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A Milano esiste il servizio Residenza. Mi, ogni municipio ha un suo indirizzo di
residenza fittizia ma non tutti hanno uno sportello autonomo.
Come si accede:
- Persone già conosciute dai servizi, il cui stato senza dimora è stato già attestato,
possono richiedere residenza fittizia attraverso il servizio che li ha incarico. Il servizio
manda una mail allegando una relazione che attesta il bisogno di quella persona,
verifichiamo quindi un minimo collegamento territoriale fra la persona e il territorio.
- Chi non ha alcuna presa in carico, si può rivolgere in autonomia la centro Sammartini
o alla casa della carità (via brambilla numero 10) con appuntamento preso
telefonicamente.
Quanto detto si applica a persone con permesso di soggiorno o che siano in una fase di
processo di rinnovo dello stesso
Permette accesso ai servizi primari.
rendere capaci, mostrare e far ragionare le persone
sulle loro risorse
Aveva parlato di postura, di
irritabilità, del sonno, facies riconoscibile, lesioni da freddo, alimentazione scorretta.
Irritabilità, aggressività, nevrosi, ripercussione sulla salute mentale. È
un bisogno primario fisico
Riferimento agli appunti. È utile perché è europea, si
riferisce alla dimora. Ci sono altre classificazioni che fanno riferimento ad altre
caratteristiche della persona (relazioni etc)
Non è solo il concetto di casa ma la dimensione psicosociale che la
casa riveste: senso di sicurezza, protezione accoglienza. Non è detto che per tutti la
propria casa sia definibile una dimora
È un luogo protetto per stabilire il contatto con la persona. È
la nostra cornice all’interno del quale vado a costruire la mia relazione
a. Bisogni espressi e inespressi
b. Dare valore
c. Essere ascoltati è un bisogno
Non ci sono
procedure standard!
a. Urgenza del momento vs possibilità prevenzione e progettazione
b. Nell’ambulanza si risponde ad un bisogno che è esplicitamente richiesto, nel
sociale non sempre.
c. Aspetto della relazione con l’utente e la sua durata
d. Seguire i protocolli operativi nell’ambulanza mentre nel sociale non c’è nessun
protocollo, dobbiamo osservare il contesto e da lì capire come agire.
Non sono un sottogruppo dall’altro: le persone gravemente emarginate non si
esauriscono ai senza dimora (ci sono anche i bulli) e allo stesso tempo non tutti i senza
dimora sono gravemente emarginati: ci sono senza dimora che hanno una famiglia,
amici, un lavoro. Al livello di classificazione comunale spesso si include la categoria
senza dimora nei gravemente emarginati.
Si, perché la solitudine esclude la persona da un rapporto sociale
che è un bisogno umano, non esigibilità possibile del diretto alla salute, cattive
abitudini alimentari o comunque abitudini non sane. Un’altra problematica è la
deprivazione del sonno.
Uniformare le attività in tutte la nazione, applicandole e declinandole
sempre rispetto al territorio. Le linee guida si differenziano dai regolamenti proprio
questo, gli ultimi non vengono declinati al contesto
Il nostro obiettivo è che la persona possa esprimere a pieno le sue
potenzialità, anche quelle che non vede
a. Istaurare un rapporto di fiducia
b. ricerca sia dei bisogni espressi ed inespressi, riflettere su quali
siano i bisogni effettivi
c. osservazione dei dettagli (mani, etc)
d. definire il contesto: cause, storia di vita…
un volontario scelto in sede di briefing che in
genere è diverso dalla figura dell’autista. Nel report segniamo solo informazioni
importanti che però non ledono la dignità della persona (si comunicano al referente
in separata sede). Non inseriamo nemmeno certificati medici, che alleghiamo a parte
Si chiede
aiuto nelle altre squadre/ comitati
Si segnala all’educativa, che funge da collettore di queste richieste
specialistiche
Possibilità di attivare navetta per il
piccolo rifugio o distaccamento del mezzo.
Segnaliamo l’utente attraverso il nostro capoturno dopo qualche uscita (non
è detto che lo ritroviamo).
Si va! ciò che dice la centrale
operativa è prioritario.
Dal sindaco dietro approvazione del giudice
tutelare entro 48 ore
sempre
tornare
Chiamare i soccorsi, valutazione dell’utente. Se
non urgente segnalare all’unità medica o informare l’utente sui servizi disponibili
Per ottimizzare le
risorse! Ci potremmo arrivare lo stesso!
accompagnare, rendere capaci, connettere.
Senza cambiamento
non c’è una variazione della situazione. Il mondo cambia molto rapidamente e noi
dobbiamo stare al passo!
idea
metodo volontà
a. Il livello strategico definisce gli obiettivi e le linee guida
b. Il livello operativo informa il piano strategico
a. Si poteva richiedere residenza
b. Coordinamento
c. Accoglienza
d. Educatori, mediatori, legali, OSS
La piattaforma su cui tutte le varie
associazioni e il comune condividono i dati: diari utenti, giri, segnalazioni
Il terzo settore fa da sentinella, evitare sovrapposizioni per garantire un intervento
efficace e ottimizzazione delle risorse. La persona senza dimora, inoltre, facendo
riferimento ad un unico attore, si ritrova garantita la possibilità di avere risposta a un
bisogno multiforme, può accedere all’intero sistema del welfare.