I due stati morfologici corrispondono ai due stati di riproduzione ovvero sessuale e asessuale e le corrispondenti spore sono le meiospore se post meiosi nella sessuale anche dette semplicemente spore, Mitospore se post mitosi nella asessuale anche dette conidi
Vengono liberati nell'aria quindi si diffonde per via aerea
Significa che non sintetizzano materia organica (hanno un metabolismo ridotto) e quindi utilizzano la materia organica già prodotta ma di varia natura
No non possono così come i batteri
Appartengono a funghi detti demiatiacei e tale scuro al microscopio elettronico è dovuto alla melanina che è un fattore di virulenza quindi le cellule Melani organizzate appaiono scure al microscopio
A orecchie di Topolino rispetto alla cellula madre
Non si colora perché rifrangente e quindi ha colorazione negativa cioè non assorbe il colorante e quindi si crea una sorta di alone, Per metterla in evidenza devo usare colorazioni con rosso rutenio con il microscopio elettronico oppure microscopio ottico in contrasto di fase usando l'inchiostro di china
Le esospore anche dette Conidi o spore
Il coccidioides innitis per la sua enorme capacità di produrre Conidi avendo una veloce frammentazione dell ifa
No sono morfologicamente diverse infatti hanno diverse dimensioni perché sono strutture che fuoriescono dalla cellula madre e quindi più piccole di essa che però possono raggiungere la dimensione della madre accrescendosi, Sono funzionalmente identiche
coccidioides innitis, Un agente del terrorismo per la sua enorme capacità di produrre conidi, i talloconidi e in particolare la sottospecie degli artroconidi Si generano da altre strutture preesistenti, dalla frammentazione di una ifa
O attraverso conidi o per impianto traumatico attraverso cute (E anche se ambientali sono addestrati sulle amebe libere e quindi hanno elevata capacità patogenetica nell'entrare nella cellula ospite)
batrachoxhytrium dendrobatidis che appartiene al phylum dei chytridiomiceti
geomyces destructans
La subunità minore 18s
Secondo OMS sono quattro: Criptococco neoformans, Aspergillus fumicatus , Candida Auris e candida albicans
azoli, chilocandine, polieni
La candida che diventa patogeno se le condizioni dell'ospite lo permettono
histoplasma capsulatum
La candida perché alcune specie hanno elevata sopravvivenza nell'ambiente e quindi è maggior una possibile diffusione e la aspergillosi invasiva soprattutto negli individui reparti di terapia intensiva
Un fungo del suolo ambientale, exserohillum rostratum quindi bisogna stare attenti che i farmaci iniettabili siano sterili
No non hanno plasmidi e non effettuano un trasferimento orizzontale, i meccanismi per contrastare gli antifunginei sono meccanismi genetici basati su mutazioni che hanno un minor tempo di fissazione nelle specie aploidi che sono gran parte delle specie patogeni
Per l'uso agricolo di antifungine che ha portato a una resistenza e quindi i funghi che entrano nell'uomo sono già resistenti al farmaco, Così come esistono resistenze che insorgono durante le terapie con antifungine ovvero funghi che acquisiscono resistenza durante il trattamento
Sul gene FKS che presenta hotspot presso le quali possono insorgere mutazioni e si ottiene così una beta glucano sintasi modificata (La mutazione principale è la F419 gamma)
La candida Aurys che è un patogeno critico con elevata capacità di persistere nell'ambiente perché sopravvive su qualsiasi superficie inanimata e quindi ha una facile trasmissione, Inoltre tale fungo ha maturato una resistenza multipla a farmaci antifungine ei tra cui il flucodazolo ed esistono ceppi PD R Resistenti a tutte le classi antifunginei
Perché sono eucarioti quindi non abbiamo bersagli molecolari diversi dai nostri esistono solo tre classi aZoli chilocandine polieni
mucor micosi CAM
Candida CAD
Aspergillosi polmonare CAPA (Con una mortalità a 30 giorni e tale confezione deriva dal trattamento asteroide e dalla presenza di spore ambientali)
Hanno un diametro da quattro a 20 µm
No, ne è priva
dopo la gemmazione
Ci sono 1,6 milioni di morti all'anno e oltre 1 miliardo di persone che soffre di malattie fungine gravi ma comunque sono spesso trascurate
I funghi
Sì perché crea disbiosi, Si altera l'equilibrio dell'organismo e favorisce ad esempio l'infezione da candida glabrata
per lassenza di peptidiglicano sulla parete
Sì è vero un esempio la penicillina
Si intende che sono propagabili/riproducibili per moltissimo tempo in cultura e ciò ho dovuto al fatto che hanno un genoma aploide di 30 40 MB quindi molto piccolo rispetto agli altri eucarioti
Funghi per i quali non è stato conosciuto lo stato sessuale di riproduzione e quindi danno origine soltanto a mito spore
(un tempo erano detti Deuteromiceti
Si intende la classe degli eucarioti quindi anche i funghi unicellulari con un singolo flagello posteriore che condividono un recente progenitore LUCA (Singola cellula eucarioti munita di flagelli posteriori)
Non vengono incluse le piante ma solo animali funghi microsporidi coanozoi e co ano flagellati
In base al gene che codifica per R RNA subunità 18 S (perché tale regione non è soggetta a una pressione selettiva tale da andare incontro a mutazioni
No il genoma è piccolo Rispetto alle altre specie eucarioti di 30 40 Mbp E quindi può essere oggetto di manipolazione genica ed è un modello ideale per il sequenziamento dei geni eucarioti
Due fila più inferiori che sono i trichidiomicota e zigomicota che rappresentano meno del 2% rispettivamente 1% e 1%, Due fila superiori ovvero Basidiomicota e ascomicota che rappresentano nel complesso il 98% e in particolare 34% ascomicota e 64% Basidiomicota
Nel phylo fungineo dei trichidiomicota la spora (Che dotata di un flagello posteriore ed è responsabile dell'estinzione degli anfibi
La fase di eterocarion nei funghi detti dicaria ovvero a doppio nucleo in cui durante la meiosi sia un momento in cui i nuclei non sono ancora fusi e quindi sia uno scambio
Organismo completo quindi con le due forme con due diversi tipi di riproduzione ovvero la forma Anamorfa che compie riproduzione asessuale e teleomorfa Che compie riproduzione sessuale
forma Anamorfa che compie riproduzione asessuale e teleomorfa Che compie riproduzione sessuale.
Un fungo può presentarle entrambe ed è definito olomorfo
La forma anamorfa è cryptococcus neoformans e la forma teleomorfa è filobasidiella neoformens (Quindi in genere mi riferisco a tale fungo parlando della forma che si riproduce in maniera e quindi Anamorfa
È uno Stato a doppio nucleo nel ciclo di vita biologico dei funghi superiori ovvero Basidiomicota e ascomicota (98%specie)in cui si è avuto la fusione del citoplasma cioe plasmogamia ma non si è avuto l'immediata fusione dei nuclei detta cariogamia. È lo Stato a doppio nucleo tra la fine della plasmogamia e l'inizio della cariogamia nella riproduzione sessuata. E la fase in cui può avvenire lo scambio di materiale genetico e quindi quindi un eventuale acquisizione di nuovi tratti fenotipici
eterocarion o dicarion (Funghi dicarya)
Un olomorfo che può essere addirittura differente in forma
Così come la gemmazione è un modo di riproduzione asessuata e i conidi sono le Esospore o propaguli riproduttivi tipici dei funghi che si riproducono in maniera asessuata
Il primo si ha nel caso in cui si abbia la formazione del conidio prima della formazione del setto quindi si ha sintesi di nuovo materiale, Nel secondo tipo tallico il setto è preesistente e il conidio si sviluppa in seguito
La gemmazione negli unicellulari, Accrescimento e segmentazione delle ife attraverso un setto nelle pluricellulari.
Si verifica la conidiogenesi cioè formazione dei conidi, esospore
E il corpo vegetativo del fungo che può essere costituito da una sola cellula quindi unicellulare o da più cellule quindi multicellulare. È legato alla riproduzione sessuale che può essere di tipo eterotallica oomotallica
Nella prima si ha una riproduzione sessuale con il coinvolgimento di due organismi differenti mentre nella seconda all'interno di un unico organismo si ha una differenziazione dei gametangi che poi si fondono dando origine allo zigote
Nello Stato anamorfo che si riproduce asessualmente
No sono entrambe sessuali solo che nella seconda si ha una riproduzione sessuale con il coinvolgimento di due organismi differenti mentre nella prima all'interno di un unico organismo si ha una differenziazione dei gametangi che poi si fondono dando origine allo zigote. quindi in entrambi i casi si formano meiospore
Sono entrambi dei miceti ma i lieviti sono unicellulari e quindi sono un'unica cellula e eucarioti di forma rotondeggiante ovale di dimensioni tra i 3e5 Micrometri. Le muffe sono pluricellulari e sono anche dette funghi filamentosi perché hanno strutture filamentose dette Ife con un diametro dai due ai 10 micron che si intrecciano a formare una struttura detta micelio
Le ife sono strutture tubulari specializzate e ramificate che si dividono in più compartimenti separate da setti. sono i filamenti delle muffe che sono miceti pluricellulari e intrecciandosi vanno a formare il micelio
Sono prodotti dei lieviti che sono miceti unicellulari attraverso la riproduzione asessuata detta gemmazione in cui la cellula dà origine a cellule più piccole
Aumento continuo della biomassa del fungo in tutte le direzioni con formazione di setti e tale crescita ha un ruolo nella riproduzione dei funghi pluricellulari ovvero delle muffe
I funghi sono eterotrofi e si nutrono assorbendo e assimilando dall'esterno sostanze alimentari perché rilasciano già all'esterno vari enzimi e quindi effettuare una digestione extracellulari (viene definita alimentazione disordinata ed è una minaccia per gli ecosistemi)
Perché non compiono fotosintesi come le piante e perché al contrario degli animali sono capaci di compiere digestione extracellulare e di nutrirsi attraverso Osmotrofia ovvero assimilando dall'esterno le sostanze nutritive dato che rilasciano già all'esterno molti enzimi che permettono la digestione e poi l'assimilazione da fuori (viene definita alimentazione disordinata ed è una minaccia per gli ecosistemi)
In primis sia la perdita del flagello che resta come residuo ancestrale solo nei trichidiomicota, Poi si ha la trasformazione degli sporangi mitotici e meiotici che erano strutture che racchiudevano le spore all'interno in veri e propri propaguli riproduttivi liberati all'esterno ovvero mitospore e meiospore
Perché degradano substrati complessi come la lignina la cellulosa e il polline e in questo modo prevalgono su altre specie e producono metaboliti bioattivi come antibiotici per contrastare altri competitori
ascomicota 64% e basidiomicota34%, Che sono funghi superiori che presentano questo stato di etero carion o dicarion A due nuclei interposto tra la fusione citoplasma e la fusione dei nuclei nella riproduzione sessuata
Un atteggiamento polifasico ovvero un approccio genetico che analizzava nuove regioni e quindi più subunità
Meno del 5% delle specie fungine in natura
No sono state scritte meno del 5% delle specie fungine presenti in natura (Esistono specie critiche diversificate solo con tecniche molecolari)
Il nome dello Stato anamorfo che si riproduce in maniera asessuata
Separazione del citoplasma tra madre e figlia post mitosi o meiosi
Cellule terminali negli intrecci miceliali che danno origine a clamidospore in condizioni di carenza di ossigeno e nutrienti
Funghi che vanno incontro a un dimorfismo innescato dalla temperatura ovvero a 37° sono presenti sotto forma parassitica ovvero di lievito mentre se coltivati a 25° sono nella forma di muffa quindi miceliale o saprofitica
La forma parassitica è quella di lievito e in genere si passa dalla forma ifale e quindi dalla muffa a quella parassitica di lievito l'unica eccezione è rappresentata da coccidioides innitis Che ha come forma tissutale la sferula che è una forma parassitica che si crea per la crescita merisistemica in tutte le direzioni e si segmenta all'interno creando così endo spore interne
coccidioides innitis Che ha come forma tissutale la sferula che è una forma parassitica che si crea per la crescita merisistemica in tutte le direzioni e si segmenta all'interno creando così endo spore interne
Batrachochytrium dendrobatidis BD che fa parte dei crytridiomicota ed è mobile
Sono delle piccole strutture che emergono dalla superficie dell'Ifa che possono essere a singola serie oppure a due serie e supportano una quantità di conidi (blastoconidi, forma infettante ) enorme che poi vengono rilasciati dall'Aspergillus che quindi è una cellula conidiogena
conidi (blastoconidi, forma infettante ) Rilasciati dai fialidi, piccole strutture che emergono dalla superficie del ifa
È un patogeno accidentale infatti l'infezione sia sempre solo dall'incontro con il microrganismo e infetta l'uomo sempre in modo accidentale quindi non si trasmette da uomo a uomo ma è un microrganismo ambientale ubiquitario
E termitollerante quindi può sopportare temperature anche intorno ai 30 50° e sopravvive nel terriccio, nel compostaggio negli ambienti rurali, infatti sono a rischio i contadini e i lavoratori esposti alle polveri
Non si trasmette uomo uomo infatti un patogeno accidentale l'infezione sia sempre solo dall'incontro con il microrganismo infatti è ambientale
perché noi respiriamo circa 100 200 Conidi al giorno ma siamo in grado di contrastare questa cospicua inalazione grazie al muco e ad altri meccanismi ma nella fibrosi cistica si ha una alterazione della produzione di muco che fa sì che i conigli rimangano intrappolati e ciò accelera e aggrava la loro disfunzione polmonare
Attraverso l'inalazione dei conidi che sono la forma infettante dell'Aspergillus anche se noi siamo in grado di contrastare la cospicua azione dato che respiriamo circa 100 200 blastoconidi al giorno. questi conidi devono riuscire ad arrivare agli alveoli e quindi devono essere abbastanza piccoli per raggiungerli e innescare la malattia
Cresce sottoforma di muffa ovvero è un fungo filamentoso che forma conidi che si sviluppano catenelle dette fialidi
Sono IFe che non presentano conidi che invece vengono prodotti al centro del fungo dove le sostanze nutritive hanno possibilità di crescita maggiore e queste appaiono come ife bianche al microscopio poiché il colorante lattofenolo Cotton blu va colorare solo i conidi contemuti nelle ife, non le IFe
il colorante lattofenolo Cotton blu, che va colorare solo i conidi contemuti nelle ife, non le IFe, Quindi le ife appariranno bianche e non blu poiché hanno un'assenza assoluta di conidi e quindi non si colorano
45° e non 90 come quello di altre muffe ciò permette di identificare la spia Gill S in un campione
Le IFe dicotomiche ramificate della Aspergillus hanno un angolo di ramificazioni di 45° E non di 90° come quello di altre muffe
Prolungamento in continuità con la parete privo di setti che anticipa la formazione delle IFe vere e proprie che presenteranno setti regolari
Dal buio
Una riproduzione sessuale che dà origine a spore più grandi e prodotte dopo un mese di crescita se si è in particolari condizioni come ad esempio il buio che favorisce la riproduzione sessuale
I polimorfonucleati cioè i neutrofili
DECTINA1 che va a riconoscere i beta 1,3 glucani che sono molto abbondanti nei conidi gonfi perché germinanti, TLR4 e TLR2
La fase di rigonfiamento cellulare ovvero Selling che poi porta alla germinazione nel caso in cui non ci sia inibizione, Però in genere gli immunocompetenti permettono il 100% dell'inibizione della germinazione e sono necessari radicali dell'ossigeno o corticosteroidi per impedire tale inibizione e quindi permettere ai conidi di trasformarsi nel tubulo germinativo
lattoferritina e chitinasi che sono prodotte anche dalle cellule epiteliali e dai macrofagi
Niente non si hanessuna conseguenza e non si incorre in aspergillosi polmonare tranne nel caso in cui si abbia una malattia cavitaria polmonare oppure in presenza di altre condizioni deficitarie malattie polmonari croniche negli immunodepressi (Aspergillosi necrotica cronica, Aspergillosi invasiva polmonare, Aspergillosi allergica bronco-polmonare
Spettrometria di massa
La melanina
Aspergillosi necrotica cronica, Aspergillosi invasiva polmonare, Aspergillosi allergica bronco-polmonare
Criptococcus
Nella maggior parte della sua vita sottoforma di lievito e soltanto nella fase sessuale è in grado di formare dei filamenti quindi solo nella fase dell'accoppiamento e filamentoso e la produzione di filamenti è stimolata dai ferormoni prodotti solo se i due individui sono compatibili
Soltanto al momento dell'accoppiamento quindi nella fase sessuale e i filamenti si formano sotto stimolo dei ferormoni sessuali che si generano solo se due ceppi o individui sono compatibili per lo scambio di materiale genetico e la meiosi tramite tramite riproduzione sessuale
Perché nell'ambiente possono avere due tipi di vita una indipendente e una all'interno dell'amebe del suolo così come nell'ospite mammifero i criptococchi possono essere o liberi nei tessuti o nei fluidi corporei o all'interno delle cellule fagocitiche
basifiomicota, quindi ha come propagulo riproduttivo la basidiospora ed e un lievito Facoltativo intracellulare
E il fatto che l'unico microrganismo capsulato
CriptococcusNeoformans che presenta due varietà: grubii che si identifica col sierotipo A e neoformans che si identifica il sierotipo D.
