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neuro

in quale parte dlla capsula interna decorre la via piramidale

il fascio cortico bulbare/nucleato nel GINOCCHIO
il fascio cortico spinale nei 2/3 anteriori del BRACCIO POSTERIORE

a cosa sono destinati i motoneuroni della COLONNA MOTORIA LATERALE E MEDIALE DELLE CORNA ANTERIORI

colonna laterale per muscolatura distale arti e movimenti fini
colonna mediale per muscolatura prossimale arti e muscolatura assile e antigravitaria del tronco per movimenti grossolani

dove decussa e quali fibre della via piramidale

l 80% delle fibre decussa presso la dcussazione delle piramidi nel bulbo e prosegue nel cordone laterale del ms come fascio cortico spinale laterale/crociato

cosa succede alle fibre (10-20%) della via piramidale che non decussano

formano il fascio cortico spinale diretto/anteriore e decorrono nella parte mediale del cordone anteriore omolaterale del ms fino a colonna mediale motoria nella lamina VIII con motoneuroni per innervazione muscolatura prossimale arti e assile e antigravitaria tronco per postura

cosa sono i campi oculofrontali

zona di corteccia tra M1 e area motoria supplementare (componente mediale area 6) che si occupa dei movimenti ritmici e coordinati dell occhio (movimenti saccadici)

cosa innerva il fascio cortico bulbare

i nuclei motori dei nervi cranici e quindi muscoli scheletrici testa

eccezioni innervazione bilaterale da parte del fascio cortico nucleare o genicolato verso i nuclei motori dei nervi cranici

nucleo motore nervo accessorio XI solo omolateralmente
parte inferiore nucleo motore nervo faciale VII sono controlateralmente

che tipo di corteccia è la M1 e la S1

M1 agranulare-piramidale con prevalenza cellule piramidali dello strato piramidale interno V per invio efferenze

S1 granulare-apiramidale con prevalenza cellule granulari per ricezione afferenze

dove si trova il 2 motoneurone nella via corticospinale crociata

nella colonna motoria laterale del corno anteriore del ms nella lamina IX

dove si trova il primo motoneurone della via corticospinale

nella corteccia M1 (area 4) nello strato V piramidale interno

quali vie fanni parte del sistema ventro mediale del tronco encefalico

vie vestibolo spinali (mediale e laterale), vie reticolo spinali (bulbare e pontina), via tetto spinale o collicolo spinale

via rubrospinale

origina da componente magnocellulare ( + caudale e filogeneticamente piu antica) nucleo rosso del TE a cui arrivano afferenze da nucleo interposito controlaterale cervelletto e da area premotoria

il fascio è crociato, decussa nel tegmento del mesencefalo


discende controlateralemnte nel tegmento di ponte e bulbo e poi nel cordone laterale del MS


contatta INDIRETTAMENTE mediante interneuroni lamina V gli a motoneuroni della lamina IX della coonna motoria laterale del corno anteriore

differenza tra fascio rubrospinale e cortico spinale laterale

Diversa origine: parte magnocellulare nucleo rosso e corteccia motoria

Decussazione: presso tegmento mesencefalo e presso decussazione piramidi


fascio rubrospinale contatta INDIRETTAMENTE mediante interneuroni lamina V gli a motoneuroni della lamina IX della coonna motoria laterale del corno anteriore, mentre laltro DIRETTAMENTE

quale è l unico nucleo dei gangli della base eccitatorio (che invia eferenze glutammaergiche)

il nucleo subtalamico di Luys che viene inibito dal GPe e ECCITA GPi e SNpr

che effetto finale hanno a livello corticale i circuiti motori diretto e indiretto dei gangli della base

il diretto aumenta l output corticale
l indiretto diminuisce output corticale

quali sono i nuclei di uscita, di entrata e modulatori dei gangli della base

di uscita GPi e SNpr
di entrata il neostriato (nucleo caudato+putamen+nucleo accumbens)

modulatori GPe e SNpc (via nigrostriatale)

i nuclei di uscita dei gangli della base (GPi e SNpr) a cosa proiettano

al NUCLEO VENTRALE ANTERIORE E alla porzione anteriore del NUCLEO VENTRALE LATERALE del TALAMO

sono proiezioni INIBITORIE, GABAERIGICHE

quali gangli della base formano il neostriato (nucleo di entrata)

nucleo caudato (+nucleo accumbens, la porzione anteroventrale) e il putamen

da cosa è formato il nucleo lenticolare

putamen (esternamente) e globo pallido (internamente)

da cosa è formata e dove si trova la sostanza nera di sommering

è un nucleo ectopico dei gangli della base, situato nel tegmento ventrale del mesencefalo a livello dei peduncoli cerebrali

parte compatta SNpc , parte dorsale contenente neuroni dopaminergici, è un nucleo modulatore che tramite la via nigrospinale proietta allo striato


parte reticolare SNpr, parte ventrale con neuroni gabaergici, insieme al GPi è un nucleo di uscita

nucleo subtalamico di luys

situato medialmente alla porzione rostrale della SN a livello del mesencefalo rostrale e diencefalo caudale

situato oresso il subtalamo e ha una forma di lente biconvessa


unico nucleo ectopico eccitatorio dei gangli della base con neuroni glutammaergici

implicato nell VIA MOTORIA INDIRETTA, riceve proiezioni dal GPe e invia al GPi


se leso si ha EMIBALLISMO

che cosa è il globo pallido

porzione mediale/interna del nucleo lenticolare (putamen esterno, da cui è separato da lamina esterna di sostanxa bianca)
separato da talamo per interposizione braccio posteriore capsula interna

è il paleostriato

suddiviso da lamina mediale interna in globo pallido interno GPi mediale (nucleo di uscita) e globo pallido esterno GPe laterale (nuscleo modulatore)

quale è l unico nucleo talamico che non riceva afferenze proprie extratalamiche e non proietta alla corteccia

nucleo reticolare del talamo

quali sono le 4 tipologie di cellule della circuiteria talamica

cellule di relay (glutammaergiche)
interneuroni gabaergici inibitori

neuroni cortico talamici

neuroni gabaergici inibitori del nucleo reticolare

da cosa è formata la triade talamica

afferenza extratalamica
spina dendritica cellula di relay

assone interneurone talamico

(circondati da vallo gliale/astrocitario)

quali sono i nuclei talamici di relay a proiezione specifica

nuclei di relay sensitivo ( somatici VPL E VPM, visivo CGL, acustico CGM, propriocettivi VPS cioe parte suoeriore del VPL)

nusclei di relay vestibolari VPL E VPI


nuclei di relay motorio VA(nuscleo ventrale anteriore) e porzione anteriore VL ventrale laterake e parte posteriore VPL


nuclei di relay limbico dorsomediale e anteriori del talamo

quali nuclei talamici ricevono la sensibilità specifica

i nuclei genicolati laterale e mediale
CGL visiva

CGM acustica

quali sono i due tipi di afferenze che arrivano al talamo

specifiche con fibre drivers, dirette a uno specifico nucleo di relay
diffuse, con fibre modulators dirette a tutti i nuclei talamici

funzioen talamo

nucleo di relay, stazione di ritrasmissione e amplificazione delle info sensitive motorie e limbiche
tutte le info che arrivano alla corteccia e quindi alla percezione cosciente passano oer il talamo

quali sono i nuclei talamici a proiezione diffusa e da chi ricevono afferenze asoecifiche/diffuse tramite fibre modulators

i nuclei INTRALAMINARI che ricevono da cervelletto, globo pallido esterno e vie del dolore

NUCLEI DELLA LINEA MEDIANA ricevono fibre noradrenergiche e serotoninergiche (per integrazione sensitiva e motoria)

che cosa è la radiazione talamica

linsieme delle fibre efferenti daltalamo che viaggiano sia nel braccio anteriore che posteriore della capsula interna

parla del nucleo reticolare del talamo

è l unico nucleo talamico che non riceve afferenze proprie extratalamiche e non proietta alla corteccia

è localizzato tra capsula interna e lamina midollare esterna


riceve afferenze eccitatorie dalla corteccia (70%, fibre collaterali dei neuroni di relay corticotalamici) e dal talamo (fibre collaterali da nuclei di relay talamocorticali)


è formati da neuroni gabaergici, inibitori che inviano efferenze inibitorie allo stesso nucleo da cui hanno ricevuto (a proiezione specifica)


modula l attività delle cellule di relay filtrando e discriminando le info dirette verso la corteccia sui canali Ca2+ voltaggio dipendenti che portano a due diversa modalità di generare e trasmettere PA

-Tonic (se nucleo reticolare non attivo) stato di veglia, trasmissione stimoli ad alta frequenza (potenziale dpolarizzato)

-Burst (a scoppio, se nucleo reticolare attivo inibisce cellule di relay) stato di sonno, trasmissione stimoli a bassa frequenza (potenziale iperpolarizzato)

quale è la funzione del nucleo reticolare

modula l attività delle cellule di relay filtrando e discriminando le info dirette verso la corteccia

se attivo va a inibire le cellule di relay TALAMICHE agendo sui canali Ca2+ voltaggio dipendenti che portano a due diverse modalità di generare e trasmettere PA

-Tonic (se nucleo reticolare non attivo) stato di veglia, trasmissione stimoli ad alta frequenza (potenziale dpolarizzato)

-Burst (a scoppio, se nucleo reticolare attivo inibisce cellule di relay) stato di sonno, trasmissione stimoli a bassa frequenza (potenziale iperpolarizzato)

quali sono i due tipi di cellule di relay del talamo e che caratteristiche hanno

sono glutammaergiche eccitatorie di grandi dimensioni (fino a 50 um)

hanno distribuzione laminare

-a proiezione specifica, situate negli strati profondi III-IV

-a proiezione diffusa, situate negli strati superficiali I-III


inviano collaterali al nucleo reticolare


caratteristiche: comune morfologia, comune circuiteria sinaptica, comuni proprieta di membrana

chevcosa è la via iperdiretta del nucleo subtalamico di Luys

contatto diretto tra corteccia e nucleo subtalamico
inibisce la trasmissione talamo corticale e sopprime movimenti veloci e automatici per iniziare movimenti lenti e volontari


se alterata si ha comoarsa di movimenti involontari

ruolo modulatore pars compacta sostanza nera

neuroni dopaminergici SNpc attraverso la VIA NIGROSTRIATALE
-eccitano i recettori D1 nei neuroni di proiezione di tipi 1 della VIA DIRETTA (la favoriscono)

-inibiscono i recettori D2 nei neuroni di proiezione tipo 2 della via INDIRETTA (la inibiscono)

ruolo modulatore interneuroni inibitori dello striato

sono colinergici (funzione opposta ai dopaminergici della SNpc, quindi necessario EQUILIBRIO DOPAMINA E ACETILCOLINA)
INIBISCONO VIA DIRETTA

FAVORISCONO VIA INDIRETTA

perche è necessario EQUILIBRIO ACETILCOLINA NORADRENALINA

per equilibrio tra ruolo modulatore SOSTANZA NERA PARS COMPACTA (DOPAMINERGICI, ECCITANO VIA DIRETTA e inibiscono via indiretta) e INTERNEURONI INIBITORI STRIATO (COLINERGIFI, ECCITANO VIA INDIRETTA e inibiscono via diretta

quali sono i tre strati che formano la corteccia cerebellare dall esterno all interno

strato molecolare (con arborizzazioni dendritiche cellule Purkinje e interneuroni inibitori detti cellule stellate e cellule a canestro)

strato intermedio/delle cellule del purkinje (disposte in un unico strato)


strato granulare (con cellule dei granuli glutammaergiche)

la corteccia cerebellare ha vie efferenti proprie?

NO, proietta ai sistemi di controllo del cervelletto (cellule purkinje proiettano fuori da corteccia cerebrale ma non fuori dal cervelletto)

seleziona opzione errata sul cervelletto
A non ha vie efferenti proprie

B ha una corteccia divisa in tre strati

C è connessa al TE attraverso i peduncoli cerebellari

D riceve tramite climbing fibers affrenze dal nucleo olivare inferiore

E le cellule del purkinje sono gabaergiche, inibitorie

A È la corteccia cerebellare a non avere efferenze proprie, ma i nuclei grigi intracerebellri inviano le efferenze

parla dell oliva inferiore

protrude sulla suoerficie laterale del bulbo, lateralmente e posteriormente alle piramidi bulbari

contiene il nucleo olivare inferiore che agisce da nucleo di relay, ritrasmissione


è stimolato da afferenze provenienti da componente parvocellulare nucleo rosso, collaterali delle via dei cordoni posteriori, da collaterali di aree corticali motorie


MEDIALMENTE da esso emergono efferenze verso il TE attraverso peduncolo cerebellare inferiore e si portano controlateralmente nell emicerebellum controlaterale


contattano direttamente una sola cellula di purkinje e la eccitano

da dove emergono le efferenze del nucleo olivare inferiore

dal lato MEDIALE del nucleo

quante cellule e di che tipo contatta ogni collaterale delle fibre rampicanti del nucleo olivare inferiore

ogni collaterale contatta direttamente una sola cellula di purkinje dell emicerebello controlaterale

ogni fibra armpicante contatta 5-10 cellule di purkinje e invia numerose collaterali dirette ai nuclei intracerebellari

quali sono le differenze tra fibre muscoidi e rampicanti al cervelletto

le muscoidi contattamo INDIRETTAMENTE le cellule del purkinje mentre le rampicanti direttamente

le afferenze nelle muscoidi provengono da numerose sedi esterne ql cervelletto mentre le rampicanti da un unica sede (nucleo olivare inferiore)


le rampicanti formano numerose sinapsi con una/poche cellule del purkinje mentre ke muscoidi con numerose cellule del purkinje (connessione diffusa) ma facendo poche sinapsi

seleziona opzione errata sulle fibre muscoidi e rampicanti
A le fibre muscoidi contattamo indirettamente le cellule del purkinje mentre le rampicanti direttamente

B le afferenze nelle muscoidi provengono da numerose sedi esterne ql cervelletto

C le affreneze nelle rampicanti provengono da un unica sede (nucleo olivare suoeriore)

D le rampicanti formano numerose sinapsi con una/poche cellule del purkinje

E ke muscoidi formano poche sinapsi con numerose cellule del purkinje (connessione diffusa)

C dal nucleo olivare inferiore

seleziona opzione errata sulle fibre muscoidi e rampicanti
A le fibre muscoidi contattamo indirettamente le cellule del purkinje mentre le rampicanti direttamente

B le afferenze nelle muscoidi provengono da numerose sedi esterne ql cervelletto

C le affreneze nelle rampicanti provengono da un unica sede (nucleo olivare inferiore)

D le rampicanti formano numerose sinapsi con una/poche cellule del purkinje

E ke rampicanti formano poche sinapsi con numerose cellule del purkinje (connessione diffusa)

E le muscoidi

seleziona opzione errata sulle fibre muscoidi e rampicanti
A le fibre muscoidi contattamo direttamente le cellule del purkinje mentre le rampicanti indirettamente

B le afferenze nelle muscoidi provengono da numerose sedi esterne ql cervelletto

C le affreneze nelle rampicanti provengono da un unica sede (nucleo olivare inferiore)

D le rampicanti formano numerose sinapsi con una/poche cellule del purkinje

E ke muscoidi formano poche sinapsi con numerose cellule del purkinje (connessione diffusa)

A le muscoidi indirettamente e le rampicanti direttamente

seleziona opzione errata sulle fibre muscoidi e rampicanti
A le fibre muscoidi contattamo indirettamente le cellule del purkinje mentre le rampicanti direttamente

B le afferenze nelle muscoidi provengono da numerose sedi interne ql cervelletto

C le affreneze nelle rampicanti provengono da un unica sede (nucleo olivare inferiore)

D le rampicanti formano numerose sinapsi con una/poche cellule del purkinje

E ke muscoidi formano poche sinapsi con numerose cellule del purkinje (connessione diffusa)

B esterne al cervelletto

tra le fibre rampicanti e muscoidi quale ha priorità funzionale e perche

le fibre rampicanti oerche compiono molteplici sinapsi con una singola cellula del purkinje quindi si ha immediato raggiungimento soglia depolarizzazione oer genesi PA, mentre nelle muscoidi poche sinapsi con singola cellula ma più cellule coinvolte

da cosa è formata la rosetta cerebellare

terminazione assonica fibra muscoide
dendriti cellule dei granuli

assone cellula del golgi

cosa sono le fibre parallele nel cervelletto

assoni delle cellule dei granuli che si biforcano a T e decorrono nello STRATO MOLECOLARE parallele a asse maggiore latero laterale di folia e incontrando arborizzazioni dendritiche cellule pukinje creano sinapsi eccitatorie

si ha un contrasto attivazione inattivazione oerche esse ECCITANO FILA CENTRALE CELLULE PURKINJE ma inviano collaterali a interneuroni inibitori che INIBISCONO CELLULE PURKINJE FILE ADIACENTI alla fila eccitata (inibizione laterale)

agli a motoneuroni di quale regione arriva la via tetto spinale

nella colonna mediale del corno anteriore controlaterale esclusivamente nella regione cervicale

i fasci vestibolo spinali sono crociati?

no, non decussano

quali sono i nuclei profondi del cervelletto

nucleo FASTIGIO o del tetto posto sulla linea mediana a livello del fastigium nella faccia inferiore del cervelletto presso il verme

nucleo INTERPOSTO, sistema di nuclei intermedi formato da nucleo GLOBOSO E EMBOLIFORME situsti nelka regione paravermiana


nucleo DENTATO posto piu lateralmente, nella regione emisferica


sono nuclei PARI E SIMMETRICI

il cervelletto controlla emisoma omolaterale o controlaterale

omolaterale

quali sono le tre parti del cervelletto e a che regioni corrispondono

NEOCEREBELLO O CEREBROCEREBELLO corrissponde a emisferi cerebellari, è piu recente filogeneticamente
iceve afferenze da corteccia cerebrale (prefrontale e M1)

proietta al NUCLEO DENTATO


PALEOCEREBELLO O SPINOCEEBELLO corrisponde a verme e regioni paravermiane

riceve afferenze da midollo spinale

proietta al NUCLEO INTERPOSTO

controlla esecuzione e coordinazione sequenze motorie oer movimenti fluidi

è legato alla via della propriocezione non cosciente


ARCHICEREBELLO O VESTIBOLOCEREBELLO corrissponde al lobo flocculo nodulare, è la parte filogeneticamente piu antica

riceve afferenze da organi vestibolari

invia efferenze a NUCLEO FASTIGIO

controlla postura e equilibrio

dove decorrono le vie spinocerebellari

nei cordoni LATERALI fino alle corna posteriori del MS
vie spinocerebellari anteriore/ventrale ventralmente nel cordone laterale CONTROLATERALE e la posteriore/dorsale dorsalmente nel cordone laterale OMOLATERALE

dove decussano la via spinocerebellare ventrale e dorsale

la ventrale è un fascio doppiamente crociato: prima decussa presso la commessura grigia e sale nel cordone laterale controlaterale poi nel tegmento del mesencefalo decussa nuovamente

la dorsale non decussa e sale nel cordone laterale omolaterale


entrambe terminano nelko spinocerebello omolaterale

quali sono i 4 fasci che trasportano la propriocezione non cosciente

DA ORGANI TENDINEI DEL GOLGI
-da tronco e arti inferiori il fascio SPINOCEEBELLARE VENTRALE

-da arti superiori il fascio SPINOCEREBELLARE ROSTRALE



DA FUSI NEUROMUSCOLARI

-da arti superiori il fascio CUNEOCEREBELLARE

-da tronco e arti inferiori il fascio SPINOCEREBELLARE DORSALE

somatotopia spinocerebello

regione vermiana riceve afferenze da regioni centrali corpo
regione paravermiana afferenze dagli arti

dove sono i neuroni di 2 ordine del fascio spinocerebellare dorsale

nel nucleo dorsale di clarke nella lamina VII del tratto toraco lombare C8-L3

dove sono i neuroni di 2 ordine del fascio cuneocerebellare

nel nucleo cuneato accessorio nel bulbo, lateralmente al nucleo cuneato

dove sono i neuroni di 2 ordine del fascio spinocerebellare ventrale

nelle lamine V-VI-VII delle corna posteriori dei segmenti lombari e sacrali omolaterali

dove sono i neuroni di 2 ordine del fascio spinocerebellare rostrale

nella lamina VII delle corna posteriori dei segmenti cervicali C4-C8

a cosa proietta il nucleo interposito

alla componente magnocellulare del nuckeo rosso CONTROLATERALE, da cui irigina la via rubrospinale che poi decussa presso il tegmento del. mesencefalo e contatta indirettamente colonna motoria laterale corno anteriore controlaterale al nucleo rosso (omolaterale all interposto

quindi controlla emisoma OMOLATERALE (doppia decussazione)

quali sono gli unici organi che non hanno doppia innervazione del SNA

Solo simpatica muscoli erettori del pelo e vasi viscerali (solo costrizione)
solo parasimpatiche ghiandola lacrimale

diffrenza tra SNA e sistema motorio somatico

nel somatico il corpo degli a motoneuroni è nel SNC (corna anteriori MS) e gli assono raggiungono DIRETTAMENTE organi bersaglio (no interruzione sinaptica)

nel SNA si ha un interruzione sinaptica e si ha un motoneurone pregangliare e postgangliare con soma in un ganglio viscerale autonomo fuori dal SNC

che neurotrasmettitori usa SNA

simpatico usa acetilcolina nella prima sinapsi e noradrenalina nella seconda

parasimpatico acetilcolina

dove si trova il soma dei neuroni pregangliari del sistema simpatico

nelle corna laterali SOLO nel tratto toracolombare C8-L3

dove si trova il soma dei neuroni pregangliari del sistema parasimpatico

(componente encefalo sacrale) nella regione sacrale e nel tronco enefalico in nuclei grigi posti in rapporto con nuclei nervi cranici

quale componente del SNA ha fibre prgangliari brevi e postgangliari lunghe

simpatico

in quali nervi spinali sono presenti i rami comunicanti bianchi

solo da C8-L3

i gangli paravertebrali sono connessi tra loro?

si, sono uniti sulla mediana attraverso il ganglio coccigeo e connessi tra loro da cordoni intermedi formati da fibre che si portano da un ganglio all altro

in quali nervi spinali sono presenti i rami comunicanti grigi

in tutti i nervi spinali

quale è il destino degli assoni simpatici postgangliari

rientrare nei nervi spinali attraverso rami comunicamti grigi
intorno ai vasi sanguigni come rami perivascolari

seguire decorso indipendente come rami viscerali

quali sono i tre gangli paravertebrali cervicali

ganglio suoeriore (+voluminoso), medio(+piccolo e incostante), inferiore

cosa è l ansa succlavia

cordone di fibre simpatiche che passa sotto arteria succlavia omolaterale formando un occhiello che unisce ganglio cervicale medio e inferiore

quale è il ganglio stellato

il gamglio cervicale imferiore detto così perche fuso col primo ganglio toracico T1

in cosa consiste la sindrome di bernard horner

lesione tratto cervicale catena paravertebrale simpatica che porta a miosi, ptosi palpebrale, anidrosi, ispessimento fibre cardiache simpatiche, enoftalmo

da cosa si formano i nervi splancnici toracici

da fibre pregangliari che giunte ai gangli toracici attraversano la catena paravertebrale senza fare sinapsi

sono il nervo grande splancnico da T5-9/10 e il piccolo splancico T10-12


attraversano disframma (il grande splancnico passando lateralmente al pilastro mediale) e arrivano alla cavita addominale per fare sinapsi con gangli catena prevertebrale

quali sono i tre gangli prevertebrali del simpatico

celiaco, mesenterico superiore, mesenterico inferiore

da cosa è formato il plesso celiaco

ganglio celiaco dx o semilunare che riceve nervo grande splancinindx e nervo vago dx alle due estremita

ganglio celiaco sx che riceve nervo grande splancico


entrambi ricevono nervi piccoli splancici dx e sx e nervi splancnici lombari

effetto SNA nel tratto gastrointestinale

simpatico inibisce peristalsi, fa contrarre gli sfinteri involontari,vasocostrizione vasi viscerali, stimola secrezione mucosa

parasimpatico accelera peristalsi, rilascia sfinteri, vasodilatazione vasi, stimolazione secrezione sierosa, aumento secrezione ghiandolare

quali sono i nuclei parasimpatici encefalici e i relativi gangli

III NC nucleo di Edinger Westphal e ganglio ciliare
VII NC nucleo yagita/muconasolacrimale e ganglio pterigopalatino

IX NC nucleo salivatorio inferiore e ganglio otico

X NC nucleo motore dorsale e plesso cardiaco e bronchiale

dove si trova il soma nel neurone di primo ordine della via acustica

nel GANGLIO SPIRALE, fuori da SNC, nel modiolo della coclea

quale è l unico sistema sensitivo speciale che NON passa per il talamo

la via olfattoria (filogeneticamnete piu antica)

cosa è l anosmia

incapacita di percepire gli odori per lesione del nervo olfattivo

quali sono i neuroni di secondo ordine delka via olfattoria

le cellule mitrali nel bulbo olfattivo (sinapsi pressi il glomerulo del bulbo)

come si suddivide il tratto olfattorio nella parte posteriore del giro retto

stria olfattoria mediale, si genera post incontro con nucleo olfattorio anteriore e contatta bulbo olfattorio controlaterale (via olfattiva bilaterale)

stria olfattoria laterale, si genera dal tubercolo olfattorio e proietta direttamente alla corteccia olfattoria prmaria

ruolo rinencefalo e da cosa è formato

rudimentale nell uomo, regola il comportamento legato alle informazioni olfattive

siddiviso in

-area olfattoria (bulbo olfattorio, tubercolo olfattorio, corteccia piriforme, nucleo olfattorio anteriore)

-amigdala e corteccia periamigdaloidea

-area setto diagonale

dove si trova e cosa comprende la corteccia olfattoria primaria

nella regione anteromediale del lobo temporale
comorende la corteccia piriforme e la corteccia periamigdaloidea (attorno all amigdala, corrisponde all uncus, porzione mediale lobo temporale presso giro ippocampake)

come si ha una connotazione affettiva della sensazione olfattiva se la via olfattiva è lunica via che non passa per il talamo?

la stria olfattoria laterale invia proiezioni olfattorie all amigdala che contatta nucleo dorso mediale del talamo che contatta corteccie prefrontali
COMUNICAZIONE CORTECCIA-RINENCEFALO TALAMO CORTECCIA permette connotazione affettiva sensazione olfattiva

dove si trova l amigdala

nel rinencefalo, presso l uncus a livello della porzione inferomesiale del lobo temporale, nella porzione anteriore dell ippocampo, ventralmente a coda del caudato

funzioni amigdala

elaborazione comportamenti emozionali in oarticolare decodifica sentimento PAURA (condizionamento alla paura)

RICONOSCIMENTO EMOZIONI ALTRUI MANIFESTATE CON ESPRESSIONI FACCIALI. e eventuale necessita adottare certo comportamento

quali sono i tre gruppi nucleari dell amigdala

GRUPPO BASOLATERALE/PROFONDO (nuclei di ENTRATA delle afferenze: nucleo laterale, basale e accessorio breve)

NUCLEI CORTICALI/SUPERFICIALI intermezzo tra nuclei entrata e uscita


COMPLESSO NUCLEARE CENTRO MEDIANO (nuclei di USCITA deelle efferenze: nucleo mediale e centrale)

da dove arrivano le afferenze ai nuclei del gruppo basolaterale/profondo (nuclei di entrata) dell amigdala

TALAMO (nuclei talamici di relay), CORTECCIA SENSITIVE, IPPOCAMPO, AREE ASSOCIATIVE CORTICALI (corteccia prefrontale orbitale, corteccia insukare, nuclei basale di meynert

quali sono le efferenze generale dal complesso nucleare centromediano (nuclei di uscita) dell amigdala

STRIA TERMINALE (con decorso a C nella fessura talamo striata tra talamo e corpo striato lungo il margine laterale del nucleo caudato, sotto al fornice) contatta IPOTALAMO (che attiva SNA e genera risposta fisiologica correlata a emozione di base) E NUCLEI DEL SETTO

VIA AMIGDALIFUGA VENTRALE (decirre nel prisncefalo basale) contattaNUCLEO DORSO MEDIALE TALAMO, NUCLEO ACCUMBES, IPOTALAMO E TE


il nucleo dorso mediale del talamo contatta poi corteccia prefrontale e permette di razionalizzare emozione di base arrivata all amigdala

dove si trova la STRIA TERMINALE e da dove origina

(con decorso a C) nella fessura talamo striata tra talamo e corpo striato lungo il margine laterale del nucleo caudato, sotto al fornice

origina da complesso nuckeare centromediano,( nuclei mediale e centrale) di uscita da amigdala

cosa succede in caso di deterioramento o iperstimolazione amigdala

deterioramento, viene meno senso di oaura e riconoscimento di certe emozioni e comportamenti altrui

ioerstimolazione, amplificazione comportamento emozionale

ruolo e posizione corteccia prefrontale

nel lobo frontale, anteriormente a corteccia premotori e M1

è una corteccia associativa polimodale (integra info da diversi sistemi sensitivi e motori per piu modalita)


elabora comportamenti sociali adeguati e inibisce risposte inappropriate

controlka emozioni

controlla attenzione e pensiero

cosa è la sindrome prefrontale

danneggiamento lobi frontali che porta a disturbi emotivi, comportamentali, della personalita, dell attenzione e della percezione (lesa corteccia prefrontale, corteccia associativa polimodale)

soggetto inadatto al contesto in cui si trova, incapace di elaborare comportamenti sociali adeguati non essendo in grado di reagire a stimoli ambientali (APATICO O AGITATO)

quale è l estremita inferiore (cono midollare) presso ccui termina il MS risoetto a colonna vertebrake

