o PUBO PROSTATICI nell uomo o UTEROVESCICALI nella donna, Situati anteriormente, Ricchi di fibrocellule muscolari lisce tra cui resta uno spazio in cui decorre il plesso venoso di Santorini

LEGAMENTO OMBELICALE MEDIANO Rappresenta il residuo dell'uraco che coperto dal peritoneo parietale forma la piega ombelicale mediana che va dall'apice della vescica all'ombelico decorrendo sulla faccia posteriore della parete addominale anteriore in posizione mediana


LEGAMENTI OMBELICALI LATERALI Che derivano dall'obliterazione dell'arteria ombelicali e discendono su entrambi i lati della cicatrice ombelicale per fissarsi sulle facce laterali della vescica e si rivestiti dal peritoneo formano le pieghe ombelicali mediali


LEGAMENTI POSTERIORI Presenti solo nel maschio, Sono fasce discontinue interrotte parzialmente dai genitali e dal retto

(+ Porzione vescico prostatica dei legamenti sacro retto genito pubici addensamenti di tessuto connettivo areolare che crea un collegamento fibro muscolare tra la base della vescica e della prostata e le porzioni laterali del retto che vanno a definire le pareti del cavo di Douglas superiormente)

tra quali organi organi è situata la vescica nell'uomo e nella donna E che diversa localizzazione comportano tali rapporti

Nell'uomo tra la sinfisi pubica e il retto
Nella donna tra vagina e utero


Poggiandosi sulla prostata la vescica maschile è leggermente più in alto e indietro, Invece la vescica femminile è più anteriore in basso per il rapporto con l'utero

È più lunga l'uretra maschile o femminile

È più lunga quella maschile 20 cm (Trasporta urina e sperma quindi il tratto finale comune sia dell'apparato urinario che genitale ) mentre quella femminile è di 4 cm ed è un condotto unicamente urinario (Essendo meno lunga è più soggetta a infezioni)

origine e termine dell'uretra maschile

Ha origine dall'apice del trigono vescicale con l orifizio uretrale interno avvolto al muscolo sfintere interno liscio e termina alla sommità del grande del pene con l orifizio uretrale esterno

Che andamento ha l'uretra maschile e quali curve compie

Ha un andamento a S e compie una prima CURVA SOTTOPUBICA con concavità anteriore verso il margine della sinfisi pubica Che è fissa, costante, a 2,5 cm dal margine inferiore della sinfisi pubica ( è il punto più basso a cui arriva l'uretra, da essa sale verso l'alto per 6 cm e poi segue l'andamento dei corpi cavernosi del pene)

Poi compie una CURVA PREPUBICA Che ha concavità inferiore ed è immobile poiché dipende dallo stato di erezione del pene (Se è eretto non vi è la curva) E presso essa si l'angolo pre cubico separato in media 12 15 mm dall'angolo della sinfisi e il legamento sospensore del pene

quali sono le due curve compiute da uretra maschile

Curva sotto pubica con concavità anteriore verso la sinfisi pubblica, E costante e fissa a 2,5 cm dal margine inferiore della sinfisi pubica

Curva prepubica a concavità inferiore che è mobile dipende dallo stato di erezione del pene , Dato che segue l'andamento dei corpi spongiosi del pene e se è eretto non si ha la curva

suddivisione uretra in base ai rapporti topografici

Uretra pelvica ( Nella piccola pelvi al trigono urogenitale)
Uretra perineale (Attraversa il Diaframma urogenitale nel perineo anteriore fino alla parte libera del pene)

(Uretra pelviche perineale formano l'uretra fissa con scarsa mobilità)

Uretra spongiosa o peniena (Detta uretra mobile che segue lo stato di erezione del pene attraversando il corpo del pene)

dimensioni delle varie parti dell'uretra in base ai rapporti con organi circostanti

URETRA PRE PROSTATICA Lunga 1,5 cm e 8 mm di diametro
URETRA PROSTATICA Lunga 3cm e 13 mm di diametro

URETRA MEMBRANOSA Lunga 2 cm e con diametro di 7 mm

URETRA SPONGIOSA Lunga 12 cm e con diametro di 8 mm

quali sono le varie porzioni in cui è suddivisa l'uretra in base ai rapporti con organi circostanti

URETRA PRE PROSTATICA Lunga 1,5 cm e 8 mm di diametro
È la parte intramurale presso il collo della vescica Ed è avvolta dallo sfintere interno della vescica che prosegue con lo sfintere uretrale interno ed è percorsa da solo urina


URETRA PROSTATICA Lunga 3-4cm e 13 mm di diametro

Attraversa la prostata con decorso dall'alto in basso e da dietro in avanti avanti con angolo di 35° rispetto all'asse della prostata


URETRA MEMBRANOSA Lunga 1,5-2 cm e con diametro di 7 mm

Attraversa il perineo e nello spessore del diaframma urogenitale ed è circondata dal muscolo sfintere esterno dell'uretra striato


URETRA SPONGIOSA Lunga 12 cm e con diametro di 8 mm

divisa in

-Bulbare, Presso la fossa bulbare presenta una dilatazione per lo sbocco delle ghiandole bulbouretrali

-Peniena, Decorre nella doccia tre corpi cavernosi del pene penetrando nel corpo spongioso

-Navicolare, contiene la fossa navicolare o valvola di Guerin una dilatazione presso il glande del pene e l'orifizio uretrale esterno

quanto è lunga e quali sono le porzioni dell'uretra spongiosa maschile

Lunga 12 cm e con diametro di 8 mm
divisa in

-Bulbare, Presso la fossa bulbare presenta una dilatazione per lo sbocco delle ghiandole bulbouretrali

-Peniena, Decorre nella doccia tre corpi cavernosi del pene penetrando nel corpo spongioso

-Navicolare, contiene la fossa navicolare o valvola di Guerin una dilatazione presso il glande del pene e l'orifizio uretrale esterno

uretra prostatica maschile dimensioni e decorso nella prostata

Lunga 3cm e 13 mm di diametro
Attraversa la prostata con decorso dall'alto in basso e da dietro in avanti avanti con angolo di 35° rispetto all'asse della prostata

Diverso lume nelle varie porzioni dell'uretra

Nella preprostatica è stellato
Nella prostatica è semilunare con concavità anteriore

nella peniena diventa quasi una fessura

Presso il glande assume una forma T e poi distalmente forma una fessura verticale

vascolarizzazione uretra maschile

Uretra prostatica dall'arteria prostatica (che origina da arteria vescicale inferiore, ramo dell iliaca intrna) e dall'arteria rettale media (rami iliaca interna)

Uretra membranosa dai rami della pudenda interna (Rettale inferiore e trasversa profonda del perineo) che è un ramo dell iliaca interna


Uretra spongiosa da arteria pudenda interna (in particolare dai rami uretrale dell arteria Bulbouretrale) e dall'arteria dorsale profonda del pene


ritorno venoso a carico di vene che confluiscono nei plessi pudendo e vescico prostatico e nel sistema delle vene profonde del pene

drenaggio linfatico uretra maschile

Uretra prostatica ai linfonodi iliaci interni
Uretra membranosa ai linfonodi iliaci esterni

Uretra spongiosa ai linfonodi inguinali

quali sono i tre fasci dello sfintere esterno dell'uretra maschile (Striato)

Fascio prostatico forma una doccia aperta posteriormente
Fascio membranoso forma un anello muscolare

Fascio bulbo uretrale va a formare il muscolo compressore delle ghiandole bulbouretrali

Che cos'è il collicolo seminale o veru montanum

È un rilievo della parete posteriore della porzione slargata medialmente dell'uretra prostatica lungo 1,5 cm e profondo 3 mm in cui si mettono l'utricolo prostatico che è un residuo del dotto di Muller ed è un diverticolo a fondo cieco (posto superiormente e diretto indietro e in alto) e i dotti eiaculatori vi immettono il liquido spermatico

Lateralmente al collicolo vi sono i seni dorsali dei solchi in cui sboccano le ghiandole prostatiche dorsali (In tal modo da questo punto in poi si sia urina che sperma nell'uretra)