Criptococcus gattii Che comprende i sierotipi B e C
Otto tipi molecolari di cui VN(Varietà neoformans):
VNI-VNII Corrisponde alla varietà grubii, VNIII,
Corrisponde a degli ibridi che non sono né sierotipo né ma un insieme dei due, VNIV CHE CORRISPONDE ALLA VARIETÀ NEOFORMANS e poi VG (varieta gattii) VGI-VGIV, Cioè quattro tipi molecolari
VNIV (Esistono otto tipi molecolari)
il cripto cocco neoformans agli escrementi aviari in particolare dei piccioni dove le cellule circondate da capsula diventano disidratate e molto piccole quindi facilmente inalabile. Cripto cocco Gatti e associato a varie specie di albero tra cui l'eucalipto
Perché l'infezione rimane latente per un lungo periodo nel caso in cui si abbiano un'infezione polmonaria primaria poiché tale malattia si contrae tramite inalazione di particelle infettanti che sono cellule di lievito essiccate (Che quindi hanno ridotto gli strati capsulari e le dimensioni )o basidiospore Che poi a livello polmonare diventano cellule titaniche con un diametro fino a 100 micron che non possono essere fagocitate facilmente e rappresentano dei reservoir del microrganismo così che possa poi riattivarsi si parla di gigantismo e queste cellule titaniche permettono anche la disseminazione
tale malattia si contrae tramite inalazione di particelle infettanti che sono cellule di lievito essiccate (Che quindi hanno ridotto gli strati capsulari e le dimensioni )o basidiospore
Con la colorazione l'atto fenolo cotton blu usata per mettere in evidenza le IFe che contengono Conidi ma non le ife sterili che appaiono bianche poiché prive di Conidi
Un processo che promuove la persistenza del fungo nell'ospite e può tradursi sia in latenza che in recidive di malattie perché dopo che il cripto cocco è stata segnalato come Conidi essiccati o Basilio spore presenta un forte aumento di dimensione e va a formare cellule titaniche con un diametro fino a 100 micron che non possono essere fagocitate facilmente e rappresentano dei reservoir del microrganismo così che possa poi riattivarsi si parla di gigantismo e queste cellule titaniche permettono anche la disseminazione
No ne produce pochi che però possono essere utilizzati a scopo diagnostico
Il cripto cocco è una performance colpisce individui immunocompromessi mentre il cripto cocco gatti colpisce individui immunocompetenti nelle regioni endemiche cioè le regioni tropicali e subtropicali
Le regioni tropicali e subtropicali dove esso va a colpire anche individui immunocompetenti
La riproduzione sessuale si verifica tra cellula aventi lo stesso locus per tipo di accoppiamento o locus opposto, quindi tra individui di tipo AA o alfa alfa o tra individui di tipo a alfa
Tutte e tre le forme cioè blastospore prodotte per via asessuale sia cellule di lievito essiccate sia basidiospore prodotte per via sessuale sono propaguli infettivi importanti per diffondere l'infezione
SNC infatti causa frequentemente una meningoencefalite o meningite fatale quando dissemina a partire dall'infezione polmonare primaria.
Vi accede per due modalità o transocitosi attraverso le cellule della barriera epiteliale o aprendo un varco tra le cellule attraverso la rottura delle tight junctions
accede per due modalità o transocitosi attraverso le cellule della barriera epiteliale o aprendo un varco tra le cellule attraverso la rottura delle tight junctions
Perché può modificare se stesso nelle dimensioni e nella struttura della capsula ovvero aggiungendo strati o rimuovendoli, Come durante l'infezione polmonare in cui si ha un forte aumento di dimensioni fino a un punto in cui si comincia a liberare materiale capsulare per inibire la fagocitosi. La presenza della capsula è proprio l'unicità di tale microrganismo che lo distingue dagli altri patogeni fungine
Il cripto cocco neoformans Perché durante la permanenza nell'ambiente le cellule del microrganismo si disseccano diminuendo di volume e possono essere quindi inalate cosa che non avviene per candida che manca di tale capacità di sopravvivenza e inoltre essendo capsulato evade le difese immunitarie in nate
E termo tollerante ovvero può resistere la temperatura corporea di 37°
La fosfolipasi PLB
Criptococcosi meningea
permette al cripto cocco l'evasione dal polmone permettendo di oltrepassare la barriera mucosa e disseminare per arrivare al SNC e superare anche la barriera encefalica causando meningite infettiva
Quella prodotta da criptococco si ottiene a partire da neurotrasmettitori in particolare dalla dopamina ad opera dell'enzima laccasi. In entrambi i microrganismi è un meccanismo di patogenicità ed è utilizzata come bersaglio terapeutico
Laccasi
Sì, questo previene la completa clearance funginea e quindi esita in infezioni latente, Inoltre l'immunità è responsabile dell'esito dell'interazione di criptococco con l'ospite infatti si ha un danno sia in caso di eccesso di immunità o deficit rispettivamente si hanno due diverse reazioni stimolate dalle cellule T helper o TH uno o TH due nella TH uno si ha la distruzione microrganismo ma eccessiva reazione immunitaria (Eccesso produzione citochine pro infiammatorie e stato di infiammazione) mentre nella TH due una limitata reazione immunitaria (immunodeficienza) e quindi sopravvivenza microrganismo
Per gemmazione formando blasto spore o anche per via sessuale formando basidio spore a partire da filamenti per l'accoppiamento
Falso, L'infezione polmonare che tra i lieviti è causata solo dal criptococco neoformans è dovuta all'inalazione o di spore o di cellule di lievito essiccate
La fuoriuscita del microrganismo(criptococco neoformans) dai macrofagi alveolari senza portare alla lisi della cellula
Gattii
No infatti si ha necessità di fare una diagnosi differenziale utilizzando marcatori come l'antigene criptococci poiché l'infezione polmonare o non presenta sintomi o presenta dei sintomi in comune con altre infezioni
Antigene cripto coccico CrAg Nel sangue Oppure posso analizzare i livelli di glucuronoxilomannano Nel siero e nel liquore per fare diagnosi di ceiptococcosi (La presenza di questi antigeni è stata rilevata nel due al 21% di pazienti infettati da HIV)
È un prodotto di scarto del metabolismo che incrementa la resistenza del cripto cocco a tre tipi di stress cioè ossidativo osmotico e termico e lo rende un patogeno accidentale che ha acquisito tali fattori dall'ambiente
In primis la capsula ma anche il mannitolo la superossido dismuasi, la melanina, la proteasi e le fosfolipasi di cui in particolare la fosfolipasi PLB permette l'evasione dal polmone
Terapia di induzione che prevede l'associazione di amfotericina B con la flucitosina Per compensare le resistenze, Terapia di consolidamento che prevede la somministrazione di 14 mg al giorno di fluconazolo per otto settimane a cui segue una terapia soppressiva di mantenimento per un anno
Criptococco
Le cellule titaniche o giganti
Candida criptococco e Aspergillus
Euascomicetes, A cui appartengono Aspergillus fumigatus e coccidiodes.
archiascomicetes, A cui appartiene schizosaccharamyces Pombe, L'unico lievito che si divide per scissione binaria.
Hemiascomicetes, A cui appartengono due clade: candida e saccharomices (che include eccezionalmente candida glabrata)
Fa parte degli Hemiascomicetes, A cui appartengono due clade: candida e saccharomices, che include eccezionalmente candida glabrata. Quindi candida glabrata non è inclusa nella clade delle candide poiché presenta delle similarità a livello genetico ai Saccharomyces e non è stata dimostrata la capacità di transizione morfologica lievito-ifa ed è presente solo in forma unicellulare di lievito al contrario delle altre candide
non è stata dimostrata la capacità di transizione morfologica lievito-ifa ed è presente solo in forma unicellulare di lievito al contrario delle altre candide (Inoltre presenta delle similarità a livello genetico con i Saccharomyces)
È un commensale della cute e della mucosa orale, genitale e soprattutto gastrointestinale in equilibrio con il microbiota che quindi può diventare un patogeno opportunista e disseminare nel circolo ematico acquisendo caratteri di virulenza in caso si abbia unalterata omeostasi del microbi intestinale
Candida albicans, Dubliniensis e Tropicalis. Si intende che tendono ad assumere una transizione da cellule bianche virulente a cellule opache non virulente (Ovvero dalla forma di colonia liscia alla colonia più rugosa con asperità sulla superficie per una modificazione nell'espressione di aspartil proteinasi )oltre alla transizione dimorfica lievito ifa
Il microbiota intestinale che la mantiene in uno stato non eccessivamente proliferativo
No si presenta sempre sottoforma di filamento muffa e mai come lievito unicellulare
Il 70% delle specie fungine conosciute si presenta sotto forma filamentosa quindi come muffa e questa filamentazione Può essere considerato un carattere di virulenza
Criptococco neoformance esiste solamente in forma di lievito mentre Aspergillus solo in forma di filamento muffa
La modificazione dell'espressione delle aspartil proteinasi
Perché si presenta sotto forma di IFe ma può staccarsi dal biofilm ifale ed esistere sottoforma di lievito così come sottoforma di pseudo Ife. Le tre forme coesistono e la regolazione è attuata dal fattore Ume6 (unscheduled meiotic expressione) Che se è presente a bassi livelli favorisce la forma di lievito a livelli intermedi la pseudo ifa a livelli alti ifa. la differenza tra ife e pseudoife è l'esistenza di setti che esistono solo nella forma ifale mentre nella pseudo ifa si hanno delle costrizioni che formano giunzioni tra le cellule ma non setti.