L1/2

come si chiama la porzione terminale del MS

cono midollare

cosa è il midollo spinale

porzine di SNC comoresa bei canale vertebrale (formato dai forami vertebrali delimitati anteriormente dal corpo delle vertebre e posteriormente dallarco delle vertebre)

solchi e fessure MS

fessura mediana anteriore
solco mediano posteriore

solco laterale anteriore e posteriore

solco intermedio posteriore (solo fino a T5/6)

che cosa è la cauda equina dove si trova e perche si forma

si forma per ascensione midollare durante sviluppo embriologico, MS termina presso L1/2 e radici nervi segmenti più caudali devono percorrere distanze maggiori per uscire dal proprio foro intervertebrale

è situata nella cisterna lombare (dove si effettua puntura lombare/rachicentesi

da dove emergono e come le radici dei nervi spinali

dai fori intervertebrali/di coniugazione delimitati suoeriormente da peduncolo inferiore vertebra soprane inferiorrmente dal peduncolo suoeriore della vertebra sotto


come molteplici radici che si riuniscono in

radice anteriore/ventrale dal solco laterale anteriore

radice posteriore/dorsale dal solco laterale posteriore

cosa sono i segmenti midollari/neuromeri/metameri

porzioni di midollo spinale da cui emerge una coppia di nervi spinali
8 cervicali

12 toracici

5lombari

5sacrali

3coccigei

da dove emerge il nervo cervicale C1

tra atlante e occipite

in cosa consiste ascensione midollare

fini al 3 mese MS e colonna vertebrale crescono in contemporanea e hanno stessa lunghezza, ma poi colonna cresce più del MS che cessa lo sviluppo e resta presso L1/2

quale è la diversa lunghezza delle radici spinali

cervicali<toraciche<lombari<sacrali

cosa è il filum terminale

legamneto di tessuto nervoso degenerato(dioendenza della pia madre) che connette cono midollare a apice coccige

suddiviso in

filum intradurale (da L2 a S2) all interni dekka dura madre

filum extradurale (da S2 in giu) all esterno della dura madre

il diametro del midollo spinale è fisso

no, presenta due rigonfiamenti: cervicale e lombare per presenza numero maggiori di neuroni per innervare arti suoeriori e inferiori

differenza sindrome e malattia

sindrome è raggruppamento di sintomi che puo avere cause diverse (es sindrome della cauda equina, sindrome dello stretto toracico)

malattia è quadro di sintomi legati a unica causa

il midollo spinale esercita controllo omolaterale o controlaterale

omolaterale:
meta dx midollo comtrolla parte dx corpo

meta sx midollo la parte sx del corpo

come sono disposte sistanza bianca e grigia nell encefalo e MS

nel MS grigia allinterno (H grigio spinale) e bianca all esterno

nell encefalo grigia allesterno (corteccia) e bianca all interno

suddivisione sostanza grigia MS

corna anteriore (a e y motoneuroni somatici)
corna posteriori (neuroni sensitivi

corna laterali (SOLO METAMERI T1-L1/2 e vertebre C8-L3) contiene motoneuroni viscerali piu laterali e neuroni sensitivi viscerali piu medialmente


le due meta sono uniti a livello della commessura grigia che contiene canale ependimale

quale parte del misolo spinale ha corna laterali

SOLO METAMERI T1-L1/2 e vertebre C8-L3

specializzazione funzionale radici MS

radice posteriore SENSITIVA, presenta annesso GANGLIO SPINALE con soma neuroni sensitivi pseudounipolari

radice anteriore MOTORIA contiene fibre di motoneuroni con soma nelle corna anteriori del MS disposti in nuclei

differenza a e y motoneuroni e b motoneuroni

a motoneuroni sono piu grandi SOMATICI e innervano muscolatura somatica

y motoneuroni piu piccoli SOMATICI e innervano fiber muscolari intrafusali contenute nei fusi neuromuscolari (legati a sensibilità propriocettiva)


i primi due sono nelle corna anteriori del MS


b motoneuroni sono i neuroni VISCERALI del SNA situati nelle corna lateriali del MS

suddivisione in cordoni della sostanza bianca del MS

cordone POSTERIORE tra solco mediano postriore e solco laterale posteriore, suddiviso in fascicolo gracile e cuneato (via dei cordoni posteriori)

ANTERIORE

LATERALE

presentano fasci ascendenti verso centri nervosi superiori e fasci discendenti verso neuroni midollari inferiroi


presenti COMMESSURA BIANCA ANTERIORE E POSTERIORE

cosa si intende oer neuroni sensitivi pseudounipolari

con un solo prolungamento che si biforca a T, un ramo centrifugo va verso la periferia (recettori sensitivi in periferia) e l altro centrale/centripeto diretto al SNC (es ramo spinale diretto al corno posteriore del MS)

differenza motoneuroni somatici e viscerali

somatici fanno sinapsi diretta con fibrocellula muscolare

viscerali fanno prima sinapsi con altri neuroni in gangli motori esterni al MS (motoneurone PREGANGLIARE E POSTGANGLIARE)

10 lamine di rexed

suddivisione sul piano trasversale della sostanza grigia del MS
la I è la piu posteriore (nucleo posteromarginale, via spinotalamica)

la II corrisponde a sostanza gelatinisa di rolando per trasmissione info dolorifica e termica da periferia a corteccia

la IX piu anteriore

la X corrisponde a commessura grigia e avvolge canale ependimale

da I a VI-VII nelle corna posteriori

VII zona intermedia tra base postriori e le anteriori, corrisponde a nucleo dorsale di clarke (SOLO tra C8-L3)

nuclei sostanza grigia MS

nell CORNA POSTERIORI
nucleo posteromarginale (presso lamina I con interneuroni)

nucleo sensitivo principale (lamina III-IV con neuroni sensitivi 2ordine per via spino talamica)

sostanza gelatinosa di rolando (lamina II neuroni per senisbilita dolorifica e termica)

nucleo dorsale di clarke (SOLO nel tratto toracolombare C8-L3, corrisponde a lamina VII e contiene neuroni 2 ordine per sensibilita propriocettiva non cosciente, tratto spinocerebellare)



nelle CORNA ANTERIORI

colonna motoria laterale/dorsolaterale (lamina IX per movimenti fini, muscolatura volontaria estremità distali)

colonna motoria mediale/ventromediale (lamina VIII per muscolatura assile e antigravitaria e movimenti piu grossolani legati a postura


nelle CORNA LATERALI (legate a SNA simpatico)

nucleo intermedio laterale per motoneuroni viscerali

nucleo intermedio mediale per neuroni sensitivi viscerali

nucleo sacrale parasimpatico (tra S2-S4) per neuroni viscerali sensitivi e motori del SNA parasimpatico

nuclei corna posteriori MS

nell CORNA POSTERIORI
nucleo posteromarginale (presso lamina I con interneuroni)

nucleo sensitivo principale (lamina III-IV con neuroni sensitivi 2ordine per via spino talamica)

sostanza gelatinosa di rolando (lamina II neuroni per senisbilita dolorifica e termica)

nucleo dorsale di clarke (SOLO nel tratto toracolombare C8-L3, corrisponde a lamina VII e contiene neuroni 2 ordine per sensibilita propriocettiva non cosciente, tratto spinocerebellare)

nuclei corna anteriori MS

nelle CORNA ANTERIORI
colonna motoria laterale/dorsolaterale (lamina IX per movimenti fini, muscolatura volontaria estremità distali)

colonna motoria mediale/ventromediale (lamina VIII per muscolatura assile e antigravitaria e movimenti piu grossolani legati a postura

nuclei corna laterali MS

nelle CORNA LATERALI (legate a SNA simpatico)
nucleo intermedio laterale per motoneuroni viscerali

nucleo intermedio mediale per neuroni sensitivi viscerali

nucleo sacrale parasimpatico (tra S2-S4) per neuroni viscerali sensitivi e motori del SNA parasimpatico

dove si trova il nucleo dorsale di clarke e a che via è legato

SOLO nel tratto toracolombare C8-L3

corrisponde a lamina VII MS (alla base del corno posteriore)


contiene neuroni 2 ordine per sensibilita propriocettiva non cosciente, tratto spinocerebellare

somatotopia MS

MEDIALMENTE motoneuroni muscoli TRONCO
LATERALMENTE motoneuroni muscoli SPALLA E ARTI (mano è la piu laterale


ANTERIORMENTE muscoli estensori

PISTERIORMENTE muscoli flessori

tipi di neuroni MS

NEURONI PRINCIPALI/ TIPO I GOLGI (motoneuroni inferiori corna anteriori, neuroni sensitivi 2 ordine corna anteruir) assone lungo

INTERNEURONI/ TIPO II GOLGI piccolo assone che si sviluppa localmente

guaine rivestimento nervi

endonervio per singola fibra
perinervio riuscisce fibre in fascetti (continuazione dell aracnoide, con cellule epiteliali unite da tight junction che contribuiscono a formare barriera ematonervosa)

epinevrio avvolge piu fascetti (continuazione della dura madre

remak bundle

complesso formato da singola cellula di schwann che avvolge insieme piu assoni con funzione di protezione (NON fotma guaina mielnica)

localizzazione TE

diretta continuazione del MS sopra al grande forame occipitale
anteriormente al sistema ventricolare (bulbo e ponte ventralmente al lv ventrlcolo e mesencefalo attraversato da acquedotto di Sllvio

posteriormente ha il crevelleto

cranialmente continua col diencefalo centrale

superficie anteriore/ventrale bulbo

presenta il solco mediano anteriore e solchi laterali, essendo diretta continuazione del MS

PIRAMIDI BULBARI: rigonfiamenti mediali dovute a presenza fascio corticospinale della via piramidale, unite da DECUSSAZIONE DELLE PIRAMIDI medialmente, dove 80-90% fibre dicendenti motorie del fascio cortico spinale decussano e si portano nel cordone laterale controlaterale


OLIVE BULBARI dorsolateralmente alle piramidi, contenenti i 2 NUCLEI OLIVARI INFERIORI, piegati a U per presenza nuclei olivari accessori (ruolo nel fascio spino olivare collaterale dlla via dei cordoni posteriori e nel fascio rubrospinale legato a pars parvocellulare nucleo rosso)


EMERGENZA/ORIGINE APPARENTE NERVI CRANICI (dall alto in basso del faciale VII, glossofaringeo IX, vago X, accessorio XI, ipoglosso XII

da cosa è formata la PORZIONE VENTRALE/ PIEDE del TE

nel mesencefalo dai PEDUNCOLI CEREBRALI
nel ponte dalla REGIONE BASILARE

nel midollo allungato/bulbo dalle PIRAMIDI BULBARI

faccia posteriore/dorsale midollo allungato/bulbo

TUBERCOLO GRACILE/CLAVA conetente nucleo gracile/di goll (piu MEDIALE)
TUBERCOLO CUNEATO contenente nucleo cuneato/di burdach con lateralemnte il nucleo cuneato accessorio (piu LATERALE)

tali nuclei fanno seguito ai fascicoli gracile e cuneato dei cordomi posteriori del MS e contengoo soma neuroni sensitivi 2ordine della via dei cordoni posteriori per trasporto sensibilita tattile disvriminativa epicriitca e propriocettiva


PORZIONE INFERIORE FOSSA ROMBOIDALE che costituisce pavimento IV ventricolo e presenta sporgenze date da

trigono del nervo ipoglosso

trigono del nervo vago (per rispettivi nuclei)

nuclei vestibolari piu laterali, presso giunzione bulbo pontina

(estremita inferiore fossa detta OBEZ)

in che modo cervelletto attaccato al TE

3 peduncoli cerebellari (fasci di assoni, sostanza bianca)
SUOERIORE al mesencefalo

MEDIO al ponte

INFERIORE al bulbo

suddivisione TE in PIEDE , TEGMENTO

PIEDE/PORZIONE VENTRALE porzione piu anteriore formata soprattutto da fibre di assoni discendenti

TEGMENTO porzione piu posteriore con maggiore quantita di nuclei grigi e sostanza reticolare ma anche fasci di assoni discendenti e ascendenti


TETTO presente solo nel mesencefalo (mentre le altre anche in ponte e bulbo) sopra all acquedotto cerebrale

faccia anteriore pomte

SOLCO BASILARE sulla mediana, percorso da arteria basilare
PEDUNCOLI CEREBELLARI MEDI

EMERGENZA APPARENTE NERVO TRIGEMINO con radice minor e major

limiti 4 ventricolo

anteriormente faccia posteriore bulbo e ponte
posteriormentevfaccia anteriore cervelletto

pavimento fossa romboidale

tetto cervelletto (tenda a due spiovemti: velo midollare suoeriore tra i peduncoli cerebellari sueoriori e velo midollare inferiore tra peduncoli cerebellari inferiori)

faccia posteriore ponte

porzione superiore (tegmento pontino) fossa romboidale (pavimento iv ventricolo) contenente COLLICOLO DEL FACIALE (avvolgimento fibre nervo faciale VII intorno al nucleo motore del nervo abducente VI

nuclei ponte

nel tegmento pontino
nucleo pontino/sensitivo principale del trigemino

nuclei del rafe sulla mediana (sistemi corticomodulatori, ruolo serotoninergico)

locus coeruleus (parte della formazione reticolare, nella porzione dorso laterale del tegmento pontino)


nel piede

nuclei basilari pontini (via cortico ponto cerebellare)

faccia anteriore/piede mesencefalo

PEDUNCOLI CEREBRALI, strutture di sostanza bianca simmetriche separate da fossa interpeduncolare contenente cisterna interpeduncolare

la fossa interpeduncolare contiene una sporgenza del diencefalo detta TUBER CINERUM contenente CORPI MAMMILLARI e che prosegue come PEDUNCOLO IPOFISIARIO

tetto del mesencefalo

localizzato sopra all acquedotto cerebrale/di silvio (mentre il tegmento è sotto)

è detto LAMINA QUADRIGEMINA perfhe formata da 4 sporgenze

COLLICOLI/tubercoli quadrigemini SUPERIORI legati alla via ottica e alla via tetto spinale

COLLICOLI/tubercoli quadrigemini INFERIORI legati alla via uditiva (ricevono fibre da lemnisco laterale)



PEDUNCOLI CEREBELLARI SUOERIORI

quale è l unica porzione del TE attraversata dal sistema ventricolare

il mesencefalo, dall acquedotto cerebrale/di silvio avvolto dal,grigio periacqueduttale

3 categorie nuclei del TE

nuclei propri
nuclei dei nervi cranici

nuclei della formazione reticolare

sindrome dell ondina

in presenza di lesione della formazione reticolare (porta a coma, alterazione coscienza) non si puo dormire perche se ci si addormenta ci si dimentica di respirare

formazione reticolare

aggregato diffuso di neuroni e fibre netvose organizzati in molteplici nuclei a formare una rete che proietta diffuasamente alla corteccia cerebrale e ai centri inferiori del SNC

percorre longitudinalmente l intero TE, dal tegmento mesencefalo (dove si trova lateralemnte al grigio periacqueduttale) al tegmento bulbare


NON FA PARTE DEL SNC MA DEL SNA, è legata a funzione automatiche come quella respiratoria e cardiocircolatoria e nel mantenere lo stato di coscienza (presenti centri autonomi per regolare funzioni vegetative)


SISTEMA RETICOLARE ATTIVANTE ha nuclei prevalentemente nel tegmento mesencefalico e proiettano diffusamente alla corteccia tramite il talamo e mantiene stato di coscienza vigile e alternanza tra sonno e veglia


LOCUS COERULEUS (SISTEMA NORADRENERGICI) nucleo grigio della sostanza reticokare nella porzione dorsolaterale del tegmento pontino, ha la maggiore concentrazione di cellule noradrenergiche del corpo

(presenta un area tegmentale laterale , estensione caudale presso il tegmento laterale del bulbo)

riceve afferenze dal snc e proietta diffusamente alla corteccia e a strutture sottocorticali rendendo neuroni corticali piu sensibili e sollecitabili, aumentando livelli allerta e migliorando prestazioni cognitive



lesione porta a coma, alterazione stato coscienza e sindrome ondina

di cosa fa parte la sostanza reticolare

sebbene oercorre longitudinalmente l intero TE, dal tegmento mesencefalo (dove si trova lateralemnte al grigio periacqueduttale) al tegmento bulbare,

NON FA PARTE DEL SNC MA DEL SNA, è legata a funzione automatiche come quella respiratoria e cardiocircolatoria e nel mantenere lo stato di coscienza (presenti centri autonomi per regolare funzioni vegetative)

cosa si ha in caso di lesione della sostanza reticolare

COMA, alterazione stato coscienza e ritmo sonno veglia

e sindrome ondina (non ci si puo addormentare altrimenti ci si dimentica di respirare)

ruolo sostanza reticolare tra i sistemi corticomodulatori

È PARTE DEL SNA

SISTEMA RETICOLARE ATTIVANTE ha nuclei prevalentemente nel tegmento mesencefalico e proiettano diffusamente alla corteccia tramite il talamo e mantiene stato di coscienza vigile e alternanza tra sonno e veglia


LOCUS COERULEUS (SISTEMA NORADRENERGICI) nucleo grigio della sostanza reticokare nella porzione dorsolaterale del tegmento pontino, ha la maggiore concentrazione di cellule noradrenergiche del corpo

(presenta un area tegmentale laterale , estensione caudale presso il tegmento laterale del bulbo)

riceve afferenze dal snc e proietta diffusamente alla corteccia e a strutture sottocorticali rendendo neuroni corticali piu sensibili e sollecitabili, aumentando livelli allerta e migliorando prestazioni cognitive

quali sono i nuclei propri del TE

nel bulbo: nucleo del tratto solitario, nuclei olivari
nel ponte: nuclei basilari pontini (coordinazione motoria, via cortico ponto cerebellare)

nel mesencefalo: nucleo rosso, sostanza nera di sommering

quali sono i nuclei propri del mesencefalo

NUCLEO ROSSO
SOSTANZA NERA DI SOMMERING

NUCLEO ROSSO

è uno dei nuclei propri del mesencefalo, nella porzione ventromediale del tegmento mesencefalico, dorsalmente alla sostanza nera

2 componenti


PARS MAGNOCELLULARE +antica e concentrata nella porzione caudale del nucleo, è lorigine della VIA RUBRO SPINALE (discendente motoria dorso laterale crociata che arriva ad a motoneuroni colonna motoria laterale corno anteriore MS lamina IX)


PARS PARVOCELLULARE +recente e concentrata presso parte rostrale nucleo, riceve afferenze da nycleo dentato cervelletto e proietta ai nuclei olivari inferiori tramite la VIA RUBRO OLIVARE che poi inviano efferenze al cerebrocerebello tramite peduncolo cerebellare inferiore (chiusura CIRCUITO DENTO-RUBRO OLIVARE )

quali sono le due compinenti del nucleo rosso

PARS MAGNOCELLULARE +antica e concentrata nella porzione caudale del nucleo, è lorigine della VIA RUBRO SPINALE (discendente motoria dorso laterale crociata che arriva ad a motoneuroni colonna motoria laterale corno anteriore MS lamina IX)

PARS PARVOCELLULARE +recente e concentrata presso parte rostrale nucleo, riceve afferenze da nycleo dentato cervelletto e proietta ai nuclei olivari inferiori tramite la VIA RUBRO OLIVARE che poi inviano efferenze al cerebrocerebello tramite peduncolo cerebellare inferiore (chiusura CIRCUITO DENTO-RUBRO OLIVARE )

ruolo pars magnicellulare nucleo rosso

PARS MAGNOCELLULARE +antica e concentrata nella porzione caudale del nucleo, è lorigine della VIA RUBRO SPINALE (discendente motoria dorso laterale crociata che arriva ad a motoneuroni colonna motoria laterale corno anteriore MS lamina IX)

ruolo pars parvocellulare nucleo rosso

PARS PARVOCELLULARE +recente e concentrata presso parte rostrale nucleo, riceve afferenze da nycleo dentato cervelletto e proietta ai nuclei olivari inferiori tramite la VIA RUBRO OLIVARE che poi inviano efferenze al cerebrocerebello tramite peduncolo cerebellare inferiore (chiusura CIRCUITO DENTO-RUBRO OLIVARE )

SOSTANZA NERA DI SOMMERING dove si trova e di cosa fa parte

è un nucleo ectopico dei gangli della base del telencefalo situato nel tegmento ventrale del mesencefalo (ventralmente al nucleo rosso), suddivide piede e tegmento

formato da PARS COMPACTA (pigmentata per presenza pigmenti neuromelanuco per trasmissione dopaminergica) E PARS RETICOLARE

cosa è la zona del pretetto

gruppo di nuclei posti anteriormente al tetto del mesencefalo e superiormente ai collicoli superiori (nel punto di passaggio tra mesencefalo e talamo)

ruolo nel RIFLESSO FOTOMOTORE (miosi pupilla)

riceve proiezioni retiniche collaterali e portano fibre verso nucleo di edinger westphal

localizzazione diencefalo

sopra al tronco encefalico, profondamente e medialmente ai due emisferi telencefalici
contiene 3 ventricolo che divide il diencefalo in due metà speculari

strutture di sostanza grigia che formano il diencefalo

EPITALAMO (superoposteriormente al talamo, contiene nuclei abenulari)

TALAMO DORSALE

METATALAMO

SUBTALAMO/TALAMO DORSALE


IPOTALAMO (sotto al talamo, forma pavimento e terzo inferiori pareti laterali III ventricolo)

quali sono i ventricoli dell encefalo, localizzazione e come sono collegati

2 ventricoli laterali separati dal setto pellucido, negli emisferi cerebrali
(vi si forma il liquor che passa nel III ventricolo attraverso il FORAME DI MONRO)


III ventricolo , impari e mediano nel diencefalo, con un foro centrale che permette desione intertalamica, si restringe verso il basso

(inferiormente si continua con IVventricolo attraverso ACQUEDOTTO DI SILVIO)


IV ventricolo tra ponte e bulbo anteriormente e cervelletto posteriormente, si continua in basso con il canale centrale/ ependimale del MS

(presenta nel tetto aperture dette FORAME DI MAJENDII mediali E 2FORAMI DI LUSHKA laterali)

ipotalamo

situato nel diencefalo e separato dal talamo soprastante dal solco ipotalamico

forma il pavimento del III ventricolo


formato da numerosi nuclei legati a funzioni basilari per l omeostasi, conservazione dellindividuo e della specie (controllo ormonale assunzione cibo e acqua, attivita circadiana ritmo sonno veglia, attivita riproduttive, termoregolazione)

controlla attivita SNA e attivita IPOFISI (a cui è fisicamente collegato attraverso peduncolo ipofisiario)

corpo calloso

grossa lamina quadrikatera interposta tra i due emisferi cerebrali del telencefalo, alla base della scissura interemisferica
forma il tetto dei ventricoli laterali


è formato da sostanza bianca, da fibre commissurali che mettono in rapporto zome omologhe della corteccia (aree corrispondenti tra i due emisferi)

struttura corpo calloso

ROSTRO porzione anteriore, attraversata da ramo arteria cerebrale anteriore, sopra alla circonvoluzione subcallosale (parte del lobo limbico)
GINOCCHIO, piu anteriore e superiore al rostro, forma la parete anteriore dei ventricoli laterali e del corno frontale

CORPO porzione orizzontale in senso antroposteriroe, forma parete suoeriore ventricoli laterali

SPLENIO porzione piu posteriore, contiene trigono ventricolare e sotto ad esso cè epifisi

localizzazione e struttura telencefalo

sopra al diencefalo e tutto intorno
formato da:

due emisferi cerebrali separati dalla scissura longitudinale o interemisferica

centro semiovale, parte interna con sostanza bianca on cui sono immersi i nuclei/gangli della base

come cambiano le circonvoluzione della corteccia cerebrale da una specie all altra

sono uguali, fisse in tutti gli individui della stessa specie(con stesso andamento salvo casi di errori nello sviluppo)

scissure principali corteccia cerebrale

scissura longitudinale/interemisferica

su faccia laterale emisferi

scissura centrale/ di Rolando

scissura temporale/di silvio/ laterale

scissura parieto occipitale


su faccia mediale

solco parieto occipitale

solco cingolato

scissura calcarina

falce cerebrale

doppia piega del foglietto meningeo della dura madre posta nella scissura interemisferica
giace su un piano che si porta dalla crista galli anteriormente alla protuberanza occipitale interna posteriormente e passa sopra al corpo calloso


sul suo margine suoeriore decorre il seno sagittale suoeriore

sul suo margine inferiore decorre il seno sagittale inferiore


si fonde col tentorio del cervelletto (piega durale perpendicolare alla falce)

tentorio del cervelletto

è una piega del foglietto meningeo della dura madre che comtinua con la falce cerebrale

ha andamento orizzontale sulla mediana e separa faccia superiore del cervelletto da faccia inferiore lobi cerebrali, dividendo cavita cranica in loggia sovratentoriale e sottotentoriale


sul suo margine postero laterale decorre ik seno trasverso

all apice della rocca petrosa presenta uno sdoppiamento del foglietto meningei detto cavo di meckel contenente il ganglio semilunare/di gasser

drenaggio seni durali e cosa sono

canali venosi rivestiti da endotelio formati da riflessione del foflietto meningeo della dura madre

seno retto che drena nei seni sagittali


seno sagittale suoeriore (su margine superiore falce cerebrale) e seno sagittale inferiore (su margine inferiore falce cerebrale)

seni sagittali drenano nel TORCULARE DI EROFILO/CONFLUENZA DEI SENI da cui si dipartono i seni trasversi


seno trasverso su marhine postero laterale tentorio del cervelletto

seno trasverso drena nei seni sigmoidei che confluiscono nella vene giugulare interna

quali circonvoluzioni e quali lobi sono separate da scissura di rolando/centrale

il giro postcentrale che corrisponde ad area S1
il giro precentrale che corrisponde all area M1


separa lobo frontale anteriore da lobo parietale posteriore

cosa vedo se divarico scissura laterale/di silvio

il lobo dell insula formato da tre giri brevi e due giri lunghi e coperto da opercoli frontale, parietale, temporali (porzione dei lobi prospicienti la regione silvana)

cosa si trova a cavallo della scissura calcarina

corteccia visiva primaria

quali sono i sei lobi della corteccia cerebrale

lobo dell insula
lobo limbico


lobo frontale

lobo temporale

lobo occipitale

lobro parietale

varie parti del III ventricolo

corno antriore/frontale
corpo

corno inferiore/temporale

corno posterriore/occipitale

da cosa è formata la parete laterale del IVventricolo

dai peduncoli cerebellari

giri lobo frontale

su faccia laterale
giro precentrale M1

giri frontali suoeriore, medio, inferiore(che ha parte triangolare e parte opercolare)


su faccia mediale

giro retto

giri orbitali

giri lobo temporale

giro temporale superiore, medio e inferiore separati da solco temporale suoeriore e inferiore

su faccia mediale

giro occipititemporale

giro paraippocampale (termina anteroinferiormente con uncus, formazione rotondeggiante contenente ipoocampo)

giri lobo occipitale

su faccia laterale
giri laterali occipitali


su faccia mediale

cuneo

lingula

giro dentato

da cosa è formato il lobo limbico

ippocampo
circonvoluzione cingolata (tra solco cingolato superiroe e corpo calloso inferiore)

circonvoluzione paraippocampale (sotto alla cingolata)

capsula interna

struttura di sostanza bianca pari e simmetrica con forma a L e concavità rivolta anterolateralmente

formata da fibre di proiezione che proiettano fuori dalla corteccia verso i centri inferiori


decorre sotto al ventre del corpo del nucleo caudato, lateralemnte al talamo e medialmnete al nucleo lenticolare, forma i 2/3 suoeriori delle pareti laterali del III ventricolo


formata da

BRACCIO ANTERIORE con fibre discendenti (corticotalamiche e frontopontine)

BRACCIO POSTERIORE con fibre discendenti (facscio cortico spinale e fibre temporo pontine) e fibre ascendenti (lemnisco mediale, via spinotalamica) e via uditiva, via ottica

GINOCCHIO punto di flessione in cui discende fascio cortico bulbare/nucleare

quali nuclei della base sono divisi dalla capsula interna

nucleo caudato e putamen

quali sono le tre porzioni della capsula interna e cos vi decorre

BRACCIO ANTERIORE con fibre discendenti (corticotalamiche e frontopontine)
BRACCIO POSTERIORE con fibre discendenti (facscio cortico spinale e fibre temporo pontine) e fibre ascendenti (lemnisco mediale, via spinotalamica) e via uditiva, via ottica

GINOCCHIO punto di flessione in cui discende fascio cortico bulbare/nucleare

dove decorrono nella capsula interna il fascio corticotalamico, corticospinale, lemnisco mediale, via spino talamica e fascio cortico nuckeare?

