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neuro

in quale parte dlla capsula interna decorre la via piramidale

il fascio cortico bulbare/nucleato nel GINOCCHIO
il fascio cortico spinale nei 2/3 anteriori del BRACCIO POSTERIORE

a cosa sono destinati i motoneuroni della COLONNA MOTORIA LATERALE E MEDIALE DELLE CORNA ANTERIORI

colonna laterale per muscolatura distale arti e movimenti fini
colonna mediale per muscolatura prossimale arti e muscolatura assile e antigravitaria del tronco per movimenti grossolani

dove decussa e quali fibre della via piramidale

l 80% delle fibre decussa presso la dcussazione delle piramidi nel bulbo e prosegue nel cordone laterale del ms come fascio cortico spinale laterale/crociato

cosa succede alle fibre (10-20%) della via piramidale che non decussano

formano il fascio cortico spinale diretto/anteriore e decorrono nella parte mediale del cordone anteriore omolaterale del ms fino a colonna mediale motoria nella lamina VIII con motoneuroni per innervazione muscolatura prossimale arti e assile e antigravitaria tronco per postura

cosa sono i campi oculofrontali

zona di corteccia tra M1 e area motoria supplementare (componente mediale area 6) che si occupa dei movimenti ritmici e coordinati dell occhio (movimenti saccadici)

cosa innerva il fascio cortico bulbare

i nuclei motori dei nervi cranici e quindi muscoli scheletrici testa

eccezioni innervazione bilaterale da parte del fascio cortico nucleare o genicolato verso i nuclei motori dei nervi cranici

nucleo motore nervo accessorio XI solo omolateralmente
parte inferiore nucleo motore nervo faciale VII sono controlateralmente

che tipo di corteccia è la M1 e la S1

M1 agranulare-piramidale con prevalenza cellule piramidali dello strato piramidale interno V per invio efferenze

S1 granulare-apiramidale con prevalenza cellule granulari per ricezione afferenze

dove si trova il 2 motoneurone nella via corticospinale crociata

nella colonna motoria laterale del corno anteriore del ms nella lamina IX

dove si trova il primo motoneurone della via corticospinale

nella corteccia M1 (area 4) nello strato V piramidale interno

quali vie fanni parte del sistema ventro mediale del tronco encefalico

vie vestibolo spinali (mediale e laterale), vie reticolo spinali (bulbare e pontina), via tetto spinale o collicolo spinale

via rubrospinale

origina da componente magnocellulare ( + caudale e filogeneticamente piu antica) nucleo rosso del TE a cui arrivano afferenze da nucleo interposito controlaterale cervelletto e da area premotoria

il fascio è crociato, decussa nel tegmento del mesencefalo


discende controlateralemnte nel tegmento di ponte e bulbo e poi nel cordone laterale del MS


contatta INDIRETTAMENTE mediante interneuroni lamina V gli a motoneuroni della lamina IX della coonna motoria laterale del corno anteriore

differenza tra fascio rubrospinale e cortico spinale laterale

Diversa origine: parte magnocellulare nucleo rosso e corteccia motoria

Decussazione: presso tegmento mesencefalo e presso decussazione piramidi


fascio rubrospinale contatta INDIRETTAMENTE mediante interneuroni lamina V gli a motoneuroni della lamina IX della coonna motoria laterale del corno anteriore, mentre laltro DIRETTAMENTE

quale è l unico nucleo dei gangli della base eccitatorio (che invia eferenze glutammaergiche)

il nucleo subtalamico di Luys che viene inibito dal GPe e ECCITA GPi e SNpr

che effetto finale hanno a livello corticale i circuiti motori diretto e indiretto dei gangli della base

il diretto aumenta l output corticale
l indiretto diminuisce output corticale

quali sono i nuclei di uscita, di entrata e modulatori dei gangli della base

di uscita GPi e SNpr
di entrata il neostriato (nucleo caudato+putamen+nucleo accumbens)

modulatori GPe e SNpc (via nigrostriatale)

i nuclei di uscita dei gangli della base (GPi e SNpr) a cosa proiettano

al NUCLEO VENTRALE ANTERIORE E alla porzione anteriore del NUCLEO VENTRALE LATERALE del TALAMO

sono proiezioni INIBITORIE, GABAERIGICHE

quali gangli della base formano il neostriato (nucleo di entrata)

