Utilisateur
il fascio cortico bulbare/nucleato nel GINOCCHIO
il fascio cortico spinale nei 2/3 anteriori del BRACCIO POSTERIORE
colonna laterale per muscolatura distale arti e movimenti fini
colonna mediale per muscolatura prossimale arti e muscolatura assile e antigravitaria del tronco per movimenti grossolani
l 80% delle fibre decussa presso la dcussazione delle piramidi nel bulbo e prosegue nel cordone laterale del ms come fascio cortico spinale laterale/crociato
formano il fascio cortico spinale diretto/anteriore e decorrono nella parte mediale del cordone anteriore omolaterale del ms fino a colonna mediale motoria nella lamina VIII con motoneuroni per innervazione muscolatura prossimale arti e assile e antigravitaria tronco per postura
zona di corteccia tra M1 e area motoria supplementare (componente mediale area 6) che si occupa dei movimenti ritmici e coordinati dell occhio (movimenti saccadici)
i nuclei motori dei nervi cranici e quindi muscoli scheletrici testa
nucleo motore nervo accessorio XI solo omolateralmente
parte inferiore nucleo motore nervo faciale VII sono controlateralmente
M1 agranulare-piramidale con prevalenza cellule piramidali dello strato piramidale interno V per invio efferenze
S1 granulare-apiramidale con prevalenza cellule granulari per ricezione afferenze
nella colonna motoria laterale del corno anteriore del ms nella lamina IX
nella corteccia M1 (area 4) nello strato V piramidale interno
vie vestibolo spinali (mediale e laterale), vie reticolo spinali (bulbare e pontina), via tetto spinale o collicolo spinale
origina da componente magnocellulare ( + caudale e filogeneticamente piu antica) nucleo rosso del TE a cui arrivano afferenze da nucleo interposito controlaterale cervelletto e da area premotoria
il fascio è crociato, decussa nel tegmento del mesencefalo
discende controlateralemnte nel tegmento di ponte e bulbo e poi nel cordone laterale del MS
contatta INDIRETTAMENTE mediante interneuroni lamina V gli a motoneuroni della lamina IX della coonna motoria laterale del corno anteriore
Diversa origine: parte magnocellulare nucleo rosso e corteccia motoria
Decussazione: presso tegmento mesencefalo e presso decussazione piramidi
fascio rubrospinale contatta INDIRETTAMENTE mediante interneuroni lamina V gli a motoneuroni della lamina IX della coonna motoria laterale del corno anteriore, mentre laltro DIRETTAMENTE
il nucleo subtalamico di Luys che viene inibito dal GPe e ECCITA GPi e SNpr
il diretto aumenta l output corticale
l indiretto diminuisce output corticale
di uscita GPi e SNpr
di entrata il neostriato (nucleo caudato+putamen+nucleo accumbens)
modulatori GPe e SNpc (via nigrostriatale)
al NUCLEO VENTRALE ANTERIORE E alla porzione anteriore del NUCLEO VENTRALE LATERALE del TALAMO
sono proiezioni INIBITORIE, GABAERIGICHE
nucleo caudato (+nucleo accumbens, la porzione anteroventrale) e il putamen
putamen (esternamente) e globo pallido (internamente)
è un nucleo ectopico dei gangli della base, situato nel tegmento ventrale del mesencefalo a livello dei peduncoli cerebrali
parte compatta SNpc , parte dorsale contenente neuroni dopaminergici, è un nucleo modulatore che tramite la via nigrospinale proietta allo striato
parte reticolare SNpr, parte ventrale con neuroni gabaergici, insieme al GPi è un nucleo di uscita
situato medialmente alla porzione rostrale della SN a livello del mesencefalo rostrale e diencefalo caudale
situato oresso il subtalamo e ha una forma di lente biconvessa
unico nucleo ectopico eccitatorio dei gangli della base con neuroni glutammaergici
implicato nell VIA MOTORIA INDIRETTA, riceve proiezioni dal GPe e invia al GPi
se leso si ha EMIBALLISMO
porzione mediale/interna del nucleo lenticolare (putamen esterno, da cui è separato da lamina esterna di sostanxa bianca)
separato da talamo per interposizione braccio posteriore capsula interna
è il paleostriato
suddiviso da lamina mediale interna in globo pallido interno GPi mediale (nucleo di uscita) e globo pallido esterno GPe laterale (nuscleo modulatore)
nucleo reticolare del talamo
cellule di relay (glutammaergiche)
interneuroni gabaergici inibitori
neuroni cortico talamici
neuroni gabaergici inibitori del nucleo reticolare
afferenza extratalamica
spina dendritica cellula di relay
assone interneurone talamico
(circondati da vallo gliale/astrocitario)
nuclei di relay sensitivo ( somatici VPL E VPM, visivo CGL, acustico CGM, propriocettivi VPS cioe parte suoeriore del VPL)
nusclei di relay vestibolari VPL E VPI
nuclei di relay motorio VA(nuscleo ventrale anteriore) e porzione anteriore VL ventrale laterake e parte posteriore VPL
nuclei di relay limbico dorsomediale e anteriori del talamo
i nuclei genicolati laterale e mediale
CGL visiva
CGM acustica
specifiche con fibre drivers, dirette a uno specifico nucleo di relay
diffuse, con fibre modulators dirette a tutti i nuclei talamici
nucleo di relay, stazione di ritrasmissione e amplificazione delle info sensitive motorie e limbiche
tutte le info che arrivano alla corteccia e quindi alla percezione cosciente passano oer il talamo
i nuclei INTRALAMINARI che ricevono da cervelletto, globo pallido esterno e vie del dolore
NUCLEI DELLA LINEA MEDIANA ricevono fibre noradrenergiche e serotoninergiche (per integrazione sensitiva e motoria)
linsieme delle fibre efferenti daltalamo che viaggiano sia nel braccio anteriore che posteriore della capsula interna
è l unico nucleo talamico che non riceve afferenze proprie extratalamiche e non proietta alla corteccia
è localizzato tra capsula interna e lamina midollare esterna
riceve afferenze eccitatorie dalla corteccia (70%, fibre collaterali dei neuroni di relay corticotalamici) e dal talamo (fibre collaterali da nuclei di relay talamocorticali)
è formati da neuroni gabaergici, inibitori che inviano efferenze inibitorie allo stesso nucleo da cui hanno ricevuto (a proiezione specifica)
modula l attività delle cellule di relay filtrando e discriminando le info dirette verso la corteccia sui canali Ca2+ voltaggio dipendenti che portano a due diversa modalità di generare e trasmettere PA
-Tonic (se nucleo reticolare non attivo) stato di veglia, trasmissione stimoli ad alta frequenza (potenziale dpolarizzato)
-Burst (a scoppio, se nucleo reticolare attivo inibisce cellule di relay) stato di sonno, trasmissione stimoli a bassa frequenza (potenziale iperpolarizzato)
modula l attività delle cellule di relay filtrando e discriminando le info dirette verso la corteccia
se attivo va a inibire le cellule di relay TALAMICHE agendo sui canali Ca2+ voltaggio dipendenti che portano a due diverse modalità di generare e trasmettere PA
-Tonic (se nucleo reticolare non attivo) stato di veglia, trasmissione stimoli ad alta frequenza (potenziale dpolarizzato)
-Burst (a scoppio, se nucleo reticolare attivo inibisce cellule di relay) stato di sonno, trasmissione stimoli a bassa frequenza (potenziale iperpolarizzato)
sono glutammaergiche eccitatorie di grandi dimensioni (fino a 50 um)
hanno distribuzione laminare
-a proiezione specifica, situate negli strati profondi III-IV
-a proiezione diffusa, situate negli strati superficiali I-III
inviano collaterali al nucleo reticolare
caratteristiche: comune morfologia, comune circuiteria sinaptica, comuni proprieta di membrana
contatto diretto tra corteccia e nucleo subtalamico
inibisce la trasmissione talamo corticale e sopprime movimenti veloci e automatici per iniziare movimenti lenti e volontari
se alterata si ha comoarsa di movimenti involontari
neuroni dopaminergici SNpc attraverso la VIA NIGROSTRIATALE
-eccitano i recettori D1 nei neuroni di proiezione di tipi 1 della VIA DIRETTA (la favoriscono)
-inibiscono i recettori D2 nei neuroni di proiezione tipo 2 della via INDIRETTA (la inibiscono)
sono colinergici (funzione opposta ai dopaminergici della SNpc, quindi necessario EQUILIBRIO DOPAMINA E ACETILCOLINA)
INIBISCONO VIA DIRETTA
FAVORISCONO VIA INDIRETTA
per equilibrio tra ruolo modulatore SOSTANZA NERA PARS COMPACTA (DOPAMINERGICI, ECCITANO VIA DIRETTA e inibiscono via indiretta) e INTERNEURONI INIBITORI STRIATO (COLINERGIFI, ECCITANO VIA INDIRETTA e inibiscono via diretta
strato molecolare (con arborizzazioni dendritiche cellule Purkinje e interneuroni inibitori detti cellule stellate e cellule a canestro)
strato intermedio/delle cellule del purkinje (disposte in un unico strato)
strato granulare (con cellule dei granuli glutammaergiche)
NO, proietta ai sistemi di controllo del cervelletto (cellule purkinje proiettano fuori da corteccia cerebrale ma non fuori dal cervelletto)
A È la corteccia cerebellare a non avere efferenze proprie, ma i nuclei grigi intracerebellri inviano le efferenze
protrude sulla suoerficie laterale del bulbo, lateralmente e posteriormente alle piramidi bulbari
contiene il nucleo olivare inferiore che agisce da nucleo di relay, ritrasmissione
è stimolato da afferenze provenienti da componente parvocellulare nucleo rosso, collaterali delle via dei cordoni posteriori, da collaterali di aree corticali motorie
MEDIALMENTE da esso emergono efferenze verso il TE attraverso peduncolo cerebellare inferiore e si portano controlateralmente nell emicerebellum controlaterale
contattano direttamente una sola cellula di purkinje e la eccitano
dal lato MEDIALE del nucleo
ogni collaterale contatta direttamente una sola cellula di purkinje dell emicerebello controlaterale
ogni fibra armpicante contatta 5-10 cellule di purkinje e invia numerose collaterali dirette ai nuclei intracerebellari
le muscoidi contattamo INDIRETTAMENTE le cellule del purkinje mentre le rampicanti direttamente
le afferenze nelle muscoidi provengono da numerose sedi esterne ql cervelletto mentre le rampicanti da un unica sede (nucleo olivare inferiore)
le rampicanti formano numerose sinapsi con una/poche cellule del purkinje mentre ke muscoidi con numerose cellule del purkinje (connessione diffusa) ma facendo poche sinapsi
C dal nucleo olivare inferiore
E le muscoidi
A le muscoidi indirettamente e le rampicanti direttamente
B esterne al cervelletto
le fibre rampicanti oerche compiono molteplici sinapsi con una singola cellula del purkinje quindi si ha immediato raggiungimento soglia depolarizzazione oer genesi PA, mentre nelle muscoidi poche sinapsi con singola cellula ma più cellule coinvolte
terminazione assonica fibra muscoide
dendriti cellule dei granuli
assone cellula del golgi
assoni delle cellule dei granuli che si biforcano a T e decorrono nello STRATO MOLECOLARE parallele a asse maggiore latero laterale di folia e incontrando arborizzazioni dendritiche cellule pukinje creano sinapsi eccitatorie
si ha un contrasto attivazione inattivazione oerche esse ECCITANO FILA CENTRALE CELLULE PURKINJE ma inviano collaterali a interneuroni inibitori che INIBISCONO CELLULE PURKINJE FILE ADIACENTI alla fila eccitata (inibizione laterale)
nella colonna mediale del corno anteriore controlaterale esclusivamente nella regione cervicale
no, non decussano
nucleo FASTIGIO o del tetto posto sulla linea mediana a livello del fastigium nella faccia inferiore del cervelletto presso il verme
nucleo INTERPOSTO, sistema di nuclei intermedi formato da nucleo GLOBOSO E EMBOLIFORME situsti nelka regione paravermiana
nucleo DENTATO posto piu lateralmente, nella regione emisferica
sono nuclei PARI E SIMMETRICI
omolaterale
NEOCEREBELLO O CEREBROCEREBELLO corrissponde a emisferi cerebellari, è piu recente filogeneticamente
iceve afferenze da corteccia cerebrale (prefrontale e M1)
proietta al NUCLEO DENTATO
PALEOCEREBELLO O SPINOCEEBELLO corrisponde a verme e regioni paravermiane
riceve afferenze da midollo spinale
proietta al NUCLEO INTERPOSTO
controlla esecuzione e coordinazione sequenze motorie oer movimenti fluidi
è legato alla via della propriocezione non cosciente
ARCHICEREBELLO O VESTIBOLOCEREBELLO corrissponde al lobo flocculo nodulare, è la parte filogeneticamente piu antica
riceve afferenze da organi vestibolari
invia efferenze a NUCLEO FASTIGIO
controlla postura e equilibrio
nei cordoni LATERALI fino alle corna posteriori del MS
vie spinocerebellari anteriore/ventrale ventralmente nel cordone laterale CONTROLATERALE e la posteriore/dorsale dorsalmente nel cordone laterale OMOLATERALE
la ventrale è un fascio doppiamente crociato: prima decussa presso la commessura grigia e sale nel cordone laterale controlaterale poi nel tegmento del mesencefalo decussa nuovamente
la dorsale non decussa e sale nel cordone laterale omolaterale
entrambe terminano nelko spinocerebello omolaterale
DA ORGANI TENDINEI DEL GOLGI
-da tronco e arti inferiori il fascio SPINOCEEBELLARE VENTRALE
-da arti superiori il fascio SPINOCEREBELLARE ROSTRALE
DA FUSI NEUROMUSCOLARI
-da arti superiori il fascio CUNEOCEREBELLARE
-da tronco e arti inferiori il fascio SPINOCEREBELLARE DORSALE
regione vermiana riceve afferenze da regioni centrali corpo
regione paravermiana afferenze dagli arti
nel nucleo dorsale di clarke nella lamina VII del tratto toraco lombare C8-L3
nel nucleo cuneato accessorio nel bulbo, lateralmente al nucleo cuneato
nelle lamine V-VI-VII delle corna posteriori dei segmenti lombari e sacrali omolaterali
nella lamina VII delle corna posteriori dei segmenti cervicali C4-C8
alla componente magnocellulare del nuckeo rosso CONTROLATERALE, da cui irigina la via rubrospinale che poi decussa presso il tegmento del. mesencefalo e contatta indirettamente colonna motoria laterale corno anteriore controlaterale al nucleo rosso (omolaterale all interposto
quindi controlla emisoma OMOLATERALE (doppia decussazione)
Solo simpatica muscoli erettori del pelo e vasi viscerali (solo costrizione)
solo parasimpatiche ghiandola lacrimale
nel somatico il corpo degli a motoneuroni è nel SNC (corna anteriori MS) e gli assono raggiungono DIRETTAMENTE organi bersaglio (no interruzione sinaptica)
nel SNA si ha un interruzione sinaptica e si ha un motoneurone pregangliare e postgangliare con soma in un ganglio viscerale autonomo fuori dal SNC
simpatico usa acetilcolina nella prima sinapsi e noradrenalina nella seconda
parasimpatico acetilcolina
nelle corna laterali SOLO nel tratto toracolombare C8-L3
(componente encefalo sacrale) nella regione sacrale e nel tronco enefalico in nuclei grigi posti in rapporto con nuclei nervi cranici
simpatico
solo da C8-L3
si, sono uniti sulla mediana attraverso il ganglio coccigeo e connessi tra loro da cordoni intermedi formati da fibre che si portano da un ganglio all altro
in tutti i nervi spinali
rientrare nei nervi spinali attraverso rami comunicamti grigi
intorno ai vasi sanguigni come rami perivascolari
seguire decorso indipendente come rami viscerali
ganglio suoeriore (+voluminoso), medio(+piccolo e incostante), inferiore
cordone di fibre simpatiche che passa sotto arteria succlavia omolaterale formando un occhiello che unisce ganglio cervicale medio e inferiore
il gamglio cervicale imferiore detto così perche fuso col primo ganglio toracico T1
lesione tratto cervicale catena paravertebrale simpatica che porta a miosi, ptosi palpebrale, anidrosi, ispessimento fibre cardiache simpatiche, enoftalmo
da fibre pregangliari che giunte ai gangli toracici attraversano la catena paravertebrale senza fare sinapsi
sono il nervo grande splancnico da T5-9/10 e il piccolo splancico T10-12
attraversano disframma (il grande splancnico passando lateralmente al pilastro mediale) e arrivano alla cavita addominale per fare sinapsi con gangli catena prevertebrale
celiaco, mesenterico superiore, mesenterico inferiore
ganglio celiaco dx o semilunare che riceve nervo grande splancinindx e nervo vago dx alle due estremita
ganglio celiaco sx che riceve nervo grande splancico
entrambi ricevono nervi piccoli splancici dx e sx e nervi splancnici lombari
simpatico inibisce peristalsi, fa contrarre gli sfinteri involontari,vasocostrizione vasi viscerali, stimola secrezione mucosa
parasimpatico accelera peristalsi, rilascia sfinteri, vasodilatazione vasi, stimolazione secrezione sierosa, aumento secrezione ghiandolare
III NC nucleo di Edinger Westphal e ganglio ciliare
VII NC nucleo yagita/muconasolacrimale e ganglio pterigopalatino
IX NC nucleo salivatorio inferiore e ganglio otico
X NC nucleo motore dorsale e plesso cardiaco e bronchiale
nel GANGLIO SPIRALE, fuori da SNC, nel modiolo della coclea
la via olfattoria (filogeneticamnete piu antica)
incapacita di percepire gli odori per lesione del nervo olfattivo
le cellule mitrali nel bulbo olfattivo (sinapsi pressi il glomerulo del bulbo)
stria olfattoria mediale, si genera post incontro con nucleo olfattorio anteriore e contatta bulbo olfattorio controlaterale (via olfattiva bilaterale)
stria olfattoria laterale, si genera dal tubercolo olfattorio e proietta direttamente alla corteccia olfattoria prmaria
rudimentale nell uomo, regola il comportamento legato alle informazioni olfattive
siddiviso in
-area olfattoria (bulbo olfattorio, tubercolo olfattorio, corteccia piriforme, nucleo olfattorio anteriore)
-amigdala e corteccia periamigdaloidea
-area setto diagonale
nella regione anteromediale del lobo temporale
comorende la corteccia piriforme e la corteccia periamigdaloidea (attorno all amigdala, corrisponde all uncus, porzione mediale lobo temporale presso giro ippocampake)
la stria olfattoria laterale invia proiezioni olfattorie all amigdala che contatta nucleo dorso mediale del talamo che contatta corteccie prefrontali
COMUNICAZIONE CORTECCIA-RINENCEFALO TALAMO CORTECCIA permette connotazione affettiva sensazione olfattiva
nel rinencefalo, presso l uncus a livello della porzione inferomesiale del lobo temporale, nella porzione anteriore dell ippocampo, ventralmente a coda del caudato
elaborazione comportamenti emozionali in oarticolare decodifica sentimento PAURA (condizionamento alla paura)
RICONOSCIMENTO EMOZIONI ALTRUI MANIFESTATE CON ESPRESSIONI FACCIALI. e eventuale necessita adottare certo comportamento
GRUPPO BASOLATERALE/PROFONDO (nuclei di ENTRATA delle afferenze: nucleo laterale, basale e accessorio breve)
NUCLEI CORTICALI/SUPERFICIALI intermezzo tra nuclei entrata e uscita
COMPLESSO NUCLEARE CENTRO MEDIANO (nuclei di USCITA deelle efferenze: nucleo mediale e centrale)
TALAMO (nuclei talamici di relay), CORTECCIA SENSITIVE, IPPOCAMPO, AREE ASSOCIATIVE CORTICALI (corteccia prefrontale orbitale, corteccia insukare, nuclei basale di meynert
STRIA TERMINALE (con decorso a C nella fessura talamo striata tra talamo e corpo striato lungo il margine laterale del nucleo caudato, sotto al fornice) contatta IPOTALAMO (che attiva SNA e genera risposta fisiologica correlata a emozione di base) E NUCLEI DEL SETTO
VIA AMIGDALIFUGA VENTRALE (decirre nel prisncefalo basale) contattaNUCLEO DORSO MEDIALE TALAMO, NUCLEO ACCUMBES, IPOTALAMO E TE
il nucleo dorso mediale del talamo contatta poi corteccia prefrontale e permette di razionalizzare emozione di base arrivata all amigdala
(con decorso a C) nella fessura talamo striata tra talamo e corpo striato lungo il margine laterale del nucleo caudato, sotto al fornice
origina da complesso nuckeare centromediano,( nuclei mediale e centrale) di uscita da amigdala
deterioramento, viene meno senso di oaura e riconoscimento di certe emozioni e comportamenti altrui
ioerstimolazione, amplificazione comportamento emozionale
nel lobo frontale, anteriormente a corteccia premotori e M1
è una corteccia associativa polimodale (integra info da diversi sistemi sensitivi e motori per piu modalita)
elabora comportamenti sociali adeguati e inibisce risposte inappropriate
controlka emozioni
controlla attenzione e pensiero
danneggiamento lobi frontali che porta a disturbi emotivi, comportamentali, della personalita, dell attenzione e della percezione (lesa corteccia prefrontale, corteccia associativa polimodale)
soggetto inadatto al contesto in cui si trova, incapace di elaborare comportamenti sociali adeguati non essendo in grado di reagire a stimoli ambientali (APATICO O AGITATO)
L1/2
cono midollare
porzine di SNC comoresa bei canale vertebrale (formato dai forami vertebrali delimitati anteriormente dal corpo delle vertebre e posteriormente dallarco delle vertebre)
fessura mediana anteriore
solco mediano posteriore
solco laterale anteriore e posteriore
solco intermedio posteriore (solo fino a T5/6)
si forma per ascensione midollare durante sviluppo embriologico, MS termina presso L1/2 e radici nervi segmenti più caudali devono percorrere distanze maggiori per uscire dal proprio foro intervertebrale
è situata nella cisterna lombare (dove si effettua puntura lombare/rachicentesi
dai fori intervertebrali/di coniugazione delimitati suoeriormente da peduncolo inferiore vertebra soprane inferiorrmente dal peduncolo suoeriore della vertebra sotto
come molteplici radici che si riuniscono in
radice anteriore/ventrale dal solco laterale anteriore
radice posteriore/dorsale dal solco laterale posteriore
porzioni di midollo spinale da cui emerge una coppia di nervi spinali
8 cervicali
12 toracici
5lombari
5sacrali
3coccigei
tra atlante e occipite
fini al 3 mese MS e colonna vertebrale crescono in contemporanea e hanno stessa lunghezza, ma poi colonna cresce più del MS che cessa lo sviluppo e resta presso L1/2
cervicali<toraciche<lombari<sacrali
legamneto di tessuto nervoso degenerato(dioendenza della pia madre) che connette cono midollare a apice coccige
suddiviso in
filum intradurale (da L2 a S2) all interni dekka dura madre
filum extradurale (da S2 in giu) all esterno della dura madre
no, presenta due rigonfiamenti: cervicale e lombare per presenza numero maggiori di neuroni per innervare arti suoeriori e inferiori
sindrome è raggruppamento di sintomi che puo avere cause diverse (es sindrome della cauda equina, sindrome dello stretto toracico)
malattia è quadro di sintomi legati a unica causa
omolaterale:
meta dx midollo comtrolla parte dx corpo
meta sx midollo la parte sx del corpo
nel MS grigia allinterno (H grigio spinale) e bianca all esterno
nell encefalo grigia allesterno (corteccia) e bianca all interno
corna anteriore (a e y motoneuroni somatici)
corna posteriori (neuroni sensitivi
corna laterali (SOLO METAMERI T1-L1/2 e vertebre C8-L3) contiene motoneuroni viscerali piu laterali e neuroni sensitivi viscerali piu medialmente
le due meta sono uniti a livello della commessura grigia che contiene canale ependimale
SOLO METAMERI T1-L1/2 e vertebre C8-L3