BRACCIO ANTERIORE con fibre discendenti (corticotalamiche e frontopontine)
BRACCIO POSTERIORE con fibre discendenti (facscio cortico spinale e fibre temporo pontine) e fibre ascendenti (lemnisco mediale, via spinotalamica) e via uditiva, via ottica

GINOCCHIO punto di flessione in cui discende fascio cortico bulbare/nucleare

quali sono le tre colorazioni da usare per distinguere lamine corteccia cerebrale

DI GOLGI imoregnazione argentica per vedere soma e prolungamenti dendritici e assonali (ma non colora tutti i neuroni, li colora casualmente) per evidenziare il TIPO di neuroni

DI NISSL colorazione basica con affinita per sostanza tigroide/zolle di nissl con accumuli RER (colora SOLO il soma ma di tutti i neuroni ed evidenzia QUANTI SONO i neuroni)


WEIGER per evidenziare gli assoni e mostrare come si associano nei vari fasci

quali sono i due tipi di inibizione

laterale
a feedback

quali sono i sei strati della neocorteccia dall esterno all interno

strato molecolare (lamina I
strato granulare esterno

strato piramidale esterno

strato granulare interno

strato piramidale interno

strato multiforme

tre tipo di corteccia cerebrale

neopallium a 6 strati (99% corteccia)
paleopallium a 3-5 strati (corteccia piriforme, paraippocampica, uncus)

archipallium a 3 strati (solo ippocampo)


paleopallium e archipallium insieme formano la allocorteccia

differenza tra cellula dei granuli e cellula piramidale

cellule piramidali
grandi dimensioni, soma triangolare di 50 um e nuemrose spine dendritiche e lungo dendrite apicale che si biforca e lungo assone

cellule glitammaergiche eccitatorie deputate all invio di efferenze


cellule granulari/stellate

poligonali e piu piccole 10 um, corti assone

glutammaergiche deputate a ricezione afferenze

giri lobo parietale

giro post centrale S1
giro sopramarginale

giro angolare

precuneo

quali sono le cellle principali/ neuroni principali della corteccia

cellule piramidali
cellule granulari

cellule fusiformi

cellule orizzontali di cajal retzius


interneuroni (basket cells/cellule a canestro, cellule a ccandeliere, cellule di martinotti)

specializzazione funzionale cellule piramidali e granulari

le piramidali inviano efferenze
le granulari ricevono afferenze


sono emtrambe eccitatorie, glutammaergiche

cosa si intende per organizzazione funzionale della corteccia in moduli colonnari

colonne che contengono tutti e sei gli strati e si estendono radialmente

nella sressa colonna gli elementi hanno la STESSA MODALITA DI RISPOSTA (stesso campo recettoriale oeriferico e stesso stimolo oeriferico) e quindi posso distinguere le varie colonne per la uguale attivita elettrica

quali sono le aree sensitive primarie della vorteccia

area somestesica primaria S1 (1,2,3a,3b brodman) giro post centrale
area visiva primaria (17) a cavallo della scissura calcarina

area uditiva primaria(41-42) presso opercolo temporale, bordo temporale della scissura laterale

area gustativa primaria (43)

quali sono le areemotorie della corteccia

area motoria primaria (area 4
corteccia premotoria (area 6)

area motoria supplementare (area 6 porzione mediale e supero laterale)

campi oculari frontali (area 8 per movimenti saccadici occhio

aree associative corteccia cerebrale

unimodali (processano singola modalita sensitiva o motoria, di solito sono adiacenti a un area primaria
polimodali (integrano info da sistemi funxionali diversi, funcioni multiple)

quali sono le aree corticali associative polimodali

area prefrontale (parte dorsolaterale per regolare comportamento sociale e parte orbitofrontale per razionalizzare emozioni)

area associativa parietale posteriore (giro angolare cioe aree 5-7-39-40 boradman per elaborazione spaziale


aree assiciative limbiche

lateralizzazione funzioni cognitive suoeriori

emisfero sx per funzioni cognitive suoeriori (linguaggio, calcolo, pensiero) è il dominante

emisfero dx per organizzazione visivo spaziale

in caso di danno alla corteccia prefrontale come si oresenta il paziente

frontaleggiante
perde la capacita di soppesare la conseguenza delle porprie azioni e di pianificare un comportamento

quali tipe di fibre formano la sostanza bianca del centro semiovale della corteccia

fibre associative per connettere aree diverse dello stesso emisfero
sono lunghe (fascicoli longitudinali superiore e inferiore, fascicolo arcuato, cingulum) e brevi (fascicolo uncinato)


fibre commissurali oer connettere aree di omologia dei due diversi emisferi (connessione intracorticale tra le due meta cerebrali)

sono il corpo calloso e la commessura anteriore e posteriore


fibe di proiezione, disposte a ventaglio fuoriescono dalla corteccia verso i centri inferiori (TE, MS, talamo) formandnla corona radiata che poi si comoatta a formare la capsula interna

quali sono le fibre commissurali nella corteccia e funzione

connettere aree di omologia dei due diversi emisferi (connessione intracorticale tra le due meta cerebrali)
sono il corpo calloso e la commessura anteriore e posteriore

quali sono le fibre di proiezione e funzione

fibe di proiezione, disposte a ventaglio fuoriescono dalla corteccia verso i centri inferiori (TE, MS, talamo) formando la corona radiata che poi si compatta a formare la capsula interna decorrendo tra i nuclei della base

quali sono e funzioni fibre associative

fibre associative per connettere aree diverse dello stesso emisfero
sono lunghe:

fascicoli longitudinali superiore (tra tutti i lobi corticali) e inferiore (tra polo occipitale e temporale)

fascicolo arcuato, tra area di wernicke e di broca (due aree del linguagggio) e area udiviva

cingulum, tra lobo limbico e circonvoluzione paraippocampale (segue la cirnconvoluzione del cingolo)


brevi

fascicolo uncinato, tra polo temporale e frontale (anteriori) attraversando lobo insula

fascicolo uncinato

formato da fibre associative per connettere aree diverse dello stesso emisfero
tra polo temporale e frontale (anteriori) attraversando lobo insula

cingulum/fascicolo cingolato

formato da fibre associative per connettere aree diverse dello stesso emisfero
tra lobo limbico e circonvoluzione paraippocampale (segue la cirnconvoluzione del cingolo)

fascicolo arcuato

fibre associative per connettere aree diverse dello stesso emisfero
connete lono temoorale e fronatle, le due aree del linguaggio (wernicke 22 e broca 44-45 tra loro

4 caratteristiche fondamentali per decodificare e riconoscere uno stimolo

Qualità (Tipologia di uno stimolo)
Intensità

Durata

Sede di applicazione

quali sono i due tipi di sistemi sensitivi

Sistemi sensitivi generali, legati alla sensibilità somatica: tattile propriocettiva termica e dolorifica (ASG dall esterno E AVG da visceri interni)

Sistemi sensitivi speciali, legati ai sensi: visivo acustico per vestibolare gustativo o olfattivo

quali sono le vie ascendenti e quali le vie discendenti

Le vie ascendenti sono le vie sensitive in cui lo stimolo viaggia lungo un assone diretto ai sistemi superiori

Le vie discendenti sono Le vie motorie in cui lo stimolo viaggia dai centri superiori a quelle inferiori

quali sono le tre vie principali somatiche generali

La via Dei cordoni posteriori o del lemnisco mediale
La via spino talamica

La via spino cerebellare

Dove si trova il primo neurone di tutte le vie sensitive generali

Nel ganglio spinale annesso alla radice posteriore di un nervo spinale, fuori dal SNC

qual è l'organizzazione comune di base di tutte le vie sensitive

RECETTORE Localizzato in periferia
NEURONE SENSITIVO DI PRIMO ORDINE Situato in un ganglio spinale fuori dal SNC

NEURONE SENSITIVO DI SECONDO ORDINE Situato nell'SNC o nel midollo o nel bulbo

DECUSSAZIONE

NEURONE SENSITIVO DI TERZO ORDINE Situato nel talamo controlaterale

CORTECCIA CEREBRALE S1

in che senso i sistemi sensitivi sono altamente specifici

Hanno recettori altamente specifici per una modalità sensitiva quindi ogni modalità sensitiva ha un proprio sistema sensitivo

Inoltre le varie vie sono segregate Sia nel decorso che a livello dell'eterogeneità delle popolazioni neuronali nei gangli nel midollo e nella corteccia

quali sono le quattro modalità della sensibilità somatica

Tattile (Epicritica o protopatica)
Propriocettiva

Termica

Dolorifica o nocicettiva

quali sono i recettori sensitivi tattili periferici

CLASSE I
-Corpuscoli di Meissner, Rileva stimoli di tocco lieve ed è ad adattamento rapido ma con un piccolo campo ricettivo

-Corpuscoli di Merkel, Rilevano compressioni statiche e sono ad adattamento lento e a piccolo campo recettivo


CLASSE II

-Corpuscoli di Pacini, Rispondono a stimoli pressori e vibratori e sono ad adattamento rapido e grande campo recettivo

-Corpuscoli di Ruffini, Rilevano stimoli di stiramento e sono ad adattamento lento e grande campo recettivo

quali corpuscoli rilevano stimoli pressori e vibratori e sono ad adattamento rapido e grande campo recettivo

Corpuscoli di Pacini

quali sono i recettori per la sensibilità propriocettiva ovvero propriocettori

ORGANI MUSCOLO-TENDINEI DEL GOLGI Localizzati nei tendini presso le giunzioni muscolo-tendinee, Valutano la tensione sviluppata da un muscolo durante la contrazione (Se tendine stirato, Maggiore è il grado di stiramento la fibra muscolare e maggiore e la frequenza di scarica di potenziali d'azione che è direttamente proporzionale all'intensità dello stimolo)

FUSI NEUROMUSCOLARI, Contenuti nella muscolatura striata e formati da fibre dette fibre intra fusa circondate da una capsula connettivale e innervate da motoneuroni gamma, Sono sensibili allo stato di contrazione e rilassamento del muscolo quindi percepiscono la variazione di lunghezza e la posizione spaziale

classificazione fibre nervose afferenti in base a velocità conduzione

Fibre A Che sono fibre mieliniche sensitive e motrici divise In alfa beta gamma e delta in base alla grandezza ovvero il diametro dell'assone (Le alfa sono quelle con diametro maggiore e mielinizzate e quindi con massima velocità di conduzione)

Fibre B sono fibre mieliniche viscerali del sistema nervoso autonomo


Fibre C sono le fibre amieliniche, Non mielinizzate e le più piccole quindi con minore velocità di conduzione

cosa trasportano le fibre C e come sono

Trasportano la sensibilità dolorifica provenienti dai nocicettori, recettori del caldo e viscerali e sono le più piccole e mielinizzate quindi quelle con minore velocità di conduzione

sono legate alla via spino talamica

classificazioni fibre in base al diametro dell'assone

Fibre di classe I sono quelle con diametro maggiore come le fibre A

Fibre di classe Ii hanno un diametro intermedio


Fibre di classe III sono legate a terminazioni nervose di tipo nocicettivo e a recettori del freddo


Fibre di classe IV corrispondono alle fibre C e ricevono da nocettori, recettori del caldo e viscerali e sono quelle con diametro più piccolo

Che sensibile trasportano le varie fibre A

Fibre a alfa per la sensibilità propriocettiva sono quelle con diametro maggiore
Fibre a beta per la sensibilità tattile

Fibre a delta per il dolore meccanico e termico, Hanno diametro minore

Dove si trova il neurone sensitivo di primo ordine nella via dei cordoni posteriori

Il soma è contenuto nel ganglio sensitivo spinale delle radici posteriori dei nervi spinali quindi fuori dal sistema nervoso centrale mentre la terminazione nervosa è presso il recettore sensitivo periferico

Che tipo di neuroni sono i neuroni sensitivi

Neuroni pseudo unipolari

Somatotropa fibre ascendenti nel cordone posteriore

Le fibre dalle regioni più caudali si dispongono più medialmente
Le fibre dalle regioni Craniali più lateralmente

quali sono i due fascicoli che compongono il cordone posteriore in cui salgono le fibre ascendenti della via dei cordoni posteriori

FASCICOLO GRACILE O DI GOLL Situato più MEDIALMENTE e percorso dalle fibre dei neurometi più caudali da T6 in giù E quindi dai segmenti corporei più inferiori

FASCICOLO CUNEATO O DI BURDACK Situato LATERALMENTE E percorso dalle fibre dei neuromeri più rostrali da T6 in su e quindi dai segmenti corporei più superiori

da cosa è percorso il fascicolo gracile e dove dove si trova

FASCICOLO GRACILE O DI GOLL Situato più MEDIALMENTE Nel cordone posteriore del midollo spinale e percorso dalle fibre dei neuromeri più caudali da T6 in giù e quindi dai segmenti corporei più inferiori (via Dei cordoni posteriori)

da cosa è percorso e dove localizzato il fascicolo cuneato

FASCICOLO CUNEATO O DI BURDACK Situato LATERALMENTE Nel cordone posteriore del midollo spinale percorso dalle fibre dei neuromrri più rostrali da T6 in su e quindi dai segmenti corporei più superiori (Via dei cordoni posteriori)

Dove si trova il neurone di secondo ordine della via dei cordoni posteriori

Nella porzione caudale del bulbo del tronco-encefalico dove vi sono i nuclei gracile e cuneato in cui arrivano le fibre ascendenti che hanno percorso il fascicolo gracido e cuneato cordoni posteriori

la via dei cordoni posteriori è una via decussata?

Sì le fibre dei neuroni di secondo ordine dei nuclei gracile cuneato deposta presso il bulbo portandosi nella metà controlaterale prendendo il nome di fibre arciformi o arcuate interne e proseguono rostralmente

da cosa è formato il lemnisco mediale

Dalle Fibre ascendenti Della via dei cordoni posteriori provenienti dai nuclei gracile e cuneato e Decussate presso il bulbo (Fibre arciformi o arcuate interne) E ascendenti verso il talamo controlaterale

Dove decorre il lemnisco mediale

attraversa l'intero tronco encefalico passando dal bulbo al piede e al mesencefalo

quali sono le rotazioni che compie il lemnisco mediale e come cambia la somatotopia

Nel bulbo le fibre Dai segmenti più caudali sono ventralmente e le fibre Dai segmenti più rostrali dorsalmente

Prima rotazione di 90° tra bulbo e ponte e le dorsali diventano mediali quindi le fibre Dai segmenti più rostrali si ritrovano medialmente, Mentre le ventrali diventano laterali quindi le fibre dai segmenti più causali diventano laterali


Seconda rotazione di 90° tra ponte e mesencefalo le mediali diventano ventrali quindi le fibre dei segmenti più rostrali si trovano Ventralmente, Mentre le laterali diventano dorsali e quindi le fibre dei segmenti più caudali si ritrovano dorsalmente

somatotopia Fibre dai segmenti più caudali nella via dei cordoni posteriori

Decorrono nel fascicolo gracile o di goll mediale Nei cordoni posteriori e arrivano al nucleo gracile Nel bulbo

Presso il bulbo occupano la posizione più ventrale

Con la prima rotazione di 90° tra bulbo e ponte diventano Da ventrali a laterali

Con la seconda rotazione di 90° diventano da laterali a dorsali

Dove arrivano le Fibre del lemnisco mediale

al VPL CIOÈ AL NUCLEO VENTRO POSTERO LATERALE DEL TALAMO CONTROLATERALE CHE È UN NUCLEO TALAMICO DI RELAY A PROIEZIONE SPECIFICA CONTENENTE IL NEURONE DI TERZO ORDINE DELLA VIA DEI CORDONI POSTERIORI

Dove è contenuto il neurone terzo ordine della via dei cordoni posteriori

Nel VPL cioè nel nucleo ventro postero laterale del talamo controlaterale

Dove decorrono le proiezioni talamo corticali che vanno dal VPL alla S1

nel braccio posteriore della capsula interna

cosa arriva al VPL riguardo la sensibilità somatica generale

Tutte le vie della sensibilità somatica generale di tronco e arti arrivano al VPL

quale sensibilità e da cosa proviene è trasportata nella via del leminsco mediale

La sensibilità tattile epicritica discriminativa e vibratoria e la sensibilità propriocettiva cosciente provenienti dal tronco e dagli arti

somatotopia VPL

lateralmente le fibre dalle parti più caudali quindi tronco e arti inferiori
Medialmente fibre dalle parti più craniali quindi collo e arti superiori

tappe via dei cordoni posteriori

1 Recettore sensitivo periferico (Terminazione nervosa del neurone di primordine col soma nel ganglio sensitivo spinale delle radici posteriori)

2 Attraverso il fascicolo gracile e cuneato dei cordoni posteriori le fibre arrivano ai nuclei gracile cuneato del bulbo caudale contenenti i Neuroni di secondo ordine


3 Degustazione presso il bulbo (Fibre arciformi o arcuate interne) E ascesa cranialmente come le lemnisco mediale, Compiendo due rotazioni di 90°


4 VPL Del talamo controlaterale contenente i neuroni di terzo ordine Che via proiezioni talamo corticali attraverso il braccio posteriore della capsula interna


5 Corteccia sensitiva primaria

somatotopia S1 (circonvoluzione post centrale)

Sulla faccia mediale più superiormente vi sono le afferenze dall'arto Inferiore e inferiormente dalla parte genitale

Sulla faccia laterale nella porzione inferiore i neuroni che ricevono dal cranio, leggermente più superiormente dalla mano e ancora più superiormente dall'arto superiore e dal tronco

homunculus sensitivo

la porzione di corteccia che corrisponde a una certa parte del corpo è sproporzionata rispetto alla grandezza effettiva perché la grandezza delle diverse aree a livello corticale dipende dalla densità di innervazione e non dalla grandezza effettiva delle parti del corpo

cosa succede in caso di lesione nella via dei cordoni posteriori in base a dove essa avviene

Se la lesione a livello del midollo spinale si hanno effetti omolaterali

Se lesione a livello del tronco encefalico si hanno effetti controlateralmente, Ad esempio in caso di lesione del menisco mediale destro si ha anestesia di tutta la metà controlaterale sinistra del corpo dal collo giù


Se lesione a livello corticale anestesia della specifica zona dell'omuncolo sensitivo nella parte del corpo controlaterale

cosa avviene in caso di lesione della via dei cordoni posteriori a livello del midollo spinale

Si anestesia nella zona omolaterale

cosa succede in caso di lesione del menisco mediale destro presso il ponte del mesencefalo

Si anestesia di TUTTA la metà CONTROLATERALE e quindi sinistra del corpo dal collo in giù

quali sono le vie alternative alla via dei cordoni posteriori e cosa trasportano quindi

Via polisinaptica della colonna posteriore
Fascio spino cervico talamico

Fascio che origina esclusivamente dei fusi neuromuscolari


Trasportano la sensibilità tattile epicritica e propriocettiva cosciente

tramite quale via è trasportata la sensibilità tattile epicritica e propriocettiva cosciente

Attraverso la via dei cordoni posteriori/del lemnisco mediale

Esistono anche vie alternative che sono

Via polisinaptica della colonna posteriore

Fascio spino cervico talamico

Fascio che origina esclusivamente dei fusi neuromuscolari

corteccia sensitiva secondaria S2

Posteriormente al giro poste centrale cioè S1 solo piccolo parietale sul bordo superiore della scissura di Silvio, Si estende verso l'insula

Riceve assoni e afferenze da S1 ed è implicata nel ricordo e nel riconoscimento delle informazioni somatosensoriali (ruolo discriminatorio)

quale corteccia sensitiva è implicata nel ricordo e nel riconoscimento di Stimoli somatosensoriali discriminatori

La corteccia somatosensitiva secondaria S2

cos'è l'area retro insulare

Un'area tra l'opercolo parietale e l'insula che riceve informazioni nocicettive e tattili Protopapa tique dai nuclei posteriori del talamo ed è implicata nel dare un valore emozionale al dolore

via polisinaptica della colonna posteriore

È una via alternativa a quella dei cordoni posteriori per la sensibilità tattile epicritica e propriocettiva

in essa le fibre assonali del neurone di primo ordine nel ganglio spinale scendono lungo i cordoni posteriori e mettendo collaterali che formano sinapsi nelle corna posteriori con neuroni sensitivi di secondo ordine, contenuti nella LAMINA IV del midollo spinale e poi da questi neurone di secondo ordine gli assoni Viaggiano nel cordone posteriore e arrivano i nuclei gracile cuneato riunendosi alla via dei cordoni posteriori


QUINDI DIVERSAMENTE DALLA VIA DEI CORDONI POSTERIORI NON VI È UNA SOLA SINAPSI TRA NEURONI DI PRIMORDINE DEL GANGLIO E NEURONI DI SECONDO ORDINE DEI NUCLEI CUNEATO E GRACILE MA VI È UNA SINAPSI INTERMEDIA CON NEURONI DELLA LAMINA QUATTRO DELLE CORNA POSTERIORI DEL MIDOLLO SPINALE (sistema polisinaptico)

differenza tra via dei cordoni posteriori e via poli sinaptica della colonna posteriore

DIVERSAMENTE DALLA VIA DEI CORDONI POSTERIORI NON VI È UNA SOLA SINAPSI TRA NEURONI DI PRIMORDINE DEL GANGLIO E NEURONI DI SECONDO ORDINE DEI NUCLEI CUNEATO E GRACILE MA VI È UNA SINAPSI INTERMEDIA CON NEURONI DELLA LAMINA IV DELLE CORNA POSTERIORI DEL MIDOLLO SPINALE

via alternativa alla via dei Cordoni posteriori che origina dai fusi neuromuscolari

Il fascio di assoni che origina dai fusi neuromuscolari e trasporta la sensibilità PROPRIOCETTIVA Dagli arti inferiori a scende lungo il fascicolo gracile e fa sinapsi con neuroni di secondo ordine nella LAMINA VII
Poi gli assoni dei neuroni di secondo ordine scendono lungo la porzione posteriore del cordone laterale e raggiungono il NUCLEO Z omolaterale situato nel bulbo rostralmente al gracile


(La sensibilità propriocettiva Dai fusi neuromuscolari degli arti superiori Viaggia lungo il fascicolo cuneato e fa sinapsi con i neuroni di secondo ordine nella LAMINA VII del ms e ascende tramite i cordoni laterali e arriva al NUCLEO CUNEATO ACCESSORIO che si trova lateralmente al nucleo cuneato)

Dove è contenuto il neurone di secondo ordine e a quale nucleo nel bulbo arrivano le vie alternative alla via dei cordoni posteriori provenienti dai fusi neuromuscolari

I neuroni di secondo ordine è contenuto nella LAMINA VII Del midollo spinale (Le fibre degli arti superiori vi arrivano attraverso il fascicolo cuneato mentre le fibre degli arti inferiori attraverso il fascicolo gracile)

La sensibilità propriocettiva dai fusi neuromuscolari degli ARTI INFERIORI Arriva al NUCLEO Z Situato subito sopra il nucleo gracile, Mentre la sensibilità propriocettiva dei fusi neuromuscolari degli ARTI SUPERIORI Arriva al NUCLEO CUNEATO ACCESSORIO Situato lateralmente al nucleo cuneato nel bulbo


In entrambi i casi arrivano a tali nuclei viaggiando nel cordone laterale del midollo spinale

fascio spino cervico talamico

Poco rilevante nell'uomo e rudimentale

I neuroni di primo ordine del ganglio spinale fanno sinapsi con neuroni di secondo ordine nella LAMINA IV presso le corna posteriori del midollo spinale


Poi scendono lungo il cordone laterale nella porzione più posteriore quindi in posizione dorso laterale e raggiungono il NUCLEO CERVICALE LATERALE OMOLATERALE, Localizzato presso C1 e C2 tra corno posteriore e anteriore

quali modalità sensitive sono trasportate dalla via spino Talamica

La sensibilità dolorifica termica e tattile grossolana o Protopatica

la via dei cordoni posteriori è la via spino talamica sono vie mono sinaptiche o polisinaptiche

La via dei cordoni posteriori è mono sinaptica mentre la via spino talamica è polisinaptica

Che sensibilità trasportano le fibre A alfa e A beta e A delta e C

Le fibre A alfa gli stimoli propriocettivi
Le fibre A beta gli stimoli tattili critici


Le fibre A delta e C la sensibilità dolorifica e termica (piu lente)

quali sono i due fasci che formano la via spino talamica

Fascio spino talamico anteriore, Che decorre nel cordone anteriore e trasporta info tattili grossolane

Fascio spino talamico Laterale, che decorre nel cordone laterale e trasporta info termiche dolorifica

la via spino talamica è decussazione E in caso dove

si, è decussata
L'assone del neurone di secondo ordine(Nel corno posteriore del midollo spinale) decussa subito presso lo stesso metamero della sinapsi e passa attraverso la commessura bianca anteriore per portarsi contro lateralmente

dov'è il contenuto i neuroni di secondo ordine per la via spino talamica e qual è la differenza quindi con la via dei cordoni posteriori

Il neurone di secondo ordine si trova all'interno del corno posteriore del midollo spinale quindi al contrario della via dei cordoni posteriori che è mono sinaptica, la via spino talamica fa una sinapsi presso il midollo spinale ed è Polisinaptica

Dove avviene la decussazione nella via dei cordoni posteriori e nella via spino talamica

Nella cordoni posteriori presso il bulbo, Dato che il neurone di secondo ordine è nel nucleo gracile o cuneato

Nella via spino talamica presso il midollo spinale nella commessura bianca anteriore dato che il neurone di secondo ordine si trova nel corno posteriore del midollo spinale

somatotpia il midollo spirale per la sensibilità per dolorifica e tattile protopatica

Lateralmente le fibre dei neuromeri più caudali
Medialmente le fibre da neuromeri più rostrali

da cosa è formato il lemnisco laterale/spinale

dall unione presso il tronco encefalico dei fasci spino talamici anteriore e laterale che sono già decussati presso il midollo spinale nella commessura bianca anteriore

trasporta la sensibilità termica, dolorifica e tattile protopatica da tronco e arti

Sostanza P

neuropeptide liberato in caso di LESIONE dai nocicettori stimolati da prostaglandine, bradichina e serotonina (rilasciate dalle cellule danneggiate)

stimola mastociti a rilasciare istamina che stimola ulteriormente le fibre nocicettive e aumentano frequenza di scarica cosi che si sente PIU DOLORE


(stimola anche vasodilatazione nei vasi adiacenti alla lesione e si forma cosi un edema che porta a ulteriore rilascio di brachidinina)

da chi è raccolta la sensibilità dolorifica e da chi è trasportata

è raccolta da terminazioni nervose libere e trasportata da due tipi di fibre afferenti le A delta (via neo spino talamica o spino talamica antero-laterale ) e le C (Via paleo spino talamica o spino talamica mediale)

quali sono i tre grupoi di nuclei in cui il talamo è diviso dalka lamina midollare interna

ventrali, dorsali, anteriori

(+ nuclei intralaminari che proiettani diffusamente a tutta la corteccia e hanno ruolo nel mantenere stato di veglia e attenzione)

quali sono i due tipi di dolore e da quali vie sono Trasportati

DOLORE ACUTO Rapido insorge entro 100 ms dallo stimolo dolorifica ed è più discriminativo e più localizzabile
E trasportato dalle fibre A delta e dalla via neo spino talamica o spino talamica antero-laterale Che termina nelVPL Del talamo


DOLORE CRONICO Insorge in un secondo o più e di difficile localizzazione meno discriminato, può essere bloccato dalla morfina

E condotto dalle fibre C nella via paleo spino talamica che termina nei nuclei intralaminari del talamo

da quali fibre è formata la via neo spino talamica o spino talamica antero-laterale e dove termina

È formata da fibre A delta e termina nel VPL (Presso il talamo controlaterale) un nucleo talamico di relay a proiezione specifica

quali fibre sono usate dalla via paleo spino talamica e in quali nuclei termina

Usa fibre C e termina nei nuclei intralaminari ossia nuclei talamici di rei associativi a proiezione diffusa

Dove sono contenuti i neuroni di secondo ordine della via spino Talamica

Nella LAMINA I (e in parte nella lamina V e VI) Delle corna posteriori del midollo spinale

schema generale via spino talamica antero-laterale

1 Recettore sensitivo periferico (nocicettore o termocettore) Che la terminazione nervosa del neurone pseudonipolare sensitivo di primordine nel ganglio sensitivo spinale delle radici posteriori

2 Fibre nervose afferenti di tipo a delta e C entrano nel MS attraverso il solco posteriore e in parte ascendono di 2-3 segnenti lungo il fascicolo dorso-laterale di Lissauer fino al neurone di secondo ordine nella lamina I (o anche lamina V e VI) delle corna posteriori del midollo spinale


3 decussazione nello stesso metamero del ms passando nella commessura bianca


4 ascensione controlateralmente nel bulbo dove fascio spino talamico anteriore e laterale si uniscono a formare il lemnisco spinale o laterale


5 VPL nel caso della via neo spino talamica o spino talamica antero-laterale (oppure nuclei intralaminari del talamo Per la via paleo spino talamica)


6 il VPL Invia proiezioni talamo corticali Attraverso il braccio posteriore della capsula interna all'area somestetica primaria

differenze tra la via dei cordoni posteriori e la via antero-laterale

La via dei cordoni posteriori è omolaterale nel midollo spinale mentre la spino talamica antero-laterale è subito controlaterale poiché decussa nel midollo spinale

La via dei cordoni posteriori a neuroni di secondo ordine nei livelli caudali del bulbo quindi la troncoencefalica mentre l'altra direttamente nel midollo spinale


La via dei cordoni posteriori e mono sinaptica e la via spino talamica è polisinaptica


Sono separate a livello bulbare e si affiancano a livello pontino e mesencefalico

come decorrono il lemnisco mediale e laterale a livello del tronco-encefalico

A livello del bulbo decorrono separati, quindi vi è una segregazione sia funzionale che anatomica delle due componenti, mentre a livello pontino e poi mesencefalico si avvicinano, con affiancamento completo a livello del mesencefalo lateralmente al nucleo rosso

fascio della via pale spino talamica e differenza rispetto alla via antero-laterale

FASCIO SPINO RETICOLARE Fa sinapsi presso la formazione reticolare del tronco-encefalico che poi in via proiezione ai nuclei intra laminari del talamo che proiettano diffusamente alla corteccia cerebrale e in particolare alla circonvoluzione del cingolo

La differenza rispetto alla via anterolaterale è che è una via indiretta tra midollo spinale e talamo si interpone la formazione reticolare mentre la via neo spino talamica e diretta dal midollo spinale al talamo


Sono entrambe vie decussazione

via spino ipotalamica

Le afferenze dolorifica raggiungono tramite assoni di secondo ordine l'ipotalamo che regola la vita vegetativa attraverso regolazione del sistema nervoso autonomo simpatico e parasimpatico

si ha un controllo RETROGRADO ovvero le fibre dall'ipotalamo raggiungono il grigio periacqueduttale che oltre ai neuroni che proiettano al nucleo del rafe magno proietta a neuroni encefalinenergici inibitori che inibiscono i neuroni del grigio periacqueduttale che proiettano al rafe magno e quindi vi è un'inibizione costante.


se le efferenze dall'ipotalamo sono inibite, inibiscono i neuroni encefalici che non inibiranno i neuroni di proiezione e quindi la proiezione arriverà al talamo

via spino mesencefalica

Le fibre C e a delta che trasportano afferenze nocicettive arrivano Controlateralmente al neurone di secondo ordine nel grigio periacqueduttale, gruppo di neuroni che circonda l'acquedotto di Silvio e ha un ruolo modulatorio