nucleo caudato (+nucleo accumbens, la porzione anteroventrale) e il putamen

da cosa è formato il nucleo lenticolare

putamen (esternamente) e globo pallido (internamente)

da cosa è formata e dove si trova la sostanza nera di sommering

è un nucleo ectopico dei gangli della base, situato nel tegmento ventrale del mesencefalo a livello dei peduncoli cerebrali

parte compatta SNpc , parte dorsale contenente neuroni dopaminergici, è un nucleo modulatore che tramite la via nigrospinale proietta allo striato


parte reticolare SNpr, parte ventrale con neuroni gabaergici, insieme al GPi è un nucleo di uscita

nucleo subtalamico di luys

situato medialmente alla porzione rostrale della SN a livello del mesencefalo rostrale e diencefalo caudale

situato oresso il subtalamo e ha una forma di lente biconvessa


unico nucleo ectopico eccitatorio dei gangli della base con neuroni glutammaergici

implicato nell VIA MOTORIA INDIRETTA, riceve proiezioni dal GPe e invia al GPi


se leso si ha EMIBALLISMO

che cosa è il globo pallido

porzione mediale/interna del nucleo lenticolare (putamen esterno, da cui è separato da lamina esterna di sostanxa bianca)
separato da talamo per interposizione braccio posteriore capsula interna

è il paleostriato

suddiviso da lamina mediale interna in globo pallido interno GPi mediale (nucleo di uscita) e globo pallido esterno GPe laterale (nuscleo modulatore)

quale è l unico nucleo talamico che non riceva afferenze proprie extratalamiche e non proietta alla corteccia

nucleo reticolare del talamo

quali sono le 4 tipologie di cellule della circuiteria talamica

cellule di relay (glutammaergiche)
interneuroni gabaergici inibitori

neuroni cortico talamici

neuroni gabaergici inibitori del nucleo reticolare

da cosa è formata la triade talamica

afferenza extratalamica
spina dendritica cellula di relay

assone interneurone talamico

(circondati da vallo gliale/astrocitario)

quali sono i nuclei talamici di relay a proiezione specifica

nuclei di relay sensitivo ( somatici VPL E VPM, visivo CGL, acustico CGM, propriocettivi VPS cioe parte suoeriore del VPL)

nusclei di relay vestibolari VPL E VPI


nuclei di relay motorio VA(nuscleo ventrale anteriore) e porzione anteriore VL ventrale laterake e parte posteriore VPL


nuclei di relay limbico dorsomediale e anteriori del talamo

quali nuclei talamici ricevono la sensibilità specifica

i nuclei genicolati laterale e mediale
CGL visiva

CGM acustica

quali sono i due tipi di afferenze che arrivano al talamo

specifiche con fibre drivers, dirette a uno specifico nucleo di relay
diffuse, con fibre modulators dirette a tutti i nuclei talamici

funzioen talamo

nucleo di relay, stazione di ritrasmissione e amplificazione delle info sensitive motorie e limbiche
tutte le info che arrivano alla corteccia e quindi alla percezione cosciente passano oer il talamo

quali sono i nuclei talamici a proiezione diffusa e da chi ricevono afferenze asoecifiche/diffuse tramite fibre modulators

i nuclei INTRALAMINARI che ricevono da cervelletto, globo pallido esterno e vie del dolore

NUCLEI DELLA LINEA MEDIANA ricevono fibre noradrenergiche e serotoninergiche (per integrazione sensitiva e motoria)

che cosa è la radiazione talamica

linsieme delle fibre efferenti daltalamo che viaggiano sia nel braccio anteriore che posteriore della capsula interna

parla del nucleo reticolare del talamo

è l unico nucleo talamico che non riceve afferenze proprie extratalamiche e non proietta alla corteccia

è localizzato tra capsula interna e lamina midollare esterna


riceve afferenze eccitatorie dalla corteccia (70%, fibre collaterali dei neuroni di relay corticotalamici) e dal talamo (fibre collaterali da nuclei di relay talamocorticali)


è formati da neuroni gabaergici, inibitori che inviano efferenze inibitorie allo stesso nucleo da cui hanno ricevuto (a proiezione specifica)


modula l attività delle cellule di relay filtrando e discriminando le info dirette verso la corteccia sui canali Ca2+ voltaggio dipendenti che portano a due diversa modalità di generare e trasmettere PA