Il collicolo prosegue con la CRESTA URETRALE un ripiegamento longitudinale della parete dell'uretra sulla linea mediana posteriore formata da fibre muscolari e tessute erettile

da quale punto dell'uretra maschile si avrà sia sperma che urina

A partire da una porzione slargata medialmente dell'uretra prostatica che sulla parete posteriore presenta un rilievo detto collicolo seminale o veru montanum lungo 1,5 cm e profondo 3 mm presso il quale si mettono i dotti eiaculatori che immettono il liquido spermatico all'interno dell'uretra

inoltre lateralmente al collico vi sono i seni dorsali in cui sboccano i dotti delle ghiandole prostatiche dorsali che contribuiscono alla composizione dello sperma

quale porzione dell'uretra maschile attraversa il diaframma Urogenitale e in quale punto

L'uretra membranosa lunga 1,5-2 cm e con diametro di 7 mm
Attraverso il diaframma urogenitale a 2,5 cm dalla margine inferiore della sinfisi pubica

È contornata dal muscolo sfintere striato esterno dell'uretra che forma l'anello completo intorno ad essa

Ha un lume stellato e presenta un restringimento inferiore al colletto del bulbo

Presenta dei legamenti fugo uretrali posteriori che si portano dalla faccia posteriore dell'osso pubico all'uretra e si inseriscono sugli anelli muscolari dello sfintere

rapporti uretra membranosa

POSTERIORMENTE con le ghiandole bulbouretrali E con il retto da cui separato dal setto retto Uretrale

ANTERIORMENTE con la sinfisi pubica e con il legamento trasverso del perineo attraversato dalla vena dorsale profonda che confluisce nel plesso di Santorini E con il legamento inferiore del pene


LATERALMENTE Arterie e nervi dorsali del pene e si ha lo sbocco dei rami Pudendi


Tutto intorno all'uretra membranosa vi è il muscolo sfintere esterno dell'uretra striato che forma l'anello completo intorno ad essa

Che funzione hanno le ghiandole bulbouretrali o di Cowper e dove sboccano

Secernono un segreto alcalino fluido di consistenza mucinosa, il liquido preseminale che contiene un antigene prostatico specifico e il fattore antimicrobico di Cowper che difende e sfiamma l'uretra maschile

Il loro dotto escretore attraversa la fascia inferiore del diaframma urogenitale e si addentra nel corpo spongioso per poi attraversare l'utero e sboccare a livello dell'uretra bulbare presso la fossa del bulbo (porzione dilatata iniziale del corpo spongioso dell'uretra o del pene)


Sono situate nella fascia perineale e sono vascolarizzate dalle arterie perineali, Sono distanti 6- 8 mm e hanno un diametro di 1 cm rotondeggianti

uretra bulbare

Dopo aver attraversato il diaframma urogenitale l'uretra si inserisce nel bulbo, porzione slargata iniziale del corpo spongioso dell'uretra/del pene ed è sostenuta lateralmente dai legamenti sospensori del pene

E accompagnata dal muscolo bulbo cavernoso che va a rivestire il corpo spongioso del pene e si colloca nella doccia mediana tra i corpi cavernosi così da favorire la fuoriuscita dell'urine dello sperma


Ai lati e circondata dai due corpi cavernosi del pene formati da tessuto erettile mentre essa decorre più centrale, presso la doccia mediana tra i corpi cavernosi

cos'è il bulbo del corpo spongioso

è la porzione allargata iniziale del corpo spongioso del pene rivestito dai muscoli bulbo spongiosi che si colloca nella doccia mediana tra i corpi cavernosi

Presso il bulbo si ha la fossa del bulbo una dilatazione in cui sboccano le ghiandole di Cowper o le ghiandole bulbo uretrali


Inoltre presso il bulbo si ha l'entrata dell'uretra bulbare nel corpo spongioso

uretra peniena o pendula

Segue l'uretra vulvare e decorre nella doccia tra i corpi cavernosi del pene e attraversa la loggia peniena avvolta dal manicotto spongioso

Contiene lacune di Morgagni contenenti ghiandole uretrali di littrè che lubrificano la struttura

uretra navicolare

È situata Nel glande, nella parte slargata terminale contenente la fossa navicolare che presenta una piega della mucosa detta valvola di Guerin, formata dalla fusione delle creste uretrali, attraverso la quale le ghiandole uretrali riversano nell'uretra navicolare un segreto lubrificante e antimicrobico

diametri uretrali

Variano se condizioni di riposo durante la minzione

Vi sono punti ristretti di 7- 8 mm e punti dilatati di 10- 12 mm


Tra i punti ristretti ci sono

COLLO DELLA VESCICA CON MEATO URETRALE INTERNO Di 8 mm

RESTRINGIMENTO PORZIONE MEMBRANOSA Di 7 mm

COLLETTO DEL BULBO

RESTRINGIMENTO PORZIONE SPONGIOSA Di 8 mm

MEATO URETRALE ESTERNO Di 6,5 mm


Tra i punti dilatati ci sono

URETRA PROSTATICA Di 13 mm

BULBO Di 12 mm

FOSSA NAVICOLARE Di 10 mm

Tonaca muscolare dell'uretra

Strato longitudinale interno in alto con la muscolatura vescicale
Strato circolare esterno che forma lo sfintere liscio interno dell'uretra e si continua in alto con la muscolatura del trigono vescicale


Inferiormente presso l uretra spongiosa non si ha una parete muscolare ma le pareti sono formate dai corpi cavernosi e dal corpo spongioso dell'uretra


Inoltre vi è della muscolatura striata più esterna che va a formare il muscolo sfintere esterno dell'uretra che fa parte del diaframma urogenitale e circonda a manicotto la porzione iniziale dell'uretra

muscolatura dell'uretra spongiosa

Inferiormente presso l uretra spongiosa non si ha una parete muscolare ma le pareti sono formate dai corpi cavernosi e dal corpo spongioso dell'uretra

con cosa comunica l'uretra femminile e che funzione ha

Comunica solo con la vescica perché ha un'unica funzione urinaria

E più corta che nel maschio ovvero a 4 cm di lunghezza

quali sono i mezzi di fissità dell'uretra femminile

perineo infatti passa attraverso il trigono uro genitale
Vagina

Legamenti pubouretrali posteriori che si portano dalla faccia posteriore dell'osso pubico all'uretra

Legamento sospensore che va dal clitoride all'uretra

quali sono le due porzioni dell'uretra femminile

PORZIONE INTRA PELVICA O PELVICA che è la parte più lunga quattro quinti del totale ed è più superiore, lunga 3 cm con una dilatazione di 4 mm

PORZIONE EXTRA PELVICA O PERINEALE Parte più distale che sbocca a livello del meato uretrale esterno


Queste due porzioni sono separate dal passaggio attraverso il diaframma urogenitale con il segmento perineale

lo sfintere esterno Dell'uretra è sviluppato allo stesso modo nell'uomo e della donna

No nella donna lo sfintere esterno è scarsamente sviluppato e quindi sia un minor controllo della minzione poiché si trova immediatamente sotto lo sfintere interno invece nell'uomo vi è interposta la prostata

meato Uretrale esterno donna

Anteriormente ha il clitoride da cui dista 2,5 cm e lateralmente ha i bulbi del vestibolo (formazioni erettili ai lati del vestibolo vaginale, coperti dal muscolo bulbo cavernoso), Posteriormente ha l'orifizio della vagina

posteriormente al meato vi è un piccolo rilievo detto tubercolo vaginale o carena o caruncola vaginale che corrisponde all'estremità inferiore della colonna vaginale anteriore

rapporti porzione pelvica uretra femminile

ANTERIORMENTE Con il plesso venoso udendo è il plesso di Santorini e più inferiormente con Diaframma urogenitale e la radice del clitoride

LATERALMENTE Margine mediale del muscolo elevatore dell'ano che va a formare il muscolo pubo coccigeo e plesso venoso vescico vaginale


POSTERIORMENTE Parete anteriore della vagina che aderisce nei due terzi inferiori e con interposto il setto uretro vaginale di 10 mm


è avvolta dallo sfintere esterno dell'uretra un muscolo del diaframma urogenitale che insieme al trasverso profondo del perineo forma un anello completo intorno all uretra ma discontinuo nella porzione distale dove circonda a semiluna la vagina ed è subito sotto lo sfintere interno

Dove riceve l'uretra Femminile lo sbocco delle ghiandole bulbo uretrali

Le ghiandole bulbouretrali dette anche ghiandole di Skene sboccano a livello del vestibolo della vagina, dove si anche lo sbocco dell'uretra, 2,5 cm dietro al corpo del clitoride

vascolarizzazione uretra femminile

Arteria vescicale inferiore che è un ramo dell'Iliade interna
Arteria pudendo interna con i propri rami