Invia assoni eccitatori caudalmente fino al nucleo del rafe magno della sostanza reticolare che invia fobre serotoninergivhe a interneuroni inibitori della lamina II che inibiscono i neuroni di proiezione da cui ha origine la via spino talamica

teoria del Gate Control

"La sensazione dolorosa e il risultato del bilanciamento tra le informazioni somato sensitive che viaggiano lungo il midollo spinale attraverso le fibre A e C", Quindi afferenze non nocicettive possono modulare la percezione del dolore

Le fibre C Che sono di piccolo diametro e amielimiche e eccitano i neuroni di proiezioni che inviano al talamo e con collaterali vanno a inibire gli interneuroni della lamina due che così non possono inibire i neuroni di proiezione di secondo ordine e linfo dolorifica può scendere lungo la via spino talamica ed essere percepita


le fibre A alfa e beta che hanno diametro maggiore e sono mielinizzate inviano collaterali sugli interneuroni inibitori e li eccitano

avendo velocità di conduzione maggiore rispetto alle fibre C, vanno a eccitarli Prima che siano inibiti dalle fibre C e gli interneuroni della lamina II eccitati inibiscono i neuroni di proiezioni di secondo ordine della via spino talamica e l'informazione dolorifica viene quindi bloccata


QUESTO PERCHÉ GLI INTERNEURONI INIBITORI DELLA LAMINA II (Che inibiscono i neuroni di proiezione della via spino ) SONO INIBITI DA AFFERENZE NOCICETTIVE E ATTIVATI DA AFFERENZE NON NOCICETTIVE

cosa afferma la teoria del gate control

La sensazione dolorosa e il risultato del bilanciamento tra le informazioni somato sensitive che viaggiano lungo il midollo spinale attraverso le fibre A e C", Quindi afferenze non nocicettive possono modulare la percezione del dolore

ruolo interneuroni inibitori della lamina II nella modulazione del dolore

GLI INTERNEURONI INIBITORI DELLA LAMINA II (Che inibiscono i neuroni di proiezione della via spino talamica) SONO INIBITI DA AFFERENZE NOCICETTIVE E ATTIVATI DA AFFERENZE NON NOCICETTIVE

Le fibre C Che sono di piccolo diametro e amielimiche e eccitano i neuroni di proiezioni che inviano al talamo e con collaterali vanno a inibire gli interneuroni della lamina due che così non possono inibire i neuroni di proiezione di secondo ordine e linfo dolorifica può scendere lungo la via spino talamica ed essere percepita


le fibre A alfa e beta che hanno diametro maggiore e sono mielinizzate inviano collaterali sugli interneuroni inibitori e li eccitano

avendo velocità di conduzione maggiore rispetto alle fibre C, vanno a eccitarli Prima che siano inibiti dalle fibre C e gli interneuroni della lamina II eccitati inibiscono i neuroni di proiezioni di secondo ordine della via spino talamica e l'informazione dolorifica viene quindi bloccata

Che ruolo hanno gli interneuroni della lamina II Nella via paleo spino talamica

hanno un ruolo inibitore verso i neuroni di proiezione di secondo ordine della via palo spino talamica
A loro volta tali interneuroni sono inibiti dalle fibre C e A delta che trasportano sensibilità al dolore cronico e acuto e eccitati da fibre A alpha e A beta che hanno calibro maggiore e velocità di conduzione maggiore e trasportano stimoli tattili nella via dei cordoni posteriori


Le fibre C Che sono di piccolo diametro e amielimiche eccitano i neuroni di proiezioni che inviano al talamo e con collaterali vanno a inibire gli interneuroni della lamina II che così non possono inibire i neuroni di proiezione di secondo ordine e linfo dolorifica può scendere lungo la via spino talamica ed essere percepita


le fibre A alfa e beta che hanno diametro maggiore e sono mielinizzate inviano collaterali sugli interneuroni inibitori e li eccitano

avendo velocità di conduzione maggiore rispetto alle fibre C, vanno a eccitarli Prima che siano inibiti dalle fibre C e gli interneuroni della lamina II eccitati inibiscono i neuroni di proiezioni di secondo ordine della via spino talamica e l'informazione dolorifica viene quindi bloccata

tra la via spino talamica laterale o neo spino talamica e la via spino talamica mediale o palio spino talamica o spino reticolare quale è diretta e qual è indiretta e cosa cambia

La via spino talamica antero-laterale è DIRETTA il neurone di proiezione del midollo spinale via direttamente al talamo presso ilVPL Che proietta a S1

LA VIA PALEO SPINO TALAMICA E INDIRETTA PERCHÉ TRA NEURONI DI PROIEZIONE DEL MIDOLLO SPINALE E TALAMO SI INTERPONE LA FORMAZIONE RETICOLARE CHE POI PROIETTA ai NUCLEI INTRA LAMINARI NEL TALAMO CHE PROIETTANO DIFFUSAMENTE A TUTTA LA CORTECCIA

cosa si intende per sindrome di Brown Sequard o sindrome da emisezione midollare

Lesione del midollo spinale che porta a disturbi della sensibilità

Se il disturbo consiste in Un'anestesia omolaterale dal livello della lesione in giù allora la lesione riguarda la via dei cordoni posteriori che nel midollo spinale viaggia omolateralmente poiché decussa nel tronco-encefalico E quindi si ha un disturbo nella sensibilità tattile discriminativa vibratoria e propriocettiva


Se il disturbo è controlaterale la lesione riguarda la via spino talamica che nel midollo spinale viaggia contro lateralmente e quindi si ha un disturbo nella sensibilità nocicettive termica e tattile protopatica

cosa trasporta la via trigeminale

La sensibilità somatica generale dalla testa quindi dal collo in su

Dove si trovano i neuroni pseudo unipolari sensitivi di primo ordine nella via trigeminale

Nel ganglio semilunare o di Gasser

nucleo sensitivo del trigemino

È un lungo nucleo che attraversa l'intero tronco-encefalico e arriva anche i primi tre metameri del midollo spinale da C1 C3 per questo è suddiviso in tre parti

NUCLEO MESENCEFALICO Legato alla SENSIBILITÀ PROPRIOCETTIVA COSCIENTE è formato da neuroni pseudounipolari di primordine (Che in questo caso non sono contenuti nel ganglio semilunare O di Gasser del trigemino) Che proiettano al nucleo pontino


NUCLEO PONTINO O NUCLEO SENSITIVO PRINCIPALE Riceve afferenze dai neuroni sensitivi di primordine del ganglio semilunare attraverso fibre A beta per la SENSIBILITÀ TATTILE DISCRIMINATIVA e contiene neuroni di secondo ordine


NUCLEO SPINALE Che origina dalla metà caudale del bulbo e si estende fino a C3 nel midollo spinale e contiene i neuroni di secondo ordine che ricevono afferenze come fibre A delta e C Per la SENSIBILITÀ TATTILE GROSSOLANA E TERMO DOLORIFICA dai neuroni di primordine del ganglio semilunare



I neuroni di secondo ordine del nucleo segnale ponti inviano fibre che si uniscono a livello del ponte e del mesencefalo formando il lemnisco trigeminale che andrà a terminare nel VPM del talamo che poi proietta all'area tre a della corteccia somato sensitiva primaria S1

tappe via trigeminale

1 Nervo trigemino Che raccoglie sensibilità somatica generale dalla testa
2 Ganglio semilunare di Gasser contenente neuroni pseudo unipolari di primordine

3 Nucleo sensitivo trigeminale (Mesencefalico Pontino.e spinale) Che contiene i neuroni di secondo ordine

4 Le fibre dei neuroni di secondo ordine del nucleo sensitivo del trigemino si uniscono A livello del ponte del mesencefalo formando il lemnisco trigeminale

5 VPM

6AREA 3a corteccia Somato sensitiva primaria S1

A quale area della corteccia somato sensitiva primaria S1 proietta il VPM del talamo legato alla via trigeminale

all area 3a

quali sono le diverse sensibilità che arrivano alle diverse porzioni del nucleo trigeminale

È un lungo nucleo che attraversa l'intero tronco-encefalico e arriva anche i primi tre metameri del midollo spinale da C1 C3 per questo è suddiviso in tre parti

NUCLEO MESENCEFALICO Legato alla SENSIBILITÀ PROPRIOCETTIVA COSCIENTE


NUCLEO PONTINO O NUCLEO SENSITIVO PRINCIPALE per la SENSIBILITÀ TATTILE DISCRIMINATIVA


NUCLEO SPINALE Per la SENSIBILITÀ TATTILE GROSSOLANA E TERMO DOLORIFICA

qual è la caratteristica del nucleo mesencefalico che lo distingue dagli altri nuclei del nucleo sensitivo del trigemino

NUCLEO MESENCEFALICO Legato alla Sensibilità oggettiva cosciente è formato da neuroni pseudounipolari di PRIMO ORDINE (Che in questo caso NON sono contenuti nel ganglio semilunare O di Gasser del trigemino) e che proiettano al nucleo pontino

invece il nucleo pontino e il nucleo spinale sono formati da neuroni di secondo ordine che ricevono afferenze dai neuroni di primordine contenuti nel ganglio di Gasser e proiettano al VPM del talamo

in cosa consiste l'arto fantasma

un arto mancante viene avvertito per un certo periodo come se presente o fonte di dolore perché durante l'andamento dei contatti sinaptici presso S1 le cellule corticali che rappresentavano l'arto sopravvivono alla perdita dell'arto e quindi i neuroni che hanno perso gli stimoli originali dell'arto rimosso rispondono a stimoli di altre parti del corpo percependoli però come a carico dell'arto mancante

da cosa è trasportata la sensibilità propriocettiva

La sensibilità propriocettiva non cosciente dalla via spino-cerebellare mentre la sensibilità propriocettiva cosciente dalla via dei cordoni posteriori o del lemnisco mediale

definiszione riflesso

risposta involontaria ad uno stimolo adeguato

differenza tra riflessi profondi e superficiali

I riflessi profondi sono MONO SINAPTICI i più semplici lo stimolo parte dal fuso neuromuscolare arriva al primo neurone sensitivo e poi al motoneurone e dà una risposta immediata (Riflesso da stiramento)

I Riflessi SUPERFICIALI Sono POLISINAPTICI, Partono da recettore cutaneo arrivano a neuroni sensitivo di primo ordine e con una collaterale fanno sinapsi con interneuroni che faranno poi le sinapsi con i Motoneuroni per far compiere il movimento

in che modo il fascio cortico spinale controlla i riflessi

I riflessi profondi sono inibiti dal fascio cortico-spinale mentre i riflessi superficiali sono facilitati

Quindi in caso di lesione del fascio cortico-spinale scompaiono i riflessi superficiali mentre i riflessi profondi aumentano dal lato controlaterale alla lesione

quali neuroni sono coinvolti nella motilità automatica viscerale

I neuroni pattern generator localizzati nel tronco-encefalico che si attivano ritmicamente creando pattern di movimento automatico ritmico

Sono segnali discendenti che ad esempio nel caso della camminata modulano il passo per adattarlo alle esigenze e stimolano a iniziare il movimento

ruolo degli interneuroni nella motilità automatica viscerale

Gli interneuroni sollecitati da collaterali della fibra sensitiva che entra nel midollo inibiscono i muscoli antagonisti quindi una stessa fibra va ad attivare il muscolo e una collaterale sollecita interneuroni inibitorio che va a inibire il motoneurone antagonista

differenza tra riflesso e movimento ritmico

Il riflesso si manifesta post e stimolo e finisce lì mentre mentre il movimento ritmico prevede coordinamento in successione tra stimolazione e inibizione di gruppi muscolari

Dove si verificano le due decussaziini della via spino-cerebellare ventrale

La prima nel cordone laterale presso il ms
La seconda nel Mesencefalo

Interneuroni proprio spinali corti e lunghi

Gli interneuroni proprio spinali LUNGHI interconnettono tra loro i motoneuroni alfa dei nuclei motori ventro-mediale di MOLTEPLICI SEGMENTI MIDOLLARI grazie ai loro lunghi assoni (Tale interconnessione permette la contrazione coordinata dei muscoli assiali che sono i ventro-mediale)

Gli interneuroni CORTI Interconnettono motoneuroni nella colonna dorso laterale e l'assone si divide in due branche di cui una va verso il metamero sopra e una verso il metamero sotto quindi Interconnettono SOLO TRE MOTONEURONI

(Tale interconnessione connettendo solo tre seguenti permette una maggiore indipendenza infatti gli arti seguono schemi più autonomi e sono gestiti dalle colonne dorsolaterali)

qual è una caratteristica base della via piramidale che permette di effettuare i movimenti fini e complessi

La connessione DIRETTA Tra primo motoneurone corticale e secondo motoneurone spinale

da quale strato origina il fascio cortico-spinale nell'area motoria primaria

I primi motoneuroni corticali sono contenuti in M1 nel V strato cioè nello strato piramidale interno con cellule Piramidali ( deputate a inviare efferenze) ancora più grandi del terzo strato piramidale esterno

L'output proveniente Da M1 dell'emisfero sinistro Quale metà corporea controlla

Vi differenze verso l'emicorpo destro quindi vi è un controllo controlaterale

l'input che arriva a S1 presso l'emisfero sinistro da quale meta corporea arriva

Arriva dall'emicorpo destro quindi le afferenze da un determinata parte del corpo arrivano all'emisfero controlaterale

quali sono le varie strutture incluse nella corteccia motoria

AREA MOTORIA PRIMARIA Che corrisponde all'area quattro di Brodman
CORTECCIA PREMOTORIA Sulla superficie laterale corrisponde all'area sei di Brodmann ed è divisa in una porzione dorsale più superiore e ventrale più inferiore

CORTECCIA MOTORIA SUPPLEMENTARE Sulla superficie mediale

CORTECCIA MOTORIA PRE SUPPLEMENTARE Anteriore rispetto alla supplementare sempre mediale



CAMPO OCULO FRONTALE Tra M1 e area sei premotoria contenente neuroni implicati nei movimenti saccadici

funzione aree motorie secondarie

Preparatoria e set related legata a specifici compiti motori

Le aree LATERALI Quindi la corteccia premotoria sono coinvolte i movimenti avviati da eventi sensoriali esterni


Le aree MEDIALI Quindi la corteccia motoria supplementare e coinvolte in movimenti avviati da istruzioni interne e hanno un ruolo nell'apprendimento di sequenze di movimenti distinti


(Ad esempio mentre la corteccia motoria primaria permette la semplice flessione delle dita, La corteccia supplementare permette l'esecuzione di una sequenza di movimenti delle dita e la corteccia pre supplementare dà il pensiero di eseguire movimenti complessi ma non l'effettiva esecuzione)

cosa sono i riflessi

Attività motorie automatiche involontarie e stereotipate

Pattern motori molto semplici coordinati non modificabili né modulabili che coinvolgono pochi distretti muscolari


Servono per mantenere l'omeostasi per compiere azioni automatiche e mantenere equilibrio postura

disposizione Alfa motoneuroni delle corna anteriori in due colonne

Colonna laterale per movimenti fini controllati dalla muscolatura distale

Colonna mediale per movimenti grossolani controllati dalla muscolatura dei cingoli e del tronco


(Alfa motoneuroni per i muscoli flessori dorsalmente, Alfa motoneuroni per i muscoli estensori ventralmente)

la colonna laterale delle corna anteriori cosa controlla con i propri alfa motoneuroni

I movimenti fini quindi la muscolatura distale

la colonna mediale delle corna anteriori con i propri alfa motoneuroni cosa controlla

Movimenti grossolani quindi muscolatura di cingoli e tronco

organizzazione somato topica delle corna anteriori cosa controllano gli alfa motoneuroni disposti dorsalmente e ventralmente

Dorsalmente i muscoli flessori
Ventralmente i muscoli Estensori

da dove riceve le fibre la via piramidale

Un terzo delle fibre dall'area motoria primaria cioè dall'area quattro di brodmam

Un terzo delle fibre dall'area 6 di Brodman che ha la Corteccia premotoria in posizione laterale (Sulla faccia laterale del lobo frontale) E la corteccia supplementare e pre supplementare in posizione mediale (Sulla superficie mediale del lobo frontale)


Vi è anche il contributo dell'area soma estetica primaria S1 e delle aree 5 e 7 di Brod man (Area associativa etero modale parietale posteriore )per le info visive Per svolgere i movimenti viso guidati tenendo conto dello spazio extra personale

quali sono le due componenti dell'area 6 di Brodman

COMPONENTE LATERALE Sulla faccia laterale del lobo frontale che corrisponde alla CORTECCIA PREMOTORIA Che interviene nella guida dei movimenti corporei integrando le info sensitivo motorie e ha un ruolo nel controllo del tono posturale

È suddivisa in porzione ventrale object grasping quindi coinvolta nel movimento per afferrare con oggetti, Porzione dorsale pointing task coinvolta nel movimento per raggiungere un dato oggetto


Entrambi questi movimenti necessitano informazioni visive proiettate dall'area associativa etero modale parietale posteriore cioè dall'area 5 e 7



COMPONENTE MEDIALE Situata sulla superficie mediale del lobo frontale che corrisponde ALL'AREA MOTORIA SUPPLEMENTARE E PRE SUPPLEMENTARE Per la pianificazione di movimenti complessi che prevedono ad esempio l'uso contemporaneo di entrambe le mani

eccezioni all'innervazione bilaterale del fascio cortico-bulbare

Nucleo motore del nervo accessorioXI Con innervazione solo omolaterale

Parte inferiore del nucleo motore del nervo facciale VII Che ha innervazione solo controlaterale

quale fascia è deputata all'innervazione dei muscoli scheletrici della testa

Il fascio cortico-bulbare o cortico Nucleare o genicolare(Perché passa nel ginocchio della capsula interna)

in quale porzione della capsula interna decorrono il fascio cortico-spinale e cortico bulbare

Il cortico bulbare nel ginocchio per questo detto fascio genicolato

Il cortico-spinale nei due terzi anteriori o prossimali del braccio posteriore

da cosa è formato il fascio cortico-spinale crociato o laterale

Dall'80% delle fibre del fascio cortico-spinale che sono decussate Presso la decussazione delle piramidi presso il piede del bulbo nella parte ventrale e decorrono nel cordone laterale del midollo spinale

Dove decorre il fascio cortico-spinale laterale o Crociato e dove quello diretto o ventrale

Quello laterale nel cordone laterale Controlaterale del midollo spinale mentre quello diretto o ventrale nel cordone anteriore omolaterale

quali sono i due sistemi motori del tronco-encefalico

SISTEMA DORSO-LATERALE Formato dalla via rubro spinale che raggiunge la colonna motoria laterale nella lamina IX Per innervare la muscolatura distale degli arti e realizzare i movimenti fini

SISTEMA VENTRO-MEDIALE Formato dalle vie vestibolo spinali mediali e laterali, Dalle vie reticolo spinali bulbare Pontina, Dalla via tetto spinale che raggiungono la colonna motoria mediale presso la lamina VIII E innervano la muscolatura assile del tronco per la postura

la via rubro spinale è una via diretta?

No raggiunge con un contatto indiretto mediato da interneuroni della lamina V gli alfa motoneuroni della colonna motoria laterale nella lamina IX del corno anteriore controlaterale

di quali input sensitivi si occupano i collicoli superiori e i collicoli inferiori

I collicoli superiori degli input visivi mentre quelle inferiori di quelli uditivi

Dove origina e termina il fascio tetto spinale

Origina dai collicoli superiori presso il tetto del mesencefalo nella lamina quadrigemina

Termina negli alfa motoneuroni della colonna motoria mediale controlaterale ma LIMITATAMENTE ALLA REGIONE CERVICALE (Controllo muscolatura prossimale arti e assile del collo e mantiene equilibrio della testa sulle spalle)

cosa decorre nel cordone laterale del midollo spinale

TRATTO CORTICO-SPINALE LATERALE O CROCIATO
TRATTO RUBRO SPINALE

FASCIO SPINO TALAMICO O ANTERO-LATERALE

da dove nascono i fasci vestibolo spinali mediale e laterale

Il mediale nasce dai nuclei vestibolari mediali Legato alle rotazioni angolari del capo

Il laterale nasce dal nucleo vestibolare laterale o nucleo di Deiters Legato alle accelerazioni lineari del capo

le vie vestibolo spinali sono crociate o non

Entrambi i fasci non sono crociati non decussano e discendono omolateralmente nel cordone anteriore

cosa sono i sistemi cortico modulatori

Sistemi che modulano lo stato di attività della corteccia cerebrale rendendola più o meno pronta a rispondere a stimoli esterni

Sono sistemi a carico di nuclei grigi localizzati nel tronco encefalico e definiti in base al loro contenuto neuro chimico e al neurotrasmettitore che usano

quali sono i sistemi cortico modulatori

Sono classificati in base al neurotrasmettitore che usano in
SISTEMA NORADRENERGICO, il cui principale nucleo è il locus coeruleus nella sostanza reticolare


SISTEMA DOPAMINERGICI, Che comprende il sistema mesocorticale che coinvolge la corteccia prefrontale, Il sistema meso limbico che coinvolge il nucleo accumbens, Il sistema nigrostriatale che origina dalla pars compacta della sostanza nera


SISTEMA RETICOLARE ATTIVANTE Parte della sostanza reticolare del tronco-encefalico che proietta diffusamente alla corteccia e mantiene lo stato di coscienza vigile


SISTEMA SEROTONINERGICO a carico dei nuclei del rafe in particolare del nucleo dorsale del rafe e il nucleo mediano del rafe


SISTEMA COLINERGICO A carico del nucleo basale di Meynert

sistema reticolare attivante

È uno dei sistemi cortico modulatori che è parte dalla sostanza reticolare del tronco encefalico e proietta diffusamente alla corteccia

Mantiene lo stato di coscienza vigile permette l'alternanza fisiologica tra veglia e sonno


In caso di lesione sia una compromissione dello stato di coscienza e il coma

sistema noradrenergico

È un sistema cortico Modulatore a carico dei nuclei del tronco-encefalico che usano Noraadrenalina di cui il principale è il locus coeruleus un nucleo grigio della sostanza reticolare nella porzione dorso-laterale del tegmento pontino che ha la maggiore concentrazione di cellule noradrenergiche del corpo

proietta diffusamente la corteccia rendendo i neuroni corticali più sensibili e più sollecitabili e quindi aumentando il livello di allerta e le prestazioni cognitive

qual è il nucleo con maggiore concentrazione di cellule noradrenergico del corpo

Il locus coeruleus, nucleo grigio della sostanza reticolare posto nella porzione dorso laterale del tegmento pontino e coinvolto nel sistema noradrenergico dei sistemi cortico modulatori

ruolo della via nigrostriatale come sistema dopaminergico tra i cortico modulatori

La via nigro stradale origina dalla pars compacta della sostanza nera e agisce da nucleo modulatore verso i neuroni di proiezione favorendo l'attivazione della via diretta del circuito motorio Che porta a maggiori output motori dalla corteccia quindi esercita un controllo motorio

Se viene meno tale via prevale la via indiretta e sia una riduzione degli output motori della corteccia e l'insorgenza di un disturbo ipocinetico con ridotta iniziativa motoria

Che ruolo hanno i nuclei del rafe a livello dei sistemi cortico modulatori

Sono parte dei sistema serotoninergico quindi liberano serotonina predisponendo lo stato di attività corticale verso una sensazione di riposo e benessere

La serotonina ha infatti azione inibitoria e modula la sensibilità dolorifica, il ritmo sonno-veglia e il livello dell'umore

quali sono i tre assi dell'occhio

Asse geometrico o asse anatomico del bulbo, Linea sagittale che congiunge due poli anteriore e posteriore

Asse ottico che parte dell'asse anatomico che decorre all'interno dell'occhio unendo il centro della cornea alla retina


Asse visivo che è una linea immaginaria che parte dall'oggetto fissato esterno, passa per il centro delLa cornea (per il punto Nodale) e arriva alla fovea

cos'è la fovea

È una depressione a livello della parete posteriore dell'occhio ed è il punto di MASSIMA ACUITÀ VISIVA DELLA RETINA

humor acqueo

Soluzione salina che si forma per ultra filtrazione del plasma sanguigno adopera dei vasi presenti presso il corpo ciliare

Circola tra la camera anteriore e posteriore : Dalla camera posteriore attraverso il forame pupillare e si porta nella camera anteriore dove è riassorbito presso il canale di Schlemm

da cosa è formato il sistema diottrico o rifrattivo dell'occhio

Da corpo Vitreo, Cornea, Cristallino e humor acqueo

quali sono le tre tonache sovrapposte dell'occhio

TONACA FIBROSA Formata da cornea nella camera anteriore (1/6 Anteriore )con minor raggio di curvatura, Sclera nella camera posteriore (5/6 Posteriore )con maggiore raggio di curvatura

TONACA VASCOLARE O MEMBRANA UVEALE Suddivisa in iride porzione anteriore, Corpo ciliare intermedio e corioidee più posteriore


TONACA NERVOSA O RETINA Epitelio neurosensoriale

cosa agisce dal diaframma tra la camera anteriore e la camera posteriore Dell'occhio

L'iride che la porzione anteriore della tonaca vascolare o membrana Uveale

quali sono i due muscoli che agiscono sulla pupilla

MUSCOLO DILATATORE DELLA PUPILLA In caso di bassa illuminazione attua la midriasi mediata dal sistema simpatico

MUSCOLO COSTRUTTORE O SFINTERE DELLA PUPILLA In caso di elevata illuminazione attua la miosi mediata dal sistema parasimpatico

quali sono le due componenti del riflesso foto motore

Diretta verso l'occhio omolaterale
Consensuale verso l'occhio controlaterale

Parte cieca e parte ottica della retina

La parte cieca è posta anteriormente ed è priva di recettori
La parte ottica è posta nei due terzi posteriori del bulbo e contiene recettori


Le due parti sono separate dalla ora serrata

quali sono i quattro quadranti della retina

Due mediali o nasali
Due laterali o temporali


Entrambi hanno un quadrante superiore e inferiore

quali sono i due tipi di foto recettori

CONI Circa 5 milioni localizzati nella macula intorno alla fovea(Sono gli unici recettori della fovea), Sono meno sensibili e più adatti alla visione diurno quindi alla ricezione dei colori e dei dettagli

BASTONCELLI Più numerosi e al di là della fovea, Sono più sensibili e quindi adatti alla visione notturna

cos'è il disco ottico

Struttura anatomica nella parte posteriore del bulbo oculare dove il nervo ottico fuoriesce dall'occhio e quindi è privo di fotorecettori, è una zona cieca dell'occhio

quali sono i 4 segmenti che formano i fotorecettori

SEGMENTO ESTERNO (Cilindrico nei bastoncelli e conico nei coni) Contiene centinaia di dischi contenenti foto pigmenti che presentano opsine (Rodopsina nei bastoncelli e iodopsine nei coni)

SEGMENTO INTERNO Contiene nucleo e organelli intracellulari


CILIUM DI CONNESSIONE Connette segmenti esterno e interno


ASSONE Con relativa TERMINAZIONE SINAPTICA Q (Pedicello nei coni e sferula nei bastoncelli)

quali sono i mezzi diottici dell'occhio

Strutture trasparenti che consentono il passaggio della luce e la conseguente formazione dell'immagine sulla retina

CORNEA

CRISTALLINO Lente biconvessa immediatamente dietro l'iride Ancorato al muscolo ciliare ed ai legamenti sospensori del cristallino (spesso 5,mm)


CORPO VITREO Occupa i tre quarti posteriori del bulbo nella camera vitrea ed è strettamente in contatto con la retina

caratteristiche suono

È formato da onde di compressione di rarefazione che si propagano in un mezzo elastico come l'aria e differiscono tra loro per frequenza, Ampiezza, Lunghezza d'onda e localizzazione del suono

Quali sono i neuroni sensitivi di primo ordine della via acustica

Sono i neuroni bipolari del ganglio spirale(Fuori dal sistema nervoso centrale) nel modiolo della coclea e con terminazioni nervose che arrivano alle cellule recettoriali dell'organo del corti in particolare alle cellule ciliate interne

Inviano assoni verso il sistema nervoso centrale che formano la componente acustica del nervo vestibolo-cocleare VIII nc

cellule ciliate interne

Sono il recettore vero e proprio dell'organo del corti a cui affluiscono le terminazioni nervose dai neuroni bipolari del ganglio spirale che sono i neuroni sensitivi di primordine della via acustica

Sono dotate di stereo ciglia che se si flettono verso il chino ciglia portano ad una depolarizzazione e quindi un eccitamento di tali cellule che porta all eccitamento delle fibre nervose che le innervano e che provengono da tali neuroni di primordine del ganglio spirale

da cosa è formata la componente acustica del nervo vestibolo cocleare VIII NC

dagli assoni provenienti dai neuroni bipolari del ganglio spirale che sono i neuroni di primo ordine sensitivi della via acustica , localizzati fuori dal SNC

Essi inviano afferenze verso il SNC che entrano nel meato acustico interno presso la rocca petrosa del temporale e ne fuoriescono formando la componente acustica del nervo vestibolo-cocleare

quali sono le due componenti del nervo vestibolo cocleare

La componente acustica che trasporta info dalla coclea
La componente vestibolare che trasporta info dal sistema vestibolare


Nei meta acustico interno le due componenti sono separate da piccole creste ossee ma viaggiano in stretta vicinanza con nervo facciale

Dove sono contenuti i neuroni di secondo ordine della via acustica

Nei nuclei cocleari, Nuclei di relay acustico del tronco-encefalico localizzati presso la giunzione bulbo-pontina nella porzione dorsale lateralmente al peduncolo cerebellare inferiore

Sono suddivisi in

Nucleo dorsale cocleare

Nucleo cocleare postero-ventrale

NUCLEO COCLEARE ANTERO VENTRALE Che è il più importante nell'uomo

Tonotopia dei neuroni nei nuclei Cocleari

I neuroni più profondi trasportano suoni ad alta frequenza
I neuroni più superficiali trasportano suoni a bassa frequenza

cosa si intende con il fatto che le cellule dei nuclei cocleari sono MONOAURALI

Ricevono afferenze da un solo orecchio quindi omolateralmente

Presso i nuclei cocleari quindi sia una decodifica delle info uditive in base alle frequenze e alla localizzazione e la provenienza del suono, Viene percepito prima in modo più intenso dall'orecchio più vicino alla sorgente sonora nell'orecchio omolaterale