-Tonic (se nucleo reticolare non attivo) stato di veglia, trasmissione stimoli ad alta frequenza (potenziale dpolarizzato)

-Burst (a scoppio, se nucleo reticolare attivo inibisce cellule di relay) stato di sonno, trasmissione stimoli a bassa frequenza (potenziale iperpolarizzato)

quale è la funzione del nucleo reticolare

modula l attività delle cellule di relay filtrando e discriminando le info dirette verso la corteccia

se attivo va a inibire le cellule di relay TALAMICHE agendo sui canali Ca2+ voltaggio dipendenti che portano a due diverse modalità di generare e trasmettere PA

-Tonic (se nucleo reticolare non attivo) stato di veglia, trasmissione stimoli ad alta frequenza (potenziale dpolarizzato)

-Burst (a scoppio, se nucleo reticolare attivo inibisce cellule di relay) stato di sonno, trasmissione stimoli a bassa frequenza (potenziale iperpolarizzato)

quali sono i due tipi di cellule di relay del talamo e che caratteristiche hanno

sono glutammaergiche eccitatorie di grandi dimensioni (fino a 50 um)

hanno distribuzione laminare

-a proiezione specifica, situate negli strati profondi III-IV

-a proiezione diffusa, situate negli strati superficiali I-III


inviano collaterali al nucleo reticolare


caratteristiche: comune morfologia, comune circuiteria sinaptica, comuni proprieta di membrana

chevcosa è la via iperdiretta del nucleo subtalamico di Luys

contatto diretto tra corteccia e nucleo subtalamico
inibisce la trasmissione talamo corticale e sopprime movimenti veloci e automatici per iniziare movimenti lenti e volontari


se alterata si ha comoarsa di movimenti involontari

ruolo modulatore pars compacta sostanza nera

neuroni dopaminergici SNpc attraverso la VIA NIGROSTRIATALE
-eccitano i recettori D1 nei neuroni di proiezione di tipi 1 della VIA DIRETTA (la favoriscono)

-inibiscono i recettori D2 nei neuroni di proiezione tipo 2 della via INDIRETTA (la inibiscono)

ruolo modulatore interneuroni inibitori dello striato

sono colinergici (funzione opposta ai dopaminergici della SNpc, quindi necessario EQUILIBRIO DOPAMINA E ACETILCOLINA)
INIBISCONO VIA DIRETTA

FAVORISCONO VIA INDIRETTA

perche è necessario EQUILIBRIO ACETILCOLINA NORADRENALINA

per equilibrio tra ruolo modulatore SOSTANZA NERA PARS COMPACTA (DOPAMINERGICI, ECCITANO VIA DIRETTA e inibiscono via indiretta) e INTERNEURONI INIBITORI STRIATO (COLINERGIFI, ECCITANO VIA INDIRETTA e inibiscono via diretta

quali sono i tre strati che formano la corteccia cerebellare dall esterno all interno

strato molecolare (con arborizzazioni dendritiche cellule Purkinje e interneuroni inibitori detti cellule stellate e cellule a canestro)

strato intermedio/delle cellule del purkinje (disposte in un unico strato)


strato granulare (con cellule dei granuli glutammaergiche)

la corteccia cerebellare ha vie efferenti proprie?

NO, proietta ai sistemi di controllo del cervelletto (cellule purkinje proiettano fuori da corteccia cerebrale ma non fuori dal cervelletto)

seleziona opzione errata sul cervelletto
A non ha vie efferenti proprie

B ha una corteccia divisa in tre strati

C è connessa al TE attraverso i peduncoli cerebellari

D riceve tramite climbing fibers affrenze dal nucleo olivare inferiore

E le cellule del purkinje sono gabaergiche, inibitorie

A È la corteccia cerebellare a non avere efferenze proprie, ma i nuclei grigi intracerebellri inviano le efferenze

parla dell oliva inferiore

protrude sulla suoerficie laterale del bulbo, lateralmente e posteriormente alle piramidi bulbari

contiene il nucleo olivare inferiore che agisce da nucleo di relay, ritrasmissione


è stimolato da afferenze provenienti da componente parvocellulare nucleo rosso, collaterali delle via dei cordoni posteriori, da collaterali di aree corticali motorie


