Utilisateur
il fascio cortico bulbare/nucleato nel GINOCCHIO
il fascio cortico spinale nei 2/3 anteriori del BRACCIO POSTERIORE
colonna laterale per muscolatura distale arti e movimenti fini
colonna mediale per muscolatura prossimale arti e muscolatura assile e antigravitaria del tronco per movimenti grossolani
l 80% delle fibre decussa presso la dcussazione delle piramidi nel bulbo e prosegue nel cordone laterale del ms come fascio cortico spinale laterale/crociato
formano il fascio cortico spinale diretto/anteriore e decorrono nella parte mediale del cordone anteriore omolaterale del ms fino a colonna mediale motoria nella lamina VIII con motoneuroni per innervazione muscolatura prossimale arti e assile e antigravitaria tronco per postura
zona di corteccia tra M1 e area motoria supplementare (componente mediale area 6) che si occupa dei movimenti ritmici e coordinati dell occhio (movimenti saccadici)
i nuclei motori dei nervi cranici e quindi muscoli scheletrici testa
nucleo motore nervo accessorio XI solo omolateralmente
parte inferiore nucleo motore nervo faciale VII sono controlateralmente
M1 agranulare-piramidale con prevalenza cellule piramidali dello strato piramidale interno V per invio efferenze
S1 granulare-apiramidale con prevalenza cellule granulari per ricezione afferenze
nella colonna motoria laterale del corno anteriore del ms nella lamina IX
nella corteccia M1 (area 4) nello strato V piramidale interno
vie vestibolo spinali (mediale e laterale), vie reticolo spinali (bulbare e pontina), via tetto spinale o collicolo spinale
origina da componente magnocellulare ( + caudale e filogeneticamente piu antica) nucleo rosso del TE a cui arrivano afferenze da nucleo interposito controlaterale cervelletto e da area premotoria
il fascio è crociato, decussa nel tegmento del mesencefalo
discende controlateralemnte nel tegmento di ponte e bulbo e poi nel cordone laterale del MS
contatta INDIRETTAMENTE mediante interneuroni lamina V gli a motoneuroni della lamina IX della coonna motoria laterale del corno anteriore
Diversa origine: parte magnocellulare nucleo rosso e corteccia motoria
Decussazione: presso tegmento mesencefalo e presso decussazione piramidi
fascio rubrospinale contatta INDIRETTAMENTE mediante interneuroni lamina V gli a motoneuroni della lamina IX della coonna motoria laterale del corno anteriore, mentre laltro DIRETTAMENTE
il nucleo subtalamico di Luys che viene inibito dal GPe e ECCITA GPi e SNpr
il diretto aumenta l output corticale
l indiretto diminuisce output corticale
di uscita GPi e SNpr
di entrata il neostriato (nucleo caudato+putamen+nucleo accumbens)
modulatori GPe e SNpc (via nigrostriatale)
al NUCLEO VENTRALE ANTERIORE E alla porzione anteriore del NUCLEO VENTRALE LATERALE del TALAMO
sono proiezioni INIBITORIE, GABAERIGICHE
nucleo caudato (+nucleo accumbens, la porzione anteroventrale) e il putamen
putamen (esternamente) e globo pallido (internamente)
è un nucleo ectopico dei gangli della base, situato nel tegmento ventrale del mesencefalo a livello dei peduncoli cerebrali
parte compatta SNpc , parte dorsale contenente neuroni dopaminergici, è un nucleo modulatore che tramite la via nigrospinale proietta allo striato
parte reticolare SNpr, parte ventrale con neuroni gabaergici, insieme al GPi è un nucleo di uscita
situato medialmente alla porzione rostrale della SN a livello del mesencefalo rostrale e diencefalo caudale
situato oresso il subtalamo e ha una forma di lente biconvessa
unico nucleo ectopico eccitatorio dei gangli della base con neuroni glutammaergici
implicato nell VIA MOTORIA INDIRETTA, riceve proiezioni dal GPe e invia al GPi
se leso si ha EMIBALLISMO
porzione mediale/interna del nucleo lenticolare (putamen esterno, da cui è separato da lamina esterna di sostanxa bianca)
separato da talamo per interposizione braccio posteriore capsula interna