La forma ifale
è l'esistenza di setti che esistono solo nella forma ifale mentre nella pseudo ifa si hanno delle costrizioni che formano giunzioni tra le cellule ma non setti
La presenza del siero, Un pH vicino alla neutralità, Una temperatura 37° gradi, La concentrazione di CO2
Nel fungo dimorfo classico abbiamo o la fase lievitiforme o la fase filamentosa e non le vedremo mai insieme se non nel momento di transizione di fase mentre nella candida albicans si parla di organismo tri morfo proprio perché si hanno tutte e tre le fasi (ifa, pseudoifa, lievito) contemporaneamente grazie alla regolazione attuata dal fattore Ume6 (unscheduled meiotic expressione) Che se è presente a bassi livelli favorisce la forma di lievito a livelli intermedi la pseudo ifa a livelli alti ifa
regolazione attuata dal fattore Ume6 (unscheduled meiotic expressione) Che se è presente a bassi livelli favorisce la forma di lievito a livelli intermedi la pseudo ifa a livelli alti ifa
Forme di resistenza caratteristiche di Candida albicans e candida tropicali che permettono al microrganismo una volta disseminato di sopravvivere in condizioni estreme o sfavorevoli e si originano dai blasto conidi (Estensione del fenomeno di gemmazione) distribuiti lungo le Ife
Candida albicans e candida dubliniensis
Locus MTL che permette un accoppiamento tra cellule opache a-a e cellule chiare alfa-alfa per le quali è necessario un passaggio da eterozigote a omozigoti e quindi un cambiamento da fenotipo bianco ad opaco non virulento quindi uno switch fenotipica regolato da fattori esterni come la pressione di CO2 di O2 e UV e pH e alta temperatura temperatura. quindi l'accoppiamento è regolato anche da fattori ambientali che presiedono lo switch fenotipica
Sono connessi alla formazione dei filamenti infatti la candida è. in forma ifale. ne esistono di due tipi uno patogeno , Che è eterozigote con il locus MTL in eterozigote e uno sessuale esclusivo del momento dell'accoppiamento, Che ha il locus in omozigoti. I due biofilm sono diversamente regolati ma condividono il regolatore trascrizionale TEC1 uno ma poi differiscono dall'attivazione del locus BCR1 che è responsabile alla produzione della matrice che nel tipo patogeno alla caratteristica di essere impermeabile impenetrabile e resistente a farmaci
Quello patogeno ha una matrice che impenetrabile impermeabile e resistente ai farmaci poiché viene espresso il locus BCR1. quello patogeno è eterozigote con il locus MTL in eterozigosi Ed è associato allo stato commensale e patogeno di candida mentre quello sessuale è esclusivo del momento dell'accoppiamento e ha il locus in omozigoti. I due biofilm sono diversamente regolati ma condividono il regolatore trascrizionale TEC1 ma poi differiscono dall'attivazione del locus BCR1
Adesine che hanno un dominio RGB che lega le proteine della matrice, mannoroteine che legano la fibronectina, Proteine MP 66, Proteine A LS, Lectina EPA1, Proteasi tra cui la famiglia delle proteasi aspartico SAP, Fosfolipasi e lipasi
sono proteasi aspartico secrete che hanno due siti attivi che presentano un residuo di acido aspartico e sono esattamente come quelle delle HIV e questo presenta un effetto collaterale nel caso in cui un malato di HIV sia trattato con una terapia più farmaci di cui alcuni sono attivi proprio contro le proteasi e quindi l'uso di tali farmaci va a ridurre sia il fungo che la gravità dell'HIV. Tali proteasi vanno a favorire la produzione di biofilo in particolare la SAP 5,6,9, Altre sono attive nell'epitelio buccale cioè la 1,2,3 altre legano covalentemente la parete e sono la nove e la 10. La diversa attività è capacità di produrre proteasi è uno dei principali fattori di virulenza di candida Arbise
Proteine Hwp1
Transitoria e intermittente e Questo crea difficoltà nell'identificare il microrganismo nel sangue attraverso l'emo coltura e per questo si preferiscono dei test basati sulla ricerca di antigeni specifici e del beta glucano
Candida albicans
A quella orale sono AIDS tanto che la candidosi orale era un segno distintivo dei soggetti infetti, Deficit immunitari e terapia con corticosteroidi, Fattori locali tra cui problemi dentari o a anomala produzione di saliva, Alterazioni del microbiota, Dieta molto ricca di carboidrati. A quella invasiva sono associate la neutropenia prolungata, Neoplasie ematologiche e solide, Terapia intensiva post chirurgica quindi pazienti o ospedalizzati hanno un alto rischio, Fattori legati alla permanenza negli ospedali all'uso di terapia antibiotica multipla e caratterizzazioni endovenosa, Ferite severe
Il 10% di tutte le infezioni Nosocomiali e nell'ambito delle infezioni torrente circolatorio rappresenta la quarta più probabile causa
Candidosi disseminata acuta con esordio improvviso e febbre candidemia in invasione degli organi interni, Candidosi disseminata cronica o epato splenica che si manifesta in pazienti affetti da neutropenia e porta micro ascessi a livello di fegato e milza e alti tassi di mortalità, Endocardite, Endoftalmite, Polmonite ma è abbastanza rara
Microscopia con KOH al 10% o con colorazione non specifica pass, Coltura per evidenziare il tubulo germinativo o clamidopore, Test di assimilazione di carboidrati, Metodi non colturali come la ricerca di antigeni specifici quali mannoproteine e beta glucani
La disseminazione ha luogo solo sottoforma di lievito
La forma filamentosa o ifale che è si converte da quella di liveito attraverso un cambiamento dell'assetto delle gamma proteine permette l'invasione e la penetrazione del tessuto poiché all'estremità del filamento si hanno elevate concentrazioni di enzimi litici. Questa è anche la forma presente nei biofilm. Invece la di disseminazione avrà luogo solo sottoforma di lievito
La forma filamentosa o ifale che si converte da quella di liveito attraverso un cambiamento dell'assetto delle gamma proteine permette l'invasione e la penetrazione del tessuto poiché all'estremità del filamento si hanno elevate concentrazioni di enzimi litici. Questa è anche la forma presente nei biofilm.
Entrambi appartengono al filum degli Ascomicota quindi sono lieviti a ascomiceti e in particolare coccidioides immitis Fa parte degli Euascomiceti
Attraverso il suolo arido e alcalino dove il microrganismo prolifera sottoforma di muffa
Sono strutture sacciformi date dal fatto che la crescita avviene in tutte le dimensioni, all'interno delle quali si formano tanti setti e si segmentano le spore dette endo spore, è la struttura infettante del coccidioides immitis A cui tale microrganismo si trova a 37 °C (Al contrario degli altri miceti dimorfi la cui forma tissutale a 37 °C corrisponde a quella di lievito)
Si presenta sottoforma di sferula e non sottoforma di lievito. Quindi la sferula è la struttura infettante che presenta struttura sacciforme all'interno della quale si formano tanti setti e si segmentano le endo spore che vengono rilasciate e si ingrandiscono a loro volta formando altre sferule e permettendo la persistenza del microrganismo nell'individuo infettato
coccidioides immitis, Che vengono rilasciate dalla sua forma infettante a 37 °C tissutale che la sferula e non la forma di lievito come gli altri miceti dimorfi. Tagli endo spore si ingrandiscono loro volta e formano altre sferule permettendo la persistenza del microrganismo nell'individuo infettato
No perché la forma è tissutale a 37° è la sferula e non lievito al contrario degli altri miceti dimorfi
coccidioides immitis, perché basta l'inalazione di una singola spora/artroconide per dare origine all'infezione data l'incredibile capacità di di dividersi producendo conidi assai infettanti, Infatti l'artroconidio inalato si differenzia in sferula che si segmenta rilasciando un enorme quantità di endo spore che sono la forma di propagazione All'interno dell'ospite che poi accresce e dà origine a nuove sferule
La proteina SOWgp Che permette al fungo di aderire alle proteine della MEC come la mini Ina fibronectina e collagene di tipo quattro che sono componenti della matrice extracellulare del polmone infatti esso causa un'importantissima polmonite
il suolo alcalino del deserto infatti possiamo notare che durante la crescita in vitro esso in entrambe le fasi sia saprofiti che parassitica rilascia ammoniaca e ioni ammonio Grazie all'attività ureasica (Urea e un metallo enzima riscontrato in grande quantità nelle sferule con endo spore) per alcalinizzare il mezzo di coltura e l'endo spore si circondano di un alone alcalino e ciò permette la sopravvivenza all'interno di fagosomi di macrofagi attivati
L'ureasi Infatti la sua nicchia ambientale è il suolo alcalino del deserto e possiamo notare che durante la crescita in vitro esso in entrambe le fasi sia saprofiti che parassitica rilascia ammoniaca e ioni ammonio per alcalinizzare il mezzo di coltura Grazie all'attività ureasica. Ureasi è un metallo enzima riscontrato in grande quantità nelle sferule con endo spore) e l'endo spore si circondano di un alone alcalino e ciò permette la sopravvivenza all'interno di fagosomi di macrofagi attivati
Ureasi per rendere più alcalino il terreno intorno e permettere anche la sopravvivenza all'interno dei fago somi dei macrofagi attivati infatti la nicchia ambientale di coccidioides immitis È proprio il suolo alcalino del deserto
Coltivando la 37 °C in cui assume la forma tissutale ovvero di sferula (Tratto caratteristico dell'infezione sostenuta da coccidioides immitis) e evidenziandole grazie al contrasto con soluzione di idrossido di potassio KOH al 10% o con eEE
Come una muffa di colore bianco e rapida crescita
La presenza delle tratto caratteristico dell'infezione, forma tissutale di coccidioides immitis
E sfavorita proprio perché ne producono di meno avendo un deficit nel sistema immunitario
Posso effettuare test con coccidioidina o antigeni sferulari
Hanno un valore predittivo negativo
Quella la tissutale
Può essere morfologico o temperatura dipendente e permette di passare una forma ambientale a una tissutale quindi dalla forma filamentosa ambientale a quella di lievito parassitica
sono patogeni polifiletici ossia filo geneticamente distanti che hanno sviluppato un tipo di adattamento che permette di crescere e riprodursi a 37 °C e quindi di svilupparsi nel mammifero e sono parte dei patogeni primari ossia in grado di dare malattia sia in un ospite immunocompetente sia in immuno compromesso
Patogeni primari Come coccidioides immitis e histoplasma capsulatum e lo stato immunitario dell'ospite determinerà i diversi tipi di manifestazione della malattia (Invece i patogeni opportunisti danno infezione solo se l'ospite è compromesso come ad esempio candida e Aspergillus)
var capsulatum e var duboisii, Di cui la prima è ubiquitaria In tutto il mondo mentre la seconda è ristretta all'Africa subsahariana
È un fungo di morfo e quindi presenta una forma ambientale ovvero filamentosa di colore bianco beige con ife microscopiche settate e ramificate che danno origine a due tipi di conidi cioe microconidi e macroconidi tubercolati con protuberanze sulla superficie, È una forma parassitica di lievito unicellulare a 37° molto piccolo caratterizzato da cellule plurinucleate che formano una colonia bianca dall'aspetto liscio che può diventare rugoso man mano che comincia a formare abbozzi di micete per diventare muffa a 30 25°
histoplasma capsulatum , Sono i conidi prodotti dalla forma ambientale ovvero filamentosa di muffa che possiedono sulla loro superficie delle protuberanze (Vengono prodotti prodotti anche microconidi
le echinocandine
Hanno un azione fungistatico in quanto in tali funghi filamentosi si duplicano solo le cellule all'apice al contrario di quelle che si trovano in mezzo quindi la glucano sintetasi in aspergillo funziona all'apice e la terapia o avviene prima che il fungo arrivi nel nostro organismo o se si è già formato bloccherà la replicazione dell'Ifa ma non ucciderà il fungo quindi tali farmaci sono quelli minori effetti collaterali
Inibiscono la sintesi dello stereo di membrana cioè l'ergosterolo e in tal caso accadono due cose o c'è ergosterolo Nella membrana quindi la membrana è meno funzionale e meno fluida cioè un'efficienza ridotta ma il fungo non muore, Oppure a causa deil blocco della sintesi si accumulano i precursori che vengono modificati dalla stessa via biosintetica del ergosterolo producendo sostanze tossiche
Per i primi esso è il bersaglio d'azione del farmaco mentre per i secondi è la struttura della membrana a cui si lega il farmaco
Hanno un'origine naturale da un batterio, lo streptomices nodosus
amfotericina B, Che ha una struttura ciclica con una parte completamente idrofobica e una completamente idrofila
essi non entrano nella cellula e non bloccano nessun pathway biosintetico perché sono troppo grandi ma svolgono la loro azione legandosi all'ergosterolo e alterando la permeabilità di membrana mediante due modalità o formando dei pori o estraendo fisicamente l'ergosterolo dalla membrana quindi a un alto potere fungicida e la MIC coincide con la MFC
Con i polieni
No in quanto non hanno un'azione legata a un Pathway bensì dipendente dall'ergosterolo quindi l'unico modo per avere l'esistenza è che il fungo non abbia ergosterolo nella membrana che un'eventualità comunque dannosa per il fungo in sé
il meccanismo non è così selettivo per la parete fungine poi possono legarsi anche al colesterolo delle cellule umane e possono portare problemi a livello renale in particolare il farmaco si può concentrare nelle a livello renale e se il paziente è malato ha un'insufficienza renale anche non particolarmente grave può determinare un danno. ora tale problema però è stato risolto con la formulazione Liposomiale Cioè il farmaco viene inserito all'interno di liposomi che successivamente si legano più selettivamente alla cellula fungine riducendone gli effetti collaterali. è un farmaco a tossicità relativamente elevata e piretico ovvero induce febbre ed è somministrabile solo per via endovenosa
Solo per via endovenosa
con la formulazione Liposomiale Cioè il farmaco viene inserito all'interno di liposomi che successivamente si legano più selettivamente alla cellula fungine riducendone gli effetti collaterali
L'amfotericina B interagisce con l'ergosterolo per le sue caratterisiche idrofobiche dato che la parte idrofobica interagisce con le code dei fosfolipidi e la parte idrofila automaticamente si assembla nella parte dove andrà ad esserci l'acqua e crea un canale aspecifico che normalizza la pressione osmotica a livello della cellula nelle determina la morte, L'altra modalità è il meccanismo tipo spugna in cui il farmaco resta all'esterno e succhia l'ergosterolo della membrana e quindi crea dei canali in esso
La terapia di combinazione dell'Amfotericina B con la 5 fluoro citosina è migliore delle mono terapie (criptococcosi raggiunge il livello A1 ovvero massimo livello di raccomandazione positiva per la terapia antifungine)
Contro i lieviti ed è una terapia anticriptococcina (Criptococcosi legata all'AIDS), Per la quale NON si usa come monoterapia ma in associazione con Amfotericina B
Non è attiva per sé ma è un farmaco che deve entrare all'interno della cellula fungine dove viene convertita in cinque fluoro uracile nelle cellule target che viene incorporato nell'RNA e questo porta alla terminazione prematura della catena inibisce la sintesi del DNA del fungo attraverso l'azione della timidilato sintetasi, Quindi la doppia attività nei confronti degli acidi nucleici si induce il blocco della sintesi dell'mRNA sia inibisce la duplicazione del DNA
La cinque fluoro uracile 5FU
induce il blocco della sintesi dell'mRNA sia inibisce la duplicazione del DNA
agiscono contro la via biosintetica dell’ergosterolo andando a bloccare la 14α-demetilasi che agisce sul lanosterolo, intermedio biosintetico, agendo sul citocromo P450, CYP51A1 detto anche Erg11p, ovvero prodotto del gene Erg11.