MEDIALMENTE da esso emergono efferenze verso il TE attraverso peduncolo cerebellare inferiore e si portano controlateralmente nell emicerebellum controlaterale


contattano direttamente una sola cellula di purkinje e la eccitano

da dove emergono le efferenze del nucleo olivare inferiore

dal lato MEDIALE del nucleo

quante cellule e di che tipo contatta ogni collaterale delle fibre rampicanti del nucleo olivare inferiore

ogni collaterale contatta direttamente una sola cellula di purkinje dell emicerebello controlaterale

ogni fibra armpicante contatta 5-10 cellule di purkinje e invia numerose collaterali dirette ai nuclei intracerebellari

quali sono le differenze tra fibre muscoidi e rampicanti al cervelletto

le muscoidi contattamo INDIRETTAMENTE le cellule del purkinje mentre le rampicanti direttamente

le afferenze nelle muscoidi provengono da numerose sedi esterne ql cervelletto mentre le rampicanti da un unica sede (nucleo olivare inferiore)


le rampicanti formano numerose sinapsi con una/poche cellule del purkinje mentre ke muscoidi con numerose cellule del purkinje (connessione diffusa) ma facendo poche sinapsi

seleziona opzione errata sulle fibre muscoidi e rampicanti
A le fibre muscoidi contattamo indirettamente le cellule del purkinje mentre le rampicanti direttamente

B le afferenze nelle muscoidi provengono da numerose sedi esterne ql cervelletto

C le affreneze nelle rampicanti provengono da un unica sede (nucleo olivare suoeriore)

D le rampicanti formano numerose sinapsi con una/poche cellule del purkinje

E ke muscoidi formano poche sinapsi con numerose cellule del purkinje (connessione diffusa)

C dal nucleo olivare inferiore

seleziona opzione errata sulle fibre muscoidi e rampicanti
A le fibre muscoidi contattamo indirettamente le cellule del purkinje mentre le rampicanti direttamente

B le afferenze nelle muscoidi provengono da numerose sedi esterne ql cervelletto

C le affreneze nelle rampicanti provengono da un unica sede (nucleo olivare inferiore)

D le rampicanti formano numerose sinapsi con una/poche cellule del purkinje

E ke rampicanti formano poche sinapsi con numerose cellule del purkinje (connessione diffusa)

E le muscoidi

seleziona opzione errata sulle fibre muscoidi e rampicanti
A le fibre muscoidi contattamo direttamente le cellule del purkinje mentre le rampicanti indirettamente

B le afferenze nelle muscoidi provengono da numerose sedi esterne ql cervelletto

C le affreneze nelle rampicanti provengono da un unica sede (nucleo olivare inferiore)

D le rampicanti formano numerose sinapsi con una/poche cellule del purkinje

E ke muscoidi formano poche sinapsi con numerose cellule del purkinje (connessione diffusa)

A le muscoidi indirettamente e le rampicanti direttamente

seleziona opzione errata sulle fibre muscoidi e rampicanti
A le fibre muscoidi contattamo indirettamente le cellule del purkinje mentre le rampicanti direttamente

B le afferenze nelle muscoidi provengono da numerose sedi interne ql cervelletto

C le affreneze nelle rampicanti provengono da un unica sede (nucleo olivare inferiore)

D le rampicanti formano numerose sinapsi con una/poche cellule del purkinje

E ke muscoidi formano poche sinapsi con numerose cellule del purkinje (connessione diffusa)

B esterne al cervelletto

tra le fibre rampicanti e muscoidi quale ha priorità funzionale e perche

le fibre rampicanti oerche compiono molteplici sinapsi con una singola cellula del purkinje quindi si ha immediato raggiungimento soglia depolarizzazione oer genesi PA, mentre nelle muscoidi poche sinapsi con singola cellula ma più cellule coinvolte

da cosa è formata la rosetta cerebellare

terminazione assonica fibra muscoide
dendriti cellule dei granuli

assone cellula del golgi

cosa sono le fibre parallele nel cervelletto

assoni delle cellule dei granuli che si biforcano a T e decorrono nello STRATO MOLECOLARE parallele a asse maggiore latero laterale di folia e incontrando arborizzazioni dendritiche cellule pukinje creano sinapsi eccitatorie

si ha un contrasto attivazione inattivazione oerche esse ECCITANO FILA CENTRALE CELLULE PURKINJE ma inviano collaterali a interneuroni inibitori che INIBISCONO CELLULE PURKINJE FILE ADIACENTI alla fila eccitata (inibizione laterale)

agli a motoneuroni di quale regione arriva la via tetto spinale

nella colonna mediale del corno anteriore controlaterale esclusivamente nella regione cervicale

i fasci vestibolo spinali sono crociati?