è il paleostriato
suddiviso da lamina mediale interna in globo pallido interno GPi mediale (nucleo di uscita) e globo pallido esterno GPe laterale (nuscleo modulatore)
nucleo reticolare del talamo
cellule di relay (glutammaergiche)
interneuroni gabaergici inibitori
neuroni cortico talamici
neuroni gabaergici inibitori del nucleo reticolare
afferenza extratalamica
spina dendritica cellula di relay
assone interneurone talamico
(circondati da vallo gliale/astrocitario)
nuclei di relay sensitivo ( somatici VPL E VPM, visivo CGL, acustico CGM, propriocettivi VPS cioe parte suoeriore del VPL)
nusclei di relay vestibolari VPL E VPI
nuclei di relay motorio VA(nuscleo ventrale anteriore) e porzione anteriore VL ventrale laterake e parte posteriore VPL
nuclei di relay limbico dorsomediale e anteriori del talamo
i nuclei genicolati laterale e mediale
CGL visiva
CGM acustica
specifiche con fibre drivers, dirette a uno specifico nucleo di relay
diffuse, con fibre modulators dirette a tutti i nuclei talamici
nucleo di relay, stazione di ritrasmissione e amplificazione delle info sensitive motorie e limbiche
tutte le info che arrivano alla corteccia e quindi alla percezione cosciente passano oer il talamo
i nuclei INTRALAMINARI che ricevono da cervelletto, globo pallido esterno e vie del dolore
NUCLEI DELLA LINEA MEDIANA ricevono fibre noradrenergiche e serotoninergiche (per integrazione sensitiva e motoria)
linsieme delle fibre efferenti daltalamo che viaggiano sia nel braccio anteriore che posteriore della capsula interna
è l unico nucleo talamico che non riceve afferenze proprie extratalamiche e non proietta alla corteccia
è localizzato tra capsula interna e lamina midollare esterna
riceve afferenze eccitatorie dalla corteccia (70%, fibre collaterali dei neuroni di relay corticotalamici) e dal talamo (fibre collaterali da nuclei di relay talamocorticali)
è formati da neuroni gabaergici, inibitori che inviano efferenze inibitorie allo stesso nucleo da cui hanno ricevuto (a proiezione specifica)
modula l attività delle cellule di relay filtrando e discriminando le info dirette verso la corteccia sui canali Ca2+ voltaggio dipendenti che portano a due diversa modalità di generare e trasmettere PA
-Tonic (se nucleo reticolare non attivo) stato di veglia, trasmissione stimoli ad alta frequenza (potenziale dpolarizzato)
-Burst (a scoppio, se nucleo reticolare attivo inibisce cellule di relay) stato di sonno, trasmissione stimoli a bassa frequenza (potenziale iperpolarizzato)
modula l attività delle cellule di relay filtrando e discriminando le info dirette verso la corteccia
se attivo va a inibire le cellule di relay TALAMICHE agendo sui canali Ca2+ voltaggio dipendenti che portano a due diverse modalità di generare e trasmettere PA
-Tonic (se nucleo reticolare non attivo) stato di veglia, trasmissione stimoli ad alta frequenza (potenziale dpolarizzato)
-Burst (a scoppio, se nucleo reticolare attivo inibisce cellule di relay) stato di sonno, trasmissione stimoli a bassa frequenza (potenziale iperpolarizzato)
sono glutammaergiche eccitatorie di grandi dimensioni (fino a 50 um)
hanno distribuzione laminare
-a proiezione specifica, situate negli strati profondi III-IV
-a proiezione diffusa, situate negli strati superficiali I-III
inviano collaterali al nucleo reticolare
caratteristiche: comune morfologia, comune circuiteria sinaptica, comuni proprieta di membrana
contatto diretto tra corteccia e nucleo subtalamico
inibisce la trasmissione talamo corticale e sopprime movimenti veloci e automatici per iniziare movimenti lenti e volontari
se alterata si ha comoarsa di movimenti involontari
neuroni dopaminergici SNpc attraverso la VIA NIGROSTRIATALE
-eccitano i recettori D1 nei neuroni di proiezione di tipi 1 della VIA DIRETTA (la favoriscono)