(Ma importante confrontare ciò che proviene dai due lati opposti e quindi ci sono proiezioni che mettono in comunicazione componente destra e sinistra e le proiezioni dei nuclei cocleari in poi sono bilaterali)

cos'è la stria acustica anteriore

È l'insieme delle fibre trasversali che si dipartono dal nucleo cocleare antero ventrale (contenente i neuroni sensitivi di secondo ordine della via Acustica )presso la giunzione bulbo Pontina del tronco-encefalico e vanno a formare una vera e propria struttura anatomica ad andamento orizzontale che con i nuclei che tali fibre incontrano prende il nome di CORPO TRAPEZOIDE

tale stria proietta bilateralmente al complesso olivare superiore

Che cos'è il corpo trapezoide

È una vera e propria struttura anatomica ad andamento orizzontale che si forma dalla stria acustica anteriore che contiene le fibre trasversali provenienti dai neuroni sensitivi secondo ordine del nucleo cocleare antro ventrale e dai nuclei che tali fibre incontrano

da dove parte e Dove proietta la stria acustica anteriore

Parte dal nucleo cocleare antero ventrale e proietta bilateralmente al complesso OLIVARE superiore formato da due nuclei mediale e laterale (Ciascuno dei quali riceve sia da destra che da sinistra, Bilateralmente)

ruolo complesso olivare superiore

Riceve bilateralmente la acustica anteriore ed è formato da due nuclei ciascuno dei quali riceve sia da destra che da sinistra

NUCLEO MEDIALE, Rappresenta la via del tempo riconosce la provenienza del suono in base alla differenza nel tempo di arrivo Dello stimolo tra un orecchio e l'altro


NUCLEO LATERALE Via dell'intensità che riconosce la provenienza del suono sulla base della diversa intensità dello stimolo tra le due orecchie


Tali nuclei proiettano poi con fibre che si raccolgono nelle menisco laterale ai COLLICOLI INFERIORI bilateralmente

ruolo dei due nuclei del complesso olivare superiore nel riconosce la provenienza del suono

NUCLEO MEDIALE, Rappresenta la via del tempo riconosce la provenienza del suono in base alla differenza nel tempo di arrivo Dello stimolo tra un orecchio e l'altro

NUCLEO LATERALE Via dell'intensità che riconosce la provenienza del suono sulla base della diversa intensità dello stimolo tra le due orecchie

qual è la differenza tra le cellule dei nuclei cocleari e le cellule dei nuclei del complesso olivare superiore ricevere afferenze

Le cellule dei nuclei cocleari sono MONOAURALI Cioè riceve afferenze da un solo orecchio omolaterale

Le cellule dei nuclei del complesso oliva superiore sono INTERAURALI Ricevono da entrambi le orecchie per confrontare i diversi tempi di ricezione e la diversa intensità

Dove proiettano i nuclei mediale laterale del complesso Olivare superiore

Proiettano attraverso fibre che si raccolgono nelle menisco laterale ai COLLICOLI INFERIORI Presso il tetto del mesencefalo che ricevono bilateralmente

ruolo collicoli inferiori

Sono nuclei di relay della via acustica e Ricevono bilateralmente le fibre che si raccolgono nel lemnisco laterale provenienti dai nuclei del complesso olivare superiore

Da essi si dipartono efferenze dirette collicoli superiori che tramite la via tetto spinale controllano le attività motorie di tipo riflesso di teste occhi e efferenze principali verso il talamo

Dove arrivano le differenze che si dipartono dai collicoli inferiori

In parte arrivano i collicoli superiori che tramite la via tetto spinale controllano le attività motorie di tipo riflesso di Testa e occhi

Le fibre efferenti principali arrivano attraverso il brachium dei collicoli inferiori al corpo genicolato mediale CGM, Nucleo talamico di lei a proiezione specifica per la sensibilità acustica Situato sulla superficie posteriore del talamo dorsale infero posteriormente al pulvinar

ruolo CGM

E il corpo genicolato mediale un nucleo talamico di lei a proiezione specifica per la sensibilità acustica situato sulla superficie posteriore del talamo dorsale infero posteriormente al pulvinar
Esso riceve efferenze dai collicoli inferiori (Che hanno ricevuto efferenze dai nuclei del complesso Olivari superiore) E inviano afferenze attraverso il braccio posteriore della capsula interna alla corteccia uditiva primaria

punti principali via acustica o uditiva

1 CELLULE RECETTORIALI DELL'ORGANO DI CORTI Con terminazioni nervose dei neuroni bipolari sensitivi di primordine della via acustica presso il ganglio spirale nel modiolo della coclea

2 NERVO VESTIBOLO-COCLEARE Di cui la componente acustica è formata Dagli assoni dei neuroni del ganglio spirale


3 NUCLEO COCLEARE ANTERO-VENTRALE Presso la giunzione bulbo-pontina contiene i neuroni sensitivi di secondo ordine per la via acustica


4 STRIA ACUSTICA ANTERIORE Formata dalle fibre trasversali che si dipartono dai neuroni sensitivi di secondo ordine del nucleo nucleare antero-ventrale e formano una struttura anatomica ad andamento orizzontale detta CORPO TRAPEZOIDE


5 NUCLEO MEDIALE (via del tempo) E LATERALE (Via dell'intensità ) DEL COMPLESSO OLIVARE SUPERIORE


6 LEMNISCO LATERALE In cui si raccolgono le fibre che si dipartono al complesso olivare superiore


7 COLLICOLI INFERIORI Presso la lamina quadrigemina del mesencefalo


8 CGM Corpo genicolato mediale, Nucleo talamico di relay a proiezione specifica che invia proiezioni talamo corticali specifiche attraverso il braccio posteriore della capsula interna


9 CORTECCIA UDITIVA PRIMARIA


10 aree acustiche associative secondarie

corteccia uditiva primaria

Area 41 e 42 di brodman, Presso il labbro inferiore della scissura di Silvio nella regione detta giri trasversi di heshL

riconosce sequenze semplici ma invia informazioni alle aree acustiche associative secondarie Dette Belt e paraBelt che analizzano stimoli uditivi complessi


Ha un'organizzazione tonotopica colonnare in colonne di sommazione e colonne di soppressione

cosa si intende per organizzazione tonotopica colonnare della corteccia uditiva

E organizzata in colonne di sommazione, attivate da afferenze omolaterali e controlaterali E in colonne di soppressione attivate dalle controlaterali e inibite da afferenze omolaterali

giri trasversi di heshL

È una regione presso il labbro inferiore della scissura di Silvio che corrisponde alla corteccia uditiva primaria e quindi alle aree 41 e 42 di Bradman

Cosa sono le aree acustiche associative secondarie

Sono dette Belt e Parabelt Perché circondano la corteccia uditiva primaria e analizzano stimoli complessi ed essi si dipartono due vie

VIA DORSALE O DEL DOVE Diretta ad area associative etero modali parietali (Aree 5-7 Di Bradman) Per localizzare la fonte sonora


VIA VENTRALE DEL COSA Diretta ad area associative etero modali temporali per riconoscere le caratteristiche proprie del suono

quali sono le due aree legate alla via acustica per lo sviluppo del linguaggio

AREA DI BROCA (44-45 brodman) Nel lobo frontale presso la circonvoluzione frontale inferiore
controlla la componente motoria del linguaggio e l'organizzazione della pronuncia di fonemi(Se lesione si ha l'afasia di Broca)


AREA DI WERNICKE Nella porzione posteriore della circonvoluzione temporale superiore

Permette la comprensione del linguaggio(In caso di lesione a afasia di Wernicke)


Le due aree sono collegate dal fascicolo arcuato un fascio associativo sottocorticale che va dal lobo temporale al frontale circondando la scissura di silvio

Dove sono localizzate le due aree per lo sviluppo del linguaggio E che diverso ruolo hanno

AREA DI BROCA (44-45 brodman) Nel lobo frontale presso la circonvoluzione frontale inferiore
controlla la componente motoria del linguaggio e l'organizzazione della pronuncia di fonemi(Se lesione si ha l'afasia di Broca)


AREA DI WERNICKE Nella porzione posteriore della circonvoluzione temporale superiore

Permette la comprensione del linguaggio

le due aree per lo sviluppo del linguaggio sono connesse tra loro?

Le due aree di broca e wernicke sono collegate dal fascicolo arcuato un fascio associativo sottocorticale che va dal lobo temporale al frontale circondando la scissura di silvio

da cosa è formato il sistema vestibolare

UTRICOLO E SACCULO Sensibili alle accelerazioni lineari del capo

TRE CANALI SEMICIRCOLARI Disposti ortogonalmente l'uno rispetto all'altro e sensibili ad accelerazioni angolari cioè alle rotazioni del capo

A quali tipi di accelerazioni del capo Sono sensibili utricolo e sacculo

Sono sensibili alle accelerazioni lineari del capo
Utricolo accelerazioni lineari sul piano orizzontale (Per questo le macule utricolari hanno andamento orizzontali )mentre sacculo sul piano verticale (Per questo le macule sacculari all'andamento verticale)

quali sono i tre canali semicircolari e a che tipi di accelerazioni sono sensibili

Sono sensibili alle accelerazioni angolari cioè alle rotazioni del capo

Canale semicircolare posteriore attivato dal movimento laterale del capo quindi dal piegamento in cui la testa è avvicinata alla spalla


Canale semicircolare superiore attivato nei movimenti di flessione o estensione sul piano sagittale come nel caso del segno del sì


Canale semicircolare laterale attivato dai movimenti di rotazione sul piano orizzontale da un lato all'altro quindi dal segno del no

in cosa implicata la via vestibolare

Nella percezione della posizione della testa rispetto al corpo
Nel mantenimento di tono muscolare e dell'equilibrio posturale

Nei riflessi che accompagnano i movimenti della testa

quali sono le cellule recettoriali legate alla via vestibolare

Sono cellule recettoriali ciliate simili a quelle della via acustica che quindi presentano stereociglia sul polo apicale con un chinociglio

Se la depressione delle stereociglia avviene nel verso del chinociglio si ha una depolarizzazione e eccitazione di tale cellule


Esse si trovano nelle macule utricolari e sacculari, regioni che presentano otoliti ovvero concrezioni calcaree presso la membrana gelatinosa che sovrasta le cellule ciliate e avvolge le stereociglia


nel caso dei canali semicircolari si trovano presso le creste a ampollari i ispessimenti della mucosa che rivestono l'ampolla una dilatazione che confluisce nell'utricolo e sovrastata da una cupola gelatinosa

Dove si trovano le cellule recettoriali della via vestibolare

nell utricolo e sacculo esse si trovano nelle macule utricolari e sacculari, regioni che presentano otoliti ovvero concrezioni calcaree presso la membrana gelatinosa che sovrasta le cellule ciliate e avvolge le stereociglia

nel caso dei canali semicircolari si trovano presso le creste a ampollari i ispessimenti della mucosa che rivestono l'ampolla una dilatazione che confluisce nell'utricolo e sovrastata da una cupola gelatinosa

perché utricolo e sacculo sono detti organi otolitici

Perché presentano otoliti ovvero concrezioni calcaree presso la membrana gelatinosa che sovrasta le cellule recettoriali ciliate e avvolge le stereociglia

Essi muovendosi per inerzia in direzione opposta rispetto al verso dell'accelerazione lineare accrescono la deflessione delle stereociglia rispetto al chimociglio perché trascinano la membrana gelatinosa e quindi massimizzano l'efficacia funzionale della defressione

ruolo degli otoliti negli organi otolitici cioè utricolo e sacculo

muovendosi per inerzia in direzione opposta rispetto al verso dell'accelerazione lineare accrescono la deflessione delle stereociglia rispetto al chimociglio perché trascinano la membrana gelatinosa e quindi massimizzano l'efficacia funzionale della defressione

Dove si trova il ganglio vestibolare di scarpa e cosa contiene

Si trova nella porzione prossimale del meato acustico interno ed è sede dei neuroni sensitivi di primo ordine della via vestibolare

E suddiviso in

- branca superiore che riceve afferenze da utricolo e parte anteriore del sacculo e dai canali semicircolari anteriori e laterale

-Branca inferiore che riceve dalla parete posteriore del sacculo e dal canale semicircolare posteriore

da cosa è formato il nervo vestibolo cocleare nella sua componente vestibolare

Dagli assoni dei neuroni sensitivi bipolari di primordine contenuti nel ganglio vestibolare o di scarpa presso il meato acustico interno

via vestibolare punti

1 Cellule recettoriali ciliate presso le macula utricolari e sacculari e presso le creste ampollari

2 Ganglio vestibolare di scarpa contenente i neuroni sensitivi di primordine bipolari nel meato acustico interno (riceve afferenze)


3 Nervo vestibolo cocleare la cui componente vestibolare è formata dagli assoni dei neuroni sensitivi bipolari del ganglio di scarpa


4 Complesso nucleare vestibolare presso il tegmento bulbare Che contiene i neuroni sensitivi di secondo ordine ed è formato da quattro nuclei vestibolari

quali nuclei formano il complesso nucleare vestibolare e dove èlocalizzato

Il complesso nucleare vestibolare e localizzato nella porzione dorso-laterale del tegumento bulbare ed è formato da quattro nuclei contenenti i neuroni sensitivi del secondo ordine per la via vestibolare:
NUCLEO VESTIBOLARE MEDIALE

NUCLEO VESTIBOLARE SUPERIORE

NUCLEO VESTIBOLARE INFERIORE O DISCENDENTE

NUCLEO VESTIBOLARE LATERALE O DI DEITERS

NUCLEO VESTIBOLARE LATERALE O DI DEITERS

fa parte del complesso nucleare vestibolare nella porzione dosso laterale del tegmento bulbare

Riceve afferenze sia dai canali semicircolari che dagli organi autolitici e dà origine al FASCIO VESTIBOLO SPINALE LATERALE Che discende omolateralmente lungo il cordone anteriore del midollo spinale fino agli alfa motoneuroni della colonna motoria mediale del corno anteriore omolaterale del midollo spinale


Agisce sul tono muscolare e ha un'azione facilitatoria sui muscoli antigravitari e quindi un ruolo posturale

riflesso vestibolo oculare

ai nuclei vestibolari superiori e mediali del complesso nucleare vestibolare nella porzione dorso-laterale del segmento bulbare arrivano afferenze dai canali semicircolari Secondo la via vestibolare

Da tali nuvole il neurone di secondo ordine dà origine a un fascicolo longitudinale mediale che decorre lungo la mediana e si divide a T con una proiezione ascendente e una proiezione discendente


La proiezione ascendente raggiunge i nuclei motori dei nervi cranici o motori quindi l'oculomotore il trocleare e l'abducente che nervo la muscolatura oculomotoria estrinseca implicata nei movimenti riflessi degli occhi in risposta ai movimenti del capo

(Invece la proiezione discendente tramite i cordoni anteriori omolaterali del neuro spinale arriva ai motoneuroni delle corna anteriori dei segmenti cervicali del midollo spinale che controllano i muscoli posteriori del collo per mantenere l'equilibrio della testa durante la deambulazione e quindi sono coinvolti nel riflesso vestibolo collico)

tre livelli dell'organizzazione gerarchica del sistema limbico

IPOTALAMO è il livello più basso con un'organizzazione più semplice e il più antico filogeneticamente, responsabile della Self Preservation e di adattamenti omeostatici

RINENCEFALO Livello intermedio che comprende più strutture coinvolte nell'analisi di comportamenti legati a segnali olfattori


LOBO LIMBICO Porzione di corteccia cerebrale che coniuga le funzioni dei livelli inferiori con le funzioni cognitive superiori

ruolo sistema limbico

Controlla il comportamento emozionale e funzioni cognitive superiori e emozioni primordiali al fine di analizzare gli stimoli esterni ed elaborare comportamenti adeguati in risposta e memorizzare per azioni future strategie comportamentali

ipotalamo dove localizzato

È una struttura di encefalica localizzata nel pavimento e nel terzo inferiore delle pareti laterali del terzo ventricolo

quali sono le tre regioni in cui è suddiviso coronalmente l'ipotalamo in base ai rapporti Con strutture poste inferiormente

REGIONE SOPRA CHIASMATICA O ANTERIORE Posta sopra al chiasma ottico

REGIONE TUBERALE O INTERMEDIA Posta sopra al peduncolo ipofisario o infundibolo in corrispondenza del tuber cinereum


REGIONE SOPRA MAMMILLARE O POSTERIORE Sopra ai corpi mammillari

quali sono le tre regioni delimitate da piani parasagittali del dell'ipotalamo da mediale a laterale

REGIONE PERIVENTRICOLARE, adesa medialmente al III ventricolo
REGIONE MEDIALE

REGIONE LATERALE Separata dalla mediale dal fornice fascio di sostanza bianca con decorso postero anteriore

quali sono i nuclei ipotalamici

REGIONE ANTERIORE O SOPRACHIASMATICA
Nucleo preottico mediale e laterale

Nucleo Parachiasmatico e nucleo paraventricolare (Modulano i ritmi circadiani sonno-veglia ricevendo afferenze da vie ottiche della retina e producendo melatonina)

Nucleo sopra ottico (Regola la temperatura corporea)


REGIONE TUBERALE O INTERMEDIA

Nucleo dorsomediale

Nucleo dorso laterale

Nucleo ventro-mediale

Nucleo arcuato o infundibolare (Centro della fame e della sazietà)


REGIONE POSTERIORE O SOPRAMAMMILLARE

Nucleo posteriore

Nucleo tubolare laterale

Nucleo tubero mammillare

Corpi mammillari

quali sono i nuclei della regione anteriore o sopra chiasmatica dell'ipotalamo

Nucleo preottico mediale e laterale
Nucleo Parachiasmatico e nucleo paraventricolare (Modulano i ritmi circadiani sonno-veglia ricevendo afferenze da vie ottiche della retina e producendo melatonina)

Nucleo sopra ottico (Regola la temperatura corporea)

Qual è il ruolo del nucleo arcuato o infundibolare della regione tuberale o intermedia dell'ipotalamo

È il centro della fame e della sazietà
Interagisce con la leptina ormone proteico prodotto dal tessuto adiposo e produce ormoni che stimolano l'appetito auxine e neuropeptide Y oppure che stimolano l'ipofisi a secernere leptina ormone che inducono la sazietà


È necessario un equilibrio Tra fame e sazietà

quali sono le due funzioni fondamentali dell'ipotalamo

CONTROLLO DEL SISTEMA ENDOCRINO
Per gestire i comportamenti salvavita di tipo omeostatico ovvero regola ritmo sonno veglia, L'assunzione di cibo liquidi e la temperatura corporea


CONTROLLO DELLE SNA

Regola le reazioni automatiche a stati emozionali di base associando funzioni fisiologiche primarie emozioni primordiali

Le regioni anteriori controllano il sistema parasimpatico mentre le posteriori il simpatico

quali sono le due popolazioni di neuroni ipotalamici coinvolte nel controllo del sistema endocrino

COMPONENTE PARVO CELLULARE (Di dimensioni minori più piccoli) Controlla l'adenoipofisi attraverso la secrezione di releasing ormone o inibiting ormones

COMPONENTE MAGNO CELLULARE Controlla la neuro ipofisi ovvero il lobo posteriore attraverso la secrezione di vasopressina, ormone antidiuretico e ossitocina

in che modo l'ipotalamo controlla la ADENOIPOFISI

Attraverso i neuroni ipotalamici PARVO CELLULARI, Più piccoli che secernono releasing ormone o inibiti ormone

Essi sono contenuti nella regione tuberale e periventricolare dell'ipotalamo e inviano i loro assoni tramite il FASCIO TUBERO INFUNDIBOLARE A livello dell eminenza mediana dell'ipofisi dove l'arteria ipofisi era superiore forma un doppio letto capillare superficiale profondo in cui vengono riversati gli ormoni

continuità anatomica ipotalamo e lobo posteriore ipofisi (Neuroipofisi)

L'ipotalamo è connesso alla neuro ipofisi attraverso il peduncolo ipofisario/ infundibolo che continua con l' eminenza mediana situata all'apice del tuber cinereum, una struttura conica posta inferiormente all'ipotalamo

controllo dell'ipotalamo sulla neuro ipofisi

Attraverso I neuroni ipotalamici MAGNO CELLULARI (piu grandi) Che secernono vasopressina, Ormone antidiuretico e ossitocina

Gli assoni dei neuroni magno how del nucleo sopra ottico e paraventricolare formano FASCIO IPOTALAMO IPOFISARIO Che decorre attraverso il peduncolo ipofisario e termina nel letto capillare dell'arteria ipofisaria inferiore presso la neuro ipofisi dove rilasciano gli ormoni secreti


Vasopressina stimola un maggiore riassorbimento di acqua nei tubuli contorti distali e prossimali dei rene e un deficit porta a diabete insipido


Ossitocina favorisce la lattazione dopo il parto e stimola la contrazione del miometrio uterino durante il parto

ruolo delle arterie ipofisarie nel controllo da parte dell'ipotalamo sul sistema endocrino

La componente Parvo cellulare dell'ipotalamo controlla l'adenoipofisi rilasciando ormoni presso il doppio elettro capillare formato dall'arteria ipofisaria superiore presso L'adenoipofisi attraverso il fascio tubero infundibolare che passa dall eminenza mediana

La componente magno cellulare dell'ipotalamo controlla la neuro ipofisi rilasciando ormoni nel letto capillare dell'arteria ipofisaria inferiore presso la neuro ipofisi a cui arriva attraverso il fascio ipotalamo ipofisario che decorre nel peduncolo ipofisario

da dove riceve afferenze l'ipotalamo

NUCLEI DEL SETTO situati nel prosencefalo (Porzione basale anteriore degli emisferi ) e coinvolti in attività limbiche, raggiungono l'ipotalamo tramite il fascicolo prosencefalico mediale che termina nel tegmento del mesencefalo dove dopo aver attraversato le porzioni laterali dell'ipotalamo

IPPOCAMPO Tramite il fornice


AMIGDALA Tramite la stria terminale che ha un decorso a C nella fessura talamo striata lungo il margine laterale del nucleo caudato


RETINA tramite fibre collaterali delle vie ottiche che arrivano ai numeri sopra chiasmatico e paraventricolare


TRONCO-ENCEFALICO, MIDOLLO SPINALE, GRIGIO PERIACQUEDUTTALE, FORMAZIONE RETICOLARE, NUCLEO DEL TRATTO SOLITARIO Tramite il fascio prosencefalico mediale e il fascicolo longitudinale dorsale;/di Schultz Che decorre nel segmento dorsale del tronco-encefalico e connette bilateralmente

in che modo l'ipotalamo riceve afferenze dall'amigdala

Tramite la stria terminale che ha un decorso C nella fessura aurata alla striata lungo il margine laterale del nucleo caudato

Dove viaggiano le fibre che dall'ippocampo arrivano all'ipotalamo

Lungo il fornice un fascio di sostanza bianca con decorso postero anteriore

quali sono le differenze dell'ipotalamo

FASCIO MAMMILLO-TALAMICO Collega i corpi mammillari dell'ipotalamo ai nuclei anteriori del talamo

FASCIO MAMMILLO-TALAMICO Collaterale del fascio mammillo-talamico che collega i corpi mammillari alla formazione reticolare del tronco-encefalico

cosa sono i corpi mammillari e dove si trovano

nuclei nella regione posteriore o sopra mammillare dell'ipotalamo, nel diencefalo

fanno parte del circuito di Papez, Hanno un ruolo emotivo nella regolazione delle emozioni e influenzano il comportamento e le risposte emotive essendo parte del sistema limbico, Sono coinvolte nei processi di memoria come nel recupero delle informazioni della memoria spaziale e episodica

il rinencefalo è una struttura molto sviluppata nell'uomo

NO È particolarmente sviluppato nei mammiferi inferiori mentre più rudimentale nell'uomo perché regola il comportamento legato alle informazioni olfattive e l'uomo non ha un senso dell'olfatto molto sviluppato

qual è l'unico sistema sensitivo speciale che non passa per il talamo

La via olfattoria

quali sono le strutture che costituiscono il rinencefalo

AREA OLFATTORIA (Formata da bulbo olfattorio, Tubercolo olfattorio, Corteccia piriforme e nucleo olfattorio anteriore)

AMIGDALA E CORTECCIA PERI AMIGDALOIDEA

AREA SETTO DIAGONALE

cos'è il bulbo olfattorio

E la struttura principale che riceve le informazioni olfattive direttamente dai recettori dell'olfatto

Fa parte dell'area olfattoria del rinencefalo e è localizzato bilateralmente in posizione anteriore sulla faccia inferiore del lobo frontale presso il giro retto


Contiene cellule mitrali che rappresentano i neuroni di secondo ordine per la via olfattoria E che fanno sinapsi con i neuroni di primo ordine presso il glomerulo, Struttura del bulbo raggiunta anche da interneuroni detti Cellule capellute o Tufted cells che modulano il segnale in entrata nel bulbo


Il bulbo ha una struttura laminare e all'interno di esso vi è una segregazione funzionale dei vari contatti sinaptici, Neuroni olfattori di diverso tipo hanno una specificità diversa per i vari odoranti

Dove sono contenute le cellule mitrali e cosa sono

Sono i neuroni sensitivi di secondo ordine per la via olfattoria e si trovano presso il bulbo olfattorio localizzato bilateralmente in posizione anteriore sulla faccia inferiore del lobo frontale presso il giro retto

cos'è il tratto olfattorio

Insieme degli assoni delle cellule mitrale che sono i neuroni di secondo ordine della via olfattoria insieme agli assoni delle cellule capellute e delle cellule granulari (interneuroni che modulano l'attività di scarica delle cellule mitrali)

Origina dal bulbo olfattorio e si divide presso la porzione posteriore del giro retto in stria olfattoria mediale e stria olfattoria laterale

in cosa si divide il tratto olfattorio presso giro retto

STRIA OLFATTORIA MEDIALE che contatta il bulbo olfattorio controlaterale (Via olfattoria bilaterale ) e si genera quando il tratto Olfattorio incontra il nucleo olfattorio anteriore

STRIA OLFATTORIA LATERALE Si genera dal tubercolo olfattorio e proietta direttamente alla corteccia olfattoria primaria che comprende la corteccia piriforme e la corteccia peri amigdaloidea

La via olfattoria è bilaterale o omolaterale

E bilaterale poiché il tratto olfattorio (Che origina dal bulbo olfattorio ) si divide in stria olfattoria mediale e laterale e la stria mediale va a contattare il bulbo olfattorio controlaterale

corteccia Olfattoria primaria

È situata nella regione antero-mediale del lobo temporale antica filogeneticamente e comprende la corteccia piriforme e la corteccia periamigdaloidea situata intorno all'amigdala e corrispondente all'uncus

Dove origina il nervo olfattorio I nc e dove decorre

Origina dagli assoni delle cellule recettoriali principali che sono i neuroni di primordine per la via olfattoria, presso i recettori olfattivi che sono chemocettori situati nella mucosa olfattoria che riveste inferiormente la lamina cribrosa dell'etmoide e che forma il tetto delle cavità nasali

Tali assoni attraversano i forami della lamina cribrosa e formano il nervo olfattorio che raggiunge il sistema nervoso centrale presso il bulbo olfattorio nella faccia inferiore del lobo frontale presso il giro retto

via olfattoria

1 Recettori olfattivi presso la mucosa olfattoria che riveste inferiormente la lamina fibrosa dell'etmoide che forma il tetto delle cavità nasali (quindi neuroni recettoriali principali nella mucosa olfattoria)

3 Nervo olfattorio I paio nc, Che si forma dalla dagli assoni dei neuroni recettoriali principali Che attraversano i forami della lamina fibrosa


4 Bulbo olfattorio presso il SNC contenente cellule mitrali ( neuroni di secondo ordine per la via olfattoria)


5 Tratto olfattorio formato dagli assoni delle cellule mitrale e degli interneuroni come le cellule capellute e le cellule granuli del bulbo olfattorio


6 Suddivisione del tratto olfattorio olfattoria mediale e stria olfattoria laterale


7a Stria olfattoria mediale contatta il bulbo olfattorio controlaterale perché la via olfattoria è bilaterale


7b Stria olfattoria laterale proietta direttamente alla corteccia olfattoria primaria ma anche ad amigdala, Ipotalamo e ippocampo (NO Direttamente ai nuclei Talamici di relay)

A quali di queste strutture non proietta la stria olfattoria laterale
A Corteccia olfattorio primaria

B Nuclei talamici di relay

C Ipotalamo

D Amigdala

E Ippocampo

B la via olfattoria è l'unico sistema sensitivo speciale che non passa per il talamo

cosa si intende per comunicazione corteccia rinencefalo talamo corteccia

La stria olfattoria laterale originata dal tratto olfattorio presso la parte posteriore del giro retto proietta direttamente alla corteccia olfattoria primaria, Ma presenta proiezioni olfattoria anche verso amigdala, Ipotalamo, Ippocampo e corteccia entorinale (No direttamente verso il talamo)

La amigdala può contattare il nucleo dorsomediale del talamo un nucleo specifico di relay limbico che contatta le cortecce prefrontali per una completa decodifica della info olfattoria


Ciò permette di dare una connotazione affettiva alla sensazione olfattoria

l'estinzione qual è un nucleo del talamo specifico di relay limbico

Il nucleo dorsomediale del talamo che riceve dall'amigdala (Che ha ricevuto proiezione olfattoria dalla stria olfattoria laterale) e contatta le cortecce prefrontali permettendo di dare una connotazione affettiva alla sensazione olfattiva

cos'è l'amigdala

Gruppo di nuclei di sostanza grigia di derivazione telencefalica, non collegati inizialmente ai gangli della base perché è una struttura del rinencefalo

l'amigdala e i gangli della base sono strutture di derivazione diencefalica o telencefalica?

telencefalica

dov'è localizzata l'amigdala

È una struttura del rinencefalo localizzata presso l'cous a livello della porzione infero-mediale del lobo temporale, Nella porzione anteriore all'ippocampo e ventralmente alla coda del caudato

qual è il livello gerarchico più alto del sistema limbico

Il lobo limbico

funzioni lobo limbico

Corticali e categorizza le emozioni di base a seguito della loro decodifica operata a livello di encefalico dall'ipotalamo (Che determina una risposta fisiologica automatica grazie al controllo del SNA)