radice posteriore SENSITIVA, presenta annesso GANGLIO SPINALE con soma neuroni sensitivi pseudounipolari
radice anteriore MOTORIA contiene fibre di motoneuroni con soma nelle corna anteriori del MS disposti in nuclei
a motoneuroni sono piu grandi SOMATICI e innervano muscolatura somatica
y motoneuroni piu piccoli SOMATICI e innervano fiber muscolari intrafusali contenute nei fusi neuromuscolari (legati a sensibilità propriocettiva)
i primi due sono nelle corna anteriori del MS
b motoneuroni sono i neuroni VISCERALI del SNA situati nelle corna lateriali del MS
cordone POSTERIORE tra solco mediano postriore e solco laterale posteriore, suddiviso in fascicolo gracile e cuneato (via dei cordoni posteriori)
ANTERIORE
LATERALE
presentano fasci ascendenti verso centri nervosi superiori e fasci discendenti verso neuroni midollari inferiroi
presenti COMMESSURA BIANCA ANTERIORE E POSTERIORE
con un solo prolungamento che si biforca a T, un ramo centrifugo va verso la periferia (recettori sensitivi in periferia) e l altro centrale/centripeto diretto al SNC (es ramo spinale diretto al corno posteriore del MS)
somatici fanno sinapsi diretta con fibrocellula muscolare
viscerali fanno prima sinapsi con altri neuroni in gangli motori esterni al MS (motoneurone PREGANGLIARE E POSTGANGLIARE)
suddivisione sul piano trasversale della sostanza grigia del MS
la I è la piu posteriore (nucleo posteromarginale, via spinotalamica)
la II corrisponde a sostanza gelatinisa di rolando per trasmissione info dolorifica e termica da periferia a corteccia
la IX piu anteriore
la X corrisponde a commessura grigia e avvolge canale ependimale
da I a VI-VII nelle corna posteriori
VII zona intermedia tra base postriori e le anteriori, corrisponde a nucleo dorsale di clarke (SOLO tra C8-L3)
nell CORNA POSTERIORI
nucleo posteromarginale (presso lamina I con interneuroni)
nucleo sensitivo principale (lamina III-IV con neuroni sensitivi 2ordine per via spino talamica)
sostanza gelatinosa di rolando (lamina II neuroni per senisbilita dolorifica e termica)
nucleo dorsale di clarke (SOLO nel tratto toracolombare C8-L3, corrisponde a lamina VII e contiene neuroni 2 ordine per sensibilita propriocettiva non cosciente, tratto spinocerebellare)
nelle CORNA ANTERIORI
colonna motoria laterale/dorsolaterale (lamina IX per movimenti fini, muscolatura volontaria estremità distali)
colonna motoria mediale/ventromediale (lamina VIII per muscolatura assile e antigravitaria e movimenti piu grossolani legati a postura
nelle CORNA LATERALI (legate a SNA simpatico)
nucleo intermedio laterale per motoneuroni viscerali
nucleo intermedio mediale per neuroni sensitivi viscerali
nucleo sacrale parasimpatico (tra S2-S4) per neuroni viscerali sensitivi e motori del SNA parasimpatico
nell CORNA POSTERIORI
nucleo posteromarginale (presso lamina I con interneuroni)
nucleo sensitivo principale (lamina III-IV con neuroni sensitivi 2ordine per via spino talamica)
sostanza gelatinosa di rolando (lamina II neuroni per senisbilita dolorifica e termica)
nucleo dorsale di clarke (SOLO nel tratto toracolombare C8-L3, corrisponde a lamina VII e contiene neuroni 2 ordine per sensibilita propriocettiva non cosciente, tratto spinocerebellare)
nelle CORNA ANTERIORI
colonna motoria laterale/dorsolaterale (lamina IX per movimenti fini, muscolatura volontaria estremità distali)
colonna motoria mediale/ventromediale (lamina VIII per muscolatura assile e antigravitaria e movimenti piu grossolani legati a postura
nelle CORNA LATERALI (legate a SNA simpatico)
nucleo intermedio laterale per motoneuroni viscerali
nucleo intermedio mediale per neuroni sensitivi viscerali
nucleo sacrale parasimpatico (tra S2-S4) per neuroni viscerali sensitivi e motori del SNA parasimpatico
SOLO nel tratto toracolombare C8-L3
corrisponde a lamina VII MS (alla base del corno posteriore)
contiene neuroni 2 ordine per sensibilita propriocettiva non cosciente, tratto spinocerebellare
MEDIALMENTE motoneuroni muscoli TRONCO
LATERALMENTE motoneuroni muscoli SPALLA E ARTI (mano è la piu laterale
ANTERIORMENTE muscoli estensori
PISTERIORMENTE muscoli flessori
NEURONI PRINCIPALI/ TIPO I GOLGI (motoneuroni inferiori corna anteriori, neuroni sensitivi 2 ordine corna anteruir) assone lungo
INTERNEURONI/ TIPO II GOLGI piccolo assone che si sviluppa localmente
endonervio per singola fibra
perinervio riuscisce fibre in fascetti (continuazione dell aracnoide, con cellule epiteliali unite da tight junction che contribuiscono a formare barriera ematonervosa)
epinevrio avvolge piu fascetti (continuazione della dura madre
complesso formato da singola cellula di schwann che avvolge insieme piu assoni con funzione di protezione (NON fotma guaina mielnica)
diretta continuazione del MS sopra al grande forame occipitale
anteriormente al sistema ventricolare (bulbo e ponte ventralmente al lv ventrlcolo e mesencefalo attraversato da acquedotto di Sllvio
posteriormente ha il crevelleto
cranialmente continua col diencefalo centrale
presenta il solco mediano anteriore e solchi laterali, essendo diretta continuazione del MS
PIRAMIDI BULBARI: rigonfiamenti mediali dovute a presenza fascio corticospinale della via piramidale, unite da DECUSSAZIONE DELLE PIRAMIDI medialmente, dove 80-90% fibre dicendenti motorie del fascio cortico spinale decussano e si portano nel cordone laterale controlaterale
OLIVE BULBARI dorsolateralmente alle piramidi, contenenti i 2 NUCLEI OLIVARI INFERIORI, piegati a U per presenza nuclei olivari accessori (ruolo nel fascio spino olivare collaterale dlla via dei cordoni posteriori e nel fascio rubrospinale legato a pars parvocellulare nucleo rosso)
EMERGENZA/ORIGINE APPARENTE NERVI CRANICI (dall alto in basso del faciale VII, glossofaringeo IX, vago X, accessorio XI, ipoglosso XII
nel mesencefalo dai PEDUNCOLI CEREBRALI
nel ponte dalla REGIONE BASILARE
nel midollo allungato/bulbo dalle PIRAMIDI BULBARI
TUBERCOLO GRACILE/CLAVA conetente nucleo gracile/di goll (piu MEDIALE)
TUBERCOLO CUNEATO contenente nucleo cuneato/di burdach con lateralemnte il nucleo cuneato accessorio (piu LATERALE)
tali nuclei fanno seguito ai fascicoli gracile e cuneato dei cordomi posteriori del MS e contengoo soma neuroni sensitivi 2ordine della via dei cordoni posteriori per trasporto sensibilita tattile disvriminativa epicriitca e propriocettiva
PORZIONE INFERIORE FOSSA ROMBOIDALE che costituisce pavimento IV ventricolo e presenta sporgenze date da
trigono del nervo ipoglosso
trigono del nervo vago (per rispettivi nuclei)
nuclei vestibolari piu laterali, presso giunzione bulbo pontina
(estremita inferiore fossa detta OBEZ)
3 peduncoli cerebellari (fasci di assoni, sostanza bianca)
SUOERIORE al mesencefalo
MEDIO al ponte
INFERIORE al bulbo
PIEDE/PORZIONE VENTRALE porzione piu anteriore formata soprattutto da fibre di assoni discendenti
TEGMENTO porzione piu posteriore con maggiore quantita di nuclei grigi e sostanza reticolare ma anche fasci di assoni discendenti e ascendenti
TETTO presente solo nel mesencefalo (mentre le altre anche in ponte e bulbo) sopra all acquedotto cerebrale
SOLCO BASILARE sulla mediana, percorso da arteria basilare
PEDUNCOLI CEREBELLARI MEDI
EMERGENZA APPARENTE NERVO TRIGEMINO con radice minor e major
anteriormente faccia posteriore bulbo e ponte
posteriormentevfaccia anteriore cervelletto
pavimento fossa romboidale
tetto cervelletto (tenda a due spiovemti: velo midollare suoeriore tra i peduncoli cerebellari sueoriori e velo midollare inferiore tra peduncoli cerebellari inferiori)
porzione superiore (tegmento pontino) fossa romboidale (pavimento iv ventricolo) contenente COLLICOLO DEL FACIALE (avvolgimento fibre nervo faciale VII intorno al nucleo motore del nervo abducente VI
nel tegmento pontino
nucleo pontino/sensitivo principale del trigemino
nuclei del rafe sulla mediana (sistemi corticomodulatori, ruolo serotoninergico)
locus coeruleus (parte della formazione reticolare, nella porzione dorso laterale del tegmento pontino)
nel piede
nuclei basilari pontini (via cortico ponto cerebellare)
PEDUNCOLI CEREBRALI, strutture di sostanza bianca simmetriche separate da fossa interpeduncolare contenente cisterna interpeduncolare
la fossa interpeduncolare contiene una sporgenza del diencefalo detta TUBER CINERUM contenente CORPI MAMMILLARI e che prosegue come PEDUNCOLO IPOFISIARIO
localizzato sopra all acquedotto cerebrale/di silvio (mentre il tegmento è sotto)
è detto LAMINA QUADRIGEMINA perfhe formata da 4 sporgenze
COLLICOLI/tubercoli quadrigemini SUPERIORI legati alla via ottica e alla via tetto spinale
COLLICOLI/tubercoli quadrigemini INFERIORI legati alla via uditiva (ricevono fibre da lemnisco laterale)
PEDUNCOLI CEREBELLARI SUOERIORI
il mesencefalo, dall acquedotto cerebrale/di silvio avvolto dal,grigio periacqueduttale
nuclei propri
nuclei dei nervi cranici
nuclei della formazione reticolare
in presenza di lesione della formazione reticolare (porta a coma, alterazione coscienza) non si puo dormire perche se ci si addormenta ci si dimentica di respirare
aggregato diffuso di neuroni e fibre netvose organizzati in molteplici nuclei a formare una rete che proietta diffuasamente alla corteccia cerebrale e ai centri inferiori del SNC
percorre longitudinalmente l intero TE, dal tegmento mesencefalo (dove si trova lateralemnte al grigio periacqueduttale) al tegmento bulbare
NON FA PARTE DEL SNC MA DEL SNA, è legata a funzione automatiche come quella respiratoria e cardiocircolatoria e nel mantenere lo stato di coscienza (presenti centri autonomi per regolare funzioni vegetative)
SISTEMA RETICOLARE ATTIVANTE ha nuclei prevalentemente nel tegmento mesencefalico e proiettano diffusamente alla corteccia tramite il talamo e mantiene stato di coscienza vigile e alternanza tra sonno e veglia
LOCUS COERULEUS (SISTEMA NORADRENERGICI) nucleo grigio della sostanza reticokare nella porzione dorsolaterale del tegmento pontino, ha la maggiore concentrazione di cellule noradrenergiche del corpo
(presenta un area tegmentale laterale , estensione caudale presso il tegmento laterale del bulbo)
riceve afferenze dal snc e proietta diffusamente alla corteccia e a strutture sottocorticali rendendo neuroni corticali piu sensibili e sollecitabili, aumentando livelli allerta e migliorando prestazioni cognitive
lesione porta a coma, alterazione stato coscienza e sindrome ondina
sebbene oercorre longitudinalmente l intero TE, dal tegmento mesencefalo (dove si trova lateralemnte al grigio periacqueduttale) al tegmento bulbare,
NON FA PARTE DEL SNC MA DEL SNA, è legata a funzione automatiche come quella respiratoria e cardiocircolatoria e nel mantenere lo stato di coscienza (presenti centri autonomi per regolare funzioni vegetative)
COMA, alterazione stato coscienza e ritmo sonno veglia
e sindrome ondina (non ci si puo addormentare altrimenti ci si dimentica di respirare)
È PARTE DEL SNA
SISTEMA RETICOLARE ATTIVANTE ha nuclei prevalentemente nel tegmento mesencefalico e proiettano diffusamente alla corteccia tramite il talamo e mantiene stato di coscienza vigile e alternanza tra sonno e veglia
LOCUS COERULEUS (SISTEMA NORADRENERGICI) nucleo grigio della sostanza reticokare nella porzione dorsolaterale del tegmento pontino, ha la maggiore concentrazione di cellule noradrenergiche del corpo
(presenta un area tegmentale laterale , estensione caudale presso il tegmento laterale del bulbo)
riceve afferenze dal snc e proietta diffusamente alla corteccia e a strutture sottocorticali rendendo neuroni corticali piu sensibili e sollecitabili, aumentando livelli allerta e migliorando prestazioni cognitive
nel bulbo: nucleo del tratto solitario, nuclei olivari
nel ponte: nuclei basilari pontini (coordinazione motoria, via cortico ponto cerebellare)
nel mesencefalo: nucleo rosso, sostanza nera di sommering
NUCLEO ROSSO
SOSTANZA NERA DI SOMMERING
è uno dei nuclei propri del mesencefalo, nella porzione ventromediale del tegmento mesencefalico, dorsalmente alla sostanza nera
2 componenti
PARS MAGNOCELLULARE +antica e concentrata nella porzione caudale del nucleo, è lorigine della VIA RUBRO SPINALE (discendente motoria dorso laterale crociata che arriva ad a motoneuroni colonna motoria laterale corno anteriore MS lamina IX)
PARS PARVOCELLULARE +recente e concentrata presso parte rostrale nucleo, riceve afferenze da nycleo dentato cervelletto e proietta ai nuclei olivari inferiori tramite la VIA RUBRO OLIVARE che poi inviano efferenze al cerebrocerebello tramite peduncolo cerebellare inferiore (chiusura CIRCUITO DENTO-RUBRO OLIVARE )
PARS MAGNOCELLULARE +antica e concentrata nella porzione caudale del nucleo, è lorigine della VIA RUBRO SPINALE (discendente motoria dorso laterale crociata che arriva ad a motoneuroni colonna motoria laterale corno anteriore MS lamina IX)
PARS PARVOCELLULARE +recente e concentrata presso parte rostrale nucleo, riceve afferenze da nycleo dentato cervelletto e proietta ai nuclei olivari inferiori tramite la VIA RUBRO OLIVARE che poi inviano efferenze al cerebrocerebello tramite peduncolo cerebellare inferiore (chiusura CIRCUITO DENTO-RUBRO OLIVARE )
PARS MAGNOCELLULARE +antica e concentrata nella porzione caudale del nucleo, è lorigine della VIA RUBRO SPINALE (discendente motoria dorso laterale crociata che arriva ad a motoneuroni colonna motoria laterale corno anteriore MS lamina IX)
PARS PARVOCELLULARE +recente e concentrata presso parte rostrale nucleo, riceve afferenze da nycleo dentato cervelletto e proietta ai nuclei olivari inferiori tramite la VIA RUBRO OLIVARE che poi inviano efferenze al cerebrocerebello tramite peduncolo cerebellare inferiore (chiusura CIRCUITO DENTO-RUBRO OLIVARE )
è un nucleo ectopico dei gangli della base del telencefalo situato nel tegmento ventrale del mesencefalo (ventralmente al nucleo rosso), suddivide piede e tegmento
formato da PARS COMPACTA (pigmentata per presenza pigmenti neuromelanuco per trasmissione dopaminergica) E PARS RETICOLARE
gruppo di nuclei posti anteriormente al tetto del mesencefalo e superiormente ai collicoli superiori (nel punto di passaggio tra mesencefalo e talamo)
ruolo nel RIFLESSO FOTOMOTORE (miosi pupilla)
riceve proiezioni retiniche collaterali e portano fibre verso nucleo di edinger westphal
sopra al tronco encefalico, profondamente e medialmente ai due emisferi telencefalici
contiene 3 ventricolo che divide il diencefalo in due metà speculari
EPITALAMO (superoposteriormente al talamo, contiene nuclei abenulari)
TALAMO DORSALE
METATALAMO
SUBTALAMO/TALAMO DORSALE
IPOTALAMO (sotto al talamo, forma pavimento e terzo inferiori pareti laterali III ventricolo)
2 ventricoli laterali separati dal setto pellucido, negli emisferi cerebrali
(vi si forma il liquor che passa nel III ventricolo attraverso il FORAME DI MONRO)
III ventricolo , impari e mediano nel diencefalo, con un foro centrale che permette desione intertalamica, si restringe verso il basso
(inferiormente si continua con IVventricolo attraverso ACQUEDOTTO DI SILVIO)
IV ventricolo tra ponte e bulbo anteriormente e cervelletto posteriormente, si continua in basso con il canale centrale/ ependimale del MS
(presenta nel tetto aperture dette FORAME DI MAJENDII mediali E 2FORAMI DI LUSHKA laterali)
situato nel diencefalo e separato dal talamo soprastante dal solco ipotalamico
forma il pavimento del III ventricolo
formato da numerosi nuclei legati a funzioni basilari per l omeostasi, conservazione dellindividuo e della specie (controllo ormonale assunzione cibo e acqua, attivita circadiana ritmo sonno veglia, attivita riproduttive, termoregolazione)
controlla attivita SNA e attivita IPOFISI (a cui è fisicamente collegato attraverso peduncolo ipofisiario)
grossa lamina quadrikatera interposta tra i due emisferi cerebrali del telencefalo, alla base della scissura interemisferica
forma il tetto dei ventricoli laterali
è formato da sostanza bianca, da fibre commissurali che mettono in rapporto zome omologhe della corteccia (aree corrispondenti tra i due emisferi)
ROSTRO porzione anteriore, attraversata da ramo arteria cerebrale anteriore, sopra alla circonvoluzione subcallosale (parte del lobo limbico)
GINOCCHIO, piu anteriore e superiore al rostro, forma la parete anteriore dei ventricoli laterali e del corno frontale
CORPO porzione orizzontale in senso antroposteriroe, forma parete suoeriore ventricoli laterali
SPLENIO porzione piu posteriore, contiene trigono ventricolare e sotto ad esso cè epifisi
sopra al diencefalo e tutto intorno
formato da:
due emisferi cerebrali separati dalla scissura longitudinale o interemisferica
centro semiovale, parte interna con sostanza bianca on cui sono immersi i nuclei/gangli della base
sono uguali, fisse in tutti gli individui della stessa specie(con stesso andamento salvo casi di errori nello sviluppo)
scissura longitudinale/interemisferica
su faccia laterale emisferi
scissura centrale/ di Rolando
scissura temporale/di silvio/ laterale
scissura parieto occipitale
su faccia mediale
solco parieto occipitale
solco cingolato
scissura calcarina
doppia piega del foglietto meningeo della dura madre posta nella scissura interemisferica
giace su un piano che si porta dalla crista galli anteriormente alla protuberanza occipitale interna posteriormente e passa sopra al corpo calloso
sul suo margine suoeriore decorre il seno sagittale suoeriore
sul suo margine inferiore decorre il seno sagittale inferiore
si fonde col tentorio del cervelletto (piega durale perpendicolare alla falce)
è una piega del foglietto meningeo della dura madre che comtinua con la falce cerebrale
ha andamento orizzontale sulla mediana e separa faccia superiore del cervelletto da faccia inferiore lobi cerebrali, dividendo cavita cranica in loggia sovratentoriale e sottotentoriale
sul suo margine postero laterale decorre ik seno trasverso
all apice della rocca petrosa presenta uno sdoppiamento del foglietto meningei detto cavo di meckel contenente il ganglio semilunare/di gasser
canali venosi rivestiti da endotelio formati da riflessione del foflietto meningeo della dura madre
seno retto che drena nei seni sagittali
seno sagittale suoeriore (su margine superiore falce cerebrale) e seno sagittale inferiore (su margine inferiore falce cerebrale)
seni sagittali drenano nel TORCULARE DI EROFILO/CONFLUENZA DEI SENI da cui si dipartono i seni trasversi
seno trasverso su marhine postero laterale tentorio del cervelletto
seno trasverso drena nei seni sigmoidei che confluiscono nella vene giugulare interna
il giro postcentrale che corrisponde ad area S1
il giro precentrale che corrisponde all area M1
separa lobo frontale anteriore da lobo parietale posteriore
il lobo dell insula formato da tre giri brevi e due giri lunghi e coperto da opercoli frontale, parietale, temporali (porzione dei lobi prospicienti la regione silvana)
corteccia visiva primaria
lobo dell insula
lobo limbico
lobo frontale
lobo temporale
lobo occipitale
lobro parietale
corno antriore/frontale
corpo
corno inferiore/temporale
corno posterriore/occipitale
dai peduncoli cerebellari
su faccia laterale
giro precentrale M1
giri frontali suoeriore, medio, inferiore(che ha parte triangolare e parte opercolare)
su faccia mediale
giro retto
giri orbitali
giro temporale superiore, medio e inferiore separati da solco temporale suoeriore e inferiore
su faccia mediale
giro occipititemporale
giro paraippocampale (termina anteroinferiormente con uncus, formazione rotondeggiante contenente ipoocampo)
su faccia laterale
giri laterali occipitali
su faccia mediale
cuneo
lingula
giro dentato
ippocampo
circonvoluzione cingolata (tra solco cingolato superiroe e corpo calloso inferiore)
circonvoluzione paraippocampale (sotto alla cingolata)
struttura di sostanza bianca pari e simmetrica con forma a L e concavità rivolta anterolateralmente
formata da fibre di proiezione che proiettano fuori dalla corteccia verso i centri inferiori
decorre sotto al ventre del corpo del nucleo caudato, lateralemnte al talamo e medialmnete al nucleo lenticolare, forma i 2/3 suoeriori delle pareti laterali del III ventricolo
formata da
BRACCIO ANTERIORE con fibre discendenti (corticotalamiche e frontopontine)
BRACCIO POSTERIORE con fibre discendenti (facscio cortico spinale e fibre temporo pontine) e fibre ascendenti (lemnisco mediale, via spinotalamica) e via uditiva, via ottica
GINOCCHIO punto di flessione in cui discende fascio cortico bulbare/nucleare
nucleo caudato e putamen
BRACCIO ANTERIORE con fibre discendenti (corticotalamiche e frontopontine)
BRACCIO POSTERIORE con fibre discendenti (facscio cortico spinale e fibre temporo pontine) e fibre ascendenti (lemnisco mediale, via spinotalamica) e via uditiva, via ottica
GINOCCHIO punto di flessione in cui discende fascio cortico bulbare/nucleare
BRACCIO ANTERIORE con fibre discendenti (corticotalamiche e frontopontine)
BRACCIO POSTERIORE con fibre discendenti (facscio cortico spinale e fibre temporo pontine) e fibre ascendenti (lemnisco mediale, via spinotalamica) e via uditiva, via ottica
GINOCCHIO punto di flessione in cui discende fascio cortico bulbare/nucleare
DI GOLGI imoregnazione argentica per vedere soma e prolungamenti dendritici e assonali (ma non colora tutti i neuroni, li colora casualmente) per evidenziare il TIPO di neuroni
DI NISSL colorazione basica con affinita per sostanza tigroide/zolle di nissl con accumuli RER (colora SOLO il soma ma di tutti i neuroni ed evidenzia QUANTI SONO i neuroni)
WEIGER per evidenziare gli assoni e mostrare come si associano nei vari fasci
laterale
a feedback
strato molecolare (lamina I
strato granulare esterno
strato piramidale esterno
strato granulare interno
strato piramidale interno
strato multiforme
neopallium a 6 strati (99% corteccia)
paleopallium a 3-5 strati (corteccia piriforme, paraippocampica, uncus)
archipallium a 3 strati (solo ippocampo)
paleopallium e archipallium insieme formano la allocorteccia
cellule piramidali
grandi dimensioni, soma triangolare di 50 um e nuemrose spine dendritiche e lungo dendrite apicale che si biforca e lungo assone
cellule glitammaergiche eccitatorie deputate all invio di efferenze
cellule granulari/stellate
poligonali e piu piccole 10 um, corti assone
glutammaergiche deputate a ricezione afferenze
giro post centrale S1
giro sopramarginale
giro angolare
precuneo
cellule piramidali
cellule granulari
cellule fusiformi
cellule orizzontali di cajal retzius