-inibiscono i recettori D2 nei neuroni di proiezione tipo 2 della via INDIRETTA (la inibiscono)
sono colinergici (funzione opposta ai dopaminergici della SNpc, quindi necessario EQUILIBRIO DOPAMINA E ACETILCOLINA)
INIBISCONO VIA DIRETTA
FAVORISCONO VIA INDIRETTA
per equilibrio tra ruolo modulatore SOSTANZA NERA PARS COMPACTA (DOPAMINERGICI, ECCITANO VIA DIRETTA e inibiscono via indiretta) e INTERNEURONI INIBITORI STRIATO (COLINERGIFI, ECCITANO VIA INDIRETTA e inibiscono via diretta
strato molecolare (con arborizzazioni dendritiche cellule Purkinje e interneuroni inibitori detti cellule stellate e cellule a canestro)
strato intermedio/delle cellule del purkinje (disposte in un unico strato)
strato granulare (con cellule dei granuli glutammaergiche)
NO, proietta ai sistemi di controllo del cervelletto (cellule purkinje proiettano fuori da corteccia cerebrale ma non fuori dal cervelletto)
A È la corteccia cerebellare a non avere efferenze proprie, ma i nuclei grigi intracerebellri inviano le efferenze
protrude sulla suoerficie laterale del bulbo, lateralmente e posteriormente alle piramidi bulbari
contiene il nucleo olivare inferiore che agisce da nucleo di relay, ritrasmissione
è stimolato da afferenze provenienti da componente parvocellulare nucleo rosso, collaterali delle via dei cordoni posteriori, da collaterali di aree corticali motorie
MEDIALMENTE da esso emergono efferenze verso il TE attraverso peduncolo cerebellare inferiore e si portano controlateralmente nell emicerebellum controlaterale
contattano direttamente una sola cellula di purkinje e la eccitano
dal lato MEDIALE del nucleo
ogni collaterale contatta direttamente una sola cellula di purkinje dell emicerebello controlaterale
ogni fibra armpicante contatta 5-10 cellule di purkinje e invia numerose collaterali dirette ai nuclei intracerebellari
le muscoidi contattamo INDIRETTAMENTE le cellule del purkinje mentre le rampicanti direttamente
le afferenze nelle muscoidi provengono da numerose sedi esterne ql cervelletto mentre le rampicanti da un unica sede (nucleo olivare inferiore)
le rampicanti formano numerose sinapsi con una/poche cellule del purkinje mentre ke muscoidi con numerose cellule del purkinje (connessione diffusa) ma facendo poche sinapsi
C dal nucleo olivare inferiore
E le muscoidi
A le muscoidi indirettamente e le rampicanti direttamente
B esterne al cervelletto
le fibre rampicanti oerche compiono molteplici sinapsi con una singola cellula del purkinje quindi si ha immediato raggiungimento soglia depolarizzazione oer genesi PA, mentre nelle muscoidi poche sinapsi con singola cellula ma più cellule coinvolte
terminazione assonica fibra muscoide
dendriti cellule dei granuli
assone cellula del golgi
assoni delle cellule dei granuli che si biforcano a T e decorrono nello STRATO MOLECOLARE parallele a asse maggiore latero laterale di folia e incontrando arborizzazioni dendritiche cellule pukinje creano sinapsi eccitatorie
si ha un contrasto attivazione inattivazione oerche esse ECCITANO FILA CENTRALE CELLULE PURKINJE ma inviano collaterali a interneuroni inibitori che INIBISCONO CELLULE PURKINJE FILE ADIACENTI alla fila eccitata (inibizione laterale)
nella colonna mediale del corno anteriore controlaterale esclusivamente nella regione cervicale
no, non decussano
nucleo FASTIGIO o del tetto posto sulla linea mediana a livello del fastigium nella faccia inferiore del cervelletto presso il verme
nucleo INTERPOSTO, sistema di nuclei intermedi formato da nucleo GLOBOSO E EMBOLIFORME situsti nelka regione paravermiana
nucleo DENTATO posto piu lateralmente, nella regione emisferica
sono nuclei PARI E SIMMETRICI
omolaterale
NEOCEREBELLO O CEREBROCEREBELLO corrissponde a emisferi cerebellari, è piu recente filogeneticamente
iceve afferenze da corteccia cerebrale (prefrontale e M1)
proietta al NUCLEO DENTATO