In alcune specie fungine questi azoli inibiscono anche un altro step della via biosintetica degli ergosteroli,cioè lo sterolo Δ22desaturasi, enzima coinvolto nell’ultima tappa della via biosintetica. bloccando tali tappe si accumula tutto quello che a monte e in particolare ERG3 viene metabolizzato in prodotto tossico C5 sterol desaturasi che determina il blocco della riproduzione del fungo e si ha intossicazione della cellula fungine
imidazoli e triazoli
agiscono contro la via biosintetica dell’ergosterolo andando a bloccare la 14α-demetilasi che agisce sul lanosterolo, intermedio biosintetico, agendo sul citocromo P450, CYP51A1 detto anche Erg11p, ovvero prodotto del gene Erg11.
In alcune specie fungine questi azoli inibiscono anche un altro step della via biosintetica degli ergosteroli,cioè lo sterolo Δ22desaturasi, enzima coinvolto nell’ultima tappa della via biosintetica. bloccando tali tappe si accumula tutto quello che a monte e in particolare ERG3 viene metabolizzato in prodotto tossico C5 sterol desaturasi che determina il blocco della riproduzione del fungo e si ha intossicazione della cellula fungine
gli azoli agiscono contro la via biosintetica dell’ergosterolo andando a bloccare la 14α-demetilasi che agisce sul lanosterolo, intermedio biosintetico, agendo sul citocromo P450, CYP51A1 detto anche Erg11p, ovvero prodotto del gene Erg11.
bloccando tali tappe si accumula tutto quello che a monte e in particolare ERG3 viene metabolizzato in prodotto tossico dalla C5 sterol desaturasi che determina il blocco della riproduzione del fungo e si ha intossicazione della cellula fungine
Sono fungi statici cioè bloccano la riproduzione e hanno una differenza tra il valore di M IC e MFC molto ampio con MIC uguale 0,25 mg per ml e MFC 2048 mg per ml. questa è dovuta al fatto che si deve accumulare una quantità importante di sostanze tossiche per uccidere fisicamente la cellula e se eliminiamo il farmaco la cellula ricomincia a crescere
Si lega al ferro del gruppo eme del citocromo P450 E lo blocca quindi blocca l'attività dell'enzima 14 alfa Demetilasi che agisce sul lanosterolo che è un intermedio biosintetico della via di sintesi dell'ergo sterolo. Sono farmaci suicidi in cui una molecola di farmaco blocca una molecola di enzima e quindi deve essere raggiunta una certa quantità di farmaco dentro la cellula affinché funzioni
Nel senso con una molecola di farmaco è in grado di bloccare una molecola di enzima 14 alfa Demetilasi Quindi segue una certa quantità di farmaco dentro la cellula altrimenti non funziona l'effetto di bloccare la via biosintetica dell'ergsterolo
Hanno una tasca più piccola nell'enzima e quindi il fluconazolo che il più grande tra gli azoli stericamente avendo un gruppo che occupa spazio non riesce ad arrivare a livello del gruppo eme (Mentre vi riesce il voriconazolo che è più piccola stericamente)
E resistente al fluconazolo perche tali fungo Ha una tasca più piccola nell'enzima e quindi il fluconazolo che è il più grande tra gli azoli stericamente avendo un gruppo che occupa spazio non riesce ad arrivare a livello del gruppo eme del citocromo P450 e bloccare enzima demetilasi (Mentre vi riesce il voriconazolo che è più piccola stericamente e a cui sono sensibili)
Modificare il target o utilizzare pompe di efflusso così come per certi funghi come candida keusei vi è una resistenza intrinseca dovuta a una tasca di legame presso l'enzima troppo piccola per l'ingombro sterico del azolo
riduzione della produzione dell’ergosterolo che riduce l’efficienza della membrana stessa
(alterazione permeabilità e fluidità)
• aumento di presenza di metaboliti intermedi che agiscono come sostanze tossiche e blocco delle
attività metaboliche all’interno del fungo. Se queste sostanze tossiche si accumulano in grande
quantità, questo determina anche la morte della cellula.
vantaggio degli azoli è quello di avere uno
spettro di azione estremamente ampio: fondamentalmente gli azoli sono attivi contro più o meno
tutti i funghi, contro i lieviti, contro i dermatofiti, contro i funghi filamentosi, contro i dimorfi (H.
Capsulatum e Coccidioides Immitis) e contro i Criptococchi (anche se non è il farmaco di elezione)
ALLILAMMINE (TERBINAFINA E NAFTIFINA)
Hanno sempre come attività la riduzione della sintesi dell’ergosterolo, inibisce l’enzima squalene ossidasi che è la prima tappa della sintesi dell’ergosterolo quindi questo comporta accumulo di squalene, composto tossico e delezione dell’ergosterolo. Si accumulano a livello della cute, raggiungono concentrazioni molto elevate e risultano
particolarmente efficaci nelle dermatomicosi.
La griseofulvina è utilizzata per la cura delle dermatofitosi contro tutti i tre agenti principali, particolarmente
utile per curare la Tinea Pedis
griseofulvina è utilizzata per la cura delle dermatofitosi contro tutti i tre agenti principali, particolarmente
utile per curare la Tinea Pedis
echinocandine, Farmaci antifungini che hanno origine naturale sono metaboliti fungini e hanno una struttura con core ciclici peptidico con una catena lipidica laterale responsabile dell'attività antifungina
cicloximide
anidulafungina, caspofungina, micafungina
echinocandine, Tale enzima è formato da due subunità catalitiche FK S1 e FK S2 è una subunità regolatoria Rho1P che attiva inibisce l'enzima a seconda della necessità del fungo di produrre beta gluca
Perché essi agiscono sulla glucano sintetasi che è responsabile della sintesi del glucano beta 1,3 quindi dato che il cripto cocco non ha solo tale glucano ma anche alfa Lucani e vulcano beta 1,2 e alfa 1,3 è insensibile a tale farmaco
sono fungicide poiché vanno a destrutturare la parete fungina legando la subunità FKS1 della glucano sintetasi e bloccando la sintesi di glucano beta 1,3 ma non sono fungicide per i filamentosi che sono pluricellulari e hanno una capacità di resistenza maggiore così come per candida glabrata che ha sviluppato un meccanismo compensatorio che prevede la produzione di chitina ma il fungo perde la capacità di riprodursi fino a quando non si eliminano le cantine
ha sviluppato un meccanismo compensatorio che prevede la produzione di chitina (Che va a compensare l'assenza di sintesi di glucano beta 1,3 e quindi la destrutturazione della parete fungine )ma il fungo perde la capacità di riprodursi fino a quando non si eliminano le cantine
La subunità catalitica FKS1
amfotericina B, Però gli zigomiceti hanno MIC estremamente alte tra 4:08 perché hanno una parete talmente densa che la molecola riesce a penetrare con difficoltà
Quella che si osserva prima dell'esposizione in vivo ad un farmaco
resistenza che compare dopo l'esposizione ad agente fungine e la resistenza al farmaco viene selezionato all'interno della popolazione microbica e può essere reversibile o acquisita stabilmente.
A maggiore dosaggio per evitare che si abbia una riduzione della sensibilità al farmaco, Attuata dal fungo in modo transiente attraverso meccanismi di reazione allo stress cioè attivando dei meccanismi di detossificazione Come pompe di efflusso e iper espressione di geni come superossido dismutasi
È un fenomeno transiente dato che i funghi sono molto più elastici e si adattano reagendo allo stress . in genere si basa su una risposta allo stress che quindi porta a meccanismi di Geni come la superossido dismutasi che aumentano la capacità di reagire lo stress ma in modo reversibile mantenuto per un tempo piuttosto lungo che poi però decade. In questo modo però l'MIC passa da 0.25 iniziale a otto e per evitare questo fenomeno occorre fare la terapia a dosaggio adeguato non a basso dosaggio
Candida Lusitaniae e Aspergillus terreus, dovuta al fatto che si ha un aumento di enzimi detossificanti come catalasi e superossido dismutasi che fanno aumentare la MIC a 2
La vera resistenza è legata tipicamente a una riduzione della concentrazione di ergosterolo a livello della membrana citoplasmatica: questi ceppi sono meno sensibili all’attività dell’antifungino, ma hanno unimportante problema di riduzione di fitness, si replicano molto più lentamente. (Fondamentalmente, la vera resistenza ai polieni è un qualcosa di molto raro, l’unica cosa che è stata notata è che un aumento di enzimi detossificanti, ovvero catalasi e superossido dismutasi, fanno aumentare le MIC)
specie fungine che sono naturalmente resistenti al farmaco per un difetto del canale facente parte del sistema di acquisizione del farmaco: la citosina permeasi. In alcune
specie questo canale non è compatibile con la 5-FC poiché troppo piccolo, di conseguenza il farmaco non
riesce ad entrare nella cellula e la sua azione non può essere espletata
2 meccanismi : presenza di pompe di efflusso e Mancanza di enzima di conversione da 5-fluorocitosina a 5-fluorouracile (se la sequenza codificanteper questo enzima presenta mutazioni puntiformi che ne determinano una modifica di affinità per il
farmaco allora abbiamo una resistenza)
Per questi motivi la 5-FC viene sempre utilizzata in terapie di combinazione con altri farmaci. (come
Amfotericina-B)
1 Alterazione dei meccanismi del trasporto del farmaco Per cui il farmaco non riesce a entrare oppure ridotto accumulo di azoli nella cellula perché si ha un up regolazione dei trasportatori di membrana della famiglia degli MDR uno ovvero multi drag trasportaer e degli ABC trasportar tra cui CD R1 e CD R2 per la candida (Il farmaco essendo un elemento stressogeno porta accentuata trascrizione dei geni codificanti per le pompe di efflusso)
2 Alterazione del target cellulare ovvero diminuzione dell'affinità del bersaglio e quindi necessità di una dose maggiore del farmaco per ottenere lo stesso risultato (Nella candida glabrata si ha un Intero micro cromosoma aggiuntivo contenente sequenza di Erg11)
3 Alterazione della via sintetica dell'ergosterolo in cui si riduce la fitness del fungo inattivando l'attività dell'enzima sterolo desaturasi e quindi un meccanismo quasi suicida
MDR1 multi drug transporter e ABC transporter CDR1 e 2
Somministrare una quantità bassa di Fluconazolo intorno ai 100 mg mentre bisogna somministrarne 400 o 800 così che il fungo non abbia il tempo di adattarsi e viene totalmente estirpato (Usando questo dosaggio maggiore la resistenza al fluconazolo di candida albicans non esiste più)
Si basa su una mutazione a livello del bersaglio in particolare del gene FK S1 in cui sono presenti due hotspot Reggie ons ovvero H S1 e H S2 che si hanno modificazioni puntiformi (Di cui non richiesta l'omozigosi ) hanno una ridotta possibilità di legame del farmaco all'enzima codificato
Solo utilizzando aria filtrata da filtri HEPA
si, infatti tutti i fungicidi per le piante terminano in olo
No infatti i fungicidi a base azooica per le piante non sono concepiti per colpire Aspergillus ma il meccanismo di azione del farmaco è funzionale anche per lui
Modificazione del target del farmaco insieme alla sua iper espressione quindi si ha una panna resistenza potendo esistere moltissime mutazioni che vanno a cambiare il target e che possono portare resistenza a più tipi di azoli
E intrinsecamente resistente al fluconazolo e ha una M IC per l'amfotericina B pari a due (elevata risoetto 0.25, necessario piu farmaco) quindi può diventare resistente anche alle candine e agli azoli e ha una elevata capacità di sopravvivenza dell'ambiente. Il 4% degli isolati era pundrug e ha un tasso di mortalità del 60% dei pazienti
candida auris
Aspergillus affumicato e strettamente filamentoso non presenta la forma unicellulare di lievito nel ciclo e la forma ifale è cruciale per l'invasione tissutale, Invece cripto cocco neoformans cresce solo come lievito tranne che durante la fase sessuale in cui forma i filamenti per accoppiamento
cresce come ifa multinucleata ma puo passare alla forma di lievito in condizioni anaerobiche e con alta concentrazione di CO2
L'80% mentre solo il 20% in forma di lievito
Candida Albi a tre forme ovvero lievito, pseudoifa e ifa. La forma di lievito è quella per la disseminazione e quindi è presente nel circolo ematico ed è quella che può rilevare nell'emo cultura invece la forma ifale Serve per sfuggire alla fagocitosi
È dovuto alla riproduzione asessuale ovvero la divisione per gemmazione che è diseguale e porta alla formazione di cellule diverse che in genere raggiungono le dimensioni della cellula madre possono anche restare attaccate
È un ascomicete
Le prime sono separate da setti la cui comparsa è proprio parte dell'evoluzione a partire dalla progenitore ancestrale. L'organismo filamentoso quindi si accresce producendo ramificazioni quindi attraverso l'allungamento delle IFe che si aggrovigliano a formare i Miceli e si compartimentalizzano attraverso setti. i setti sono continuazioni della parete cellulare che separano le varie parti ma mantengono micropori Che interrompono la parete e rendono così l ifa una struttura unica multinucleata infatti gli organelli inclusi i nuclei possono passare da un compartimento all'altro attraverso tali micro pori. Invece le pseudoife si dividono per gemmazione e restano attaccate le une alle altre quindi si va ad allungare la stessa la cellula stessa e la cellula terminale della ramificazione darà a sua volta gemmazione e si allungherà ulteriormente quindi simile a formare una catena di pseudoife allungate e tra esse non vi è un setto ma sono cellule separate quindi con delle costrizioni in cui la parete si restringe ma le pseudoife restano legate
i setti sono continuazioni della parete cellulare che separano le varie parti ma mantengono micropori Che interrompono la parete e rendono così l ifa una struttura unica multinucleata infatti gli organelli inclusi i nuclei possono passare da un compartimento all'altro attraverso tali micro pori. in Aspergillus affumicato e nei funghi filamentosi simili i setti sono regolari
le pseudoife si dividono per gemmazione e restano attaccate le une alle altre quindi si va ad allungare la stessa la cellula stessa e la cellula terminale della ramificazione darà a sua volta gemmazione e si allungherà ulteriormente quindi simile a formare una catena di pseudoife allungate e tra esse non vi è un setto ma sono cellule separate quindi con delle costrizioni in cui la parete si restringe ma le pseudoife restano legate
Vanno dai due a 10 µm quindi sono il doppio dei lieviti e si intrecciano a formare il micelio
I funghi dimorfi hanno una transizione termoregolata quindi esistono in due diverse forme in base alla temperatura ma non vi è una coesistenza tra le due forme infatti a 37 °C quindi nel corpo umano vi è la forma parassitica o tissutale di lievito mentre a 25 °C la forma ambientale detta miceliale o saprofitico non parassitica. Invece in candida albicans le tre forme sono presenti contestualmente alla stessa temperatura e non vi è una demarcazione netta tra quali cellule sviluppando una certa morfologia o l'altra
Le colonie di lieviti sono pastosa e cremose mentre quelle di Miceli sono laNose corpose cotonose, infatti nel passaggio da lievito a micelio vedo che la superficie diventa progressivamente rugosa fino ad assumere la caratteristica appunto Lanosa
I primi derivano dalla gemmazione del lievito e quindi prevedono la sintesi di nuovo materiale invece secondi derivano dal Tallo quindi dalla segmentazione delle ife come avviene in coccidioides innitis e quindi non vi è la sintesi di nuovo materiale
sono forme di resistenza che assume il lievito in condizioni di crescita non ottimali e sono più grandi e con la parete ispessiva
esistono delle ife che non presentano setti, in questo caso i nuclei sono immersi in un
citoplasma comune e le ife sono dette cenocitiche. I setti compaiono più tardi nell’evoluzione
Si verifica il passaggio da lievito a micelio mettendo un lievito in un terreno arricchito di siero a 37°. Il lievito dovrebbe emettere il tubulo germinativo ovvero un estroflessione corta che cresce se indotta da fattori proprio come il siero e vengono a formarsi così delle vere ife Nel caso in cui il teste risulti positivo come per candida albicans. Invece per candida cabrata anche dopo ore resta la forma di lievito quindi il test non risulta positivo e questo permette di distinguere le varie forme
Per quanto riguarda l’aspetto che hanno le muffe: la colonia avrà un verde molto marcato al centro
che poi sfuma diventando di un altro colore fino ad andare ad una forma trasparente (ife ialine).