Arteria vaginale

Circolo anastomotico dell'anca

Formato dalle anastomosi tra rami dell'arteria iliaca interna, Dell'arteria esterna e dell'arteria femorale

A livello dell'anca anastomosi

-tra l'arteria circonflessa iliaca profonda CIP che è un ramo dell'arteria iliaca esterna, L'arteria ileo-lombare e il ramo profondo dell'arteria glutea superiore (rami dell'arteria iliaca interna)

-Tra il ramo pubico dell'arteria otturatoria (ramo dell'arteria iliaca interna) e l'arteria epigastrica inferiore (ramo dell'arteria iliaca esterna)


A livello della radice dell'arto inferiore

-Tra le arterie circonflesse laterali del femore (ramo dell'arteria femorale profonda), Prima arteria perforante (ramo del Arteria femorale profonda), Ramo muscolare dell'arteria glutea inferiore (ramo dell'iliaca interna)

-Tra l'arteria circonflessa mediale del femore (ramo dell'arteria femorale profonda) e l'arteria otturatoria (ramo dell'iliaca interna)

anastomosi a livello dell'ancae della radice dell'arto inferiore

CIP (Arteria circonflessa iliaca profonda , ramo iliaca esterna) si anastomizza con
Ileolombare (ramo iliaca interna)

Lombari (da aorta addominale)

Epigastrica inferiore (ramo iliaca esterna) e epigastrica superficiale (ramo iliaca esterna)

Circonflessa iliaca superficiale (ramo iliaca esterna)


GLUTEA SUPERIORE (ramo iliaca interna) Si anastomizza con

CIP (ramo iliaca esterna)

Circonflesse femorali (rami arteria femorale profonda)

Sacrale laterale (ramo iliaca interna)


SACRALE LATERALE (ramo iliaca interna) Si anastomizza con

Sacrale media (possibile ramo terminale con le iliache dell'aorta addominale)

Sacrale laterale controlaterale


OTTURATORIA (Ramo dell'iliaca interna) Si anastomizza con

Circonflesse del femore (Rami dell'arteria femorale profonda)

Epigastrica inferiore (Ramo iliaca esterna)

con quali rami si anastomizza la CIP cioè la circonferenza iliaca profonda

CIP (Arteria circonflessa iliaca profonda , ramo iliaca esterna) si anastomizza con
Ileolombare (ramo iliaca interna)

Lombari (da aorta addominale)

Epigastrica inferiore (ramo iliaca esterna) e epigastrica superficiale (ramo iliaca esterna)

Circonflessa iliaca superficiale (ramo iliaca esterna)

glutea superiore(Ramo iliaca interna)

con quali rami si anastomizza l'arteria glutea superiore

GLUTEA SUPERIORE (ramo iliaca interna) Si anastomizza con
CIP (ramo iliaca esterna)

Circonflesse femorali (rami arteria femorale profonda)

Sacrale laterale (ramo iliaca interna)

con quali rami si anastomizza l'arteria otturatoria

OTTURATORIA (Ramo dell'iliaca interna) Si anastomizza con
Circonflesse del femore (Rami dell'arteria femorale profonda)

Epigastrica inferiore (Ramo iliaca esterna)

con quali rami si anastomizza l'arteria sacrale Laterale

SACRALE LATERALE (ramo iliaca interna) Si anastomizza con
Sacrale media (possibile ramo terminale con le iliache dell'aorta addominale)

Sacrale laterale controlaterale

istologia uretra prostatica

mucosa che riveste il condotto che poggia su uno strato di tonaca muscolare. Nella porzione spongiosa, la tonaca muscolare è sostituita da un manicotto del corpo spongioso (no tonaca muscolare liscia) Può presentare anche una tonaca vascolare

tonaca muscolare dell'uretra

tonaca muscolare con una componente liscia e una componente striata, superficiale
- Strato longitudinale liscio interno che è la prosecuzione della muscolatura vescicale che diminuisce man mano e termina a livello dell’uretra spongiosa dove si diramano questi fasci

- Strato circolare liscio esterno che è invece una prosecuzione del trigono vescicale le cui fibre si diramano fino ad arrivare all’uretra spongiosa

- Muscolatura striata legata allo sfintere esterno dell’uretra che è un muscolo del corpo volontario, presenta dei fasci con andamento leggermente differente ed è diviso in tre porzioni: -Porzione prostatica in cui i fasci si dispongono intorno alla prostata e sono aperti dietro, coprono solo la faccia anteriore e laterale della prostata

-Porzione trigonale che forma un manicotto intorno alla struttura

- Porzione bulbo-uretrale di origine trigonale che arriva fino al centro del perineo occludendo le ghiandole bulbo-uretrali. La contrazione del muscolo determina la compressione delle ghiandole bulbo-uretrali e il rilascio del loro contenuto.

tonaca mucosa uretra

tonaca mucosa è particolarmente elastica e consente l’ingresso di strumenti per analizzare la struttura, può presentare delle pieghe.

Il primo tratto è un epitelio di transizione dopodiché diventa un tratto cilindrico composto (uretra bulbare e parte centrale dell’uretra peniena) e nelle parti più inferiori si ha un epitelio squamoso composto che a livello del meato uretrale esterno può essere anche cheratinizzato.


Questa mucosa poggia sempre su uno strato di sottomucosa ricco di fibre elastiche che rendono la struttura particolarmente distendibile.

discesa dei testicoli

I testicoli nascono retroperitoneali nella regione lombare quindi in posizione addominale ai lati della colonna vertebrale dove stanno fino al sesto mese dall'ottavo al nono mese sia la discesa dei testicoli tirati verso il basso dal governa culu testi che resterà come residuo col nome di legamento scrotale fino alla regione dello scroto (Posizione definitiva nella borsa scrotale davanti al perineo sotto la sinfisi pubica e lateralmente inferiormente alla radice del pene)

passano attraverso la parete addominale anteriore formando il canale inguinale e nello scendere lungo il canale inguinale trascina con sé una porzione della cavità peritoneale e crea un recesso della cavità peritoneale all'interno dello scroto detto canale peritoneo vaginale o processo vaginale


post posizione definitiva tale recesso si riassorbe e resta come tonaca vaginale (cioè un residuo del peritoneo che avvolge il testicolo ma non è in continuità col peritoneo della cavità addominale) e come legamento vaginale ( che fa parte del funicolo spermatico )


Nel caso in cui il testicolo non scenda si verifica il criptorchidismo e il testicolo resta in posizione ectopica e se non sia un corretto riassorbimento di tale recesso si possono verificare ernie congenite

posizione borsa scrotale

Davanti al perineo sotto la sinfisi pubica e lateralmente inferiormente alla radice del pene

È una borsa cutanea situata all'esterno della cavità addominopelvica tra la radice delle cosce

strati che formano lo scroto e che rivestono il testicolo

1 CUTE ESTERNA Che presenta un rafe longitudinale tra la radice delle cosce sotto la sinfisi pubica

2 DARTOS O SOTTOCUTE Spessa 2 mm, È un muscolo pellicciaio a contrazione lenta che modifica le pieghe della borsa scrotale portando a un maggiore o minore raggrinzimento in base alla temperatura esterna (Se si contrae riduce la superficie per dissipare calore creando piu raggrinzimenti e quindi riscalda il testicolo)

Si porta internamente e forma il setto scrotale che separa Le due emi borse contenenti i testicoli

nella regione inguinale pubica diviene una lamina elastica formando il legamento sospensore dello scroto che fissa lo scroto e rami ischio pubici


FASCIA SPERMATICA ESTERNA O DI COOPER Nasce dall'aponeurosi dell'obliquo esterno ed riccamente vascolarizzata


TONACA MUSCOLARE O FASCIA CREMASTERICA Formata dal muscolo creste che nasce dal tendine congiunto del muscolo obliquo interno e trasverso ed è presente anche all'interno del funicolo spermatico e avvolge il testicolo a ventaglio per permetterne la mobilità ed è legato a riflesso cremasterico (Risalita dei testicoli verso l'interno se si dà un colpo a livello mediale delle cosce ) ed e innervato dal muscolo genito femorale


FASCIA SPERMATICA INTERNA O TONACA VAGINALE COMUNE È una dipendenza della fascia trasversale ricca di fibre elastiche e si continua nel canale inguinale