Dove è localizzato il Lobo limbico

Sulla faccia mediale degli emisferi cerebrali a formare una sorta di limbus corticale intorno al corpo calloso

È formato da tre regioni corticali

GIRO SUBCALLOSALE

GIRO DEL CINGOLO O CORTECCIA CINGOLATA

GIRO PARA IPPOCAMPICO

quali sono le tre regioni corticali che formano il lobo Limbico

GIRO SUBCALLOSALE Situato sotto al rostro del corpo calloso, in posizione anteriore

GIRO DEL CINGOLO O CORTECCIA CINGOLATA Posta sopra al corpo calloso e termina posteriormente con l istmo del giro cingolato


GIRO PARA IPPOCAMPICO Segue l'istmo del giro del cingolo e circonda lateralmente l'ippocampo e la sua porzione inferiore è la corteccia entorinale

da cosa è rappresentata la porzione inferiore del giro paraippocampico o della Circonvoluzione dell'ippocampo

Dalla corteccia ENTORINALE

È una neocorteccia a 6 strati localizzata nella regione infero mediale del lobo temporale, lateralmente all'ippocampo


Riceve afferenze da altre neocorteccia e funge da mediatrice tra esse e l'ippocampo ed è separata medialmente dall'ippocampo attraverso la scissura dell'ippocampo ed è separata lateralmente dalle altre cortecce tramite la scissura o solco collaterale

corteccia entorinale

È una neocorteccia a 6 strati localizzata nella regione infero mediale del lobo temporale, lateralmente all'ippocampo (rappresenta la porzione inferiore del giro para ippocampico, parte del lobo limbico)

Riceve afferenze da altre neocorteccia e funge da mediatrice tra esse e l'ippocampo ed è separata medialmente dall'ippocampo attraverso la scissura dell'ippocampo ed è separata lateralmente dalle altre cortecce tramite la scissura o solco collaterale

quale corteccia riceve afferenze da altre neocorteccia e funge da mediatrice tra esse l'ippocampo

La corteccia entorinale

Che tipo di corteccia è l'ippocampo

È una archicorteccia ovvero una corteccia primitiva con struttura trilaminare a tre strati (Non a 6 strati come la neocorteccia)

Dove è localizzato l'ippocampo

E localizzato nella porzione infero-mediale del lobo temporale dove incontra uno stretto rapporto con la porzione infero-mediale del corno inferiore o temporale dei ventricoli laterali Tramite l'alveus e con la porzione posteriore dell'amigdala

quali sono le due circonvoluzioni che formano l'ippocampo e che gli danno una struttura di curva a doppia C (a cavalluccio marino)

GIRO DENTATO Porzione dorsale più piccola
CORNO DI AMMONE Porzione ventrale più grande grande

(Entrambe hanno struttura trilaminare)


SUBICULUM Zona di corteccia di transizione alla base dell'ippocampo che dal corno d'ammone a 3 strati si continua con la corteccia entorinale a 6 strati, Attraverso prem e para su culu m'che assumono progressivamente una stratificazione da tre a cinque strati procedendo verso tale corteccia

cos'è il subiculum

Zona di corteccia di transizione alla base dell'ippocampo che dal corno d'ammone a 3 strati si continua con la corteccia entorinale a 6 strati, Attraverso prem e para su culu m'che assumono progressivamente una stratificazione da tre a cinque strati procedendo verso tale corteccia

cosa si intende per formazione dell'ippocampo

Insieme di IPOOCAMPO formato da giro dentato e corno d ammone, SUBICULUM formato da pre e parasubiculum e CORTECCIA ENTORINALE che circonda l'ippocampo

struttura trilaminare del giro dentato

Strato molecolare o lacunoso (Contenente numerosi interneuroni e albero dendritico delle cellule Dei granuli)
Strato delle cellule di granuli o delle cellule stellate (Strato di ricezione delle afferenze)

Strato polimorfo o dell'ilo

caratteristiche cellule dei granuli del giro dentato e cosa si diparte da esse

Le cellule dei granuli si trovano nello strato delle cellule dei granuli o delle cellule stellate che è lo strato intermedio su tre strati del giro dentato ed è deputato alla ricezione delle afferenze dell'ippocampo

Sono piccole cellule poligonali con somma di 10 µm densamente impacchettate con un grande albero dendritico che si estende lo strato molecolare e un assone che con altri assoni formano mossy fibers o fibre muscoidi ippocampali e si porta allo strato molecolare del corno di ammone

quali sono i tre strati del corno di ammone dell ippocampo

STRATO MOLECOLARE Che presenta un sottostrato detto STRATO RADIALE che contiene gli assoni delle cellule di granuli del giro dentato

STRATO DELLE CELLULE PIRAMIDALI è lo strato di partenza delle efferenze dell'ippocampo (Le cellule piramidali del corno di ammone sono le cellule più grandi del sistema nervoso centrale)


STRATO ORIENS o POLIMORFO In cui transitano gli assoni provenienti dalle cellule piramidali

quali sono le cellule piramidali più grandi del sistema nervoso centrale

Le cellule piramidali dello strato delle cellule piramidali del corno di ammone dell'ippocampo

cosa si ha nella porzione terminale del corno di one in cui si dilata e diventa meno denso

Il subiculum Che gradualmente prosegue con presubivulum e parasubiculum a 3 e 5 Strati che proseguono gradualmente verso la corteccia entorinale a sei strati

quali sono le tre sottoregioni in cui è suddiviso il corno di ammone

CA1 regione al subiculum
CA2 Intermedia

CA3 Regione più prossimale al giro dentato

Che cos'è l alveus

guscio di sostanza bianca che riveste l'ippocampo ed è attraversato dalle fibre in entrata in uscita dall'ippocampo che poi si raccolgono in una protrusione sulla superficie dorsale dell'ippocampo detta fimbria che poi converge nei due fornici

cosa sono i fornici

Fasci di fibre che fuoriescono dall'ippocampo e si dirigono alle strutture target dell'ippocampo
Sono formati da due gambe che si uniscono sulla mediana sotto lo splenio del corpo calloso e poi decorrono sul margine libero del setto pellucido


Scendono come colonne del fornice fino alla commessura anteriore dove si dividono in

-fornice precommissurale che termina nei target anteriori alla commessura

- fornice post commissurale che termina in target posteriore la commessura come corpi mammillari

cos'è la fimbria Dell'ippocampo

Protrusione sulla superficie dorsale dell ippocampo in cui si raccolgono le fibre in entrata e in uscita dall'ippocampo che hanno attraversato l alveus

essa decorre medialmente al corno di ammone e le due fimbrie dorsalmente si avvicinano al piano sagittale mediano e formano le due gambe del fornice ovvero la crura fornix

Perché il circuito trisinaptico ippocampale è detto via perforante

perché le proiezioni dalla corteccia entorinale Passano attraverso e perforano il subiculum Per raggiungere lo strato molecolare del giro dentato

quali sono le tre sinapsi della via perforante o circuito trisinaptico ippocampale

1 Tra le cellule piramidali della corteccia entorinale e le cellule stellate o dei granuli dello strato dei granuli del giro dentato

2 Tra le cellule dei granuli del giro dentato e le cellule piramidali dello strato piramidale di CA3 del corno di ammone


3 Tra le cellule piramidali di CA3 E le cellule piramidali di CA1 del corno d'ammone


Tutte e tre sono sinapsi eccitatoria

come sono le tre sinapsi del circuito tri sinaptico ippocampale o via perforante

Sono sinapsi ECCITATORIE

cos'è la via tempo ammonica

Una via con ruolo modulatore legata al circuito di Papez e alla via perforante

Gli assoni delle cellule piramidali della corteccia entorinale raggiungono direttamente le cellule piramidali di CA1 senza passare attraverso quelle di CA3 e quindi si salta il circuito tri sinaptico ippocampale e CA1 proietta direttamente alla corteccia entorinale

in cosa si divide il fornice presso la commessura anteriore

FORNICE PRECOMMESSURALE Si porta anteriormente alla commessura e proietta ai nuclei del setto (Nella porzione basale del setto pellucido nella parte inferiore del prosencefalo) che proiettano al giro del cingolo

FORNICE POSTCOMMESSURALE Resta posteriore alla commessura e proietta tramite le colonne del fornice ai corpi mammillari dell'ipotalamo che proiettano attraverso il fascio mammillo-talamico ai nuclei anteriori del talamo, nuclei talamici specifici di relay limbico implicati nel circuito di Papez

Che fascio formano gli assoni delle cellule piramidali di CA3 diretti alle cellule piramidali di CA1 nel corno di ammone (3 sinapsi ippocampale)

Collaterali di Shaffer

via perforante o circuito tri sinaptico ippocampale

1 Cellule piramidali della CORTECCIA ENTORINALE nel lobo temporale con assoni che passano attraverso il subiculum

2 Prima sinapsi con i dendriti delle cellule stellate (Cellule dei granuli con soma nello strato dei granuli ) del GIRO DENTATO dell'ippocampo presso lo strato molecolare


3 L'insieme degli assoni delle cellule dei granuli forma le MOSSY FIBERS/FIBRE MUSCOIDI IPPOCAMPALI Che raggiungono lo strato molecolare della regione CA3 del corno di Ammone


4 Seconda sinapsi eccitatoria tra cellule Dei granuli del giro dentato e cellule piramidali di CA3 del CORNO DI AMMONE


5 Gli assoni delle cellule piramidali di CA3 formano un fascio detto COLLATERALI DI SHAFFER Per raggiungere le cellule piramidali della regione CA1 del corno di ammone


6 Terza sinapsi eccitatoria tra le cellule piramidali di CA3 e le cellule piramidali della regione CA1 del corno di ammone


7 cellule piramidali della regione CA1 mandano assoni attraverso il subiculum verso la CORTECCIA ENTORINALE e attraverso l alveus verso sedi esterne


8 Alveus Si continua nella fimbria dell'ippocampo e poi nelle due gambe del fornice che si riuniscono nel corpo del fornice fino alla commessura anteriore dove si suddivide in fornice precommessurale verso i nuclei del setto e post commessurale verso i CORPI MAMMILLARI DELL'IPOTALAMO


9 I corpi mammillari proiettano attraverso il FASCIO MAMMILLO-TALAMICO Ai nuclei anteriori del talamo che sono nuclei talamici specifici di relay limbico


10 NUCLEI ANTERIORI DEL TALAMO riproiettano alla CORTECCIA CINGOLATA E ENTORINALE (CHIUDONO CIRCUITO DI PAPEZ)

cosa avviene presso la commessura ippocampale o del fornice

Si ha uno scambio di fibre commessura fra i due ippocampi controlaterali

E situata presso lo splenio del corpo calloso e a questo livello le gambe del fornice (Formato dalle fibre in uscita dall ipotalamo) convergono sulla mediana a formare il corpo dei fornici che poi anteriormente si separano nuovamente nelle colonne del fornice

da dove riceve afferenze la corteccia entorinale

Corteccia cingolata tramite il cingulum
Corteccia orbitale prefrontale

Cortecce temporali

Amigdala

Quali danni o lesioni possono compromettere il circuito di Papez

DANNO BILATERALE DELL'IPPOCAMPO Porta ad un'amnesia anterograda e quindi nella difficoltà nell'acquisire nuove info è un danno alla memoria breve termine (Può essere dovuto a epilessia del lobo temporale ovvero ad alterata attività elettrica della circuiteria)

Encefalite erpetica Patologie infiammatoria su base infettiva

PROCESSI NEURO DEGENERATIVI

in che modo i corpi mammillari proiettano ai nuclei anteriori del talamo

Attraverso il fascio mammillo-talamico

quali sono i nuclei del talamo specifici di relay limbico implicati nel circuito di papez

I nuclei anteriori del talamo, Che chiudono il circuito di papez ricevendo il fascio mammillo-talamico dei corpi mammillari e proiettando alla corteccia cingolata e alla corteccia entorinale

quando il muscolo è a riposo il fuso neuromuscolare non viene per niente stirato

non è vero anche quando i muscoli a riposo il fuso neuromuscolare viene leggermente stirato e sebbene vi sia una bassa frequenza di scarichi di potenziali d'azione di base i motoneuroni gamma in piccola parte portano a una contrazione anche in fase di rilasciamento per mantenere un tono muscolare ovvero un lieve stato di contrazione muscolare

cosa si intende per recettori a lento adattamento

Inducono potenziali d'azione nella fibra associata per tutto il perdurare dello stimolo

nell'ambito della corteccia sensitiva primaria l'area 3A e 3B quali afferenze ricevono principalmente

L'area 3A principalmente afferenze propriocettive mentre l'area 3B principalmente afferenze della sensibilità tattile

rapporti e localizzazione cervelletto

nella fossa cranica posteriore

anteriormente con TE attraverso peduncoli cerebellari

superiormente con LOBO OCCIPITALE da cui è separato da tentorio del cervelletto, sdoppiamento della dura madre


forme il tetto del IV VENTRICOLO

analogie cervelletto e cervello(telencefalo)

corteccia di sostanza grigia allesterno non lisci: circonvoluzioni/giri nella corteccia cerebrale e FOLIA parallele e ordinate nella cerebellare intervallate da solchi

nuclei della base e nuclei del cervelletto, ammassi di sostanza grigia dispersi nella sostanza bianca interna

solchi principali cervelletto

SOLCO PRIMARIO separa lobo anteriore e posteriore, è sulla suoerficie posteriore
SOLCO POSTEROLATERALE separa il lobo flocculo nodulare

FESSURA ORIZZONTALE presso l equatore ma non usata per suddivisione in lobi

uvula e tonsille cerebellari

uvula è la IX parte in cui è diviso il verme del cerevlletto e le tonsille cerebellari sono i rispettivi lobuli che le corrispondono lateralmente

trovandosi presso il grande forame occipitale, in caso di aumento della pressione intracranica si puo avere un erniazione e le tonsille protrudono attraverso foro andando a comprimere bulbo (che presso la formazione reticolare presenta formazione reticolare con centri per la respirazione e il battito cardiaco e pertanto puo portare alla morte)

da dove nascono le fibre muscoidi e le rampicanti

le muscoidi da diverse parti del SNC:
fibre afferenti vestibolari

fibre da formazione reticolare

via spinocerebellare

fibre cortico ponto cerebellari

collaterali da sistema somatosensitivi acustico e visivo


le rampicanti SOLO dal complesso olivare inferiore (nucleo principale e due nuclei accessori, che riceve dal MS attraverso il tratto spinoolivare, dalla pars parvocellulare del nucleo rosso e da collaterali della corteccia motoria come il fascio cortico bulbare)

differenza tra via spino cerebrale rispetto alla via spino talamica

La via spino cerebellare ha una catena di due neuroni perché non arriva alla corteccia ma al cervelletto mentre la spino talamica ha una catena di tre neuroni di cui tra corteccia e midollo spinale vi è intermedio il talamo

La via spino cerebellare arriva alla corteccia cerebellare omolaterale invece la via spino talamica arriva alla corteccia cerebrale controlaterale quindi uno è un fascio diretto (fascio spino cerebellare dorsale, Mentre il fascio spino cerebellare ventrale è un fascio doppiamente crociato )e l'altro crociato

il fascio spino cerebellare ventrale che proviene da gli organi muscolo-tendinei del colici per la sensibilità da tronco e arti inferiori è un fascio crociato o no e arriva al cervelletto omolaterale o controlaterale

È un fascio doppiamente crociato
Ha una prima decussazione presso il cordone laterale controlaterale a livello del MS

Decussa Nuovamente presso il mesencefalo e poi entra attraverso il peduncolo cerebellare superiore per arrivare alla corteccia cerebellare omolaterale

quali sono i quattro fasci che trasportano la sensibilità propriocettiva non cosciente

Sono due fasci principali e due accessori
I fasci principali sono il fascio spino-cerebellare dorsale che proviene dai fusi uro muscolari degli arti inferiori e del tronco e il fascio spino cerebellare ventrale che proviene dagli organi del Golgi degli arti inferiori e del tronco


I fasci accessori sono i fascio spino cerebellare rostrale che proviene dagli organi del goal dell'arto superiore ed è annesso al ventrale, Il fascio cuneocerebellare che proviene dai fusi neuromuscolari degli arti superiori ed è annesso al dorsale

quali sono i tre tipi di motilità

VOLONTARIA (SCHELETRICA)
AUTOMATICA

RIFLESSA


MOTILITÀ VISCERALE

in quale cordone viaggiano le vie spino cerebellari

Nel cordone laterale del midollo spinale omolaterale tranne nel caso del fascio spino cerebellare ventrale che decussa nel midollo spinale e viaggia nel cordone laterale controlaterale

quali vie motorie decorrono nel cordone laterale del midollo spinale e quali nel cordone anteriore

CORDONE LATERALE
Fascio cortico-spinale dorsale o indiretto o crociato

Via rubro spinale


CORDONE ANTERIORE

Fascio cortico-spinale ventrale o diretto

Via tetto spinale

Via vestibolo spinale

Via reticolo spinale

con i motoneuroni di quale regione fa sinapsi il fascio tetto spinale

Dopo aver percorso il cordone anteriore del midollo spinale controlaterale perché è un fascio Crociato fa sinapsi Con i motoneuroni del corno anteriore del midollo spinale controlaterale SOLO NELLA REGIONE CERVICALE

quali afferenze collaterali riceve il nucleo rosso magno cellulare

Riceve afferenze collaterali da aree motorie in particolare le aree supplementari e l'area premotoria presso l'area 6 di Brodman

Ciò dimostra come sia sempre sotto il controllo della corteccia che va a modulare l'azione dei nuclei del tronco-encefalico, tra cui il nucleo rosso che si trova presso il tegmento mesencefalico

in quale parte del midollo spinale decorre la via rubro spinale

Facendo parte dei sistemi dorsolaterali ( come il fascio crociato del tratto cortico-spinale ovvero il fascio cortico-spinale dorsolaterale) decorre nel CORDONE LATERALE

Decorre nel cordone laterale controlaterale poiché è una via crociata e gli assoni degustando già alla loro origine presso il tronco encefalico e discendono contro lateralmente lungo il tronco-encefalico e nel midollo spinale

cos'è il nucleo di Deiters e quale via motoria vi nasce

E il nucleo vestibolare laterale che fa parte del complesso vestibolare formato da quattro nuclei vestibolari

Da esso si diparte il tratto vestibolo spinale laterale che fa parte delle vie del sistema ventro-mediale motorio


è ipsilaterale e decorre nel cordone anteriore omolaterale del midollo


Innerva i muscoli antigravitari, in particolare gli estensori degli arti inferiori e flessori degli arti superiori quindi permette di mantenere il tono muscolare durante la stazione eretta e durante la deambulazione l'attivazione alternata dei muscoli antigravitari

origine e diversa funzione del fascio reticolo spinale pontino e bulbare

Il fascio reticolo spinale pontino origina da neuroni presso la formazione reticolare e presso il nucleo abducente o motore del del facciale (Che hanno attività spontanea di base ma ricevono afferenze dalla corteccia motoria tramite collaterali del del fascio cortico-spinale e afferenze dal cervelletto)

Il fascio reticolo spinale pontino origina dai neuroni posti dorsalmente le olive inferiori (che hanno attività spontanea di base e ricevono afferenze dalla corteccia motoria primaria e dal cervelletto)


Entrambi i fasci viaggiano nel cordone anteriore del midollo spinale


Il fascio reticolo spinale pontino va a potenziare i riflessi antigravitari invece il fascio bulbare va a inibire i riflessi antigravitari

cinque elementi base del riflesso

RECETTORE PERIFERICO
VIA AFFERENTE DAL NEURONE SENSITIVO Di primordine nel ganglio spinale


CENTRO DEL RIFLESSO Presso il SNC vi si elabora il riflesso e vi è la modulazione da parte di INTERNEURONI


VIA EFFERENTE DI MOTONEURONI

EFFETTORE Muscolo che esplicita il riflesso

riflessi osteo-tendinei o ROT

Sono riflessi propriocettivi da stiramento usati nella clinica

Sono riflessi profondi mono sinaptici che nascono dei fusi neuromuscolari e si attivano post stiramento muscolo a scopo difensivo per evitare la lacerazione da eccessivo stiramento ne portano la contrazione


Uso un martelletto per verificare tale riflesso che coinvolge il muscolo quadricipite e devo verificare che i riflessi siano simili nelle due metà corporee


possono anche essere riflessi meno vivaci ma ci deve essere simmetria tra i due arti controlaterali e tra arti superiori e inferiori

controllo della corteccia sui riflessi

Attraverso collaterali del fascio cortico-spinale va a ridurre la vivacità del riflesso profondo/Da stiramento controlaterale E va ad eccitare il riflesso superficiale
(FASCIO CORTICO-SPINALE HA AZIONE INIBITORIA SUI RIFLESSI PROFONDI E FACILITATO SUI RIFLESSI SUPERFICIALI)


Quindi in caso di lesione del fascio i riflessi superficiali scompaiono mentre i riflessi profondi aumentano dal lato controlaterale alla lesione

qual è la disposizione di sostanza bianca e sostanza grigia nel tronco encefalico

Come nel midollo spinale la sostanza bianca è prevalentemente all'esterno e quindi forma la porzione ventrale, mentre la sostanza grigia si trova all'interno ma non è disposta in modo ordinato come midollo spinale e si trova nel tegmento (che contiene sia sostanza bianca che grigia)

la formazione Reticolare fa parte del sistema Nervoso centrale

no fa parte del SNA
Eppure è contenuta nel tronco encefalico a livello del tegmento (Presente sia nel ponte che nel midollo bulbo che nel mesencefalo, quindi in tutto il TE)


contiene neuroni sparsi a formare una rete non ordinata deputata al controllo di funzioni automatiche come quella respiratoria e cardiocircolatoria e il mantenimento dello stato di coscienza, inoltre partecipa al controllo motorio e alla modulazione della sensibilità dolorifica


Quindi in caso di lesione della sostanza reticolare il paziente va in coma ovvero sia un alterato stato della coscienza


Si può anche avere la sindrome dell'ondina per cui in presenza di direzione della formazione reticolare non ci si può addormentare poiché altrimenti ci si dimentica di respirare

quali quali sono i tre tipi di nuclei presenti nel tronco encefalico

Nuclei dei nervi cranici
Nuclei propri

Formazione reticolare (Parte dell'SNA)

quali sono i nuclei propri del mesencefalo situati presso il tegmento

Nucleo rosso
Sostanza nera

Efferenze del cervelletto

Le cellule del Purkinje della corteccia cerebellare non inviano direttamente fuori dal cervelletto ma inviano fuori dalla corteccia all'interno dei nuclei cerebellari profondi, quindi sempre dentro il cervelletto

Le cellule del verme proiettano al nucleo FASTIDIO situato Medialmente che controlla i sistemi discendenti mediali e quindi l'esecuzione del movimento


le cellule delle regioni para vermiana proiettano al nucleo INTERPOSITO, Situato in posizione intermedio e suddivisibile in nucleo globoso e emboliforme che controlla i sistemi discendenti laterali e quindi l'esecuzione del movimento



Le cellule degli emisferi cerebellari proiettano al nucleo DENTATO Che proietta all'area 4e 6 motoria e premotoria della corteccia cerebrale per la pianificazione del movimento


Le cellule del Purkinje del lobo flocculo nodulare (vestibolocerebellum)fa eccezione poiché non passano attraverso i nuclei cerebellari profondi tranne alcune dirette al fastidio ma vanno DIRETTAMENTE AI NUCLEI VESTIBOLARI Senza passare per una stazione intermedia all'interno del cervelletto e sono implicati nell'equilibrio nei movimenti dell'occhio

in che modo il vestibolo cerebellum è diverso rispetto alle altre componenti del cervelletto a livello efferenze

Le cellule del Purkinje del lobo flocculo nodulare (vestibolocerebellum)fa eccezione poiché non passano attraverso i nuclei cerebellari profondi (In genere le cellule proiettano fuori dalla corteccia cerebellare ma non fuori dal cervelletto) tranne alcune dirette al nucleo del fastigio ma vanno DIRETTAMENTE AI NUCLEI VESTIBOLARI Senza passare per una stazione intermedia all'interno del cervelletto e sono implicati nell'equilibrio nei movimenti dell'occhio

Afferenze ed efferenze spino cerebellum

EFFERENZE
Riceve fibre MUSCOIDI spino cerebellari che portano una sensibilità propriocettiva non cosciente dal midollo spinale e anche fibre trigeminali


Proietta al nucleo INTERPOSITO Che a sua volta proietta all'esterno del cervelletto con fibre che decussano e passano nel PEDUNCOLO CEREBELLARE SUPERIORE CONTROLATERALE dirette al:


-PARS MAGNOCELLULARE DEL NUCLEO ROSSO CONTROLATERALE, Da cui poi origina il fascio rubro spinale che è parte del sistema dorso-laterale e quindi è un fascio crociato che è decubito dopo l'origine a livello mesencefalico e arriva ai motoneuroni OMOLATERALI (rispetto cellule purkinje cervelletto) diretti ai muscoli distali per i controllo di movimenti fini


-NUCLEO VENTRO LATERALE VL (Ma anche dentro anteriore VA) del TALAMO CONTROLATERALE, Che proietteranno alle aree motorie primaria e secondarie premotorie


Quindi la funzione dello spinocerebellum è l'esecuzione e la coordinazione del movimento nel corso della sua attuazione

vie afferenti al cerebro cerebellum

VIA CORTICO PONTO CEREBELLARE
dalla corteccia i motoneuroni corticali di primo ordine danno origine al fascio cortico-spinale da cui si dipartono collaterali che invece di fare sinapsi con i motoneuroni del midollo spinale fanno sinapsi con i nuclei ponti omolaterali, da cui nascono fibre ponto Cerebellari che decussano come fibre trasversali e passano attraverso il peduncolo cerebellare medio controlaterale e arrivano all'emisfero cerebellare controlaterale


VIA CORTICO OLIVO CEREBELLARE

I neuroni del complesso nucleare inferiore, che hanno ricevuto afferenze cortico olivari dalle aree motorie supplementari della corteccia, proiettano attraverso fibre rampicanti che decussano all'origine all'emisfero cerebellare controlaterale, passando attraverso il peduncolo cerebellare inferiore controlaterale


VIA CORTICO RETICOLO OLIVARE

La formazione reticolare bulbo-pontina riceve afferenze dalla corteccia ma non solo da aree motorie ma soprattutto dalle aree sensitive e invia assoni che decussano e attraversano il peduncolo cerebellare medio e inferiore controlaterale fino all'emisfero cerebellare controlaterale

vie efferenti dal cerebro cerebellum

Le vie efferenti dal cerebro cerebellum passano attraverso il nucleo cerebellare profondo detto NUCLEO DENTATO Da cui partono

VIA DENTATO TALAMICA Le fibre dal nucleo dentato decurtano e passano attraverso il peduncolo cerebellare superiore controlaterale e arrivano ai nuclei VA e VL del talamo controlaterale che inviano proiezioni alla corteccia motoria e premotoria per la pianificazione ed esecuzione dei movimenti


VIA DENTO RUBRO TALAMICA

Le fibre del nucleo dentato arrivano alla pars Parvo cellulare del nucleo rosso che proietta ai nuclei VA e VL del talamo controlaterale


VIA DENTO RUBROOLIVARE

Le fibre del nucleo dentato arrivano alla pars Parvo cellulare del nucleo rosso che proietta All'oliva inferiore che a sua volta proietta alla corteccia cerebellare e in questo modo va a chiudere il circuito dentro rubro olivo Cerebellum che parte dal nucleo dentato del cervelletto che riceve afferenze dal cerebro cerebellum e ritorna al cerebrocerebellum

Area retro insulare

Situata tra l'opercolo parietale e l'insula, riceve informazioni nocicettive e tattile protopatica o grossolane dei nuclei posteriori del talamo ed è implicato nel dare un valore emozionale al dolore

da cosa è formata l'Ansa di Meyer

Dalle radiazioni ottiche che provengono dai quadranti inferiori e che quindi trasportano le informazioni da campo visivo superiore e che sono dirette alla lingula ovvero il giro inferiore della corteccia visiva primaria o calcarina. Prendono tale nome perché circondano il corno inferiore dei ventricoli laterali quindi hanno un decorso curvo per portarsi alla lingula

Che cos'è il tratto genico calcarino

E l'insieme delle radiazioni ottiche che provengono dal corpo genicolato laterale situato sulla faccia in pilare del pulvinar che ha ricevuto il tratto ottico dall'emicampo visivo controlaterale.
Esso attraversa il braccio posteriore della capsula interna (Nella porzione retrolenticolare) per portarsi alla corteccia visiva primaria

organizzazione corpo genicolato laterale nel ricevere il tratto ottico

Gli strati superficiali uno e due sono detti strati magnocellulari e ricevono la cosiddetta via M dalle cellule gangliari magno cellulari della retina responsabile della visione di oggetti in movimento

Gli strati dal tre al sei sono detti strati parvocellulari e ricevono la BP dalle cellule gangliari parvo cellulari della retina responsabili della visione delle forme e dei colori dell'oggetto che hanno più piccolo campo recettoriale

da quale foro passa il nervo vestibolo cocleare con il facciale

Dal meato acustico interno

Dove si trovano e qual è il nucleo cocleare coinvolto nella via acustica

Sono nuclei acustico del tronco-encefalico localizzato nella giunzione bulbo-pontina nella porzione dorsale del tegmento bulbare lateralmente al peduncolo cerebellare inferiore

NUCLEO COCLEARE ANTERO VENTRALE

tonotopia Dei neuroni bipolari del ganglio spirale

I neuroni più profondi trasportano suoni ad alta frequenza i neuroni più superficiali trasportano suoni a bassa frequenza

Che cos'è la stria acustica anteriore

È il sistema mediante il quale il nucleo cocleare antero-ventrale proietta bilateralmente al complesso olivare superiore
(Formano vera e propria struttura anatomica d'andamento orizzontale che con i nuclei mediale e laterale prende il nome di corpo trapezoide)

nucleo mediale e nucleo laterale del complesso olivare superiore

Nuclei a cui arriva la stria acustica anteriore dal nucleo cocleare antro ventrale e che sono in grado di riconoscere la provenienza del suono in due modi modi diversi.
Il nucleo mediale attraverso la via del tempo riconosce la provenienza del suono in base alla differenza nel tempo di arrivo tra i due orecchi

Il nucleo laterale è la via dell'intensità e riconosce la provenienza del suono sulla base della diversa intensità dello stimolo tra le due orecchie

( Quindi sono sensibili non a differenze sonore assolute ma Interaurali ovvero tra le due orecchie riguardo il tempo di ricezione e l'intensità)

Che cos'è il fascicolo arcuato

Fascio di fibre associative che va dal lobo temporale al lobo frontale circondando la scissura di Silvio e collega l'area di Broca corrispondente all'area 44 e 45 e l'area di wernicke

via acustica uditiva tappe

CELLULE CILIATE INTERNE (Cellule recettoriali dell'organo del corpi)
NEURONI BIPOLARI DEL GANGLIO SPIRALE (Presso il modiolo della coclea)

NERVO VESTIBOLO-COCLEARE (Attraverso il meato acustico interno col nervo facciale)


NUCLEO COCLEARE ANTERO VENTRALE (Presso la giunzione bulbo-pontina)

STRIA ACUSTICA ANTERIORE (Forma con i nuclei del complesso olivare superiore il corpo trapezoide)


COMPLESSO OLIVARE SUPERIORE CON NUCLEO MEDIALE E NUCLEO LATERALE


LEMNISCO LATERALE

COLLICOLI INFERIORI (Invia differenze anche ai follicoli superiori che poi danno origine a via tetto spinale per attività riflesse di testa e occhi)


CORPO GENICOLATO MEDIALE DEL TALAMO (Via proiezioni talamo corticali specifiche attraverso il braccio posteriore della capsula interna)


CORTECCIA UDITIVA PRIMARIA (aree 41 e 42 di Bradman presso il labbro inferiore della scissura di Silvio nella regione detta giri trasversi di Heschl))


AREA ACUSTICHE ASSOCIATIVE SECONDARIE BELT E PARA BELT

AREA ASSOCIATIVA ETERO MODALE PARIETALI (Via dorsale o del dove ) O ETERO MODALE TEMPORALI (Via ventrale o del cosa)

Dove è situata la corteccia uditiva primaria

aree 41 e 42 di Bradman presso il labbro inferiore della scissura di Silvio nella regione detta giri trasversi di Heschl))

Che cos'è il modiolo

È il cono osseo centrale intorno al quale si avvolge la coclea un canale osseo che si avvolge a coclea per due giri e tre quarti

Dal modulo si diparte la lamina spirale ossea e all'interno del modulo vi è il ganglio cocleare o spirale di corti che contiene i neuroni bipolari primari della via acustica

in quale porzione della coclea è contenuto l'organo del corti

Nella scala media o condotto cocleare che si trova tra la scala vestibolare Superiormente e la scala timpanica inferiormente E forma il labirinto membranoso o anteriore della coclea (Contenente endo linfa con composizione simile al liquido intracellulare)

le cellule ciliate acustiche cosa sono e che caratteristiche hanno

Sono gli elementi recettoriali dell'organo del corti e sono circa 16.000 senza capacità di rigenerazione se muoiono quindi la nostra capacità uditiva è limitata al numero di cellule che abbiamo.
Sono sovrastate dalla membrana tectoria gelatinosa messa in vibrazione dall'endo linfa.

