discorrere diventa legittimamente un fine in sé. in virtù del fatto di essere bilaterale per antonomasia , e di essere forse, a eccezione di guardarsi, la forma di bilateralità più pura e sublime tra tutti i fenomeni sociologici generali, il discorrere crea una relazione che non vuole affatto essere tale e in cui ciò che di solito è mera forma dell'interazione ne diviene il contenuto autosufficiente, simmel 1911
stabilire con l'altro un rapporto di comunicazionehe ha un valore in sé, un reciproco contatto e riconoscimento con l'altro come fonte di rassicurazione e benessere.
malinowski, osservando che per esempio a pesca, tutti dovranno agire secondo regole stabilite dal costume e dalla tradizione. mezzo necessario la comunicazione, indispensabile per creare quei legami senza i quali e' impossibile l'azione umana unificata
1. negli ati in cui il parlante obbliga se sesso ad un'azione futura;
2. atti imperativi che dirigono il comportamenti di altri (impliciti o espliciti).
il modello di Goffman, i personaggi e i ruoli che ognuno di noi recita in diversi contesti e situazioni, non sarebbero un'espressione, più o meno articolata e mediata, di un'identità personale irriducibile, ci un nucleo stabile della personalità, ma un "effetto drammaturgico che emerge da una scena presentata". L'io che presentiamo agli altri, e' un prodotto della scena delle aspettative degli altri che si concentrano, su quel personaggio/ ruolo.
serve a raccordare i processi della di codifica e decodifica da parte dell'emittente e del destinatario e a verificare la compatibilità delle loro conoscenze del codice linguistico usato.
spesso gli interlocutori controllano se stanno usando il codice stesso, l'un l'altro
si, anche nelle relazioni quotidiane ricorriamo costantemente a indicazioni metacominicative circa il modo con cui si deve considerare un gesto o un enunciato.
il piu elementare livello di significato è quello per cui le cose sono come appaiono.
ci sono piu livelli, Bateson, propone varie esemplificazioni, proponendo un livello differene di astrazione diferene dal primo: il gioco, la minaccia, l'inganno, il rituale o il processo terapeutico.
per comprendere cosa stia accadendo, si mette in atto un inquadramento metacomunicativo, estraendo un significato ulteriore.
troviamo il rumore nell'informazione giornalistica, tra il messaggio e la sua recezione.
evento spiacevole e indesiderato che può essere contrastato, contenuto, limitato o provocato e alimentato consapevolmente.
abbiamo 4 tipi di rumore
I rumori fisici possono interessare:
- l'ambiente in cui avviene la comunicazione;
- i canali sensoriali con cui percepiamo gli stimoli a bientali e comunicativi, miopia o sordità;
-le tecnologie comunicative e i media attraverso i quali estendiamo e potenziamo le nostre facoltà fisiche e sensoriali.
- la costruzione del messaggio e la sua interpretazione
- le caratteristiche dei codici e la loro conoscenza da parte dei soggetti
-la chiarezza e la condivisione degli scopi e delle norme
-il contesto interattivo , il micro contesto, e il socioculturale, macrocontesto.
in ogni passaggio dell'atto comunicativo:
- nell'emittente, cio che comunichiamo non corrisponde a ciocbe vogliamo comunicare;
- nel messaggio, formulato in modo non chiaro e veritiero, incompleto e ritondane, falso , poco pertinenr ecc.
- nei codici, complessi e dotati di logiche proprie
nei destinatari, che attivano processi di decodifica del messaggio non in linea con le intenzioni del mittente
- nel contesto , quando i soggetti agenti non possiedono i riferimenti conoscitivi e culturali che consentirebbero loro di comprendere la comunicazione, soprattutto nfli aspetti implitici e dati per scontati.
ulteriore fonte di fraintendimento, l'errata applicazione del frame o le sovrapposizioni di frame divedi da parte dei partecipanti, creano incomprensioni.
riguardano la presentazione e la comprensione del conrnuto, il che cosa, della comunicazione, gli errori e le distorsioni nella trasmissione e ricezione delle notizie e delle informazioni
riguardano la presentazione di sé e la definizione della situazione tra coloro che comunicano
- reiterazione, una ripetizione che introduce delle variazioni che si ritiene possano essere più chiare o esplicative, come l'uso di sinonimi o perifrasi.