no, non decussano

quali sono i nuclei profondi del cervelletto

nucleo FASTIGIO o del tetto posto sulla linea mediana a livello del fastigium nella faccia inferiore del cervelletto presso il verme

nucleo INTERPOSTO, sistema di nuclei intermedi formato da nucleo GLOBOSO E EMBOLIFORME situsti nelka regione paravermiana


nucleo DENTATO posto piu lateralmente, nella regione emisferica


sono nuclei PARI E SIMMETRICI

il cervelletto controlla emisoma omolaterale o controlaterale

omolaterale

quali sono le tre parti del cervelletto e a che regioni corrispondono

NEOCEREBELLO O CEREBROCEREBELLO corrissponde a emisferi cerebellari, è piu recente filogeneticamente
iceve afferenze da corteccia cerebrale (prefrontale e M1)

proietta al NUCLEO DENTATO


PALEOCEREBELLO O SPINOCEEBELLO corrisponde a verme e regioni paravermiane

riceve afferenze da midollo spinale

proietta al NUCLEO INTERPOSTO

controlla esecuzione e coordinazione sequenze motorie oer movimenti fluidi

è legato alla via della propriocezione non cosciente


ARCHICEREBELLO O VESTIBOLOCEREBELLO corrissponde al lobo flocculo nodulare, è la parte filogeneticamente piu antica

riceve afferenze da organi vestibolari

invia efferenze a NUCLEO FASTIGIO

controlla postura e equilibrio

dove decorrono le vie spinocerebellari

nei cordoni LATERALI fino alle corna posteriori del MS
vie spinocerebellari anteriore/ventrale ventralmente nel cordone laterale CONTROLATERALE e la posteriore/dorsale dorsalmente nel cordone laterale OMOLATERALE

dove decussano la via spinocerebellare ventrale e dorsale

la ventrale è un fascio doppiamente crociato: prima decussa presso la commessura grigia e sale nel cordone laterale controlaterale poi nel tegmento del mesencefalo decussa nuovamente

la dorsale non decussa e sale nel cordone laterale omolaterale


entrambe terminano nelko spinocerebello omolaterale

quali sono i 4 fasci che trasportano la propriocezione non cosciente

DA ORGANI TENDINEI DEL GOLGI
-da tronco e arti inferiori il fascio SPINOCEEBELLARE VENTRALE

-da arti superiori il fascio SPINOCEREBELLARE ROSTRALE



DA FUSI NEUROMUSCOLARI

-da arti superiori il fascio CUNEOCEREBELLARE

-da tronco e arti inferiori il fascio SPINOCEREBELLARE DORSALE

somatotopia spinocerebello

regione vermiana riceve afferenze da regioni centrali corpo
regione paravermiana afferenze dagli arti

dove sono i neuroni di 2 ordine del fascio spinocerebellare dorsale

nel nucleo dorsale di clarke nella lamina VII del tratto toraco lombare C8-L3

dove sono i neuroni di 2 ordine del fascio cuneocerebellare

nel nucleo cuneato accessorio nel bulbo, lateralmente al nucleo cuneato

dove sono i neuroni di 2 ordine del fascio spinocerebellare ventrale

nelle lamine V-VI-VII delle corna posteriori dei segmenti lombari e sacrali omolaterali

dove sono i neuroni di 2 ordine del fascio spinocerebellare rostrale

nella lamina VII delle corna posteriori dei segmenti cervicali C4-C8

a cosa proietta il nucleo interposito

alla componente magnocellulare del nuckeo rosso CONTROLATERALE, da cui irigina la via rubrospinale che poi decussa presso il tegmento del. mesencefalo e contatta indirettamente colonna motoria laterale corno anteriore controlaterale al nucleo rosso (omolaterale all interposto

quindi controlla emisoma OMOLATERALE (doppia decussazione)