TONACA VAGINALE PROPRIA E residuo del canale peritoneo vaginale ed è formata da due foglietti: Il periorchio che è il foglietto esterno parietale e l'epiorchio che è il foglietto interno viscerale, Questi due foglietti si riflettono nella coda dell'epididimo vicino all'Lilo e si crea il seno dell'epididimo, un recesso della cavità vaginale (virtuale tra i due foglietti) che separa epididimo e testicolo e avvolge la parte finale del funicolo spermatico

Dartos o sottocute dello scroto

strato Spessa 2 mm, È un muscolo pellicciaio a contrazione lenta che modifica le pieghe della borsa scrotale portando a un maggiore o minore raggrinzimento in base alla temperatura esterna (Se si contrae riduce la superficie per dissipare calore creando piu raggrinzimenti e quindi riscalda il testicolo)
Si porta internamente e forma il setto scrotale che separa Le due emi borse contenenti i testicoli

nella regione inguinale pubica diviene una lamina elastica formando il legamento sospensore dello scroto che fissa lo scroto e rami ischio pubici

tonaca vaginale del testicolo

FASCIA SPERMATICA INTERNA O TONACA VAGINALE COMUNE È una dipendenza della fascia trasversale ricca di fibre elastiche e si continua nel canale inguinale

TONACA VAGINALE PROPRIA E residuo del canale peritoneo vaginale ed è formata da due foglietti: Il periorchio che è il foglietto esterno parietale e l'epiorchio che è il foglietto interno viscerale, Questi due foglietti si riflettono nella coda dell'epididimo vicino all'Lilo e si crea il seno dell'epididimo, un recesso della cavità vaginale (virtuale tra i due foglietti) che separa epididimo e testicolo e avvolge la parte finale del funicolo spermatico

tonaca cremasterico e funzione nel testicolo

Formata dal muscolo cremastere che nasce dal tendine congiunto del muscolo obliquo interno e trasverso ed è presente anche all'interno del funicolo spermatico e avvolge il testicolo a ventaglio per permetterne la mobilità ed è legato a riflesso cremasterico (Risalita dei testicoli verso l'interno se si dà un colpo a livello mediale delle cosce ) ed e innervato dal muscolo genito femorale

Il muscolo cremasterico presenta due fasci: fasci laterale che nasce dal tubercolo pubico e mediale che nasce dalla sinfisi pubica

cos'è il seno dell'epididimo

È un recesso della tonaca vaginale, membrana sierosa che avvolge internamente il testicolo ed è formata da due foglietti detti periorchio quello esterno parietale e epiorchio quello interno viscerale che si riflettono vicino all'ILO sulla coda dell'epididimo e viene a crearsi così tale recesso detto seno dell'epididimo che è un recesso della cavità vaginale (virtuale tra i due foglietti) che separa epididimo e testicolo e avvolge la parte finale del funicolo spermatico e anche la parte terminale dell'epididimo presso il corpo

quale testicolo è più in basso dell'altro e perché

Il testicolo sinistro è più in basso del destro per il diverso comportamento delle vene infatti la vena dei genitale sinistra si getta prima nella renale e poi nella cava inferiore, Inoltre vi è una maggiore elasticità dei condotti venosi sinistri che permette al testicolo sinistro di scendere più in basso

Tale posizione potrebbe essere stata selezionata dall'evoluzione per impedire ai testicoli di urtarsi

Asse dei testicoli

E obliquo inclinato di 45° con andamento dall'alto in basso e da davanti indietro per 4/ 5 cm

dimensioni testicolo

Lungo 5 cm e largo 2, 5,3 cm cm di diametro antero-posteriore quindi ha una forma ovoidale con apice superiore

Pesa 18 30 g se si comprende anche l'epididimo che è di 4 g altrimenti da solo ne pesa 14 26

cos'è l'appendice dell'epididimo

È un residuo vestigiale presso la testa dell'epididimo
E residuo del dotto mesonefrico di Wolf ed è una struttura peduncolata cava contenente liquido trasparente

appendice del testicolo

È un residuo Vestigia dell estremita craniale del dotto di Muller anche detta idatide sessile del Morgagni presente nel 90% dei casi
Non è una vescicola vuota ma è piena di liquido trasparente delimitata da epitelio cilindrico ciliato

comportamento tonaca vaginale propria e cosa resta fuori

è una membrana sierosa che deriva nel processo di discesa dei testicoli dal canale peritoneo vaginale o processo vaginale che si riassorbe poi e resta come tonaca vaginale, residuo del peritoneo che avvolgeva il testicolo in origine ma NON IN CONTINUITÀ COL PERITONEO DELLA CAVITÀ ADDOMINALE

È formata da un foglietto Viscerale o interno detto EPIORCHIO, Che è adeso al testicolo e da un foglietto parietale il PERIORCHIO che èpiù spesso e Riveste la faccia anteriore del testicolo poi si porta medialmente vicino all'Lilo e si riflette sulla coda dell'epididimo creando il seno dell'epididimo (recesso della cavità virtuale vaginale che si crea tra i due foglietti) in prossimità dell'ilo e del fascio vascolo nervoso del testicolo (Ripiega presso il mesorchio E va rivestire il corpo dell'epididimo)



Restano fuori dalla tonaca

-Margine postero superiore, faccia posteriore e piccola parte della faccia mediale del testicolo

-Margine mediale del corpo dell'epididimo

-CODA DELL'EPIDIDIMO

cosa resta fuori dalla tonaca vaginale propria del testicolo e quindi non è rivestito da membrana sierosa peri peritoneale

-Margine postero superiore, faccia posteriore e piccola parte della faccia mediale del testicolo
-Margine mediale del corpo dell'epididimo

-CODA DELL'EPIDIDIMO

Che cos'è il mesorchio

Punto di riflessione dell'epiorchio nel periorchio presso il fascio vascolo nervoso del testicolo quindi verso Lilo

vascolarizzazione del testicolo (Vasi passano attraverso il funicolo spermatico)

ARTERIA TESTICOLARE O SPERMATICA Ramo pari dalla faccia antero-laterale dell'aorta addominale decorre verso il basso sul muscolo psoas e incrocia l'uretere sempre accompagnato dalla vena
Cede rami per l'epididimo anteriore per la testa e posteriore per la coda e il corpo

Cede rami per il testicolo mediale per la faccia mediale e laterale per la faccia laterale


ARTERIA DEFERENZIALE Ramo dell'arterie vescicali inferiori, Rami dell'iliaca interna

Vascolarizza il dotto deferente e crea un'anastomosi con il ramo posteriore della spermatica presso la coda dell'epididimo dove ha origine il dotto


ARTERIA CREMASTERICA O FUNICOLARE Ramo dell'arteria pilastri inferiore che è un ramo dell'iliaca esterna


Presso la coda dell'epididimo il polo inferiore del testicolo dove ha origine il dotto deferente sia l'anastomosi di tutte e tre le arterie


RITORNO VENOSO

PLESSO PAMPINIFORME con funzione regolatrice che si suddivide in

-PLESSO POSTERIORE O POST DEFERENZIALE drena nella vena epigastrica inferiore e poi nella vena iliaca esterna


-PLESSO ANTERIORE O PREDEFERENZIALE È più voluminoso e drena nella vena testicolare che a destra drena nella vena cava inferiore e a sinistra prima nella vena renale e poi nella vena cava inferiore

ritorno venoso vascolarizzazione Testicolo

PLESSO PAMPINIFORME con funzione termoregolatrice che si suddivide in
-PLESSO POSTERIORE O POST DEFERENZIALE drena nella vena epigastrica inferiore e poi nella vena iliaca esterna


-PLESSO ANTERIORE O PREDEFERENZIALE È più voluminoso e drena nella vena testicolare che a destra drena nella vena cava inferiore e a sinistra prima nella vena renale e poi nella vena cava inferiore

Dove si gettano e da dove ricevono le vene testicolari o spermatiche

Le vene testicolari ricevono le vene anteriori del plesso pampiniforme che vanno a formare il plesso preferenziale o anteriore più voluminoso

La vena testicolare destra si getta nella vena cava inferiore

La vena testicolare sinistra si getta prima nella vena renale e poi nella vena cava inferiore

quali sono le tre arterie che decorrono nel funicolo spermatico e si occupano della vascolarizzazione del testicolo

ARTERIA TESTICOLARE O SPERMATICA Ramo pari dalla faccia antero-laterale dell'aorta addominale decorre verso il basso sul muscolo psoas e incrocia l'uretere sempre accompagnato dalla vena
Cede rami per l'epididimo anteriore per la testa e posteriore per la coda e il corpo