interneuroni (basket cells/cellule a canestro, cellule a ccandeliere, cellule di martinotti)
le piramidali inviano efferenze
le granulari ricevono afferenze
sono emtrambe eccitatorie, glutammaergiche
colonne che contengono tutti e sei gli strati e si estendono radialmente
nella sressa colonna gli elementi hanno la STESSA MODALITA DI RISPOSTA (stesso campo recettoriale oeriferico e stesso stimolo oeriferico) e quindi posso distinguere le varie colonne per la uguale attivita elettrica
area somestesica primaria S1 (1,2,3a,3b brodman) giro post centrale
area visiva primaria (17) a cavallo della scissura calcarina
area uditiva primaria(41-42) presso opercolo temporale, bordo temporale della scissura laterale
area gustativa primaria (43)
area motoria primaria (area 4
corteccia premotoria (area 6)
area motoria supplementare (area 6 porzione mediale e supero laterale)
campi oculari frontali (area 8 per movimenti saccadici occhio
unimodali (processano singola modalita sensitiva o motoria, di solito sono adiacenti a un area primaria
polimodali (integrano info da sistemi funxionali diversi, funcioni multiple)
area prefrontale (parte dorsolaterale per regolare comportamento sociale e parte orbitofrontale per razionalizzare emozioni)
area associativa parietale posteriore (giro angolare cioe aree 5-7-39-40 boradman per elaborazione spaziale
aree assiciative limbiche
emisfero sx per funzioni cognitive suoeriori (linguaggio, calcolo, pensiero) è il dominante
emisfero dx per organizzazione visivo spaziale
frontaleggiante
perde la capacita di soppesare la conseguenza delle porprie azioni e di pianificare un comportamento
fibre associative per connettere aree diverse dello stesso emisfero
sono lunghe (fascicoli longitudinali superiore e inferiore, fascicolo arcuato, cingulum) e brevi (fascicolo uncinato)
fibre commissurali oer connettere aree di omologia dei due diversi emisferi (connessione intracorticale tra le due meta cerebrali)
sono il corpo calloso e la commessura anteriore e posteriore
fibe di proiezione, disposte a ventaglio fuoriescono dalla corteccia verso i centri inferiori (TE, MS, talamo) formandnla corona radiata che poi si comoatta a formare la capsula interna
connettere aree di omologia dei due diversi emisferi (connessione intracorticale tra le due meta cerebrali)
sono il corpo calloso e la commessura anteriore e posteriore
fibe di proiezione, disposte a ventaglio fuoriescono dalla corteccia verso i centri inferiori (TE, MS, talamo) formando la corona radiata che poi si compatta a formare la capsula interna decorrendo tra i nuclei della base
fibre associative per connettere aree diverse dello stesso emisfero
sono lunghe:
fascicoli longitudinali superiore (tra tutti i lobi corticali) e inferiore (tra polo occipitale e temporale)
fascicolo arcuato, tra area di wernicke e di broca (due aree del linguagggio) e area udiviva
cingulum, tra lobo limbico e circonvoluzione paraippocampale (segue la cirnconvoluzione del cingolo)
brevi
fascicolo uncinato, tra polo temporale e frontale (anteriori) attraversando lobo insula
formato da fibre associative per connettere aree diverse dello stesso emisfero
tra polo temporale e frontale (anteriori) attraversando lobo insula
formato da fibre associative per connettere aree diverse dello stesso emisfero
tra lobo limbico e circonvoluzione paraippocampale (segue la cirnconvoluzione del cingolo)
fibre associative per connettere aree diverse dello stesso emisfero
connete lono temoorale e fronatle, le due aree del linguaggio (wernicke 22 e broca 44-45 tra loro
Qualità (Tipologia di uno stimolo)
Intensità
Durata
Sede di applicazione
Sistemi sensitivi generali, legati alla sensibilità somatica: tattile propriocettiva termica e dolorifica (ASG dall esterno E AVG da visceri interni)
Sistemi sensitivi speciali, legati ai sensi: visivo acustico per vestibolare gustativo o olfattivo
Le vie ascendenti sono le vie sensitive in cui lo stimolo viaggia lungo un assone diretto ai sistemi superiori
Le vie discendenti sono Le vie motorie in cui lo stimolo viaggia dai centri superiori a quelle inferiori
La via Dei cordoni posteriori o del lemnisco mediale
La via spino talamica
La via spino cerebellare
Nel ganglio spinale annesso alla radice posteriore di un nervo spinale, fuori dal SNC
RECETTORE Localizzato in periferia
NEURONE SENSITIVO DI PRIMO ORDINE Situato in un ganglio spinale fuori dal SNC
NEURONE SENSITIVO DI SECONDO ORDINE Situato nell'SNC o nel midollo o nel bulbo
DECUSSAZIONE
NEURONE SENSITIVO DI TERZO ORDINE Situato nel talamo controlaterale
CORTECCIA CEREBRALE S1
Hanno recettori altamente specifici per una modalità sensitiva quindi ogni modalità sensitiva ha un proprio sistema sensitivo
Inoltre le varie vie sono segregate Sia nel decorso che a livello dell'eterogeneità delle popolazioni neuronali nei gangli nel midollo e nella corteccia
Tattile (Epicritica o protopatica)
Propriocettiva
Termica
Dolorifica o nocicettiva
CLASSE I
-Corpuscoli di Meissner, Rileva stimoli di tocco lieve ed è ad adattamento rapido ma con un piccolo campo ricettivo
-Corpuscoli di Merkel, Rilevano compressioni statiche e sono ad adattamento lento e a piccolo campo recettivo
CLASSE II
-Corpuscoli di Pacini, Rispondono a stimoli pressori e vibratori e sono ad adattamento rapido e grande campo recettivo
-Corpuscoli di Ruffini, Rilevano stimoli di stiramento e sono ad adattamento lento e grande campo recettivo
Corpuscoli di Pacini
ORGANI MUSCOLO-TENDINEI DEL GOLGI Localizzati nei tendini presso le giunzioni muscolo-tendinee, Valutano la tensione sviluppata da un muscolo durante la contrazione (Se tendine stirato, Maggiore è il grado di stiramento la fibra muscolare e maggiore e la frequenza di scarica di potenziali d'azione che è direttamente proporzionale all'intensità dello stimolo)
FUSI NEUROMUSCOLARI, Contenuti nella muscolatura striata e formati da fibre dette fibre intra fusa circondate da una capsula connettivale e innervate da motoneuroni gamma, Sono sensibili allo stato di contrazione e rilassamento del muscolo quindi percepiscono la variazione di lunghezza e la posizione spaziale
Fibre A Che sono fibre mieliniche sensitive e motrici divise In alfa beta gamma e delta in base alla grandezza ovvero il diametro dell'assone (Le alfa sono quelle con diametro maggiore e mielinizzate e quindi con massima velocità di conduzione)
Fibre B sono fibre mieliniche viscerali del sistema nervoso autonomo
Fibre C sono le fibre amieliniche, Non mielinizzate e le più piccole quindi con minore velocità di conduzione
Trasportano la sensibilità dolorifica provenienti dai nocicettori, recettori del caldo e viscerali e sono le più piccole e mielinizzate quindi quelle con minore velocità di conduzione
sono legate alla via spino talamica
Fibre di classe I sono quelle con diametro maggiore come le fibre A
Fibre di classe Ii hanno un diametro intermedio
Fibre di classe III sono legate a terminazioni nervose di tipo nocicettivo e a recettori del freddo
Fibre di classe IV corrispondono alle fibre C e ricevono da nocettori, recettori del caldo e viscerali e sono quelle con diametro più piccolo
Fibre a alfa per la sensibilità propriocettiva sono quelle con diametro maggiore
Fibre a beta per la sensibilità tattile
Fibre a delta per il dolore meccanico e termico, Hanno diametro minore
Il soma è contenuto nel ganglio sensitivo spinale delle radici posteriori dei nervi spinali quindi fuori dal sistema nervoso centrale mentre la terminazione nervosa è presso il recettore sensitivo periferico
Neuroni pseudo unipolari
Le fibre dalle regioni più caudali si dispongono più medialmente
Le fibre dalle regioni Craniali più lateralmente
FASCICOLO GRACILE O DI GOLL Situato più MEDIALMENTE e percorso dalle fibre dei neurometi più caudali da T6 in giù E quindi dai segmenti corporei più inferiori
FASCICOLO CUNEATO O DI BURDACK Situato LATERALMENTE E percorso dalle fibre dei neuromeri più rostrali da T6 in su e quindi dai segmenti corporei più superiori
FASCICOLO GRACILE O DI GOLL Situato più MEDIALMENTE Nel cordone posteriore del midollo spinale e percorso dalle fibre dei neuromeri più caudali da T6 in giù e quindi dai segmenti corporei più inferiori (via Dei cordoni posteriori)
FASCICOLO CUNEATO O DI BURDACK Situato LATERALMENTE Nel cordone posteriore del midollo spinale percorso dalle fibre dei neuromrri più rostrali da T6 in su e quindi dai segmenti corporei più superiori (Via dei cordoni posteriori)
Nella porzione caudale del bulbo del tronco-encefalico dove vi sono i nuclei gracile e cuneato in cui arrivano le fibre ascendenti che hanno percorso il fascicolo gracido e cuneato cordoni posteriori
Sì le fibre dei neuroni di secondo ordine dei nuclei gracile cuneato deposta presso il bulbo portandosi nella metà controlaterale prendendo il nome di fibre arciformi o arcuate interne e proseguono rostralmente
Dalle Fibre ascendenti Della via dei cordoni posteriori provenienti dai nuclei gracile e cuneato e Decussate presso il bulbo (Fibre arciformi o arcuate interne) E ascendenti verso il talamo controlaterale
attraversa l'intero tronco encefalico passando dal bulbo al piede e al mesencefalo
Nel bulbo le fibre Dai segmenti più caudali sono ventralmente e le fibre Dai segmenti più rostrali dorsalmente
Prima rotazione di 90° tra bulbo e ponte e le dorsali diventano mediali quindi le fibre Dai segmenti più rostrali si ritrovano medialmente, Mentre le ventrali diventano laterali quindi le fibre dai segmenti più causali diventano laterali
Seconda rotazione di 90° tra ponte e mesencefalo le mediali diventano ventrali quindi le fibre dei segmenti più rostrali si trovano Ventralmente, Mentre le laterali diventano dorsali e quindi le fibre dei segmenti più caudali si ritrovano dorsalmente
Decorrono nel fascicolo gracile o di goll mediale Nei cordoni posteriori e arrivano al nucleo gracile Nel bulbo
Presso il bulbo occupano la posizione più ventrale
Con la prima rotazione di 90° tra bulbo e ponte diventano Da ventrali a laterali
Con la seconda rotazione di 90° diventano da laterali a dorsali
al VPL CIOÈ AL NUCLEO VENTRO POSTERO LATERALE DEL TALAMO CONTROLATERALE CHE È UN NUCLEO TALAMICO DI RELAY A PROIEZIONE SPECIFICA CONTENENTE IL NEURONE DI TERZO ORDINE DELLA VIA DEI CORDONI POSTERIORI
Nel VPL cioè nel nucleo ventro postero laterale del talamo controlaterale
nel braccio posteriore della capsula interna
Tutte le vie della sensibilità somatica generale di tronco e arti arrivano al VPL
La sensibilità tattile epicritica discriminativa e vibratoria e la sensibilità propriocettiva cosciente provenienti dal tronco e dagli arti
lateralmente le fibre dalle parti più caudali quindi tronco e arti inferiori
Medialmente fibre dalle parti più craniali quindi collo e arti superiori
1 Recettore sensitivo periferico (Terminazione nervosa del neurone di primordine col soma nel ganglio sensitivo spinale delle radici posteriori)
2 Attraverso il fascicolo gracile e cuneato dei cordoni posteriori le fibre arrivano ai nuclei gracile cuneato del bulbo caudale contenenti i Neuroni di secondo ordine
3 Degustazione presso il bulbo (Fibre arciformi o arcuate interne) E ascesa cranialmente come le lemnisco mediale, Compiendo due rotazioni di 90°
4 VPL Del talamo controlaterale contenente i neuroni di terzo ordine Che via proiezioni talamo corticali attraverso il braccio posteriore della capsula interna
5 Corteccia sensitiva primaria
Sulla faccia mediale più superiormente vi sono le afferenze dall'arto Inferiore e inferiormente dalla parte genitale
Sulla faccia laterale nella porzione inferiore i neuroni che ricevono dal cranio, leggermente più superiormente dalla mano e ancora più superiormente dall'arto superiore e dal tronco
la porzione di corteccia che corrisponde a una certa parte del corpo è sproporzionata rispetto alla grandezza effettiva perché la grandezza delle diverse aree a livello corticale dipende dalla densità di innervazione e non dalla grandezza effettiva delle parti del corpo
Se la lesione a livello del midollo spinale si hanno effetti omolaterali
Se lesione a livello del tronco encefalico si hanno effetti controlateralmente, Ad esempio in caso di lesione del menisco mediale destro si ha anestesia di tutta la metà controlaterale sinistra del corpo dal collo giù
Se lesione a livello corticale anestesia della specifica zona dell'omuncolo sensitivo nella parte del corpo controlaterale
Si anestesia nella zona omolaterale
Si anestesia di TUTTA la metà CONTROLATERALE e quindi sinistra del corpo dal collo in giù
Via polisinaptica della colonna posteriore
Fascio spino cervico talamico
Fascio che origina esclusivamente dei fusi neuromuscolari
Trasportano la sensibilità tattile epicritica e propriocettiva cosciente
Attraverso la via dei cordoni posteriori/del lemnisco mediale
Esistono anche vie alternative che sono
Via polisinaptica della colonna posteriore
Fascio spino cervico talamico
Fascio che origina esclusivamente dei fusi neuromuscolari
Posteriormente al giro poste centrale cioè S1 solo piccolo parietale sul bordo superiore della scissura di Silvio, Si estende verso l'insula
Riceve assoni e afferenze da S1 ed è implicata nel ricordo e nel riconoscimento delle informazioni somatosensoriali (ruolo discriminatorio)
La corteccia somatosensitiva secondaria S2
Un'area tra l'opercolo parietale e l'insula che riceve informazioni nocicettive e tattili Protopapa tique dai nuclei posteriori del talamo ed è implicata nel dare un valore emozionale al dolore
È una via alternativa a quella dei cordoni posteriori per la sensibilità tattile epicritica e propriocettiva
in essa le fibre assonali del neurone di primo ordine nel ganglio spinale scendono lungo i cordoni posteriori e mettendo collaterali che formano sinapsi nelle corna posteriori con neuroni sensitivi di secondo ordine, contenuti nella LAMINA IV del midollo spinale e poi da questi neurone di secondo ordine gli assoni Viaggiano nel cordone posteriore e arrivano i nuclei gracile cuneato riunendosi alla via dei cordoni posteriori
QUINDI DIVERSAMENTE DALLA VIA DEI CORDONI POSTERIORI NON VI È UNA SOLA SINAPSI TRA NEURONI DI PRIMORDINE DEL GANGLIO E NEURONI DI SECONDO ORDINE DEI NUCLEI CUNEATO E GRACILE MA VI È UNA SINAPSI INTERMEDIA CON NEURONI DELLA LAMINA QUATTRO DELLE CORNA POSTERIORI DEL MIDOLLO SPINALE (sistema polisinaptico)
DIVERSAMENTE DALLA VIA DEI CORDONI POSTERIORI NON VI È UNA SOLA SINAPSI TRA NEURONI DI PRIMORDINE DEL GANGLIO E NEURONI DI SECONDO ORDINE DEI NUCLEI CUNEATO E GRACILE MA VI È UNA SINAPSI INTERMEDIA CON NEURONI DELLA LAMINA IV DELLE CORNA POSTERIORI DEL MIDOLLO SPINALE
Il fascio di assoni che origina dai fusi neuromuscolari e trasporta la sensibilità PROPRIOCETTIVA Dagli arti inferiori a scende lungo il fascicolo gracile e fa sinapsi con neuroni di secondo ordine nella LAMINA VII
Poi gli assoni dei neuroni di secondo ordine scendono lungo la porzione posteriore del cordone laterale e raggiungono il NUCLEO Z omolaterale situato nel bulbo rostralmente al gracile
(La sensibilità propriocettiva Dai fusi neuromuscolari degli arti superiori Viaggia lungo il fascicolo cuneato e fa sinapsi con i neuroni di secondo ordine nella LAMINA VII del ms e ascende tramite i cordoni laterali e arriva al NUCLEO CUNEATO ACCESSORIO che si trova lateralmente al nucleo cuneato)
I neuroni di secondo ordine è contenuto nella LAMINA VII Del midollo spinale (Le fibre degli arti superiori vi arrivano attraverso il fascicolo cuneato mentre le fibre degli arti inferiori attraverso il fascicolo gracile)
La sensibilità propriocettiva dai fusi neuromuscolari degli ARTI INFERIORI Arriva al NUCLEO Z Situato subito sopra il nucleo gracile, Mentre la sensibilità propriocettiva dei fusi neuromuscolari degli ARTI SUPERIORI Arriva al NUCLEO CUNEATO ACCESSORIO Situato lateralmente al nucleo cuneato nel bulbo
In entrambi i casi arrivano a tali nuclei viaggiando nel cordone laterale del midollo spinale
Poco rilevante nell'uomo e rudimentale
I neuroni di primo ordine del ganglio spinale fanno sinapsi con neuroni di secondo ordine nella LAMINA IV presso le corna posteriori del midollo spinale
Poi scendono lungo il cordone laterale nella porzione più posteriore quindi in posizione dorso laterale e raggiungono il NUCLEO CERVICALE LATERALE OMOLATERALE, Localizzato presso C1 e C2 tra corno posteriore e anteriore
La sensibilità dolorifica termica e tattile grossolana o Protopatica
La via dei cordoni posteriori è mono sinaptica mentre la via spino talamica è polisinaptica
Le fibre A alfa gli stimoli propriocettivi
Le fibre A beta gli stimoli tattili critici
Le fibre A delta e C la sensibilità dolorifica e termica (piu lente)
Fascio spino talamico anteriore, Che decorre nel cordone anteriore e trasporta info tattili grossolane
Fascio spino talamico Laterale, che decorre nel cordone laterale e trasporta info termiche dolorifica
si, è decussata
L'assone del neurone di secondo ordine(Nel corno posteriore del midollo spinale) decussa subito presso lo stesso metamero della sinapsi e passa attraverso la commessura bianca anteriore per portarsi contro lateralmente
Il neurone di secondo ordine si trova all'interno del corno posteriore del midollo spinale quindi al contrario della via dei cordoni posteriori che è mono sinaptica, la via spino talamica fa una sinapsi presso il midollo spinale ed è Polisinaptica
Nella cordoni posteriori presso il bulbo, Dato che il neurone di secondo ordine è nel nucleo gracile o cuneato
Nella via spino talamica presso il midollo spinale nella commessura bianca anteriore dato che il neurone di secondo ordine si trova nel corno posteriore del midollo spinale
Lateralmente le fibre dei neuromeri più caudali
Medialmente le fibre da neuromeri più rostrali
dall unione presso il tronco encefalico dei fasci spino talamici anteriore e laterale che sono già decussati presso il midollo spinale nella commessura bianca anteriore
trasporta la sensibilità termica, dolorifica e tattile protopatica da tronco e arti
neuropeptide liberato in caso di LESIONE dai nocicettori stimolati da prostaglandine, bradichina e serotonina (rilasciate dalle cellule danneggiate)
stimola mastociti a rilasciare istamina che stimola ulteriormente le fibre nocicettive e aumentano frequenza di scarica cosi che si sente PIU DOLORE
(stimola anche vasodilatazione nei vasi adiacenti alla lesione e si forma cosi un edema che porta a ulteriore rilascio di brachidinina)
è raccolta da terminazioni nervose libere e trasportata da due tipi di fibre afferenti le A delta (via neo spino talamica o spino talamica antero-laterale ) e le C (Via paleo spino talamica o spino talamica mediale)
ventrali, dorsali, anteriori
(+ nuclei intralaminari che proiettani diffusamente a tutta la corteccia e hanno ruolo nel mantenere stato di veglia e attenzione)
DOLORE ACUTO Rapido insorge entro 100 ms dallo stimolo dolorifica ed è più discriminativo e più localizzabile
E trasportato dalle fibre A delta e dalla via neo spino talamica o spino talamica antero-laterale Che termina nelVPL Del talamo
DOLORE CRONICO Insorge in un secondo o più e di difficile localizzazione meno discriminato, può essere bloccato dalla morfina
E condotto dalle fibre C nella via paleo spino talamica che termina nei nuclei intralaminari del talamo
È formata da fibre A delta e termina nel VPL (Presso il talamo controlaterale) un nucleo talamico di relay a proiezione specifica
Usa fibre C e termina nei nuclei intralaminari ossia nuclei talamici di rei associativi a proiezione diffusa
Nella LAMINA I (e in parte nella lamina V e VI) Delle corna posteriori del midollo spinale
1 Recettore sensitivo periferico (nocicettore o termocettore) Che la terminazione nervosa del neurone pseudonipolare sensitivo di primordine nel ganglio sensitivo spinale delle radici posteriori
2 Fibre nervose afferenti di tipo a delta e C entrano nel MS attraverso il solco posteriore e in parte ascendono di 2-3 segnenti lungo il fascicolo dorso-laterale di Lissauer fino al neurone di secondo ordine nella lamina I (o anche lamina V e VI) delle corna posteriori del midollo spinale
3 decussazione nello stesso metamero del ms passando nella commessura bianca
4 ascensione controlateralmente nel bulbo dove fascio spino talamico anteriore e laterale si uniscono a formare il lemnisco spinale o laterale
5 VPL nel caso della via neo spino talamica o spino talamica antero-laterale (oppure nuclei intralaminari del talamo Per la via paleo spino talamica)
6 il VPL Invia proiezioni talamo corticali Attraverso il braccio posteriore della capsula interna all'area somestetica primaria
La via dei cordoni posteriori è omolaterale nel midollo spinale mentre la spino talamica antero-laterale è subito controlaterale poiché decussa nel midollo spinale
La via dei cordoni posteriori a neuroni di secondo ordine nei livelli caudali del bulbo quindi la troncoencefalica mentre l'altra direttamente nel midollo spinale
La via dei cordoni posteriori e mono sinaptica e la via spino talamica è polisinaptica
Sono separate a livello bulbare e si affiancano a livello pontino e mesencefalico
A livello del bulbo decorrono separati, quindi vi è una segregazione sia funzionale che anatomica delle due componenti, mentre a livello pontino e poi mesencefalico si avvicinano, con affiancamento completo a livello del mesencefalo lateralmente al nucleo rosso
FASCIO SPINO RETICOLARE Fa sinapsi presso la formazione reticolare del tronco-encefalico che poi in via proiezione ai nuclei intra laminari del talamo che proiettano diffusamente alla corteccia cerebrale e in particolare alla circonvoluzione del cingolo
La differenza rispetto alla via anterolaterale è che è una via indiretta tra midollo spinale e talamo si interpone la formazione reticolare mentre la via neo spino talamica e diretta dal midollo spinale al talamo
Sono entrambe vie decussazione
Le afferenze dolorifica raggiungono tramite assoni di secondo ordine l'ipotalamo che regola la vita vegetativa attraverso regolazione del sistema nervoso autonomo simpatico e parasimpatico
si ha un controllo RETROGRADO ovvero le fibre dall'ipotalamo raggiungono il grigio periacqueduttale che oltre ai neuroni che proiettano al nucleo del rafe magno proietta a neuroni encefalinenergici inibitori che inibiscono i neuroni del grigio periacqueduttale che proiettano al rafe magno e quindi vi è un'inibizione costante.