Questo significa che nella parte più centrale, quella dove c’è maggiore capacità del fungo di
riprodursi, noi avremo in una preparazione microscopica diversi aspetti: potremo riscontrare più
elementi riproduttivi al centro della colonia ( il verde è dato proprio dalla grande quantità dei conigli prodotti nel punto in cui sono più concentrate le sostanze nutritive che appunto inducono la riproduzione e tale colorazione è dovuta al fatto che i fialoconidi che derivano dalla riproduzione asessuale di aspergillo affumicatus sono pigmentati), rispetto agli elementi che sono assenti nel margine. (se
noi preleviamo un frammento di queste ife e le trapiantiamo in un altro terreno per permetterne la
crescita, da questo frammento si accresceranno le ife fino ad avere la formazione di strutture
riproduttive che portano i conidi, nel caso specifico di aspergillo noi avremo delle conidiofore che
portano file di conidi che si disperdono nell’ambiente
Compartimentazione cellulare delimitata da membrana che persiste dopo la rimozione della parete cellulare quindi è un fungo che ha perso la parete cellulare quindi resta circondato solo dalla membrana e dato che in genere la parete serve a contrastare le variazioni della pressione osmotica e di resistere quindi ad un eventuale ambiente ipo osmotico evitando lo scoppio affinché si abbia tale forma è necessario un ambiente isotonico
Cellule fungine specializzate che permettono di penetrare nelle cellule vegetali formando la parete grazie alla elevata pressione di turgore generata dall'espansione osmotica della membrana cellulare che preme contro la parete cellulare presente in esse
La chitina che però è responsabile della robustezza ed è formata da polimeri di N acetilglucosamina
la presenza nella membrana citoplasmatica di steroli, in particolare di ergosterolo
Preparazione della parete cellulare in cui vengono rimossi i componenti solubili in acido e in alcoli lasciando quindi solo l'impalcatura insolubile a base di chitina
Una cellula fungina esercita grazie alla parete robusta e modellabile una forza tra zero, 2:10 MB dovuta alla pressione di turgore che la forza generata dall'espansione osmotica della membrana cellulare che preme contro la parete. Invece le ife esercitano forze tra 0,01 e 0,1 micro Newton che sono sufficienti per penetrare l'agar all'8% e quindi responsabili della capacità invasiva
Determina la forma il differenziamento cellulare la capacità invasiva e i funghi senza parete sono sferici inoltre la cellula senza parete se un ambiente ipotonico scoppia
La struttura della parete è stata particolarmente chiarita in Saccharomyces cerevisiae, che abbiamo
detto essere il prototipo del lievito. nello
strato più interno è costituita da un complesso formato da β-1,3 glucano-chitina, Che forma una vera e propria impalcatura che è costante tra i vari tipi di funghi mentre sulla
superficie esterna della parete abbiamo le mannoproteine che formano una struttura fibrillare più
elettrondensa rispetto ai glucani E questo strato più esterno è diverso fra vari tipi di funghi e più eterogeneo e quindi permette di diversificarli . I β-1,3 glucano sono costituiti da almeno 1500 monomeri, che
corrispondono ad un peso molecolare di 240kDa, che corrisponde ad una massa della parete in
percentuale del 50%; i β-1,6 invece sono i glucani più piccoli, hanno un grado di polimerizzazione
che arriva a 150 residui, un peso molecolare che è 1/10 del peso molecolare dei precedenti e sono
i componenti minoritari dei glucani, si trovano essenzialmente nelle ramificazioni e servono da
connettore tra i vari costituenti; la chitina ha un peso molecolare di 25kDa ed è presente in
percentuale 1-3%, ma è comunque sufficiente per dare resistenza alla parete di questi funghi
(Criptococcus neoformans, mucormyceti, zigomyceti)
Sono proteine ramificate, legate a residui di mannosio e il grado di mannosilazione è variabile tra le
varie proteine. propendono dalla superficie della parete della
cellula formando strutture fibrillari, dette anche FIMBRIE (che ricordano un po’ le fimbrie che
abbiamo studiato in batteriologia), che si espandono per 100-300 nanometri. Queste proteine mediano l’adesione sia a substrati inerti, come la plastica, sia a cellule umane o
animali e sono importanti come fattori di virulenza. È da notare che la loro espressione varia in
funzione della temperatura, del terreno di coltura e anche dello stato di transizione lievito-ifa
(quando passa da uno stato all’altro cambia l’assetto delle mannoproteine). giocano un ruolo
immunomodulatorio, essendo in grado di regolare molte delle attività del sistema immune.
Conosciamo due importanti mannani: i mannani di Candida e i mannani di Aspergillus, che sono
componenti più specifiche per la loro struttura rispetto ai glucani
Deriva dalla deacetilazione della chitina e si trova nella parete interna del criptococco neoformans
un quinto del genoma
i β -glucani sono sicuramente molto abbondanti in Aspergillus fumigatus, S.
cerevisiae e Candida, meno abbondanti in Cryptococcus Neoformans, in Blastomyces dermatitidis o
in altri mucormiceti; differente è lo stato degli -glucani che sono presenti per esempio nel 35% in
Cryptoccocus Neoformans e sono importanti in Blastomyces dermatitidis perché la presenza di -
glucani va a mascherare degli antigeni che non vengono riconosciuti dalle cellule dell’ospite, una
sorta di evasione delle difese immunitarie, importanti nella patogenicità di questi funghi. Il
galattomannano è un componente esclusivo di aspergillus fumigatus
glucuronoxilomannano, un
polimero costituito da acido glucuronico, xilosio e mannano e galattoxilomannano, che è un
componente minoritario, fatto da mannosio, xilosio e galattosio. La capsula è strettamente legata
agli -1,3 glucani che costituiscono il 35% della componente
glucanica. Il gene responsabile della sintesi -1,3 glucano sintetasi (AGS1) è coinvolto nella produzione della
capsula (se il gene è deleto non il fungo non sintetizza la capsula. il gene responsabile della sintesi della capsula viene, ad opera di un sistema di segnale, regolato dal
fattore di virulenza Ste12p che regola la formazione della capsula.
La capsula è uno dei più importanti fattori di virulenza in quanto rappresenta una vera e propria
barriera fisica che interferisce con la fagocitosi; inoltre ha una funzione immunomodulatoria in
quanto va a richiamare le citochine pro-infiammatorie, che a loro volta inducono la deplezione dei
vari componenti del complemento e riducono la migrazione dei leucociti nel sito dell’infezione. La
capsula costituisce uno dei più importanti bersagli diagnostici per la criptococcosi, in quanto i suoi
componenti possono essere rivelati nel sangue oppure anche con la colorazione con inchiostro di china
Perché sono legati agli -1,3 glucani che rappresentano il 35% della componente glucanica della parete
Dal beta 1,3 glucano ramificato e dal beta 1,6 glucano. Invece lo strato esterno è diversificato tra i vari funghi ovvero in Aspergillus affumicato prevale il galattomannano e galattosamminogalattano GM e GAG, Invece in cripto cocco neoformans la parete interna presenta il chitosano che deriva dalla dea acetilazione della chitina e al di fuori vi è una capsula polisaccaridi formata da glucuronoxilomannanoINVECE IN CRIPTO COCCO NEOFORMANS LA PARETE INTERNA PRESENTA IL CHITOSANO CHE DERIVA DALLA DEA ACETILAZIONE DELLA CHITINA E AL DI FUORI VI È UNA CAPSULA POLISACCARIDI FORMATA DA E galattoxilomannano legati all a1,3 glucano, In candida albicans è ricca di manna Annie legati a proteine tramite ancore GPI E presenta numerose micro fibrille fibrose formate da beta glucano 1,3 e chitina, Infine i blastomiceti e histoplasma hanno alfa 1,3 glucano che maschera il beta 1,3 glucano dal sistema immunitario
Protegge i funghi dal sistema immunitario racchiudendoli nella matrice extracellulari e impedendo quindi il riconoscimento alla fagocitosi. In aspergillo affumica Atus la matrice extracellulare incolla i filamenti micidiali come un guanto ed è priva di chitina e di beta 1,3 glucano, Invece in pneumocisti e candida Albicams e ricca in beta 1,3 glitch Annie DNA e in candida tropicali è ricca di N acetile glucosamina che forma la chitina
idrofobine, Che sono proteine anfipatiche che si assemblano a formare strutture bastoncello e creano una superficie idrofobica che rappresenta un fattore di virulenza poiché protegge dai macrofagi alveolari, MELANINA Che è un composto polimerico amorfo complesso che rappresenta il pigmento sulla parete interna che crea specie fungine nere scure, GAG E GM galattosamminogalattano e galattomannano
sono proteine anfipatiche che si assemblano a formare strutture bastoncello e creano una superficie idrofobica che in aspergillus fumicatusrappresenta un fattore di virulenza poiché protegge dai macrofagi alveolari
È ricca di manna Annie legati a proteine tramite tramite ancore GPi E presenta numerose micro fibrille fibrose formate da beta glucano 1,3 e chitina
Formata da alfa 1,3 glucano che maschera il beta 1,3 glucano dal sistema immunitario le cui cellule presentano il recettore lectina uno che interagisce proprio con il beta 1,3 glucano
È una proteina della parete una adesina che è espressa sulla parete delle cellule ifali di candida albicans e permette la formazione del biofilm favorendo l'adesione reciproca
famiglia Asl (agglutin like sequence )in candida albicans e Epa (epithelial adhesion) codificate dal gene EPA in candida glabrata
parte catalitica codificata da geni FKS/GSC, parte regolatoria codificata da RHO1. il gene FKS è quello che bersagliato dalle Echinocandine e presenta nelle regioni extracellulari delle regione hot spot dove avvengono mutazioni che possono portare alla resistenza. In nastro affumicato vi è un unico gene FKT mentre in candida Bican sono tre diversi FKS1 2 e 3
DHN melanina, in Aspergillus e funghi neri patogeni sintetizzata da malonil coA grazie a polichetosintasi
DOPA melanina sintetizzata nel criptococco dall enzima laccasi se presente dopamina.
la melanina permette di mantenere la turgidità in caso di disidratazione e aumenta la rigidità della parete cellulare
AGS1
80% ifale pluricellulare e 20% lievito unicellulare
crescita isotropica cioe in tutte le direzioni cosi da creare struttura compartimentalizzata contenente esospore
saccaromyces pombe con pochissima chitina e pneumocisti jirovenci privo di chitina e alpha glucano, in essi robustezza data da beta glucani che è anche elastico
in condizioni di deplezione di ferro, gli strati interno ed esterno risultano ispessiti e il β-1,3-glucano è meno esposto.