Cede rami per il testicolo mediale per la faccia mediale e laterale per la faccia laterale


ARTERIA DEFERENZIALE Ramo dell'arterie vescicali inferiori, Rami dell'iliaca interna

Vascolarizza il dotto deferente e crea un'anastomosi con il ramo posteriore della spermatica presso la coda dell'epididimo dove ha origine il dotto


ARTERIA CREMASTERICA O FUNICOLARE Ramo dell'arteria pilastri inferiore che è un ramo dell'iliaca esterna


Presso la coda dell'epididimo e il polo inferiore del testicolo dove ha origine il dotto deferente sia l'anastomosi di tutte e tre le arterie

cosa si ha presso il polo inferiore del testicolo

si ha il legamento scrotale uno dei mezzi di fissità che unisce il polo inferiore allo scroto ed è un residuo del gubernaculum testis un cordone fibroso che tira in basso ai testicoli durante il processo di discesa

quali sono le strutture che formano il funicolo spermatico

DOTTO DEFERENTE (+posteriore, Compreso tra il gruppo delle vene anteriori e posteriori del plesso pampiniforme)
TRE ARTERIE: Funicolare, Testicolare, Differenziale (Di cui la testicolare è la più anteriore)

PLESSO VENOSO PAMPINIFORME (+anteriore)

NERVI E VASI LINFATICI


Tali componenti si separano per raggiungere le proprie destinazioni dopo aver percorso il canale inguinale presso orifizio interno

funicolo spermatico da cosa è delimitato (Involucri esterni)

È delimitato dalle stesse fasce che avvolgono il testicolo e quindi in primis da cute e dartos, poi dalla fascia spermatica esterna ( che riveste solo la parte scrotale del funicolo spermatico), Poi dal muscolo cremastere che avvolge il funicolo anche nel canale inguinale e infine dalla fascia spermatica interna che si prolunga nel canale inguinale con la fascia trasversale dell'addome

funicolo spermatico

È lungo 14 cm ed emerge dal ilo presso il margine posteriore del testicolo, Risale alla radice dello scroto e attraversa l'anello inguinale superficiale e si impegna nel canale inguinale fino all'anello inguinale profondo avvolto da muscolo Cremaster e da fascia spermatica interna

È un mezzo di sostegno o di fissità del testicolo dentro lo scroto


contiene:

DOTTO DEFERENTE (+posteriore, Compreso tra il gruppo delle vene anteriori e posteriori del plesso pampiniforme)

TRE ARTERIE: Funicolare, Testicolare, Differenziale (Di cui la testicolare è la più anteriore)

PLESSO VENOSO PAMPINIFORME (+anteriore)

NERVI E VASI LINFATICI


Tali componenti si separano per raggiungere le proprie destinazioni dopo aver percorso il canale inguinale presso orifizio interno

drenaggio linfatico testicolo

I vasi linfatici emergono dal margine posteriore del testicolo e seguono il decorso dell'arteria testicolare decorrendo nel funicolo spermatico


LINFONODI PARA AORTICI DI DESTRA E SINISTRA

I rivestimenti (Scroto e fasce di rivestimento del testicolo) invece fanno capo ai LINFONODI INGUINALI SUPERFICIALI


(versione corvino:

LINFONODI LOMBOAORTICI Preaortici, Para aortici a sinistra e precavali a destra

epididimo

Organo pari presso il margine postero superiore del testicolo avvolto nello scroto che ha la funzione di serbatoio di spermatozoi (Vi restano fino a 13 giorni e acquistano la capacità di fecondare e di muoversi quindi maturano)

È lungo 4/ 6 cm e largo 1 cm


È formato da

-Testa (parte più voluminosa formata dai condotti efferenti presso il polo superiore del testicolo, Può esservi l'appendice dell'epididimo)

-Corpo (Separato dal margine posteriore del testicolo dal seno dell'epididimo)

-Coda (Porzione più inferiore e sottile presso il polo inferiore del testicolo che prosegue come dotto deferente)


È ricoperto da una tonaca calvo cino da cui si ripartono dei setti che dividono parenchima coni vascolo a cui arrivano i condotti efferenti egli si spera respira rizzano formando il condotto dell'epididimo lungo 4/6 m ma spiralizzato


Dalla coda dove lo strato muscolare aumenta per spingere maggiormente con peristalsi di spermatozoi si diparte il dotto deferente

tonaca albuginea del testicolo

Impalcatura fibrosa bistratificata (Strato interno di connettivo denso e strato esterno con cellule muscolari lisce ) da cui si dipartono setti testicolari che dividono parenchima in circa 300 lobuli che contengono i tubuli seminiferi avvolti da stroma e che convergono dorsalmente verso l'ileo o mediastino del testicolo

cellule di Leyding e cellule del sertoli differenza

Le cellule di leydig sono deputate alla produzione di ormoni come il testosteron, il cui rilascio è regolato dal sistema ipotalamo ipofisario e sono contenute nello stroma del testicolo

Le cellule del sertooi fanno parte del parenchima dei tubuli e sono cellule di sostegno che favoriscono la produzione di spermatozoi e supportano le attività differenziativa delle cellule germinali e sono attivate dal testosterone e secernono ormone antimulleriano che blocca lo sviluppo dell'apparato femminile

dotto deferente

Lungo 45 e 47 cm e con diametro di 2 cm che aumenta verso la terminazione dove vi sono le ampolle differenziali, delle dilazioni

Nasce dalla coda dell'epididimo presso il polo inferiore del testicolo e si porta in alto come parte del funicolo spermatico di cui occupa la posizione più posteriore e percorre il canale inguinale fino alla cavità addominale quindi va in alto e indietro, Incrocia le arterie epigastriche inferiori i vasi iliaci esterni e l'uretere e arriva alla faccia posteriore della vescica dove termina con ampolle differenziali e va a delimitare verso la mediana il triangolo interseminale o interferenziale


Nel portarsi medialmente verso la base della prostata, in basso decorre medialmente alle vescichette seminali che quindi sono ai lati delle due ampolle e termina nella porzione prostatica dell'uretra attraverso il dotto eiaculatore (Dotto deferente + dotti vescichette seminali)

come termina il dotto deferente

Presso la faccia posteriore della vescica dopo aver formato il triangolo interseminale si porta in basso verso la base della prostata decorrendo medialmente alle vescichette seminali che sono ai due lati delle ampolle preferenziali ovvero la porzione dilatata terminale del dotto deferente che si uniranno ad angolo acuto con i dotti delle vescichette seminali per formare il dotto eiaculatore

Il dotto eiaculatore attraversa la prostata con decorso obliquo dall'alto in basso da dietro in avanti inclinato di 40° per aprirsi nella faccia posteriore dell'uretra prostatica con due orifizi presso presso il collicolo seminale

dotto eiaculatore

Sono due dotti pari che si formano dalla convergenza ad angolo acuto tra l'estremità inferiore delle ampolle differenziali del dotto deferente con l'estremità inferiore dei dotti delle vescichette seminali

È lungo 1,5/2 cm e attraversa la prostata con decorso obliquo dall'alto in basso e da dietro in avanti inclinato di 40° per aprirsi sulla faccia posteriore dell'uretra prostatica con due orifizi presso il collicolo seminale

nel suo decorso in alto e indietro quali vasi e organi si rapportano con il dotto deferente

Il dotto deferente incrocia le arterie epigastriche inferiori, I vasi iliaci esterni e l'uretere dopo essere passato lateralmente alla vescica e poi sulla sua faccia posteriore dove va delimitare il triangolo interseminale o interferenziale

Si rapporta inoltre lateralmente con le vescichette seminali

Vescichette seminali

Sono ghiandole esocrine con una porzione superiore più allargata che si restringe verso il basso

asse verticale maggiore o obliquo dall'alto in basso e dal laterale mediale


Sono lunghe 8/ 10 cm e larghe 2,5/3 cm


Contribuiscono al 70% della composizione dello sperma


Sono sotto peritoneali


Il loro dotto si va ad unire ad angolo acuto condotto deferente presso l'estremità inferiore dell'ampolle differenziali e forma il dotto eiaculatore

comportamento del peritoneo presso le vescichette seminali

Le vescichette seminali sono sotto peritoneali ovvero rivestite solo nella porzione superiore
Il peritoneo scende dalla faccia posteriore della vescica e riveste solo la porzione più inferiore sia delle vescichette che del dotto deferente, Poi si riflette per rivestire la faccia anteriore dell'ampolla rettale e va a formare in questo modo il cavo retto vescicale o di Douglas

rapporti vescichette seminali

ANTERIORE Faccia posteriore della vescica e ultima parte dell'uretere
POSTERIORE Ampolla rettale con interposta alla fascia di Retto vescicale o di denonvilliers