se le efferenze dall'ipotalamo sono inibite, inibiscono i neuroni encefalici che non inibiranno i neuroni di proiezione e quindi la proiezione arriverà al talamo
Le fibre C e a delta che trasportano afferenze nocicettive arrivano Controlateralmente al neurone di secondo ordine nel grigio periacqueduttale, gruppo di neuroni che circonda l'acquedotto di Silvio e ha un ruolo modulatorio
Invia assoni eccitatori caudalmente fino al nucleo del rafe magno della sostanza reticolare che invia fobre serotoninergivhe a interneuroni inibitori della lamina II che inibiscono i neuroni di proiezione da cui ha origine la via spino talamica
"La sensazione dolorosa e il risultato del bilanciamento tra le informazioni somato sensitive che viaggiano lungo il midollo spinale attraverso le fibre A e C", Quindi afferenze non nocicettive possono modulare la percezione del dolore
Le fibre C Che sono di piccolo diametro e amielimiche e eccitano i neuroni di proiezioni che inviano al talamo e con collaterali vanno a inibire gli interneuroni della lamina due che così non possono inibire i neuroni di proiezione di secondo ordine e linfo dolorifica può scendere lungo la via spino talamica ed essere percepita
le fibre A alfa e beta che hanno diametro maggiore e sono mielinizzate inviano collaterali sugli interneuroni inibitori e li eccitano
avendo velocità di conduzione maggiore rispetto alle fibre C, vanno a eccitarli Prima che siano inibiti dalle fibre C e gli interneuroni della lamina II eccitati inibiscono i neuroni di proiezioni di secondo ordine della via spino talamica e l'informazione dolorifica viene quindi bloccata
QUESTO PERCHÉ GLI INTERNEURONI INIBITORI DELLA LAMINA II (Che inibiscono i neuroni di proiezione della via spino ) SONO INIBITI DA AFFERENZE NOCICETTIVE E ATTIVATI DA AFFERENZE NON NOCICETTIVE
La sensazione dolorosa e il risultato del bilanciamento tra le informazioni somato sensitive che viaggiano lungo il midollo spinale attraverso le fibre A e C", Quindi afferenze non nocicettive possono modulare la percezione del dolore
GLI INTERNEURONI INIBITORI DELLA LAMINA II (Che inibiscono i neuroni di proiezione della via spino talamica) SONO INIBITI DA AFFERENZE NOCICETTIVE E ATTIVATI DA AFFERENZE NON NOCICETTIVE
Le fibre C Che sono di piccolo diametro e amielimiche e eccitano i neuroni di proiezioni che inviano al talamo e con collaterali vanno a inibire gli interneuroni della lamina due che così non possono inibire i neuroni di proiezione di secondo ordine e linfo dolorifica può scendere lungo la via spino talamica ed essere percepita
le fibre A alfa e beta che hanno diametro maggiore e sono mielinizzate inviano collaterali sugli interneuroni inibitori e li eccitano
avendo velocità di conduzione maggiore rispetto alle fibre C, vanno a eccitarli Prima che siano inibiti dalle fibre C e gli interneuroni della lamina II eccitati inibiscono i neuroni di proiezioni di secondo ordine della via spino talamica e l'informazione dolorifica viene quindi bloccata
hanno un ruolo inibitore verso i neuroni di proiezione di secondo ordine della via palo spino talamica
A loro volta tali interneuroni sono inibiti dalle fibre C e A delta che trasportano sensibilità al dolore cronico e acuto e eccitati da fibre A alpha e A beta che hanno calibro maggiore e velocità di conduzione maggiore e trasportano stimoli tattili nella via dei cordoni posteriori
Le fibre C Che sono di piccolo diametro e amielimiche eccitano i neuroni di proiezioni che inviano al talamo e con collaterali vanno a inibire gli interneuroni della lamina II che così non possono inibire i neuroni di proiezione di secondo ordine e linfo dolorifica può scendere lungo la via spino talamica ed essere percepita
le fibre A alfa e beta che hanno diametro maggiore e sono mielinizzate inviano collaterali sugli interneuroni inibitori e li eccitano
avendo velocità di conduzione maggiore rispetto alle fibre C, vanno a eccitarli Prima che siano inibiti dalle fibre C e gli interneuroni della lamina II eccitati inibiscono i neuroni di proiezioni di secondo ordine della via spino talamica e l'informazione dolorifica viene quindi bloccata
La via spino talamica antero-laterale è DIRETTA il neurone di proiezione del midollo spinale via direttamente al talamo presso ilVPL Che proietta a S1
LA VIA PALEO SPINO TALAMICA E INDIRETTA PERCHÉ TRA NEURONI DI PROIEZIONE DEL MIDOLLO SPINALE E TALAMO SI INTERPONE LA FORMAZIONE RETICOLARE CHE POI PROIETTA ai NUCLEI INTRA LAMINARI NEL TALAMO CHE PROIETTANO DIFFUSAMENTE A TUTTA LA CORTECCIA
Lesione del midollo spinale che porta a disturbi della sensibilità
Se il disturbo consiste in Un'anestesia omolaterale dal livello della lesione in giù allora la lesione riguarda la via dei cordoni posteriori che nel midollo spinale viaggia omolateralmente poiché decussa nel tronco-encefalico E quindi si ha un disturbo nella sensibilità tattile discriminativa vibratoria e propriocettiva
Se il disturbo è controlaterale la lesione riguarda la via spino talamica che nel midollo spinale viaggia contro lateralmente e quindi si ha un disturbo nella sensibilità nocicettive termica e tattile protopatica
La sensibilità somatica generale dalla testa quindi dal collo in su
Nel ganglio semilunare o di Gasser
È un lungo nucleo che attraversa l'intero tronco-encefalico e arriva anche i primi tre metameri del midollo spinale da C1 C3 per questo è suddiviso in tre parti
NUCLEO MESENCEFALICO Legato alla SENSIBILITÀ PROPRIOCETTIVA COSCIENTE è formato da neuroni pseudounipolari di primordine (Che in questo caso non sono contenuti nel ganglio semilunare O di Gasser del trigemino) Che proiettano al nucleo pontino
NUCLEO PONTINO O NUCLEO SENSITIVO PRINCIPALE Riceve afferenze dai neuroni sensitivi di primordine del ganglio semilunare attraverso fibre A beta per la SENSIBILITÀ TATTILE DISCRIMINATIVA e contiene neuroni di secondo ordine
NUCLEO SPINALE Che origina dalla metà caudale del bulbo e si estende fino a C3 nel midollo spinale e contiene i neuroni di secondo ordine che ricevono afferenze come fibre A delta e C Per la SENSIBILITÀ TATTILE GROSSOLANA E TERMO DOLORIFICA dai neuroni di primordine del ganglio semilunare
I neuroni di secondo ordine del nucleo segnale ponti inviano fibre che si uniscono a livello del ponte e del mesencefalo formando il lemnisco trigeminale che andrà a terminare nel VPM del talamo che poi proietta all'area tre a della corteccia somato sensitiva primaria S1
1 Nervo trigemino Che raccoglie sensibilità somatica generale dalla testa
2 Ganglio semilunare di Gasser contenente neuroni pseudo unipolari di primordine
3 Nucleo sensitivo trigeminale (Mesencefalico Pontino.e spinale) Che contiene i neuroni di secondo ordine
4 Le fibre dei neuroni di secondo ordine del nucleo sensitivo del trigemino si uniscono A livello del ponte del mesencefalo formando il lemnisco trigeminale
5 VPM
6AREA 3a corteccia Somato sensitiva primaria S1
all area 3a
È un lungo nucleo che attraversa l'intero tronco-encefalico e arriva anche i primi tre metameri del midollo spinale da C1 C3 per questo è suddiviso in tre parti
NUCLEO MESENCEFALICO Legato alla SENSIBILITÀ PROPRIOCETTIVA COSCIENTE
NUCLEO PONTINO O NUCLEO SENSITIVO PRINCIPALE per la SENSIBILITÀ TATTILE DISCRIMINATIVA
NUCLEO SPINALE Per la SENSIBILITÀ TATTILE GROSSOLANA E TERMO DOLORIFICA
NUCLEO MESENCEFALICO Legato alla Sensibilità oggettiva cosciente è formato da neuroni pseudounipolari di PRIMO ORDINE (Che in questo caso NON sono contenuti nel ganglio semilunare O di Gasser del trigemino) e che proiettano al nucleo pontino
invece il nucleo pontino e il nucleo spinale sono formati da neuroni di secondo ordine che ricevono afferenze dai neuroni di primordine contenuti nel ganglio di Gasser e proiettano al VPM del talamo
un arto mancante viene avvertito per un certo periodo come se presente o fonte di dolore perché durante l'andamento dei contatti sinaptici presso S1 le cellule corticali che rappresentavano l'arto sopravvivono alla perdita dell'arto e quindi i neuroni che hanno perso gli stimoli originali dell'arto rimosso rispondono a stimoli di altre parti del corpo percependoli però come a carico dell'arto mancante
La sensibilità propriocettiva non cosciente dalla via spino-cerebellare mentre la sensibilità propriocettiva cosciente dalla via dei cordoni posteriori o del lemnisco mediale
risposta involontaria ad uno stimolo adeguato
I riflessi profondi sono MONO SINAPTICI i più semplici lo stimolo parte dal fuso neuromuscolare arriva al primo neurone sensitivo e poi al motoneurone e dà una risposta immediata (Riflesso da stiramento)
I Riflessi SUPERFICIALI Sono POLISINAPTICI, Partono da recettore cutaneo arrivano a neuroni sensitivo di primo ordine e con una collaterale fanno sinapsi con interneuroni che faranno poi le sinapsi con i Motoneuroni per far compiere il movimento
I riflessi profondi sono inibiti dal fascio cortico-spinale mentre i riflessi superficiali sono facilitati
Quindi in caso di lesione del fascio cortico-spinale scompaiono i riflessi superficiali mentre i riflessi profondi aumentano dal lato controlaterale alla lesione
I neuroni pattern generator localizzati nel tronco-encefalico che si attivano ritmicamente creando pattern di movimento automatico ritmico
Sono segnali discendenti che ad esempio nel caso della camminata modulano il passo per adattarlo alle esigenze e stimolano a iniziare il movimento
Gli interneuroni sollecitati da collaterali della fibra sensitiva che entra nel midollo inibiscono i muscoli antagonisti quindi una stessa fibra va ad attivare il muscolo e una collaterale sollecita interneuroni inibitorio che va a inibire il motoneurone antagonista
Il riflesso si manifesta post e stimolo e finisce lì mentre mentre il movimento ritmico prevede coordinamento in successione tra stimolazione e inibizione di gruppi muscolari
La prima nel cordone laterale presso il ms
La seconda nel Mesencefalo
Gli interneuroni proprio spinali LUNGHI interconnettono tra loro i motoneuroni alfa dei nuclei motori ventro-mediale di MOLTEPLICI SEGMENTI MIDOLLARI grazie ai loro lunghi assoni (Tale interconnessione permette la contrazione coordinata dei muscoli assiali che sono i ventro-mediale)
Gli interneuroni CORTI Interconnettono motoneuroni nella colonna dorso laterale e l'assone si divide in due branche di cui una va verso il metamero sopra e una verso il metamero sotto quindi Interconnettono SOLO TRE MOTONEURONI
(Tale interconnessione connettendo solo tre seguenti permette una maggiore indipendenza infatti gli arti seguono schemi più autonomi e sono gestiti dalle colonne dorsolaterali)
La connessione DIRETTA Tra primo motoneurone corticale e secondo motoneurone spinale
I primi motoneuroni corticali sono contenuti in M1 nel V strato cioè nello strato piramidale interno con cellule Piramidali ( deputate a inviare efferenze) ancora più grandi del terzo strato piramidale esterno
Vi differenze verso l'emicorpo destro quindi vi è un controllo controlaterale
Arriva dall'emicorpo destro quindi le afferenze da un determinata parte del corpo arrivano all'emisfero controlaterale
AREA MOTORIA PRIMARIA Che corrisponde all'area quattro di Brodman
CORTECCIA PREMOTORIA Sulla superficie laterale corrisponde all'area sei di Brodmann ed è divisa in una porzione dorsale più superiore e ventrale più inferiore
CORTECCIA MOTORIA SUPPLEMENTARE Sulla superficie mediale
CORTECCIA MOTORIA PRE SUPPLEMENTARE Anteriore rispetto alla supplementare sempre mediale
CAMPO OCULO FRONTALE Tra M1 e area sei premotoria contenente neuroni implicati nei movimenti saccadici
Preparatoria e set related legata a specifici compiti motori
Le aree LATERALI Quindi la corteccia premotoria sono coinvolte i movimenti avviati da eventi sensoriali esterni
Le aree MEDIALI Quindi la corteccia motoria supplementare e coinvolte in movimenti avviati da istruzioni interne e hanno un ruolo nell'apprendimento di sequenze di movimenti distinti
(Ad esempio mentre la corteccia motoria primaria permette la semplice flessione delle dita, La corteccia supplementare permette l'esecuzione di una sequenza di movimenti delle dita e la corteccia pre supplementare dà il pensiero di eseguire movimenti complessi ma non l'effettiva esecuzione)
Attività motorie automatiche involontarie e stereotipate
Pattern motori molto semplici coordinati non modificabili né modulabili che coinvolgono pochi distretti muscolari
Servono per mantenere l'omeostasi per compiere azioni automatiche e mantenere equilibrio postura
Colonna laterale per movimenti fini controllati dalla muscolatura distale
Colonna mediale per movimenti grossolani controllati dalla muscolatura dei cingoli e del tronco
(Alfa motoneuroni per i muscoli flessori dorsalmente, Alfa motoneuroni per i muscoli estensori ventralmente)
I movimenti fini quindi la muscolatura distale
Movimenti grossolani quindi muscolatura di cingoli e tronco
Dorsalmente i muscoli flessori
Ventralmente i muscoli Estensori
Un terzo delle fibre dall'area motoria primaria cioè dall'area quattro di brodmam
Un terzo delle fibre dall'area 6 di Brodman che ha la Corteccia premotoria in posizione laterale (Sulla faccia laterale del lobo frontale) E la corteccia supplementare e pre supplementare in posizione mediale (Sulla superficie mediale del lobo frontale)
Vi è anche il contributo dell'area soma estetica primaria S1 e delle aree 5 e 7 di Brod man (Area associativa etero modale parietale posteriore )per le info visive Per svolgere i movimenti viso guidati tenendo conto dello spazio extra personale
COMPONENTE LATERALE Sulla faccia laterale del lobo frontale che corrisponde alla CORTECCIA PREMOTORIA Che interviene nella guida dei movimenti corporei integrando le info sensitivo motorie e ha un ruolo nel controllo del tono posturale
È suddivisa in porzione ventrale object grasping quindi coinvolta nel movimento per afferrare con oggetti, Porzione dorsale pointing task coinvolta nel movimento per raggiungere un dato oggetto
Entrambi questi movimenti necessitano informazioni visive proiettate dall'area associativa etero modale parietale posteriore cioè dall'area 5 e 7
COMPONENTE MEDIALE Situata sulla superficie mediale del lobo frontale che corrisponde ALL'AREA MOTORIA SUPPLEMENTARE E PRE SUPPLEMENTARE Per la pianificazione di movimenti complessi che prevedono ad esempio l'uso contemporaneo di entrambe le mani
Nucleo motore del nervo accessorioXI Con innervazione solo omolaterale
Parte inferiore del nucleo motore del nervo facciale VII Che ha innervazione solo controlaterale
Il fascio cortico-bulbare o cortico Nucleare o genicolare(Perché passa nel ginocchio della capsula interna)
Il cortico bulbare nel ginocchio per questo detto fascio genicolato
Il cortico-spinale nei due terzi anteriori o prossimali del braccio posteriore
Dall'80% delle fibre del fascio cortico-spinale che sono decussate Presso la decussazione delle piramidi presso il piede del bulbo nella parte ventrale e decorrono nel cordone laterale del midollo spinale
Quello laterale nel cordone laterale Controlaterale del midollo spinale mentre quello diretto o ventrale nel cordone anteriore omolaterale
SISTEMA DORSO-LATERALE Formato dalla via rubro spinale che raggiunge la colonna motoria laterale nella lamina IX Per innervare la muscolatura distale degli arti e realizzare i movimenti fini
SISTEMA VENTRO-MEDIALE Formato dalle vie vestibolo spinali mediali e laterali, Dalle vie reticolo spinali bulbare Pontina, Dalla via tetto spinale che raggiungono la colonna motoria mediale presso la lamina VIII E innervano la muscolatura assile del tronco per la postura
No raggiunge con un contatto indiretto mediato da interneuroni della lamina V gli alfa motoneuroni della colonna motoria laterale nella lamina IX del corno anteriore controlaterale
I collicoli superiori degli input visivi mentre quelle inferiori di quelli uditivi
Origina dai collicoli superiori presso il tetto del mesencefalo nella lamina quadrigemina
Termina negli alfa motoneuroni della colonna motoria mediale controlaterale ma LIMITATAMENTE ALLA REGIONE CERVICALE (Controllo muscolatura prossimale arti e assile del collo e mantiene equilibrio della testa sulle spalle)
TRATTO CORTICO-SPINALE LATERALE O CROCIATO
TRATTO RUBRO SPINALE
FASCIO SPINO TALAMICO O ANTERO-LATERALE
Il mediale nasce dai nuclei vestibolari mediali Legato alle rotazioni angolari del capo
Il laterale nasce dal nucleo vestibolare laterale o nucleo di Deiters Legato alle accelerazioni lineari del capo
Entrambi i fasci non sono crociati non decussano e discendono omolateralmente nel cordone anteriore
Sistemi che modulano lo stato di attività della corteccia cerebrale rendendola più o meno pronta a rispondere a stimoli esterni
Sono sistemi a carico di nuclei grigi localizzati nel tronco encefalico e definiti in base al loro contenuto neuro chimico e al neurotrasmettitore che usano
Sono classificati in base al neurotrasmettitore che usano in
SISTEMA NORADRENERGICO, il cui principale nucleo è il locus coeruleus nella sostanza reticolare
SISTEMA DOPAMINERGICI, Che comprende il sistema mesocorticale che coinvolge la corteccia prefrontale, Il sistema meso limbico che coinvolge il nucleo accumbens, Il sistema nigrostriatale che origina dalla pars compacta della sostanza nera
SISTEMA RETICOLARE ATTIVANTE Parte della sostanza reticolare del tronco-encefalico che proietta diffusamente alla corteccia e mantiene lo stato di coscienza vigile
SISTEMA SEROTONINERGICO a carico dei nuclei del rafe in particolare del nucleo dorsale del rafe e il nucleo mediano del rafe
SISTEMA COLINERGICO A carico del nucleo basale di Meynert
È uno dei sistemi cortico modulatori che è parte dalla sostanza reticolare del tronco encefalico e proietta diffusamente alla corteccia
Mantiene lo stato di coscienza vigile permette l'alternanza fisiologica tra veglia e sonno
In caso di lesione sia una compromissione dello stato di coscienza e il coma
È un sistema cortico Modulatore a carico dei nuclei del tronco-encefalico che usano Noraadrenalina di cui il principale è il locus coeruleus un nucleo grigio della sostanza reticolare nella porzione dorso-laterale del tegmento pontino che ha la maggiore concentrazione di cellule noradrenergiche del corpo
proietta diffusamente la corteccia rendendo i neuroni corticali più sensibili e più sollecitabili e quindi aumentando il livello di allerta e le prestazioni cognitive
Il locus coeruleus, nucleo grigio della sostanza reticolare posto nella porzione dorso laterale del tegmento pontino e coinvolto nel sistema noradrenergico dei sistemi cortico modulatori
La via nigro stradale origina dalla pars compacta della sostanza nera e agisce da nucleo modulatore verso i neuroni di proiezione favorendo l'attivazione della via diretta del circuito motorio Che porta a maggiori output motori dalla corteccia quindi esercita un controllo motorio
Se viene meno tale via prevale la via indiretta e sia una riduzione degli output motori della corteccia e l'insorgenza di un disturbo ipocinetico con ridotta iniziativa motoria
Sono parte dei sistema serotoninergico quindi liberano serotonina predisponendo lo stato di attività corticale verso una sensazione di riposo e benessere
La serotonina ha infatti azione inibitoria e modula la sensibilità dolorifica, il ritmo sonno-veglia e il livello dell'umore
Asse geometrico o asse anatomico del bulbo, Linea sagittale che congiunge due poli anteriore e posteriore
Asse ottico che parte dell'asse anatomico che decorre all'interno dell'occhio unendo il centro della cornea alla retina
Asse visivo che è una linea immaginaria che parte dall'oggetto fissato esterno, passa per il centro delLa cornea (per il punto Nodale) e arriva alla fovea
È una depressione a livello della parete posteriore dell'occhio ed è il punto di MASSIMA ACUITÀ VISIVA DELLA RETINA
Soluzione salina che si forma per ultra filtrazione del plasma sanguigno adopera dei vasi presenti presso il corpo ciliare
Circola tra la camera anteriore e posteriore : Dalla camera posteriore attraverso il forame pupillare e si porta nella camera anteriore dove è riassorbito presso il canale di Schlemm
Da corpo Vitreo, Cornea, Cristallino e humor acqueo
TONACA FIBROSA Formata da cornea nella camera anteriore (1/6 Anteriore )con minor raggio di curvatura, Sclera nella camera posteriore (5/6 Posteriore )con maggiore raggio di curvatura
TONACA VASCOLARE O MEMBRANA UVEALE Suddivisa in iride porzione anteriore, Corpo ciliare intermedio e corioidee più posteriore
TONACA NERVOSA O RETINA Epitelio neurosensoriale
L'iride che la porzione anteriore della tonaca vascolare o membrana Uveale
MUSCOLO DILATATORE DELLA PUPILLA In caso di bassa illuminazione attua la midriasi mediata dal sistema simpatico
MUSCOLO COSTRUTTORE O SFINTERE DELLA PUPILLA In caso di elevata illuminazione attua la miosi mediata dal sistema parasimpatico
Diretta verso l'occhio omolaterale
Consensuale verso l'occhio controlaterale
La parte cieca è posta anteriormente ed è priva di recettori
La parte ottica è posta nei due terzi posteriori del bulbo e contiene recettori
Le due parti sono separate dalla ora serrata
Due mediali o nasali
Due laterali o temporali
Entrambi hanno un quadrante superiore e inferiore
CONI Circa 5 milioni localizzati nella macula intorno alla fovea(Sono gli unici recettori della fovea), Sono meno sensibili e più adatti alla visione diurno quindi alla ricezione dei colori e dei dettagli
BASTONCELLI Più numerosi e al di là della fovea, Sono più sensibili e quindi adatti alla visione notturna
Struttura anatomica nella parte posteriore del bulbo oculare dove il nervo ottico fuoriesce dall'occhio e quindi è privo di fotorecettori, è una zona cieca dell'occhio
SEGMENTO ESTERNO (Cilindrico nei bastoncelli e conico nei coni) Contiene centinaia di dischi contenenti foto pigmenti che presentano opsine (Rodopsina nei bastoncelli e iodopsine nei coni)
SEGMENTO INTERNO Contiene nucleo e organelli intracellulari
CILIUM DI CONNESSIONE Connette segmenti esterno e interno
ASSONE Con relativa TERMINAZIONE SINAPTICA Q (Pedicello nei coni e sferula nei bastoncelli)
Strutture trasparenti che consentono il passaggio della luce e la conseguente formazione dell'immagine sulla retina
CORNEA
CRISTALLINO Lente biconvessa immediatamente dietro l'iride Ancorato al muscolo ciliare ed ai legamenti sospensori del cristallino (spesso 5,mm)
CORPO VITREO Occupa i tre quarti posteriori del bulbo nella camera vitrea ed è strettamente in contatto con la retina
È formato da onde di compressione di rarefazione che si propagano in un mezzo elastico come l'aria e differiscono tra loro per frequenza, Ampiezza, Lunghezza d'onda e localizzazione del suono
Sono i neuroni bipolari del ganglio spirale(Fuori dal sistema nervoso centrale) nel modiolo della coclea e con terminazioni nervose che arrivano alle cellule recettoriali dell'organo del corti in particolare alle cellule ciliate interne
Inviano assoni verso il sistema nervoso centrale che formano la componente acustica del nervo vestibolo-cocleare VIII nc
Sono il recettore vero e proprio dell'organo del corti a cui affluiscono le terminazioni nervose dai neuroni bipolari del ganglio spirale che sono i neuroni sensitivi di primordine della via acustica
Sono dotate di stereo ciglia che se si flettono verso il chino ciglia portano ad una depolarizzazione e quindi un eccitamento di tali cellule che porta all eccitamento delle fibre nervose che le innervano e che provengono da tali neuroni di primordine del ganglio spirale
dagli assoni provenienti dai neuroni bipolari del ganglio spirale che sono i neuroni di primo ordine sensitivi della via acustica , localizzati fuori dal SNC
Essi inviano afferenze verso il SNC che entrano nel meato acustico interno presso la rocca petrosa del temporale e ne fuoriescono formando la componente acustica del nervo vestibolo-cocleare
La componente acustica che trasporta info dalla coclea
La componente vestibolare che trasporta info dal sistema vestibolare
Nei meta acustico interno le due componenti sono separate da piccole creste ossee ma viaggiano in stretta vicinanza con nervo facciale
Nei nuclei cocleari, Nuclei di relay acustico del tronco-encefalico localizzati presso la giunzione bulbo-pontina nella porzione dorsale lateralmente al peduncolo cerebellare inferiore
Sono suddivisi in
Nucleo dorsale cocleare
Nucleo cocleare postero-ventrale
NUCLEO COCLEARE ANTERO VENTRALE Che è il più importante nell'uomo
I neuroni più profondi trasportano suoni ad alta frequenza
I neuroni più superficiali trasportano suoni a bassa frequenza
Ricevono afferenze da un solo orecchio quindi omolateralmente
Presso i nuclei cocleari quindi sia una decodifica delle info uditive in base alle frequenze e alla localizzazione e la provenienza del suono, Viene percepito prima in modo più intenso dall'orecchio più vicino alla sorgente sonora nell'orecchio omolaterale