- geti illustratori, cioè gesti con cui accompagniamo la comunicazione verbale allo scopo di rafforzare il significato
quando il messaggio di base , verbale, ed il meta-messaggio, non verbale appaiono incoerenti e l'uno contraddice l'altro.
si
Umberto Eco: un messaggio totalmente ambiguo a fare come estremamente informativo, perché mi dispone a numerose scelte interpretative, ma può confinare col rumore; può cioè ridursi a puro disordine punto un'ambiguità produttiva e quella che risveglia la mia attenzione e mi sollecita uno sforzo interpretativo, ma poi mi consente di trovare delle direzioni di decodifica, di trovare anzi in quell'apparente disordine come il nonno pietà un ordine ben più calibrato di quelle che presiede i messaggi ridondanti.
il non detto , limplicito , il sottinteso, quindi l'incompletezza, la rarefazione, la bassa definizione, l'ambiguità, la polisemia del messaggio o del testo, non costituiscono solo un limite, ma anche ricchezza, stimolando e richiedendo la produttività e la cooperazione interpretativa del ricevente.
caldi, o ad alta definizione, apportano messaggi completi, campatti e colmi di dati, imponendosi al ricevente e respingendo la sua partecipazione.
la forma calda esclude perché inibisce creatività e coinvolgimento.
- freddi, o a bassa definizione, implicano un alto grado di coinvolgimento del pubblico. la forma fredda include, in quanto richiede un contributo di immaginazione e di costruzione del significato da parte del fruitore per completare la trama più rarefatta e aperta del messaggio
esplicita, resistenza strisciante come divagare, omettere...
e' quando si ha compresenza spazio temporale dei partecipanti.
ha natura dialogica e bidirezionale.
es. teatro
quando l'interazione si estende nello spazio e può estendersi o comprimersi nel tempo.
abbiamo, produttori e destinatari dei messaggi generalmente separati nello spazio, oppure, produttori e destinatari separati o simultanei nel tempo.
es. conversazione telefonica o messaggistica
creata dalla produzione e ricezione di materiali come libri, giornali, programmi radiofonici, film , tv, video e musica.
implica un'estensione dell'interazione nello spazio e nel empo.
diversamente da quella mediata, e' relativamente indeterminata, i contenuti vengono prodotti per destinatari potenziali, e non ha carattere dialogico, il flusso dei messaggi e' unidirezionale.
- agire razionale rispetto allo scopo, un agire determinato prevalentemente da aspettative nei confronti di oggetti del mondo esterno o di altri uomini in relazione a scopi perseguiti razionalmente secondo il modello mezzi-fini tipico dell'homo oeconomicus
forma di azione determinata prevalentemente da credenze consapevoli dellincondizionato valore in sé di un determinato comportamento in quanto tale , prescindendo dalle sue conseguenze
determinato da emozioni , affetti e stati del sentire
detrminato da abitudini acquisite, schemi di comportamento interiorizzati
un sistema di regolazione di ruoli, che permette agli individui di entrare in relazione con gli altri in base al loro ruolo e consente la riproduzione del sistema nel suo complesso
un corpus di teorie che analizzano l'agire umano, in analogia con gli studi del comportamento animale, secondo il modello stimolo- risposta, escludendo ogni riferimento alle motivazioni soggettive dell'individuo.
ambiente naturale, risorse economiche e tecniche, le strutture dell'ambiente sociale e culturale.