PALEOCEREBELLO O SPINOCEEBELLO corrisponde a verme e regioni paravermiane
riceve afferenze da midollo spinale
proietta al NUCLEO INTERPOSTO
controlla esecuzione e coordinazione sequenze motorie oer movimenti fluidi
è legato alla via della propriocezione non cosciente
ARCHICEREBELLO O VESTIBOLOCEREBELLO corrissponde al lobo flocculo nodulare, è la parte filogeneticamente piu antica
riceve afferenze da organi vestibolari
invia efferenze a NUCLEO FASTIGIO
controlla postura e equilibrio
nei cordoni LATERALI fino alle corna posteriori del MS
vie spinocerebellari anteriore/ventrale ventralmente nel cordone laterale CONTROLATERALE e la posteriore/dorsale dorsalmente nel cordone laterale OMOLATERALE
la ventrale è un fascio doppiamente crociato: prima decussa presso la commessura grigia e sale nel cordone laterale controlaterale poi nel tegmento del mesencefalo decussa nuovamente
la dorsale non decussa e sale nel cordone laterale omolaterale
entrambe terminano nelko spinocerebello omolaterale
DA ORGANI TENDINEI DEL GOLGI
-da tronco e arti inferiori il fascio SPINOCEEBELLARE VENTRALE
-da arti superiori il fascio SPINOCEREBELLARE ROSTRALE
DA FUSI NEUROMUSCOLARI
-da arti superiori il fascio CUNEOCEREBELLARE
-da tronco e arti inferiori il fascio SPINOCEREBELLARE DORSALE
regione vermiana riceve afferenze da regioni centrali corpo
regione paravermiana afferenze dagli arti
nel nucleo dorsale di clarke nella lamina VII del tratto toraco lombare C8-L3
nel nucleo cuneato accessorio nel bulbo, lateralmente al nucleo cuneato
nelle lamine V-VI-VII delle corna posteriori dei segmenti lombari e sacrali omolaterali
nella lamina VII delle corna posteriori dei segmenti cervicali C4-C8
alla componente magnocellulare del nuckeo rosso CONTROLATERALE, da cui irigina la via rubrospinale che poi decussa presso il tegmento del. mesencefalo e contatta indirettamente colonna motoria laterale corno anteriore controlaterale al nucleo rosso (omolaterale all interposto
quindi controlla emisoma OMOLATERALE (doppia decussazione)
Solo simpatica muscoli erettori del pelo e vasi viscerali (solo costrizione)
solo parasimpatiche ghiandola lacrimale
nel somatico il corpo degli a motoneuroni è nel SNC (corna anteriori MS) e gli assono raggiungono DIRETTAMENTE organi bersaglio (no interruzione sinaptica)
nel SNA si ha un interruzione sinaptica e si ha un motoneurone pregangliare e postgangliare con soma in un ganglio viscerale autonomo fuori dal SNC
simpatico usa acetilcolina nella prima sinapsi e noradrenalina nella seconda
parasimpatico acetilcolina
nelle corna laterali SOLO nel tratto toracolombare C8-L3
(componente encefalo sacrale) nella regione sacrale e nel tronco enefalico in nuclei grigi posti in rapporto con nuclei nervi cranici
simpatico
solo da C8-L3
si, sono uniti sulla mediana attraverso il ganglio coccigeo e connessi tra loro da cordoni intermedi formati da fibre che si portano da un ganglio all altro
in tutti i nervi spinali
rientrare nei nervi spinali attraverso rami comunicamti grigi
intorno ai vasi sanguigni come rami perivascolari
seguire decorso indipendente come rami viscerali
ganglio suoeriore (+voluminoso), medio(+piccolo e incostante), inferiore
cordone di fibre simpatiche che passa sotto arteria succlavia omolaterale formando un occhiello che unisce ganglio cervicale medio e inferiore
il gamglio cervicale imferiore detto così perche fuso col primo ganglio toracico T1
lesione tratto cervicale catena paravertebrale simpatica che porta a miosi, ptosi palpebrale, anidrosi, ispessimento fibre cardiache simpatiche, enoftalmo
da fibre pregangliari che giunte ai gangli toracici attraversano la catena paravertebrale senza fare sinapsi
sono il nervo grande splancnico da T5-9/10 e il piccolo splancico T10-12
attraversano disframma (il grande splancnico passando lateralmente al pilastro mediale) e arrivano alla cavita addominale per fare sinapsi con gangli catena prevertebrale