(Ma importante confrontare ciò che proviene dai due lati opposti e quindi ci sono proiezioni che mettono in comunicazione componente destra e sinistra e le proiezioni dei nuclei cocleari in poi sono bilaterali)
È l'insieme delle fibre trasversali che si dipartono dal nucleo cocleare antero ventrale (contenente i neuroni sensitivi di secondo ordine della via Acustica )presso la giunzione bulbo Pontina del tronco-encefalico e vanno a formare una vera e propria struttura anatomica ad andamento orizzontale che con i nuclei che tali fibre incontrano prende il nome di CORPO TRAPEZOIDE
tale stria proietta bilateralmente al complesso olivare superiore
È una vera e propria struttura anatomica ad andamento orizzontale che si forma dalla stria acustica anteriore che contiene le fibre trasversali provenienti dai neuroni sensitivi secondo ordine del nucleo cocleare antro ventrale e dai nuclei che tali fibre incontrano
Parte dal nucleo cocleare antero ventrale e proietta bilateralmente al complesso OLIVARE superiore formato da due nuclei mediale e laterale (Ciascuno dei quali riceve sia da destra che da sinistra, Bilateralmente)
Riceve bilateralmente la acustica anteriore ed è formato da due nuclei ciascuno dei quali riceve sia da destra che da sinistra
NUCLEO MEDIALE, Rappresenta la via del tempo riconosce la provenienza del suono in base alla differenza nel tempo di arrivo Dello stimolo tra un orecchio e l'altro
NUCLEO LATERALE Via dell'intensità che riconosce la provenienza del suono sulla base della diversa intensità dello stimolo tra le due orecchie
Tali nuclei proiettano poi con fibre che si raccolgono nelle menisco laterale ai COLLICOLI INFERIORI bilateralmente
NUCLEO MEDIALE, Rappresenta la via del tempo riconosce la provenienza del suono in base alla differenza nel tempo di arrivo Dello stimolo tra un orecchio e l'altro
NUCLEO LATERALE Via dell'intensità che riconosce la provenienza del suono sulla base della diversa intensità dello stimolo tra le due orecchie
Le cellule dei nuclei cocleari sono MONOAURALI Cioè riceve afferenze da un solo orecchio omolaterale
Le cellule dei nuclei del complesso oliva superiore sono INTERAURALI Ricevono da entrambi le orecchie per confrontare i diversi tempi di ricezione e la diversa intensità
Proiettano attraverso fibre che si raccolgono nelle menisco laterale ai COLLICOLI INFERIORI Presso il tetto del mesencefalo che ricevono bilateralmente
Sono nuclei di relay della via acustica e Ricevono bilateralmente le fibre che si raccolgono nel lemnisco laterale provenienti dai nuclei del complesso olivare superiore
Da essi si dipartono efferenze dirette collicoli superiori che tramite la via tetto spinale controllano le attività motorie di tipo riflesso di teste occhi e efferenze principali verso il talamo
In parte arrivano i collicoli superiori che tramite la via tetto spinale controllano le attività motorie di tipo riflesso di Testa e occhi
Le fibre efferenti principali arrivano attraverso il brachium dei collicoli inferiori al corpo genicolato mediale CGM, Nucleo talamico di lei a proiezione specifica per la sensibilità acustica Situato sulla superficie posteriore del talamo dorsale infero posteriormente al pulvinar
E il corpo genicolato mediale un nucleo talamico di lei a proiezione specifica per la sensibilità acustica situato sulla superficie posteriore del talamo dorsale infero posteriormente al pulvinar
Esso riceve efferenze dai collicoli inferiori (Che hanno ricevuto efferenze dai nuclei del complesso Olivari superiore) E inviano afferenze attraverso il braccio posteriore della capsula interna alla corteccia uditiva primaria
1 CELLULE RECETTORIALI DELL'ORGANO DI CORTI Con terminazioni nervose dei neuroni bipolari sensitivi di primordine della via acustica presso il ganglio spirale nel modiolo della coclea
2 NERVO VESTIBOLO-COCLEARE Di cui la componente acustica è formata Dagli assoni dei neuroni del ganglio spirale
3 NUCLEO COCLEARE ANTERO-VENTRALE Presso la giunzione bulbo-pontina contiene i neuroni sensitivi di secondo ordine per la via acustica
4 STRIA ACUSTICA ANTERIORE Formata dalle fibre trasversali che si dipartono dai neuroni sensitivi di secondo ordine del nucleo nucleare antero-ventrale e formano una struttura anatomica ad andamento orizzontale detta CORPO TRAPEZOIDE
5 NUCLEO MEDIALE (via del tempo) E LATERALE (Via dell'intensità ) DEL COMPLESSO OLIVARE SUPERIORE
6 LEMNISCO LATERALE In cui si raccolgono le fibre che si dipartono al complesso olivare superiore
7 COLLICOLI INFERIORI Presso la lamina quadrigemina del mesencefalo
8 CGM Corpo genicolato mediale, Nucleo talamico di relay a proiezione specifica che invia proiezioni talamo corticali specifiche attraverso il braccio posteriore della capsula interna
9 CORTECCIA UDITIVA PRIMARIA
10 aree acustiche associative secondarie
Area 41 e 42 di brodman, Presso il labbro inferiore della scissura di Silvio nella regione detta giri trasversi di heshL
riconosce sequenze semplici ma invia informazioni alle aree acustiche associative secondarie Dette Belt e paraBelt che analizzano stimoli uditivi complessi
Ha un'organizzazione tonotopica colonnare in colonne di sommazione e colonne di soppressione
E organizzata in colonne di sommazione, attivate da afferenze omolaterali e controlaterali E in colonne di soppressione attivate dalle controlaterali e inibite da afferenze omolaterali
È una regione presso il labbro inferiore della scissura di Silvio che corrisponde alla corteccia uditiva primaria e quindi alle aree 41 e 42 di Bradman
Sono dette Belt e Parabelt Perché circondano la corteccia uditiva primaria e analizzano stimoli complessi ed essi si dipartono due vie
VIA DORSALE O DEL DOVE Diretta ad area associative etero modali parietali (Aree 5-7 Di Bradman) Per localizzare la fonte sonora
VIA VENTRALE DEL COSA Diretta ad area associative etero modali temporali per riconoscere le caratteristiche proprie del suono
AREA DI BROCA (44-45 brodman) Nel lobo frontale presso la circonvoluzione frontale inferiore
controlla la componente motoria del linguaggio e l'organizzazione della pronuncia di fonemi(Se lesione si ha l'afasia di Broca)
AREA DI WERNICKE Nella porzione posteriore della circonvoluzione temporale superiore
Permette la comprensione del linguaggio(In caso di lesione a afasia di Wernicke)
Le due aree sono collegate dal fascicolo arcuato un fascio associativo sottocorticale che va dal lobo temporale al frontale circondando la scissura di silvio
AREA DI BROCA (44-45 brodman) Nel lobo frontale presso la circonvoluzione frontale inferiore
controlla la componente motoria del linguaggio e l'organizzazione della pronuncia di fonemi(Se lesione si ha l'afasia di Broca)
AREA DI WERNICKE Nella porzione posteriore della circonvoluzione temporale superiore
Permette la comprensione del linguaggio
Le due aree di broca e wernicke sono collegate dal fascicolo arcuato un fascio associativo sottocorticale che va dal lobo temporale al frontale circondando la scissura di silvio
UTRICOLO E SACCULO Sensibili alle accelerazioni lineari del capo
TRE CANALI SEMICIRCOLARI Disposti ortogonalmente l'uno rispetto all'altro e sensibili ad accelerazioni angolari cioè alle rotazioni del capo
Sono sensibili alle accelerazioni lineari del capo
Utricolo accelerazioni lineari sul piano orizzontale (Per questo le macule utricolari hanno andamento orizzontali )mentre sacculo sul piano verticale (Per questo le macule sacculari all'andamento verticale)
Sono sensibili alle accelerazioni angolari cioè alle rotazioni del capo
Canale semicircolare posteriore attivato dal movimento laterale del capo quindi dal piegamento in cui la testa è avvicinata alla spalla
Canale semicircolare superiore attivato nei movimenti di flessione o estensione sul piano sagittale come nel caso del segno del sì
Canale semicircolare laterale attivato dai movimenti di rotazione sul piano orizzontale da un lato all'altro quindi dal segno del no
Nella percezione della posizione della testa rispetto al corpo
Nel mantenimento di tono muscolare e dell'equilibrio posturale
Nei riflessi che accompagnano i movimenti della testa
Sono cellule recettoriali ciliate simili a quelle della via acustica che quindi presentano stereociglia sul polo apicale con un chinociglio
Se la depressione delle stereociglia avviene nel verso del chinociglio si ha una depolarizzazione e eccitazione di tale cellule
Esse si trovano nelle macule utricolari e sacculari, regioni che presentano otoliti ovvero concrezioni calcaree presso la membrana gelatinosa che sovrasta le cellule ciliate e avvolge le stereociglia
nel caso dei canali semicircolari si trovano presso le creste a ampollari i ispessimenti della mucosa che rivestono l'ampolla una dilatazione che confluisce nell'utricolo e sovrastata da una cupola gelatinosa
nell utricolo e sacculo esse si trovano nelle macule utricolari e sacculari, regioni che presentano otoliti ovvero concrezioni calcaree presso la membrana gelatinosa che sovrasta le cellule ciliate e avvolge le stereociglia
nel caso dei canali semicircolari si trovano presso le creste a ampollari i ispessimenti della mucosa che rivestono l'ampolla una dilatazione che confluisce nell'utricolo e sovrastata da una cupola gelatinosa
Perché presentano otoliti ovvero concrezioni calcaree presso la membrana gelatinosa che sovrasta le cellule recettoriali ciliate e avvolge le stereociglia
Essi muovendosi per inerzia in direzione opposta rispetto al verso dell'accelerazione lineare accrescono la deflessione delle stereociglia rispetto al chimociglio perché trascinano la membrana gelatinosa e quindi massimizzano l'efficacia funzionale della defressione
muovendosi per inerzia in direzione opposta rispetto al verso dell'accelerazione lineare accrescono la deflessione delle stereociglia rispetto al chimociglio perché trascinano la membrana gelatinosa e quindi massimizzano l'efficacia funzionale della defressione
Si trova nella porzione prossimale del meato acustico interno ed è sede dei neuroni sensitivi di primo ordine della via vestibolare
E suddiviso in
- branca superiore che riceve afferenze da utricolo e parte anteriore del sacculo e dai canali semicircolari anteriori e laterale
-Branca inferiore che riceve dalla parete posteriore del sacculo e dal canale semicircolare posteriore
Dagli assoni dei neuroni sensitivi bipolari di primordine contenuti nel ganglio vestibolare o di scarpa presso il meato acustico interno
1 Cellule recettoriali ciliate presso le macula utricolari e sacculari e presso le creste ampollari
2 Ganglio vestibolare di scarpa contenente i neuroni sensitivi di primordine bipolari nel meato acustico interno (riceve afferenze)
3 Nervo vestibolo cocleare la cui componente vestibolare è formata dagli assoni dei neuroni sensitivi bipolari del ganglio di scarpa
4 Complesso nucleare vestibolare presso il tegmento bulbare Che contiene i neuroni sensitivi di secondo ordine ed è formato da quattro nuclei vestibolari
Il complesso nucleare vestibolare e localizzato nella porzione dorso-laterale del tegumento bulbare ed è formato da quattro nuclei contenenti i neuroni sensitivi del secondo ordine per la via vestibolare:
NUCLEO VESTIBOLARE MEDIALE
NUCLEO VESTIBOLARE SUPERIORE
NUCLEO VESTIBOLARE INFERIORE O DISCENDENTE
NUCLEO VESTIBOLARE LATERALE O DI DEITERS
fa parte del complesso nucleare vestibolare nella porzione dosso laterale del tegmento bulbare
Riceve afferenze sia dai canali semicircolari che dagli organi autolitici e dà origine al FASCIO VESTIBOLO SPINALE LATERALE Che discende omolateralmente lungo il cordone anteriore del midollo spinale fino agli alfa motoneuroni della colonna motoria mediale del corno anteriore omolaterale del midollo spinale
Agisce sul tono muscolare e ha un'azione facilitatoria sui muscoli antigravitari e quindi un ruolo posturale
ai nuclei vestibolari superiori e mediali del complesso nucleare vestibolare nella porzione dorso-laterale del segmento bulbare arrivano afferenze dai canali semicircolari Secondo la via vestibolare
Da tali nuvole il neurone di secondo ordine dà origine a un fascicolo longitudinale mediale che decorre lungo la mediana e si divide a T con una proiezione ascendente e una proiezione discendente
La proiezione ascendente raggiunge i nuclei motori dei nervi cranici o motori quindi l'oculomotore il trocleare e l'abducente che nervo la muscolatura oculomotoria estrinseca implicata nei movimenti riflessi degli occhi in risposta ai movimenti del capo
(Invece la proiezione discendente tramite i cordoni anteriori omolaterali del neuro spinale arriva ai motoneuroni delle corna anteriori dei segmenti cervicali del midollo spinale che controllano i muscoli posteriori del collo per mantenere l'equilibrio della testa durante la deambulazione e quindi sono coinvolti nel riflesso vestibolo collico)
IPOTALAMO è il livello più basso con un'organizzazione più semplice e il più antico filogeneticamente, responsabile della Self Preservation e di adattamenti omeostatici
RINENCEFALO Livello intermedio che comprende più strutture coinvolte nell'analisi di comportamenti legati a segnali olfattori
LOBO LIMBICO Porzione di corteccia cerebrale che coniuga le funzioni dei livelli inferiori con le funzioni cognitive superiori
Controlla il comportamento emozionale e funzioni cognitive superiori e emozioni primordiali al fine di analizzare gli stimoli esterni ed elaborare comportamenti adeguati in risposta e memorizzare per azioni future strategie comportamentali
È una struttura di encefalica localizzata nel pavimento e nel terzo inferiore delle pareti laterali del terzo ventricolo
REGIONE SOPRA CHIASMATICA O ANTERIORE Posta sopra al chiasma ottico
REGIONE TUBERALE O INTERMEDIA Posta sopra al peduncolo ipofisario o infundibolo in corrispondenza del tuber cinereum
REGIONE SOPRA MAMMILLARE O POSTERIORE Sopra ai corpi mammillari
REGIONE PERIVENTRICOLARE, adesa medialmente al III ventricolo
REGIONE MEDIALE
REGIONE LATERALE Separata dalla mediale dal fornice fascio di sostanza bianca con decorso postero anteriore
REGIONE ANTERIORE O SOPRACHIASMATICA
Nucleo preottico mediale e laterale
Nucleo Parachiasmatico e nucleo paraventricolare (Modulano i ritmi circadiani sonno-veglia ricevendo afferenze da vie ottiche della retina e producendo melatonina)
Nucleo sopra ottico (Regola la temperatura corporea)
REGIONE TUBERALE O INTERMEDIA
Nucleo dorsomediale
Nucleo dorso laterale
Nucleo ventro-mediale
Nucleo arcuato o infundibolare (Centro della fame e della sazietà)
REGIONE POSTERIORE O SOPRAMAMMILLARE
Nucleo posteriore
Nucleo tubolare laterale
Nucleo tubero mammillare
Corpi mammillari
Nucleo preottico mediale e laterale
Nucleo Parachiasmatico e nucleo paraventricolare (Modulano i ritmi circadiani sonno-veglia ricevendo afferenze da vie ottiche della retina e producendo melatonina)
Nucleo sopra ottico (Regola la temperatura corporea)
È il centro della fame e della sazietà
Interagisce con la leptina ormone proteico prodotto dal tessuto adiposo e produce ormoni che stimolano l'appetito auxine e neuropeptide Y oppure che stimolano l'ipofisi a secernere leptina ormone che inducono la sazietà
È necessario un equilibrio Tra fame e sazietà
CONTROLLO DEL SISTEMA ENDOCRINO
Per gestire i comportamenti salvavita di tipo omeostatico ovvero regola ritmo sonno veglia, L'assunzione di cibo liquidi e la temperatura corporea
CONTROLLO DELLE SNA
Regola le reazioni automatiche a stati emozionali di base associando funzioni fisiologiche primarie emozioni primordiali
Le regioni anteriori controllano il sistema parasimpatico mentre le posteriori il simpatico
COMPONENTE PARVO CELLULARE (Di dimensioni minori più piccoli) Controlla l'adenoipofisi attraverso la secrezione di releasing ormone o inibiting ormones
COMPONENTE MAGNO CELLULARE Controlla la neuro ipofisi ovvero il lobo posteriore attraverso la secrezione di vasopressina, ormone antidiuretico e ossitocina
Attraverso i neuroni ipotalamici PARVO CELLULARI, Più piccoli che secernono releasing ormone o inibiti ormone
Essi sono contenuti nella regione tuberale e periventricolare dell'ipotalamo e inviano i loro assoni tramite il FASCIO TUBERO INFUNDIBOLARE A livello dell eminenza mediana dell'ipofisi dove l'arteria ipofisi era superiore forma un doppio letto capillare superficiale profondo in cui vengono riversati gli ormoni
L'ipotalamo è connesso alla neuro ipofisi attraverso il peduncolo ipofisario/ infundibolo che continua con l' eminenza mediana situata all'apice del tuber cinereum, una struttura conica posta inferiormente all'ipotalamo
Attraverso I neuroni ipotalamici MAGNO CELLULARI (piu grandi) Che secernono vasopressina, Ormone antidiuretico e ossitocina
Gli assoni dei neuroni magno how del nucleo sopra ottico e paraventricolare formano FASCIO IPOTALAMO IPOFISARIO Che decorre attraverso il peduncolo ipofisario e termina nel letto capillare dell'arteria ipofisaria inferiore presso la neuro ipofisi dove rilasciano gli ormoni secreti
Vasopressina stimola un maggiore riassorbimento di acqua nei tubuli contorti distali e prossimali dei rene e un deficit porta a diabete insipido
Ossitocina favorisce la lattazione dopo il parto e stimola la contrazione del miometrio uterino durante il parto
La componente Parvo cellulare dell'ipotalamo controlla l'adenoipofisi rilasciando ormoni presso il doppio elettro capillare formato dall'arteria ipofisaria superiore presso L'adenoipofisi attraverso il fascio tubero infundibolare che passa dall eminenza mediana
La componente magno cellulare dell'ipotalamo controlla la neuro ipofisi rilasciando ormoni nel letto capillare dell'arteria ipofisaria inferiore presso la neuro ipofisi a cui arriva attraverso il fascio ipotalamo ipofisario che decorre nel peduncolo ipofisario
NUCLEI DEL SETTO situati nel prosencefalo (Porzione basale anteriore degli emisferi ) e coinvolti in attività limbiche, raggiungono l'ipotalamo tramite il fascicolo prosencefalico mediale che termina nel tegmento del mesencefalo dove dopo aver attraversato le porzioni laterali dell'ipotalamo
IPPOCAMPO Tramite il fornice
AMIGDALA Tramite la stria terminale che ha un decorso a C nella fessura talamo striata lungo il margine laterale del nucleo caudato
RETINA tramite fibre collaterali delle vie ottiche che arrivano ai numeri sopra chiasmatico e paraventricolare
TRONCO-ENCEFALICO, MIDOLLO SPINALE, GRIGIO PERIACQUEDUTTALE, FORMAZIONE RETICOLARE, NUCLEO DEL TRATTO SOLITARIO Tramite il fascio prosencefalico mediale e il fascicolo longitudinale dorsale;/di Schultz Che decorre nel segmento dorsale del tronco-encefalico e connette bilateralmente
Tramite la stria terminale che ha un decorso C nella fessura aurata alla striata lungo il margine laterale del nucleo caudato
Lungo il fornice un fascio di sostanza bianca con decorso postero anteriore
FASCIO MAMMILLO-TALAMICO Collega i corpi mammillari dell'ipotalamo ai nuclei anteriori del talamo
FASCIO MAMMILLO-TALAMICO Collaterale del fascio mammillo-talamico che collega i corpi mammillari alla formazione reticolare del tronco-encefalico
nuclei nella regione posteriore o sopra mammillare dell'ipotalamo, nel diencefalo
fanno parte del circuito di Papez, Hanno un ruolo emotivo nella regolazione delle emozioni e influenzano il comportamento e le risposte emotive essendo parte del sistema limbico, Sono coinvolte nei processi di memoria come nel recupero delle informazioni della memoria spaziale e episodica
NO È particolarmente sviluppato nei mammiferi inferiori mentre più rudimentale nell'uomo perché regola il comportamento legato alle informazioni olfattive e l'uomo non ha un senso dell'olfatto molto sviluppato
La via olfattoria
AREA OLFATTORIA (Formata da bulbo olfattorio, Tubercolo olfattorio, Corteccia piriforme e nucleo olfattorio anteriore)
AMIGDALA E CORTECCIA PERI AMIGDALOIDEA
AREA SETTO DIAGONALE
E la struttura principale che riceve le informazioni olfattive direttamente dai recettori dell'olfatto
Fa parte dell'area olfattoria del rinencefalo e è localizzato bilateralmente in posizione anteriore sulla faccia inferiore del lobo frontale presso il giro retto
Contiene cellule mitrali che rappresentano i neuroni di secondo ordine per la via olfattoria E che fanno sinapsi con i neuroni di primo ordine presso il glomerulo, Struttura del bulbo raggiunta anche da interneuroni detti Cellule capellute o Tufted cells che modulano il segnale in entrata nel bulbo
Il bulbo ha una struttura laminare e all'interno di esso vi è una segregazione funzionale dei vari contatti sinaptici, Neuroni olfattori di diverso tipo hanno una specificità diversa per i vari odoranti
Sono i neuroni sensitivi di secondo ordine per la via olfattoria e si trovano presso il bulbo olfattorio localizzato bilateralmente in posizione anteriore sulla faccia inferiore del lobo frontale presso il giro retto
Insieme degli assoni delle cellule mitrale che sono i neuroni di secondo ordine della via olfattoria insieme agli assoni delle cellule capellute e delle cellule granulari (interneuroni che modulano l'attività di scarica delle cellule mitrali)
Origina dal bulbo olfattorio e si divide presso la porzione posteriore del giro retto in stria olfattoria mediale e stria olfattoria laterale
STRIA OLFATTORIA MEDIALE che contatta il bulbo olfattorio controlaterale (Via olfattoria bilaterale ) e si genera quando il tratto Olfattorio incontra il nucleo olfattorio anteriore
STRIA OLFATTORIA LATERALE Si genera dal tubercolo olfattorio e proietta direttamente alla corteccia olfattoria primaria che comprende la corteccia piriforme e la corteccia peri amigdaloidea
E bilaterale poiché il tratto olfattorio (Che origina dal bulbo olfattorio ) si divide in stria olfattoria mediale e laterale e la stria mediale va a contattare il bulbo olfattorio controlaterale
È situata nella regione antero-mediale del lobo temporale antica filogeneticamente e comprende la corteccia piriforme e la corteccia periamigdaloidea situata intorno all'amigdala e corrispondente all'uncus
Origina dagli assoni delle cellule recettoriali principali che sono i neuroni di primordine per la via olfattoria, presso i recettori olfattivi che sono chemocettori situati nella mucosa olfattoria che riveste inferiormente la lamina cribrosa dell'etmoide e che forma il tetto delle cavità nasali
Tali assoni attraversano i forami della lamina cribrosa e formano il nervo olfattorio che raggiunge il sistema nervoso centrale presso il bulbo olfattorio nella faccia inferiore del lobo frontale presso il giro retto
1 Recettori olfattivi presso la mucosa olfattoria che riveste inferiormente la lamina fibrosa dell'etmoide che forma il tetto delle cavità nasali (quindi neuroni recettoriali principali nella mucosa olfattoria)
3 Nervo olfattorio I paio nc, Che si forma dalla dagli assoni dei neuroni recettoriali principali Che attraversano i forami della lamina fibrosa
4 Bulbo olfattorio presso il SNC contenente cellule mitrali ( neuroni di secondo ordine per la via olfattoria)
5 Tratto olfattorio formato dagli assoni delle cellule mitrale e degli interneuroni come le cellule capellute e le cellule granuli del bulbo olfattorio
6 Suddivisione del tratto olfattorio olfattoria mediale e stria olfattoria laterale
7a Stria olfattoria mediale contatta il bulbo olfattorio controlaterale perché la via olfattoria è bilaterale
7b Stria olfattoria laterale proietta direttamente alla corteccia olfattoria primaria ma anche ad amigdala, Ipotalamo e ippocampo (NO Direttamente ai nuclei Talamici di relay)
B la via olfattoria è l'unico sistema sensitivo speciale che non passa per il talamo
La stria olfattoria laterale originata dal tratto olfattorio presso la parte posteriore del giro retto proietta direttamente alla corteccia olfattoria primaria, Ma presenta proiezioni olfattoria anche verso amigdala, Ipotalamo, Ippocampo e corteccia entorinale (No direttamente verso il talamo)
La amigdala può contattare il nucleo dorsomediale del talamo un nucleo specifico di relay limbico che contatta le cortecce prefrontali per una completa decodifica della info olfattoria
Ciò permette di dare una connotazione affettiva alla sensazione olfattoria
Il nucleo dorsomediale del talamo che riceve dall'amigdala (Che ha ricevuto proiezione olfattoria dalla stria olfattoria laterale) e contatta le cortecce prefrontali permettendo di dare una connotazione affettiva alla sensazione olfattiva
Gruppo di nuclei di sostanza grigia di derivazione telencefalica, non collegati inizialmente ai gangli della base perché è una struttura del rinencefalo
telencefalica
È una struttura del rinencefalo localizzata presso l'cous a livello della porzione infero-mediale del lobo temporale, Nella porzione anteriore all'ippocampo e ventralmente alla coda del caudato
Il lobo limbico