Sono dotate presso il polo apicale di stereo ciglia mobili di cui il chinociglio è il più lungo ed è il ciglio di riferimento per la deflessione

in quali porzioni del sistema ventricolare sono assenti i plessi corioidei

Nell'acquedotto cerebrale e nei corni frontali o occipitale dei ventricoli laterali

da cosa è formata la base del quarto ventricolo

Dalla fossa romboidale che si estende lungo la faccia posteriore del tegmentopontino superiormente del tegmento bulbare interiormente

quali protuberanze ho sul pavimento del quarto ventricolo

Collicolo del facciale
Trigono del nervo ipoglosso

Trigono del nervo vago

Trigono vestibolare

presso quale vertebra si fermano aracnoide e dura madre

Presso S2

quali sono i nuclei contenuti nelle corna posteriore del Midollo spinale

Nucleo postero marginale che corrisponde alla lamina uno con con interneuroni, Sostanza gelatinosa di Rolando che corrisponde alla lamina due con neuroni per la sensibilità dolorifica, Nucleo sensitivo principale che corrisponde alla lamina 34 con neuroni sensitivi per la via spino talamica

Può esserci il nucleo dorsale di Clark nel tratto toraco-lombare da C8 L3 alla base delle corna posteriori

da cosa è formata la parete mediale dei ventricoli laterali

dal nucleo caudato

nucleo lenticolare

È formato dal putamen più esterno laterale e dal globo pallido più mediale e interno
È separato dal nucleo caudale attraverso il braccio anteriore della capsula interna e le sue due porzioni sono separate dalla lamina esterna Di sostanza bianca

differenza tra ematoma subdurale e epidurale

Il primo è causato dalla rottura delle vene superficiali che scaricano nei segni venosi della dura madre e porta una raccolta di sangue venoso a bassa pressione quindi porta lievi lesioni dell'encefalo e la cavità subdurale può diventare reale

Quell'epidurale portano una raccolta ematica per la rottura di una delle arterie che vascolarizza la dura madre come l'arteria meninge media e quindi non accumulo di sangue arterioso a pressione maggiore che va a comprimere il parenchima cerebrale e può portare a erniazione e a morte cellulare

da cosa è formato il tetto del quarto ventricolo

Corrisponde alla parete posteriore del quarto ventricolo ed è formato dal velo midollare superiore teso tra i due peduncoli cerebellari superiori e dal velo midollare inferiore teso tra i due peduncoli cerebellari inferiori, Entrambi si dipartono dal fastigium l'incavo centrale sulla faccia inferiore del cervelletto

l'aracnoide è vascolarizzata

No l'aracnoide non è né vascolarizzata né innervata

da dove si dipartono il film terminale e i legamenti denticolati

Si dipartono dalla pia madre presso il cono midollare che termina presso L1 e ancorano il midollo spinale alla colonna vertebrale

come è connesso il terzo ventricolo agli altri ventricoli

È connesso superiormente con i ventricoli laterali attraverso il forame di Monroe ed è connesso inferiormente con il quarto ventricolo attraverso l'acquedotto di Silvio

da cosa è formato il tetto dei ventricoli laterali

Dalla faccia inferiore del corpo del corpo calloso e anteriormente dal ginocchio del corpo calloso

da cosa è formato il corpo corpo calloso

Da fibre commissurale che mettono in comunicazione aree omologhe dei due emisferi

A quale tipo di accelerazione lineari rispondono utricolo e sacculo

L'utricolo ad accelerazioni sul piano orizzontale infatti la macula utricolare ha un andamento orizzontale invece il sacculo sul piano verticale infatti la macula sacculare andamento verticale

A quali diverse accelerazioni rispondono otricolo e sacculo e canali semicircolari

Utricolo e sacculo ad accelerazioni lineari del capo, utricolo nel piano orizzontale e il sacculo nel piano verticale

I canali semicircolari alle accelerazioni angolari cioè le rotazione del capo quello posteriore al movimento laterale, quello superiore dal movimento di flessione estensione cioè dal segno del sì e quello laterale dalla rotazione sul piano orizzontale e quindi dal segno del no

in che modo sono organizzate le cellule recettoriali ciliate a livello del sistema vestibolare

In Utricolo e sacculo si trovano dei cluster detti macula otricolari e sacculari, Le otricolari ad andamento orizzontale e le sacculqri ad andamento verticale perché rispondono a movimenti lineari del capo diversi
(Sono coperti da una membrana gelatinosa che presenta o otoliti)


Nei canali semicircolari si trovano nelle creste polari ovvero ispessimenti della mucosa che riveste l'ampolla e sono coperti da una cupola gelatinosa

quali sono i due gangli di riferimento della via vestibolare della via acustica

I gangli contenenti neuroni di primordine sono i ganglio vestibolare o di scarpa presso il meato acustico interno per la vestibolare, mentre per la via acustica e il ganglio spirale del corti che si trova presso il modiolo, cono osseo centrale della coclea

quali sono le efferenze dall'ipotalamo

Il fascio mammillo-talamico che collega i corpi mammillari dell'ipotalamo ai nuclei anteriori del talamo
Il fascio mallo tegmentale che è una collaterale del fascio mammillo-talamico che collega i corpi mammillari alla formazione reticolare del tronco-encefalico

quali sono le tre regioni in cui è suddiviso l'ipotalamo

Secondo una suddivisione coronale che fa riferimento ai rapporti con le tre strutture più importanti poste inferiormente è diviso in
REGIONE SOPRA CHIASMATICA O ANTERIORE Superiormente al chiasma ottico

REGIONE TUBERALE O INTERMEDIA Sopra il peduncolo ipofisario in corrispondenza del tuber cinereum

REGIONE SOPRA MAMMILLARE O POSTERIORE Sopra i corpi mammillari

quali sono le due funzioni fondamentali dell'ipotalamo

CONTROLLO DEL SISTEMA ENDOCRINO Per gestire i comportamenti salvavita di tipo homo statico come ritmo sonno veglia, L'assunzione di cibo e liquidi, La regolazione della temperatura corporea e lo attua attraverso la componente Parvo cellulare che controlla la adenoipofisi e la componente Magno cellulare che controlla la neuro ipofisi


CONTROLLO SNA Regola le reazioni automatiche stati emozionali di base in particolare le regioni anteriori controllano il sistema parasimpatico e le regioni posteriori e il simpatico

Quali sono i neuroni di secondo ordine per la via olfattoria

Le cellule mitrale contenute presso il bulbo olfattorio nello strato delle cellule mitrale, che però fanno sinapsi con gli assoni Delle cellule olfattoria che viaggiano attraverso il nervo olfattorio presso il glomerulo quindi nello strato glomerulare del bulbo olfattorio

cosa decorre presso il giro retto del lobo frontale

Il tratto olfattorio che nella porzione posteriore del giro retto si divide in stria olfattoria mediale e Stria olfattoria laterale

Dove si trova e da cosa è formata la corteccia olfattoria primaria

Si trova nella regione antero-mediale del lobo temporale ed è formata da corteccia piriforme e corteccia periamigdaloidea

Dove si vota l'amigdala

E si vota presso locus che corrisponde alla porzione infero-mediale del lobo temporale, nella porzione anteriore dell'ippocampo, ventralmente alla coda del caudato

l'amigdala riceve informazioni direttamente dagli organi di senso?

No l'amigdala riceve afferenze sensitive attraverso i nuclei talamici di relay per le informazioni sensoriali dalla corteccia sensitiva e dall'ippocampo e inoltre anche dalle aree associative corticali che sono la corteccia prefrontale orbitale l'insula e l'ippocampo e il nucleo basale di meynert

quali sono le due efferenze dall'amigdala e da quali nuclei emergono

Dal complesso nucleare centro mediano che comprende il nucleo mediale e centrale che sono i nuclei di uscita delle efferenze dell'amigdala

STRIA TERMINALE Va a contattare l'ipotalamo che attiva il SNA e contatta i nuclei del setto(ha un decorsa C nella fessura talamo striata tra talamo e corpo striato lungo il margine laterale del nucleo caudato sotto al fornice)


VIA AMIGDALA FUGA VENTRALE Decorre nel prosencefalo basale e contatta il nucleo dorso-mediale del talamo (Che poi contatta la corteccia prefrontale e permette di razionalizzare le emozioni di base), Il nucleo accumbens, Ipotalamo e TE

Dove decorre la via amigdala fuga ventrale e da dove origine

ha un decorsa C nella fessura talamo striata tra talamo e corpo striato lungo il margine laterale del nucleo caudato sotto al fornice

Origina dal complesso nucleare centro mediano e quindi al nucleo mediale centrale che sono i nuclei di uscita dell'amigdala

cos'è il fascio detto collaterale di Shaffer

E l'insieme degli assoni delle cellule piramidali di CA3 che si portano verso le cellule piramidali della regione CA1 del corno d'Mone per fare la terza sinapsi ippocampale eccitatoria

Dove sono localizzati i nuclei del setto e in cosa sono coinvolti

Sono localizzati nella porzione basale del setto pellucido nella porzione inferiore del prosencefalo,

ricevono come parte del sistema limbico dall'ippocampo (Attraverso il fornice premestruale ) e dall'amigdala (Attraverso la stria Terminale )e proiettano al giro del cingolo

nel circuito di papez o via perforante a chi proiettano i corpi mammillari da chi ricevono

Ricevono il fornice post commessurale che deriva dal le cellule piramidali della regione CA1 del corno d ammone dell'ippocampo e proiettano attraverso il fascio mammillo-talamico ai nuclei anteriori del talamo che poi proietteranno alla corteccia cingolata e entorinale

circuito di PAPEZ a punti

CORTECCIA ENTORINALE Che riceve dalla corteccia cingolata, Dalla corteccia pare ippocampale, Dall'amigdala, Dalla corteccia prefrontale ed altre cortecce

GIRO DENTATO Presso lo strato molecolare con cellule Stellate o dei granuli


CA3 CORNO D AMMONE Con cellule piramidali

CA1 Con cellule piramidali che mandano assoni attraverso il SUBICULUM In cui viaggiano tutte le fibre efferenti dall'ippocampo

(Può anche proiettare direttamente alla corteccia entorinale)


FORNICE (prima si all'albus che continua nella fila dell'ippocampo che poi prosegue come gambe del fornice che si uniscono sulla mediana a formare il corpo del fornice e più anteriormente si separano nuovamente nelle colonne del fornice e presso la commessura anteriore si separano in fornice precommessurale e post commissurale)


CORPI MAMMILLARI (Ricevono il fornice post commissurale e proiettano attraverso il fascio mammillo-talamico)


NUCLEI TALAMICI ANTERIORI


CORTECCIA ENTORINALE

in che modo arrivano all'ipotalamo le afferenze sì provenienti dai nuclei del setto e dalle cortecce

Attraverso il fascicoli prosencefalici: uno mediale, che origina dai nuclei del setto, e uno laterale, che origina dalle aree corticali, in particolare dall’insula

quale nervo passa tra martell. e incudine

nervo corda del timpano

quali sono le ter porzioni dell orecchio medio

EPITIMPANOsuperiore
MESOTIMPANO o cavità del timpano propriamente detta

IPOTIMPANO inferiore

dove si trova e cosa è la fovea

punto di massima acuita visiva al centri della macula lutea, nel quadrante temporale inferiore della retina, in posizione opposta risoetto al disco ottico

come passa lo stimolo luminoso dal fotorecettore alla cellula bipolare nella retina

in modo indiretto attraverso interneuroni, che trasmettono o in senso verticale (cellule gangliari) o in senso orizzontali (cellule orizzontali e amacrine)

coem arrivano le afferenze all ipotalamo

due fascicoli prosencefalici, uno mediale, che origina dai nuclei del setto, e uno laterale, che origina dalle aree corticali, in particolare dall’insula e poi abbiamo le fibre ippocampali
che sono dirette ai corpi mammillari dell’ipotalamo


ma anche attraverso il fascicolo longitudinale dorsale, che è un fascio di fibre che in modo bidirezionale connette

l’ipotalamo alla formazione ventricolare.

quali sono le due porzioni della corteccia prefrontale e dove si trova

È un'area corticale associativa etero modale situata nella regione anteriore del lobo frontale anteriormente alla corteccia motoria primaria

E suddivisa in una parte dorso-laterale più superiore legata al comportamento sociale e una parte orbitofrontale più inferiore legata alla razionalizzazione delle emozioni

in che modo la capsula interna va a dividere il talamo dai nuclei della base

Il braccio posteriore si interpone tra il nucleo lenticolare e la porzione latero ventrale del talamo dorsale mentre mentre il braccio anteriore si interpone tra la testa del nucleo caudato e la porzione anteriore del talamo dorsale

I gangli paravertebrali toracici hanno rami perivascolari quali

no non hanno rami perivascolari perché si originano solo dai gangli cervicali Paravertebrali e dal tratto lombare dei gangli prevertebrali

quali sono gli unici gangli da cui originano i rami perivascolari

I gangli cervicali paravertebrali e il tratto lombare dei gangli prevertebrali

quanti sono i gangli cervicali

Tre

Dove si trovano i gangli paravertebrali cervicali rispetto alla fascia cervicale

Anteriormente alla fascia cervicale profonda quindi più o meno posteriormente al fascio vascolo nervoso del collo

quale muscoli si inseriscono sul processo Mastoideo

Muscolo sterno credo mastoideo e muscolo di gastrico

I rami vascolari che emergono dai gangli cervicali quali vasi seguono

I rami vascolari dal Ganglio cervicale superiore seguono il decorso della carotide e le sue diramazioni

I rami vascolari dal ganglio cervicale inferiore seguono le diramazioni dell'arteria succlavia e dell'arteria vertebrale

I gangli toracici e lombari paravertebrali in quale porzione delle rispettive cavità si trovano

I gangli paravertebrali toracici e nella parte posteriore della cavità toracica quindi nel mediastino posteriore davanti alla testa delle coste e ai vasi intercostali

I gangli paravertebrali lombari si trovano lateralmente alla colonna vertebrale all'aorta addominale nella regione posteriore della cavità addominale e medialmente al muscolo grande psoas

da dove provengono le fibre simpatiche post Gangliari che formano il sistema nervoso enterico

Provengono dai nervi splancnici toracici grande e piccolo splancnico e dai nervi splancnici lombari quindi da T5 a L1 e attraversano i gangli paravertebrali fino ai gangli prevertebrali celiaci e mesenterici dove formano le fibre post-gangliari

qual è il primo ramo intracranico ceduto dalla carotide interna nella pressione cerebrale

L'arteria oftalmica che si porta nel canale ottico insieme al nervo ottico per vascolarizzare l'occhio e i suoi annessi quindi passa attraverso il forame ottico

quali sono i rami terminali della carotide interna

ARTERIA COMUNICANTE POSTERIORE
ARTERIA CORIOIDEA ANTERIORE

ARTERIA CEREBRALE ANTERIORE

ARTERIA CEREBRALE MEDIA


La corioidea anteriore e la comunicante posteriore possono essere considerati come rami collaterali e si considera che la carotide si biforca solo negli altri due e si forma la forchetta carotidea


Secondo altri ancora è solo l'arteria Cerebrale anteriore il vero ramo terminale

in caso di lesione dell'arteria corrente anteriore quale struttura è particolarmente colpita

Dato che il nervo i due terzi posteriori del braccio posteriore della capsula interna si ha un deficit motorio controlaterale per danneggiamento del fascio cortico-spinale inoltre un deficit sensitivo controlaterale per il danno al lemnisco mediale quindi si ha un danno all'intero emisoma controlaterale

qual è il territorio di vascolarizzazione dei rami superficiali dell'arteria cerebrale anteriore

La regione paramediana del lobo frontale e parietale

arteria di charcot

Origina dal primo tratto dell'arteria cerebrale media o Silvana ovvero dalla parte sfenoidale o orizzontale e va a irrorare il ginocchio e il braccio posteriore della capsula interna

da dove origina l'arteria Comunicante posteriore. E da dove origina la comunicante anteriore

la posteriore origina Dalla faccia postero laterale della carotide interna

Quella anteriore origina dall'arteria cerebrale anteriore che è un ramo della carotide esterna e il cui decorso è diviso proprio in tratto pre comunicante e post comunicante o pericallosa

in cosa si biforca l'arteria basilare e dove

Presso la giunzione ponto mesencefalica si biforca nei due rami terminali che sono le due arterie cerebrali posteriori

da chi è vascolarizzata l'area visiva prima

Dal ramo calcarino che è un ramo del tratto P4 che decorre nella scissura calcarina dell'arteria cerebrale posteriore ramo della basilare

Dove drena la Grande vena di Galeno a cui fa capo il ritorno venoso profondo

Drena nel seno retto che si forma dalla confluenza proprio della vena di Galeno con il seno sagittale inferiore

origine Arterie cerebellari

L'arteria cerebellare posteriore e inferiore dalle arterie vertebrali
L'arteria cerebellare anteriore inferiore E le arterie cerebellari superiori dall'arteria basilare

cosa si intende per ombelico presso la membrana timpanica

È una depressione centrale presente nella faccia esterna della membrana timpanica che è concava ed è dovuta alla presenza del manico del martello che Protrude nell'orecchio esterno

diversa struttura istologica strato interno ed esterno membrana timpanica

La faccia esterna presenta un strato epiteliale squamoso stratificato Cheratinizzato in continuità con quello che riveste meato acustico esterno

La faccia interna presenta uno strato di mucosa ed è rivolta verso la cavità del timpano


Tra le due interposte uno strato fibroso intermedio

Dove è situata la cavità timpanica orecchio medio

Nella rocca petrosa dell'osso temporale

Che epitelio riveste la cavità timpanica e con cosa comunica

È rivestito da una mucosa respiratoria quindi cellule cilindriche ciliate e comunica con la rinofaringe che ha lo stesso tipo di mucosa attraverso la tuba di Eustachio

in che modo la membrana timpanica si inserisce all'estremità mediale del meato acustico

Si inserisce attraverso l'anulus timpanico, Un anello fibrocartilagineo ispessito, presso il solco timpanico dell'osso temporale

quali fori o canali si hanno presso la parete mediale dell'orecchio medio

FINESTRA OVALE Mette in comunicazione l'orecchio medio interno e tramite esso la staffa trasmette le vibrazioni al fluido dell'orecchio interno

FINESTRA ROTONDA Comunica con l'estremità inferiore della scala timpanica che funge da contraccolpo essendo l'orecchio interno incomprimibile


CANALE DEL NERVO FACCIALE

quali sono le tre porzioni dell'orecchio medio

EPITIMPANICO Porzione superiore contenente martello incudine
MESO TIMPANO O CAVITÀ DEL TIMPANO PROPRIAMENTE DETTA

IPO TIMPANO Più inferiore



Tali porzioni sono suddivise da piani paralleli che passano per inserzione superiore inferiore dell'anulus timpanico

quali diverso liquidò è contenuto nel labirinto osseo o nel labirinto membranoso dell'orecchio

Nel labirinto osseo (Scala vestibolare superiore e scala timpanica inferiore) è contenuto per linfa che ha una composizione simile al liquidò extracellulare
Labirinto membranoso (Condotto cocleare O scala media ) è contenuta endo linfa con composizione simile al liquido intracellulare

importanza membrana basilare orecchio interno

Separa la scala media della scala timpanica e su di essa presso la parte Arquata poggia l'organo dei corti e lo sorregge

È un primo livello di discriminazione tonotopica dell'informazione uditiva poiché presenta una parte basale più spessa e densa che viene messa in vibrazione dalle altre frequenze è una parte apicale più larga e flaccide dell'ossa messa in vibrazione da basse frequenze

in che modo sono disposte le cellule ciliate nell'organo del corti

In quattro file di cui una fila interna con steel ciglia parallele tra loro e funzione recettoriale quindi ogni cellula raggiunta da più fibre nervose del ganglio spirale e tre file esterne con stenosi a V e funzione modulatoria in cui ogni cellula raggiunta da singola fibra del ganglio spirale

andamento asse visivo

Linea immaginaria che parte dallo getto fissato esterno passa per il centro della cornea ovvero dal punto nodale e arriva alla fovea che è il punto di massima acuità visiva della retina

diverso raggio di curvatura delle due componenti della tonaca fibrosa dell'occhio

La cornea nella camera anteriore ha un minor raggio di curvatura e rappresenta un sesto anteriore della tonaca fibrosa

La sclera nella camera posteriore ha un maggiore raggio di curvatura e rappresenta i cinque sesti posteriori della tonaca fibrosa

Asse ottico

È il segmento dell'asse anatomico che la linea sagittale congiunge i due poli anteriori e posteriore del bulbo che decorre all'interno dell'occhio unendo il centro della cornea alla retina (E leggermente inclinato rispetto all'asse visivo che invece una linea immaginaria che parte dall'oggetto fissato passa dal centro della cornea, il punto Nodale e arriva alla fovea

umore acqueo

Soluzione salina che si forma per ultra filtrazione del plasma sanguigno adopera dei vasi presenti presso il corpo ciliare

Circola tra la camera anteriore e posteriore ovvero dalla camera posteriore attraverso il forame pupillare si porta nella camera anteriore dove riassorbito presso l'angolo iride corneale che l'angolo di riflessione sulla faccia posteriore della corna e anteriore dell'iride dal canale di Schlemm


Con il corpo vitreo la corna il cristallino forma il sistema diottrico o rifrattivo dell'occhio

circolazione umor acqueo

Circola tra la camera anteriore e posteriore ovvero dalla camera posteriore attraverso il forame pupillare si porta nella camera anteriore dove riassorbito presso l'angolo iride corneale che l'angolo di riflessione sulla faccia posteriore della corna e anteriore dell'iride dal canale di Schlemm

chi ha un raggio di curvatura maggiore tra le due componenti della tonaca fibrosa dell'occhio

La sclera che si trova nei cinque sesti posteriori ha un maggiore raggio di curvatura rispetto alla cornea che si trova nell'un sesto anteriore e quindi nella camera anteriore che ha un minor raggio di curvatura

da quale estate è data la trasparenza della cornea

Dallo strato detto stroma corneale formato da lamelle di collagene che sono disposte regolarmente come a formare una struttura reticolare che quindi fornisce trasparenza

cos'è limbus sclero corneale

E l'angolo o giunzione sclero corneale ovvero il punto di passaggio tra cornee sclera che sono le due componenti della tonaca fibrosa dell'occhio con raggi di curvatura diversi (Maggiore è quello della sclera)

lamina fusca

Lamina pigmentata che separa lo stroma Della sclera (che ha fibre collagene disposte irregolarmente e questo la rende opaca) dallo strato sottostante cche è la corioide e contribuisce a mantenere buia la camera posteriore

come si comporta posteriormente la sclera

si ispessisce e diventa più rigida dividendosi in due metà di cui la parte esterna si continua con la dura madre che riveste il nervo ottico mentre la parte interna va a formare la lamina cribrosa della sclera detta così in quanto perforata dagli assoni in uscita che vanno a formare il nervo ottico

(La lamina cribrosa rappresenta un punto di debolezza della parete perché in caso di aumento della pressione all'interno dell'occhio come nel caso del glaucoma poi esercitare pressione sulle fibre nervose del nervo ottico compromettendo la vista

particolarità dello stroma della sclera

Presenta fibre collagene disposte regolarmente che quindi danno opacità mancanza di trasparenza e questo è importante perché rende la camera posteriore buia

Inoltre lo stroma avendo fibre collagene disposte secondo l'orientamento dei meridiani e dei paralleli conferisce elasticità alla sclera

caratteristiche della sclera

Tonaca fibrosa che si trova nel nei cinque sesti posteriori dell'occhio e ha un maggiore angolo di curvatura rispetto alla cornea ed è opaca in modo da rendere la camera posteriore buia ed è elastica

cosa si ipotizza in caso di mancanza del riflesso foto motore

Se è in un solo occhio si ha l'ipotesi che il nervo ottico omolaterale sia sano e si abbia un problema al nervo oculomotore

Se entrambi gli occhi significa che compromesso il nervo ottico

quali sono le due componenti del riflesso foto motore

Componente diretta verso l'occhio omolaterale e consensuale verso l'occhio controlaterale così da avere lo stesso diametro pupillare nei due occhi

ruolo iride

È un diaframma tra la camera anteriore e la camera posteriore e rappresenta la porzione anteriore della tonaca vascolare

corpo ciliare

Strato intermedio della tonaca vascolare tra iride e coroide

È formato dai

MUSCOLO CILIARE Che modifica la curvatura del cristallino

EPITELIO DI RIVESTIMENTO Che presenta cellule epiteliali che producono humor acqueo e processi ciliari che sono protuberanze dell'epitelio che riveste il muscolo ciliare su cui si inseriscono i legamenti sospensori del cristallino

parte cieca e parte ottica della retina

La parte cieca è posta anteriormente ed è priva di recettori mentre la parte parte ottica e posta nei due terzi posteriori del bulbo e contiene recettori

Esse sono separate dalla ora serrata

Dove si trova la parte Cieca della retina

Nella parte anteriore nell'un terzo anteriore del bulbo ed è priva di recettori ed è separata dalla parte ottica attraverso l'ora serrata

cos'è il disco ottico

È una zona cieca della retina priva di recettori perché corrisponde alla papilla del nervo ottico dove le fibre retiniche convergono per formare tale nervo e presso la quale entra l'arteria centrale della retina ed esce la vena centrale della retina

qual è lamina separa la coroide dalla retina

La lamina di bruch con funzione trofica e metabolica che favorisce il metabolismo della vitamina A e l'omeostasi ionica

quali recettori tra i coni e i bastoncini sono più sensibili

I bastoncelli per questo sono adatti alla visione notturna e sono più numerosi e situati al di là della fovea

quali sono le varie porzioni dei fotorecettori

SEGMENTO ESTERNO Cilindrico nei bastoncelli e conico coni contiene i dischi contenenti fotopigmento che presenta opsine

SEGMENTO INTERNOContiene nucleo e organelli intracellulari ed esso si riparte l'assone


CILIUM DI CONNESSIONE Unisce segmenti interno e segmento esterno


ASSONE CON TERMINAZIONE SINAPTICA Detta pedicello one coni e sferula nei bastoncelli

I fotorecettori trasmettono direttamente alle cellule gangliari

No i Foto recettori trasmettono a interneuroni che poi trasmettono in senso verticale nel caso delle cellule bipolari o orizzontale nel caso delle cellule orizzontali e amacrine alle cellule gangliari

quali sono i diversi strati rilevanti nella retina

EPITELIO PIGMENTATO ESTERNO
STRATO DEI FOTORECETTORI

MEMBRANA LIMITANTE ESTERNA


STRATO DEI GRANULI O STRATO NUCLEARE ESTERNO Contenente il corpo dei recettori


STRATO PLESSIFORME ESTERNO Dove avviene la sinapsi tra l'assone del foto recettore e la cellula bipolare o aMacrina o o orizzontale quindi l'interneuroni