quali sono gli unici organi che non hanno doppia innervazione del SNA

Solo simpatica muscoli erettori del pelo e vasi viscerali (solo costrizione)
solo parasimpatiche ghiandola lacrimale

diffrenza tra SNA e sistema motorio somatico

nel somatico il corpo degli a motoneuroni è nel SNC (corna anteriori MS) e gli assono raggiungono DIRETTAMENTE organi bersaglio (no interruzione sinaptica)

nel SNA si ha un interruzione sinaptica e si ha un motoneurone pregangliare e postgangliare con soma in un ganglio viscerale autonomo fuori dal SNC

che neurotrasmettitori usa SNA

simpatico usa acetilcolina nella prima sinapsi e noradrenalina nella seconda

parasimpatico acetilcolina

dove si trova il soma dei neuroni pregangliari del sistema simpatico

nelle corna laterali SOLO nel tratto toracolombare C8-L3

dove si trova il soma dei neuroni pregangliari del sistema parasimpatico

(componente encefalo sacrale) nella regione sacrale e nel tronco enefalico in nuclei grigi posti in rapporto con nuclei nervi cranici

quale componente del SNA ha fibre prgangliari brevi e postgangliari lunghe

simpatico

in quali nervi spinali sono presenti i rami comunicanti bianchi

solo da C8-L3

i gangli paravertebrali sono connessi tra loro?

si, sono uniti sulla mediana attraverso il ganglio coccigeo e connessi tra loro da cordoni intermedi formati da fibre che si portano da un ganglio all altro

in quali nervi spinali sono presenti i rami comunicanti grigi

in tutti i nervi spinali

quale è il destino degli assoni simpatici postgangliari

rientrare nei nervi spinali attraverso rami comunicamti grigi
intorno ai vasi sanguigni come rami perivascolari

seguire decorso indipendente come rami viscerali

quali sono i tre gangli paravertebrali cervicali

ganglio suoeriore (+voluminoso), medio(+piccolo e incostante), inferiore

cosa è l ansa succlavia

cordone di fibre simpatiche che passa sotto arteria succlavia omolaterale formando un occhiello che unisce ganglio cervicale medio e inferiore

quale è il ganglio stellato

il gamglio cervicale imferiore detto così perche fuso col primo ganglio toracico T1

in cosa consiste la sindrome di bernard horner

lesione tratto cervicale catena paravertebrale simpatica che porta a miosi, ptosi palpebrale, anidrosi, ispessimento fibre cardiache simpatiche, enoftalmo

da cosa si formano i nervi splancnici toracici

da fibre pregangliari che giunte ai gangli toracici attraversano la catena paravertebrale senza fare sinapsi

sono il nervo grande splancnico da T5-9/10 e il piccolo splancico T10-12


attraversano disframma (il grande splancnico passando lateralmente al pilastro mediale) e arrivano alla cavita addominale per fare sinapsi con gangli catena prevertebrale

quali sono i tre gangli prevertebrali del simpatico

celiaco, mesenterico superiore, mesenterico inferiore

da cosa è formato il plesso celiaco

ganglio celiaco dx o semilunare che riceve nervo grande splancinindx e nervo vago dx alle due estremita

ganglio celiaco sx che riceve nervo grande splancico


entrambi ricevono nervi piccoli splancici dx e sx e nervi splancnici lombari

effetto SNA nel tratto gastrointestinale

simpatico inibisce peristalsi, fa contrarre gli sfinteri involontari,vasocostrizione vasi viscerali, stimola secrezione mucosa

parasimpatico accelera peristalsi, rilascia sfinteri, vasodilatazione vasi, stimolazione secrezione sierosa, aumento secrezione ghiandolare

quali sono i nuclei parasimpatici encefalici e i relativi gangli

III NC nucleo di Edinger Westphal e ganglio ciliare
VII NC nucleo yagita/muconasolacrimale e ganglio pterigopalatino