Corticali e categorizza le emozioni di base a seguito della loro decodifica operata a livello di encefalico dall'ipotalamo (Che determina una risposta fisiologica automatica grazie al controllo del SNA)
Sulla faccia mediale degli emisferi cerebrali a formare una sorta di limbus corticale intorno al corpo calloso
È formato da tre regioni corticali
GIRO SUBCALLOSALE
GIRO DEL CINGOLO O CORTECCIA CINGOLATA
GIRO PARA IPPOCAMPICO
GIRO SUBCALLOSALE Situato sotto al rostro del corpo calloso, in posizione anteriore
GIRO DEL CINGOLO O CORTECCIA CINGOLATA Posta sopra al corpo calloso e termina posteriormente con l istmo del giro cingolato
GIRO PARA IPPOCAMPICO Segue l'istmo del giro del cingolo e circonda lateralmente l'ippocampo e la sua porzione inferiore è la corteccia entorinale
Dalla corteccia ENTORINALE
È una neocorteccia a 6 strati localizzata nella regione infero mediale del lobo temporale, lateralmente all'ippocampo
Riceve afferenze da altre neocorteccia e funge da mediatrice tra esse e l'ippocampo ed è separata medialmente dall'ippocampo attraverso la scissura dell'ippocampo ed è separata lateralmente dalle altre cortecce tramite la scissura o solco collaterale
È una neocorteccia a 6 strati localizzata nella regione infero mediale del lobo temporale, lateralmente all'ippocampo (rappresenta la porzione inferiore del giro para ippocampico, parte del lobo limbico)
Riceve afferenze da altre neocorteccia e funge da mediatrice tra esse e l'ippocampo ed è separata medialmente dall'ippocampo attraverso la scissura dell'ippocampo ed è separata lateralmente dalle altre cortecce tramite la scissura o solco collaterale
La corteccia entorinale
È una archicorteccia ovvero una corteccia primitiva con struttura trilaminare a tre strati (Non a 6 strati come la neocorteccia)
E localizzato nella porzione infero-mediale del lobo temporale dove incontra uno stretto rapporto con la porzione infero-mediale del corno inferiore o temporale dei ventricoli laterali Tramite l'alveus e con la porzione posteriore dell'amigdala
GIRO DENTATO Porzione dorsale più piccola
CORNO DI AMMONE Porzione ventrale più grande grande
(Entrambe hanno struttura trilaminare)
SUBICULUM Zona di corteccia di transizione alla base dell'ippocampo che dal corno d'ammone a 3 strati si continua con la corteccia entorinale a 6 strati, Attraverso prem e para su culu m'che assumono progressivamente una stratificazione da tre a cinque strati procedendo verso tale corteccia
Zona di corteccia di transizione alla base dell'ippocampo che dal corno d'ammone a 3 strati si continua con la corteccia entorinale a 6 strati, Attraverso prem e para su culu m'che assumono progressivamente una stratificazione da tre a cinque strati procedendo verso tale corteccia
Insieme di IPOOCAMPO formato da giro dentato e corno d ammone, SUBICULUM formato da pre e parasubiculum e CORTECCIA ENTORINALE che circonda l'ippocampo
Strato molecolare o lacunoso (Contenente numerosi interneuroni e albero dendritico delle cellule Dei granuli)
Strato delle cellule di granuli o delle cellule stellate (Strato di ricezione delle afferenze)
Strato polimorfo o dell'ilo
Le cellule dei granuli si trovano nello strato delle cellule dei granuli o delle cellule stellate che è lo strato intermedio su tre strati del giro dentato ed è deputato alla ricezione delle afferenze dell'ippocampo
Sono piccole cellule poligonali con somma di 10 µm densamente impacchettate con un grande albero dendritico che si estende lo strato molecolare e un assone che con altri assoni formano mossy fibers o fibre muscoidi ippocampali e si porta allo strato molecolare del corno di ammone
STRATO MOLECOLARE Che presenta un sottostrato detto STRATO RADIALE che contiene gli assoni delle cellule di granuli del giro dentato
STRATO DELLE CELLULE PIRAMIDALI è lo strato di partenza delle efferenze dell'ippocampo (Le cellule piramidali del corno di ammone sono le cellule più grandi del sistema nervoso centrale)
STRATO ORIENS o POLIMORFO In cui transitano gli assoni provenienti dalle cellule piramidali
Le cellule piramidali dello strato delle cellule piramidali del corno di ammone dell'ippocampo
Il subiculum Che gradualmente prosegue con presubivulum e parasubiculum a 3 e 5 Strati che proseguono gradualmente verso la corteccia entorinale a sei strati
CA1 regione al subiculum
CA2 Intermedia
CA3 Regione più prossimale al giro dentato
guscio di sostanza bianca che riveste l'ippocampo ed è attraversato dalle fibre in entrata in uscita dall'ippocampo che poi si raccolgono in una protrusione sulla superficie dorsale dell'ippocampo detta fimbria che poi converge nei due fornici
Fasci di fibre che fuoriescono dall'ippocampo e si dirigono alle strutture target dell'ippocampo
Sono formati da due gambe che si uniscono sulla mediana sotto lo splenio del corpo calloso e poi decorrono sul margine libero del setto pellucido
Scendono come colonne del fornice fino alla commessura anteriore dove si dividono in
-fornice precommissurale che termina nei target anteriori alla commessura
- fornice post commissurale che termina in target posteriore la commessura come corpi mammillari
Protrusione sulla superficie dorsale dell ippocampo in cui si raccolgono le fibre in entrata e in uscita dall'ippocampo che hanno attraversato l alveus
essa decorre medialmente al corno di ammone e le due fimbrie dorsalmente si avvicinano al piano sagittale mediano e formano le due gambe del fornice ovvero la crura fornix
perché le proiezioni dalla corteccia entorinale Passano attraverso e perforano il subiculum Per raggiungere lo strato molecolare del giro dentato
1 Tra le cellule piramidali della corteccia entorinale e le cellule stellate o dei granuli dello strato dei granuli del giro dentato
2 Tra le cellule dei granuli del giro dentato e le cellule piramidali dello strato piramidale di CA3 del corno di ammone
3 Tra le cellule piramidali di CA3 E le cellule piramidali di CA1 del corno d'ammone
Tutte e tre sono sinapsi eccitatoria
Sono sinapsi ECCITATORIE
Una via con ruolo modulatore legata al circuito di Papez e alla via perforante
Gli assoni delle cellule piramidali della corteccia entorinale raggiungono direttamente le cellule piramidali di CA1 senza passare attraverso quelle di CA3 e quindi si salta il circuito tri sinaptico ippocampale e CA1 proietta direttamente alla corteccia entorinale
FORNICE PRECOMMESSURALE Si porta anteriormente alla commessura e proietta ai nuclei del setto (Nella porzione basale del setto pellucido nella parte inferiore del prosencefalo) che proiettano al giro del cingolo
FORNICE POSTCOMMESSURALE Resta posteriore alla commessura e proietta tramite le colonne del fornice ai corpi mammillari dell'ipotalamo che proiettano attraverso il fascio mammillo-talamico ai nuclei anteriori del talamo, nuclei talamici specifici di relay limbico implicati nel circuito di Papez
Collaterali di Shaffer
1 Cellule piramidali della CORTECCIA ENTORINALE nel lobo temporale con assoni che passano attraverso il subiculum
2 Prima sinapsi con i dendriti delle cellule stellate (Cellule dei granuli con soma nello strato dei granuli ) del GIRO DENTATO dell'ippocampo presso lo strato molecolare
3 L'insieme degli assoni delle cellule dei granuli forma le MOSSY FIBERS/FIBRE MUSCOIDI IPPOCAMPALI Che raggiungono lo strato molecolare della regione CA3 del corno di Ammone
4 Seconda sinapsi eccitatoria tra cellule Dei granuli del giro dentato e cellule piramidali di CA3 del CORNO DI AMMONE
5 Gli assoni delle cellule piramidali di CA3 formano un fascio detto COLLATERALI DI SHAFFER Per raggiungere le cellule piramidali della regione CA1 del corno di ammone
6 Terza sinapsi eccitatoria tra le cellule piramidali di CA3 e le cellule piramidali della regione CA1 del corno di ammone
7 cellule piramidali della regione CA1 mandano assoni attraverso il subiculum verso la CORTECCIA ENTORINALE e attraverso l alveus verso sedi esterne
8 Alveus Si continua nella fimbria dell'ippocampo e poi nelle due gambe del fornice che si riuniscono nel corpo del fornice fino alla commessura anteriore dove si suddivide in fornice precommessurale verso i nuclei del setto e post commessurale verso i CORPI MAMMILLARI DELL'IPOTALAMO
9 I corpi mammillari proiettano attraverso il FASCIO MAMMILLO-TALAMICO Ai nuclei anteriori del talamo che sono nuclei talamici specifici di relay limbico
10 NUCLEI ANTERIORI DEL TALAMO riproiettano alla CORTECCIA CINGOLATA E ENTORINALE (CHIUDONO CIRCUITO DI PAPEZ)
Si ha uno scambio di fibre commessura fra i due ippocampi controlaterali
E situata presso lo splenio del corpo calloso e a questo livello le gambe del fornice (Formato dalle fibre in uscita dall ipotalamo) convergono sulla mediana a formare il corpo dei fornici che poi anteriormente si separano nuovamente nelle colonne del fornice
Corteccia cingolata tramite il cingulum
Corteccia orbitale prefrontale
Cortecce temporali
Amigdala
DANNO BILATERALE DELL'IPPOCAMPO Porta ad un'amnesia anterograda e quindi nella difficoltà nell'acquisire nuove info è un danno alla memoria breve termine (Può essere dovuto a epilessia del lobo temporale ovvero ad alterata attività elettrica della circuiteria)
Encefalite erpetica Patologie infiammatoria su base infettiva
PROCESSI NEURO DEGENERATIVI
Attraverso il fascio mammillo-talamico
I nuclei anteriori del talamo, Che chiudono il circuito di papez ricevendo il fascio mammillo-talamico dei corpi mammillari e proiettando alla corteccia cingolata e alla corteccia entorinale
non è vero anche quando i muscoli a riposo il fuso neuromuscolare viene leggermente stirato e sebbene vi sia una bassa frequenza di scarichi di potenziali d'azione di base i motoneuroni gamma in piccola parte portano a una contrazione anche in fase di rilasciamento per mantenere un tono muscolare ovvero un lieve stato di contrazione muscolare
Inducono potenziali d'azione nella fibra associata per tutto il perdurare dello stimolo
L'area 3A principalmente afferenze propriocettive mentre l'area 3B principalmente afferenze della sensibilità tattile
nella fossa cranica posteriore
anteriormente con TE attraverso peduncoli cerebellari
superiormente con LOBO OCCIPITALE da cui è separato da tentorio del cervelletto, sdoppiamento della dura madre
forme il tetto del IV VENTRICOLO
corteccia di sostanza grigia allesterno non lisci: circonvoluzioni/giri nella corteccia cerebrale e FOLIA parallele e ordinate nella cerebellare intervallate da solchi
nuclei della base e nuclei del cervelletto, ammassi di sostanza grigia dispersi nella sostanza bianca interna
SOLCO PRIMARIO separa lobo anteriore e posteriore, è sulla suoerficie posteriore
SOLCO POSTEROLATERALE separa il lobo flocculo nodulare
FESSURA ORIZZONTALE presso l equatore ma non usata per suddivisione in lobi
uvula è la IX parte in cui è diviso il verme del cerevlletto e le tonsille cerebellari sono i rispettivi lobuli che le corrispondono lateralmente
trovandosi presso il grande forame occipitale, in caso di aumento della pressione intracranica si puo avere un erniazione e le tonsille protrudono attraverso foro andando a comprimere bulbo (che presso la formazione reticolare presenta formazione reticolare con centri per la respirazione e il battito cardiaco e pertanto puo portare alla morte)
le muscoidi da diverse parti del SNC:
fibre afferenti vestibolari
fibre da formazione reticolare
via spinocerebellare
fibre cortico ponto cerebellari
collaterali da sistema somatosensitivi acustico e visivo
le rampicanti SOLO dal complesso olivare inferiore (nucleo principale e due nuclei accessori, che riceve dal MS attraverso il tratto spinoolivare, dalla pars parvocellulare del nucleo rosso e da collaterali della corteccia motoria come il fascio cortico bulbare)
La via spino cerebellare ha una catena di due neuroni perché non arriva alla corteccia ma al cervelletto mentre la spino talamica ha una catena di tre neuroni di cui tra corteccia e midollo spinale vi è intermedio il talamo
La via spino cerebellare arriva alla corteccia cerebellare omolaterale invece la via spino talamica arriva alla corteccia cerebrale controlaterale quindi uno è un fascio diretto (fascio spino cerebellare dorsale, Mentre il fascio spino cerebellare ventrale è un fascio doppiamente crociato )e l'altro crociato
È un fascio doppiamente crociato
Ha una prima decussazione presso il cordone laterale controlaterale a livello del MS
Decussa Nuovamente presso il mesencefalo e poi entra attraverso il peduncolo cerebellare superiore per arrivare alla corteccia cerebellare omolaterale
Sono due fasci principali e due accessori
I fasci principali sono il fascio spino-cerebellare dorsale che proviene dai fusi uro muscolari degli arti inferiori e del tronco e il fascio spino cerebellare ventrale che proviene dagli organi del Golgi degli arti inferiori e del tronco
I fasci accessori sono i fascio spino cerebellare rostrale che proviene dagli organi del goal dell'arto superiore ed è annesso al ventrale, Il fascio cuneocerebellare che proviene dai fusi neuromuscolari degli arti superiori ed è annesso al dorsale
VOLONTARIA (SCHELETRICA)
AUTOMATICA
RIFLESSA
MOTILITÀ VISCERALE
Nel cordone laterale del midollo spinale omolaterale tranne nel caso del fascio spino cerebellare ventrale che decussa nel midollo spinale e viaggia nel cordone laterale controlaterale
CORDONE LATERALE
Fascio cortico-spinale dorsale o indiretto o crociato
Via rubro spinale
CORDONE ANTERIORE
Fascio cortico-spinale ventrale o diretto
Via tetto spinale
Via vestibolo spinale
Via reticolo spinale
Dopo aver percorso il cordone anteriore del midollo spinale controlaterale perché è un fascio Crociato fa sinapsi Con i motoneuroni del corno anteriore del midollo spinale controlaterale SOLO NELLA REGIONE CERVICALE
Riceve afferenze collaterali da aree motorie in particolare le aree supplementari e l'area premotoria presso l'area 6 di Brodman
Ciò dimostra come sia sempre sotto il controllo della corteccia che va a modulare l'azione dei nuclei del tronco-encefalico, tra cui il nucleo rosso che si trova presso il tegmento mesencefalico
Facendo parte dei sistemi dorsolaterali ( come il fascio crociato del tratto cortico-spinale ovvero il fascio cortico-spinale dorsolaterale) decorre nel CORDONE LATERALE
Decorre nel cordone laterale controlaterale poiché è una via crociata e gli assoni degustando già alla loro origine presso il tronco encefalico e discendono contro lateralmente lungo il tronco-encefalico e nel midollo spinale
E il nucleo vestibolare laterale che fa parte del complesso vestibolare formato da quattro nuclei vestibolari
Da esso si diparte il tratto vestibolo spinale laterale che fa parte delle vie del sistema ventro-mediale motorio
è ipsilaterale e decorre nel cordone anteriore omolaterale del midollo
Innerva i muscoli antigravitari, in particolare gli estensori degli arti inferiori e flessori degli arti superiori quindi permette di mantenere il tono muscolare durante la stazione eretta e durante la deambulazione l'attivazione alternata dei muscoli antigravitari
Il fascio reticolo spinale pontino origina da neuroni presso la formazione reticolare e presso il nucleo abducente o motore del del facciale (Che hanno attività spontanea di base ma ricevono afferenze dalla corteccia motoria tramite collaterali del del fascio cortico-spinale e afferenze dal cervelletto)
Il fascio reticolo spinale pontino origina dai neuroni posti dorsalmente le olive inferiori (che hanno attività spontanea di base e ricevono afferenze dalla corteccia motoria primaria e dal cervelletto)
Entrambi i fasci viaggiano nel cordone anteriore del midollo spinale
Il fascio reticolo spinale pontino va a potenziare i riflessi antigravitari invece il fascio bulbare va a inibire i riflessi antigravitari
RECETTORE PERIFERICO
VIA AFFERENTE DAL NEURONE SENSITIVO Di primordine nel ganglio spinale
CENTRO DEL RIFLESSO Presso il SNC vi si elabora il riflesso e vi è la modulazione da parte di INTERNEURONI
VIA EFFERENTE DI MOTONEURONI
EFFETTORE Muscolo che esplicita il riflesso
Sono riflessi propriocettivi da stiramento usati nella clinica
Sono riflessi profondi mono sinaptici che nascono dei fusi neuromuscolari e si attivano post stiramento muscolo a scopo difensivo per evitare la lacerazione da eccessivo stiramento ne portano la contrazione
Uso un martelletto per verificare tale riflesso che coinvolge il muscolo quadricipite e devo verificare che i riflessi siano simili nelle due metà corporee
possono anche essere riflessi meno vivaci ma ci deve essere simmetria tra i due arti controlaterali e tra arti superiori e inferiori
Attraverso collaterali del fascio cortico-spinale va a ridurre la vivacità del riflesso profondo/Da stiramento controlaterale E va ad eccitare il riflesso superficiale
(FASCIO CORTICO-SPINALE HA AZIONE INIBITORIA SUI RIFLESSI PROFONDI E FACILITATO SUI RIFLESSI SUPERFICIALI)
Quindi in caso di lesione del fascio i riflessi superficiali scompaiono mentre i riflessi profondi aumentano dal lato controlaterale alla lesione
Come nel midollo spinale la sostanza bianca è prevalentemente all'esterno e quindi forma la porzione ventrale, mentre la sostanza grigia si trova all'interno ma non è disposta in modo ordinato come midollo spinale e si trova nel tegmento (che contiene sia sostanza bianca che grigia)
no fa parte del SNA
Eppure è contenuta nel tronco encefalico a livello del tegmento (Presente sia nel ponte che nel midollo bulbo che nel mesencefalo, quindi in tutto il TE)
contiene neuroni sparsi a formare una rete non ordinata deputata al controllo di funzioni automatiche come quella respiratoria e cardiocircolatoria e il mantenimento dello stato di coscienza, inoltre partecipa al controllo motorio e alla modulazione della sensibilità dolorifica
Quindi in caso di lesione della sostanza reticolare il paziente va in coma ovvero sia un alterato stato della coscienza
Si può anche avere la sindrome dell'ondina per cui in presenza di direzione della formazione reticolare non ci si può addormentare poiché altrimenti ci si dimentica di respirare
Nuclei dei nervi cranici
Nuclei propri
Formazione reticolare (Parte dell'SNA)
Nucleo rosso
Sostanza nera
Le cellule del Purkinje della corteccia cerebellare non inviano direttamente fuori dal cervelletto ma inviano fuori dalla corteccia all'interno dei nuclei cerebellari profondi, quindi sempre dentro il cervelletto
Le cellule del verme proiettano al nucleo FASTIDIO situato Medialmente che controlla i sistemi discendenti mediali e quindi l'esecuzione del movimento
le cellule delle regioni para vermiana proiettano al nucleo INTERPOSITO, Situato in posizione intermedio e suddivisibile in nucleo globoso e emboliforme che controlla i sistemi discendenti laterali e quindi l'esecuzione del movimento
Le cellule degli emisferi cerebellari proiettano al nucleo DENTATO Che proietta all'area 4e 6 motoria e premotoria della corteccia cerebrale per la pianificazione del movimento
Le cellule del Purkinje del lobo flocculo nodulare (vestibolocerebellum)fa eccezione poiché non passano attraverso i nuclei cerebellari profondi tranne alcune dirette al fastidio ma vanno DIRETTAMENTE AI NUCLEI VESTIBOLARI Senza passare per una stazione intermedia all'interno del cervelletto e sono implicati nell'equilibrio nei movimenti dell'occhio
Le cellule del Purkinje del lobo flocculo nodulare (vestibolocerebellum)fa eccezione poiché non passano attraverso i nuclei cerebellari profondi (In genere le cellule proiettano fuori dalla corteccia cerebellare ma non fuori dal cervelletto) tranne alcune dirette al nucleo del fastigio ma vanno DIRETTAMENTE AI NUCLEI VESTIBOLARI Senza passare per una stazione intermedia all'interno del cervelletto e sono implicati nell'equilibrio nei movimenti dell'occhio
EFFERENZE
Riceve fibre MUSCOIDI spino cerebellari che portano una sensibilità propriocettiva non cosciente dal midollo spinale e anche fibre trigeminali
Proietta al nucleo INTERPOSITO Che a sua volta proietta all'esterno del cervelletto con fibre che decussano e passano nel PEDUNCOLO CEREBELLARE SUPERIORE CONTROLATERALE dirette al:
-PARS MAGNOCELLULARE DEL NUCLEO ROSSO CONTROLATERALE, Da cui poi origina il fascio rubro spinale che è parte del sistema dorso-laterale e quindi è un fascio crociato che è decubito dopo l'origine a livello mesencefalico e arriva ai motoneuroni OMOLATERALI (rispetto cellule purkinje cervelletto) diretti ai muscoli distali per i controllo di movimenti fini
-NUCLEO VENTRO LATERALE VL (Ma anche dentro anteriore VA) del TALAMO CONTROLATERALE, Che proietteranno alle aree motorie primaria e secondarie premotorie
Quindi la funzione dello spinocerebellum è l'esecuzione e la coordinazione del movimento nel corso della sua attuazione
VIA CORTICO PONTO CEREBELLARE
dalla corteccia i motoneuroni corticali di primo ordine danno origine al fascio cortico-spinale da cui si dipartono collaterali che invece di fare sinapsi con i motoneuroni del midollo spinale fanno sinapsi con i nuclei ponti omolaterali, da cui nascono fibre ponto Cerebellari che decussano come fibre trasversali e passano attraverso il peduncolo cerebellare medio controlaterale e arrivano all'emisfero cerebellare controlaterale
VIA CORTICO OLIVO CEREBELLARE
I neuroni del complesso nucleare inferiore, che hanno ricevuto afferenze cortico olivari dalle aree motorie supplementari della corteccia, proiettano attraverso fibre rampicanti che decussano all'origine all'emisfero cerebellare controlaterale, passando attraverso il peduncolo cerebellare inferiore controlaterale
VIA CORTICO RETICOLO OLIVARE
La formazione reticolare bulbo-pontina riceve afferenze dalla corteccia ma non solo da aree motorie ma soprattutto dalle aree sensitive e invia assoni che decussano e attraversano il peduncolo cerebellare medio e inferiore controlaterale fino all'emisfero cerebellare controlaterale
Le vie efferenti dal cerebro cerebellum passano attraverso il nucleo cerebellare profondo detto NUCLEO DENTATO Da cui partono
VIA DENTATO TALAMICA Le fibre dal nucleo dentato decurtano e passano attraverso il peduncolo cerebellare superiore controlaterale e arrivano ai nuclei VA e VL del talamo controlaterale che inviano proiezioni alla corteccia motoria e premotoria per la pianificazione ed esecuzione dei movimenti
VIA DENTO RUBRO TALAMICA
Le fibre del nucleo dentato arrivano alla pars Parvo cellulare del nucleo rosso che proietta ai nuclei VA e VL del talamo controlaterale
VIA DENTO RUBROOLIVARE
Le fibre del nucleo dentato arrivano alla pars Parvo cellulare del nucleo rosso che proietta All'oliva inferiore che a sua volta proietta alla corteccia cerebellare e in questo modo va a chiudere il circuito dentro rubro olivo Cerebellum che parte dal nucleo dentato del cervelletto che riceve afferenze dal cerebro cerebellum e ritorna al cerebrocerebellum
Situata tra l'opercolo parietale e l'insula, riceve informazioni nocicettive e tattile protopatica o grossolane dei nuclei posteriori del talamo ed è implicato nel dare un valore emozionale al dolore
Dalle radiazioni ottiche che provengono dai quadranti inferiori e che quindi trasportano le informazioni da campo visivo superiore e che sono dirette alla lingula ovvero il giro inferiore della corteccia visiva primaria o calcarina. Prendono tale nome perché circondano il corno inferiore dei ventricoli laterali quindi hanno un decorso curvo per portarsi alla lingula
E l'insieme delle radiazioni ottiche che provengono dal corpo genicolato laterale situato sulla faccia in pilare del pulvinar che ha ricevuto il tratto ottico dall'emicampo visivo controlaterale.
Esso attraversa il braccio posteriore della capsula interna (Nella porzione retrolenticolare) per portarsi alla corteccia visiva primaria
Gli strati superficiali uno e due sono detti strati magnocellulari e ricevono la cosiddetta via M dalle cellule gangliari magno cellulari della retina responsabile della visione di oggetti in movimento
Gli strati dal tre al sei sono detti strati parvocellulari e ricevono la BP dalle cellule gangliari parvo cellulari della retina responsabili della visione delle forme e dei colori dell'oggetto che hanno più piccolo campo recettoriale
Dal meato acustico interno
Sono nuclei acustico del tronco-encefalico localizzato nella giunzione bulbo-pontina nella porzione dorsale del tegmento bulbare lateralmente al peduncolo cerebellare inferiore
NUCLEO COCLEARE ANTERO VENTRALE
I neuroni più profondi trasportano suoni ad alta frequenza i neuroni più superficiali trasportano suoni a bassa frequenza
È il sistema mediante il quale il nucleo cocleare antero-ventrale proietta bilateralmente al complesso olivare superiore
(Formano vera e propria struttura anatomica d'andamento orizzontale che con i nuclei mediale e laterale prende il nome di corpo trapezoide)
Nuclei a cui arriva la stria acustica anteriore dal nucleo cocleare antro ventrale e che sono in grado di riconoscere la provenienza del suono in due modi modi diversi.