MEDIALE ampolla differenziale

LATERALE Plesso di Santorini che circonda la vescica

ruolo vescichette seminali

Diluiscono lo sperma per favorirne la progressione e formano il 70% del liquidò spermatico

ghiandole bulbouretrali

Alloggiate nel muscolo trasverso profondo del perineo riversano il loro secreto nell'uretra prostatica

prostata

Ghiandole esocrina nella piccola pelvi tra sinfisi pubblica e ampolla rettale

È attraversata dall'uretra prostatica con angolo di 20° ed è posta inferiormente alla vescica


A un asse obliquo dall'alto in basso e da dietro in avanti opposto rispetto a quello dell'uretra che va indietro


È lunga 3 cm larga 4 cm e spessa 3 cm e ha una forma a castagna con apice inferiore e parte espansa superiore


NON È RIVESTITA DA PERITONEO

limiti loggia prostatica

ANTERIORMENTE Sinfisi pubica (a 2 cm ) con interposta fascia pre vescicale e con legamento puboprostatico, Muscolo sfintere striato esterno dell'uretra, Plesso di Santorini

LATERALMENTE Muscolo elevatore dell'ano, Plesso di Santorini e plesso vescicoprostatico


INFERIORMENTE Diaframma urogenitale, Con l'apice la prostata poggia sul centro tendineo del perineo in particolare sul muscolo sfintere dell'uretra e il muscolo trasverso profondo


POSTERIORMENTE Fascia di denonvilliers e ampolla rettale


SUPERIORMENTE Trigono vescicale, Orifizio uretrale, Dotti e eiaculatori delle vescichette seminali e ampolla deferenziale


In tale loggia è avvolta dalla fascia prostatica

legamenti che tengono fissa La prostata Dato che non è rivestita da peritoneo

Legamento pubo vescicale e pubo prostatico situati anteriormente e in continuità con quelli vescicali, Nelle loro fibre decorre il plesso di Santorini

Legamento pro statore rettale e vescicale posteriore che vanno a delimitare posteriormente il cavo di Douglas e fanno parte dei legamenti sacro retto genito pubici

in che modo il peritoneo riveste la prostata

La prostata NON È RIVESTITA DAL PERITONEO

il peritoneo dopo aver rivestito la faccia posteriore della vescica riveste superoposteriormente la prostata e riveste completamente le vescichette


poi si porta in basso per rivestire la faccia posteriore della prostata fino alla porzione inferiore per poi riflettersi sulla faccia anteriore dell'ampolla rettale e crea così il cavo di Douglas


ma per l'accollamento del peritoneo dell ampolla rettale, delle vescichette e della prostata si viene a formare la fascia retto prostatica o denonVilliers tra i due organi e quindi non si ha + un rivestimento Peritoneale ma una fascia connettivale

in quali porzioni può essere divisa la prostata in base alla distribuzione delle ghiandole prostatiche tubulo alveolai

Zona periuretrale, Povera di ghiandole
Zona interna, Ricca di ghiandole e situata intorno alla periuretrale

Zona esterna che contiene la maggior parte delle ghiandole

quali sono le tre facce della prostata

Faccia anteriore convessa

Faccia posteriore che va in basso e in avanti ed è percorsa dal solco longitudinale mediano che divide la prostata in lobi


Faccia superiore o base che a forma triangolare ed è il punto di penetrazione dell'uretra prostatica e posteriormente è scavata dall'ilo della prostata, una doccia trasversale

ruolo della prostata

È una ghiandola esocrina ovvero è formata da ghiandole tubulo alveolare prostatiche contenute in lobuli conici che secernono un segreto leggermente acido con enzimi necessari per la mobilità spermatica che vanno a formare il 15 30% delle eiaculato

Trasformano il testosterone in una forma più attiva ovvero il diidrotestosterone

suddivisione della prostata in lobi

E suddivisa in lobi destro e sinistro dal solco longitudinale mediano presso la faccia posteriore

Lo lobo anteriore davanti all'uretra

Lobo medio tra l'uretra e i dotti eiaculatori

Due lobi laterali più voluminosi destro e sinistro individuati appunto posteriormente dal solco Longitudinale mediano

vascolarizzazione prostata

A carico prevalentemente dell'arteria iliaca interna
Dorsalmente e lateralmente dalle arterie rettali medie, Arteria vescicale inferiore

Ventralmente dai rami dell'arteria pudenda interna


Il ritorno venoso è a carico del plesso peri prostatico (O vescico prostatico ) che circonda l'organo e che fa capo alla vena iliaca interna

Le vene più posteriori nel plesso venoso vertebrale

drenaggio linfatico prostata

LINFONODI ILIACI INTERNI Per la parte più inferiore della prostata
LINFONODI ILIACI ESTERNI Per le zone laterali

LINFONODI DEL PROMONTORIO DEL SACRO Per la parte posteriore

quali sono le due porzioni del pene e dove è situato

È situato sopra le borse scrotali davanti alla sinfisi pubica
È formato dalla radice ovvero la parte fissa legata al perineo e dal corpo cioè la parte mobile


Le strutture erettili sono i due corpi cavernosi del pene e il corpo spongioso del pene o dell'uretra

quali sono i legamenti che fissano il pene al pube

I due corpi cavernosi del pene che si trovano a livello dei rami rischio pubici sono legati al perineo tramite il muscolo trasverso profondo, Il muscolo ischio cavernoso e due legamenti

LEGAMENTO SOSPENSORE DEL PENE Più profondo con forma triangolare si inserisce sulla fascia del pene e lo trattiene contro l'osso pubico


LEGAMENTO FUNDIFORME piu suoerficiale, Dipendenza della linea alba che origina sopra la sinfisi pubica e arriva ial dorso del pene dove si sdoppia in due fasce che lo avvolgono e si riuniscono ventralmente inferiormente nel setto scrotale dove decorrono vasi e nervi e che unisce i due corpi cavernosi

cos'è il glande del pene

Estremità terminale del corpo spongioso anteriore e arrotondata

Presenta il solco balanoprepuzio (che separa la corona del glande dal corpo del pene e contiene cellule per la produzione dello smegma) e il prepuzio ( rivestimento cutaneo che ha un frenulo del prepuzio che unisce il corpo spongioso e il prepuzio limitando la retrazione del glande durante l'erezione)

corpo spongioso del pene

Inizia con una porzione allargata detta bulbo del corpo spongioso in cui penetrano le ghiandole bulbouretrali e l'uretra ed è rivestito dai muscoli bulbo spongiosi e si colloca sulla doccia mediana tra i corpi cavernosi del pene

Dove si trova l'orifizio ore tra l'esterno

Presso l'apice del pene ed ha un diametro di sei 8 mm

involucri del pene

CUTE SOTTILE Presso il glande è detta prepuzio

SOTTOCUTE


TONACA DARTOS PENIENA O FASCIA DI COLLES Con cellule muscolari lisce e uno strato profondo di connettivo lasso che forma un piano di scivolamento


FASCIA PROFONDA DEL PENE O DI BUCK Elastica poggia su organi rettili e si connette con la fascia spermatica esterna dello scroto


TONACA ALBUGINEA

Tessuto cavernoso del pene

presenta un'impalcatura connettivale di Trabecole originate dalla tonaca albuginea che delimitano lacune venose dette cavernule, rivestite da endotelio e comunicanti tra loro

Le cavernule durante le reazioni accolgono sangue Proveniente dalle arterie elicine che sono rami della pudendo interna e si dilatano cosi che la pressione intracavernosa aumenta fino a 10 volte permettendo il mantenimento delle erezione

Arterie elicine

Rami dell'arteria pudenda interna situati nelle trabecole della tonaca albuginea e fornite di cuscinetti di cellule epitelioidi che ss il pene è flaccido occludono quasi totalmente il lume vascolare mentre durante l'erezione permettono la dilatazione dell'arterie che riversano una notevole quantità di sangue nelle cavernule, lacune venose che si dilatano facendo aumentare la pressione intracavernosa e mantenendo lo stato di erezione

cosa sono le Cavernule del pene

il tessuto cavernoso del pene presenta un'impalcatura connettivale di Trabecole originate dalla tonaca albuginea che delimitano lacune venose dette cavernule, rivestite da endotelio e comunicanti tra loro