, la produzione di chitina è aumentata, e la chitina è presente sia negli strati esterni che interni della parete cellulare. Inoltre, le proteine della parete cellulare tendono a legarsi sempre più alla chitina piuttosto che alla componente β-1,3-glucanica (dato che essa è diminuita data attivita bloccante echinocandine sulla beta glucano sintasi) dello scheletro interno della parete.
L’adesione è una proprietà della parete cellulare esterna, dove proteine altamente glicosilate, grazie alle loro strutture O-glicano e N-glicano, aumentano l’affinità verso i recettori immunitari.
Alcune di queste proteine, come Als5, Eap1, Hwp2 e Sap65 in C. albicans e Flo1/Flo11 in S. cerevisiae, possiedono proprietà amiloidi, passando da uno stato disordinato a uno altamente ordinato attraverso un processo detto β-aggregazione. Questa proprietà è importante per la formazione del biofilm e l’acquisizione di zinco.
, che le rendono cariche negativamente e idrofobiche. La melanina può assorbire radiazioni elettromagnetiche: funghi ricchi in melanina sono stati osservati proliferare in siti contaminati da radioattività (es. Chernobyl).
a. Studi recenti indicano che le vescicole di membrana possono attraversare la parete cellulare, sia dall’interno verso l’ambiente extracellulare, sia dall’esterno verso il citoplasma (vedi figura, parti a e b).
Nonostante il diametro dei pori stimato per le pareti di Saccharomyces cerevisiae e Candida albicans sia di circa 6 nm, è stato dimostrato che i liposomi antifungini di 60 nm (es. AmBisome) possono attraversare intatti la parete cellulare di C. albicans e anche la parete e capsula di Cryptococcus neoformans (vedi figura, parti c e d).
Come in altri organismi, anche nei funghi sono state osservate vescicole extracellulari (ECV) che trasportano proteine, lipidi, acidi nucleici e polisaccaridi, con potenziale effetto su cellule fungine vicine o sul sistema immunitario.
Nella maggior parte dei casi, le ECV di C. albicans misurano tra 100 e 200 nm (vedi figura, parte e). Nei biofilm fungini, queste vescicole trasportano componenti chiave della matrice e devono quindi attraversare la parete cellulare. Il fatto che queste dimensioni superino la porosità teorica della parete suggerisce che quest’ultima possieda proprietà viscoelastiche e dinamiche.
Glucano, mannano e chitina sono importanti pattern molecolari patogeno-associati (PAMP) che attivano risposte immunitarie innate e adattative attraverso l’interazione con i recettori di riconoscimento dei pattern (PRR).
Lo strato interno della parete cellulare, e in particolare il β-1,3-glucano, è un importante agonista della risposta infiammatoria. In Histoplasma capsulatum, lo strato esterno della parete contiene α-1,3-glucano, che ricopre e maschera il β-1,3-glucano dai recettori immunitari, impedendo così l’attivazione del sistema immunitario.
I mannani presenti nello strato esterno della parete cellulare di C. albicans sono stati proposti come uno scudo per il β-glucano; tuttavia, è stato anche riportato che i mannani possono attivare risposte immunitarie in diversi tipi di cellule immuni, inclusi monociti e cellule dendritiche. Inoltre, è evidente che alterazioni dell’architettura della parete cellulare, come quelle indotte dalla caspofungina, aumentano il riconoscimento immunitario del β-1,3-glucano.
Glucano, mannano e chitina sono importanti pattern molecolari patogeno-associati (PAMP) che attivano risposte immunitarie innate e adattative attraverso l’interazione con i recettori di riconoscimento dei pattern (PRR).
Lo strato interno della parete cellulare, e in particolare il β-1,3-glucano, è un importante agonista della risposta infiammatoria. (In Histoplasma capsulatum, lo strato esterno della parete contiene α-1,3-glucano, che ricopre e maschera il β-1,3-glucano dai recettori immunitari, impedendo così l’attivazione del sistema immunitario.)
Modificazioni dell’organizzazione e composizione della parete cellulare durante il ciclo vegetativo di A. fumigatus. (a) La parete del conidio a riposo è composta da tre strati: quello più esterno è lo strato a bastoncelli (arancione), costituito dalla idrofobina RodA; al di sotto si trova lo strato di melanina (grigio scuro); lo strato più interno è composto da polisaccaridi (verde). La linea blu rappresenta la membrana cellulare.
(b) Il rigonfiamento del conidio rappresenta la fase iniziale della germinazione: lo strato a bastoncelli viene degradato da proteasi e la pressione osmotica interna aumenta, portando a un rigonfiamento e a una riorganizzazione della parete tramite idrolasi glicosidiche.
(c) Con l’emergere del tubo germinativo, lo strato di melanina si disorganizza (visibile come chiazze di melanina sulla superficie del conidio), mentre lo strato interno assume la struttura della parete del micelio, che viene poi rivestita da una matrice extracellulare (viola chiaro), composta principalmente da galattosaminogalattano (GAG).
La struttura della parete cellulare si modifica in risposta a condizioni ambientali differenti, determinando l’esposizione di diversi polisaccaridi sulla superficie, come chitina e β-1,3-glucano.
Galattosaminogalattano (GAG).Presente solo su parete dei conidi germinanti e ife di aspergillus fumicatus, ha un ruolo immunologico rilevante con effetti sia pro- che anti-infiammatori.➤ Funziona da adesina, facilitando il legame delle ife a cellule epiteliali, macrofagi, neutrofili e piastrine.➤ Favorisce la penetrazione nelle cellule epiteliali senza causarne la morte.
Il conidio a riposo rappresenta la forma più resistente, mentre il conidio rigonfio è la forma più suscettibile agli stress ambientali e immunitari. La germinazione del conidio riduce la sua resistenza alle difese immunitarie dell’ospite, soprattutto per l’esposizione sulla superficie della parete cellulare di PAMPs come β-1,3-glucano e chitina (a volte anche secreti).
Galattosaminogalattano (GAG).Presente solo su conidi germinanti e ife, ha un ruolo immunologico rilevante con effetti sia pro- che anti-infiammatori.
aumento del contenuto di chitina.
Il rilevamento della chitina fungina viene utilizzato per attivare l’immunità mediata da PAMP nelle piante. (A) La liberazione di frammenti di chitina in seguito all’attacco da parte delle chitinasi dell’ospite può attivare l’immunità nelle piante. Per contrastare questo meccanismo, alcuni fitopatogeni secernono effettori che bloccano l’accesso alla chitina (B) o inibiscono l’attività delle chitinasi (C).
Resistenza alla immunità: Capsula
La capsula polisaccaridica di Cryptococcus neoformans rappresenta un meccanismo chiave per sfuggire alla fagocitosi. Durante l'infezione, l’ingrandimento della capsula facilita la sopravvivenza e la replicazione del fungo all’interno delle cellule fagocitarie. Una volta all’interno del fagosoma, C. neoformans è in grado di indurre la propria espulsione senza causare la morte della cellula ospite né attivare risposte infiammatorie. Le cellule prive di capsula non sono in grado di innescare tale espulsione e risultano più vulnerabili alla clearance immunitaria.
Resistenza alla immunità e allo stress: Melanina
La melanina aiuta i funghi a sopravvivere a temperature estreme e radiazioni.
Neutralizza radicali e peptidi microbicidi e lega metalli pesanti e antifungini favorendone la detossificazione. Inoltre, la melanina protegge il fungo dalle risposte immunitarie dell’ospite, neutralizzando i radicali dell’ossigeno e dell’azoto e contrastando l’azione dei peptidi microbicidi.
I livelli di antigene circolante aumentano con la crescita fungina e diminuiscono in seguito a terapia efficace o recupero immunitario.
Galattomannano (GM)
Rilevato tramite anticorpi monoclonali diretti contro residui di galattofuranosio (Galf)
ELISA ad alta sensibilità; gli epitopi GM sono presenti su polisaccaridi, glicoproteine e glicolipidi di Aspergillus
Glucuronoxilomannano (GXM)
Antigene capsulare di Cryptococcus neoformans
Rilevato tramite anticorpi policlonali (EIA o agglutinazione al lattice)
(1→3)-β-D-glucano (BDG)
Rilevato con test basato su una cascata coagulativa modificata del granchio Limulus.
Metodo semi-quantitativo, sensibile a concentrazioni di picogrammi.
Limiti comuni dei saggi antigenici
Rischio di falsi positivi/negativi.
Scarsa sensibilità precoce.
Interferenze da proteine sieriche; spesso necessario pretrattamento (proteasi/EDTA) del campione di siero.
Mannano (MN)
La rilevazione combinata di α- e β-mannano migliora la diagnosi di candidemia. (candida albicans)
Utile anche per monitorare antigene e anticorpi anti-mannano durante l'infezione o la terapia.
Rischio di falsi positivi/negativi.
Scarsa sensibilità precoce.
Interferenze da proteine sieriche; spesso necessario pretrattamento (proteasi/EDTA) del campione di siero.
il termine greco plégma o il latino reticulum rappresentano meglio la natura composita della parete cellulare e il suo reale ruolo nell’organizzazione e compartimentalizzazione della cellula vivente.
Gli steroli sono essenziali per mantenere l’integrità strutturale, la fluidità e la permeabilità della membrana. Svolgono inoltre funzioni nella regolazione dell’attività enzimatica legata alla membrana, nella formazione e funzione dei "lipid raft" (zattere lipidiche), nel trasporto di sostanze e nel ciclo cellulare.
È lo sterolo principale della membrana cellulare dei funghi, definito “ormone fungino” per il suo ruolo nella crescita e proliferazione.
Ha un ruolo immunologicamente attivo: può indurre la piroptosi, una forma infiammatoria di morte cellulare programmata.
Essenziale per la stabilità del DNA mitocondriale (come il colesterolo nell’uomo).
Favorisce l’adattamento allo stress nei lieviti (basse temperature, etanolo, stress ossidativo).
La sua sintesi dipende da enzimi che richiedono ossigeno e/o ferro come cofattori.
nei funghi filamentosi patogeni.
Circa 300 specie fungine sono riportate essere patogene per l'uomo, ma la maggioranza di esse causa micosi estremamente rare. Solo poche specie sono agenti patogeni relativamente comuni.
Questi funghi hanno la capacità di sopravvivere e crescere alle elevate temperature corporee di animali omeotermici.
Specie termotolleranti si ritrovano nei principali gruppi di funghi. Ad esempio nei Basidiomiceti, che comprendono diverse specie di Cryptococcus. Tra queste, solo Cryptococcus neoformans e Cryptococcus gattii sono agenti patogeni comuni, sebbene altre specie criptococciche esprimano fattori di virulenza putativi, come la capsula polisaccaridica e la produzione di melanina.
Perciò, l’acquisizione della termotolleranza potrebbe aumentare la loro potenzialità a divenire patogeni. Ad esempio, Cryptococcus laurentii di solito non cresce a 37°C, sebbene siano stati isolati ceppi termotolleranti in grado di causare malattia in ospiti con un grave stato di immunodepressione.
L’incidenza di infezioni fungine in luoghi con climi tropicali e subtropicali, dove i funghi termotolleranti sonopresumibilmente più abbondanti, tende ad essere maggiore, probabilmente a causa di un maggior numero di funghi che possono affrontare le temperature corporee umane. Infatti, l’incidenza di criptococcosi in soggetti affetti da AIDS in Africa è molto elevata (30%), mentre nelle regioni temperate l'incidenza è raramente superiore al 5–10%.
aumentando la diffusione geografica delle specie attualmente patogene e
selezionando, per termotolleranza adattativa, quelle specie con un significativo potenziale patogeno ma attualmente non patogene in virtù di essere limitate dalle temperature dei mammiferi.
Batrachochytrium dendrobatidis – estinzione degli anfibi
Cryptococcus deuterogattii – epidemia nel Canada occidentale e nel nord-ovest Pacifico del Nord America
Coccidioides immitis
Talaromyces marneffei
Blastomyces
Histoplasma
Paracoccidioides
geni per proteasi che quindi sono assenti nelle specie non patogene
Istoplasmosi:
prevalente nella valle del fiume Ohio e Mississippi negli Stati Uniti, ma anche in alcune regioni dell’America Centrale e del Sud.
Coccidioidomicosi:
diffusa nelle regioni aride del sud-ovest degli Stati Uniti, come Arizona e California, e in alcune aree del Messico.
Blastomicosi:
presente nelle aree intorno ai Grandi Laghi, nel Midwest degli Stati Uniti e in alcune regioni del Canada.
Paracoccidioidomicosi:
endemica in Sud America, soprattutto in Brasile, Colombia e Venezuela.
Studi recenti indicano che la distribuzione di queste micosi sta cambiando, con casi segnalati anche al di fuori delle aree storicamente endemiche. Fattori come il cambiamento climatico e l’aumento dei viaggi internazionali contribuiscono a questa espansione.