celiaco, mesenterico superiore, mesenterico inferiore
ganglio celiaco dx o semilunare che riceve nervo grande splancinindx e nervo vago dx alle due estremita
ganglio celiaco sx che riceve nervo grande splancico
entrambi ricevono nervi piccoli splancici dx e sx e nervi splancnici lombari
simpatico inibisce peristalsi, fa contrarre gli sfinteri involontari,vasocostrizione vasi viscerali, stimola secrezione mucosa
parasimpatico accelera peristalsi, rilascia sfinteri, vasodilatazione vasi, stimolazione secrezione sierosa, aumento secrezione ghiandolare
III NC nucleo di Edinger Westphal e ganglio ciliare
VII NC nucleo yagita/muconasolacrimale e ganglio pterigopalatino
IX NC nucleo salivatorio inferiore e ganglio otico
X NC nucleo motore dorsale e plesso cardiaco e bronchiale
nel GANGLIO SPIRALE, fuori da SNC, nel modiolo della coclea
la via olfattoria (filogeneticamnete piu antica)
incapacita di percepire gli odori per lesione del nervo olfattivo
le cellule mitrali nel bulbo olfattivo (sinapsi pressi il glomerulo del bulbo)
stria olfattoria mediale, si genera post incontro con nucleo olfattorio anteriore e contatta bulbo olfattorio controlaterale (via olfattiva bilaterale)
stria olfattoria laterale, si genera dal tubercolo olfattorio e proietta direttamente alla corteccia olfattoria prmaria
rudimentale nell uomo, regola il comportamento legato alle informazioni olfattive
siddiviso in
-area olfattoria (bulbo olfattorio, tubercolo olfattorio, corteccia piriforme, nucleo olfattorio anteriore)
-amigdala e corteccia periamigdaloidea
-area setto diagonale
nella regione anteromediale del lobo temporale
comorende la corteccia piriforme e la corteccia periamigdaloidea (attorno all amigdala, corrisponde all uncus, porzione mediale lobo temporale presso giro ippocampake)
la stria olfattoria laterale invia proiezioni olfattorie all amigdala che contatta nucleo dorso mediale del talamo che contatta corteccie prefrontali
COMUNICAZIONE CORTECCIA-RINENCEFALO TALAMO CORTECCIA permette connotazione affettiva sensazione olfattiva
nel rinencefalo, presso l uncus a livello della porzione inferomesiale del lobo temporale, nella porzione anteriore dell ippocampo, ventralmente a coda del caudato
elaborazione comportamenti emozionali in oarticolare decodifica sentimento PAURA (condizionamento alla paura)
RICONOSCIMENTO EMOZIONI ALTRUI MANIFESTATE CON ESPRESSIONI FACCIALI. e eventuale necessita adottare certo comportamento
GRUPPO BASOLATERALE/PROFONDO (nuclei di ENTRATA delle afferenze: nucleo laterale, basale e accessorio breve)
NUCLEI CORTICALI/SUPERFICIALI intermezzo tra nuclei entrata e uscita
COMPLESSO NUCLEARE CENTRO MEDIANO (nuclei di USCITA deelle efferenze: nucleo mediale e centrale)
TALAMO (nuclei talamici di relay), CORTECCIA SENSITIVE, IPPOCAMPO, AREE ASSOCIATIVE CORTICALI (corteccia prefrontale orbitale, corteccia insukare, nuclei basale di meynert
STRIA TERMINALE (con decorso a C nella fessura talamo striata tra talamo e corpo striato lungo il margine laterale del nucleo caudato, sotto al fornice) contatta IPOTALAMO (che attiva SNA e genera risposta fisiologica correlata a emozione di base) E NUCLEI DEL SETTO
VIA AMIGDALIFUGA VENTRALE (decirre nel prisncefalo basale) contattaNUCLEO DORSO MEDIALE TALAMO, NUCLEO ACCUMBES, IPOTALAMO E TE
il nucleo dorso mediale del talamo contatta poi corteccia prefrontale e permette di razionalizzare emozione di base arrivata all amigdala
(con decorso a C) nella fessura talamo striata tra talamo e corpo striato lungo il margine laterale del nucleo caudato, sotto al fornice
origina da complesso nuckeare centromediano,( nuclei mediale e centrale) di uscita da amigdala
deterioramento, viene meno senso di oaura e riconoscimento di certe emozioni e comportamenti altrui
ioerstimolazione, amplificazione comportamento emozionale