tutto cio in cui gli attori wociali, non hanno possibilità di controllo , mentre i mezzi sono gli elementi che gli attori non riescono a controllare
sistema delle credenze , rappresentazioni, norme, istituzioni, valori che producono consenso all'interno del sistema sociale, controllando le spinte disordinate dell'agire individuale
weber i valori sono scelti, da parsons i valori sono dati, non c'è differenza tra razionalità rispetto al valore e razionalità rispetto allo scopo. la società suggerisce modi adeguati per raggiungere i fini che essa stessa ha stabilito. l'ordine sociale è il fine ultimo dell'azione.
soggetto collocato sula base delle proprie capacità
si
produzioni culturali, più o meno indipendenti o comunque in controtendenza rispetto alla cosiddetta cultura di massa
era dell'età post industriale
una risorsa , inervista usata dai ricercatori sociali, con metodo di razionalizzazione a posteriori
racconto autobiografico che mette in moto la riflessitá, rcuperando l'esperienza individuale dell'intervistato.
usato in sociologia per individuare i significati che gli individui attribuiscono alle loro azioni
alle azioni che l'uomo può compiere per analizzare la realtà che lo circonda: atto di osservare, osservazione del partecipante, atto di leggere, analisi dei documenti, atto di interrogare, fondamento della tecnia dell'intervista.
questionario a risposte chiuse e intervita di profondità
- realisti, tra cui Bertaux, convinti che il racconto di vita si avvicini alla storia vissuta;
-antirealisti, per i quali la relazione ta racconto e storia e' incerta.
costruire la propria identità di ricercatore, trovare il giusto approccio per presentarsi, non farsi scoraggiare dai primi insuccessi ma analizzarli per comprendere la chiave d'accesso a un mondo sociale , microcosmo
stimolare il soggtto sottolineando l'importanza del suo racconto, peedere orario e posto tranquillo
ascolto, stimolare il racconto, registrare previo consenso dell'intervistato, eventualmente anonimato promesso, appunti
separare realtà storico- empirica, realta psichico- semantica, e realtà discorsiva.
mettere in ordine gli avvenimenti, in relazione al tempo generale e del soggetto, e ricostruendo la casualità degli avvenimenti.
per comprendere il clima sociale in cui si collocano azioni e idee dell'intervistato.
periodi temporali omessi nel racconto, e recuperare alcuni sti successivamente con il soggetto
ogni relazione che lega qualcosa di materialmente presente a qualcos'altro di assente
-langage: facoltà di linguaggio, potenzialità universale di sviluppare un sistema di segni;
- langue: la lingua , intesa come un sistema di segni che formano il codice di in idioma ;
parole, eloquio o comportamento linguistico, individuale e irripetibile
che a fronte di una capacità universale di espressione propria degli esseri umani ( langage), esistono diversi codici di espressione, ovvero le lingue nazionali, che ogni individuo padroneggia con maggiore o minore competenza, prendo così un proprio comportamento linguistico personale ovvero le parole.
Renato zero il qui e ora, permette di staccarsi dalla propria esperienza soggettiva e dalla propria situazione momentanea riflettendo su se stessi, parlando di persone situazioni non presenti anche passate e future.
sì e lo dice desaussure
: lingua individuale o idioletto, ognuno parla in un modo peculiare che dipende da Fattori individuali, età esperienza d'uso, istruzione e relazioni sociali.
-performance linguistica ovvero il concreto atto comunicativo realizzato da un individuo in uno specifico momento e contesto.
secondo hudson, una modalità linguistica è un insieme di item linguistici, ovvero elementi e tratti della lingua, con distribuzione sociale simile, ed è un concetto che include: le lingue standard ,i dialetti e i registri o stili comunicativi.
allora le lingue standard sono tornato italiano francese eccetera, i dialetti sono i regionali o locali, oppure quelli sociali sociali di gerichi legati a classi sociali o sub culture, i registri o stili comunicativi, sono una varietà di stili che usano gli individui a seconda del contesto e dell'interlocutori.
il linguaggio è il più importante sistema di comunicazione umana, la principale forma di mediazione simbolica attraverso cui si forma e si trasmette il significato.
rappresenta un processo cognitivo, oltre che un'attività simbolica inserito in un contesto eminentemente sociale.