La virulenza microbica può essere espressa solo in un ospite suscettibile
Di conseguenza, uno stesso microbo può essere virulento in un ospite ma non virulento in un altro
Inoltre, l'immunità dell’ospite può abrogare la virulenza, come dimostra l'efficacia dell’immunizzazione che rende un microbo letale come il virus del vaiolo completamente avirulento in soggetti inoculati con il virus vaccinico
L’infezione da parte di un microbo può provocare risultati diametralmente opposti che vanno dalla morte dell’ospite all’eliminazione del microbo stesso.
Perciò, la virulenza è un fenomeno intrinsecamente nuovo, imprevedibile, e non riconducibile a principi primi.
I funghi si sono evoluti per un’esistenza saprofitica, per cui infettare gli animali superiori non rappresenta una necessità per la loro sopravvivenza. Molti fattori di virulenza possono essere considerati un “accidente di natura”; in altri termini il fungo ha acquisito una caratteristica non per incrementare la sua virulenza nei confronti dell’ospite mammifero, ma per aumentare il suo vantaggio di sopravvivenza come saprofita o come patogeno di piante o di animali inferiori.
Esistono tuttavia caratteristiche, quali il dimorfismo legato alla temperatura, che non hanno alcun significato nel ciclo vitale saprofitico dei funghi e appaiono essersi evolute per infettare ospiti mammiferi.
Primari
Blastomyces dermatitidis
Coccidioides immitis/posadasii
Histoplasma capsulatum
Paracoccidioides brasiliensis/lutzii
Opportunistici
Candida spp.
Cryptococcus neoformans
Aspergillus spp.
Blastomyces dermatitidis
Coccidioides immitis/posadasii
Histoplasma capsulatum
Paracoccidioides brasiliensis/lutzii
Candida spp.
Cryptococcus neoformans
Aspergillus spp.
Ingresso o aderenza al tessuto dell’ospite
Invasione del tessuto dell’ospite
Moltiplicazione, colonizzazione e disseminazione nei tessuti
Evasione del sistema immunitario e danno tissutale
La maggior parte delle adesine caratterizzate sono proteine con un dominio N-terminale relativamente complesso che media specifiche interazioni peptide–peptide, peptide–zucchero e peptide–ligando.
Le adesine ancorate tramite GPI comprendono sequenze conservate: un peptide segnale per il reticolo endoplasmatico (ER) all’estremità N-terminale e un peptide per la GPI-lazione nella membrana dell’ER all’estremità C-terminale.
Le principali famiglie geniche (ALS, HWP e IFF/HYR) delle adesine di Candida albicans seguono tutte l’organizzazione a domini illustrata nella figura.
Struttura generica e tappe di processamento post-traduzionale che portano all’incorporazione nella parete cellulare delle adesine fungine.
L’abbondante N- e O-glicosilazione proteica, che avviene soprattutto nel dominio a bassa complessità, non è rappresentata per ragioni di semplicità.
5’ domain: segmento transmembrana;
tandem repeat domain: regione che determina il peso molecolare della proteina; 3’ domain:
regione adesiva (simile alle immunoglobuline)
Als 3
Rod A
WI-1 è un’adesina di 120 kDa della parete cellulare isolata da tutti i ceppi nordamericani di B. dermatitidis. La molecola contiene 34 copie di una sequenza ripetuta in tandem di 25 amminoacidi ed è altamente omologa all’invasina di Yersinia spp. WI-1 è anche un antigene chiave della risposta immune umorale e cellulare che hanno luogo durante l’infezione umana. WI-1 rappresenta uno dei più importanti fattori di virulenza del fungo, come testimoniato da infezioni sperimentali condotte con ceppi in cui tale gene era stato deleto
fosfolipasi e proteasi. Dal momento che i fosfolipidi e le proteine sono i maggiori costituenti della membrana della cellula ospite, appare chiaro che tali enzimi rivestano un ruolo chiave nei processi distruttivi della cellula ospite.
Le fosfolipasi sono enzimi in grado di idrolizzare uno o più legami esterei dei glicerofosfolipidi. Sulla base dello specifico legame estereo idrolizzato tali enzimi vengono classificati in fosfolipasi A, B, C o D. La fosfolipasi B possiede sia attività idrolasica che lisofosfolipasica-transacetilasica. La prima permette al microrganismo di ottenere acidi grassi sia dai fosfolipidi che dai lisofosfolipidi, mentre la seconda produce fosfolipidi trasferendo un acido grasso libero ad un lisofosfolipide.
La fosfolipasi B possiede sia attività idrolasica che lisofosfolipasica-transacetilasica. La prima permette al microrganismo di ottenere acidi grassi sia dai fosfolipidi che dai lisofosfolipidi, mentre la seconda produce fosfolipidi trasferendo un acido grasso libero ad un lisofosfolipide.
Una componente essenziale della matrice extracellulare sono le molecole di β-1,3-glucano, che contribuiscono in modo significativo alla resistenza del biofilm ai farmaci antifungini impedendo il contatto con le cellule bersaglio.
Le cellule di C. albicans nel biofilm rilasciano una quantità maggiore di β-1,3-glucano nella matrice extracellulare rispetto alle cellule planctoniche.
La rete di regolazione della trascrizione che controlla la formazione del biofilm è costituita da sei principali regolatori trascrizionali (Efg1, Tec1, Bcr1, Ndt80, Rob1 e Brg1) che regolano l’espressione di 1.000 geni.
Bcr1 (biofilm and cell wall regulator 1), fattore di trascrizione il cui principale bersaglio è Hwp1 (hyphal wall protein 1), è necessario per la formazione del biofilm sulle superfici mucosali.
La proteina Hwp1 si lega alle transglutaminasi delle cellule ospiti nei biofilm sulle superfici mucosali.
Efg1 e Bcr1 sono necessari per l’espressione di diversi geni coinvolti nell’adesione cellulare e nella filamentazione nei biofilm su superfici abiotiche.
L’espressione dei geni coinvolti nel metabolismo degli amminoacidi contenenti zolfo è aumentata, caratteristica delle cellule negli strati più profondi del biofilm.
Questo metabolismo consente alle cellule di sopravvivere alla carenza di nutrienti e allo stress ossidativo, poiché gli amminoacidi solforati sono coinvolti nella sintesi degli antiossidanti.
Le cellule del biofilm formano un ambiente ipossico e aumentano l’espressione dei geni coinvolti nella glicolisi, nel metabolismo degli acidi grassi e nella sintesi dell’ergosterolo.
, il genoma di C. glabrata è posizionato vicino a quello della specie non patogena S. cerevisiae, all’interno del clade (gruppo monofiletico) di specie che hanno subito una duplicazione completa del genoma (WGD), piuttosto che nel clade CTG (in cui il codone CUG è tradotto come serina invece che come leucina) che comprende C. albicans e altri patogeni fungini.
Gabaldon e collaboratori hanno trovato una correlazione tra il numero di geni EPA e la patogenicità in Nakaseomyces (vedi Figura).
SAP 1-3 per infezioni epiteliali (espresse nella cellula opaca virulenta) e 4-6 per le sistemiche e 5-6-9 per formazione biofilm
Candida glabrata (Nakaseomyces glabratus) è nota per crescere esclusivamente per gemmazione. Di conseguenza, i biofilm maturi di C. glabrata sono caratterizzati da una fitta rete di cellule di lievito immerse in una matrice extracellulare.
Questo è in contrasto con C. albicans, che durante la fase di proliferazione forma ife. Anche lo spessore dei biofilm riflette questa differenza: i biofilm maturi di C. glabrata sono circa la metà più sottili (75–90 µm) rispetto ai biofilm di C. albicans.
il criptococco è l’agente patogeno che causa più frequentemente meningite al mondo, non in Italia
ma globalmente si: il 30% dei soggetti con AIDS in Africa ha una criptococcosi e il criptococco causa meningite
Blastomyces dermatitidis è un dimorfo che vive in Nord America e si trova anche in Africa.
Importante è, grazie alla proteina WI-1, a sua capacità di legarsi specificamente ai recettori presenti sul
macrofago, Per farsi fagocitare, in quanto essendo capace di resistere alla fagocitosi è proprio
introducendosi all’interno del macrofago che riesce a eludere la risposta immunitaria, causando
quindi malattia.
Coccidioides immitis è il fungo più patogeno per l’uomo in assoluto, questo è patogeno e basta,
vive nei deserti del Nord e del Sud America
Cryptococcus Neoformans, lievito opportunista come candida e aspergillus che causa infezione nell’ospite immunocompromesso
(mentre Cryptococcus Gattii nell’immunocompetente
lectina EPA1 che ritroviamo in candida glabrata.
Vi dico due parole su questo lavoro nell’ambito della resistenza dei funghi agli anti-funginei: la cosa
interessante è che questa PDR1 è un regolatore trascrizionale che ha a che fare con diversi meccanismi di
resistenza agli antifungini. Il concetto è che mutazioni a livello di questo regolatore trascrizionale determina
una maggiore efficacia di quello che si chiama GOF (Gain of function), si lega più stabilmente al promotore e
quindi c’è una maggiore espressione. Questo gene quindi è correlato alla resistenza ai farmaci antifungini.
Tutto quello che abbiamo dimostrato insieme a questo ricercatore svizzero è che mutazioni di PDR1 aumenta
la virulenza e questo va contro il dogma: il dogma dice che se un microrganismo è resistente a un
antimicrobico in realtà è meno virulento. Noi abbiamo visto invece che modificando questo gene (PDR1) non
solo determina la resistenza agli antifungini, ma anche un’iper-espressione di EPA1 e quindi abbiamo una
maggior capacità di adesione (e quindi di virulenza) e l’abbiamo dimostrato in un modello di infezione di c.
glabrata nel rene. Il lievito non ha mutazioni ma quando ha mutazioni quindi il ceppo è resistente a farmaci
fungini (gli isoprazoli) questo aumenta l’adesione e quindi la capacità di invadere. Si è osservato, ma non
ancora ben definito il meccanismo, che il fungo aderisce meglio alle cellule epiteliali e quando supererà la
barriera sarà molto meno efficiente su di lui il meccanismo di fagocitosi
funghi non esprimono sempre, anzi praticamente mai, i fattori di
patogenicità. Questi fattori spesso sono collegati alla transizione di fase (soprattutto nel caso di C. Albicans)
La fase ifa è la più importante dal punto di vista patogenetico perché il microrganismo cambia l’assetto nella
fase ifa, se andate a vedere le proteine di assetto della fase ifa non sono le stesse della fase lievito. Sono
espresse molte più adesine per aderire bene al tessuto e molte più proteasi che permettono al
microrganismo di invadere e acquisire in modo efficiente
• un dominio 5’, che è tipicamente legato alla membrana citoplasmatica;
• una regione a soffietto, che è costituita da sequenze tandem ripetute che determinano il peso
molecolare della proteina stessa: la lunghezza è dovuta esattamente al numero delle sequenze
ripetute che vi si trovano; questa però non è una parte coinvolta nell’adesione, è semplicemente
importante per determinare il peso (e quindi la lunghezza) della proteina e dunque, una maggiore o
minore capacità di sporgere al di fuori della parete;
• una regione 3’, che è quella tipicamente adesiva SIMILE ALLE IMMUNOGLOBULINE
PDR1 (oltre a sovraespressione pompe di efflusso porta anche a elevata espressione adesine EPA1 con ruolo nel formare biofilm e quindi fattore virulenza
EPA1
da A. fumigatus, è un prodotto di scarto del
metabolismo di Aspergillus che risulta essere in grado di inibire la fagocitosi dei macrofagi e
l’attivazione e la proliferazione delle cellule T; essa inoltre induce la frammentazione del DNA e
l’apoptosi dei macrofagi.
di Aspergillus: la produzione di
gliotossina peggiora questa situazione poiché riduce l’efficacia globale del sistema immunitario,
permettendo l’infezione. La gliotossina infatti è un fattore immunosoppressivo aspecifico, tanto che Aspergillus
causa tipicamente malattie in concomitanza a una condizione di ridotto numero di cellule
immunitarie
produce melanina a partire da substrati
fenolici, di cui uno molto importante è L-DOPA, che è un precursore della dopamina altamente usata nel SNC, quindi neoformans attratto da dopam8na nel cervello e sintetizza piu melanina portando a MENINGOENCEFALITE
enzima specifico chiamato fenolossidasi (o laccasi permette secrezione melanina dalla L dopa che permette protezione da macrofagi alveolari, quindi protegge il
microrganismo dal burst ossidativo
Histoplasma Capsulatum; in America
Latina è l’agente patogeno più importante in pazienti con AIDS
d imorfo: Histoplasma Capsulatum;
galattomannano
incolori, vitrei, trasparenti, non producono melanina e causano ialoifomicosi
Grazie alla proteina WI-1,
B.Dermatitidis ha la capacità di legarsi specificamente ai recettori presenti sul macrofago. Ma perché il fungo
aderisce ai macrofagi? Per farsi fagocitare, in quanto essendo capace di resistere alla fagocitosi è proprio
introducendosi all’interno del macrofago che riesce a eludere la risposta immunitaria, causando quindi
malattia. , è una proteina che permette l’adesione a CR3 e
CD14 dei macrofagi e la conseguente internalizzazione
criptococcosi ha anch’essa una distribuzione globale, è causata da Cryptococcus neoformans, che causa
infezione specialmente in individui immunocompromessi a differenza della specie C. gattii, ed è una malattia
spesso collegata all’HIV. Sono state individuate infatti un gruppo di malattie che si riscontrano in una
particolare condizione clinica, ovvero l’immunodeficienza acquisita, quindi essere affetti da AIDS. Nell'isola
di Vancouver si è verificata un’epidemia di grande importanza che ha causato tante morti causate da C. gatti
aspergillus, candida, criptococco
per inalazione delle spore sessuali o conidi., organo interessato inizialmente è il polmone
a polmonite da pneumocisti è causata da Pneumocystis jirovecii, prima chiamata Pneumocystis carini, che
va a colpire pazienti immunodepressi, come quelle che ricevono chemioterapia o HIV positivi
l’istoplasmosi, sostenuta da Histoplasma capsulatum; non è ancora definito se effettivamente
ha una distribuzione globale, ma potrebbe averla, anche nelle aree dove non dovrebbe essere endemica. È
un agente eziologico importante soprattutto se dà malattia negli individui immunocomromessi. È una delle
più comuni malattie invasive fungine polmonar
dermatofitosi, una malattia sostenuta a livello globale, causata principalmente
da Trichophyton rubrum e Trichophyton interdigitale, sebbene molte altre specie contribuiscano alla
malattia, ed è una delle più frequenti micosi superficiali, che si contrappongono alle micosi invasive, che
attaccano la pelle e le unghie
paracoccidioidomicosi è endemica nelle regioni degli Stati Uniti sud-occidentali e centrali e in Sud
America, ed è causata da Paracoccidioides resiliensis
risultano
essere indistinguibili da infezioni causate da batteri come la tubercolosi o altri come gli actinomiceti, o funghi
filamentosi
MICOSI SOTTOCUTANEE
I tipi di micosi sottocutanee principali sono:
• Feoifomicosi da impianto;
• Zigomicosi sottocutanea divisa in Entomoftomicosi, sostenuta dai lieviti Entomophthorales (che sono zigomiceti) e mucormicosi da mucorales;
• Micosi endemiche come Sporotricosi, Micetoma micotico/eumicetoma e Cromoblastomicosi.