STRATO NUCLEARE INTERNO O DEI GRANULI INTERNO Che contiene i corpi degli interneuroni cioè delle cellule bipolari orizzontali e amacrine


STRATO PLESSIFORME INTERNO Dove avviene la sinapsi tra le cellule bipolari e le cellule gangliari


STRATO DELLE CELLULE GANGLIARI O MULTIPOLARI Contenenti i neuroni sensitivi di primo ordine della via ottica che sono divisi in cellule Parvo e magno cellulari


STRATO DELLE FIBRE DEL NERVO OTTICO

MEMBRANA LIMITANTE INTERNA

in quali strati della retina avvengono le due sinapsi

Nello strato plessiforme esterno avviene la sinapsi tra l'assone del foto recettore e la cellula bipolare

Nello strato plessiforme interno avviene la sinapsi tra la cellula bipolare e le cellule gangliari


Questo si verifica perché non vi è un contatto diretto tra foto recettore e cellula gangliari che sarebbe il neurone di primo ordine della via ottica ma vi si interpone la cellula bipolare oppure la cellula orizzontale o aMacrina che è un interneuroni

A carico di quale arteria è la vascolarizzazione della retina

A carico dell'arteria centrale della retina che è un ramo della tela oftalmica che è un ramo della carotide interna

Tale arteria penetra attraverso la papilla del nervo ottico o disco ottico e si divide il ramo inferiore e superiore ognuno dei quali fornisce un ramo nasale e un ramo temporale che decorrono nello strato delle fibre del nervo ottico

Che cos'è il tarso

Scheletro fibroso della palpebra che ne modella all'interno interno la forma e da inserzione al muscolo elevatore della palpebra E al muscolo tarsale quindi un suo deficit porta l'ptosi palpebrale

quali sono i quattro quadranti della retina

Due mediali o nasali e due laterali o temporali entrambi divisi in superiore e inferiore

apparato sospensore del cristallino

insieme dei legamenti sospensori del cristallino che permettono l'ancoraggio del cristallino al muscolo ciliare cosicché esso possa attendere il cristallino e modificare il raggio di curvatura

Come cambia la messa a fuoco in base a come il muscolo ciliare modifica il raggio di curvatura del cristallino

Se più appiattito e quindi il muscolo è rilassato e non ha intenzione sia una messa a fuoco di un punto lontano mentre se più spesso e quindi il muscolo il contratto i legamenti sono tesi sia una messa a fuoco Di un punto vicino

quali sono i due diversi effetti sul cristallino della disidratazione

Può diventare più rigido e portare a presbiopia o più opaco e portare a cataratta

organizzazione retinotopica dell'area 17 di Brod man

corrisponde la corteccia visiva primaria o calcarina e la circonvoluzione superiore o cuneus riceve la componente superiore della radiazioni ottiche dei quadranti superiori della retina e quindi dalle campo visivo inferiore mentre la circonvoluzione inferiore o lingula riceve la componente inferiore della radiazioni ottiche dei quadranti inferiori della retina e quindi dalle emicampo visivo superiore
(Cuneus e giro linguale o lingula sono parte del lobo occipitale)

in cosa consiste l emianopsia bitemporale

Perdita bilaterale delle informazioni dei settori temporali del campo visivo che sono trasportate dalle emiretine nasali che vengono lese nell'incrociarsi presso il chiasma ottico

Quindi si verifica in caso di lesione centrale del chiasma ottico dove le fibre nasali decurtano

quali sono le due regioni dell'ipotalamo deputate al controllo Delle due componenti del sistema nervoso autonomo

La regione anteriore controlla il sistema parasimpatico mentre le regioni posteriori il simpatico

quali sono le due componenti dell'ipotalamo che controllano il sistema endocrino

La componente Parvo cellulare (nucleo pre ottico e Ventro-mediale) controlla l'adenoipofisi mentre la componente magno cellulare (nucleo sopra ottico e paraventricolare) la neuro ipofisi

fascio sovraottico ipofisario e fascio tubero infundibolare da cosa sono formati

Il fascio ipotalamo ipofisario/tratto sovraotticoipofisiario dai assoni dei neuroni magno lare del nucleo sopra ottico e paraventricolare che si portano alla neuro ipofisi, rilasciando gli ormoni nel letto capillare dell'arteria ipofisaria inferiore


Il fascio tubero funicolare dagli assoni dei neuroni Parvo cellulari della regione tuberale (Nucleo ventro mediale) e periventricolare (Nucleo ottico)

Si porta a livello dell'eminenza mediana dell'ipofisi dove si ha il letto capillare dell'arteria ipofisaria superiore

principali efferenze dell'ipotalamo

Fascio mammillo-talamico che collega i corpi mammillari ai nuclei anteriori del talamo

Fascio mallo tegmentale che è una collaterale del fascio mammillo-talamico che collega corpi mammillari alla formazione formazione reticolare del tronco encefalico

Fascicolo prosencefalico mediale

Vi viaggiano le afferenze dirette all'ipotalamo provenienti dai nuclei del setto e dal tronco-encefalico ed altri sedi. Attraversa le porzioni laterali dell'ipotalamo e si porta postriormente (può terminare nel tegmento del mesencefalo)

principali afferenze che arrivano all'ipotalamo

NUCLEI DEL SETTO Attraverso il FASCICOLO PROSENCEFALICO MEDIALE

IPPOCAMPOAttraverso il fornice che arriva ai corpi mammillari


AMIGDALA Attraverso la stria terminale


TRONCO-ENCEFALICO (Grigio per acqueduttale e formazione reticolare e nucleo del tratto solitario) Attraverso il FASCICOLO PROSENCEFALICO MEDIALE E il FASCICOLO LONGITUDINALE DORSALE


RETINA Attraverso fibre collaterali delle vie ottiche che arrivano nuclei sopra chiasmatico e paraventricolare

nuclei del setto

Nuclei situati eventualmente nel setto più lucido quindi nella porzione basale anteriore degli emisferi nel prose encefalo

Sono coinvolti funzionalmente in attività limbiche e collegati ad aree corticali come la corteccia prefrontale e la corteccia insulare


Inviano all'ipotalamo tramite il fascicolo prosencefalico mediale

attraverso quali nuclei il l'ipotalamo controlla la neuro ipofisi

Attraverso il nucleo sopra ottica e paraventricolare (della regione anteriore ) in particolare attraverso i neuroni magno Cellulari che contengono

in cosa sono coinvolti i nuclei della regione tuberale dell'ipotalamo

Nel controllo dell'adenoipofisi in particolare i neuroni Parvo Cellulari dei nuclei ventro-mediale e pre ottico inviano i loro assoni tramite il fascio tubero infundibolare all'eminenza mediata dell'ipofisi dove rilasciano secreti nel letto capillare dell'arteria ipofisaria superiore

prosencefalo

È una delle tre parti principali del cervello primitivo che rappresenta la parte anteriore del tubo neurale e si suddivide in due componenti durante lo sviluppo ovvero
DIENCEFALO Chiederà origine a talamo, Ipotalamo

TELE ENCEFALO Che darà origine ai due emisferi cerebrali comprendendo corteccia cerebrale e gangli della base

quali sono le componenti della Rinencefalo

AREA OLFATTORIA (Bulbo olfattorio, Tubercolo olfattorio, Corteccia piriforme, Nucleo olfattorio anteriore)
AMIGDALA

CORTECCIA PERIAMIGDALOIDEA

AREA SETTO DIAGONALE

Dove si trovano i neuroni recettoriali principali della via olfattoria

Sono i neuroni di primo ordine situati nella mucosa olfattoria presso la superficie inferiore della lamina cribrosa dell'etmoide che forma il tetto delle cavità nasali

quali sono i neuroni di secondo ordine per la Via olfattoria e dove sono

Sono le cellule mitrale che si trovano presso il bulbo olfattorio Localizzato in posizione anteriore sulla faccia inferiore del lobo frontale presso il giro retto

tratto olfattorio

Si forma presso il giro retto dagli assoni delle cellule mitrale del bulbo olfattorio

Presso la porzione posteriore del giro retto si divide in

STRIA OLFATTORIA MEDIALESi genera quando il tratto incontra il nucleo fattore anteriore e contratta il bulbo olfattorio controlaterale quindila via olfattiva e bilaterale


STRIA OLFATTORIA LATERALE Si genera dal tubercolo olfattorio e proietta direttamente alla corteccia olfattoria primaria


(tra le due strie e localizzata la sostanza perforata anteriore)

corteccia olfattoria primaria

È situata nella regione antero-mediale del lobo temporale e comprende la corteccia piriforme e la corteccia periamigdaloidea situata attorno all'amigdala e corrispondente all'locus ovvero la porzione mediale del lobo temporale

in che modo si dà una connotazione affettiva alla sensazione olfattiva

Attraverso la comunicazione corteccia rinencefalo talamo corteccia
La Stria olfattoria laterale oltre a proiettare direttamente alla corteccia un fattore primaria invia collaterali all'amigdala che può contattare il nucleo dorso-mediale del talamo che è un nucleo specifico del rene limbico che può contattare le cortecce prefrontali

ruolo amigdala

Struttura del rinencefalo che elabora i comportamenti emozionali legati alla decodifica del sentimento della paura ad esempio
Permette il riconoscimento delle emozioni altrui manifestate attraverso l'espressione facciale e quindi un eventuale necessità di adottare un certo comportamento

Dove e da chi riceve le afferenze l'amigdala

Le riceve presso il gruppo basolaterale o profondo che comprende il nucleo laterale, Nucleo basale e nucleo accessorio basale che sono i nuclei di entrata delle afferenze sensitive

Riceve afferenze sensitive da talamo ippocampo e corteccia sensitiva

stria terminale

È una delle efferenze che fuoriesce dai nuclei di uscita dell'amigdala ovvero dal complesso nucleare centro mediano formato dal nucleo mediale e centrale

Ha un decorso C nella fessura talamo striata tra talamo e colpo striato lungo il margine laterale del nucleo caudato sotto al fornice

Va a contattare l'ipotalamo che attiva il SNA e genera una risposta fisiologica correlata alle emozioni base e contatta anche i nuclei del setto

via amigdalofuga ventrale

Decorre nel Prosencefalo basale e contatta il nucleo dorso-mediale del talamo, Nucleo accumbens, Ipotalamo e tronco-encefalico

(Il nucleo dorsomediale del talamo contatta poi la corteccia prefrontale e in questo modo tale connessione permette di razionalizzare a livello corticale le emozioni di base)

in che modo l'amigdala svolge la propria funzione

Riceve afferenze dai nuclei talamici di relay e anche dalle aree corticali riguardanti info sensoriali e poi proietta all'ipotalamo che controlla il sistema nervoso autonomo e genera quindi una risposta alle emozioni di base

ruolo corteccia prefrontale e cosa accade in caso di lesione

Elabora comportamenti sociali adeguate e inibisce risposte inappropriate e controlla le emozioni e attenzione e pensiero

In caso di lesione sia la sindrome prefrontale ovvero disturbi emotivi e comportamentali e dell'attenzione e della personalità, inoltre il soggetto è inadatto al contesto in cui si trova incapace di elaborare i comportamenti sociali appropriati non essendo in grado di reagire agli stimoli ambientali(O apatico o agitato)

sostanza perforata anteriore

Regione corticale filo geneticamente molto antica implicata nella sensibilità olfattoria e delimitata posteriormente dal tratto ottico e localizzata tra le due strie olfattoria mediale e laterale derivate dal tratto olfattorio (Si biforca presso La porzione posteriore il giro retto del lobo frontale)

da chi è contattato il nucleo dorso mediale del talamo e a chi proietta

È contattato dall'amigdala attraverso la via amigdala fuga ventrale che proviene dal complesso nucleare centro mediano di uscita dell'amigdala

Proietta alla corteccia prefrontale permettendo così di razionalizzare l'emozione di base arrivata all'amigdala

CGM

Nucleo talamico posteriore situato postero inferiormente al pulvinar, riceve dai collicoli inferiori attraverso il brachium la via uditiva è proietta la via uditiva primaria cioè le aree 41 e 42

CGL

Si trova postero inferiormente al pulvinar ed è parte dei nuclei talamici Posteriori , riceve il tratto ottico e proietta all'area visiva primaria 17

nucleo ventrale anteriore del talamo VA

Riceve dai gangli della base quindi dai nuclei di uscita che sono nel globo pallido interno la sostanza nera parte reticolare e proietta la corteccia premotoria

(Riceve in piccola parte anche la via dentato talamica dal cerebro cerebellum e proietta alla corteccia motoria primaria)

nucleo ventrale laterale del talamo

Riceve Nella porzione più posteriore la via dentato talamica dal celebro cerebellum che passa attraverso il nucleo dentato e proietta la corteccia motoria primaria e in piccola parte alla corteccia premotoria quindi alle aree i 4 e 06

(Nella porzione più anteriore riceve anche da globo pallido interno e sostanza nera parte reticolare e proietta la corteccia premotoria)

nucleo dorso mediale del talamo

È l'unico nucleo specifico associativo della linea mediana a proiezione specifica mentre gli altri sono a proiezioni diffusa

Riceve la via amigdalo fuga ventrale dall'amigdala e proietta alla corteccia prefrontale quindi ha un ruolo a livello del sistema limbico

qual è l'unico nucleo specifico della linea mediana Del talamo

Ingeneri della linea mediana del talamo sono a proiezioni diffusa a eccezione del nucleo dorsomediale che è un nucleo a proiezione specifica e in particolare è un nucleo associativo che quindi proietta le aree corticali associative

Riceve la via amigdalofuga ventrale dall'amigdala e proietta alla corteccia prefrontale

nuclei anteriori del talamo

Ricevono il tratto mammillo-talamico dall'ipotalamo e proiettano alla corteccia del cingolo e la corteccia entorinale chiudendo il circuito di papez

A quale nucleo del talamo arriva proietta l'ipotalamo

Proietta ai nuclei anteriori che sono nuclei di relay del sistema limbico attraverso il tratto mammillo-talamico che proviene dai nuclei mammillari

I nuclei anteriori del talamo poi proietteranno alla corteccia del cingolo e entorinale chiudendo il circuito di papez

cosa sono le fibre arciformi o arcuate interne

Sono le fibre assonali dei neuroni di secondo ordine dei nuclei gracile e curato della via dei cordoni posteriori che Decussano presso il bulbo

Somatotopia sensitiva presso il bulbo

Dorsalmente le fibre provenienti dal nucleo cuneato quindi l'ex laterali
Ventralmente le fibre più caudali provenienti dal nucleo gracile quindi le ex mediali

localizzazione nucleo cuneato e gracile e da dove arrivano le fibre

Il nucleo cuneato è più laterale mentre il nucleo gracile è più mediale e si trovano nel bulbo caudale e formano tubercoli che protrudono nella parte inferiore della fossa romboide e quindi nel pavimento del quarto ventricolo.
Il nucleo cuneato riceve le fibre dai neuromeri più rostrali da da T6 i in su quindi dai segmenti corporei superiori mentre il nucleo gracile riceve neuroMary più caudali da T6 in giù quindi dai segmenti più inferiori.

Entrambi ricevono OMOLATERALMENTE

Dove viaggiano le proiezioni talamo corticali

Nel braccio posteriore della capsula interna

cosa succede alle fibre nella via spino talamica proveniente dal gambero sensitivo spinale che si portano al fascicolo dorso-laterale di Lissauer prima prima di penetrare le corna posteriori

Si dividono in fibre ascendenti verso i centri più rostrali che quindi ascendono di 2/3 segmenti e fibre discendenti legate all'attività riflessa

quali via sensitiva desta a livello della commessura bianca anteriore

La via spino talamica o tratto antero-laterale

differenza fibre a delta e fibre C nella via spino talamica

le fibre C Che sono di piccolo calibro e mieliniche quindi le più lente trasportano la sensibilità legata al DOLORE CRONICO e la sensibilità tattile Protopativa e termica per le ALTE TEMPERATURE e contattano in primis gli interneuroni della lamina due e poi INDIRETTAMENTE i Neuroni di proiezione della lamina uno e i neuroni ad ampio spettro dinamico della lamina cinque

Invece le fibre a delta che sono di di maggiore calibro e mielinizzate trasportano la sensibilità al DOLORE CRONICO e la sensibilità termica a BASSE TEMPERATURE e contattano DIRETTAMENTE neuroni di proiezione della lamina uno e neuroni ad ampio spettro dinamico del lamine 5:07

in quale porzione della corteccia termina la via spino talamica

Termina presso le aree uno e due (dedite alla sensibilità tattile Protopatica termica e dolorifica dell'area somestetica primaria perché 3a e per la sensibilità propriocettiva mentre la 3B e per la tattile epicritica

lo spazio epidurale è uno spazio virtuale o reale

E lo spazio compreso tra dura madre e osso ed è virtuale nella cavità cranica e reale nel canale vertebrale dove contiene tessuto adiposo e plessi venosi ma in caso di ematoma epidurale emorragia può diventare reale anche nell'encefalo

da quale nervo è innervata la dura madre

Innervazione sensitiva Dal trigemino V con contributo del vago

cosa decorre nel margine postero laterale del tentorio del cervelletto

Il seno trasverso

cavo di Meckel

Si forma dal tentorio del cervelletto un setto durale che presso l'apice della rocca petrosa si sdoppia nei due foglietti e va a formare tale cavo al cui interno c'è il ganglio semilunare di gasser

qual è la conseguenza a livello clinico della presenza dei setti durali ovvero delle grosse pieghe della dura madre

Si ha una segmentazione della cavità endocranica in compartimenti rigidi quindi se si verifica un processo espansivo nel parenchima cerebrale ovvero una situazione di ipertensione endocranica essendo il neurocranio rigido in espansibile viene compresso e sono possibili erniazioni

quale seno si trova nel punto di inserzione della falce cerebrale sul tentorio del cervelletto

Il seno retto

quale delle tre meninge è avascolare e priva di innervazione

L'aracnoide

differenza tra spazio epidurale subdurale e subaracnoideo

Lo spazio epidurale è uno spazio che è compreso tra la dura madre e l'osso ed è virtuale nella cavità cranica reale nel canale vertebrale

Lo spazio subdurale è uno spazio virtuale che separa l'aracnoide dalla dura madre


Lo spazio subaracnoideo è uno spazio reale tra aracnoide e pia madre che ospita la trabecolatura proveniente dall'aracnoide il liquidò cefalorachidiano e il decorso di vasi arteriosi e venosi


bisogna quindi distinguere età ematoma subdurale che è una raccolta di sangue venoso a pressione più bassa che può portare la cavità subdurale a diventare reale e ematoma epidurale che è una raccolta ematica di sangue arterioso a pressione maggiore e quindi comprime il parenchima cerebrale e può portare a erniazione e morte cerebrale

differenza tra ematoma subdurale e epidurale

L'ematoma subdurale e causato dalla rottura delle vene superficiali che scaricano nei seni venosi della dura madre ed è una raccolta di sangue venoso a pressione più bassa quindi può portare lievi lesioni all'encefalo e porta la cavità subdurale a diventare reale

L'ematoma epidurale è una raccolta ematica per la rottura di una delle arterie che vascolarizza la dura madre e quindi è una raccolta di sangue arteriosa a pressione maggiore che va a comprimere il parenchima cerebrale e ciò può portare erniazioni e morte cerebrale

cosa sono le cisterne

Punti in cui lo spazio subaracnoideo risulta particolarmente ampio come conseguenza il fatto che l'aracnoide tende a seguire la dura madre anziché la superficie esterna dell'encefalo

Dove si trova la cisterna magna

E anche detta cerebello midollare perché si trova tra la faccia inferiore del cervelletto e la faccia dorsale del tronco dell'encefalo ed è la cisterna più ampia

Dove si arrestano dura una madre aracnoide nel midollo spinale

A livello di S2

struttura ventricoli laterali

Hanno una forma C con concavità rivolta anteriormente e sono contenuti negli emisferi cerebrali per questo anche detti ventricoli cerebrali

Sono formati da un corno anteriore o frontale che la porzione anteriore che si proietta nel lobo frontale, Corpo che è la porzione orizzontale piuttosto ristretta posta nel lobo parietale, Trigono ventricolare o atrio che la porzione più posteriore più ricurva e dilatata e da cui si diparte il corno posteriore occipitale che si proietta posteriormente al lobo occipitale e il corno inferiore temporale che va antero inferiormente nel lobo temporale


Nel punto di passaggio tra corna anteriore e corpo presso il margine anteriore del talamo c'è il forame interventricolare di Monroe che mette i ventricoli laterali in comunicazione col terzo ventricolo

Che cos'è il trigono ventricolare o o atrio

E la porzione posteriore più ricurve dilatata dei ventricoli laterali da cui si diparte il corno posteriore o o occipitale che si proietta posteriormente al lobo occipitale e il corno inferiore o o temporale che va antero inferiormente nel lobo temporale

rapporti ventricoli laterali

Parete mediale dei due terzi anteriori data dal setto pellucido
Parete laterale dal nucleo caudato

Parete inferiore dai talami

Parete infero-mediale dall'ippocampo

Tetto dalla faccia inferiore del corpo del corpo calloso e anteriormente dal ginocchio del corpo calloso

rapporti III ventricolo

Parete anteriore data dalla lamina terminalis
Parete posteriore data da un piano obliquo passante per la porzione posteriore dei corpi mammillari e la porzione rostrale tetto del mesencefalo e contiene il recesso pineale

Tetto dato dal velum interpositum

Parete laterale data nei due terzi superiori dei talami dorsali e nel terzo inferiore dall'ipotalamo

Pavimento dato dall'ipotalamo

Posteriormente si restringe per formare l'acquedotto cerebrale di Silvio

presso quale parte e di quale ventricolo si trova il recesso pineale

Presso la parete posteriore del terzo ventricolo

in che modo il terzo ventricolo comunica con gli altri ventricoli

Superiormente comunica con i ventricoli laterali attraverso il forame di Monroe e inferiormente si continua nell'acquedotto di Silvio che arriva al quarto ventricolo

quali sono le aperture del quarto ventricolo e che funzione hanno

si trovano sul tetto e sono il forame di majendii mediale e i due forami di Luschka laterali e hanno la funzione di permette la comunicazione con lo spazio subaracnoideo cosicché il liquido cefalorachidiano possa passare in tale spazio e poi essere riassorbito dai villi aracnoidali e portarsi nei seni venosi della dura madre e poi nel compartimento venoso

rapporti quarto ventricolo

Il pavimento è dato dalla fossa romboidale nella quale sporgono il collicolo del facciale il trigono del nervo ipoglosso il trigono del vago e il trigono vestibolare
Il tetto è dato dal velo midollare superiore e velo midollare inferiore che si dipartono dal fastigium del cervelletto

È situato tra la porzione dorsale del ponte del bulbo anteriormente e la porzione inferiore del cervelletto posteriormente

quali cellule contiene il liquidò cefalorachidiano

E privo di cellule

quali parti dei ventricoli sono privi dei plessi coroidei

L'acquedotto cerebrale che è così piccolo che potrebbero ostruirlo e i corni frontali o occipitale dei ventricoli laterali

decorso liquore cefalorachidiano

VENTRICOLI LATERALI
FORAME DI MONRO

TERZO VENTRICOLO

ACQUEDOTTO DI SILVIO

QUARTO VENTRICOLO

FORAMI DI LUSCHKA E MAJENDII

SPAZIO SUBARACNOIDEO

CIRCOLO VENOSO

da cosa sono formati i plessi coroidei nei ventricoli

Dall'esterno all'interno:
Da un endotelio di capillari provenienti dalla pia madre

Da uno strato connettivale piale

Dall'epitelio corioideo cubico di derivazione ependimale specializzato nella secrezione con microvilli apicali

Dove è contenuto il terzo ventricolo

Nel diencefalo che si sviluppa tutto intorno adesso

qual è l'unica parte del tronco encefalica attraversata dal sistema ventricolare

Il mesencefalo è attraversato dall'acquedotto di Silvio e identifica la porzione del mesencefalo possa posteriormente adesso ovvero il tetto

Da chi ricevono e a chi proiettano i nuclei Olivari inferiori

Ricevono afferenze da collaterali della via dei cordoni posteriori attraverso il fascio spino olivare, Dalla componente parvo cellulare del nucleo rosso tramite il fascio rubro olivare e dalle collaterali della corteccia motoria

Inviano efferenze al cervelletto (al cerebrocerebellum mediante la via cortico olivo cerebellare) tramite il peduncolo cerebellare inferiore controlaterale sottoforma di fibre rampicanti o climbing fibers

Che cos'è la sostanza gelatinosa di Rolando

E Uno dei tre nuclei principali della sostanza grigia delle corna poste posteriori che corrisponde alla lamina due e ha neuroni legati alla sensibilità dolorifica che vanno a modularla
(Gli altri nuclei sono il nucleo postero marginale che corrisponde alla lamina uno e contiene interneuroni e il nucleo sensitivo principale che corrisponde alla lamina 3:04 e contiene i neuroni sensitivi secondo ordine per la via spino talamica)

come si chiama il nucleo principale delle corna posteriori che contiene i neuroni sensitivi di secondo ordine per la via spino talamica

E il nucleo sensitivo principale che corrisponde alla lamina a 3:04

quale arteria vascolarizza il braccio posteriore della capsula interna

L'arteria corioidea anteriore, ramo della carotide interna e quindi una lesione a tale arteria può andare a compromettere tutte le vie che partono nel braccio posteriore e quindi intero emisoma controlaterale

territorio di vascolarizzazione dei rami superficiali dell'arteria carebrale anteriore

faccia mediale del lobo frontale e parietale fino al solco parietooccipitale e dalla regione paramediana del lobo frontale e di quello parietale

Cosa vascolarizza l’arteria ricorrente di Heubnercosa vascolarizza

da una parte vascolarizza strutture grigie centrali come la testa del caudato e la parte anteriore del putamen, dall’altra porzioni di sostanza bianca localizzate in profondità come il rostro del corpo calloso e il braccio anteriore della capsula interna

quale vaso vascolarizza i gangli della base

L’arteria cerebrale media che dà origine alle arterie lenticolo- striate laterali. Questi vasi sono molto sottili ed originano ad angolo retto dal tronco principale dell’arteria cerebrale media e vanno a vascolarizzare i nuclei grigi profondi rappresentati dai gangli della base.

Questa loro struttura (parete sottile ed origine ad angolo retto rispetto all’asse principale del vaso di origine) li rende particolarmentevulnerabili rispetto ad incrementi della pressione arteriosa. Un brusco aumento della pressione arteriosa o una situazione di ipertensione arteriosa non curata che causa stress alla parete vascolare può determinare la rottura della parete del vaso che esita in una emorragia intraparenchimale.

territorio di vascolarizzazione dell'arteria cerebrale media

faccia laterale del lobo frontale, parietale e la porzione superiore del lobo temporale,

l'aracnoide di quale altra meninge segue l'andamento

Della dura madre

da chi è arrivata la dura madre

anteriormente è vascolarizzata dalla Arteria Meningea Media - che è un ramo della Carotide Esterna, in particolare dell’Arteria Mascellare -, in parte dai rami dell’Arteria Oftalmica, che è un ramo dell’Arteria Carotide Interna; posteriormente è vascolarizzata da rami dell’Arteria Occipitale e da Rami dell’Arteria Vertebrale.

la natura madre è innervata

La Dura Madre è innervata, per cui è sensibile ad esempio al dolore: è innervata prevalentemente dal Nervo Trigemino, con una partecipazione anche del Nervo Vago.

spazio epidurale subdurale subaracnoideo

Lo spazio epidurale si trova tra le ossa della cavità cranica e la cellula madre e uno spazio virtuale, Lo spazio subdurale si trova tra la dura madre e l'aracnoide e anch'essa uno spazio virtuale mentre lo spazio subaracnoideo è l'unico spazio reale che sia tra l'aracnoide e la pia madre

un ematoma epidurale porta la raccolta di sangue arterioso ad alta pressione e rende tale spazio reale e si può incorrere a compressione delle strutture encefaliche mentre un ematoma subdurale porta la raccolta di sangue venoso a pressione più bassa e quindi genera una compressione minore

cosa fa la mia madre quando i vasi entrano nel parenchima encefalico

Nel momento in cui i vasi dallo spazio subaracnoideo entrano all’interno del parenchima cerebrale, la pia madre accompagna questi vasi andando a formare una guaina perivascolare, detta spazio di Virchow- Robin, costituito da tessuto connettivo e fluido extracellulare.

differenza nei rapporti delle meningi che rivestono encefalo e midollo spinale

lo spazio epidurale a livello del midollo spinale, è uno spazio reale occupato da tessuto adiposo e da un plesso venoso

continuità delle tre meningi con la struttura di rivestimento del nervo periferico

la dura madre si continua con l’epinevrio, l’aracnoide con il perinevrio e la pia madre con l’endonevrio.

Dove sono contenuti ventricoli ventricoli laterali

Negli emisferi cerebrali e per questo sono anche detti ventricoli cerebrali

le fibre rampicanti che arrivano al cervelletto sono omolaterali o controlaterali

Derivano dal nucleo olivare inferiore controlaterale che proietta a tutta la corteccia controlaterale del cervelletto raggiungendo direttamente una sola cellula del purkinje e creando con essa un elevato numero di sinapsi eccitatoria quindi vi è una connessione intensa e specifica

quali afferenze al cerebro cerebellum sono controlaterali e quali o Omolaterali

La via cortico ponto cerebellare e la via cortico olivo cerebellare sono controlaterali quindi si portano rispettivamente nel peduncolo cerebellare medio controlaterale e nel peduncolo cerebellare inferiore controlaterale

Invece la via reticolo cerebellare è omolaterale e quindi arriva attraverso i peduncoli cerebellari medio e inferiori omolaterali all'emisfero cerebellare omolaterale ed èuna via diretta non decussata

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