è uno strumento con cui costruiamo e legittimiamo la realtà che ci circonda.
ma è anche uno strumento di mediazione simbolica, il linguaggio è anche la prima fonte di socializzazione, e lo strumento principale attraverso cui il bambino diventa un essere sociale, tramite la trasmissione è l'assimilazione di modelli di comportamento delle norme delle regole e dei valori escono a cui appartiene. .
ma ci domandiamo che il rapporto vi è tra il linguaggio e contesto sociale?, che il rapporto di è tra linguaggio e sfere di potere?, e che rapporto viene tra linguaggio e disuguaglianze sociali?
perché, crea e riflette una simmetria tra chi stabilisce arbitrariamente i nomi, cioè il creatore del linguaggio, e chi utilizza come se fossero naturali.
no, poiché è una risorsa, un capitale comunicativo, che partecipanti all'interazione investono nei giochi contrattuali della vita sociale.
il linguaggio, tra "fa le cose , ovvero da forma alla nostra percezione e rappresentazione del mondo, esso è uno strumento di potere simbolico vale a dire che quel potere invisibile che si può esercitare soltanto con la complicità di coloro che non vogliono sapere e che lo subiscono oppure che lo esercitano. i rapporti di comunicazione sono sempre anche rapporti di forza e svolgono questa funzione politica di electrictivazione del dominio in quanto strumenti strutturati e strutturanti di comunicazione e conoscenza
per esempio nel caso della moschea di Magenta e la sua rappresentazione mediatica, documenta la vicenda di un gruppo di cittadini musulmani che tenta di costruire un centro culturale islamico nella città di Magenta nella provincia ovest di Milano, ma i punti che possiamo alla luce sono viva i musulmani sono organizzati in un gruppo stabile attraverso un centro culturale a Magenta e subiscono un trattamento linguistico diverso a seconda di chili di chi ne parla di loro, immigrati minacciati agli esponenti della lega migranti e lavoratori per i membri del comitato intercomunale per la pace.
il trattamento linguistico corrisponde a due diverse strategie ereditarie noi siamo diversi da loro nella prospettiva leghista e noi siamo come loro per i nostri nonni perché i nostri nonni sono stati migranti e perché noi siamo lavoratori nella prospettiva del comitato.
ma la prospettiva è segnata dalla semplificazione in meglio locali parlano in 300 pakistani ma le persone coinvolte non sono né 300 e né tutte pakistane il centro viene definito moschea pur non essendolo.
chiamato anche chiama vocale non verbale, è formato da tutti i suoni che mettiamo a prescindere dal significato delle parole.
si tratta il primo luogo del tono e delle frequenze della voce, entrambi legati a fattori fisiologici.
un secondo elemento è l'intensità della voce, anch'essa è spesso modulata in funzione del contesto sociale.
terzo elemento è il ritmo punto le frasi possono essere pronunciate più o meno velocemente e anche lusso delle pause può variare.
aspettiamo le pause vuote ovvero il silenzio ma anche le pause piene, alcuni suoni non verbali quali oppure m che possono servire a perdere tempo durante il discorso vi dico da quando si stanno cercando le parole adatte oppure per gestire i turni nella comunicazione.
poi c'è il silenzio, che è una modalità di una pausa vuota. ciò che lo rende particolare è la sua ambivalenza: a seconda dei casi il silenzio quello di evitare un’ottima o una pessima relazione, ha senso o dissenso, concentrazione o distrazione.
inoltre il silenzio è spesso associato a una distribuzione asimmetrica del potere. per esempio nel mondo militare..
comprende un movimento degli occhi del volto e del corpo
1. lo sguardo, il contatto oculare aumenta l'attivazione nervosa sia in situazioni appaganti sia in situazioni di pericolo punto.
2. la mia amica facciale, seconda componente, l'espressione possono essere volontarie oppure di circostanza o involontarie
possiamo fare un numero quasi infinito di espressioni del viso. il contesto le squadre l'espressione facciale si inserisce.