• Rinosporidiosi, causata da Rhinosporidium Seeberi;
• Lobomicosi, causata da Lacazia loboi, prima detta Loboa
Fase lievitiforme, che è quella che ritroviamo per lo più nei tessuti;
• Fase miceliare
Micosi sottocutanea. È un’infezione cronica che coinvolge la cute, il tessuto sottocutaneo e i linfonodi, quindi
non si limita solo allo spazio sottocutaneo. Può svilupparsi in soggetti momentaneamente sani, ed è di
frequente riscontrata nei giardinieri. È molto comune in Messico, mentre risulta essere endemica in Brasile,
Uruguay e Sud Africa.
L'agente eziologico è Sporothrix schenckii, un fungo dimorfo. La cute è interessata per prima: in seguito a traumi, si forma un nodulo che va incontro a ulcerazione, a
seguito della quale abbiamo necrosi della cute o del tessuto sottocutaneo, a cui segue drenaggio
linfatico che determina la presenza del microrganismo nei linfonodi
a cavolfiore
si intendono le infezioni causate da molti tipi di funghi dematiacei, scuri pigmentati da
melanina, che sono gli stessi agenti eziologici di cromoblastomicosi. Si distingue dalla cromoblastomicosi e dal micetoma per l'assenza di specifici risultati
istopatologici e diversa clinica per questo necessaria diagnosi differenziale
è una delle caratteristiche cliniche associate a cromoblastomicosi, sono cellule che presentano delle pareti spesse dette “a palizzata” nei tessuti aperti e hanno setti trasversi e longitudinali. sono associate alla risposta granulomatosa intensa e alla cronicizzazione dell infezione anceh negli immunocompetenti
inoculazione traumatica mediante impianto da sorgente ambientale che produce un’iniziale lesione
cutanea nel sito di inoculazione, che può rimanere anche piccola;
• progressione della lesione che diventa cronica e progressiva, con coinvolgimento del tessuto
cutaneo e sottocutaneo, associata con reazioni fibrotiche e granulomatose, anche con presenza di
microascessi e proliferazione tissutale. Ci sono crescite e fuoriuscite sulla superficie cutanea a partire
dalla lesione a formare le cosiddette strutture “a cavolfiore” (che sono strutture deformanti);
• risposta immunitaria non protettiva di tipo Th2 con coinvolgimento umorale inefficace, quindi con
una risposta effettiva non efficace;
• presenza a livello microscopico e istopatologico dei corpi sclerotici o “cellule muriformi” definite
come cellule che presentano delle pareti spesse dette “a palizzata” nei tessuti aperti
visibili sia con ematossilina-eosina, che tramite
scraping cutaneo, in cui le squame cutanee prelevate sono poste su un vetrino e fatte macerare con idrossido
di potassio, una sostanza che permette lo scioglimento delle squame cutanee ma non del microrganismo.
Questi sono elementi che presentano dei setti disposti in maniera simile a mattoni, motivo per cui sono
chiamate cellule muriformi
È un’infezione sottocutanea che può essere sostenuta da due tipi di agenti eziologici: funghi (micetoma
eumicotico) o batteri (actinomicotico). Possiamo riscontrare in questo caso una triade di lesioni, che sono:
tumefazione, seni drenanti e granuli. I granuli sono visibili solo al microscopio. è causato da vari funghi: Madurella mycetomatis,
Pseudallescheria boydii (Scedosporium apiospermum), Acremonium, Exophiala jeanselmei, Leptosphaeria,
Aspergillus, Actinomyces (questi ultimi sono batteri
tumefazione, seni drenanti e granuli. I granuli sono visibili solo al microscopio. Le caratteristiche cliniche sono: formazione di ascessi, eliminazione di materiale purulento con granuli e
deformità. La disseminazione interessa muscoli e ossa. I micetomi sono malattie a lento sviluppo
Trichophyton
• Epidermophyton , Microsporum
i è il terreno di Sabouraud-Destrosio. Questi funghi crescono su
Sabouraud destrosio che contiene peptone, agar, acqua ed è arricchito di estratti di lievito, oltre a contenere
destrosio. Viene mantenuto a pH acido, tendente a 6, e questo garantisce la selezione di quelle muffe a rapida
crescita, considerate contaminanti e non associate a malattie. Preso il terreno selettivo, non si assisterà,
durante la crescita, allo sviluppo di caratteristiche particolari che ci possano aiutare nell’identificazione.
Per l’identificazione delle singole specie, quindi, la strategia è quella di utilizzare terreni a base di sostanze
vegetali come farine di mais o riso, addizionate a detergenti che aiutano la sporulazione e che mimano i
terreni naturali su cui questi funghi crescono.
Trichophyton produce micro conidi piriformi o anche macro conidi “a sigaro”.
Il Microsporum Gypseum produce macroconidi che sono conidi di tipo artrico (un conide artrico è
caratteristica di alcuni miceti come il coccidioides immitis o altri lieviti). Si vedono questi grandi macro-conidi,
multinucleati, a forma di clava, che possono avere estremità ricurve
Madurella mycetomatis,
Pseudallescheria boydii (Scedosporium apiospermum), Acremonium, Exophiala jeanselmei, Leptosphaeria,
Aspergillus, Actinomyces (questi ultimi sono batteri
Zoofili, infettano gli animali domestici (cani, gatti, bovini) e per contatto possono infettare l’uomo
(Microsporum canis, che infetta cani e gatti, e Trichophyton verrucosum, che infetta i bovini).
L’isolamento di Trichophyton verrucosum avviene a temperatura di 37 gradi, a differenza degli altri
dermatofiti che si isolano alla temperatura cutanea.
• Geofili, che si ritrovano nel suolo e possono accidentalmente infettare l’uomo (Microsporum
gypseum);
• Antropofili, che si ritrovano esclusivamente sulla cute umana ed hanno una circolazione prettamente
interumana (Trichophyton tonsurans
infettano gli animali domestici (cani, gatti, bovini) e per contatto possono infettare l’uomo
(Microsporum canis, che infetta cani e gatti, e Trichophyton verrucosum, che infetta i bovini).
L’isolamento di Trichophyton verrucosum avviene a temperatura di 37 gradi, a differenza degli altri
dermatofiti che si isolano alla temperatura cutanea
Tradizionalmente vengono dette dermatofitosi e le manifestazioni cliniche sono chiamate tigne, che deriva
dal latino tinea che significa “verme”.
TINEA PEDIS (PIEDE)
E’ una manifestazione che viene chiamata anche “piede d’atleta” ed è legata a certi tipi di abitudini,
come l’utilizzo di calzature strette oppure attività sportiva intensa con uno stato di sudorazione
continua. Coinvolge lo spazio interdigitale e può estendersi alle unghie se non trattata. Possono
anche verificarsi infezioni batteriche al di sopra di essa. Queste lesioni sono contagiose, quindi è un’infezione che si trasmette da uomo a uomo
(microrganismi antropofili), in particolare in ambienti come le docce e gli spogliatoi delle palestre.
Gli agenti eziologici più comuni sono T. Rubrum,, T. Mentagrophytes e Epidermophyton Floccosum
è una micosi cutanea. Manifestazione caratterizzata dalla presenza di lesioni anulari con centro squamoso. Il materiale
bioptico da prelevare sono le squame dalle aree intorno alla lesione centrale, perché è l’area con
più attiva crescita fungina (è stata domanda d’esame), dopo aver disinfettato la cute con alcool
etilico al 70%. Le squame vengono osservate poi con KOH al 10%. E’ buona norma prelevare le
squame della lesione dalla periferia per evidenziare la presenza dell’infiammazione. Gli agenti
eziologici sono E. Floccosum, Tricophyton spp. e Microsporum spp. (spp. = tutte le specie
. Il materiale
bioptico da prelevare sono le squame dalle aree intorno alla lesione centrale, perché è l’area con
più attiva crescita fungina (è stata domanda d’esame), dopo aver disinfettato la cute con alcool
etilico al 70%. Le squame vengono osservate poi con KOH al 10%. E’ buona norma prelevare le
squame della lesione dalla periferia per evidenziare la presenza dell’infiammazione. Gli agenti
eziologici sono E. Floccosum, Tricophyton spp. e Microsporum spp.
capello può essere sottoposto alla lampada di Wood, la
quale va a produrre un tipo di fluorescenza che eccita i polisaccaridi della parete cellulare che
rifrangeranno questa luce, mettendo in evidenza la presenza del fungo
Manifestazione comune in ogni parte del mondo ma più frequente nei climi tropicali. L’agente
eziologico è Malassezia Furfur, un lievito lipofilo che cresce in presenza di lipidi, quindi individui con
maggiore presenza di lipidi potrebbero essere più soggetti a infezioni. Per la diagnosi la strategia per
coltivare il fungo è versare sull’agar nutritivo delle gocce di olio di oliva. Clinicamente la malattia è
abbastanza distinguibile per la presenza di aree biancastre o brune a livello del tronco, inoltre al sole
le macchie diventano più chiare e scompare la differenza di eterocromatismo che si ha nei periodi
invernali
tinea versicolor o pitiriasi versicolor, tinea nigra, pietra bianca e nera
tinea pedis,tinea corporis, tinea capitis, manus, unguium
causata da Trichosporon cutaneum (un lievito che forma artroconidi). Si moltiplica
in capelli e barba. Sul fusto dei peli compaiono noduli soffici e biancastri, costituiti da spore e
artospore, da qui il nome di pietra bianca
, patologia tropicale determinata da un ascomicete, Piedraia hortae, che forma noduli
scuri e duri sul fusto dei capelli infetti
Questo microrganismo è un commensale che vive strettamente a contatto con la pelle umana ed è
particolarmente esigente: questo vive in questa particolare sede affinché questa possa fornirsi dei lipidi di
cui ha bisogno. Infatti, per esigenze nutritive, cresce esclusivamente su terreni ricchi di lipidi. Ha sviluppato
questa particolare dipendenza dai lipidi a causa di un’alterazione a carico del genoma: manca il gene che
codifica per l’enzima che sintetizza gli acidi grassi (acido grasso sintetasi). Avendo questa carenza, necessita
dei lipidi che vengono forniti dallo stretto contatto con la cute umana o attraverso dei mezzi nutritivi che
contengano lipidi. Per la sua capacità di prelevare lipidi dalla cute, possiamo quindi considerare questo
microrganismo come uno scavenger lipidico
La conidiogenesi tallica è un tipo di conidiogenesi in cui si assiste alla formazione di setti con
successivo rilascio dei conidi, quindi non si ha sintesi di nuovo materiale, bensì si assiste alla
trasformazione delle ife, che vengono dunque frammentate (“settate”) per permettere la genesi dei
conidi.
• Nella conidiogenesi blastica invece si ha prima la fuoriuscita del nuovo materiale (blastoconidio) che
poi sarà separato dal fungo che l’ha generato attraverso un setto. Più chiaramente: la formazione dei
blastoconidi è un’estensione della gemmazione (=fuoriuscita di una gemma dalla cellula di lievito che
le ha dato origine). In un secondo momento si ha la formazione di un setto che separa la gemma dal
corpo del microrganismo che l’ha generata.
Nella Piedra bianca abbiamo una conidiogenesi tallica. Quando parliamo di c. tallica parliamo anche di c.
artrica, lo vedremo meglio in Coccidioides Immitis, Trichosporon e Geotricum
fungo possiede macronidi multicellati, dalla forma a fuso, che vanno poi a terminare con un’estremità
appuntita che può essere una delle caratteristiche che ci permettono di discriminare M. canis da, ad esempio,
M. gypseum
nella bianca sono bianchi e soffici mentre nella mera sono scuri e duri proprio per parete piu robusta di piedraiae che è un dermiaceo. entrambi attaccano fusto capelli
Tutti e tre i generi di dermatofiti infettano la
cute; quelli appartenenti al genere Microsporum non infettano le unghie mentre il genere Epidermophyton
non infetta i capelli. Trichophyton può infettare tutto. Nessun dermatofita è in grado di infettare lo strato
non cheratinizzato della cute.
le unghie
i capelli
Nessun dermatofita è in grado di infettare lo strato
non cheratinizzato della cute. infatti si nutrono proprio di cheratina
Floccosum
cheratina e per questo Nessun dermatofita è in grado di infettare lo strato
non cheratinizzato della cute.