IX NC nucleo salivatorio inferiore e ganglio otico

X NC nucleo motore dorsale e plesso cardiaco e bronchiale

dove si trova il soma nel neurone di primo ordine della via acustica

nel GANGLIO SPIRALE, fuori da SNC, nel modiolo della coclea

quale è l unico sistema sensitivo speciale che NON passa per il talamo

la via olfattoria (filogeneticamnete piu antica)

cosa è l anosmia

incapacita di percepire gli odori per lesione del nervo olfattivo

quali sono i neuroni di secondo ordine delka via olfattoria

le cellule mitrali nel bulbo olfattivo (sinapsi pressi il glomerulo del bulbo)

come si suddivide il tratto olfattorio nella parte posteriore del giro retto

stria olfattoria mediale, si genera post incontro con nucleo olfattorio anteriore e contatta bulbo olfattorio controlaterale (via olfattiva bilaterale)

stria olfattoria laterale, si genera dal tubercolo olfattorio e proietta direttamente alla corteccia olfattoria prmaria

ruolo rinencefalo e da cosa è formato

rudimentale nell uomo, regola il comportamento legato alle informazioni olfattive

siddiviso in

-area olfattoria (bulbo olfattorio, tubercolo olfattorio, corteccia piriforme, nucleo olfattorio anteriore)

-amigdala e corteccia periamigdaloidea

-area setto diagonale

dove si trova e cosa comprende la corteccia olfattoria primaria

nella regione anteromediale del lobo temporale
comorende la corteccia piriforme e la corteccia periamigdaloidea (attorno all amigdala, corrisponde all uncus, porzione mediale lobo temporale presso giro ippocampake)

come si ha una connotazione affettiva della sensazione olfattiva se la via olfattiva è lunica via che non passa per il talamo?

la stria olfattoria laterale invia proiezioni olfattorie all amigdala che contatta nucleo dorso mediale del talamo che contatta corteccie prefrontali
COMUNICAZIONE CORTECCIA-RINENCEFALO TALAMO CORTECCIA permette connotazione affettiva sensazione olfattiva

dove si trova l amigdala

nel rinencefalo, presso l uncus a livello della porzione inferomesiale del lobo temporale, nella porzione anteriore dell ippocampo, ventralmente a coda del caudato

funzioni amigdala

elaborazione comportamenti emozionali in oarticolare decodifica sentimento PAURA (condizionamento alla paura)

RICONOSCIMENTO EMOZIONI ALTRUI MANIFESTATE CON ESPRESSIONI FACCIALI. e eventuale necessita adottare certo comportamento

quali sono i tre gruppi nucleari dell amigdala

GRUPPO BASOLATERALE/PROFONDO (nuclei di ENTRATA delle afferenze: nucleo laterale, basale e accessorio breve)

NUCLEI CORTICALI/SUPERFICIALI intermezzo tra nuclei entrata e uscita


COMPLESSO NUCLEARE CENTRO MEDIANO (nuclei di USCITA deelle efferenze: nucleo mediale e centrale)

da dove arrivano le afferenze ai nuclei del gruppo basolaterale/profondo (nuclei di entrata) dell amigdala

TALAMO (nuclei talamici di relay), CORTECCIA SENSITIVE, IPPOCAMPO, AREE ASSOCIATIVE CORTICALI (corteccia prefrontale orbitale, corteccia insukare, nuclei basale di meynert

quali sono le efferenze generale dal complesso nucleare centromediano (nuclei di uscita) dell amigdala

STRIA TERMINALE (con decorso a C nella fessura talamo striata tra talamo e corpo striato lungo il margine laterale del nucleo caudato, sotto al fornice) contatta IPOTALAMO (che attiva SNA e genera risposta fisiologica correlata a emozione di base) E NUCLEI DEL SETTO

VIA AMIGDALIFUGA VENTRALE (decirre nel prisncefalo basale) contattaNUCLEO DORSO MEDIALE TALAMO, NUCLEO ACCUMBES, IPOTALAMO E TE


il nucleo dorso mediale del talamo contatta poi corteccia prefrontale e permette di razionalizzare emozione di base arrivata all amigdala

dove si trova la STRIA TERMINALE e da dove origina

(con decorso a C) nella fessura talamo striata tra talamo e corpo striato lungo il margine laterale del nucleo caudato, sotto al fornice

origina da complesso nuckeare centromediano,( nuclei mediale e centrale) di uscita da amigdala

cosa succede in caso di deterioramento o iperstimolazione amigdala

deterioramento, viene meno senso di oaura e riconoscimento di certe emozioni e comportamenti altrui

ioerstimolazione, amplificazione comportamento emozionale

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