3. i gesti, terzo elemento del sistema, riguardano soprattutto le mani punto la gestualità può essere usata come un codice comunicativo esclusivo, oppure come un codice comunicativo complementare che si aggiunge la comunicazione verbale per sottolineare, enfatizzare o illustrare quello che si dice con le parole.
4. la postura, può comunicare un maggiore o minore grado di formalità.
negli esseri umani la gestione dello spazio assume forme più raffinate e talvolta invisibili, ma è sufficiente osservare con attenzione la realtà quotidiana per renderci conto che la nostra vita è caratterizzata da complessi tra "balletti" con cui gli individui di geometria nello spazio
1. è la zona intima, va dalla superficie della nostra pelle a circa mezzo metro di distanza. è una zona in cui accettiamo un numero limitato di persone, normalmente i familiari o il nostro partner.
quando questa zona viene invasa da persone non autorizzate gli individui reagiscono provando a disagio in imbarazzo o paura. a volte l'invasione è inevitabile per esempio in metropolitana., ma come individui teniamo a precisare particolari accorgimenti per far comprendere agli altri che l'invasione nelle loro spazzolino da parte nostra è totalmente involontaria..
2. la zona personale che va dai 50 cm a un metro di distanza dalla nostra pelle punto in questa zona sono ammessi i familiari meno stretti gli amici e i colleghi con cui lavoriamo abitualmente, e lo spazio delle conversazioni informali e rilassate, il volume della voce è tenuto abbastanza basso e i partecipanti possono comunicare con lo sguardo la mia unica facciale il respiro eccetera la zona personale è l'avamposto per entrare rapidamente in contatto fisico e vale a dire entrare nella zona intima.
3. la zona sociale va da 1 a 3-4 metrimantengono rispetto all'interlocutori, più o meno casuali. questa distanza possiamo vedere l'intera figura del nostro interlocutore controllare i suoi movimenti ed eventualmente prevenire le sue intenzioni aggressive.
4. la zona pubblica, si trova a oltre 4 metri e della distanza che regola occasione pubblica ufficiali, conferenze comizi lezioni, in questa situazione La comunicazione è solamente preparata in anticipo attraverso lo studio di tutte le sue componenti le parole le voci le espressioni del viso la postura e i gesti e tra i partecipanti all'interazione comunicativa vi è asimmetria una persona parla e le altre ascoltano
e la confidenza fisica tra parlanti rivela il loro maggiore o minore grado di confidenza, hanno il contatto fisico acquisisce significati diversi in base a variabili personali e culturali.
un insieme di credenze che sono stati di opinione e rappresentazione a qualcosa in cui si crede
è un insieme di riti che sono modi di agire rigidamente determinati.
consiste in una distinzione profonda tra ciò che è sacro e ciò che profano in altri termini la sfera sacra è direttamente separata da quella profana e ciò che profano non può essere sacro o viceversa a meno che questo passaggio non sia formalmente santità cerimonia.
è qualcosa di profondamente rispettato fuori all'ordinario da avvicinare con la dovuta formalità e la dovuta referenza.
è tutto ciò che non appartiene al sacro ovvero il mondo delle cose ordinarie
la descrive come cosa eminentemente sociale e mostra il suo stretto rapporto con la struttura dei gruppi sociali. infatti le costrizioni morali ovvero le norme valori condivisi di affermati continuamente proprio, attraverso rituali sono un esempio di come gli individui siano guidati da forze a loro esterne, queste forze vengono chiamate fatti sociali
"qualsiasi maniera di fare fissato o meno suscettibile di esercitare sull'individuo una costrizione esteriore o anche un modo di fare che è generale dall'estensione di una data società pur possedendo non esistenza propria indipendentemente dalle sue manifestazioni individuali
come una standardizzazione ottenuta attraverso il processo di socializzazione del comportamento corporeo e vocale, una standardizzazione ne contiene una tale comportamento di assumere una funzione comunicativa e specializzata
1. i rituali della referenza manifestano all’interlocutore i nostri apprezzamento nei suoi riguardi o nei riguardi di ciò che egli rappresenta
2. i rituali del contegno sono rivolti a noi stessi per mostrare gli altri partecipanti alla nostra onorabilità e la nostra competenza internazionale
la deferenza va guadagnata, non possiamo attribuircela da soli poiché occorre che siano gli altri a stabilire se ce la siamo meritata o meno, La referenza si può esprimere attraverso svariate forme le due più importanti sono:
-i rituali di discrezione che implica una serie di proscrizioni cioè ci dicono quello che non possiamo fare ovvero interdizioni;
-gli attuali di presentazione, consiste in una serie di prescrizioni ovvero ci ordinano di fare qualcosa per esempio i rituali di ratifica quelli che mi mostravano una persona che riconosciamo il suo cambiamento di status.