Il nucleo mediale attraverso la via del tempo riconosce la provenienza del suono in base alla differenza nel tempo di arrivo tra i due orecchi
Il nucleo laterale è la via dell'intensità e riconosce la provenienza del suono sulla base della diversa intensità dello stimolo tra le due orecchie
( Quindi sono sensibili non a differenze sonore assolute ma Interaurali ovvero tra le due orecchie riguardo il tempo di ricezione e l'intensità)
Fascio di fibre associative che va dal lobo temporale al lobo frontale circondando la scissura di Silvio e collega l'area di Broca corrispondente all'area 44 e 45 e l'area di wernicke
CELLULE CILIATE INTERNE (Cellule recettoriali dell'organo del corpi)
NEURONI BIPOLARI DEL GANGLIO SPIRALE (Presso il modiolo della coclea)
NERVO VESTIBOLO-COCLEARE (Attraverso il meato acustico interno col nervo facciale)
NUCLEO COCLEARE ANTERO VENTRALE (Presso la giunzione bulbo-pontina)
STRIA ACUSTICA ANTERIORE (Forma con i nuclei del complesso olivare superiore il corpo trapezoide)
COMPLESSO OLIVARE SUPERIORE CON NUCLEO MEDIALE E NUCLEO LATERALE
LEMNISCO LATERALE
COLLICOLI INFERIORI (Invia differenze anche ai follicoli superiori che poi danno origine a via tetto spinale per attività riflesse di testa e occhi)
CORPO GENICOLATO MEDIALE DEL TALAMO (Via proiezioni talamo corticali specifiche attraverso il braccio posteriore della capsula interna)
CORTECCIA UDITIVA PRIMARIA (aree 41 e 42 di Bradman presso il labbro inferiore della scissura di Silvio nella regione detta giri trasversi di Heschl))
AREA ACUSTICHE ASSOCIATIVE SECONDARIE BELT E PARA BELT
AREA ASSOCIATIVA ETERO MODALE PARIETALI (Via dorsale o del dove ) O ETERO MODALE TEMPORALI (Via ventrale o del cosa)
aree 41 e 42 di Bradman presso il labbro inferiore della scissura di Silvio nella regione detta giri trasversi di Heschl))
È il cono osseo centrale intorno al quale si avvolge la coclea un canale osseo che si avvolge a coclea per due giri e tre quarti
Dal modulo si diparte la lamina spirale ossea e all'interno del modulo vi è il ganglio cocleare o spirale di corti che contiene i neuroni bipolari primari della via acustica
Nella scala media o condotto cocleare che si trova tra la scala vestibolare Superiormente e la scala timpanica inferiormente E forma il labirinto membranoso o anteriore della coclea (Contenente endo linfa con composizione simile al liquido intracellulare)
Sono gli elementi recettoriali dell'organo del corti e sono circa 16.000 senza capacità di rigenerazione se muoiono quindi la nostra capacità uditiva è limitata al numero di cellule che abbiamo.
Sono sovrastate dalla membrana tectoria gelatinosa messa in vibrazione dall'endo linfa.
Sono dotate presso il polo apicale di stereo ciglia mobili di cui il chinociglio è il più lungo ed è il ciglio di riferimento per la deflessione
Nell'acquedotto cerebrale e nei corni frontali o occipitale dei ventricoli laterali
Dalla fossa romboidale che si estende lungo la faccia posteriore del tegmentopontino superiormente del tegmento bulbare interiormente
Collicolo del facciale
Trigono del nervo ipoglosso
Trigono del nervo vago
Trigono vestibolare
Presso S2
Nucleo postero marginale che corrisponde alla lamina uno con con interneuroni, Sostanza gelatinosa di Rolando che corrisponde alla lamina due con neuroni per la sensibilità dolorifica, Nucleo sensitivo principale che corrisponde alla lamina 34 con neuroni sensitivi per la via spino talamica
Può esserci il nucleo dorsale di Clark nel tratto toraco-lombare da C8 L3 alla base delle corna posteriori
dal nucleo caudato
È formato dal putamen più esterno laterale e dal globo pallido più mediale e interno
È separato dal nucleo caudale attraverso il braccio anteriore della capsula interna e le sue due porzioni sono separate dalla lamina esterna Di sostanza bianca
Il primo è causato dalla rottura delle vene superficiali che scaricano nei segni venosi della dura madre e porta una raccolta di sangue venoso a bassa pressione quindi porta lievi lesioni dell'encefalo e la cavità subdurale può diventare reale
Quell'epidurale portano una raccolta ematica per la rottura di una delle arterie che vascolarizza la dura madre come l'arteria meninge media e quindi non accumulo di sangue arterioso a pressione maggiore che va a comprimere il parenchima cerebrale e può portare a erniazione e a morte cellulare
Corrisponde alla parete posteriore del quarto ventricolo ed è formato dal velo midollare superiore teso tra i due peduncoli cerebellari superiori e dal velo midollare inferiore teso tra i due peduncoli cerebellari inferiori, Entrambi si dipartono dal fastigium l'incavo centrale sulla faccia inferiore del cervelletto
No l'aracnoide non è né vascolarizzata né innervata
Si dipartono dalla pia madre presso il cono midollare che termina presso L1 e ancorano il midollo spinale alla colonna vertebrale
È connesso superiormente con i ventricoli laterali attraverso il forame di Monroe ed è connesso inferiormente con il quarto ventricolo attraverso l'acquedotto di Silvio
Dalla faccia inferiore del corpo del corpo calloso e anteriormente dal ginocchio del corpo calloso
Da fibre commissurale che mettono in comunicazione aree omologhe dei due emisferi
L'utricolo ad accelerazioni sul piano orizzontale infatti la macula utricolare ha un andamento orizzontale invece il sacculo sul piano verticale infatti la macula sacculare andamento verticale
Utricolo e sacculo ad accelerazioni lineari del capo, utricolo nel piano orizzontale e il sacculo nel piano verticale
I canali semicircolari alle accelerazioni angolari cioè le rotazione del capo quello posteriore al movimento laterale, quello superiore dal movimento di flessione estensione cioè dal segno del sì e quello laterale dalla rotazione sul piano orizzontale e quindi dal segno del no
In Utricolo e sacculo si trovano dei cluster detti macula otricolari e sacculari, Le otricolari ad andamento orizzontale e le sacculqri ad andamento verticale perché rispondono a movimenti lineari del capo diversi
(Sono coperti da una membrana gelatinosa che presenta o otoliti)
Nei canali semicircolari si trovano nelle creste polari ovvero ispessimenti della mucosa che riveste l'ampolla e sono coperti da una cupola gelatinosa
I gangli contenenti neuroni di primordine sono i ganglio vestibolare o di scarpa presso il meato acustico interno per la vestibolare, mentre per la via acustica e il ganglio spirale del corti che si trova presso il modiolo, cono osseo centrale della coclea
Il fascio mammillo-talamico che collega i corpi mammillari dell'ipotalamo ai nuclei anteriori del talamo
Il fascio mallo tegmentale che è una collaterale del fascio mammillo-talamico che collega i corpi mammillari alla formazione reticolare del tronco-encefalico
Secondo una suddivisione coronale che fa riferimento ai rapporti con le tre strutture più importanti poste inferiormente è diviso in
REGIONE SOPRA CHIASMATICA O ANTERIORE Superiormente al chiasma ottico
REGIONE TUBERALE O INTERMEDIA Sopra il peduncolo ipofisario in corrispondenza del tuber cinereum
REGIONE SOPRA MAMMILLARE O POSTERIORE Sopra i corpi mammillari
CONTROLLO DEL SISTEMA ENDOCRINO Per gestire i comportamenti salvavita di tipo homo statico come ritmo sonno veglia, L'assunzione di cibo e liquidi, La regolazione della temperatura corporea e lo attua attraverso la componente Parvo cellulare che controlla la adenoipofisi e la componente Magno cellulare che controlla la neuro ipofisi
CONTROLLO SNA Regola le reazioni automatiche stati emozionali di base in particolare le regioni anteriori controllano il sistema parasimpatico e le regioni posteriori e il simpatico
Le cellule mitrale contenute presso il bulbo olfattorio nello strato delle cellule mitrale, che però fanno sinapsi con gli assoni Delle cellule olfattoria che viaggiano attraverso il nervo olfattorio presso il glomerulo quindi nello strato glomerulare del bulbo olfattorio
Il tratto olfattorio che nella porzione posteriore del giro retto si divide in stria olfattoria mediale e Stria olfattoria laterale
Si trova nella regione antero-mediale del lobo temporale ed è formata da corteccia piriforme e corteccia periamigdaloidea
E si vota presso locus che corrisponde alla porzione infero-mediale del lobo temporale, nella porzione anteriore dell'ippocampo, ventralmente alla coda del caudato
No l'amigdala riceve afferenze sensitive attraverso i nuclei talamici di relay per le informazioni sensoriali dalla corteccia sensitiva e dall'ippocampo e inoltre anche dalle aree associative corticali che sono la corteccia prefrontale orbitale l'insula e l'ippocampo e il nucleo basale di meynert
Dal complesso nucleare centro mediano che comprende il nucleo mediale e centrale che sono i nuclei di uscita delle efferenze dell'amigdala
STRIA TERMINALE Va a contattare l'ipotalamo che attiva il SNA e contatta i nuclei del setto(ha un decorsa C nella fessura talamo striata tra talamo e corpo striato lungo il margine laterale del nucleo caudato sotto al fornice)
VIA AMIGDALA FUGA VENTRALE Decorre nel prosencefalo basale e contatta il nucleo dorso-mediale del talamo (Che poi contatta la corteccia prefrontale e permette di razionalizzare le emozioni di base), Il nucleo accumbens, Ipotalamo e TE
ha un decorsa C nella fessura talamo striata tra talamo e corpo striato lungo il margine laterale del nucleo caudato sotto al fornice
Origina dal complesso nucleare centro mediano e quindi al nucleo mediale centrale che sono i nuclei di uscita dell'amigdala
E l'insieme degli assoni delle cellule piramidali di CA3 che si portano verso le cellule piramidali della regione CA1 del corno d'Mone per fare la terza sinapsi ippocampale eccitatoria
Sono localizzati nella porzione basale del setto pellucido nella porzione inferiore del prosencefalo,
ricevono come parte del sistema limbico dall'ippocampo (Attraverso il fornice premestruale ) e dall'amigdala (Attraverso la stria Terminale )e proiettano al giro del cingolo
Ricevono il fornice post commessurale che deriva dal le cellule piramidali della regione CA1 del corno d ammone dell'ippocampo e proiettano attraverso il fascio mammillo-talamico ai nuclei anteriori del talamo che poi proietteranno alla corteccia cingolata e entorinale
CORTECCIA ENTORINALE Che riceve dalla corteccia cingolata, Dalla corteccia pare ippocampale, Dall'amigdala, Dalla corteccia prefrontale ed altre cortecce
GIRO DENTATO Presso lo strato molecolare con cellule Stellate o dei granuli
CA3 CORNO D AMMONE Con cellule piramidali
CA1 Con cellule piramidali che mandano assoni attraverso il SUBICULUM In cui viaggiano tutte le fibre efferenti dall'ippocampo
(Può anche proiettare direttamente alla corteccia entorinale)
FORNICE (prima si all'albus che continua nella fila dell'ippocampo che poi prosegue come gambe del fornice che si uniscono sulla mediana a formare il corpo del fornice e più anteriormente si separano nuovamente nelle colonne del fornice e presso la commessura anteriore si separano in fornice precommessurale e post commissurale)
CORPI MAMMILLARI (Ricevono il fornice post commissurale e proiettano attraverso il fascio mammillo-talamico)
NUCLEI TALAMICI ANTERIORI
CORTECCIA ENTORINALE
Attraverso il fascicoli prosencefalici: uno mediale, che origina dai nuclei del setto, e uno laterale, che origina dalle aree corticali, in particolare dall’insula
nervo corda del timpano
EPITIMPANOsuperiore
MESOTIMPANO o cavità del timpano propriamente detta
IPOTIMPANO inferiore
punto di massima acuita visiva al centri della macula lutea, nel quadrante temporale inferiore della retina, in posizione opposta risoetto al disco ottico
in modo indiretto attraverso interneuroni, che trasmettono o in senso verticale (cellule gangliari) o in senso orizzontali (cellule orizzontali e amacrine)
due fascicoli prosencefalici, uno mediale, che origina dai nuclei del setto, e uno laterale, che origina dalle aree corticali, in particolare dall’insula e poi abbiamo le fibre ippocampali
che sono dirette ai corpi mammillari dell’ipotalamo
ma anche attraverso il fascicolo longitudinale dorsale, che è un fascio di fibre che in modo bidirezionale connette
l’ipotalamo alla formazione ventricolare.
È un'area corticale associativa etero modale situata nella regione anteriore del lobo frontale anteriormente alla corteccia motoria primaria
E suddivisa in una parte dorso-laterale più superiore legata al comportamento sociale e una parte orbitofrontale più inferiore legata alla razionalizzazione delle emozioni
Il braccio posteriore si interpone tra il nucleo lenticolare e la porzione latero ventrale del talamo dorsale mentre mentre il braccio anteriore si interpone tra la testa del nucleo caudato e la porzione anteriore del talamo dorsale
no non hanno rami perivascolari perché si originano solo dai gangli cervicali Paravertebrali e dal tratto lombare dei gangli prevertebrali
I gangli cervicali paravertebrali e il tratto lombare dei gangli prevertebrali
Tre
Anteriormente alla fascia cervicale profonda quindi più o meno posteriormente al fascio vascolo nervoso del collo
Muscolo sterno credo mastoideo e muscolo di gastrico
I rami vascolari dal Ganglio cervicale superiore seguono il decorso della carotide e le sue diramazioni
I rami vascolari dal ganglio cervicale inferiore seguono le diramazioni dell'arteria succlavia e dell'arteria vertebrale
I gangli paravertebrali toracici e nella parte posteriore della cavità toracica quindi nel mediastino posteriore davanti alla testa delle coste e ai vasi intercostali
I gangli paravertebrali lombari si trovano lateralmente alla colonna vertebrale all'aorta addominale nella regione posteriore della cavità addominale e medialmente al muscolo grande psoas
Provengono dai nervi splancnici toracici grande e piccolo splancnico e dai nervi splancnici lombari quindi da T5 a L1 e attraversano i gangli paravertebrali fino ai gangli prevertebrali celiaci e mesenterici dove formano le fibre post-gangliari
L'arteria oftalmica che si porta nel canale ottico insieme al nervo ottico per vascolarizzare l'occhio e i suoi annessi quindi passa attraverso il forame ottico
ARTERIA COMUNICANTE POSTERIORE
ARTERIA CORIOIDEA ANTERIORE
ARTERIA CEREBRALE ANTERIORE
ARTERIA CEREBRALE MEDIA
La corioidea anteriore e la comunicante posteriore possono essere considerati come rami collaterali e si considera che la carotide si biforca solo negli altri due e si forma la forchetta carotidea
Secondo altri ancora è solo l'arteria Cerebrale anteriore il vero ramo terminale
Dato che il nervo i due terzi posteriori del braccio posteriore della capsula interna si ha un deficit motorio controlaterale per danneggiamento del fascio cortico-spinale inoltre un deficit sensitivo controlaterale per il danno al lemnisco mediale quindi si ha un danno all'intero emisoma controlaterale
La regione paramediana del lobo frontale e parietale
Origina dal primo tratto dell'arteria cerebrale media o Silvana ovvero dalla parte sfenoidale o orizzontale e va a irrorare il ginocchio e il braccio posteriore della capsula interna
la posteriore origina Dalla faccia postero laterale della carotide interna
Quella anteriore origina dall'arteria cerebrale anteriore che è un ramo della carotide esterna e il cui decorso è diviso proprio in tratto pre comunicante e post comunicante o pericallosa
Presso la giunzione ponto mesencefalica si biforca nei due rami terminali che sono le due arterie cerebrali posteriori
Dal ramo calcarino che è un ramo del tratto P4 che decorre nella scissura calcarina dell'arteria cerebrale posteriore ramo della basilare
Drena nel seno retto che si forma dalla confluenza proprio della vena di Galeno con il seno sagittale inferiore
L'arteria cerebellare posteriore e inferiore dalle arterie vertebrali
L'arteria cerebellare anteriore inferiore E le arterie cerebellari superiori dall'arteria basilare
È una depressione centrale presente nella faccia esterna della membrana timpanica che è concava ed è dovuta alla presenza del manico del martello che Protrude nell'orecchio esterno
La faccia esterna presenta un strato epiteliale squamoso stratificato Cheratinizzato in continuità con quello che riveste meato acustico esterno
La faccia interna presenta uno strato di mucosa ed è rivolta verso la cavità del timpano
Tra le due interposte uno strato fibroso intermedio
Nella rocca petrosa dell'osso temporale
È rivestito da una mucosa respiratoria quindi cellule cilindriche ciliate e comunica con la rinofaringe che ha lo stesso tipo di mucosa attraverso la tuba di Eustachio
Si inserisce attraverso l'anulus timpanico, Un anello fibrocartilagineo ispessito, presso il solco timpanico dell'osso temporale
FINESTRA OVALE Mette in comunicazione l'orecchio medio interno e tramite esso la staffa trasmette le vibrazioni al fluido dell'orecchio interno
FINESTRA ROTONDA Comunica con l'estremità inferiore della scala timpanica che funge da contraccolpo essendo l'orecchio interno incomprimibile
CANALE DEL NERVO FACCIALE
EPITIMPANICO Porzione superiore contenente martello incudine
MESO TIMPANO O CAVITÀ DEL TIMPANO PROPRIAMENTE DETTA
IPO TIMPANO Più inferiore
Tali porzioni sono suddivise da piani paralleli che passano per inserzione superiore inferiore dell'anulus timpanico
Nel labirinto osseo (Scala vestibolare superiore e scala timpanica inferiore) è contenuto per linfa che ha una composizione simile al liquidò extracellulare
Labirinto membranoso (Condotto cocleare O scala media ) è contenuta endo linfa con composizione simile al liquido intracellulare
Separa la scala media della scala timpanica e su di essa presso la parte Arquata poggia l'organo dei corti e lo sorregge
È un primo livello di discriminazione tonotopica dell'informazione uditiva poiché presenta una parte basale più spessa e densa che viene messa in vibrazione dalle altre frequenze è una parte apicale più larga e flaccide dell'ossa messa in vibrazione da basse frequenze
In quattro file di cui una fila interna con steel ciglia parallele tra loro e funzione recettoriale quindi ogni cellula raggiunta da più fibre nervose del ganglio spirale e tre file esterne con stenosi a V e funzione modulatoria in cui ogni cellula raggiunta da singola fibra del ganglio spirale
Linea immaginaria che parte dallo getto fissato esterno passa per il centro della cornea ovvero dal punto nodale e arriva alla fovea che è il punto di massima acuità visiva della retina
La cornea nella camera anteriore ha un minor raggio di curvatura e rappresenta un sesto anteriore della tonaca fibrosa
La sclera nella camera posteriore ha un maggiore raggio di curvatura e rappresenta i cinque sesti posteriori della tonaca fibrosa
È il segmento dell'asse anatomico che la linea sagittale congiunge i due poli anteriori e posteriore del bulbo che decorre all'interno dell'occhio unendo il centro della cornea alla retina (E leggermente inclinato rispetto all'asse visivo che invece una linea immaginaria che parte dall'oggetto fissato passa dal centro della cornea, il punto Nodale e arriva alla fovea
Soluzione salina che si forma per ultra filtrazione del plasma sanguigno adopera dei vasi presenti presso il corpo ciliare
Circola tra la camera anteriore e posteriore ovvero dalla camera posteriore attraverso il forame pupillare si porta nella camera anteriore dove riassorbito presso l'angolo iride corneale che l'angolo di riflessione sulla faccia posteriore della corna e anteriore dell'iride dal canale di Schlemm
Con il corpo vitreo la corna il cristallino forma il sistema diottrico o rifrattivo dell'occhio
Circola tra la camera anteriore e posteriore ovvero dalla camera posteriore attraverso il forame pupillare si porta nella camera anteriore dove riassorbito presso l'angolo iride corneale che l'angolo di riflessione sulla faccia posteriore della corna e anteriore dell'iride dal canale di Schlemm
La sclera che si trova nei cinque sesti posteriori ha un maggiore raggio di curvatura rispetto alla cornea che si trova nell'un sesto anteriore e quindi nella camera anteriore che ha un minor raggio di curvatura
Dallo strato detto stroma corneale formato da lamelle di collagene che sono disposte regolarmente come a formare una struttura reticolare che quindi fornisce trasparenza
E l'angolo o giunzione sclero corneale ovvero il punto di passaggio tra cornee sclera che sono le due componenti della tonaca fibrosa dell'occhio con raggi di curvatura diversi (Maggiore è quello della sclera)
Lamina pigmentata che separa lo stroma Della sclera (che ha fibre collagene disposte irregolarmente e questo la rende opaca) dallo strato sottostante cche è la corioide e contribuisce a mantenere buia la camera posteriore
si ispessisce e diventa più rigida dividendosi in due metà di cui la parte esterna si continua con la dura madre che riveste il nervo ottico mentre la parte interna va a formare la lamina cribrosa della sclera detta così in quanto perforata dagli assoni in uscita che vanno a formare il nervo ottico
(La lamina cribrosa rappresenta un punto di debolezza della parete perché in caso di aumento della pressione all'interno dell'occhio come nel caso del glaucoma poi esercitare pressione sulle fibre nervose del nervo ottico compromettendo la vista
Presenta fibre collagene disposte regolarmente che quindi danno opacità mancanza di trasparenza e questo è importante perché rende la camera posteriore buia
Inoltre lo stroma avendo fibre collagene disposte secondo l'orientamento dei meridiani e dei paralleli conferisce elasticità alla sclera
Tonaca fibrosa che si trova nel nei cinque sesti posteriori dell'occhio e ha un maggiore angolo di curvatura rispetto alla cornea ed è opaca in modo da rendere la camera posteriore buia ed è elastica
Se è in un solo occhio si ha l'ipotesi che il nervo ottico omolaterale sia sano e si abbia un problema al nervo oculomotore
Se entrambi gli occhi significa che compromesso il nervo ottico
Componente diretta verso l'occhio omolaterale e consensuale verso l'occhio controlaterale così da avere lo stesso diametro pupillare nei due occhi
È un diaframma tra la camera anteriore e la camera posteriore e rappresenta la porzione anteriore della tonaca vascolare
Strato intermedio della tonaca vascolare tra iride e coroide
È formato dai
MUSCOLO CILIARE Che modifica la curvatura del cristallino
EPITELIO DI RIVESTIMENTO Che presenta cellule epiteliali che producono humor acqueo e processi ciliari che sono protuberanze dell'epitelio che riveste il muscolo ciliare su cui si inseriscono i legamenti sospensori del cristallino
La parte cieca è posta anteriormente ed è priva di recettori mentre la parte parte ottica e posta nei due terzi posteriori del bulbo e contiene recettori
Esse sono separate dalla ora serrata
Nella parte anteriore nell'un terzo anteriore del bulbo ed è priva di recettori ed è separata dalla parte ottica attraverso l'ora serrata
È una zona cieca della retina priva di recettori perché corrisponde alla papilla del nervo ottico dove le fibre retiniche convergono per formare tale nervo e presso la quale entra l'arteria centrale della retina ed esce la vena centrale della retina
La lamina di bruch con funzione trofica e metabolica che favorisce il metabolismo della vitamina A e l'omeostasi ionica
I bastoncelli per questo sono adatti alla visione notturna e sono più numerosi e situati al di là della fovea
SEGMENTO ESTERNO Cilindrico nei bastoncelli e conico coni contiene i dischi contenenti fotopigmento che presenta opsine
SEGMENTO INTERNOContiene nucleo e organelli intracellulari ed esso si riparte l'assone
CILIUM DI CONNESSIONE Unisce segmenti interno e segmento esterno
ASSONE CON TERMINAZIONE SINAPTICA Detta pedicello one coni e sferula nei bastoncelli
No i Foto recettori trasmettono a interneuroni che poi trasmettono in senso verticale nel caso delle cellule bipolari o orizzontale nel caso delle cellule orizzontali e amacrine alle cellule gangliari
EPITELIO PIGMENTATO ESTERNO
STRATO DEI FOTORECETTORI
MEMBRANA LIMITANTE ESTERNA
STRATO DEI GRANULI O STRATO NUCLEARE ESTERNO Contenente il corpo dei recettori
STRATO PLESSIFORME ESTERNO Dove avviene la sinapsi tra l'assone del foto recettore e la cellula bipolare o aMacrina o o orizzontale quindi l'interneuroni