Le cavernule durante le reazioni accolgono sangue Proveniente dalle arterie elicine che sono rami della pudendo interna e si dilatano cosi che la pressione intracavernosa aumenta fino a 10 volte permettendo il mantenimento delle erezione

vascolarizzazione del pene

Per le strutture erettili è a carico dei rami dell'arteria pudenda interna
-Per i corpi cavernosi provvede l'arteria PENIENA Che cede l'arteria dorsale del pene per il glande e l'arteria profonda del pene

-Per il corpo spongioso l'arteria PERINEALE Con ramo bulbare e uretrale (Provvede anche al bulbo dell'uretra e al corpo spongioso dell'uretra)


Per gli involucri del pene è a carico dei rami della pudenda esterna ramo dell'arteria femorale e dell'arteria perineale superficiali


Ritorno venoso

- Vene superficiali scaricano la vena dorsale del pene e poi nella vena grande safena

-Vene profonde scaricano nella vena dorsale profonda del pene e poi nelle vene pudende interne o nel plesso pudendo

drenaggio linfatico pene

Linfonodi inguinali superficiali supero-mediale per i vasi linfatici superficiali

Linfonodi inguinali superficiali, profondi e iliaci esterni per i vasi linfatici profondi

quali sono i genitali esterni femminili

Monte del pube o di Venere
Grandi labbra

Piccole labbra

Bulbi del vestibolo e clitoride, Che sono i corpi erettili

Vestibolo della vagina


tutti i geni genitali esterni femminili nel loro insieme formano la vulva

Monte del pube

Sporgenza cutanea contenente anche tessuto adiposo che rende lo spessore variabile situata davanti alla sinfisi pubica, lateralmente è delimitato dalle pieghe inguinali e inferiormente si continua con le grandi labbra

presenta peli e ghiandole sebacee e sudoripare

E vascolarizzato dalle arterie potenze interne

Che cos'è la vulva e dove è localizzata

E l'insieme dei genitali esterni femminili localizzata nel perineo anteriore

Grandi labbra

Grosse pieghe cutanee sotto al monte del pube
Sono lunghe sette 9 cm e spesse 3 cm e situate presso le branche ischio-pubiche


Sono separate da una fessura mediana detta rima vulvare situata tra i due margini liberi delle labbra che hanno un andamento irregolare


La faccia laterale è separata dal solco genito femorale dalla radice delle cosce

La faccia mediale è separata dal solco interLabiale dalle piccole labbra


L'estremità posteriore si unisce con la controlaterale formando la commessura posteriore delle grandi labbra


Sono vascolarizzate dall'arteria pudenda esterna dei suoi rami e ritorno venoso a carico di un plesso che si getta nella vena femorale


Vi si effettuano incisioni per facilitare il parto dette episiotomia o medio laterale o mediana in modo da allargare il canale vaginale

piccole labbra

Pieghe cutanee lunghe 3,5 cm e spesse 0,4 cm unite posteriormente a livello del frenulo delle piccole labbra, davanti al quale può crearsi la fossa navicolare (posteriormente a tale fossa si uniscono le grandi labbra controlaterali a formare la commessura labiale posteriore)

Anteriormente si suddividono in lamine superiori e inferiori e le superiori riunendosi sulla mediana vanno a formare il prepuzio del clitoride che che riveste il clitoride lasciando uno spazio tra prepuzio e clitoride dove si accumula lo smegma, prodotto della desquamazione


Le lamine interne convergono medialmente e formano il frenulo del clitoride più posteriore rispetto al prepuzio

cos'è la caruncola della vagina

Porzione terminale delle colonne vaginali anteriori che va a porsi tra lo sbocco uretrale anteriore e lo sbocco Vaginale posteriore presso il vestibolo della vagina

vestibolo della vagina o cavità vulvare

Spazio compreso tra le piccole labbra e comunicante con l'esterno attraverso la rima vulvare

Anteriormente al meato uretrale esterno e subito dietro ad essa vi è un piccolo rilievo, il tubercolo vaginale o carena uretrale, che corrisponde all'estremità inferiore della colonna vaginale anteriore e posteriormente ad esso vi è l'orifizio vaginale


Ha annesse ghiandole parauretrale o di skene o vestibolari minori, a ridosso dello sbocco dell'uretra, i cui dotti sboccano intorno al meato uretrale e producono fluido lubrificante


Ha annesse anche le ghiandole di Bartolini o vestibolari maggiori presso lo sbocco della vagina che producono muco durante l'eccitazione

(La Bartolinite è un'infiammazione di tali ghiandole

drenaggio linfatico vulva

Linfonodi inguinali

clitoride

Organo erettile femminile formato da due radici poste lateralmente al bulbo del vestibolo che Sono lunghe 6/ 7 cm ma hanno una porzione coperta dal muscolo ischio cavernoso e proseguendo lungo le branche ischio-pubiche si portano anteriormente e convergono medialmente a formare il corpo del clitoride che è la porzione visibile che sporge dal muscoli di 2 cm

Il glande del clitoride è della porzione terminale


Come i corpi cavernosi del pene, contiene tessuto cavernoso che ha un ruolo nell'eccitazione e quindi è molto innervato


Sia il corpo che il glande sono ricoperti dal prepuzio del clitoride formato dalle piccole labbra


è vascolarizzato dall'arteria profonda e dorsale del clitoride che sono rami della pudenda interna

bulbi del vestibolo

Formazioni di tessuto cavernoso lateralmente alla rima del vestibolo coperti dal muscolo bulbo cavernoso e avvolti da tonaca albugineA

Sono strettamente rapporto con il clitoride grazie alla presenza di del plesso di Kobelt, plesso venoso che drena il bulbo e drena poi nella vena prudente interna

differenza tra azione e sistema endocrino e sistema nervoso

Il sistema endocrino attua risposte lente ed è coinvolta in fenomeni che hanno evoluzione dunque nel tempo, Rilasciando ormoni che agiscono su organi organi bersaglio

Il sistema nervoso attua risposte rapide, controlla fenomeni che agiscono in breve tempo

diversa origine embiologica delle ghiandole endocrine

MESODERMICA gonadi e corticale del surrene

ENDODERMICA Paratiroidi, Timo, Isole pancreatiche, Sistema endocrino diffuso gastroenterico


NEUROECTODERMICA Neuroipofisi, Midollare del surrene, Cellule C della tiroide, Epifisi


ECTODERMICA Adenoipofisi e cellule cromaffine

quali tipi di ghiandole endocrine conosci

GHIANDOLE FOLLICOLARI Formano follicoli con cavità interne in cui accumulano il segreto che poi viene riassorbito per la secrezione ad esempio la tiroide contenente colloide

GHIANDOLE INSULARI Riunite in isolotti come le isole di Langherans del pancreas


GHIANDOLE CORDONALI Formano come cordoni intervallati da sinusoidi ad esempio la midollare del surrene


GHIANDOLE INTERSTIZIALI Cellule endocrine disperse come le cellule leydig e le cellule interstiziali dell'ovaio


in base all'ormone prodotto

ORMONE IDROFILO Non potendo attraversare la membrana deve legare un recettore di membrana che va ad innescare una cascata di reazioni intracellulari

ORMONE LIPOFILO Attraversa la membrana e controlla la trascrizione quindi lega recettori all'interno del nucleo

posizione ipofisi

E localizzata nella loggia ipofisaria, nella fossa cranica media delimitata anteriormente dal tuberculum della sella e dai processi clinoidei anteriori e posteriormente dal dorsum sella e dai processi clinoidei posteriori e quindi si trova nella sella turcica sulla faccia superiore dello sfenoide

situata nella posizione ventrale del diencefalo


SUPERIORMENTE Solco ipotalamico E ipotalamo a cui è connesso mediante il peduncolo ipofisario


ANTERIORMENTE

-Stria terminalis, Lamina grigia che va dal chiasma ottico al rostro del corpo calloso

-chiasma ottico e solco del chiasma ottico


INFERIORMENTE PAVIMENTO

-Tuber cinereum, Lamina grigia tra chiasma ottico e corpi mammillari e da cui si riparte l'infundibolo che prosegue forma il peduncolo ipofisario che collega ipotalamo con neuroipofisi