questo individuo geloso del culto che li ha dovuto cerca di scoraggiare la possibilità di profanazione da parte degli altri per fare questo è ricerca di delimitare il proprio territorio e di evitare che venga violato
1. spazio personale, si tratta di quello spazio che circonda l'individuo, e una sorta di bolla la cui inclusione da parte di altri genera un notevole fastidio tanto Maggiore quanto minore è il grado di dignità che abbiamo con la persona che profana questo spazio
2. La nicchia che uno spazio ben delimitato all'interno del quale l'individuo ha pretese temporanee ma esclusive. La nicchia può tuttavia coincidere con lo spazio personale come nel caso della poltrona del cinema del cinema dove siamo seduti a guardare un film. ma la violazione fornisce un'informazione dettagliata sulla persona sulle persone che la occupano
3. lo spazio ad uso, si tratta di un territorio che è un attore sociale può rivendicare per una necessità strumentale.
4. il turno, si tratta dell'ordine che regola l'interazione e consiste in una sera di regole sulla base dei quali partecipanti vengono divisi in categorie o individualmente o in ordine visto il turno regola anche la conversazione e i turni di parola rivelano molto dei rapporti sociali tra l'interlocutori
5. la guaina che si tratta della nostra pelle e per estensione dei nostri vestiti che non a caso che chiamiamo seconda pelle il nostro corpo e seguentato in zone diverse tale segmentazione varia a seconda delle culture di riferimento.
6. la riserva di possesso che indica l'insieme di oggetti che può venire identificato con il sé e che sta per il possessore. di solito gli effetti personali sono circospetti in questo modo riconoscono immediatamente che gli oggetti partecipano in qualche modo alla serenità e l'individuo
7.la riserva per l'informazione si tratta del controllo per individuo esercita su una serie di fatti che lo riguardano quando insieme agli altri qualcosa di simile alla privacy.
8. la riserva conversazionale, il diritto è rivendicato agli individui impegnati nella conversazione non far entrare estranei e a non farsi ascoltare da estranei
- la posizione, sia quando un corpo si trova troppo vicino un territorio al quale non gli è consentito avvicinarsi.
-il tocco, sia nel caso il nostro corpo Viola il corpo di altre persone
-la penetrazione visiva, si tratta della violazione dello spazio altrui attraverso lo sguardo.
- penetrazione sonora, in questo caso la violazione è interpretata attraverso suoni urla grida, la subiamo quando nella chiesa del nostro appartamento avremo invasi dai rumori molesti provenienti dall'appartamento confinante ad esempio la musica troppo alta.
-penetrazione conversazionale, si verifica quando la persona si rivolge un'altra che non conosce, importunandola oppure quando un individuo si inserisce nella conversazione senza che nessuno partecipanti Nadia per identificato la presenza nel lo abbia invitato messi a loro
-l'esecuzione corporea, si tratta di quattro diversi tipi di contaminazione:
1. mediante secrezioni che contaminano direttamente quali saliva urina o feci.
2. mediante gli odori ad esempio la puzza di sudore in metropolitana,
3. mediante il calore del corpo di un altro come quello che avvertiamo sedendoci su una sedia occupata in precedenza da altri
4. mediante quei segni col cuore che rimandano a secrezioni come resti del cibo del piatto che rimandano la saliva
è una cornice che mettiamo intorno agli eventi e che ci permette di rispondere a una semplice domanda: cosa sta succedendo qui?