STRATO NUCLEARE INTERNO O DEI GRANULI INTERNO Che contiene i corpi degli interneuroni cioè delle cellule bipolari orizzontali e amacrine
STRATO PLESSIFORME INTERNO Dove avviene la sinapsi tra le cellule bipolari e le cellule gangliari
STRATO DELLE CELLULE GANGLIARI O MULTIPOLARI Contenenti i neuroni sensitivi di primo ordine della via ottica che sono divisi in cellule Parvo e magno cellulari
STRATO DELLE FIBRE DEL NERVO OTTICO
MEMBRANA LIMITANTE INTERNA
Nello strato plessiforme esterno avviene la sinapsi tra l'assone del foto recettore e la cellula bipolare
Nello strato plessiforme interno avviene la sinapsi tra la cellula bipolare e le cellule gangliari
Questo si verifica perché non vi è un contatto diretto tra foto recettore e cellula gangliari che sarebbe il neurone di primo ordine della via ottica ma vi si interpone la cellula bipolare oppure la cellula orizzontale o aMacrina che è un interneuroni
A carico dell'arteria centrale della retina che è un ramo della tela oftalmica che è un ramo della carotide interna
Tale arteria penetra attraverso la papilla del nervo ottico o disco ottico e si divide il ramo inferiore e superiore ognuno dei quali fornisce un ramo nasale e un ramo temporale che decorrono nello strato delle fibre del nervo ottico
Scheletro fibroso della palpebra che ne modella all'interno interno la forma e da inserzione al muscolo elevatore della palpebra E al muscolo tarsale quindi un suo deficit porta l'ptosi palpebrale
Due mediali o nasali e due laterali o temporali entrambi divisi in superiore e inferiore
insieme dei legamenti sospensori del cristallino che permettono l'ancoraggio del cristallino al muscolo ciliare cosicché esso possa attendere il cristallino e modificare il raggio di curvatura
Se più appiattito e quindi il muscolo è rilassato e non ha intenzione sia una messa a fuoco di un punto lontano mentre se più spesso e quindi il muscolo il contratto i legamenti sono tesi sia una messa a fuoco Di un punto vicino
Può diventare più rigido e portare a presbiopia o più opaco e portare a cataratta
corrisponde la corteccia visiva primaria o calcarina e la circonvoluzione superiore o cuneus riceve la componente superiore della radiazioni ottiche dei quadranti superiori della retina e quindi dalle campo visivo inferiore mentre la circonvoluzione inferiore o lingula riceve la componente inferiore della radiazioni ottiche dei quadranti inferiori della retina e quindi dalle emicampo visivo superiore
(Cuneus e giro linguale o lingula sono parte del lobo occipitale)
Perdita bilaterale delle informazioni dei settori temporali del campo visivo che sono trasportate dalle emiretine nasali che vengono lese nell'incrociarsi presso il chiasma ottico
Quindi si verifica in caso di lesione centrale del chiasma ottico dove le fibre nasali decurtano
La regione anteriore controlla il sistema parasimpatico mentre le regioni posteriori il simpatico
La componente Parvo cellulare (nucleo pre ottico e Ventro-mediale) controlla l'adenoipofisi mentre la componente magno cellulare (nucleo sopra ottico e paraventricolare) la neuro ipofisi
Il fascio ipotalamo ipofisario/tratto sovraotticoipofisiario dai assoni dei neuroni magno lare del nucleo sopra ottico e paraventricolare che si portano alla neuro ipofisi, rilasciando gli ormoni nel letto capillare dell'arteria ipofisaria inferiore
Il fascio tubero funicolare dagli assoni dei neuroni Parvo cellulari della regione tuberale (Nucleo ventro mediale) e periventricolare (Nucleo ottico)
Si porta a livello dell'eminenza mediana dell'ipofisi dove si ha il letto capillare dell'arteria ipofisaria superiore
Fascio mammillo-talamico che collega i corpi mammillari ai nuclei anteriori del talamo
Fascio mallo tegmentale che è una collaterale del fascio mammillo-talamico che collega corpi mammillari alla formazione formazione reticolare del tronco encefalico
Vi viaggiano le afferenze dirette all'ipotalamo provenienti dai nuclei del setto e dal tronco-encefalico ed altri sedi. Attraversa le porzioni laterali dell'ipotalamo e si porta postriormente (può terminare nel tegmento del mesencefalo)
NUCLEI DEL SETTO Attraverso il FASCICOLO PROSENCEFALICO MEDIALE
IPPOCAMPOAttraverso il fornice che arriva ai corpi mammillari
AMIGDALA Attraverso la stria terminale
TRONCO-ENCEFALICO (Grigio per acqueduttale e formazione reticolare e nucleo del tratto solitario) Attraverso il FASCICOLO PROSENCEFALICO MEDIALE E il FASCICOLO LONGITUDINALE DORSALE
RETINA Attraverso fibre collaterali delle vie ottiche che arrivano nuclei sopra chiasmatico e paraventricolare
Nuclei situati eventualmente nel setto più lucido quindi nella porzione basale anteriore degli emisferi nel prose encefalo
Sono coinvolti funzionalmente in attività limbiche e collegati ad aree corticali come la corteccia prefrontale e la corteccia insulare
Inviano all'ipotalamo tramite il fascicolo prosencefalico mediale
Attraverso il nucleo sopra ottica e paraventricolare (della regione anteriore ) in particolare attraverso i neuroni magno Cellulari che contengono
Nel controllo dell'adenoipofisi in particolare i neuroni Parvo Cellulari dei nuclei ventro-mediale e pre ottico inviano i loro assoni tramite il fascio tubero infundibolare all'eminenza mediata dell'ipofisi dove rilasciano secreti nel letto capillare dell'arteria ipofisaria superiore
È una delle tre parti principali del cervello primitivo che rappresenta la parte anteriore del tubo neurale e si suddivide in due componenti durante lo sviluppo ovvero
DIENCEFALO Chiederà origine a talamo, Ipotalamo
TELE ENCEFALO Che darà origine ai due emisferi cerebrali comprendendo corteccia cerebrale e gangli della base
AREA OLFATTORIA (Bulbo olfattorio, Tubercolo olfattorio, Corteccia piriforme, Nucleo olfattorio anteriore)
AMIGDALA
CORTECCIA PERIAMIGDALOIDEA
AREA SETTO DIAGONALE
Sono i neuroni di primo ordine situati nella mucosa olfattoria presso la superficie inferiore della lamina cribrosa dell'etmoide che forma il tetto delle cavità nasali
Sono le cellule mitrale che si trovano presso il bulbo olfattorio Localizzato in posizione anteriore sulla faccia inferiore del lobo frontale presso il giro retto
Si forma presso il giro retto dagli assoni delle cellule mitrale del bulbo olfattorio
Presso la porzione posteriore del giro retto si divide in
STRIA OLFATTORIA MEDIALESi genera quando il tratto incontra il nucleo fattore anteriore e contratta il bulbo olfattorio controlaterale quindila via olfattiva e bilaterale
STRIA OLFATTORIA LATERALE Si genera dal tubercolo olfattorio e proietta direttamente alla corteccia olfattoria primaria
(tra le due strie e localizzata la sostanza perforata anteriore)
È situata nella regione antero-mediale del lobo temporale e comprende la corteccia piriforme e la corteccia periamigdaloidea situata attorno all'amigdala e corrispondente all'locus ovvero la porzione mediale del lobo temporale
Attraverso la comunicazione corteccia rinencefalo talamo corteccia
La Stria olfattoria laterale oltre a proiettare direttamente alla corteccia un fattore primaria invia collaterali all'amigdala che può contattare il nucleo dorso-mediale del talamo che è un nucleo specifico del rene limbico che può contattare le cortecce prefrontali
Struttura del rinencefalo che elabora i comportamenti emozionali legati alla decodifica del sentimento della paura ad esempio
Permette il riconoscimento delle emozioni altrui manifestate attraverso l'espressione facciale e quindi un eventuale necessità di adottare un certo comportamento
Le riceve presso il gruppo basolaterale o profondo che comprende il nucleo laterale, Nucleo basale e nucleo accessorio basale che sono i nuclei di entrata delle afferenze sensitive
Riceve afferenze sensitive da talamo ippocampo e corteccia sensitiva
È una delle efferenze che fuoriesce dai nuclei di uscita dell'amigdala ovvero dal complesso nucleare centro mediano formato dal nucleo mediale e centrale
Ha un decorso C nella fessura talamo striata tra talamo e colpo striato lungo il margine laterale del nucleo caudato sotto al fornice
Va a contattare l'ipotalamo che attiva il SNA e genera una risposta fisiologica correlata alle emozioni base e contatta anche i nuclei del setto
Decorre nel Prosencefalo basale e contatta il nucleo dorso-mediale del talamo, Nucleo accumbens, Ipotalamo e tronco-encefalico
(Il nucleo dorsomediale del talamo contatta poi la corteccia prefrontale e in questo modo tale connessione permette di razionalizzare a livello corticale le emozioni di base)
Riceve afferenze dai nuclei talamici di relay e anche dalle aree corticali riguardanti info sensoriali e poi proietta all'ipotalamo che controlla il sistema nervoso autonomo e genera quindi una risposta alle emozioni di base
Elabora comportamenti sociali adeguate e inibisce risposte inappropriate e controlla le emozioni e attenzione e pensiero
In caso di lesione sia la sindrome prefrontale ovvero disturbi emotivi e comportamentali e dell'attenzione e della personalità, inoltre il soggetto è inadatto al contesto in cui si trova incapace di elaborare i comportamenti sociali appropriati non essendo in grado di reagire agli stimoli ambientali(O apatico o agitato)
Regione corticale filo geneticamente molto antica implicata nella sensibilità olfattoria e delimitata posteriormente dal tratto ottico e localizzata tra le due strie olfattoria mediale e laterale derivate dal tratto olfattorio (Si biforca presso La porzione posteriore il giro retto del lobo frontale)
È contattato dall'amigdala attraverso la via amigdala fuga ventrale che proviene dal complesso nucleare centro mediano di uscita dell'amigdala
Proietta alla corteccia prefrontale permettendo così di razionalizzare l'emozione di base arrivata all'amigdala
Nucleo talamico posteriore situato postero inferiormente al pulvinar, riceve dai collicoli inferiori attraverso il brachium la via uditiva è proietta la via uditiva primaria cioè le aree 41 e 42
Si trova postero inferiormente al pulvinar ed è parte dei nuclei talamici Posteriori , riceve il tratto ottico e proietta all'area visiva primaria 17
Riceve dai gangli della base quindi dai nuclei di uscita che sono nel globo pallido interno la sostanza nera parte reticolare e proietta la corteccia premotoria
(Riceve in piccola parte anche la via dentato talamica dal cerebro cerebellum e proietta alla corteccia motoria primaria)
Riceve Nella porzione più posteriore la via dentato talamica dal celebro cerebellum che passa attraverso il nucleo dentato e proietta la corteccia motoria primaria e in piccola parte alla corteccia premotoria quindi alle aree i 4 e 06
(Nella porzione più anteriore riceve anche da globo pallido interno e sostanza nera parte reticolare e proietta la corteccia premotoria)
È l'unico nucleo specifico associativo della linea mediana a proiezione specifica mentre gli altri sono a proiezioni diffusa
Riceve la via amigdalo fuga ventrale dall'amigdala e proietta alla corteccia prefrontale quindi ha un ruolo a livello del sistema limbico
Ingeneri della linea mediana del talamo sono a proiezioni diffusa a eccezione del nucleo dorsomediale che è un nucleo a proiezione specifica e in particolare è un nucleo associativo che quindi proietta le aree corticali associative
Riceve la via amigdalofuga ventrale dall'amigdala e proietta alla corteccia prefrontale
Ricevono il tratto mammillo-talamico dall'ipotalamo e proiettano alla corteccia del cingolo e la corteccia entorinale chiudendo il circuito di papez
Proietta ai nuclei anteriori che sono nuclei di relay del sistema limbico attraverso il tratto mammillo-talamico che proviene dai nuclei mammillari
I nuclei anteriori del talamo poi proietteranno alla corteccia del cingolo e entorinale chiudendo il circuito di papez
Sono le fibre assonali dei neuroni di secondo ordine dei nuclei gracile e curato della via dei cordoni posteriori che Decussano presso il bulbo
Dorsalmente le fibre provenienti dal nucleo cuneato quindi l'ex laterali
Ventralmente le fibre più caudali provenienti dal nucleo gracile quindi le ex mediali
Il nucleo cuneato è più laterale mentre il nucleo gracile è più mediale e si trovano nel bulbo caudale e formano tubercoli che protrudono nella parte inferiore della fossa romboide e quindi nel pavimento del quarto ventricolo.
Il nucleo cuneato riceve le fibre dai neuromeri più rostrali da da T6 i in su quindi dai segmenti corporei superiori mentre il nucleo gracile riceve neuroMary più caudali da T6 in giù quindi dai segmenti più inferiori.
Entrambi ricevono OMOLATERALMENTE
Nel braccio posteriore della capsula interna
Si dividono in fibre ascendenti verso i centri più rostrali che quindi ascendono di 2/3 segmenti e fibre discendenti legate all'attività riflessa
La via spino talamica o tratto antero-laterale
le fibre C Che sono di piccolo calibro e mieliniche quindi le più lente trasportano la sensibilità legata al DOLORE CRONICO e la sensibilità tattile Protopativa e termica per le ALTE TEMPERATURE e contattano in primis gli interneuroni della lamina due e poi INDIRETTAMENTE i Neuroni di proiezione della lamina uno e i neuroni ad ampio spettro dinamico della lamina cinque
Invece le fibre a delta che sono di di maggiore calibro e mielinizzate trasportano la sensibilità al DOLORE CRONICO e la sensibilità termica a BASSE TEMPERATURE e contattano DIRETTAMENTE neuroni di proiezione della lamina uno e neuroni ad ampio spettro dinamico del lamine 5:07
Termina presso le aree uno e due (dedite alla sensibilità tattile Protopatica termica e dolorifica dell'area somestetica primaria perché 3a e per la sensibilità propriocettiva mentre la 3B e per la tattile epicritica
E lo spazio compreso tra dura madre e osso ed è virtuale nella cavità cranica e reale nel canale vertebrale dove contiene tessuto adiposo e plessi venosi ma in caso di ematoma epidurale emorragia può diventare reale anche nell'encefalo
Innervazione sensitiva Dal trigemino V con contributo del vago
Il seno trasverso
Si forma dal tentorio del cervelletto un setto durale che presso l'apice della rocca petrosa si sdoppia nei due foglietti e va a formare tale cavo al cui interno c'è il ganglio semilunare di gasser
Si ha una segmentazione della cavità endocranica in compartimenti rigidi quindi se si verifica un processo espansivo nel parenchima cerebrale ovvero una situazione di ipertensione endocranica essendo il neurocranio rigido in espansibile viene compresso e sono possibili erniazioni
Il seno retto
L'aracnoide
Lo spazio epidurale è uno spazio che è compreso tra la dura madre e l'osso ed è virtuale nella cavità cranica reale nel canale vertebrale
Lo spazio subdurale è uno spazio virtuale che separa l'aracnoide dalla dura madre
Lo spazio subaracnoideo è uno spazio reale tra aracnoide e pia madre che ospita la trabecolatura proveniente dall'aracnoide il liquidò cefalorachidiano e il decorso di vasi arteriosi e venosi
bisogna quindi distinguere età ematoma subdurale che è una raccolta di sangue venoso a pressione più bassa che può portare la cavità subdurale a diventare reale e ematoma epidurale che è una raccolta ematica di sangue arterioso a pressione maggiore e quindi comprime il parenchima cerebrale e può portare a erniazione e morte cerebrale
L'ematoma subdurale e causato dalla rottura delle vene superficiali che scaricano nei seni venosi della dura madre ed è una raccolta di sangue venoso a pressione più bassa quindi può portare lievi lesioni all'encefalo e porta la cavità subdurale a diventare reale
L'ematoma epidurale è una raccolta ematica per la rottura di una delle arterie che vascolarizza la dura madre e quindi è una raccolta di sangue arteriosa a pressione maggiore che va a comprimere il parenchima cerebrale e ciò può portare erniazioni e morte cerebrale
Punti in cui lo spazio subaracnoideo risulta particolarmente ampio come conseguenza il fatto che l'aracnoide tende a seguire la dura madre anziché la superficie esterna dell'encefalo
E anche detta cerebello midollare perché si trova tra la faccia inferiore del cervelletto e la faccia dorsale del tronco dell'encefalo ed è la cisterna più ampia
A livello di S2
Hanno una forma C con concavità rivolta anteriormente e sono contenuti negli emisferi cerebrali per questo anche detti ventricoli cerebrali
Sono formati da un corno anteriore o frontale che la porzione anteriore che si proietta nel lobo frontale, Corpo che è la porzione orizzontale piuttosto ristretta posta nel lobo parietale, Trigono ventricolare o atrio che la porzione più posteriore più ricurva e dilatata e da cui si diparte il corno posteriore occipitale che si proietta posteriormente al lobo occipitale e il corno inferiore temporale che va antero inferiormente nel lobo temporale
Nel punto di passaggio tra corna anteriore e corpo presso il margine anteriore del talamo c'è il forame interventricolare di Monroe che mette i ventricoli laterali in comunicazione col terzo ventricolo
E la porzione posteriore più ricurve dilatata dei ventricoli laterali da cui si diparte il corno posteriore o o occipitale che si proietta posteriormente al lobo occipitale e il corno inferiore o o temporale che va antero inferiormente nel lobo temporale
Parete mediale dei due terzi anteriori data dal setto pellucido
Parete laterale dal nucleo caudato
Parete inferiore dai talami
Parete infero-mediale dall'ippocampo
Tetto dalla faccia inferiore del corpo del corpo calloso e anteriormente dal ginocchio del corpo calloso
Parete anteriore data dalla lamina terminalis
Parete posteriore data da un piano obliquo passante per la porzione posteriore dei corpi mammillari e la porzione rostrale tetto del mesencefalo e contiene il recesso pineale
Tetto dato dal velum interpositum
Parete laterale data nei due terzi superiori dei talami dorsali e nel terzo inferiore dall'ipotalamo
Pavimento dato dall'ipotalamo
Posteriormente si restringe per formare l'acquedotto cerebrale di Silvio
Presso la parete posteriore del terzo ventricolo
Superiormente comunica con i ventricoli laterali attraverso il forame di Monroe e inferiormente si continua nell'acquedotto di Silvio che arriva al quarto ventricolo
si trovano sul tetto e sono il forame di majendii mediale e i due forami di Luschka laterali e hanno la funzione di permette la comunicazione con lo spazio subaracnoideo cosicché il liquido cefalorachidiano possa passare in tale spazio e poi essere riassorbito dai villi aracnoidali e portarsi nei seni venosi della dura madre e poi nel compartimento venoso
Il pavimento è dato dalla fossa romboidale nella quale sporgono il collicolo del facciale il trigono del nervo ipoglosso il trigono del vago e il trigono vestibolare
Il tetto è dato dal velo midollare superiore e velo midollare inferiore che si dipartono dal fastigium del cervelletto
È situato tra la porzione dorsale del ponte del bulbo anteriormente e la porzione inferiore del cervelletto posteriormente
E privo di cellule
L'acquedotto cerebrale che è così piccolo che potrebbero ostruirlo e i corni frontali o occipitale dei ventricoli laterali
VENTRICOLI LATERALI
FORAME DI MONRO
TERZO VENTRICOLO
ACQUEDOTTO DI SILVIO
QUARTO VENTRICOLO
FORAMI DI LUSCHKA E MAJENDII
SPAZIO SUBARACNOIDEO
CIRCOLO VENOSO
Dall'esterno all'interno:
Da un endotelio di capillari provenienti dalla pia madre
Da uno strato connettivale piale
Dall'epitelio corioideo cubico di derivazione ependimale specializzato nella secrezione con microvilli apicali
Nel diencefalo che si sviluppa tutto intorno adesso
Il mesencefalo è attraversato dall'acquedotto di Silvio e identifica la porzione del mesencefalo possa posteriormente adesso ovvero il tetto
Ricevono afferenze da collaterali della via dei cordoni posteriori attraverso il fascio spino olivare, Dalla componente parvo cellulare del nucleo rosso tramite il fascio rubro olivare e dalle collaterali della corteccia motoria
Inviano efferenze al cervelletto (al cerebrocerebellum mediante la via cortico olivo cerebellare) tramite il peduncolo cerebellare inferiore controlaterale sottoforma di fibre rampicanti o climbing fibers
E Uno dei tre nuclei principali della sostanza grigia delle corna poste posteriori che corrisponde alla lamina due e ha neuroni legati alla sensibilità dolorifica che vanno a modularla
(Gli altri nuclei sono il nucleo postero marginale che corrisponde alla lamina uno e contiene interneuroni e il nucleo sensitivo principale che corrisponde alla lamina 3:04 e contiene i neuroni sensitivi secondo ordine per la via spino talamica)
E il nucleo sensitivo principale che corrisponde alla lamina a 3:04
L'arteria corioidea anteriore, ramo della carotide interna e quindi una lesione a tale arteria può andare a compromettere tutte le vie che partono nel braccio posteriore e quindi intero emisoma controlaterale
faccia mediale del lobo frontale e parietale fino al solco parietooccipitale e dalla regione paramediana del lobo frontale e di quello parietale
da una parte vascolarizza strutture grigie centrali come la testa del caudato e la parte anteriore del putamen, dall’altra porzioni di sostanza bianca localizzate in profondità come il rostro del corpo calloso e il braccio anteriore della capsula interna
L’arteria cerebrale media che dà origine alle arterie lenticolo- striate laterali. Questi vasi sono molto sottili ed originano ad angolo retto dal tronco principale dell’arteria cerebrale media e vanno a vascolarizzare i nuclei grigi profondi rappresentati dai gangli della base.
Questa loro struttura (parete sottile ed origine ad angolo retto rispetto all’asse principale del vaso di origine) li rende particolarmentevulnerabili rispetto ad incrementi della pressione arteriosa. Un brusco aumento della pressione arteriosa o una situazione di ipertensione arteriosa non curata che causa stress alla parete vascolare può determinare la rottura della parete del vaso che esita in una emorragia intraparenchimale.
faccia laterale del lobo frontale, parietale e la porzione superiore del lobo temporale,
Della dura madre
anteriormente è vascolarizzata dalla Arteria Meningea Media - che è un ramo della Carotide Esterna, in particolare dell’Arteria Mascellare -, in parte dai rami dell’Arteria Oftalmica, che è un ramo dell’Arteria Carotide Interna; posteriormente è vascolarizzata da rami dell’Arteria Occipitale e da Rami dell’Arteria Vertebrale.
La Dura Madre è innervata, per cui è sensibile ad esempio al dolore: è innervata prevalentemente dal Nervo Trigemino, con una partecipazione anche del Nervo Vago.
Lo spazio epidurale si trova tra le ossa della cavità cranica e la cellula madre e uno spazio virtuale, Lo spazio subdurale si trova tra la dura madre e l'aracnoide e anch'essa uno spazio virtuale mentre lo spazio subaracnoideo è l'unico spazio reale che sia tra l'aracnoide e la pia madre
un ematoma epidurale porta la raccolta di sangue arterioso ad alta pressione e rende tale spazio reale e si può incorrere a compressione delle strutture encefaliche mentre un ematoma subdurale porta la raccolta di sangue venoso a pressione più bassa e quindi genera una compressione minore
Nel momento in cui i vasi dallo spazio subaracnoideo entrano all’interno del parenchima cerebrale, la pia madre accompagna questi vasi andando a formare una guaina perivascolare, detta spazio di Virchow- Robin, costituito da tessuto connettivo e fluido extracellulare.
lo spazio epidurale a livello del midollo spinale, è uno spazio reale occupato da tessuto adiposo e da un plesso venoso
la dura madre si continua con l’epinevrio, l’aracnoide con il perinevrio e la pia madre con l’endonevrio.
Negli emisferi cerebrali e per questo sono anche detti ventricoli cerebrali
Derivano dal nucleo olivare inferiore controlaterale che proietta a tutta la corteccia controlaterale del cervelletto raggiungendo direttamente una sola cellula del purkinje e creando con essa un elevato numero di sinapsi eccitatoria quindi vi è una connessione intensa e specifica
La via cortico ponto cerebellare e la via cortico olivo cerebellare sono controlaterali quindi si portano rispettivamente nel peduncolo cerebellare medio controlaterale e nel peduncolo cerebellare inferiore controlaterale
Invece la via reticolo cerebellare è omolaterale e quindi arriva attraverso i peduncoli cerebellari medio e inferiori omolaterali all'emisfero cerebellare omolaterale ed èuna via diretta non decussata