LATERALMENTE

-Capsula interna


MEDIALMENTE Terzo ventricolo

POSTERIORMENTE Ponte del tronco encefalico


Il seno cavernoso va ad avvolgersi tutto intorno alla sella turcica e quindi all'ipofisi e quindi in media tutti i suoi rapporti

rapporti ipofisi

SUPERIORMENTE
-Solco ipotalamico E ipotalamo a cui è connesso mediante il peduncolo ipofisario

-Diaframma della sella che si crea Dallo sdoppiamento della dura madre


ANTERIORMENTE

-Stria terminalis, Lamina grigia che va dal chiasma ottico al rostro del corpo calloso

-chiasma ottico e solco del chiasma ottico


INFERIORMENTE PAVIMENTO

-Tuber cinereum, Lamina grigia tra chiasma ottico e corpi mammillari e da cui si riparte l'infundibolo che prosegue forma il peduncolo ipofisario che collega ipotalamo con neuroipofisi

-Attraverso il seno cavo naso la sella e rapporto con il seno paranasale dello sfenoide (Importante rapporto perché in caso di tumore all'ipofisi e si sono approcciati per via transfenoidale)


LATERALMENTE

-Capsula interna

-seno cavernoso che forma un anello tutto intorno all'ipofisi

-Nervi che passano dalla fessura orbitaria cioe Nervo oculomotore, Trocleare, Oftalmico del trigemino

-Nervi che passano dal foro rotondo c'è il mascellare e dal foro ovale cioè il mandibolare


MEDIALMENTE Terzo ventricolo

POSTERIORMENTE

-Ponte del tronco encefalico e arteria basilare che vi decorre

-Poligono di Willis più lateralmente


Il seno cavernoso va ad avvolgersi tutto intorno alla sella turcica e quindi all'ipofisi e quindi in media tutti i suoi rapporti

Che cos'è il diaframma della sella

piega di riflessione della dura madre che si forma per lo sdoppiamento presso la sella turcica in due foglietti di cui uno riveste internamente la sella turcica mentre l'altro passa sopra e va a formare tale diaframma, che separa l'ipofisi dall'ipotalamo ( quindi la regione sellare dalla sovrasellare) e permette grazie a un foro centrale il passaggio del peduncolo ipofisario

rapporto ipofisi con seno sfenoidale paranasale

L'ipofisi è in rapporto con tale seno paranasale, diviso in due parti da un setto, mediante il seno cavernoso e la sella turcica che si interpongono

Dato che il seno paranasale si apre nel meato nasale superiore tale rapporto è importante nella chirurgia perché permette di approcciare chirurgicamente l'ipofisi per via transfenoidale in caso di tumore all'ipofisi (attraverso le cavità nasali)

rapporti ipofisi con il seno cavernoso

Il seno cavernoso è situato tutto intorno alla sella turcica e quindi all'ipofisi e vi passa all'interno la carotide interna e il nervo abducente

Nella sua parete laterale decorrono dall'alto in basso il nervo oculomotore, Trocleare, oftalmico, Mascellare


Si trova nella fossa cranica media ed è formato da due porzioni parallele della sella turcica connesse da un seno intercavernoso anteriore e un seno intercavernoso posteriore che quindi permettono di circondare in modo continuo l'ipofisi


Pertanto tutti i rapporti di ipofisi sono mediati dal seno cavernoso

cosa si può andare a comprimere a seguito di un ingrossamento dell'ipofisi dovuto ad esempio a un tumore e in base al punto di compressioni quali sintomi ho

Posso portare alla compressione del chiasma ottico che si trova anteriormente all'ipofisi nel solco del chiasma ottico

Se il punto di compressione è nel tratto centrale, dove si incrociano le fibre della porzione nasale della retina che trasportano informazioni sulle porzioni laterali del campo visivo si ha un EMIANOPSIA BITEMPORALE, Ovvero cecità per le due metà laterali del campo visivo


Se il punto di compressione è nelle porzioni laterali, sono coinvolte le fibre temporali che non si incrociano e che trasportano informazioni dalle porzioni mediali del campo visivo e quindi si ha EMIANOPSIA BINASALE, cioè cecità per le due metà mediali del campo visivo

vascolarizzazione ipofisi

è a carico di rami della carotide interna
ARTERIA IPOFISARIE SUPERIORI E emergono tra i primi rami del tratto cerebrale e sono dirette alla adenoipofisi

ARTERIE IPOFISARIE INFERIORI Emergono dal tratto cavernoso e sono dirette alla neuroipofisi

drenaggio linfatico ipofisi

Non ha vasi linfatici poiché nel sistema nervoso centrale non vi è drenaggio linfatico

diversa origine embriologica neuro ipofisi e adeniipofisi

La neuro ipofisi ha origine dal neuroectoderma, Da un estroflessione della porzione inferiore della vescicola diencefalica, che si approfonda

L'adenoipofisi ha origine ectodermica, da un'estroflessione del tetto della primitiva cavità orale (stomodeo) ovvero la tasca di Ratke che si approfonda


Tra le due può restare un residuo vestigia della tasca di Ratke che va a creare la fessura

mucosa corde vocali

Le corde vocali sono costituite esternamente da un epitelio pavimentoso stratificato che si affaccia su una lamina propria costituita da 3 parti: una parte superficiale essenziale per la fonazione e all’interno del quale si trova tessuto mesenchimale lasso, uno strato intermedio e uno strato profondo. Questi ultimi fanno parte essenzialmente del legamento vocale. Al di sotto di tutto è presente lo strato muscolare cioe il muscolo vocale

drenaggio linfatico ipofisi

Assente perché nell'encefalo non ci sono vasi linfatici

diversa origine biologica neuro ipofisi adeno ipofisi

La neuro ipofisi dal neuroectoderma mentre l'adenoipofisi dall'Ectoderma che riveste lo stomodeo, la tasca di Ratke

Che posizionò occupa l'epifisi rispetto al terzo ventricolo

Posizione postero superiore

quali sono i due recessi che si formano per il rapporto dell'epifisi col terzo ventricolo

I recesso epifisario inferiore e il recesso sovra pineale superiormente dovuta alla presenza del peduncolo epifisario che connette l'epifisi al tetto del terzo ventricolo rispetto al quale si trova postero superiormente

quale ormone sintetizzato e da quali cellule nell'epifisi o ghiandola pineale

E sintetizzata la melatonina nella fase di buio sotto stimolo del nucleo sopra chiasmatico e paraventricolare dell'ipotalamo
Sintetizzato da parte dei pinealociti(Per accumulo di precipitati calcarei si formano le corpora arenacea o sabbia cerebrale

qual è la ghiandola Riceve innervazione autonoma più abbondante

La ghiandola surrenale

Che cos'è il diaframma sellare

Setto orizzontale di dura madre che divide l'loggia sellare dalla regione sovra sellare con un foro centrale per il passaggio del peduncolo ipofisario che connette ipotalamo ipofisi

Si crea perché presso la sella turcica la dura madre encefalica si sdoppia in un foglietto inferiore periostale che va a rivestire la parete ossea della sella turcica e un foglietto meningeo superiore che passa a ponte sopra la sella formando il diaframma (Quindi la loggia ipofisaria e osteo fibrosa)

da dove proviene il peritoneo che riveste il cieco

Dal foglietto destro del mesentere

cosa sono le pieghe ciecali

Punti di fissità presenti solo sulla superficie laterale del cieco nei punti in cui il peritoneo che ha rivestito le facce laterali si riflette e continua col peritoneo parietale

Dove è posizionato il cieco a inizio sviluppo Embriologica

Nella fossa iliaca sinistra poi ruota di 270° intorno all'arteria mesenterica superiore

chi vascolarizza l'epifisi

L'arteria cerebrale posteriore attraverso le arterie corioidee posteriori divise in mediali e laterali

dove origina il dotto toracico

Presso L1 L2 quindi nella cavità addominale sotto al diaframma e poi attraverso il diaframma attraverso lo iato aortico

Dove decorre il nervo laringeo ricorrente sinistro rispetto all'esofago e il destro

Il destro sul margine destro invece il sinistro nella faccia anteriore

rapporto aorta discendente o toracica con l'esofago

Nel primo tratto l'esofago si trova sulla destra dell'arco aortico e quindi prende rapporto alla faccia postero-mediale e scendendo nel primo tratto è sempre a destra (Prende rapporto col margine posteriore destro dell'aorta toracica che è a sx e decorrono in basso parallelamente esofago a dx e aorta a sx) poi si sposta a sinistra e si pone anteriormente all'aorta

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