è una cornice cognitiva che orienta la nostra comprensione dei messaggi e ci Indica quale tipo di ragionamento dobbiamo impiegare per la loro corretta interpretazione.
sono le cornici per organizzare il mondo della realtà quotidiana, allora volta possono essere suddivise in frame naturali e frame sociali
naturali, sono determinati dal mondo fisico, si pensi alle distinzioni in base al sesso o all'età oppure la distinzione tra giorno e notte
sociali, sono determinate dal mondo sociale; ciò non significa che non siano collegate a quelle naturali, ma danno una forma a delimitazione culturale del nostro tempo Quotidiano.
sono le successive trasformazioni che possono subire il frame primari e dunque tutte le cornici che si possono sovrapporre alle cornici già esistenti, li trasformano il significato.
le trasformazioni lecite in cui tutti sono a conoscenza della trasformazione nell'evento primario, e quello che accade per i giochi o nelle competizioni sportive che per quanto possa essere acceso non diventa mai una guerra in senso proprio.
mentre le trasformazioni illecite, in cui solo alcune persone sarà a conoscenza della trasformazione come accade nelle truffe. ci troviamo per esempio di fronte a due categorie di partecipanti coloro che organizzano l'inganno gli operatori e le persone ingannate che possono essere chiamate sempliciotti vittime o credulone. per organizzare tale cosa avviene una comunicazione collusiva ovvero uno scambio comunicativo tra due o più individui che avviene nascoste del femminizzata a preparare l'inganno o lo scherzo
fu riscontrabile nella vita di tutti i giorni, quando facciamo un errore di interpretazione ci esponiamo brutte figure produciamo disorientamento cognitivi punto per evitare questi modi intesi molto spesso se rimaniamo i nostri interlocutori la cornice corretta entro cui va interpretata la nostra comunicazione, goffman chiama questi segni parentesi, e quello che accade quando attraverso la clinica facciale segnaliamo che quello che sono per dire non deve essere preso sul serio. interrogativo
la ricostruzione dei concetti di emittenti del ricevente indica che la posizione parlando dei confronti dei suoi interlocutori può cambiare con una certa frequenza nel corso dell'interazione e quindi può essere definita ridefinita ripetutamente, per indicare questa attività di riallineamento continuo goffa un termine di footing, presa di posizione.
delle normali citazioni conversazionali considerabile come attività ordinarie del mondo sociale che possono dirci molto su come questo mondo sociale è organizzato.
l'interazione verbale tra due o più individui. essa consiste nell'esplicitare il lavoro compiuto dai locutori nel sostenere un'interazione verbale, organizzare il suo modo di procedere, negoziare alcuni nodi cruciali che la struttura no punto un'attività in apparenza così libera dipingolata la restrizioni e regola e procedure si dimostra in realtà un luogo di esecuzione di competenze e acquisite e rilevanti.
1.la conversazione presuppone innanzitutto la cooperazione tra i partecipanti ma la sua natura è anche qualificatrice e contrattuale, ma è anche una negoziazione dove l'interlocutori possono assicurarsi il controllo della situazione tenendo conto della natura collettiva della situazione in corso
2. la conversazione è un'attività sociale regolata e scandita da una organizzazione sequenziale delle sue fasi, apertura sviluppo e chiusura
-la fase di apertura si tratta di un momento critico della conversazione in cui si stabiliscono le premesse e il suo svolgimento. esistono diversi modi rituali per aprire una conversazione in modo sia verbale e non.
-lo sviluppo la conversazione si sviluppa attraverso il cosiddetto meccanismo del turno in altri termini la conversazione prevede che partecipanti parlino uno alla volta e che il parlante cambi questo meccanismo può essere articolato in diversi modi Chi ha la parola può selezionare il locutore successivo facendogli una domanda determinando così il diritto e dovere di quest'ultimo di prendere la parola oppure partecipando alla conversazione può altro selezionarsi parlando del primo
può capitare che il parlante può cercare di non essere interrotto adottando una particolare strategia chiamato turno esteso ovvero una sequenza in cui parlante mantiene il suo turno di parola per un tempo prolungato sospendendo il meccanismo di normale alternanza dei turni con gli altri parlanti.
la fase di chiusura, le sequenze di chiusura servono a terminare una conversazione e possono consistere gli elementi verbali oppure non verbali.
anche la chiusura è un processo di negoziazione collettiva infatti il nostro interlocutore deve reagire al nostro gesto di guardare l'orologio per esempio per andarsene il vero membro del suo discorso per consentirci di andare via
per via di una conversazione che è organizzata per coppia adiacenti, vale a dire sequenze composte da due enunciati collocati l'uno accanto all'altro e due locutori diversi. queste cose sono molto frequenti nella vita quotidiana appunto
1 la non terminalità, ovvero che riceva una risposta dopo averla sollecitata non può non continuare a parlare
2. la non ripetibilità ovvero non si può ripetere una seconda volta la stessa sequenza
3. la pertinenza convenzionale a domanda devono rispondere e non si possono rifiutare senza venire giudicato in modo negativo
si
l'autocorrezione praticata dal parlante che ha sbagliato, e letero correzione praticata da altri partecipanti sul locutori che è stato accolto in errore
le procedure possono essere molto delicate poiché non tutti possono permettersi di correggere il proprio interlocutore.
sono quasi sempre comunicatori di professione ovvero giornalisti registi conduttori alle dipendenze di organizzazioni formali o altri soggetti il cui accesso è regolato da quest'ultima.
il messaggio è fabbricato in modo standardizzato, il rapporto emittente fruitori e a morale non vi sono vincoli reciproci
la scrittura è alla base del commercio della conoscenza e del diritto
la scrittura rappresenta il primo è fondamentale medium, secondo la definizione dell'antropologo Walter rong la scrittura è un sistema codificato di marcatori visivi per mezzo del quale lo scrivente determina le parole esatte che il lettore leggerà a partire dal testo
la scrittura permette di due punti stoccare informazioni, riprodurre testi, comunicare a distanza di tempo e di spazio
la scrittura svolge tre fondamentali funzioni sociali permette la creazione di sistemi sociali complessi ed è uno strumento di potere e asservimento e di contro uno strumento di liberazione dall'oppressione, le tre funzioni sono complessità assorbimento e liberazione. la complessità la scrittura permette lo sviluppo di sistemi sociali complessi e articolati attraverso i suoi apparati burocrazie economia e diritto.. l'asservimento per millenni La struttura è stato assumendo di sostegno del potere e di assoggettamento della popolazione. liberazione la diffusione della scrittura è l'alfabetizzazione sono i prerequisiti per la diffusione della conoscenza.
vero
vero
i pittogrammi sono rappresentazioni grafiche dirette degli oggetti della comunicazione punto risalgono al 4000 avanti Cristo;
ideogrammi sono dei segni che rimandano a un concetto per esempio il disegno di un toro è uguale a forza e virilità;
l'alfabeto sono dei segni che rimandano a fonemi cioè suoni della lingua parlata hanno origine nel 1300 a punto c con alfabeto finito
un sistema di scrittura eseguito con uno stile che imprime sull'argilla particolari segni oblifi formati da breve incisioni a forma piramidale e appuntita somiglianti a piccoli chiodi o cunei da cui appunto il nome cuneiforme. è una delle prime forme di scrittura documentate nella mezzaluna fertile e deriva dall'evoluzione stilizzazione di una precedente fase di scrittura figurativa a base di pittogrammi creata presumibilmente dai sumeri fin dalla fine del IV da non millennio del territorio che oggi corrisponde all'iraq
è conosciuta in Europa già dal XIV secolo si tratta dell'incisione di testi e immagini su tavolette di legno poi imbevuta di inchiostro e usate per stampare più copie mediante torchio